La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
Ho la vaga sensazione che la maggior parte degli italiani pensi che la guerra è quella come quando vanno al cinema, o vedono un film in TV.
Dopo un'ora e mezza o al massimo 2 ore tutto finisce e si ritorna alla vita di prima.
NON E' COSI'
Lo scenario
I big della finanza tifano guerra. Il 2016? Sarà l'anno del terrore
Il petrolio a buon prezzo? Non è un buon affare, nemmeno per l' economia di un Paese importatore di greggio come l' Italia. Ma una fase di grande incertezza e volatilità segnata dai venti di guerra tra Iran e Iraq può essere una minaccia fatale. O forse no, insinuano gli esperti di Market Watch: la crisi dei prezzi del greggio potrebbe avere effetti devastanti per tutti. E in questo senso anche la «pace», o un più modesto armistizio, può avere effetti destabilizzanti pari all' attuale incertezza.
Proviamo a spiegare perché.
1. Dopo un braccio di ferro sui prezzi che dura da più di mesi anche il colosso saudita sta perdendo colpi. Una settimana fa, per la prima volta, Riad ha annunciato una finanziaria «lacrime e sangue»: tra tagli e maggiori entrate lo Stato assorbirà 98 miliardi di dollari, una scelta che arriva dopo la decisione di collocare sui mercati internazionali bond per oltre 25 miliardi, una soluzione inedita per un Paese che fino a pochi fa è stato uno dei maggiori prestatori sulle piazze finanziarie. Problemi analoghi colpiscono ormai altri Stati e Fondi sovrani.
2. Che accadrà nel caso la crisi dei prezzi continui? Difficile che l' Arabia Saudita intenda imporre ai suoi cittadini i costi dell' austerità che potrebbe sfociare in rivolte sanguinose e mettere a repentaglio la stabilità. Finora, del resto, sia l' Arabia che il Bahrein e gli altri Stati del golfo hanno evitato provvedimenti impopolari limitando gli aumenti agli enti pubblici ed alle società petrolifere. Ma basterà? Un fondo sovrano potrebbe liquidare gli asset accumulati negli ultimi anni. Per uno Stato è più facile attingere alla liquidità del proprio fondo sovrano che tagliare i salari dei dipendenti pubblici. In tutto i fondi sovrani hanno asset del valore di circa 3.400 miliardi di dollari. Se i guai di un Paese dovessero aggravarsi a causa di nuovi ribassi dei prezzi del petrolio, un Fondo sovrano potrebbe tentare di far cassa cercando di vendere i beni accumulati in Europa e Usa. Operazione comunque complicata e dai riflessi catastrofici per i mercati azionari.
3. La soluzione maestra, viene da dire, passa dalla pace. O comunque dall' accordo tra i sauditi e i loro satelliti con l' Iran che rivendica la volontà di aumentare la produzione di mezzo milione di barili al giorno. Ma attenzione, continua l' analisi di Market Watch, la fine della carneficina in Siria potrebbe provocare «effetti collaterali» indesiderati. Il prezzo del petrolio, vista l' attuale prevalenza dell' offerta sulla domanda dei consumatori (almeno 3 milioni di barili nei prossimi mesi) potrebbe crollare fino a 10 dollari al barile, portando sull' orlo della bancarotta molti Paesi produttori e riducendo drasticamente i profitti dei gruppi petroliferi.
4. La sola ipotesi del greggio a 10 dollari toglie il sonno ai produttori dello shale oil Usa.
Ma anche a molti banchieri e operatori di Wall Street. Per non parlare dei gestori di hedge fund. Nel 2015 i produttori Usa hanno stretto i denti reggendo, pur con molta fatica al pressing dell' Arabia saudita. I più forti, come Pioneer Natural Resources, si sono difesi dal tracollo delle quotazioni ricorrendo a contratti di protezione. Ma l' operazione è troppo costosa per poter proseguire nel 2016 nel caso continui la frana dei prezzi.
5. A differenza dei pozzi tradizionali, che richiedono ingenti investimenti per periodi lunghi, i giacimenti di shale oil sono assai più flessibili e si possono riattivare i tempi brevi.
Ma lo stesso non vale per la montagna di bond emessi dalle società che rischiano di attivare default di proporzioni bibliche.
7. Insomma, l' attuale crisi rischia di destabilizzare i portafogli finanziari ad Ovest come i bilanci dei produttori ad Est.
E i Paesi consumatori sono alle prese on l' effetto boomerang. L' Italia deve registrare le difficoltà in uno dei settori trainanti (Saipem, Tenaris, Trevi per non parlare dell' Eni) ma anche la caduta della domanda per il made in Italy in Russia e Brasile.
Ugo Bertone
05 Gennaio 2016
Ho la vaga sensazione che la maggior parte degli italiani pensi che la guerra è quella come quando vanno al cinema, o vedono un film in TV.
Dopo un'ora e mezza o al massimo 2 ore tutto finisce e si ritorna alla vita di prima.
NON E' COSI'
Lo scenario
I big della finanza tifano guerra. Il 2016? Sarà l'anno del terrore
Il petrolio a buon prezzo? Non è un buon affare, nemmeno per l' economia di un Paese importatore di greggio come l' Italia. Ma una fase di grande incertezza e volatilità segnata dai venti di guerra tra Iran e Iraq può essere una minaccia fatale. O forse no, insinuano gli esperti di Market Watch: la crisi dei prezzi del greggio potrebbe avere effetti devastanti per tutti. E in questo senso anche la «pace», o un più modesto armistizio, può avere effetti destabilizzanti pari all' attuale incertezza.
Proviamo a spiegare perché.
1. Dopo un braccio di ferro sui prezzi che dura da più di mesi anche il colosso saudita sta perdendo colpi. Una settimana fa, per la prima volta, Riad ha annunciato una finanziaria «lacrime e sangue»: tra tagli e maggiori entrate lo Stato assorbirà 98 miliardi di dollari, una scelta che arriva dopo la decisione di collocare sui mercati internazionali bond per oltre 25 miliardi, una soluzione inedita per un Paese che fino a pochi fa è stato uno dei maggiori prestatori sulle piazze finanziarie. Problemi analoghi colpiscono ormai altri Stati e Fondi sovrani.
2. Che accadrà nel caso la crisi dei prezzi continui? Difficile che l' Arabia Saudita intenda imporre ai suoi cittadini i costi dell' austerità che potrebbe sfociare in rivolte sanguinose e mettere a repentaglio la stabilità. Finora, del resto, sia l' Arabia che il Bahrein e gli altri Stati del golfo hanno evitato provvedimenti impopolari limitando gli aumenti agli enti pubblici ed alle società petrolifere. Ma basterà? Un fondo sovrano potrebbe liquidare gli asset accumulati negli ultimi anni. Per uno Stato è più facile attingere alla liquidità del proprio fondo sovrano che tagliare i salari dei dipendenti pubblici. In tutto i fondi sovrani hanno asset del valore di circa 3.400 miliardi di dollari. Se i guai di un Paese dovessero aggravarsi a causa di nuovi ribassi dei prezzi del petrolio, un Fondo sovrano potrebbe tentare di far cassa cercando di vendere i beni accumulati in Europa e Usa. Operazione comunque complicata e dai riflessi catastrofici per i mercati azionari.
3. La soluzione maestra, viene da dire, passa dalla pace. O comunque dall' accordo tra i sauditi e i loro satelliti con l' Iran che rivendica la volontà di aumentare la produzione di mezzo milione di barili al giorno. Ma attenzione, continua l' analisi di Market Watch, la fine della carneficina in Siria potrebbe provocare «effetti collaterali» indesiderati. Il prezzo del petrolio, vista l' attuale prevalenza dell' offerta sulla domanda dei consumatori (almeno 3 milioni di barili nei prossimi mesi) potrebbe crollare fino a 10 dollari al barile, portando sull' orlo della bancarotta molti Paesi produttori e riducendo drasticamente i profitti dei gruppi petroliferi.
4. La sola ipotesi del greggio a 10 dollari toglie il sonno ai produttori dello shale oil Usa.
Ma anche a molti banchieri e operatori di Wall Street. Per non parlare dei gestori di hedge fund. Nel 2015 i produttori Usa hanno stretto i denti reggendo, pur con molta fatica al pressing dell' Arabia saudita. I più forti, come Pioneer Natural Resources, si sono difesi dal tracollo delle quotazioni ricorrendo a contratti di protezione. Ma l' operazione è troppo costosa per poter proseguire nel 2016 nel caso continui la frana dei prezzi.
5. A differenza dei pozzi tradizionali, che richiedono ingenti investimenti per periodi lunghi, i giacimenti di shale oil sono assai più flessibili e si possono riattivare i tempi brevi.
Ma lo stesso non vale per la montagna di bond emessi dalle società che rischiano di attivare default di proporzioni bibliche.
7. Insomma, l' attuale crisi rischia di destabilizzare i portafogli finanziari ad Ovest come i bilanci dei produttori ad Est.
E i Paesi consumatori sono alle prese on l' effetto boomerang. L' Italia deve registrare le difficoltà in uno dei settori trainanti (Saipem, Tenaris, Trevi per non parlare dell' Eni) ma anche la caduta della domanda per il made in Italy in Russia e Brasile.
Ugo Bertone
05 Gennaio 2016
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
A King Kong, non bastava litigare con tutti i parrucchieri della Corea del Nord.
Per fare vedere quanto è potente, per festeggiare L'anno del Gufo, secondo il calendario cinese, ha festeggiato da solo sei giorni dopo il caposanno.
Con un botto di gran lunga superiore alla somma di tutti quelli esibiti tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, in tutto il pianeta. Con grande invidia dei napoletani.
Corea del Nord, terremoto 5.1: “Test nucleare”
Pyongyang: “Abbiamo la bomba a idrogeno”
(Uè,...ma che bella pensata!!!!!-ndt)
L’annuncio ufficiale delle autorità: “Azione per difenderci da Usa. Utilizzeremo arma se sovranità violata”
L’ANALISI-KIM JONG UN APRE NUOVA CRISI CON SEUL. E ROMPE EQUILIBRIO CON PECHINO (di China Files)
Mondo
La Corea del Nord ha annunciato di aver condotto con successo un test con una bomba all’idrogeno. Secondo gli esperti ci vorranno settimane per verificare l’autenticità della dichiarazione. 007 di Seul: “Non è ordigno ‘H'”. Il governo di Pyongyang: “Ci uniamo alle potenze nucleari avanzate. Useremo l’arma se sarà violata la nostra sovranità”.Convocato Consiglio di sicurezza Onu. Condanna di Giappone, Usa, Cina e Sud Corea: “E’ una provocazione e una grave violazione degli accordi”
^^^^^^
Corea del Nord, terremoto 5.1 “provocato da test nucleare”. Pyongyang: “Abbiamo bomba all’idrogeno”
Le reazioni per il test nucleare della Corea del Nord
< 1/10 >
< >
Mondo
Convocato per oggi del Consiglio di sicurezza dell’Onu "a porte chiuse". Le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma a 49 chilometri a nord di Kilju, l’area dei test nucleari nordcoreani e non lontano dal confine con la Cina. Le autorità nordcoreane: "Abbiamo effettuato con successo un test nucleare per difenderci dagli Stati Uniti". Seul: "La bomba testata potrebbe essere atomica e non all’idrogeno"
di F. Q. | 6 gennaio 2016
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2352220/
A King Kong, non bastava litigare con tutti i parrucchieri della Corea del Nord.
Per fare vedere quanto è potente, per festeggiare L'anno del Gufo, secondo il calendario cinese, ha festeggiato da solo sei giorni dopo il caposanno.
Con un botto di gran lunga superiore alla somma di tutti quelli esibiti tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, in tutto il pianeta. Con grande invidia dei napoletani.
Corea del Nord, terremoto 5.1: “Test nucleare”
Pyongyang: “Abbiamo la bomba a idrogeno”
(Uè,...ma che bella pensata!!!!!-ndt)
L’annuncio ufficiale delle autorità: “Azione per difenderci da Usa. Utilizzeremo arma se sovranità violata”
L’ANALISI-KIM JONG UN APRE NUOVA CRISI CON SEUL. E ROMPE EQUILIBRIO CON PECHINO (di China Files)
Mondo
La Corea del Nord ha annunciato di aver condotto con successo un test con una bomba all’idrogeno. Secondo gli esperti ci vorranno settimane per verificare l’autenticità della dichiarazione. 007 di Seul: “Non è ordigno ‘H'”. Il governo di Pyongyang: “Ci uniamo alle potenze nucleari avanzate. Useremo l’arma se sarà violata la nostra sovranità”.Convocato Consiglio di sicurezza Onu. Condanna di Giappone, Usa, Cina e Sud Corea: “E’ una provocazione e una grave violazione degli accordi”
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Corea del Nord, terremoto 5.1 “provocato da test nucleare”. Pyongyang: “Abbiamo bomba all’idrogeno”
Le reazioni per il test nucleare della Corea del Nord
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Convocato per oggi del Consiglio di sicurezza dell’Onu "a porte chiuse". Le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma a 49 chilometri a nord di Kilju, l’area dei test nucleari nordcoreani e non lontano dal confine con la Cina. Le autorità nordcoreane: "Abbiamo effettuato con successo un test nucleare per difenderci dagli Stati Uniti". Seul: "La bomba testata potrebbe essere atomica e non all’idrogeno"
di F. Q. | 6 gennaio 2016
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
’ESPLOSIONE
«Test nucleare con bomba all’idrogeno»
La Nord Corea sfida il mondo|Le foto
Kim: «Iniziamo 2016 con il suono emozionante della bomba».
http://www.corriere.it/esteri/16_gennai ... 2f89.shtml
’ESPLOSIONE
«Test nucleare con bomba all’idrogeno»
La Nord Corea sfida il mondo|Le foto
Kim: «Iniziamo 2016 con il suono emozionante della bomba».
http://www.corriere.it/esteri/16_gennai ... 2f89.shtml
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
Corea del Nord fa esplodere bomba, Gad Lerner: “Peccato che Salvini e Razzi non si trovassero nella loro patria elettiva
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... k/2352724/
Corea del Nord fa esplodere bomba, Gad Lerner: “Peccato che Salvini e Razzi non si trovassero nella loro patria elettiva
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... k/2352724/
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
http://video.repubblica.it/mondo/zuccon ... ref=HREA-1
6 gennaio 2016
Zucconi: "Onu impotente. Kim Jong-un, uno squilibrato nel cuore dell'Asia che ribolle"
Perché la Corea del Nord ha voluto sviluppare - se l'ha fatto - la bomba all'idrogeno? Cosa si può fare per fermare la continua cavalcata di Kim Jong-un alla ricerca di armi sempre più micidiali? E se ora i vicini giapponesi abbandonassero la loro politica di demilitarizzazione?
il commento di Vittorio Zucconi
montaggio Alberto Mascia
http://video.repubblica.it/mondo/zuccon ... ref=HREA-1
6 gennaio 2016
Zucconi: "Onu impotente. Kim Jong-un, uno squilibrato nel cuore dell'Asia che ribolle"
Perché la Corea del Nord ha voluto sviluppare - se l'ha fatto - la bomba all'idrogeno? Cosa si può fare per fermare la continua cavalcata di Kim Jong-un alla ricerca di armi sempre più micidiali? E se ora i vicini giapponesi abbandonassero la loro politica di demilitarizzazione?
il commento di Vittorio Zucconi
montaggio Alberto Mascia
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Parigi, colpi d’arma da fuoco davanti a commissariato: un uomo ucciso. “Aveva cintura esplosiva”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2354761/
PS. LA CATTIVERIA
Come da il fattoquotidiano - Spinoza.
Adesso sarà già nel paradiso degli islamici, imbarazzato dalla scelta delle 72 vergini, come stabilisce il Corano.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2354761/
PS. LA CATTIVERIA
Come da il fattoquotidiano - Spinoza.
Adesso sarà già nel paradiso degli islamici, imbarazzato dalla scelta delle 72 vergini, come stabilisce il Corano.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
Il Sole 7.1.16
Un anno iniziato con troppi fronti aperti
di Ugo Tramballi
Non sembra un inizio promettente quello di un 2016 già incerto prima di nascere, quanto a stabilità geopolitica e crescita economica.
Prima l'Iran e l'Arabia Saudita minacciano di trasformare in un campo di battaglia il più grande serbatoio di petrolio del mondo.
Tre giorni più tardi un giovane dittatore asiatico fa esplodere una bomba atomica fra Cina, Corea del Sud e Giappone, la powerhouse dell'industria globale.li altri due grandi pilastri geografici dell’economia mondiale non presentano le stesse criticità belliche ma offrono comunque motivi di preoccupazione.
Le certezze da XXI secolo avanzato di un’Europa senza frontiere sono demolite da un fenomeno migratorio senza precedenti: presto potremmo trovarci nella condizione paradossale di avere una moneta unica ma tanti confini invalicabili.
E, a voler essere pessimisti, negli Stati Uniti esiste l’ipotesi remota ma non così impossibile di una presidenza Trump fra una decina di mesi.
Se accadesse, il centro del capitalismo mondiale finirebbe nelle mani di un padrone delle ferriere del XIX secolo, e la pace del mondo in quelle di un pistolero.
Non è improbabile che Kim Jong-un, il giovane dittatore nord-coreano, non abbia fatto detonare l’ennesima bomba atomica solo per festeggiare i suoi 33 anni: il compleanno è domani.
(Questo sarebbe troppo-ndt)
La Corea del Nord non ne sa molto di economia di mercato ma è sospetta la coincidenza fra l’esplosione nucleare sotterranea e la crisi delle borse di quella regione.
Gli esperti spiegano che in realtà l’ordigno sperimentato non era all’idrogeno come aveva annunciato con orgoglio infantile il governo di Pyonyang, ma un congegno atomico ”tradizionale”: solo sei kilotoni di energia, la metà della potenza della bomba di Hiroshima.
Più o meno, una bomba come quelle che la Corea del Nord aveva già fatto esplodere nel 2006, 2009 e 2013, prendendosi gioco dei trattati sulla non proliferazione e del mondo intero.
Una bufala ma pur sempre nucleare.
Perché la Corea del Nord è un nano rispetto a Cina, Giappone e Corea del Sud.
Ma è un nano con la bomba grazie alla quale può contribuire ad aggravare la crisi economica cinese non meno del doloroso passaggio dall’investimento nelle grandi infrastrutture all’aumento dei consumi interni.
Senza contare che potrebbe anche radere al suolo Seul, a una quarantina di chilometri dalla linea di demarcazione.
Nonostante i molti tentativi di migliorare il mondo, chi ha la bomba - anche un personaggio grottesco come Kim -, determina più cose di un Nelson Mandela che con F.W. de Klerk (due Nobel per la pace) 25 anni fa decise di cancellare il programma nucleare sudafricano.
A proposito di Sudafrica, nel 2016 potremmo assistere anche alla fine del sogno della Rainbow Nation: Jacob Zuma sta trascinando il Paese verso un altro grande fallimento africano.
Il più grande, date le premesse.
Oltre alla crisi economica ormai senza uscita dell’ex miracolo brasiliano e a quella crescente della Russia di Vladimir Putin: che di bombe atomiche ne ha circa 1.800. Attive.
Il Sole 7.1.16
Un anno iniziato con troppi fronti aperti
di Ugo Tramballi
Non sembra un inizio promettente quello di un 2016 già incerto prima di nascere, quanto a stabilità geopolitica e crescita economica.
Prima l'Iran e l'Arabia Saudita minacciano di trasformare in un campo di battaglia il più grande serbatoio di petrolio del mondo.
Tre giorni più tardi un giovane dittatore asiatico fa esplodere una bomba atomica fra Cina, Corea del Sud e Giappone, la powerhouse dell'industria globale.li altri due grandi pilastri geografici dell’economia mondiale non presentano le stesse criticità belliche ma offrono comunque motivi di preoccupazione.
Le certezze da XXI secolo avanzato di un’Europa senza frontiere sono demolite da un fenomeno migratorio senza precedenti: presto potremmo trovarci nella condizione paradossale di avere una moneta unica ma tanti confini invalicabili.
E, a voler essere pessimisti, negli Stati Uniti esiste l’ipotesi remota ma non così impossibile di una presidenza Trump fra una decina di mesi.
Se accadesse, il centro del capitalismo mondiale finirebbe nelle mani di un padrone delle ferriere del XIX secolo, e la pace del mondo in quelle di un pistolero.
Non è improbabile che Kim Jong-un, il giovane dittatore nord-coreano, non abbia fatto detonare l’ennesima bomba atomica solo per festeggiare i suoi 33 anni: il compleanno è domani.
(Questo sarebbe troppo-ndt)
La Corea del Nord non ne sa molto di economia di mercato ma è sospetta la coincidenza fra l’esplosione nucleare sotterranea e la crisi delle borse di quella regione.
Gli esperti spiegano che in realtà l’ordigno sperimentato non era all’idrogeno come aveva annunciato con orgoglio infantile il governo di Pyonyang, ma un congegno atomico ”tradizionale”: solo sei kilotoni di energia, la metà della potenza della bomba di Hiroshima.
Più o meno, una bomba come quelle che la Corea del Nord aveva già fatto esplodere nel 2006, 2009 e 2013, prendendosi gioco dei trattati sulla non proliferazione e del mondo intero.
Una bufala ma pur sempre nucleare.
Perché la Corea del Nord è un nano rispetto a Cina, Giappone e Corea del Sud.
Ma è un nano con la bomba grazie alla quale può contribuire ad aggravare la crisi economica cinese non meno del doloroso passaggio dall’investimento nelle grandi infrastrutture all’aumento dei consumi interni.
Senza contare che potrebbe anche radere al suolo Seul, a una quarantina di chilometri dalla linea di demarcazione.
Nonostante i molti tentativi di migliorare il mondo, chi ha la bomba - anche un personaggio grottesco come Kim -, determina più cose di un Nelson Mandela che con F.W. de Klerk (due Nobel per la pace) 25 anni fa decise di cancellare il programma nucleare sudafricano.
A proposito di Sudafrica, nel 2016 potremmo assistere anche alla fine del sogno della Rainbow Nation: Jacob Zuma sta trascinando il Paese verso un altro grande fallimento africano.
Il più grande, date le premesse.
Oltre alla crisi economica ormai senza uscita dell’ex miracolo brasiliano e a quella crescente della Russia di Vladimir Putin: che di bombe atomiche ne ha circa 1.800. Attive.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Immigrati.Vediamo molti giovani fra gli immigrati.
Mia Proposta.Ospitare le donne i figli di questi immigrati.
I maschi dovrebbero combattere nel proprio paese.
Abbiamo ragazzi di tutte le nazioni.Afgani che vengono in Italia mentre i nostri soldati sono ancora LI'
Cosa vogliono questi immigrati che scappano!Dobbiamo spianare la strada noi magari mandando truppe nostre a lasciarci la pelle?Poi magari ritornano nel loro paese quando tutto è OK.Sarebbe troppo comodo risolvere noi europei i loro problemi.
Ciao
Paolo11
Mia Proposta.Ospitare le donne i figli di questi immigrati.
I maschi dovrebbero combattere nel proprio paese.
Abbiamo ragazzi di tutte le nazioni.Afgani che vengono in Italia mentre i nostri soldati sono ancora LI'
Cosa vogliono questi immigrati che scappano!Dobbiamo spianare la strada noi magari mandando truppe nostre a lasciarci la pelle?Poi magari ritornano nel loro paese quando tutto è OK.Sarebbe troppo comodo risolvere noi europei i loro problemi.
Ciao
Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
Egitto, media: “Tre uomini hanno assaltato un resort a Hurghada”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... n=ultimora
^^^^^^
Secondo alcuni testimoni avrebbero avuto bandiere nere.
Se è cos'ì, altri due che adesso stanno nel paradiso islamico con l'imbarazzo di scegliere tra le 72 vergini.
Dal Corriere
Egitto, assaltata Hurghada:
uomini armati sparano nel resort
Venerdì un commando composto da tre uomini arrivati dal mare avrebbe iniziato a sparare in un hotel, il Bella Vista, normalmente frequentato da turisti stranieri. Secondo alcuni testimoni avrebbero avuto bandiere nere
di Redazione Online
http://www.corriere.it/esteri/16_gennai ... ml#votoEmo
Egitto, media: “Tre uomini hanno assaltato un resort a Hurghada”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... n=ultimora
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Secondo alcuni testimoni avrebbero avuto bandiere nere.
Se è cos'ì, altri due che adesso stanno nel paradiso islamico con l'imbarazzo di scegliere tra le 72 vergini.
Dal Corriere
Egitto, assaltata Hurghada:
uomini armati sparano nel resort
Venerdì un commando composto da tre uomini arrivati dal mare avrebbe iniziato a sparare in un hotel, il Bella Vista, normalmente frequentato da turisti stranieri. Secondo alcuni testimoni avrebbero avuto bandiere nere
di Redazione Online
http://www.corriere.it/esteri/16_gennai ... ml#votoEmo
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I GIORNI DEL KAOS
Nella nuova guerra mondiale avremmo a che fare con la nuova tecnologia.
Abbiamo provato Hexo+, il drone che ti segue e ti riprende
di Roberto Pezzali - 10/01/2016 19:082
Basta tenere lo smartphone in tasca e Hexo+ ti segue e ti riprende: per girare alcune sequenze mozzafiato prima serviva un elicottero, ora bastano 1200 euro. E funziona davvero bene.
http://www.dday.it/redazione/18736/hexo ... rone-prova
Uè Gennà!!!! Tenimmo nu' rompicoglioni sopra a' capa!!!!!!!! Fruimme, fruimme!!!!
Nella nuova guerra mondiale avremmo a che fare con la nuova tecnologia.
Abbiamo provato Hexo+, il drone che ti segue e ti riprende
di Roberto Pezzali - 10/01/2016 19:082
Basta tenere lo smartphone in tasca e Hexo+ ti segue e ti riprende: per girare alcune sequenze mozzafiato prima serviva un elicottero, ora bastano 1200 euro. E funziona davvero bene.
http://www.dday.it/redazione/18736/hexo ... rone-prova
Uè Gennà!!!! Tenimmo nu' rompicoglioni sopra a' capa!!!!!!!! Fruimme, fruimme!!!!
Chi c’è in linea
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