UTOPIE
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UTOPIE
Mi ha colpito questa lettera, legittima, motivata e piena di buon senso. scritta da un'amica FB,
che ritengo degna di essere diffusa.
"Alessandra Avitabile
3 h · Napoli ·
Copia della lettera inviata al Presidente della Repubblica:
Signor Presidente, abbiamo ieri celebrato, il 25 aprile, la liberazione dal nazifascismo e la fine di una lunga,
dolorosa e atroce guerra che ha provocato morte, distruzione e sofferenze inenarrabili in quasi tutta l'Europa
e in buona parte del pianeta. Ora ci avviamo, tra poco più di un mese, a festeggiare i 70 anni della nostra Repubblica.
Io, cittadina di questa Repubblica, le invio una appassionata richiesta:
non celebri la ricorrenza con la sfilata delle Forze Armate, non faccia assurgere le armi a simbolo dello Stato.
Le Forze Armate hanno già un giorno a loro dedicato, il 4 novembre. Ma la Repubblica Italiana, ricorda?,
è fondata sul lavoro, non sulle armi, e ripudia la guerra. Invece di far sfilare soldati con fucili, cannoni e carri armati,
faccia sfilare insegnanti e netturbini, raccoglitrici di olive e magistrati, medici, infermieri, impiegati comunali,
ristoratori, custodi di musei, panettieri, bottegai, piccoli imprenditori, ricercatori universitari, operai metalmeccanici,
Protezione civile, Vigili del Fuoco, idraulici, operai edili, impiegati postali e portieri. Insomma il popolo italiano che
lavora e manda avanti questo paese. IO non mi sento rappresentata da una sfilata di armi sui Fori Imperiali,
macabro ricordo di altre sfilate, in particolare una, in cui due dittatori, tragicamente insieme, mostrarono i muscoli,
tronfi ed incoscienti, poco prima di scatenare la carneficina da cui ieri abbiamo festeggiato la liberazione. Grazie.
Una cittadina della Repubblica Italiana"
che ritengo degna di essere diffusa.
"Alessandra Avitabile
3 h · Napoli ·
Copia della lettera inviata al Presidente della Repubblica:
Signor Presidente, abbiamo ieri celebrato, il 25 aprile, la liberazione dal nazifascismo e la fine di una lunga,
dolorosa e atroce guerra che ha provocato morte, distruzione e sofferenze inenarrabili in quasi tutta l'Europa
e in buona parte del pianeta. Ora ci avviamo, tra poco più di un mese, a festeggiare i 70 anni della nostra Repubblica.
Io, cittadina di questa Repubblica, le invio una appassionata richiesta:
non celebri la ricorrenza con la sfilata delle Forze Armate, non faccia assurgere le armi a simbolo dello Stato.
Le Forze Armate hanno già un giorno a loro dedicato, il 4 novembre. Ma la Repubblica Italiana, ricorda?,
è fondata sul lavoro, non sulle armi, e ripudia la guerra. Invece di far sfilare soldati con fucili, cannoni e carri armati,
faccia sfilare insegnanti e netturbini, raccoglitrici di olive e magistrati, medici, infermieri, impiegati comunali,
ristoratori, custodi di musei, panettieri, bottegai, piccoli imprenditori, ricercatori universitari, operai metalmeccanici,
Protezione civile, Vigili del Fuoco, idraulici, operai edili, impiegati postali e portieri. Insomma il popolo italiano che
lavora e manda avanti questo paese. IO non mi sento rappresentata da una sfilata di armi sui Fori Imperiali,
macabro ricordo di altre sfilate, in particolare una, in cui due dittatori, tragicamente insieme, mostrarono i muscoli,
tronfi ed incoscienti, poco prima di scatenare la carneficina da cui ieri abbiamo festeggiato la liberazione. Grazie.
Una cittadina della Repubblica Italiana"
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Re: UTOPIE
Condivido.
MA IN UN PAESE CHE SI E' DISSOLTO COME NEVE AL SOLE E' VALIDO IL TUO TITOLO: UTOPIE
MA IN UN PAESE CHE SI E' DISSOLTO COME NEVE AL SOLE E' VALIDO IL TUO TITOLO: UTOPIE
Ultima modifica di camillobenso il 26/04/2016, 22:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: UTOPIE
camillobenso ha scritto:Condivido.
MA IN UN PAESE CHE SI E' DISSOLTO COME NEVE AL SOLE E' VALIDO IL TUO TITOLO: UTOPIE
"... ma i sogni belli non si avverano mai ..." S.E.
In questo nostro paese difficilmente ciò che è: legittimo, motivato e di buon senso può essere preso in considerazione.
Dovremmo riconoscere che De Gaulle aveva ragione quando diceva che
"l' Italia non era un paese povero, ma un povero paese"?
Ma... tanto è.
Renzi può permettersi ciò che fa grazie alla complicità e la connivenza di un intero popolo. O... quasi.
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