stepchild adoption
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Re: stepchild adoption
IMAM E PROFETA
La profezia di Adinolfi: "Il ddl Cirinnà non passerà"
Mario Adinolfi, direttore de La Croce, acclamato dalla folla del Family Day, spiega: "Sarà il Pd stesso ad affossare questa legge"
Francesco Curridori - Sab, 30/01/2016 - 20:14
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 18690.html
La profezia di Adinolfi: "Il ddl Cirinnà non passerà"
Mario Adinolfi, direttore de La Croce, acclamato dalla folla del Family Day, spiega: "Sarà il Pd stesso ad affossare questa legge"
Francesco Curridori - Sab, 30/01/2016 - 20:14
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Re: stepchild adoption
Sono quelli di sempre, non cambieranno mai.
Dio, Patria e Famiglia.
Quando fa comodo.
Se qualcuno ha dei dubbi sul fatto che esiste un cattolicesimo di destra che non ha niente a che vedere col cristianesimo, legga quanto scrive Il Giornale:
Ecco cosa non ha capito chi è contro il Family day
Ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale
Francesco Curridori - Sab, 30/01/2016 - 16:06
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Unioni civili sì, unioni civili no. Stepchild sì, stepchild no.
Il ddl Cirinnà sta dividendo l'Italia e, a una settimana di distanza dal "family gay, è sceso in piazza chi non vuole "rottamare la famiglia". Quel popolo cattolico che i mass media di sinistra vuole dipingere come becero, integralista e razzista.
Le critiche più feroci sono state rivolte al Papa e alla Chiesa, colpevole di ingerenze nella vita politica italiana.
Non si rispetta il principio "Libero Stato in Libera Chiesa", dicono erroneamente.
Lo Stato deve essere laico, ma la Chiesa, per la sua stessa natura, è e deve essere confessionale.
Il Papa parla a tutti i cattolici in qualità di capo spirituale, mentre i preti italiani parlano ai propri parrocchiani.
Perché la libertà di manifestare e di protestare contro una legge deve essere prerogativa solo dei laici se anche i preti hanno il diritto di voto esattamente come i loro parrocchiani laici?
Ah già, perché, secondo i laicisti di sinistra, i preti, non avendo famiglia, non sarebbero titolati a parlare di matrimonio e figli.
Come se per avere un'opinione sulla droga si debba per forza fare uso di coca.
Ma anche i liberali duri e puri si sono espressi a favore del ddl Cirinnà in nome del principio che ognuno deve poter disporre della propria vita come crede.
E il punto sta proprio qui: ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale, quello di avere un padre e una madre.
Un diritto non concesso da Dio ma da Madre Natura.
Da che esiste il mondo la Natura ha stabilito che i figli possano nascere solo da un rapporto sessuale tra un uomo e una donna.
Un fatto valido per tutti, laici, atei e cattolici e far procreare, attraverso la pratica dell'utero in affitto, un bimbo pagando una donna sconosciuta o servendosi della disponibilità di un parente di uno dei due gay, è un abominio a cui chiunque dovrebbe avere il diritto di opporsi.
Ma ormai il mondo va così e non si può fermare la scienza, sostengono i benpensanti di sinistra.
Sì, è vero, la Chiesa era contro i trapianti d'organi, le trasfusioni ed è altrettanto vero che molti politici che protestano contro il ddl Cirinnà sono divorziati e risposati ma tutti accomunati dal principio che la famiglia è solo quella riconosciuta dalla nostra Costituzione, tanto difesa e sbandierata dai radical chic di sinistra.
Ma, si sa, la Costituzione è come l'Europa: viene difesa solo quando fa comodo. Per far passare l'utero in affitto, le unioni civili e la fecondazione assistita eterologa, allora è bello essere europeisti.
Quando si tratta di adottare sull'immigrazione le stesse politiche dell'Ungheria, della Germania o della Danimarca che ha deciso di privare i migranti dei loro beni per coprire le spese dell'accoglienza, allora essere europeisti è una vergogna.
Sarebbe bene che una certa parte politica facesse pace col cervello.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 18668.html
Dio, Patria e Famiglia.
Quando fa comodo.
Se qualcuno ha dei dubbi sul fatto che esiste un cattolicesimo di destra che non ha niente a che vedere col cristianesimo, legga quanto scrive Il Giornale:
Ecco cosa non ha capito chi è contro il Family day
Ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale
Francesco Curridori - Sab, 30/01/2016 - 16:06
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Unioni civili sì, unioni civili no. Stepchild sì, stepchild no.
Il ddl Cirinnà sta dividendo l'Italia e, a una settimana di distanza dal "family gay, è sceso in piazza chi non vuole "rottamare la famiglia". Quel popolo cattolico che i mass media di sinistra vuole dipingere come becero, integralista e razzista.
Le critiche più feroci sono state rivolte al Papa e alla Chiesa, colpevole di ingerenze nella vita politica italiana.
Non si rispetta il principio "Libero Stato in Libera Chiesa", dicono erroneamente.
Lo Stato deve essere laico, ma la Chiesa, per la sua stessa natura, è e deve essere confessionale.
Il Papa parla a tutti i cattolici in qualità di capo spirituale, mentre i preti italiani parlano ai propri parrocchiani.
Perché la libertà di manifestare e di protestare contro una legge deve essere prerogativa solo dei laici se anche i preti hanno il diritto di voto esattamente come i loro parrocchiani laici?
Ah già, perché, secondo i laicisti di sinistra, i preti, non avendo famiglia, non sarebbero titolati a parlare di matrimonio e figli.
Come se per avere un'opinione sulla droga si debba per forza fare uso di coca.
Ma anche i liberali duri e puri si sono espressi a favore del ddl Cirinnà in nome del principio che ognuno deve poter disporre della propria vita come crede.
E il punto sta proprio qui: ognuno può decidere sulla propria vita ma nessuno dovrebbe avere il diritto di negare a un altro un diritto naturale, quello di avere un padre e una madre.
Un diritto non concesso da Dio ma da Madre Natura.
Da che esiste il mondo la Natura ha stabilito che i figli possano nascere solo da un rapporto sessuale tra un uomo e una donna.
Un fatto valido per tutti, laici, atei e cattolici e far procreare, attraverso la pratica dell'utero in affitto, un bimbo pagando una donna sconosciuta o servendosi della disponibilità di un parente di uno dei due gay, è un abominio a cui chiunque dovrebbe avere il diritto di opporsi.
Ma ormai il mondo va così e non si può fermare la scienza, sostengono i benpensanti di sinistra.
Sì, è vero, la Chiesa era contro i trapianti d'organi, le trasfusioni ed è altrettanto vero che molti politici che protestano contro il ddl Cirinnà sono divorziati e risposati ma tutti accomunati dal principio che la famiglia è solo quella riconosciuta dalla nostra Costituzione, tanto difesa e sbandierata dai radical chic di sinistra.
Ma, si sa, la Costituzione è come l'Europa: viene difesa solo quando fa comodo. Per far passare l'utero in affitto, le unioni civili e la fecondazione assistita eterologa, allora è bello essere europeisti.
Quando si tratta di adottare sull'immigrazione le stesse politiche dell'Ungheria, della Germania o della Danimarca che ha deciso di privare i migranti dei loro beni per coprire le spese dell'accoglienza, allora essere europeisti è una vergogna.
Sarebbe bene che una certa parte politica facesse pace col cervello.
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Re: stepchild adoption
Il giornalista alla fine dice che sono per la legge anche i liberali, da cui proviene il Giornale dei primi anni. E questa frase la dice lunga anche sul rischio che la sinistra, invece di riprendere le idee per le quali è nata, si mette a inseguire l'individualismo e a promuovere il diritto assoluto di avere dei figli, poco importa se questi vengono dallo sfruttamento di un'altra persona. E parlando del cristianesimo (o del cattolicesimo), non riesco a capire perché in questi ultimi anni alcuni politici prendono una parte degli insegnamenti della dottrina e altri ne prendono un'altra.
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Re: stepchild adoption
Nei talk sulla 7, si susseguono a ritmo serrato gli interventi sulla legge Cirinnà.
Con i cattolici non é possibile dialogare. Sono fermi allo Stato Pontificio, prima della Breccia di Porta Pia.
DIVENTA QUINDI URGENTE PROMUOVERE UN REFERENDUM PER STABILIRE SE QUESTO E' UNO STATO LAICO, OPPURE E' UN STATO TEOCRATICO CON RIFERIMENTO ALLA RELIGIONE CATTOLICA. (per il momento, perchè se prosegue in questo modo tra qualche mese avremo a che fare con la religione islamica).
Con i cattolici non é possibile dialogare. Sono fermi allo Stato Pontificio, prima della Breccia di Porta Pia.
DIVENTA QUINDI URGENTE PROMUOVERE UN REFERENDUM PER STABILIRE SE QUESTO E' UNO STATO LAICO, OPPURE E' UN STATO TEOCRATICO CON RIFERIMENTO ALLA RELIGIONE CATTOLICA. (per il momento, perchè se prosegue in questo modo tra qualche mese avremo a che fare con la religione islamica).
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Re: stepchild adoption
cielo 70 sulla stepchild adoption bisogna fare un ragionamento slegato dalle ideologie.Esistono bimbi nati da una precedente relazione etero dove dopo la separazione uno dei partner si porta dietro il bimbo e si lega ad un'altro partner dell'altro sesso.Allora a questo bimbo anche se non c'è l'adozione bisognerebbe garantire per lo meno l'esercizio dei diritti civili da parte del partner non biologico.Si tratta di bimbi nati con metodi naturali o con la procreazione artificiale che escludano la maternità surrogata che è da respingere in pieno perche si presta allo sfruttamento delle donne.Però di questi tempi non è facile perche di fronte a certe esigenze in cui bisogna stabilire dei limiti e dei confini e garantire i diritti civili si addensano intorno gli estremismi dall'una e dall'altra parte che non permettono una sintesi.Infatti viviamo una fase di estremismi dove è messo a dura prova il principio dove la mia libertà c'è fin quando non limito quella dell'altro
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Re: stepchild adoption
Diritti
Unioni civili, Adinolfi: «Quando io e Matteo dicevamo le stesse cose»
La piazza del Family day sa di non riuscire a fermare le unioni e spera "nel cattolico Renzi", semmai, per una mediazione sulle adozioni. Alla fine dovrebbe esser un tribunale a decidere caso per caso
di Luca Sappino
01 febbraio 2016
«Non si rottama la famiglia» era lo slogan sul palco, nel caso ci fossero dubbi sull’obiettivo della manifestazione. Uno striscione e un hashtag #Renzi ci ricorderemo, servivano a ribadire il concetto, comunque reso esplicito da Massimo Gandolfini, neurochirurgo, portavoce della piazza di sabato, a Roma, al Circo Massimo. Si appella, Gandolfini, alla «coscienza cattolica del premier Renzi», ben sapendo che ai tempi del primo Family day, nel 2007, il premier era contrario al disegno di legge dell’epoca, i Dico. «Ci ricorderemo», ha detto Gandolfini dal palco, «di chi farà sue le istanze di questa piazza e di chi invece le metterà sotto i tacchi».
L’altro leader della piazza è stato anche più diretto, lui che renziano lo è stato veramente, uno tra i pochi parlamentari del Pd che nel 2012 appoggiarono l’attuale premier alle primarie, quando Renzi era un rottamatore fastidioso, e sconfitto. «Lo dico al mio amico Matteo Renzi con cui nel 2007 ho condiviso una piazza che diceva le stesse cose di questa», dice Mario Adinolfi, appunto: «Questa piazza va ascoltata». E quell’hashtag è lì perché «bisognava comunicare a qualcuno che parla abitualmente su twitter». È lì perché con il Family day è partito il pressing diretto su Renzi, perché ceda, almeno sulla stepchild adoption.
Puntano direttamente al premier, gli organizzatori del Family Day, consapevoli che la battaglia in parlamento è cosa complicata e in salita senza un cenno del capo di Renzi. Che si è blindato, come noto, con il recentissimo rimpasto, fatto non a caso a pochi giorni dall’arrivo in aula del Dl Cirinnà, che martedì comincia ad affrontare i primi voti: 11 tra pregiudiziali e sospensive. Per i voti sugli emendamenti, invece, bisognerà attendere un’altra settimana: il Pd vuole infatti andare avanti, ma il dibattito non sarà strozzato, sempre - come con i sottosegretari - per ammorbidire i centristi.
Che la legge alla fine passerà - o che almeno incasserà il primo sì del Senato - lo sanno bene anche i manifestanti del Circo Massimo, che infatti parlano già di referendum. Sanno che un po’ di poltrone e i due nuovi sottosegretariati dati a Ncd (il ritorno di Gentile e l’arrivo di Dorina Bianchi, già paladina della legge 40), allontanano ogni crisi di governo, peraltro mai con forza paventata dai centristi. C’è poi la delega assegnata a Enrico Costa, che è il vero capolavoro di mediazione, ministro agli Affari regionali e alla Famiglia. Ancora Gandolfini dopo la manifestazione si è mostrato consapevole dei margini stretti. Dice: «C'è una ostinata caparbietà da parte del Parlamento».
Con l’incognita dei voti segreti, è chiaro che il risultato finale è incerto, ma il Pd per ora si dice intenzionato a resistere alle pressioni del Family day, aiutato abbiamo visto dai toni costruttivi degli alleati centristi. Quello che però si vuole evitare è il voto segreto sul voto finale, quello sì troppo rischioso. Per gli emendamenti, invece, si dovrebbe aprire a piccole modifiche, giudicate non compromettenti per la legge, affidate al lavoro del senatore dem Giuseppe Lumia.
Qualche ritocco sui richiami del codice civile, per stabilire meglio che non si tratta di un matrimonio camuffato e smorzare le polemiche su una supposta incostituzionalità. Sulla stepchild, poi, vero punto critico della legge, Lumia a l’Unità spiega che si dovrebbe chiarire che sarà una «facoltà dei soggetti interessati e che non ci sarà nessun automatismo», ma che sarà invece un tribunale a valutare caso per caso e a decidere se concedere l’estensione della responsabilità genitoriale. La difficoltà del passaggio, però, sta nel non perdere per strada, così, i voti della sinistra e dei 5 stelle che si sono detti pronti a sfilarsi in caso di legge depotenziata. Sfilati i 5 stelle potrebbero anche rianimarsi i centristi, non lasciando solo Formigoni e Giovanardi ad occuparsi della battaglia.
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... =HEF_RULLO
Unioni civili, Adinolfi: «Quando io e Matteo dicevamo le stesse cose»
La piazza del Family day sa di non riuscire a fermare le unioni e spera "nel cattolico Renzi", semmai, per una mediazione sulle adozioni. Alla fine dovrebbe esser un tribunale a decidere caso per caso
di Luca Sappino
01 febbraio 2016
«Non si rottama la famiglia» era lo slogan sul palco, nel caso ci fossero dubbi sull’obiettivo della manifestazione. Uno striscione e un hashtag #Renzi ci ricorderemo, servivano a ribadire il concetto, comunque reso esplicito da Massimo Gandolfini, neurochirurgo, portavoce della piazza di sabato, a Roma, al Circo Massimo. Si appella, Gandolfini, alla «coscienza cattolica del premier Renzi», ben sapendo che ai tempi del primo Family day, nel 2007, il premier era contrario al disegno di legge dell’epoca, i Dico. «Ci ricorderemo», ha detto Gandolfini dal palco, «di chi farà sue le istanze di questa piazza e di chi invece le metterà sotto i tacchi».
L’altro leader della piazza è stato anche più diretto, lui che renziano lo è stato veramente, uno tra i pochi parlamentari del Pd che nel 2012 appoggiarono l’attuale premier alle primarie, quando Renzi era un rottamatore fastidioso, e sconfitto. «Lo dico al mio amico Matteo Renzi con cui nel 2007 ho condiviso una piazza che diceva le stesse cose di questa», dice Mario Adinolfi, appunto: «Questa piazza va ascoltata». E quell’hashtag è lì perché «bisognava comunicare a qualcuno che parla abitualmente su twitter». È lì perché con il Family day è partito il pressing diretto su Renzi, perché ceda, almeno sulla stepchild adoption.
Puntano direttamente al premier, gli organizzatori del Family Day, consapevoli che la battaglia in parlamento è cosa complicata e in salita senza un cenno del capo di Renzi. Che si è blindato, come noto, con il recentissimo rimpasto, fatto non a caso a pochi giorni dall’arrivo in aula del Dl Cirinnà, che martedì comincia ad affrontare i primi voti: 11 tra pregiudiziali e sospensive. Per i voti sugli emendamenti, invece, bisognerà attendere un’altra settimana: il Pd vuole infatti andare avanti, ma il dibattito non sarà strozzato, sempre - come con i sottosegretari - per ammorbidire i centristi.
Che la legge alla fine passerà - o che almeno incasserà il primo sì del Senato - lo sanno bene anche i manifestanti del Circo Massimo, che infatti parlano già di referendum. Sanno che un po’ di poltrone e i due nuovi sottosegretariati dati a Ncd (il ritorno di Gentile e l’arrivo di Dorina Bianchi, già paladina della legge 40), allontanano ogni crisi di governo, peraltro mai con forza paventata dai centristi. C’è poi la delega assegnata a Enrico Costa, che è il vero capolavoro di mediazione, ministro agli Affari regionali e alla Famiglia. Ancora Gandolfini dopo la manifestazione si è mostrato consapevole dei margini stretti. Dice: «C'è una ostinata caparbietà da parte del Parlamento».
Con l’incognita dei voti segreti, è chiaro che il risultato finale è incerto, ma il Pd per ora si dice intenzionato a resistere alle pressioni del Family day, aiutato abbiamo visto dai toni costruttivi degli alleati centristi. Quello che però si vuole evitare è il voto segreto sul voto finale, quello sì troppo rischioso. Per gli emendamenti, invece, si dovrebbe aprire a piccole modifiche, giudicate non compromettenti per la legge, affidate al lavoro del senatore dem Giuseppe Lumia.
Qualche ritocco sui richiami del codice civile, per stabilire meglio che non si tratta di un matrimonio camuffato e smorzare le polemiche su una supposta incostituzionalità. Sulla stepchild, poi, vero punto critico della legge, Lumia a l’Unità spiega che si dovrebbe chiarire che sarà una «facoltà dei soggetti interessati e che non ci sarà nessun automatismo», ma che sarà invece un tribunale a valutare caso per caso e a decidere se concedere l’estensione della responsabilità genitoriale. La difficoltà del passaggio, però, sta nel non perdere per strada, così, i voti della sinistra e dei 5 stelle che si sono detti pronti a sfilarsi in caso di legge depotenziata. Sfilati i 5 stelle potrebbero anche rianimarsi i centristi, non lasciando solo Formigoni e Giovanardi ad occuparsi della battaglia.
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Re: stepchild adoption
La legge però potrebbe essere più semplice ed accettata da gran parte del paese.La prima cosa è che bisogna garantire i diritti civili però allo stesso tempo non può esserci l'equiparazione cioè per fare una civil partnership basta registrarsi all'anagrafe e questa può sciogliersi in tempi brevi.Per quel che riguarda la stepchild adoption non porta all'utero in affitto se è specificato che la stepchil vale solo per il bimbo biologico,biologico significa che è nato nell'utero della madre naturale.Il referendum sull'abrogazione è sbagliato però la legge deve passare prima nelle mani di Mattarella e in caso di ripetizione può passare alla corte costituzionale che può depurarla degli aspetti incostituzionali.Ma spero che la sintesi nasca in parlamento
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Re: stepchild adoption
Unioni civili, respinte ipotesi incostituzionalità
Cirinnà: “No alla Carta come privilegio di pochi”
Pd e Lega discutono taglio di 4500 emendamenti. La firmataria: “Il testo è già sintesi moderata” (video)
Alfano insiste: “Togliere adozioni, l’80 per cento degli italiani è contrario”. Ma il Pd: “Nessuna modifica”
Politica
Dopo le piazze, il Parlamento. La legge sulle unioni civili supera il primo ostacolo: il Senato ha respinto pregiudiziali di costituzionalità e richieste di sospensiva. Il primo dato è politico: il testo, secondo Palazzo Madama, rispetta la Carta. Pregiudiziali e sospensive – presentate da Ncd, Fi e gli ex alfaniani di Idea – sono state respinte con una maggioranza di circa 80 voti: a Pd e Sel si sono aggiunti tra gli altri Cinque Stelle e verdiniani. Prima a intervenire nella discussione (che sarà lunga, previsti interventi per tutta la settimana) è stata proprio Monica Cirinnà: “La frase più falsa è che introduciamo matrimonio e adozione ai gay. Non è vero”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... i/2426245/
Cirinnà: “No alla Carta come privilegio di pochi”
Pd e Lega discutono taglio di 4500 emendamenti. La firmataria: “Il testo è già sintesi moderata” (video)
Alfano insiste: “Togliere adozioni, l’80 per cento degli italiani è contrario”. Ma il Pd: “Nessuna modifica”
Politica
Dopo le piazze, il Parlamento. La legge sulle unioni civili supera il primo ostacolo: il Senato ha respinto pregiudiziali di costituzionalità e richieste di sospensiva. Il primo dato è politico: il testo, secondo Palazzo Madama, rispetta la Carta. Pregiudiziali e sospensive – presentate da Ncd, Fi e gli ex alfaniani di Idea – sono state respinte con una maggioranza di circa 80 voti: a Pd e Sel si sono aggiunti tra gli altri Cinque Stelle e verdiniani. Prima a intervenire nella discussione (che sarà lunga, previsti interventi per tutta la settimana) è stata proprio Monica Cirinnà: “La frase più falsa è che introduciamo matrimonio e adozione ai gay. Non è vero”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... i/2426245/
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Re: stepchild adoption
Uno dei temi dei talebani cattolici, riguarda gli effetti deleteri che si possono riscontrare su bambini che crescono con genitori gay.
Dati in questo senso sono scarsi. Bisognerebbe rivolgersi ai Paesi che già hanno adottato leggi in questo senso.
Un dato certo però lo abbiamo.
Garantito che Giovanardi sia cresciuto in una famiglia con genitori rigorosamente etero. Ma se i risultati sono questi, la crescita di figli in coppie etero dovrebbe essere severamente proibita.
•video – Giovanardi: “Questa legge favorisce la compravendita dei bambini”
febbraio 2016 | di F. Q.
Unioni Civili, Giovanardi: “Questa legge favorisce la compravendita dei bambini”
Il senatore Carlo Giovanardi (Gal – Idea), nel corso del dibattito sulle questioni di costituzionalità sul ddl Cirinnà, sostiene che la normativa avrà conseguenze devastanti sul codice civile e sul lavoro della magistratura. Poi il passaggio sulla stepchild adoption, l’articolo più contestato che prevede l’adozione da parte del partner del figlio del compagno: “Favorisce la compravendita dei bambini”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/ ... ni/474628/
Dati in questo senso sono scarsi. Bisognerebbe rivolgersi ai Paesi che già hanno adottato leggi in questo senso.
Un dato certo però lo abbiamo.
Garantito che Giovanardi sia cresciuto in una famiglia con genitori rigorosamente etero. Ma se i risultati sono questi, la crescita di figli in coppie etero dovrebbe essere severamente proibita.
•video – Giovanardi: “Questa legge favorisce la compravendita dei bambini”
febbraio 2016 | di F. Q.
Unioni Civili, Giovanardi: “Questa legge favorisce la compravendita dei bambini”
Il senatore Carlo Giovanardi (Gal – Idea), nel corso del dibattito sulle questioni di costituzionalità sul ddl Cirinnà, sostiene che la normativa avrà conseguenze devastanti sul codice civile e sul lavoro della magistratura. Poi il passaggio sulla stepchild adoption, l’articolo più contestato che prevede l’adozione da parte del partner del figlio del compagno: “Favorisce la compravendita dei bambini”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/ ... ni/474628/
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Re: stepchild adoption
E' lecito chiedersi perché la Chiesa evangelica luterana in Italia sono più avanti delle gerarchie cattoliche??????
Battutaccia alla Gasparri.
Forse perchè loro hanno avuto Martin L'utero???????
2 febbraio 2016 | di Cosimo Caridi
Unioni civili, la Chiesa luterana dice sì: “Stepchild adoption? Tutela i bambini”
“La legge sulle unioni civili è un tentativo di prendere atto dei cambiamenti che si sono verificati nella società e nella famiglia”. Parola di Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia che non nasconde la differenza di vedute con i “colleghi” delle gerarchie cattoliche. “Il compito di noi pastori è accompagnare le persone nel loro modo di vivere – continua il religioso – Basta coi pregiudizi sugli omosessuali. Non sono malati né perversi. Se sono così è perché l’ha voluto Dio”. L’alto prelato protestante, sposato con due figli, cita il caso della Germania, il suo paese: “Nella legge tedesca sulle unioni delle persone dello stesso sesso non c’era traccia della stepchild adoption. L’ha introdotta la magistratura perché quella norma è a difesa dei bambini”
di Cosimo Caridi
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/ ... ni/474433/
Battutaccia alla Gasparri.
Forse perchè loro hanno avuto Martin L'utero???????
2 febbraio 2016 | di Cosimo Caridi
Unioni civili, la Chiesa luterana dice sì: “Stepchild adoption? Tutela i bambini”
“La legge sulle unioni civili è un tentativo di prendere atto dei cambiamenti che si sono verificati nella società e nella famiglia”. Parola di Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia che non nasconde la differenza di vedute con i “colleghi” delle gerarchie cattoliche. “Il compito di noi pastori è accompagnare le persone nel loro modo di vivere – continua il religioso – Basta coi pregiudizi sugli omosessuali. Non sono malati né perversi. Se sono così è perché l’ha voluto Dio”. L’alto prelato protestante, sposato con due figli, cita il caso della Germania, il suo paese: “Nella legge tedesca sulle unioni delle persone dello stesso sesso non c’era traccia della stepchild adoption. L’ha introdotta la magistratura perché quella norma è a difesa dei bambini”
di Cosimo Caridi
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/ ... ni/474433/
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