Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Usa, il tifone Matthew minaccia Sud Carolina e Florida: un milione di ...
Una parte del tifone Matthew prima di sera si dirigerà anche sul Bel Paese.
Per la prima volta, e non capiterà mai più, sono d'accordo con Renato Farina su di un concetto.
"Ma l’immigrazione non governata, con periferie e cittadini in preda a sbandati, fa paura"
Il titolo dell'articolo è:
A forza di non governare l’immigrazione
Diventeremo tutti razzisti
Una parte del tifone Matthew prima di sera si dirigerà anche sul Bel Paese.
Per la prima volta, e non capiterà mai più, sono d'accordo con Renato Farina su di un concetto.
"Ma l’immigrazione non governata, con periferie e cittadini in preda a sbandati, fa paura"
Il titolo dell'articolo è:
A forza di non governare l’immigrazione
Diventeremo tutti razzisti
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Repubblica 12.10.16
Il diritto di essere come noi
La seconda generazione di migranti
È una meraviglia che, nonostante la miopia della politica, questi ragazzi stranieri nati in Italia continuino a rivendicare con forza la propria italianità
di Chiara Saraceno
SI SENTONO come dei fantasmi nel paese in cui sono nati e cresciuti, in cui hanno studiato, di cui parlano la lingua e spesso conoscono le usanze e le leggi molto più di quanto conoscano la lingua, le leggi e le usanze del paese da cui provengono i loro genitori. Sono i ragazzi e i giovani impropriamente definiti della seconda generazione di migranti. Impropriamente perché la maggior parte di loro non è affatto venuta in Italia da un altro paese, ma è nata e cresciuta qui, analogamente ai coetanei italiani. Oppure sono venuti quando erano ancora bambini e qui hanno frequentato le scuole e hanno condiviso esperienze con i coetanei autoctoni.
È passato un anno da quando alla Camera è stata approvata in prima lettura una nuova legge sulla cittadinanza che introduce quello che è stato definito uno ius soli temperato, ovvero con più vincoli di quello in vigore in Francia o Stati Uniti. Non basta, infatti, nascere in Italia per avere la cittadinanza. Occorre, per i minori nati in Italia, non solo che venga fatta una formale richiesta da parte dei genitori, ma anche che almeno uno dei genitori abbia un permesso di soggiorno di lungo periodo o, in alternativa, che il minore abbia frequentato almeno un ciclo di studi. Lo stesso requisito, da soddisfare entro i sedici anni di età, è richiesto per i minori arrivati prima dei dodici anni. Per i più vecchi (fino ai venti anni) il requisito si allunga.
Come si vede, si è ben lontani da ogni automatismo, fino a far ritenere a qualcuno che questi vincoli violino sia i diritti dei minori sia il principio di eguaglianza. Eppure, dopo essere stata approvata alla Camera della legge non si è più sentito parlare. Sommersa da oltre duemila emendamenti, giace al Senato senza che sia annunciata alcuna calendarizzazione, stretta tra la feroce opposizione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, il disinteresse del Movimento Cinquestelle (che alla Camera si è astenuto) e il timore dei partiti governativi di riaprire al proprio interno conflitti irrisolti. A meno che, come qualcuno maliziosamente potrebbe sospettare, i partiti di maggioranza non vogliano utilizzare questo blocco per dimostrare i limiti del bicameralismo perfetto, portando acqua al mulino del sì al referendum costituzionale.
Qualsiasi siano le ragioni, il Parlamento italiano sta dando un’ennesima prova di quanto i diritti civili nel nostro paese godano raramente di attenzione, a fasi alterne e sempre e solo uno per volta, creando sgradevoli gerarchie di priorità oltre che attese lunghissime. È passata, faticosamente, la legge sulle unioni civili, che gli stranieri aspettino pazientemente il proprio turno, se e quando questo arriverà. I nostri pensosi rappresentanti non sembra siano sfiorati dal sospetto che continuare a tenere ai margini una fetta importante delle giovani generazioni che abitano il nostro paese da tempo avviato al declino demografico non è solo una ennesima dimostrazione che questo è un paese che non investe sui bambini e giovani in generale, non solo su quelli stranieri, un paese occupato dell’oggi e senza attenzione per il futuro. È anche una politica miope proprio nei confronti della integrazione tanto sbandierata come necessità per una immigrazione ben regolata.
Continuare a tenere ai margini, come estranei da non ammettere ad una appartenenza comune, dei bambini, adolescenti, giovani che aspirano a questa appartenenza rischia di farli sentire e comportarsi come tali: senza obblighi perché privi di reciprocità, risentiti, ostili. È una meraviglia che, nonostante la miopia della politica e un discorso pubblico sui migranti e le loro famiglie non sempre civile e pacato, questi ragazzi e giovani continuino ostinatamente a rivendicare la propria italianità. Sono, di fatto, italiani molto più di molti che sono nati all’estero da cittadini italiani e all’estero sono cresciuti e vivono, spesso non conoscendo la lingua italiana. E pure hanno tutti i diritti dei cittadini italiani, incluso il diritto di voto, anche sulla riforma costituzionale, i cui effetti positivi o negativi non li toccherà per nulla
Il diritto di essere come noi
La seconda generazione di migranti
È una meraviglia che, nonostante la miopia della politica, questi ragazzi stranieri nati in Italia continuino a rivendicare con forza la propria italianità
di Chiara Saraceno
SI SENTONO come dei fantasmi nel paese in cui sono nati e cresciuti, in cui hanno studiato, di cui parlano la lingua e spesso conoscono le usanze e le leggi molto più di quanto conoscano la lingua, le leggi e le usanze del paese da cui provengono i loro genitori. Sono i ragazzi e i giovani impropriamente definiti della seconda generazione di migranti. Impropriamente perché la maggior parte di loro non è affatto venuta in Italia da un altro paese, ma è nata e cresciuta qui, analogamente ai coetanei italiani. Oppure sono venuti quando erano ancora bambini e qui hanno frequentato le scuole e hanno condiviso esperienze con i coetanei autoctoni.
È passato un anno da quando alla Camera è stata approvata in prima lettura una nuova legge sulla cittadinanza che introduce quello che è stato definito uno ius soli temperato, ovvero con più vincoli di quello in vigore in Francia o Stati Uniti. Non basta, infatti, nascere in Italia per avere la cittadinanza. Occorre, per i minori nati in Italia, non solo che venga fatta una formale richiesta da parte dei genitori, ma anche che almeno uno dei genitori abbia un permesso di soggiorno di lungo periodo o, in alternativa, che il minore abbia frequentato almeno un ciclo di studi. Lo stesso requisito, da soddisfare entro i sedici anni di età, è richiesto per i minori arrivati prima dei dodici anni. Per i più vecchi (fino ai venti anni) il requisito si allunga.
Come si vede, si è ben lontani da ogni automatismo, fino a far ritenere a qualcuno che questi vincoli violino sia i diritti dei minori sia il principio di eguaglianza. Eppure, dopo essere stata approvata alla Camera della legge non si è più sentito parlare. Sommersa da oltre duemila emendamenti, giace al Senato senza che sia annunciata alcuna calendarizzazione, stretta tra la feroce opposizione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, il disinteresse del Movimento Cinquestelle (che alla Camera si è astenuto) e il timore dei partiti governativi di riaprire al proprio interno conflitti irrisolti. A meno che, come qualcuno maliziosamente potrebbe sospettare, i partiti di maggioranza non vogliano utilizzare questo blocco per dimostrare i limiti del bicameralismo perfetto, portando acqua al mulino del sì al referendum costituzionale.
Qualsiasi siano le ragioni, il Parlamento italiano sta dando un’ennesima prova di quanto i diritti civili nel nostro paese godano raramente di attenzione, a fasi alterne e sempre e solo uno per volta, creando sgradevoli gerarchie di priorità oltre che attese lunghissime. È passata, faticosamente, la legge sulle unioni civili, che gli stranieri aspettino pazientemente il proprio turno, se e quando questo arriverà. I nostri pensosi rappresentanti non sembra siano sfiorati dal sospetto che continuare a tenere ai margini una fetta importante delle giovani generazioni che abitano il nostro paese da tempo avviato al declino demografico non è solo una ennesima dimostrazione che questo è un paese che non investe sui bambini e giovani in generale, non solo su quelli stranieri, un paese occupato dell’oggi e senza attenzione per il futuro. È anche una politica miope proprio nei confronti della integrazione tanto sbandierata come necessità per una immigrazione ben regolata.
Continuare a tenere ai margini, come estranei da non ammettere ad una appartenenza comune, dei bambini, adolescenti, giovani che aspirano a questa appartenenza rischia di farli sentire e comportarsi come tali: senza obblighi perché privi di reciprocità, risentiti, ostili. È una meraviglia che, nonostante la miopia della politica e un discorso pubblico sui migranti e le loro famiglie non sempre civile e pacato, questi ragazzi e giovani continuino ostinatamente a rivendicare la propria italianità. Sono, di fatto, italiani molto più di molti che sono nati all’estero da cittadini italiani e all’estero sono cresciuti e vivono, spesso non conoscendo la lingua italiana. E pure hanno tutti i diritti dei cittadini italiani, incluso il diritto di voto, anche sulla riforma costituzionale, i cui effetti positivi o negativi non li toccherà per nulla
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Profughi a Milano: in via Sammartini sono 668. Le brandine non bastano, il centro va in tilt. Intervengono i vigili
(FOTO) < 1/8 >>> http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10 ... 42/2/#foto
<>
Cronaca
Le frontiere chiuse hanno trasformato il transito in una sosta forzata. “Quest’anno a Milano si prevedono un migliaio di senza dimora in più”. L'apertura di due caserme possa risolvere il problema di ordine pubblico che prosegue dalla scorsa estate
di Anna Vullo | 13 ottobre 2016
COMMENTI (6)
11
668. Un record assoluto. In tanti hanno dormito ieri notte nell’hub di via Sammartini, a Milano, rischiando di mandare in tilt la struttura di accoglienza. Per far posto ai nuovi arrivati si sono aperte anche le porte dello spazio riservato alla mensa. Ma le brandine della protezione civile non sono bastate. Molti si sono dovuti arrangiare a terra con una coperta o un sacco a pelo.
Uomini con donne, bambini, ragazzini arrivati soli. Soprattutto dall’Africa subsahariana – Eritrea, Sudan, Somalia -, ma anche dal Kurdistan e dall’Iraq, dalla Siria, dall’Afganistan. Parte dell’enorme massa di sbarchi della settimana passata sulle nostre coste. Oltre 11mila persone. Le ultime traversate prima dell’arrivo del maltempo. Per molti, l’unica chance di lasciare un Paese in guerra, la fame, una dittatura.
Di prima mattina la tensione è già alta. Bisogna sgomberare le brandine per far posto ai tavoli e servire la colazione. Tutti fuori, in coda, al freddo. Piove. Un gruppo di migranti prende d’assalto gli scatoloni con i kit di prima accoglienza e le coperte, i volontari cercano di respingere la selva di mani che premono. Intervengono i vigili, volano schiaffi e spintoni. Dopo un’estate caldissima in termini di arrivi, operatori e volontari sono allo stremo. Il cosiddetto hub di via Sammartini, da luogo destinato al primo ausilio e alla registrazione di migranti in transito, si è trasformato di fatto in un centro di accoglienza permanente per le decine di profughi che ogni giorno approdano in città, senza però averne le caratteristiche. Mancano letti, bagni, spazi comuni. Il risultato è una sorta di accampamento che rischia derive anarchiche. Persone sdraiate ovunque, bambini che giocano per strada, panni stesi sugli alberi acerbi lungo i giardinetti che conducono al Naviglio della Martesana.
Di giorno molti rifugiati si sparpagliano per la città. I bambini giocano all’aperto intrattenuti dai volontari di Save the Children, i più grandi tirano qualche calcio al pallone. Ma con il brutto tempo, come oggi, tutto si complica. E il nervosismo rischia di prendere il sopravvento, nonostante un’organizzazione collaudata e gli sforzi immani dei volontari che coprono turni faticosissimi.
“Non possiamo reggere a questi ritmi”, commenta il presidente di Fondazione Progetto Arca Alberto Sinigallia. “Ormai è questione di giorni”. Anche perché la struttura, gestita da Fondazione Progetto Arca e Avsi, è in convenzione con il Comune di Milano soltanto per 75 posti letto, quelli fissi, riservati alle emergenze. Il resto è a carico delle due associazioni. Tradotto in cifre, si parla di 3-4000 euro al giorno che si polverizzano solo tra pranzi e cene. “Fanno circa 100mila euro al mese, tutti provenienti da donazioni”, dice Sinigallia. Una spesa insostenibile nel lungo periodo.
“A breve dovremo finanziare il piano freddo e offrire un ricovero ai senza tetto, la mission per cui siamo nati”, aggiunge il presidente di Arca. “E i posti dei centri di accoglienza sono tutti occupati da rifugiati e richiedenti asilo”.
Lo scorso anno i migranti sostavano a Milano in media quattro giorni. Poi riprendevano il viaggio verso il Nord Europa. Alla fine dell’autunno i posti lasciati liberi andavano ai senza tetto. Ma le frontiere chiuse hanno trasformato il transito in una sosta forzata. Ormai si varcano i confini con il contagocce e in modo sempre più avventuroso. Ahfad è arrivato dalla Grecia nascosto sotto a un camion. E’ afgano, una gamba gli è saltata via su una mina. Dopo una settimana all’hub di via Sammartini è riuscito a raggiungere la Svezia. Ma sono pochissimi quelli che ce la fanno. Chi è stato fotosegnalato in Italia o costretto a lasciare le impronte digitali viene rispedito indietro. Così vuole l’accordo di Dublino.
“Quest’anno a Milano si prevedono un migliaio di senza dimora in più”, conclude il presidente di Arca Alberto Sinigallia. “Molti saranno migranti. Perché una volta ottenuto il permesso di soggiorno vengono espulsi dai Cas (centri di accoglienza straordinaria, ndr) e finiscono per strada”. L’auspicio è che l’apertura delle caserme Montello e Mancini (la prima prevista per l’1 novembre, la seconda già operativa da sabato scorso), che dovrebbero accogliere circa 500 profughi, contribuiscano ad alleggerire i centri di accoglienza e a liberare posti per i senza tetto. Intanto sabato prossimo i milanesi sono invitati alla Notte dei senza dimora, un’iniziativa cui aderiscono numerose onlus e associazioni di volontariato per sensibilizzare i cittadini sulla questione dei senza tetto e dell’emarginazione sociale. Festa in piazza Santo Stefano con concerti, dibattiti e cena gratuita.
(FOTO) < 1/8 >>> http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10 ... 42/2/#foto
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Cronaca
Le frontiere chiuse hanno trasformato il transito in una sosta forzata. “Quest’anno a Milano si prevedono un migliaio di senza dimora in più”. L'apertura di due caserme possa risolvere il problema di ordine pubblico che prosegue dalla scorsa estate
di Anna Vullo | 13 ottobre 2016
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11
668. Un record assoluto. In tanti hanno dormito ieri notte nell’hub di via Sammartini, a Milano, rischiando di mandare in tilt la struttura di accoglienza. Per far posto ai nuovi arrivati si sono aperte anche le porte dello spazio riservato alla mensa. Ma le brandine della protezione civile non sono bastate. Molti si sono dovuti arrangiare a terra con una coperta o un sacco a pelo.
Uomini con donne, bambini, ragazzini arrivati soli. Soprattutto dall’Africa subsahariana – Eritrea, Sudan, Somalia -, ma anche dal Kurdistan e dall’Iraq, dalla Siria, dall’Afganistan. Parte dell’enorme massa di sbarchi della settimana passata sulle nostre coste. Oltre 11mila persone. Le ultime traversate prima dell’arrivo del maltempo. Per molti, l’unica chance di lasciare un Paese in guerra, la fame, una dittatura.
Di prima mattina la tensione è già alta. Bisogna sgomberare le brandine per far posto ai tavoli e servire la colazione. Tutti fuori, in coda, al freddo. Piove. Un gruppo di migranti prende d’assalto gli scatoloni con i kit di prima accoglienza e le coperte, i volontari cercano di respingere la selva di mani che premono. Intervengono i vigili, volano schiaffi e spintoni. Dopo un’estate caldissima in termini di arrivi, operatori e volontari sono allo stremo. Il cosiddetto hub di via Sammartini, da luogo destinato al primo ausilio e alla registrazione di migranti in transito, si è trasformato di fatto in un centro di accoglienza permanente per le decine di profughi che ogni giorno approdano in città, senza però averne le caratteristiche. Mancano letti, bagni, spazi comuni. Il risultato è una sorta di accampamento che rischia derive anarchiche. Persone sdraiate ovunque, bambini che giocano per strada, panni stesi sugli alberi acerbi lungo i giardinetti che conducono al Naviglio della Martesana.
Di giorno molti rifugiati si sparpagliano per la città. I bambini giocano all’aperto intrattenuti dai volontari di Save the Children, i più grandi tirano qualche calcio al pallone. Ma con il brutto tempo, come oggi, tutto si complica. E il nervosismo rischia di prendere il sopravvento, nonostante un’organizzazione collaudata e gli sforzi immani dei volontari che coprono turni faticosissimi.
“Non possiamo reggere a questi ritmi”, commenta il presidente di Fondazione Progetto Arca Alberto Sinigallia. “Ormai è questione di giorni”. Anche perché la struttura, gestita da Fondazione Progetto Arca e Avsi, è in convenzione con il Comune di Milano soltanto per 75 posti letto, quelli fissi, riservati alle emergenze. Il resto è a carico delle due associazioni. Tradotto in cifre, si parla di 3-4000 euro al giorno che si polverizzano solo tra pranzi e cene. “Fanno circa 100mila euro al mese, tutti provenienti da donazioni”, dice Sinigallia. Una spesa insostenibile nel lungo periodo.
“A breve dovremo finanziare il piano freddo e offrire un ricovero ai senza tetto, la mission per cui siamo nati”, aggiunge il presidente di Arca. “E i posti dei centri di accoglienza sono tutti occupati da rifugiati e richiedenti asilo”.
Lo scorso anno i migranti sostavano a Milano in media quattro giorni. Poi riprendevano il viaggio verso il Nord Europa. Alla fine dell’autunno i posti lasciati liberi andavano ai senza tetto. Ma le frontiere chiuse hanno trasformato il transito in una sosta forzata. Ormai si varcano i confini con il contagocce e in modo sempre più avventuroso. Ahfad è arrivato dalla Grecia nascosto sotto a un camion. E’ afgano, una gamba gli è saltata via su una mina. Dopo una settimana all’hub di via Sammartini è riuscito a raggiungere la Svezia. Ma sono pochissimi quelli che ce la fanno. Chi è stato fotosegnalato in Italia o costretto a lasciare le impronte digitali viene rispedito indietro. Così vuole l’accordo di Dublino.
“Quest’anno a Milano si prevedono un migliaio di senza dimora in più”, conclude il presidente di Arca Alberto Sinigallia. “Molti saranno migranti. Perché una volta ottenuto il permesso di soggiorno vengono espulsi dai Cas (centri di accoglienza straordinaria, ndr) e finiscono per strada”. L’auspicio è che l’apertura delle caserme Montello e Mancini (la prima prevista per l’1 novembre, la seconda già operativa da sabato scorso), che dovrebbero accogliere circa 500 profughi, contribuiscano ad alleggerire i centri di accoglienza e a liberare posti per i senza tetto. Intanto sabato prossimo i milanesi sono invitati alla Notte dei senza dimora, un’iniziativa cui aderiscono numerose onlus e associazioni di volontariato per sensibilizzare i cittadini sulla questione dei senza tetto e dell’emarginazione sociale. Festa in piazza Santo Stefano con concerti, dibattiti e cena gratuita.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Undercover
Fabrizio Gatti
13 ott «Associazioni italiane trafficavano bambini» La sconvolgente denuncia in Parlamento
Silvia Della Monica, vice presidente della Commissione adozioni internazionali, durante l'audizione
Chiedono i parlamentari: ci sono associazioni italiane coinvolte in traffici di bambini, ci sono stati traffici di minori con il Congo? «Ci sono stati, purtroppo ci sono stati», risponde la vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali (Cai), il magistrato Silvia Della Monica: «Le famiglie sono disperate. E si rivolgono a noi chiedendo al governo di essere aiutate». È uno dei momenti più drammatici dell'audizione di mercoledì pomeriggio davanti alla commissione Giustizia della Camera. Un confronto durato oltre due ore, un'ora in più del previsto, in cui Della Monica ha anche denunciato la campagna di aggressione e delegittimazione messa in campo dall'associazione Aibi (più volte citata) di Marco Griffini, 69 anni, famoso imprenditore della solidarietà. E ha confermato quanto "l'Espresso" ha raccontato nell'inchiesta "Italiani ladri di bambini": «L'inchiesta pubblicata sull'Espresso riporta fatti gravissimi di cui la Commissione per le adozioni internazionali è pienamente consapevole. Il tentativo di banalizzazione o anche l'atteggiamento negazionista non risponde alla priorità di chiarezza e di sostegno all'ineludibile azione di pulizia che deve essere necessariamente portata fino in fondo e che io intendo portare fino in fondo, in ragione dei miei doveri d'ufficio, della mia storia personale. Ma soprattutto in ragione della tutela del governo italiano».
LE INCHIESTE IN CORSO
«Capisco che le famiglie siano smarrite di fronte a quanto hanno subito da parte di alcuni enti: di un ente in particolare che è sotto inchiesta da parte della Commissione e anche sotto inchiesta di carattere penale per fatti molto seri, dei fatti gravissimi. Io mi interrogherei anche: ma se questi fatti sono veri, e la Commissione per le adozioni ha preso atto di fatti gravissimi, è giusto che si possa andare avanti in un sistema di questo tipo?», chiede Silvia Della Monica ai deputati: «Non stiamo parlando solo di Congo. Stiamo parlando di fatti molto gravi avvenuti in altri Paesi. Recentemente la Corte europea dei Diritti dell'Uomo è intervenuta per quanto riguarda la situazione in Bulgaria, in cui si parla di abusi da parte di pedofili» su bimbi poi adottati attraverso Aibi in Italia.
AIBI E LE ACCUSE INVENTATE
«La Commissione per le adozioni internazionali ha preso in carico 50 procedure adottive in Congo, sei delle quali con genitori disperati per non avere più i propri figli. Tutte le famiglie (italiane) che hanno revocato l'incarico all'ente, hanno chiesto di essere tutelate dal governo italiano. Tutte hanno diffidato l'ente Aibi», spiega Della Monica, «dall'interferire nelle loro procedure adottive. E mentre la Commissione lavorava per risolvere questa delicatissima situazione, altri hanno lavorato per impedire invece una felice soluzione utilizzando a tal fine qualsiasi mezzo. A cominciare da una sistematica campagna mediatica di delegittimazione della Commissione e degli enti che in quel momento stavano aiutando la Commissione a portare a compimento queste procedure adottive così delicate. Vorrei ricordare che un sacerdote molto stimato in Congo è stato accusato di rapimento inesistente di bambini. Noi abbiamo avuto un'azione sistematica nei confronti di questa persona, mentre le loro famiglie adottive disperate dicevano: nessuno ha rapito i nostri figli. Altrettanto è accaduto per quanto riguarda un altro ente accusato di avere commesso traffici inesistenti di minori, sostenendo addirittura che questi bambini erano stati trasferiti irregolarmente in Italia».
BIMBI SOTTRATTI ALLE LORO FAMIGLIE
«Sin dal maggio 2014, mentre arrivavano i primi 31 bambini dal Congo, mentre si intensificavano le relazioni con tale Paese per addivenire alla soluzione della moratoria», riferisce la vicepresidente della Cai, «ci siamo trovati di fronte alla denuncia da parte di famiglie interessate di fatti che si sono delineati a breve come gravissimi e hanno posto la Commissione di fronte alla necessità, non solo di portare avanti con decisione e fermezza l'attività di indagine su tali gravi fatti e di tutelare le famiglie e i minori coinvolti, ma anche di porre in essere ogni cautela per evitare che tale situazione si riverberasse negativamente sulla soluzione della crisi in Congo: rischiando di travolgere non solo la posizione dell'Italia, cioè i 181 minori adottati dalle famiglie italiane, ma anche quelli degli altri Paesi coinvolti, cioè oltre 1500 minori adottati da famiglie di altri sette Paesi. Voi potete immaginare quale sarebbe stato il riflesso in sede internazionale. Innanzitutto i bambini non sarebbero più arrivati. In secondo luogo avremmo dovuto parlare in Commissione di questo, con la presenza del controllore-controllato poiché l'ente Aibi esprimeva direttamente in commissione un proprio rappresentante. Facendo parte del Forum delle associazioni familiari e del direttivo del Forum delle associazioni familiari, (Aibi) avrebbe dovuto essere presente in un momento in cui c'era un'indagine di carattere amministrativo e un'indagine di carattere penale».
I PICCOLI IN OSTAGGIO IN CONGO
Della Monica ha ringraziato le famiglie adottive italiane e gli enti che si sono schierati dalla parte della legalità e che nell'anno e mezzo di difficili trattative hanno pazientemente atteso la liberazione di tutti i loro figli, illegalmente trattenuti negli orfanotrofi legati ad Aibi e a Marco Griffini in Congo. «Non vorrei dimenticare», continua la vicepresidente della Cai, «quanto siano gravi le condizioni in particolare nel Nord Kivu da cui venivano tanti bambini che sono stati adottati da famiglie italiane e che per ragioni, che sono oggetto di un'indagine approfondita da parte della Commissione e che è stata sottoposta anche alle autorità competenti nelle sedi penali, sono stati illecitamente trattenuti a danno del loro superiore interesse e contro la volontà delle loro famiglie». Mentre, secondo il magistrato Silvia Della Monica, Aibi ostacolava l'arrivo dei bambini adottati in Congo, altri enti amici accusavano le autorità della Bielorussia mettendo in pericolo le procedure di adozione verso l'Italia attualmente in corso per centotrenta bambini: «Le autorità bielorusse si dichiarano sbalordite dell'arroganza di enti italiani, che considerano soggetti privati sottoposti al controllo del governo italiano. Solo gli ottimi rapporti tra la Bielorussia e la Cai hanno scongiurato un nuovo blocco delle adozioni. Abbiamo ricevuto proteste formali scritte delle autorità bielorusse, come proteste formali abbiamo ricevuto dalle autorità della Repubblica Democratica del Congo». Proteste che hanno reso necessarie «lunghe negoziazioni per far comprendere che l'autorità centrale italiana era ben consapevole dell'importanza del lavoro che gli stessi Paesi di origine stavano svolgendo. E che era un lavoro finalizzato ad evitare che si verificassero traffici di minori».
I DEPISTAGGI IN PARLAMENTO
Durante l'audizione davanti alla commissione Giustizia della Camera è stato denunciato anche il ruolo che Aibi ha avuto nell'indirizzare l'attività di alcuni parlamentari: «Credo che sarà possibile fare chiarezza rispetto a tutta una serie di notizie e di affermazioni non corrette che sono state veicolate in più sedi anche autorevoli, come quella parlamentare, di cui io ho un grandissimo rispetto, in maniera strumentale e da parte di alcuni con un esclusivo obiettivo di delegittimare l'azione della Commissione per le adozioni internazionali, anche per distogliere l'attenzione da fatti gravi e per contrastare una decisiva azione di legalità intrapresa in questi due anni che ha prodotto un cambio di passo della Commissione adozioni internazionali». Sarebbe invece urgente una nuova norma che limiti la durata dell'autorizzazione che il governo affida agli enti privati come Aibi per accompagnare le famiglie nei procedimenti di adozione internazionale e per rappresentare lo Stato italiano all'estero: «Gli enti non possono avere un'autorizzazione perenne», osserva Della Monica: «Non è possibile che l'autorizzazione duri fino alla revoca, che non comporti possibilità di una sospensiva. Tutto questo metterebbe anche gli enti in una diversa ottica. Oggi ci sono garanzie giuste nei confronti degli enti, ma non giuste nei confronti delle famiglie».
FINANZIAMENTI SENZA CONTROLLO
«Devo ribadire con forza la questione delicatissima della presenza di conflitti di interesse in un organo di vigilanza e controllo», aggiunge il magistrato Della Monica, aprendo un altro capitolo. Riguarda il "Forum delle famiglie", associazione presente per legge all'interno della Commissione per le adozioni internazionali, che è la massima autorità di controllo del governo. Ma lo stesso "Forum delle famiglie" ha nel suo direttivo l'associazione Aibi, cioè un ente autorizzato dal governo e questo è vietato dalla legge. Da tempo cioè un ente controllato siede nella Cai che è l'autorità che lo controlla. Sarebbe bastato un passo indietro di Aibi e del suo presidente Marco Griffini con l'uscita dal "Forum delle famiglie" e la questione sarebbe risolta. Ma non è andata così. «Nella Commissione siedono controllori e controllati», denuncia la vicepresidente della Cai. Così «la presenza nella Commissione di coloro che surrettiziamente rappresentano gli enti, perché sono espressi nel direttivo del Forum, finisce con il creare un problema di legittimità delle delibere. E come tale è stato posto il problema alla Commissione, chiedendoci addirittura di riesaminare le delibere che sono state emesse in precedenza, in quanto queste delibere sono andate a impattare su altri enti autorizzati che non sono rappresentati. E giustamente non lo dovrebbe essere nessuno in Commissione». Il magistrato spiega ai parlamentari che si tratta dei «cosiddetti progetti di sussidiarietà in relazione al fatto che ne sono stati approvati soltanto alcuni e non altri, soltanto alcuni riguardanti determinati enti, di cui uno rappresentato direttamente nell'ambito della commissione e rispetto al quale non c'è nessun controllo. Né da parte di una commissione esterna alla stessa Commissione per le adozioni internazionali come si fa normalmente quando si parla di un bando che deve distribuire soldi pubblici, né in una successiva attività di accertamento della regolare esecuzione nel Paese estero delle attività che sono state finanziate con soldi pubblici. Tutto questo ha prodotto un'indagine seria per capire quanto fosse fondata la richiesta degli enti di rivalutare questa attività così delicata». Una situazione che impedisce al vertice della Cai di riunire i ventuno commissari perché qualunque loro atto potrebbe essere impugnato e dichiarato illegittimo. Tanto più che nella prima e unica riunione costitutiva della nuova Commissione, due anni fa, i commissari in palese conflitto di interessi autocertificavano il contrario: «Nella prima riunione della Commissione in cui si doveva discutere della legittimità della sua costituzione», denuncia ancora il magistrato Della Monica, «da parte di quegli stessi soggetti, che in modo conclamato avevano un conflitto di interessi, si assumeva di non avere conflitti di interessi e si firmava anche un documento nell'ambito del quale si asseriva qualcosa che non è assolutamente vero».
Fabrizio Gatti
13 ott «Associazioni italiane trafficavano bambini» La sconvolgente denuncia in Parlamento
Silvia Della Monica, vice presidente della Commissione adozioni internazionali, durante l'audizione
Chiedono i parlamentari: ci sono associazioni italiane coinvolte in traffici di bambini, ci sono stati traffici di minori con il Congo? «Ci sono stati, purtroppo ci sono stati», risponde la vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali (Cai), il magistrato Silvia Della Monica: «Le famiglie sono disperate. E si rivolgono a noi chiedendo al governo di essere aiutate». È uno dei momenti più drammatici dell'audizione di mercoledì pomeriggio davanti alla commissione Giustizia della Camera. Un confronto durato oltre due ore, un'ora in più del previsto, in cui Della Monica ha anche denunciato la campagna di aggressione e delegittimazione messa in campo dall'associazione Aibi (più volte citata) di Marco Griffini, 69 anni, famoso imprenditore della solidarietà. E ha confermato quanto "l'Espresso" ha raccontato nell'inchiesta "Italiani ladri di bambini": «L'inchiesta pubblicata sull'Espresso riporta fatti gravissimi di cui la Commissione per le adozioni internazionali è pienamente consapevole. Il tentativo di banalizzazione o anche l'atteggiamento negazionista non risponde alla priorità di chiarezza e di sostegno all'ineludibile azione di pulizia che deve essere necessariamente portata fino in fondo e che io intendo portare fino in fondo, in ragione dei miei doveri d'ufficio, della mia storia personale. Ma soprattutto in ragione della tutela del governo italiano».
LE INCHIESTE IN CORSO
«Capisco che le famiglie siano smarrite di fronte a quanto hanno subito da parte di alcuni enti: di un ente in particolare che è sotto inchiesta da parte della Commissione e anche sotto inchiesta di carattere penale per fatti molto seri, dei fatti gravissimi. Io mi interrogherei anche: ma se questi fatti sono veri, e la Commissione per le adozioni ha preso atto di fatti gravissimi, è giusto che si possa andare avanti in un sistema di questo tipo?», chiede Silvia Della Monica ai deputati: «Non stiamo parlando solo di Congo. Stiamo parlando di fatti molto gravi avvenuti in altri Paesi. Recentemente la Corte europea dei Diritti dell'Uomo è intervenuta per quanto riguarda la situazione in Bulgaria, in cui si parla di abusi da parte di pedofili» su bimbi poi adottati attraverso Aibi in Italia.
AIBI E LE ACCUSE INVENTATE
«La Commissione per le adozioni internazionali ha preso in carico 50 procedure adottive in Congo, sei delle quali con genitori disperati per non avere più i propri figli. Tutte le famiglie (italiane) che hanno revocato l'incarico all'ente, hanno chiesto di essere tutelate dal governo italiano. Tutte hanno diffidato l'ente Aibi», spiega Della Monica, «dall'interferire nelle loro procedure adottive. E mentre la Commissione lavorava per risolvere questa delicatissima situazione, altri hanno lavorato per impedire invece una felice soluzione utilizzando a tal fine qualsiasi mezzo. A cominciare da una sistematica campagna mediatica di delegittimazione della Commissione e degli enti che in quel momento stavano aiutando la Commissione a portare a compimento queste procedure adottive così delicate. Vorrei ricordare che un sacerdote molto stimato in Congo è stato accusato di rapimento inesistente di bambini. Noi abbiamo avuto un'azione sistematica nei confronti di questa persona, mentre le loro famiglie adottive disperate dicevano: nessuno ha rapito i nostri figli. Altrettanto è accaduto per quanto riguarda un altro ente accusato di avere commesso traffici inesistenti di minori, sostenendo addirittura che questi bambini erano stati trasferiti irregolarmente in Italia».
BIMBI SOTTRATTI ALLE LORO FAMIGLIE
«Sin dal maggio 2014, mentre arrivavano i primi 31 bambini dal Congo, mentre si intensificavano le relazioni con tale Paese per addivenire alla soluzione della moratoria», riferisce la vicepresidente della Cai, «ci siamo trovati di fronte alla denuncia da parte di famiglie interessate di fatti che si sono delineati a breve come gravissimi e hanno posto la Commissione di fronte alla necessità, non solo di portare avanti con decisione e fermezza l'attività di indagine su tali gravi fatti e di tutelare le famiglie e i minori coinvolti, ma anche di porre in essere ogni cautela per evitare che tale situazione si riverberasse negativamente sulla soluzione della crisi in Congo: rischiando di travolgere non solo la posizione dell'Italia, cioè i 181 minori adottati dalle famiglie italiane, ma anche quelli degli altri Paesi coinvolti, cioè oltre 1500 minori adottati da famiglie di altri sette Paesi. Voi potete immaginare quale sarebbe stato il riflesso in sede internazionale. Innanzitutto i bambini non sarebbero più arrivati. In secondo luogo avremmo dovuto parlare in Commissione di questo, con la presenza del controllore-controllato poiché l'ente Aibi esprimeva direttamente in commissione un proprio rappresentante. Facendo parte del Forum delle associazioni familiari e del direttivo del Forum delle associazioni familiari, (Aibi) avrebbe dovuto essere presente in un momento in cui c'era un'indagine di carattere amministrativo e un'indagine di carattere penale».
I PICCOLI IN OSTAGGIO IN CONGO
Della Monica ha ringraziato le famiglie adottive italiane e gli enti che si sono schierati dalla parte della legalità e che nell'anno e mezzo di difficili trattative hanno pazientemente atteso la liberazione di tutti i loro figli, illegalmente trattenuti negli orfanotrofi legati ad Aibi e a Marco Griffini in Congo. «Non vorrei dimenticare», continua la vicepresidente della Cai, «quanto siano gravi le condizioni in particolare nel Nord Kivu da cui venivano tanti bambini che sono stati adottati da famiglie italiane e che per ragioni, che sono oggetto di un'indagine approfondita da parte della Commissione e che è stata sottoposta anche alle autorità competenti nelle sedi penali, sono stati illecitamente trattenuti a danno del loro superiore interesse e contro la volontà delle loro famiglie». Mentre, secondo il magistrato Silvia Della Monica, Aibi ostacolava l'arrivo dei bambini adottati in Congo, altri enti amici accusavano le autorità della Bielorussia mettendo in pericolo le procedure di adozione verso l'Italia attualmente in corso per centotrenta bambini: «Le autorità bielorusse si dichiarano sbalordite dell'arroganza di enti italiani, che considerano soggetti privati sottoposti al controllo del governo italiano. Solo gli ottimi rapporti tra la Bielorussia e la Cai hanno scongiurato un nuovo blocco delle adozioni. Abbiamo ricevuto proteste formali scritte delle autorità bielorusse, come proteste formali abbiamo ricevuto dalle autorità della Repubblica Democratica del Congo». Proteste che hanno reso necessarie «lunghe negoziazioni per far comprendere che l'autorità centrale italiana era ben consapevole dell'importanza del lavoro che gli stessi Paesi di origine stavano svolgendo. E che era un lavoro finalizzato ad evitare che si verificassero traffici di minori».
I DEPISTAGGI IN PARLAMENTO
Durante l'audizione davanti alla commissione Giustizia della Camera è stato denunciato anche il ruolo che Aibi ha avuto nell'indirizzare l'attività di alcuni parlamentari: «Credo che sarà possibile fare chiarezza rispetto a tutta una serie di notizie e di affermazioni non corrette che sono state veicolate in più sedi anche autorevoli, come quella parlamentare, di cui io ho un grandissimo rispetto, in maniera strumentale e da parte di alcuni con un esclusivo obiettivo di delegittimare l'azione della Commissione per le adozioni internazionali, anche per distogliere l'attenzione da fatti gravi e per contrastare una decisiva azione di legalità intrapresa in questi due anni che ha prodotto un cambio di passo della Commissione adozioni internazionali». Sarebbe invece urgente una nuova norma che limiti la durata dell'autorizzazione che il governo affida agli enti privati come Aibi per accompagnare le famiglie nei procedimenti di adozione internazionale e per rappresentare lo Stato italiano all'estero: «Gli enti non possono avere un'autorizzazione perenne», osserva Della Monica: «Non è possibile che l'autorizzazione duri fino alla revoca, che non comporti possibilità di una sospensiva. Tutto questo metterebbe anche gli enti in una diversa ottica. Oggi ci sono garanzie giuste nei confronti degli enti, ma non giuste nei confronti delle famiglie».
FINANZIAMENTI SENZA CONTROLLO
«Devo ribadire con forza la questione delicatissima della presenza di conflitti di interesse in un organo di vigilanza e controllo», aggiunge il magistrato Della Monica, aprendo un altro capitolo. Riguarda il "Forum delle famiglie", associazione presente per legge all'interno della Commissione per le adozioni internazionali, che è la massima autorità di controllo del governo. Ma lo stesso "Forum delle famiglie" ha nel suo direttivo l'associazione Aibi, cioè un ente autorizzato dal governo e questo è vietato dalla legge. Da tempo cioè un ente controllato siede nella Cai che è l'autorità che lo controlla. Sarebbe bastato un passo indietro di Aibi e del suo presidente Marco Griffini con l'uscita dal "Forum delle famiglie" e la questione sarebbe risolta. Ma non è andata così. «Nella Commissione siedono controllori e controllati», denuncia la vicepresidente della Cai. Così «la presenza nella Commissione di coloro che surrettiziamente rappresentano gli enti, perché sono espressi nel direttivo del Forum, finisce con il creare un problema di legittimità delle delibere. E come tale è stato posto il problema alla Commissione, chiedendoci addirittura di riesaminare le delibere che sono state emesse in precedenza, in quanto queste delibere sono andate a impattare su altri enti autorizzati che non sono rappresentati. E giustamente non lo dovrebbe essere nessuno in Commissione». Il magistrato spiega ai parlamentari che si tratta dei «cosiddetti progetti di sussidiarietà in relazione al fatto che ne sono stati approvati soltanto alcuni e non altri, soltanto alcuni riguardanti determinati enti, di cui uno rappresentato direttamente nell'ambito della commissione e rispetto al quale non c'è nessun controllo. Né da parte di una commissione esterna alla stessa Commissione per le adozioni internazionali come si fa normalmente quando si parla di un bando che deve distribuire soldi pubblici, né in una successiva attività di accertamento della regolare esecuzione nel Paese estero delle attività che sono state finanziate con soldi pubblici. Tutto questo ha prodotto un'indagine seria per capire quanto fosse fondata la richiesta degli enti di rivalutare questa attività così delicata». Una situazione che impedisce al vertice della Cai di riunire i ventuno commissari perché qualunque loro atto potrebbe essere impugnato e dichiarato illegittimo. Tanto più che nella prima e unica riunione costitutiva della nuova Commissione, due anni fa, i commissari in palese conflitto di interessi autocertificavano il contrario: «Nella prima riunione della Commissione in cui si doveva discutere della legittimità della sua costituzione», denuncia ancora il magistrato Della Monica, «da parte di quegli stessi soggetti, che in modo conclamato avevano un conflitto di interessi, si assumeva di non avere conflitti di interessi e si firmava anche un documento nell'ambito del quale si asseriva qualcosa che non è assolutamente vero».
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Immigrati, Renzi non paga più: centri d'accoglienza nel caos
Le strutture sono al collasso. Ma Renzi non sblocca i 900 milioni destinati all'accoglienza. E i Comuni chiedono un contributo di unn euro a immigrato ospitato
Andrea Indini - Ven, 14/10/2016 - 16:21
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Imporre l'accoglienza di 2,5 immigrati ogni mille abitanti ai Comuni di dimensione media e di 1,5 per le grandi città.
È la proposta contenuta nel piano presentato dall'Anci al Viminale per ripartire su tutto il territorio nazionale i disperati che ogni giorno continuano a sbarcare sulle nostre coste. Ad oggi ne sono già arrivati quasi 145mila, ben 5 per cento in più rispetto l'anno scorso, e tanti altri ne arriveranno nei prossimi mesi. Il governo Renzi non solo non è in grado di respingere quest'invasione senza fine, ma non riesce nemmeno a farvi fronte economicamente.
Nei centri di accoglienza gestiti da enti e associazioni sono già ospitati ben 165mila immigrati. Un numero impressionante che sicuramente andrà a ingrossarsi nei prossimi giorni. Per questo l'Anci, in accordo con il ministro dell'Interno Angelino Alfano, sta lavorando per aumentare il numero di Comuni (oggi già 2.200 su ottomila) che aderiscono allo Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). E per convincere i propri sindaci vuole stabilire regole precise, in modo che quelli che aderiscono sappiano a cosa vanno incontro. Per le città di grandi dimensioni, come Roma, Milano e Torino, è prevista una quota inferiore alle altre perché, come spiega il primo cittadino di Prato Matteo Biffoni, delegato dell'Anci all'immigrazione, "si tratta di poli di attrazione naturali, dove si concentrano già i flussi di persone irregolari". Bisogna quindi tenerne conto, è il ragionamento, sempre nell'ottica di evitare concentrazioni. L'obiettivo, insomma, è spargere quanti più immigrati su tutto il suolo nazionale.
I Comuni chiedono allo Stato un contributo per ogni migrante. Il costo dello Sprar infatti, è quasi integralmente (al 95%) a carico del governo, che a sua volta attinge ai fondi europei previsti per le spese di accoglienza. Ma i sindaci chiedono un contributo di solidarietà, tra 50 centesimi e un euro al giorno, per ciascun immigrato ospitato. Richieste che, con buona pace dei più, difficilmente saranno rispettate da Matteo Renzi. Che, già più di una volta, ha rinviato i pagamenti agli enti che gestiscono i centri di accoglienza. Secondo il Messaggero, infatti, "gli oltre 900 milioni di euro, preventivati per pagare vitto, alloggio e assistenza sanitaria alle associazioni che gestiscono le strutture, continuano a essere bloccati da Palazzo Chigi". Non solo. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sta cercando di portare il rapporto deficit-Pil fino a un massimo di 2,4%. In queso modo riuscirebbe a infilarci dentro le spese collegate all'accoglienza degli immigrati. Un eccesso di flessibilità che, però, non convince il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici.
Le strutture sono al collasso. Ma Renzi non sblocca i 900 milioni destinati all'accoglienza. E i Comuni chiedono un contributo di unn euro a immigrato ospitato
Andrea Indini - Ven, 14/10/2016 - 16:21
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Imporre l'accoglienza di 2,5 immigrati ogni mille abitanti ai Comuni di dimensione media e di 1,5 per le grandi città.
È la proposta contenuta nel piano presentato dall'Anci al Viminale per ripartire su tutto il territorio nazionale i disperati che ogni giorno continuano a sbarcare sulle nostre coste. Ad oggi ne sono già arrivati quasi 145mila, ben 5 per cento in più rispetto l'anno scorso, e tanti altri ne arriveranno nei prossimi mesi. Il governo Renzi non solo non è in grado di respingere quest'invasione senza fine, ma non riesce nemmeno a farvi fronte economicamente.
Nei centri di accoglienza gestiti da enti e associazioni sono già ospitati ben 165mila immigrati. Un numero impressionante che sicuramente andrà a ingrossarsi nei prossimi giorni. Per questo l'Anci, in accordo con il ministro dell'Interno Angelino Alfano, sta lavorando per aumentare il numero di Comuni (oggi già 2.200 su ottomila) che aderiscono allo Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). E per convincere i propri sindaci vuole stabilire regole precise, in modo che quelli che aderiscono sappiano a cosa vanno incontro. Per le città di grandi dimensioni, come Roma, Milano e Torino, è prevista una quota inferiore alle altre perché, come spiega il primo cittadino di Prato Matteo Biffoni, delegato dell'Anci all'immigrazione, "si tratta di poli di attrazione naturali, dove si concentrano già i flussi di persone irregolari". Bisogna quindi tenerne conto, è il ragionamento, sempre nell'ottica di evitare concentrazioni. L'obiettivo, insomma, è spargere quanti più immigrati su tutto il suolo nazionale.
I Comuni chiedono allo Stato un contributo per ogni migrante. Il costo dello Sprar infatti, è quasi integralmente (al 95%) a carico del governo, che a sua volta attinge ai fondi europei previsti per le spese di accoglienza. Ma i sindaci chiedono un contributo di solidarietà, tra 50 centesimi e un euro al giorno, per ciascun immigrato ospitato. Richieste che, con buona pace dei più, difficilmente saranno rispettate da Matteo Renzi. Che, già più di una volta, ha rinviato i pagamenti agli enti che gestiscono i centri di accoglienza. Secondo il Messaggero, infatti, "gli oltre 900 milioni di euro, preventivati per pagare vitto, alloggio e assistenza sanitaria alle associazioni che gestiscono le strutture, continuano a essere bloccati da Palazzo Chigi". Non solo. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sta cercando di portare il rapporto deficit-Pil fino a un massimo di 2,4%. In queso modo riuscirebbe a infilarci dentro le spese collegate all'accoglienza degli immigrati. Un eccesso di flessibilità che, però, non convince il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Nei centri Caritas del sud Più italiani che immigrati
I dati del rapporto sulla povertà Caritas 2016 parlano chiaro: il 66% di chi ha chiesto aiuto e assistenza nel Mezzogiorno è italiano. Superate le domande degli immigrati
Gabriele Bertocchi - Lun, 17/10/2016 - 13:09
commenta
Siamo abituati a vedere gli immigrati chiedere aiuto ai centri della Caritas, ma l'Italia sta cambiando, purtroppo.
Per la prima volta nel 2015, nel sud del Paese il numero degli italiani che chiede aiuto ha superato quello degli stranieri.
Il dossier sulla povertà: nel sud italiani più poveri degli immigrati
È questa l'assurda verità tracciata dal rapporto 2016 della Caritas sulla povertà. A livello nazionale il peso dei migranti continua a essere maggioritario, con una percentuale che si aggira attono al 57%, ma nel Mezzogiorno, gli italiani hanno sorpassato gli stranieri con il 66,6%. Dopo una lunga e consolidata prevalenza femminile, il 2015 segna un importante cambio di tenzenda nel genere. Infatti per la prima volta c'é una sostanziale parità tra uomini 49,9%) e donne (50,1%). Di media, l'età delle persone che si rivolge ai Centri Caritas è di 44 anni.
Tra i beneficiari dell'ascolto e dell'accompagnamento prevalgono le persone coniugate (47,8%), seguite dai celibi o nubili (26,9%). Il titolo di studio più diffuso è la licenza media inferiore (41,4%); a seguire, la licenza elementare (16,8%) e la licenza di scuola media superiore (16,5%). I disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale. I numeri del rapporto sulla povertà deliano anche i bisogni che hanno spinto a chiedere aiuto e sono perlopiù di ordine materiale. Con il 76,9% spiccano i casi di povertà economica; al 57,2% il disagio occupazionale. Dati da non trascurare i problemi abitativi (25,0%) e familiari (13,0%). Sono frequenti anche casi in quei le situazione di disagio si sommano con due o più ambiti problematici.
I dati del rapporto sulla povertà Caritas 2016 parlano chiaro: il 66% di chi ha chiesto aiuto e assistenza nel Mezzogiorno è italiano. Superate le domande degli immigrati
Gabriele Bertocchi - Lun, 17/10/2016 - 13:09
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Siamo abituati a vedere gli immigrati chiedere aiuto ai centri della Caritas, ma l'Italia sta cambiando, purtroppo.
Per la prima volta nel 2015, nel sud del Paese il numero degli italiani che chiede aiuto ha superato quello degli stranieri.
Il dossier sulla povertà: nel sud italiani più poveri degli immigrati
È questa l'assurda verità tracciata dal rapporto 2016 della Caritas sulla povertà. A livello nazionale il peso dei migranti continua a essere maggioritario, con una percentuale che si aggira attono al 57%, ma nel Mezzogiorno, gli italiani hanno sorpassato gli stranieri con il 66,6%. Dopo una lunga e consolidata prevalenza femminile, il 2015 segna un importante cambio di tenzenda nel genere. Infatti per la prima volta c'é una sostanziale parità tra uomini 49,9%) e donne (50,1%). Di media, l'età delle persone che si rivolge ai Centri Caritas è di 44 anni.
Tra i beneficiari dell'ascolto e dell'accompagnamento prevalgono le persone coniugate (47,8%), seguite dai celibi o nubili (26,9%). Il titolo di studio più diffuso è la licenza media inferiore (41,4%); a seguire, la licenza elementare (16,8%) e la licenza di scuola media superiore (16,5%). I disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale. I numeri del rapporto sulla povertà deliano anche i bisogni che hanno spinto a chiedere aiuto e sono perlopiù di ordine materiale. Con il 76,9% spiccano i casi di povertà economica; al 57,2% il disagio occupazionale. Dati da non trascurare i problemi abitativi (25,0%) e familiari (13,0%). Sono frequenti anche casi in quei le situazione di disagio si sommano con due o più ambiti problematici.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
PIU' AVANTI VI SPIEGO PERCHE' OGGI MI PREME DI SAPERE COME LA PENSA L'ITALIAN PEOPLE IN MATERIA DI MIGRANTI
POSTO I COMMENTI DELLA DESTRA SUL GIORNALE IN MERITO ALL'ARTICOLO PRECEDENTE DELLA CARITAS.
OVVIAMENTE BISOGNA PRENDERE I GIUDIZI CON LE PINZE, ANCHE SE MOLTI DI LORO SI SPACCIANO PER CATTOLICI.
Eraitalia
Lun, 17/10/2016 - 10:10
GRAZIE RENZI & C
Ritratto di ALEX FORTY
ALEX FORTY
Lun, 17/10/2016 - 10:13
Bella scoperta !!!!!! gli immigrati (clandestini) sono ospitati negli alberghi a spese degli stessi Italiani che non hanno da mangiare, ma pagano ugualmente le tasse !!!
Libertà75
Lun, 17/10/2016 - 10:25
strano, 80 euro per tutti, disoccupazione in calo, pil alle stelle e tanti poveri italiani da mettere dietro ai migranti
maricap
Lun, 17/10/2016 - 10:25
Nonostante la miseria che imperversa, i comunisti & C, seguitano ad importare le risorse sboldriniane, caricandole sulle nostre misere finanze. Hanno trasformato " Il Bel Paese he il Mar circonda e l'Alpe" in una cloaca a cielo aperto, dove una massa di morti di fame, senza più alcuna dignità, devono lottare per la mera sopravvivenza. Mentre le stellette.... stanno a guardare.
antipifferaio
Lun, 17/10/2016 - 10:54
Sono strasicuro che se vince il si e fanno il partito del nazareno/nazione o chissà quale diavoleria...i poveri italiani raddoppieranno in pochi anni...ormai si va verso un catostrofe sociale dove la pensione per i giovani è una chimera e la sanità solo per chi guadagna almeno 2000 euro al mese....
veronika
Lun, 17/10/2016 - 10:56
certo che gli immigrati appena possibile scappano da 'sto paese
ilbelga
Lun, 17/10/2016 - 10:56
ma non eravamo in crescita economica? ieri sono andato a fare un giro a Lignano (friuli) a bere un caffè, era una bella giornata calda. di fronte alla caffetteria c'era un hotel (mi sembra di tre piani) pieno di extracomunitari seduti sul terrazzo tutti con telefono e cuffie. tutti ad oziare in sostanza a far un c---o, ma mi chiedo è giusto vedere gli italiani in povertà e questi vitto e alloggio gratis. ah si adesso mi ricordo: sono Razzista e fiero di esserlo.
Tarantasio
Lun, 17/10/2016 - 10:56
volete dire che gli italiani in condizioni di povertà ricevono 35 euro al giorno + cellulare + vestiario + servizi sanitari + alloggio + esenzione tasse + ecc ecc come gli alieni illegali???
Ritratto di AdrianoAG
AdrianoAG
Lun, 17/10/2016 - 10:58
Con la prossima legge di stabilità, destinati 4 miliardi ai cosidetti migranti e 600 milioni agli italiani! Poi si dice che uno è diventato razzista!
Ritratto di giordano49
giordano49
Lun, 17/10/2016 - 11:25
ECCO dove ci ha portato il governo a guida del " BOMBA...con i suoi ... portaborse..( alfanino-lupi- chi ne ha , più ne metta..).! " ....ALLA POVERTA' ".... E' IL SUO " VANTO " ! LA DIGNITA' DEL POPOLO E DELLA NAZIONE.....CALPESTATA ....! L'USURPAZIONE HA UNA PALESE....REALTA'...!!!!!!!
Ritratto di settimiosevero
settimiosevero
Lun, 17/10/2016 - 11:29
la situazione è dovuta alla crisi, così ci dicono i media, tutti allineati a non contraddire il governo, forse perché dallo stesso foraggiati, ma dopo anni di crisi, forse ma dico forse, c'è da considerare che lo stesso non sia all'altezza del compito istituzionale. sicuramente a parole o proclami è tra i più capaci, poi passando ai fatti o puntualmente vengono smentiti, o fanno come le tre scimmiette. complimenti a chi continua a votare PD, almeno spero che facciano parte di coloro che partecipano ai pranzi nell'articolo descritti.
Ritratto di 02121940
02121940
Lun, 17/10/2016 - 11:33
Ovvio, gli immigrati stanno comodi e serviti in albergo. La politica di Renzi sposata con quella dei cari amici della UE. "Meraviglioso", così canterebbe Modugno se fosse ancora con noi.
VittorioMar
Lun, 17/10/2016 - 11:38
..questa sì è una novità sconosciuta!!...il SUD è in queste condizioni da qualche decina d'anni!!....qualcuno se ne è accorto: ERA ORA!!
Rossana Rossi
Lun, 17/10/2016 - 11:39
Votate si, votate pd e vi ritrovate in fila per un piatto di minestra.........cosa volete di più?........
Ritratto di gianky53
gianky53
Lun, 17/10/2016 - 11:40
E nei centri Caritas del nord non va affatto meglio. Non ci fossero poi le mense dei frati... La borsa della spesa è sempre aperta per i migranti clandestini, lo dice anche il papa e lo ricorda tutti i giorni che si può dare di più...
Ritratto di Inhocsignovinces
Inhocsignovinces
Lun, 17/10/2016 - 12:02
QUESTA SITUAZIONE NEL MERIDIONE E ISOLE ESISTE DA MOLTI ANNI ED E' UNA REALTA'CHE VIENE NASCOSTA DAI MASS MEDIA DI REGIME,X NON PARLARE DELLE NOTIZIE DI CRONACA LOCALI GIORNALIERE SEMBRA DI ESSERE IN MEDIORENTE.(DEI VERI BOLLETTINI DI GUERRA)ED E' UN FENOMENO CHE SI STA ALLARGANDO A MACCHIA D'OLIO ANCHE AL NORD.
Ritratto di CIOMPI
CIOMPI
Lun, 17/10/2016 - 12:20
Certo che di commentatori che scrivono sciocchezze ce ne sono molti, in particolare quelli che fanno di tutta un erba un fascio solo per buttare tutto in caciara. Ad esempio mettendo nel minestrone anche il referendum sulla costituzione che con questo articolo c'entra come i cavoli a merenda.
Ritratto di frank60
frank60
Lun, 17/10/2016 - 12:26
Certamente gli Italiani non sono mica RISORSE per lo stato....
Ritratto di stenos
stenos
Lun, 17/10/2016 - 12:34
In fondo e' normale. I comunisti e la chiesa hanno sempre amato i poveri, quindi ne stanno creando a milioni. Il denaro serve per i clandestini nullafacenti, e visto che gli italioti votano pd questi hanno la certezza di essere nel giusto.
Ritratto di giangol
giangol
Lun, 17/10/2016 - 12:35
ve l'avevo detto che finirete tutti sotto i ponti mentre le risorse sboldriniane in resort a 5 stelle a giocare alla play station ahahah
Ritratto di Flex
Flex
Lun, 17/10/2016 - 12:56
Mi sembra giusto, gli Italiani mica possono accedere agli Hotel a quattro stelle.
tulapadula
Lun, 17/10/2016 - 12:57
E poi continuate a dire che siamo invasi dagli immigrati. Vedete che alla fine non son molti?
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 13:02
Nonostante questo, chiaramente i clandestini avranno la precedenza su tutto. Casa, bollette, cibo, asilo e qunt'altro. Chi sono i razzisti?
Ritratto di gzorzi
gzorzi
Lun, 17/10/2016 - 13:10
Siamo sicuri che tutti gli "italiani" ne abbiano bisogno? Un bel controllo ci vorrebbe, visti i furbetti della zona.
Ritratto di aresfin
aresfin
Lun, 17/10/2016 - 13:15
E' il risultato dell'azione dei governi di sinistra. Branco di inetti.
soldellavvenire
Lun, 17/10/2016 - 13:29
la scoperta dell'acqua calda segue di poco quella che gli italiani adorano mangiare aggratis, e voi arrivate solo adesso? buongiorno bananas, la notizia è che alla caritas non si mangia malaccio, la domenica ci vado anch'io qualche volta
Carlo_Rovelli
Lun, 17/10/2016 - 13:41
Prestate anche attenzione a come i migranti non solo mangiano meglio, ma sono anche vestiti meglio, molto meglio degli Italiani che non ce la fanno più ...
Malacappa
Lun, 17/10/2016 - 13:41
A questo ci ha portato sto governo traditore,gli invasore negli alberghi gli italiani in strada.
Aristide56
Lun, 17/10/2016 - 13:55
IL PD non cambierà politica e sarà sempre peggio vanno defenestrati (senso metaforico)i sinistri hanno occupato tutte le cariche pubbliche vanno tutti licenziati e riassumerne la metà a metà stipendio
Ritratto di Friulano.doc
Friulano.doc
Lun, 17/10/2016 - 13:59
Il fenomeno si spiega: a differenza degli Italiani, i migranti... pardon... gli invasori... non mangiano alla mensa della Caritas, ma sono serviti e riveriti in alberghi di lusso.
Libertà75
Lun, 17/10/2016 - 14:01
@ciompi, lei ha ragione, ci sono commenti fuori tema come quello da lei indicato e come il suo che indica persone più interessate alla riforma costituzionale che ai poveri italiani, in perfetta continuità sullo spirito classista tipico del PD... avanti popolo, bandiera rossa la vincerà
Tuthankamon
Lun, 17/10/2016 - 14:05
E, di grazia, gli immigrati irregolari per quale motivo restano?
Ritratto di scriba
scriba
Lun, 17/10/2016 - 14:13
Grazie alla sinistra e a chi la vota.
antipifferaio
Lun, 17/10/2016 - 14:17
gzorzi...gente come lei non capisce la realtà...venga al sud e vedrà cos'è la povertà...ma penso che lei dall'alto del suo megastipendio statale non si degnerà di abbassarsi a tale invito...vero?
Mickey65
Lun, 17/10/2016 - 14:28
E ci credo. Terremotati nelle tende, italiani alla Caritas e immigrati negli hotel.
Ritratto di Inhocsignovinces
Inhocsignovinces
Lun, 17/10/2016 - 14:37
purtroppo ci sono molti che vivono fuori dalla realta'anche nella destra!!
Ritratto di elkid
elkid
Lun, 17/10/2016 - 14:46
-------salvini ha affermato a più riprese di voler chiudere la caritas ed altre organizzazioni similari---sostenendo che non servono agli italiani ma solo alle risorse---appreso oggi l'autogol del giornale --consiglio agli italiani di usufruire della caritas ancora per un pò---poi tutti a casa di salvini---hasta
Ritratto di Giano
Giano
Lun, 17/10/2016 - 15:12
Sono gli effetti collaterali della scellerata politica cattocomunista. Quella che, mascherata da solidarietà e umanitarismo, persegue ancora gli ideali rivoluzionari, la lotta di classe contro la borghesia, i ricchi, i padroni, i kulaki. Quella che giustifica l’esproprio proletario, le barricate il vandalismo e la guerriglia urbana come forma di protesta sociale: con questa motivazione anni fa a Napoli vennero assolti il No global Francesco Caruso ed una trentina di degni compagni che avevano devastato la città con le loro manifestazioni e scontri con la polizia (per questi “meriti sul campo” Bertinotti lo candidò con Rifondazione e lo portò alla Camera). Poi ci sorprendiamo della benevolenza della magistratura verso i delinquenti: è la cultura dominante. Grazie a queste idee socialcomuniste (ora abbracciate anche dalla Chiesa di Bergoglio), che la storia ha dimostrato essere fallimentari e tragiche, pensano di arricchire i poveri impoverendo i ricchi. Idioti.
ziobeppe1951
Lun, 17/10/2016 - 15:20
elkid....14.46....facciamo così: gli italiani a casa di Salvini e i negri, tutti a casa tua....Asta sempre ...sai dove
Keplero17
Lun, 17/10/2016 - 15:23
Per forza i migranti sono serviti a domicilio nelle strutture ricettive. 4 miliardi stanziati da Renzi per i migranti del prossimo anno che aumenteranno in ogni caso il debito pubblico senza nessuna garanzia di ripartenza dell'economia
Ritratto di ilmax
ilmax
Lun, 17/10/2016 - 15:49
Ma di quali immigrati parlano? Quelli regolari? Perché se parlano di questa immigrazione non capisco cosa facciamo alla Caritas visto che vengono vestiti, cibati e messi sotto ad un tetto a 35 euro al giorno con tutti i comfort del caso!
gedeone@libero.it
Lun, 17/10/2016 - 15:55
... E lui se ne va a pranzo da obama con moglie, corte e giullare al seguito. Alla faccia degli Italiani depredati ed affamati!
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 15:57
@soldellavvenire, quindi ti dichiari truffatore e approfittatore, visto che vai a mangiare alla caritas, togliendo un pasto caldo a chi ne ha veramente bisogno. Un bell' esempio il tuo, non c'è che dire. Fai una bella cosa, non scrivere qui, non sopportiamo chi urla dietro agli altri e si comporta come te.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 15:59
@Elkid, lo disse in relazione alle volte in cui sono stati presi con le mani nella marmellata. Sai, non tutti i cristiani sono fedeli praticanti. Qualcuno si arricchisce. ma è inutile spiegartelo, non riesci ad arrivarci. Prova a togliere il paraocchi, magari vedi meglio. Più un paio di occhiali. Lo so che non è colpa tua, ma vai piano piano, dai.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:01
Dite a Renzi che questi sono i risultati della sua politica che, a suo dire, ha fatto ripartire l'Italia e che sta facendo diventare il Sud la locomotiva d'Europa. Come battute non c'è che dire. Renzi, in fatto di comicità amara, ha superato Benigni.
settemillo
Lun, 17/10/2016 - 16:06
ElKid,0re 14,46: Anche quest'oggi ha perso l'occasione di NON dire SCEMENZE DEMOCRATICHE! Vivissimi Komplimenti.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:09
Ma come può un Paese crescere se è governato da un partito dilaniato al suo interno. Dove una parte si ribella al proprio leader che lei stessa ha imposto ai propri elettori che hanno abboccato. Come può un Paese raggiungere l'obiettivo se chi naviga a vista è un cieco in mezzo alla nebbia? Promesse, promesse. C'era chi ci diceva di vedere la luce in fondo al tunnel (Monti), chi di essere già in vista dei grattacieli di Manahttan (Letta) e infine Renzi che parla come colui che afferma di conoscere di vista l'uomo invisibile.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:16
@@@ CIOMPI - Sono gli stessi cavoli e le stesse merende che hanno fatto bocciare il referendum del 2006, solo perchè Berlusconi non DOVEVA vincere. Con questa bravata, la sinistra, pure se vincesse il SI, ci ha fatto perdere ben 10 anni. Spero che quando l'oggi diventerà storia, tutto questo cada sulla coscienza della sinistra e di chi ha continuato a votarla.
Ritratto di nando49
nando49
Lun, 17/10/2016 - 16:33
PROPONGO A FI E LEGA DI INSERIRE NELLA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI LA DESTINAZIONE DELL'OTTO O DEL CINQUE PER MILLE DELL'IRPEF AD UN FONDO PER AIUTARE GLI ITALIANI (SOLO ITALIANI) IN DIFFICOLTA'.
martinsvensk
Lun, 17/10/2016 - 16:35
Lei , caro Elkid, anzicché prendersela con Salvini e arrampicarsi sugli specchi per difendere l'indifendibile dovrebbe capire che questa situazione è oggettivamente insostenibile perché l'Italia non ha le risorse per farsi carico di tutta la povertà del mondo che bussa alle sue porte. Forse Lei non vive in Italia e si diverte allora a lanciare proclami che comunque non la toccheranno. Ma neanche io vivo in Italia però il paese dove siamo nati dovremmo averlo a cuore e non volerlo vedere sofferente e distrutto.
Mobius
Lun, 17/10/2016 - 17:09
E dàlli a elkid... Carissimo, Salvini parla di chiudere la Caritas per i clandestini, mica per gli italiani... e se non lo dice lui, lo diciamo noi...
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 17:10
@@@elkid - Io non mi ritengo molto intelligente, ma con la mia modesta materia grigia, sarei stato comunque in grado di mandare a quel paese il governo Berlusconi, qualora questo avesse fatto la metà delle corbellerie che sta facendo l'attuale governo. Io credo, forse a torto, di saper giudicare. Tu e Kompagni, neanche questo. Chi malgoverna danneggia anche TE; digli di smettere. Questo non vale solo per il tabacco.
Ritratto di bobirons
bobirons
Lun, 17/10/2016 - 17:31
Ragione di più per devolvere i fondi allocati pro invasori agli italiani.
Ritratto di marione1944
marione1944
Lun, 17/10/2016 - 17:37
elkid: come normale lei non ha capito una mazza. Salvini chiuderebbe la caritas agli stranieri ma non certo agli italiani. Ragionare per lei è molto difficile, vero?
linoalo1
Lun, 17/10/2016 - 17:55
Ditelo anche a Renzi!!!Per lui,tutto va bene e si vede una Luce in fondo al Tunnel!!!!Povero Renzi Nel Paese Delle Meraviglie!!!Chissa che colpo,quoando si sveglierà,se mai si sveglierà!!!!
aldoroma
Lun, 17/10/2016 - 17:57
renzi leggi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
POSTO I COMMENTI DELLA DESTRA SUL GIORNALE IN MERITO ALL'ARTICOLO PRECEDENTE DELLA CARITAS.
OVVIAMENTE BISOGNA PRENDERE I GIUDIZI CON LE PINZE, ANCHE SE MOLTI DI LORO SI SPACCIANO PER CATTOLICI.
Eraitalia
Lun, 17/10/2016 - 10:10
GRAZIE RENZI & C
Ritratto di ALEX FORTY
ALEX FORTY
Lun, 17/10/2016 - 10:13
Bella scoperta !!!!!! gli immigrati (clandestini) sono ospitati negli alberghi a spese degli stessi Italiani che non hanno da mangiare, ma pagano ugualmente le tasse !!!
Libertà75
Lun, 17/10/2016 - 10:25
strano, 80 euro per tutti, disoccupazione in calo, pil alle stelle e tanti poveri italiani da mettere dietro ai migranti
maricap
Lun, 17/10/2016 - 10:25
Nonostante la miseria che imperversa, i comunisti & C, seguitano ad importare le risorse sboldriniane, caricandole sulle nostre misere finanze. Hanno trasformato " Il Bel Paese he il Mar circonda e l'Alpe" in una cloaca a cielo aperto, dove una massa di morti di fame, senza più alcuna dignità, devono lottare per la mera sopravvivenza. Mentre le stellette.... stanno a guardare.
antipifferaio
Lun, 17/10/2016 - 10:54
Sono strasicuro che se vince il si e fanno il partito del nazareno/nazione o chissà quale diavoleria...i poveri italiani raddoppieranno in pochi anni...ormai si va verso un catostrofe sociale dove la pensione per i giovani è una chimera e la sanità solo per chi guadagna almeno 2000 euro al mese....
veronika
Lun, 17/10/2016 - 10:56
certo che gli immigrati appena possibile scappano da 'sto paese
ilbelga
Lun, 17/10/2016 - 10:56
ma non eravamo in crescita economica? ieri sono andato a fare un giro a Lignano (friuli) a bere un caffè, era una bella giornata calda. di fronte alla caffetteria c'era un hotel (mi sembra di tre piani) pieno di extracomunitari seduti sul terrazzo tutti con telefono e cuffie. tutti ad oziare in sostanza a far un c---o, ma mi chiedo è giusto vedere gli italiani in povertà e questi vitto e alloggio gratis. ah si adesso mi ricordo: sono Razzista e fiero di esserlo.
Tarantasio
Lun, 17/10/2016 - 10:56
volete dire che gli italiani in condizioni di povertà ricevono 35 euro al giorno + cellulare + vestiario + servizi sanitari + alloggio + esenzione tasse + ecc ecc come gli alieni illegali???
Ritratto di AdrianoAG
AdrianoAG
Lun, 17/10/2016 - 10:58
Con la prossima legge di stabilità, destinati 4 miliardi ai cosidetti migranti e 600 milioni agli italiani! Poi si dice che uno è diventato razzista!
Ritratto di giordano49
giordano49
Lun, 17/10/2016 - 11:25
ECCO dove ci ha portato il governo a guida del " BOMBA...con i suoi ... portaborse..( alfanino-lupi- chi ne ha , più ne metta..).! " ....ALLA POVERTA' ".... E' IL SUO " VANTO " ! LA DIGNITA' DEL POPOLO E DELLA NAZIONE.....CALPESTATA ....! L'USURPAZIONE HA UNA PALESE....REALTA'...!!!!!!!
Ritratto di settimiosevero
settimiosevero
Lun, 17/10/2016 - 11:29
la situazione è dovuta alla crisi, così ci dicono i media, tutti allineati a non contraddire il governo, forse perché dallo stesso foraggiati, ma dopo anni di crisi, forse ma dico forse, c'è da considerare che lo stesso non sia all'altezza del compito istituzionale. sicuramente a parole o proclami è tra i più capaci, poi passando ai fatti o puntualmente vengono smentiti, o fanno come le tre scimmiette. complimenti a chi continua a votare PD, almeno spero che facciano parte di coloro che partecipano ai pranzi nell'articolo descritti.
Ritratto di 02121940
02121940
Lun, 17/10/2016 - 11:33
Ovvio, gli immigrati stanno comodi e serviti in albergo. La politica di Renzi sposata con quella dei cari amici della UE. "Meraviglioso", così canterebbe Modugno se fosse ancora con noi.
VittorioMar
Lun, 17/10/2016 - 11:38
..questa sì è una novità sconosciuta!!...il SUD è in queste condizioni da qualche decina d'anni!!....qualcuno se ne è accorto: ERA ORA!!
Rossana Rossi
Lun, 17/10/2016 - 11:39
Votate si, votate pd e vi ritrovate in fila per un piatto di minestra.........cosa volete di più?........
Ritratto di gianky53
gianky53
Lun, 17/10/2016 - 11:40
E nei centri Caritas del nord non va affatto meglio. Non ci fossero poi le mense dei frati... La borsa della spesa è sempre aperta per i migranti clandestini, lo dice anche il papa e lo ricorda tutti i giorni che si può dare di più...
Ritratto di Inhocsignovinces
Inhocsignovinces
Lun, 17/10/2016 - 12:02
QUESTA SITUAZIONE NEL MERIDIONE E ISOLE ESISTE DA MOLTI ANNI ED E' UNA REALTA'CHE VIENE NASCOSTA DAI MASS MEDIA DI REGIME,X NON PARLARE DELLE NOTIZIE DI CRONACA LOCALI GIORNALIERE SEMBRA DI ESSERE IN MEDIORENTE.(DEI VERI BOLLETTINI DI GUERRA)ED E' UN FENOMENO CHE SI STA ALLARGANDO A MACCHIA D'OLIO ANCHE AL NORD.
Ritratto di CIOMPI
CIOMPI
Lun, 17/10/2016 - 12:20
Certo che di commentatori che scrivono sciocchezze ce ne sono molti, in particolare quelli che fanno di tutta un erba un fascio solo per buttare tutto in caciara. Ad esempio mettendo nel minestrone anche il referendum sulla costituzione che con questo articolo c'entra come i cavoli a merenda.
Ritratto di frank60
frank60
Lun, 17/10/2016 - 12:26
Certamente gli Italiani non sono mica RISORSE per lo stato....
Ritratto di stenos
stenos
Lun, 17/10/2016 - 12:34
In fondo e' normale. I comunisti e la chiesa hanno sempre amato i poveri, quindi ne stanno creando a milioni. Il denaro serve per i clandestini nullafacenti, e visto che gli italioti votano pd questi hanno la certezza di essere nel giusto.
Ritratto di giangol
giangol
Lun, 17/10/2016 - 12:35
ve l'avevo detto che finirete tutti sotto i ponti mentre le risorse sboldriniane in resort a 5 stelle a giocare alla play station ahahah
Ritratto di Flex
Flex
Lun, 17/10/2016 - 12:56
Mi sembra giusto, gli Italiani mica possono accedere agli Hotel a quattro stelle.
tulapadula
Lun, 17/10/2016 - 12:57
E poi continuate a dire che siamo invasi dagli immigrati. Vedete che alla fine non son molti?
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 13:02
Nonostante questo, chiaramente i clandestini avranno la precedenza su tutto. Casa, bollette, cibo, asilo e qunt'altro. Chi sono i razzisti?
Ritratto di gzorzi
gzorzi
Lun, 17/10/2016 - 13:10
Siamo sicuri che tutti gli "italiani" ne abbiano bisogno? Un bel controllo ci vorrebbe, visti i furbetti della zona.
Ritratto di aresfin
aresfin
Lun, 17/10/2016 - 13:15
E' il risultato dell'azione dei governi di sinistra. Branco di inetti.
soldellavvenire
Lun, 17/10/2016 - 13:29
la scoperta dell'acqua calda segue di poco quella che gli italiani adorano mangiare aggratis, e voi arrivate solo adesso? buongiorno bananas, la notizia è che alla caritas non si mangia malaccio, la domenica ci vado anch'io qualche volta
Carlo_Rovelli
Lun, 17/10/2016 - 13:41
Prestate anche attenzione a come i migranti non solo mangiano meglio, ma sono anche vestiti meglio, molto meglio degli Italiani che non ce la fanno più ...
Malacappa
Lun, 17/10/2016 - 13:41
A questo ci ha portato sto governo traditore,gli invasore negli alberghi gli italiani in strada.
Aristide56
Lun, 17/10/2016 - 13:55
IL PD non cambierà politica e sarà sempre peggio vanno defenestrati (senso metaforico)i sinistri hanno occupato tutte le cariche pubbliche vanno tutti licenziati e riassumerne la metà a metà stipendio
Ritratto di Friulano.doc
Friulano.doc
Lun, 17/10/2016 - 13:59
Il fenomeno si spiega: a differenza degli Italiani, i migranti... pardon... gli invasori... non mangiano alla mensa della Caritas, ma sono serviti e riveriti in alberghi di lusso.
Libertà75
Lun, 17/10/2016 - 14:01
@ciompi, lei ha ragione, ci sono commenti fuori tema come quello da lei indicato e come il suo che indica persone più interessate alla riforma costituzionale che ai poveri italiani, in perfetta continuità sullo spirito classista tipico del PD... avanti popolo, bandiera rossa la vincerà
Tuthankamon
Lun, 17/10/2016 - 14:05
E, di grazia, gli immigrati irregolari per quale motivo restano?
Ritratto di scriba
scriba
Lun, 17/10/2016 - 14:13
Grazie alla sinistra e a chi la vota.
antipifferaio
Lun, 17/10/2016 - 14:17
gzorzi...gente come lei non capisce la realtà...venga al sud e vedrà cos'è la povertà...ma penso che lei dall'alto del suo megastipendio statale non si degnerà di abbassarsi a tale invito...vero?
Mickey65
Lun, 17/10/2016 - 14:28
E ci credo. Terremotati nelle tende, italiani alla Caritas e immigrati negli hotel.
Ritratto di Inhocsignovinces
Inhocsignovinces
Lun, 17/10/2016 - 14:37
purtroppo ci sono molti che vivono fuori dalla realta'anche nella destra!!
Ritratto di elkid
elkid
Lun, 17/10/2016 - 14:46
-------salvini ha affermato a più riprese di voler chiudere la caritas ed altre organizzazioni similari---sostenendo che non servono agli italiani ma solo alle risorse---appreso oggi l'autogol del giornale --consiglio agli italiani di usufruire della caritas ancora per un pò---poi tutti a casa di salvini---hasta
Ritratto di Giano
Giano
Lun, 17/10/2016 - 15:12
Sono gli effetti collaterali della scellerata politica cattocomunista. Quella che, mascherata da solidarietà e umanitarismo, persegue ancora gli ideali rivoluzionari, la lotta di classe contro la borghesia, i ricchi, i padroni, i kulaki. Quella che giustifica l’esproprio proletario, le barricate il vandalismo e la guerriglia urbana come forma di protesta sociale: con questa motivazione anni fa a Napoli vennero assolti il No global Francesco Caruso ed una trentina di degni compagni che avevano devastato la città con le loro manifestazioni e scontri con la polizia (per questi “meriti sul campo” Bertinotti lo candidò con Rifondazione e lo portò alla Camera). Poi ci sorprendiamo della benevolenza della magistratura verso i delinquenti: è la cultura dominante. Grazie a queste idee socialcomuniste (ora abbracciate anche dalla Chiesa di Bergoglio), che la storia ha dimostrato essere fallimentari e tragiche, pensano di arricchire i poveri impoverendo i ricchi. Idioti.
ziobeppe1951
Lun, 17/10/2016 - 15:20
elkid....14.46....facciamo così: gli italiani a casa di Salvini e i negri, tutti a casa tua....Asta sempre ...sai dove
Keplero17
Lun, 17/10/2016 - 15:23
Per forza i migranti sono serviti a domicilio nelle strutture ricettive. 4 miliardi stanziati da Renzi per i migranti del prossimo anno che aumenteranno in ogni caso il debito pubblico senza nessuna garanzia di ripartenza dell'economia
Ritratto di ilmax
ilmax
Lun, 17/10/2016 - 15:49
Ma di quali immigrati parlano? Quelli regolari? Perché se parlano di questa immigrazione non capisco cosa facciamo alla Caritas visto che vengono vestiti, cibati e messi sotto ad un tetto a 35 euro al giorno con tutti i comfort del caso!
gedeone@libero.it
Lun, 17/10/2016 - 15:55
... E lui se ne va a pranzo da obama con moglie, corte e giullare al seguito. Alla faccia degli Italiani depredati ed affamati!
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 15:57
@soldellavvenire, quindi ti dichiari truffatore e approfittatore, visto che vai a mangiare alla caritas, togliendo un pasto caldo a chi ne ha veramente bisogno. Un bell' esempio il tuo, non c'è che dire. Fai una bella cosa, non scrivere qui, non sopportiamo chi urla dietro agli altri e si comporta come te.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Lun, 17/10/2016 - 15:59
@Elkid, lo disse in relazione alle volte in cui sono stati presi con le mani nella marmellata. Sai, non tutti i cristiani sono fedeli praticanti. Qualcuno si arricchisce. ma è inutile spiegartelo, non riesci ad arrivarci. Prova a togliere il paraocchi, magari vedi meglio. Più un paio di occhiali. Lo so che non è colpa tua, ma vai piano piano, dai.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:01
Dite a Renzi che questi sono i risultati della sua politica che, a suo dire, ha fatto ripartire l'Italia e che sta facendo diventare il Sud la locomotiva d'Europa. Come battute non c'è che dire. Renzi, in fatto di comicità amara, ha superato Benigni.
settemillo
Lun, 17/10/2016 - 16:06
ElKid,0re 14,46: Anche quest'oggi ha perso l'occasione di NON dire SCEMENZE DEMOCRATICHE! Vivissimi Komplimenti.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:09
Ma come può un Paese crescere se è governato da un partito dilaniato al suo interno. Dove una parte si ribella al proprio leader che lei stessa ha imposto ai propri elettori che hanno abboccato. Come può un Paese raggiungere l'obiettivo se chi naviga a vista è un cieco in mezzo alla nebbia? Promesse, promesse. C'era chi ci diceva di vedere la luce in fondo al tunnel (Monti), chi di essere già in vista dei grattacieli di Manahttan (Letta) e infine Renzi che parla come colui che afferma di conoscere di vista l'uomo invisibile.
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 16:16
@@@ CIOMPI - Sono gli stessi cavoli e le stesse merende che hanno fatto bocciare il referendum del 2006, solo perchè Berlusconi non DOVEVA vincere. Con questa bravata, la sinistra, pure se vincesse il SI, ci ha fatto perdere ben 10 anni. Spero che quando l'oggi diventerà storia, tutto questo cada sulla coscienza della sinistra e di chi ha continuato a votarla.
Ritratto di nando49
nando49
Lun, 17/10/2016 - 16:33
PROPONGO A FI E LEGA DI INSERIRE NELLA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI LA DESTINAZIONE DELL'OTTO O DEL CINQUE PER MILLE DELL'IRPEF AD UN FONDO PER AIUTARE GLI ITALIANI (SOLO ITALIANI) IN DIFFICOLTA'.
martinsvensk
Lun, 17/10/2016 - 16:35
Lei , caro Elkid, anzicché prendersela con Salvini e arrampicarsi sugli specchi per difendere l'indifendibile dovrebbe capire che questa situazione è oggettivamente insostenibile perché l'Italia non ha le risorse per farsi carico di tutta la povertà del mondo che bussa alle sue porte. Forse Lei non vive in Italia e si diverte allora a lanciare proclami che comunque non la toccheranno. Ma neanche io vivo in Italia però il paese dove siamo nati dovremmo averlo a cuore e non volerlo vedere sofferente e distrutto.
Mobius
Lun, 17/10/2016 - 17:09
E dàlli a elkid... Carissimo, Salvini parla di chiudere la Caritas per i clandestini, mica per gli italiani... e se non lo dice lui, lo diciamo noi...
MEFEL68
Lun, 17/10/2016 - 17:10
@@@elkid - Io non mi ritengo molto intelligente, ma con la mia modesta materia grigia, sarei stato comunque in grado di mandare a quel paese il governo Berlusconi, qualora questo avesse fatto la metà delle corbellerie che sta facendo l'attuale governo. Io credo, forse a torto, di saper giudicare. Tu e Kompagni, neanche questo. Chi malgoverna danneggia anche TE; digli di smettere. Questo non vale solo per il tabacco.
Ritratto di bobirons
bobirons
Lun, 17/10/2016 - 17:31
Ragione di più per devolvere i fondi allocati pro invasori agli italiani.
Ritratto di marione1944
marione1944
Lun, 17/10/2016 - 17:37
elkid: come normale lei non ha capito una mazza. Salvini chiuderebbe la caritas agli stranieri ma non certo agli italiani. Ragionare per lei è molto difficile, vero?
linoalo1
Lun, 17/10/2016 - 17:55
Ditelo anche a Renzi!!!Per lui,tutto va bene e si vede una Luce in fondo al Tunnel!!!!Povero Renzi Nel Paese Delle Meraviglie!!!Chissa che colpo,quoando si sveglierà,se mai si sveglierà!!!!
aldoroma
Lun, 17/10/2016 - 17:57
renzi leggi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Povertà, Caritas: “Ora aumenta con il diminuire dell’età. E al Sud colpisce più gli italiani che gli stranieri”
”
Economia
Il nuovo rapporto dell'organismo della Cei: nel Mezzogiorno il 66,6% delle persone accolte nei centri sono connazionali, a fronte di un 33,1% di cittadini di altri Paesi. L’incidenza più alta del disagio si registra tra i minori, seguiti dalla classe 18-34 anni. Al contrario gli over 65 indigenti sono pochi, diversamente da quanto accadeva meno di un decennio fa
di Luisiana Gaita | 17 ottobre 2016
COMMENTI (113)
Al Sud, nei centri di ascolto della Caritas gli italiani che chiedono aiuto per arrivare a fine mese hanno superato gli immigrati. E in tutta Italia esiste una vera e propria emergenza giovani, dovuta alla crisi del mercato del lavoro che continua a penalizzarli: più diminuisce l’età, più cresce la povertà. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal rapporto 2016 della Caritas italiana su povertà ed esclusione sociale dal titolo ‘Vasi comunicanti’, elaborato sui dati del 2015, che affronta questi temi confrontano la situazione in Italia e quel che accade oltre i confini nazionali. Il documento, frutto dell’analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle oltre duecento Caritas diocesane operanti sul territorio nazionale, arriva nella Giornata internazionale della povertà e a due giorni dal varo di una legge di bilancio che, stando alle slide presentate da Matteo Renzi, rinvia al 2018 l’aumento di 500 milioni del Fondo per la lotta alla povertà. Quelle risorse, necessarie per far partire il Reddito di inclusione attiva, come fatto notare dalla Cisl erano state al contrario promesse per il 2017. “Un errore ed un danno all’intero Paese”, accusa il sindacato. Intanto l’Eurostat ha reso noto che la Penisola è al quarto posto nella Ue per aumento (+3,2%) del rischio di povertà tra il 2008 e il 2015, alle spalle di Grecia (+7,6%), Cipro (+5,6%) e Spagna (+4,8 per cento).
LA POVERTÀ INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALL’ETA’ – Secondo i dati Istat in Italia vivono in uno stato di povertà 1,58 milioni di famiglie, per un totale di quasi 4,6 milioni di individui. Si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi. “Le situazioni più difficili sono quelle vissute dalle famiglie del Mezzogiorno – spiega il rapporto – da quelle con due o più figli ancora minorenni, dalle famiglie di stranieri, dai nuclei il cui capofamiglia è in cerca di un’occupazione o operaio, ma anche dalle nuove generazioni”. Ed è quest’ultimo un elemento inedito messo in luce dall’analisi della Caritas, che stravolge il vecchio modello italiano: “La povertà assoluta risulta inversamente proporzionale all’età, diminuisce all’aumentare di quest’ultima”. La crisi del lavoro, infatti, continua a penalizzare soprattutto giovani e giovanissimi sia in cerca di una prima occupazione sia di un nuovo lavoro, ma anche gli adulti rimasti senza un impiego. D’altro canto, secondo gli ultimi dati Istat, l’incidenza più alta di povertà si registra proprio tra i minori, gli under 18, seguita dalla classe 18-34 anni. Al contrario gli over 65, diversamente da quanto accadeva meno di un decennio fa, si attestano su livelli contenuti di disagio. Il risultato è che degli oltre 4,5 milioni di poveri totali, il 46,6% ha meno di 34 anni (si tratta di 2 milioni e 144mila persone).
I DATI DEI CENTRI DI ASCOLTO: SEMPRE PIU’ UOMINI E DISOCCUPATI – Accanto ai dati dell’Istat il rapporto fornisce quelli raccolti presso i centri di ascolto promossi dalle Caritas diocesane o collegati con esse (1.649 centri di ascolto dislocati su 173 diocesi). Nel corso del 2015, le persone incontrate sono state 190.465. Ed ecco un’altra novità. “Come nel passato – spiega il dossier – il peso degli stranieri continua ad essere maggioritario (57,2%), ma non più in tutte le aree del Paese”. Nel Mezzogiorno la percentuale di italiani è pari al 66,6%. Il 2015 segna anche un ulteriore cambio di tendenza: per la prima volta risulta esserci una sostanziale parità di presenze tra uomini (49,9%) e donne (50,1%), a fronte di una lunga e consolidata prevalenza del genere femminile. L’età media delle persone che si sono rivolte ai centri di ascolto è 44 anni. Disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale.
Tra i beneficiari dell’ascolto e dell’accompagnamento prevalgono le persone sposate (47,8%), seguite dai celibi o nubili (26,9%). Si tratta di persone con la licenza media inferiore per il 41,4%, la licenza elementare (16,8%) o la licenza di scuola media superiore (16,5%). I bisogni o problemi più frequenti che li hanno spinti a chiedere aiuto sono soprattutto materiali: povertà economica (76,9%), disagio occupazionale (57,2%), problemi abitativi (25%) e familiari (13%). Ma la verità è che in molti casi queste difficoltà si sommano l’una all’altra rendendo la situazione ancora più complessa.
LA POVERTÀ DEI RIFUGIATI E DEI RICHIEDENTI ASILO – A questi dati, si aggiungono quelli relativi ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Nel 2015 sono sbarcati sulle coste italiane 153.842 migranti, provenienti soprattutto da Eritrea, Nigeria, Somalia, Sudan, Gambia, Siria, Mali. i richiedenti asilo sono stati 83.970, mentre dieci anni fa (nel 2005) erano poco più di 10mila. “Nel corso del 2015 i profughi e i richiedenti asilo in fuga da contesti di guerra che si sono rivolti ai Centri di Ascolto Caritas sono stati 7.770”, spiega il rapporto. Si tratta per lo più di uomini (92,4%), con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (79,2%), provenienti soprattutto da Stati africani e dell’Asia centro-meridionale. Basso risulta essere il loro capitale sociale e culturale. Numerosi i casi di analfabetismo (26,0%). Il 61,2% si trova in situazioni di povertà economica (povertà estrema o mancanza totale di un reddito). Oltre la metà (il 55,8%) non ha un posto dove vivere. Queste persone chiedono beni e servizi materiali (pasti alle mense, vestiario, prodotti per l’igiene) oltre a un alloggio. “Il 2015 è stato definito come ‘l’annus horribilis’ per i movimenti migratori – chiosa la Caritas – per l’elevato numero di rifugiati, sfollati e morti, ma anche per la debolezza e l’egoismo che molti Paesi hanno dimostrato nell’affrontare l’emergenza umanitaria”. Infatti “la politica europea è risultata frammentata, disunita e per molti aspetti inadeguata e le immagini di muri e fili spinati stridono con gli ideali e i principi del grande ‘sogno europeo’, quello di un continente senza più confini”.
”
Economia
Il nuovo rapporto dell'organismo della Cei: nel Mezzogiorno il 66,6% delle persone accolte nei centri sono connazionali, a fronte di un 33,1% di cittadini di altri Paesi. L’incidenza più alta del disagio si registra tra i minori, seguiti dalla classe 18-34 anni. Al contrario gli over 65 indigenti sono pochi, diversamente da quanto accadeva meno di un decennio fa
di Luisiana Gaita | 17 ottobre 2016
COMMENTI (113)
Al Sud, nei centri di ascolto della Caritas gli italiani che chiedono aiuto per arrivare a fine mese hanno superato gli immigrati. E in tutta Italia esiste una vera e propria emergenza giovani, dovuta alla crisi del mercato del lavoro che continua a penalizzarli: più diminuisce l’età, più cresce la povertà. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal rapporto 2016 della Caritas italiana su povertà ed esclusione sociale dal titolo ‘Vasi comunicanti’, elaborato sui dati del 2015, che affronta questi temi confrontano la situazione in Italia e quel che accade oltre i confini nazionali. Il documento, frutto dell’analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle oltre duecento Caritas diocesane operanti sul territorio nazionale, arriva nella Giornata internazionale della povertà e a due giorni dal varo di una legge di bilancio che, stando alle slide presentate da Matteo Renzi, rinvia al 2018 l’aumento di 500 milioni del Fondo per la lotta alla povertà. Quelle risorse, necessarie per far partire il Reddito di inclusione attiva, come fatto notare dalla Cisl erano state al contrario promesse per il 2017. “Un errore ed un danno all’intero Paese”, accusa il sindacato. Intanto l’Eurostat ha reso noto che la Penisola è al quarto posto nella Ue per aumento (+3,2%) del rischio di povertà tra il 2008 e il 2015, alle spalle di Grecia (+7,6%), Cipro (+5,6%) e Spagna (+4,8 per cento).
LA POVERTÀ INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALL’ETA’ – Secondo i dati Istat in Italia vivono in uno stato di povertà 1,58 milioni di famiglie, per un totale di quasi 4,6 milioni di individui. Si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi. “Le situazioni più difficili sono quelle vissute dalle famiglie del Mezzogiorno – spiega il rapporto – da quelle con due o più figli ancora minorenni, dalle famiglie di stranieri, dai nuclei il cui capofamiglia è in cerca di un’occupazione o operaio, ma anche dalle nuove generazioni”. Ed è quest’ultimo un elemento inedito messo in luce dall’analisi della Caritas, che stravolge il vecchio modello italiano: “La povertà assoluta risulta inversamente proporzionale all’età, diminuisce all’aumentare di quest’ultima”. La crisi del lavoro, infatti, continua a penalizzare soprattutto giovani e giovanissimi sia in cerca di una prima occupazione sia di un nuovo lavoro, ma anche gli adulti rimasti senza un impiego. D’altro canto, secondo gli ultimi dati Istat, l’incidenza più alta di povertà si registra proprio tra i minori, gli under 18, seguita dalla classe 18-34 anni. Al contrario gli over 65, diversamente da quanto accadeva meno di un decennio fa, si attestano su livelli contenuti di disagio. Il risultato è che degli oltre 4,5 milioni di poveri totali, il 46,6% ha meno di 34 anni (si tratta di 2 milioni e 144mila persone).
I DATI DEI CENTRI DI ASCOLTO: SEMPRE PIU’ UOMINI E DISOCCUPATI – Accanto ai dati dell’Istat il rapporto fornisce quelli raccolti presso i centri di ascolto promossi dalle Caritas diocesane o collegati con esse (1.649 centri di ascolto dislocati su 173 diocesi). Nel corso del 2015, le persone incontrate sono state 190.465. Ed ecco un’altra novità. “Come nel passato – spiega il dossier – il peso degli stranieri continua ad essere maggioritario (57,2%), ma non più in tutte le aree del Paese”. Nel Mezzogiorno la percentuale di italiani è pari al 66,6%. Il 2015 segna anche un ulteriore cambio di tendenza: per la prima volta risulta esserci una sostanziale parità di presenze tra uomini (49,9%) e donne (50,1%), a fronte di una lunga e consolidata prevalenza del genere femminile. L’età media delle persone che si sono rivolte ai centri di ascolto è 44 anni. Disoccupati e inoccupati insieme rappresentano il 60,8% del totale.
Tra i beneficiari dell’ascolto e dell’accompagnamento prevalgono le persone sposate (47,8%), seguite dai celibi o nubili (26,9%). Si tratta di persone con la licenza media inferiore per il 41,4%, la licenza elementare (16,8%) o la licenza di scuola media superiore (16,5%). I bisogni o problemi più frequenti che li hanno spinti a chiedere aiuto sono soprattutto materiali: povertà economica (76,9%), disagio occupazionale (57,2%), problemi abitativi (25%) e familiari (13%). Ma la verità è che in molti casi queste difficoltà si sommano l’una all’altra rendendo la situazione ancora più complessa.
LA POVERTÀ DEI RIFUGIATI E DEI RICHIEDENTI ASILO – A questi dati, si aggiungono quelli relativi ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Nel 2015 sono sbarcati sulle coste italiane 153.842 migranti, provenienti soprattutto da Eritrea, Nigeria, Somalia, Sudan, Gambia, Siria, Mali. i richiedenti asilo sono stati 83.970, mentre dieci anni fa (nel 2005) erano poco più di 10mila. “Nel corso del 2015 i profughi e i richiedenti asilo in fuga da contesti di guerra che si sono rivolti ai Centri di Ascolto Caritas sono stati 7.770”, spiega il rapporto. Si tratta per lo più di uomini (92,4%), con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (79,2%), provenienti soprattutto da Stati africani e dell’Asia centro-meridionale. Basso risulta essere il loro capitale sociale e culturale. Numerosi i casi di analfabetismo (26,0%). Il 61,2% si trova in situazioni di povertà economica (povertà estrema o mancanza totale di un reddito). Oltre la metà (il 55,8%) non ha un posto dove vivere. Queste persone chiedono beni e servizi materiali (pasti alle mense, vestiario, prodotti per l’igiene) oltre a un alloggio. “Il 2015 è stato definito come ‘l’annus horribilis’ per i movimenti migratori – chiosa la Caritas – per l’elevato numero di rifugiati, sfollati e morti, ma anche per la debolezza e l’egoismo che molti Paesi hanno dimostrato nell’affrontare l’emergenza umanitaria”. Infatti “la politica europea è risultata frammentata, disunita e per molti aspetti inadeguata e le immagini di muri e fili spinati stridono con gli ideali e i principi del grande ‘sogno europeo’, quello di un continente senza più confini”.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
LA VOX POPULI DEL FATTO QUOTIDIANO
masmas • un'ora fa
e il governo spende 35 euro al giorno per i clandestini invece di aiutare loro...
Renzi e combriccola andrebbero arrestati
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Farandula • un'ora fa
Effetti Renzi = benestanti sempre più benestanti ,poveri sempre più poveri................e con questa riforma sarà Italia paese sudamericano
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ottotto • un'ora fa
E intanto tagliano sempre di più la Sanita' al punto che se vuoi accedere ai servizi in tempi ragionevoli devi rivolgersi al privato. Ma se non hai abbastanza soldi o se sei povero come fai? La Soluzione Finale del Terzo Reich applicata ai ceti poveri relativi e assoluti senza contare quelli che secondo i parametri taroccati dai governi sono "ricchi" ma che in realtà sono in odore di povertà non appena si presenta un problema di qualsiasi natura.
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ilquotidianofatto • un'ora fa
Va anche detto che al sud in molti comuni se si guarda alle statistiche sembrano tutti poveracci, poi hanno appartamento, auto e tv al plasma avendo non tutti lavorato sodo, inclusi miei lontani parenti. La vita costa anche molto meno che al nord e al centro Italia. Poi si sa che ci sono zone endemiche di disoccupazione, ma ci sono anche tanti che da generazioni non manifestano tutta questa voglia di lavorare e in parte almeno non si può negare che si raccoglie quel che si è seminato. Ciò non toglie che al sud ci sia anche non poca gente che ha lavorato sodo, magari al nero e quindi senza contributi per cui nella terza età si ritrova in condizioni di miseria.
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Antonio Damiata ilquotidianofatto • 40 minuti fa
È tutto vero quel che dice!! Ma dimentica di dire che se pur avendo un lavoro regolare mai un giorno di vacanza, le scarpe ogni tre anni, un abito scuro per tutte le occasioni e alcuni non entrano al bar manco ammazzati e se avanzano soldi vanno distribuiti ai figli e ai nipotini
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ottotto • un'ora fa
A costo di ripetermi lo racconto un 'altra volta: Bergoglio (Crozza) chiede a Renzi (Crozza) come vede l'Italia. Renzi risponde che tutti sono felici, pieni di fiducia nel futuro, entusiasti. Bergoglio ribatte che Renzi si è fatto di brutto e gli chiede cosa si fosse fumato.
Satira gratuita e ingenerosa? Guardate l'ultima dichiarazione di Renzi in cui afferma che questi ultimi due anni sono stati splendidi.
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ididit4love • un'ora fa
Ultimi 3 governi a marchio PD2D, lasciano il segno nella carne viva. Successoni in economia a fronte di un debito sempre in aumento e decine di miliardi di €. letteralmente buttati al vento, per uno zero virgola da REnzie & ditta.
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Silvano Pavanello ididit4love • un'ora fa
manovra forse 20 migliardi,pagamento interessi 80 miliardi in aumento
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mallo46 • un'ora fa
4,6 milioni di morti di fame ? Di più , molti di più .
Nell'italietta ci sono almeno 10 milioni di indigenti : il fatto è che molti di questi cercano di nasconderlo per vergogna . Prendiamo i giovani che lavorano , quanti ne conoscete che guadagnano più di mille euri al mese ? Pochini eh ? E quelli che non lavorano , inclusi diplomati e laureati ? Tantissimi . Un giovane , con meno di mille euri al mese è un indigente , figuriamoci i disoccupati . Poi ci sono gli over 40 , la maggior parte con famiglia a carico , che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena , mentre le istituzioni pregano la gente di fare figli , per farli morire di fame e malattie ? Chi se la passa bene non vede o fa finta di non vedere : sbircia nei ristoranti , negli stadi di calcio , ecc. e dice che sono sempre pieni , proprio come diceva anni fa uno che di economia se ne intendeva eccome .
Lasciate stare gli istituti di statistiche : sono addomesticati dai governi !
L' ex quinta potenza industriale ? Mi vien che ridere .
E il futuro ? Sempre peggio , il declino avanza e fra dieci anni i poveri saranno almeno 20 milioni , altro che bonus e caritas !
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imayoda • 2 ore fa
i ristoranti sono pieni e c'è la ripresa (del evasione)
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Browning M2 • 2 ore fa
GRAZIE RENZI ma soprattutto GRAZIE BOLDRINI per averci "arricchiti" con le vostre risorse...VOTATE PD MI RACCOMANDO !!!!!!!
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beppecicala • 2 ore fa
Serve un piano serio per la lotta all'evasione(che vale un
centinaio di miliardi) invece dell'ennesimo condono.
Con 100 miliardi hai voglia di lotte all'indigenza.
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signora lalla • 2 ore fa
Ecco finalmente il colpo di grazia. E l'ultima soluzione proposta di aumentare il debito pubblico e di assumere nel pubblico impiego mi da la nausea, perché sono ormai certa che nessuno ci potrà più risollevare da questo abisso dove molti pessimi governi ci hanno cacciato. La ripresa, se mai ci sarà mai, sarà lentissima e non partirà di certo con Renzi. Io non credo che riuscirò a vederla, ma spero tanto che chiunque la incominci, pensi ai trentenni di oggi che, come i miei figli (laureati), hanno pochissimo lavoro malpagato con forme che non prevedono versamenti per la pensione.
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MISCIA SIGNOR TENENTE... signora lalla • 34 minuti fa
dica ai suoi figli di studiare e prepararsi per un concorso e magari chissà la dea bendata li premii.
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frei • 2 ore fa
Il ritratto di un'altra italia, assai poco narrata nei proclami ottimistici del fideistico racconto governativo. Nel 2015 si contano in italia 60.800.000 persone. Di queste 4.598.000 in condizioni di poverta assoluta. Aumenta nelle famiglie, specie coppie con 2 figli, e tra le famiglie di soli stranieri. Aumenta anche al nord. Diminuisce solo col crescere dell'età della persona di riferimento del nucleo familiare, oltre i 55/60 anni. Questo è il ritratto di un paese vecchio, dove a pagare sono soprattutto i giovani, i privi di lavoro e tutele. Ma è intuibile non vada meglio in futuro. Cosa saranno tra 30/40 anni i giovani che hanno oggi un lavoro spesso sottopagato e "a tutele crescenti", ossia senza tutele? Le buste arancioni inps parlano chiaro. Poveri. E intanto a fare da stato sociale, le famiglie che ancora tengono botta, le quali consumeranno i risparmi, se mai li hanno, insieme al tesoretto dei nonni, alla casa di proprietà, alla pensione per sostenere economicamente i propri figli, magari aiutarli a comprar casa garantendo per il mutuo, occupandosi dei nipotini piccoli perché i figli non sopportino ulteriori spese, occupandosi degli anziani bisognosi di attenzioni e cure...se non riparte il lavoro, non ripartono le tutele e i diritti, non ne usciremo. Perché non ci sarà più niente da spendere e non basterà risparmiare.
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Reno Michigan • 2 ore fa
ma si... va tutto bene... solite gufate di chi è sempre contro...
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Giacomo Terrevoli • 3 ore fa
Fra le tante bravate in cui si produce questo governo c'è pure la guerra al Mezzogiorno.
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Ventosa Giacomo Terrevoli • 2 ore fa
La "guerra" al mezzogiorno andrebbe fatta a prescindere dalle bravate di Renzi. Vera palla al piede economica della nazione. Regno sovrano degli sprechi, della disorganizzazione, della maleducazione civica.
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bacco Ventosa • 2 ore fa
hai ragione non si puo' piu vivere al nord
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Alessandro • 3 ore fa
Il governo Renzi ha fallito. Dopo due anni e mezzo di governo :
- L’Eurostat conferma che l'Italia è al quarto posto nella Ue per aumento (+3,2%) del rischio di povertà tra il 2008 e il 2015, alle spalle di Grecia (+7,6%), Cipro (+5,6%) e Spagna (+4,8 per cento).
- Secondo i dati Istat si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi.
- La crisi del lavoro continua a penalizzare soprattutto giovani e giovanissimi sia in cerca di una prima occupazione sia di un nuovo lavoro, ma anche gli adulti rimasti senza un impiego.
- Secondo gli ultimi dati Istat, l’incidenza più alta di povertà si registra proprio tra i minori, gli under 18, seguita dalla classe 18-34 anni.
- Ai Centri di Ascolto della Caritas a chiedere aiuto nel 2015 al Sud la percentuale degli italiani ha superato di gran lunga quella degli immigrati. È una delle novità del Rapporto 2016 della Caritas sulla povertà. Insieme a un’altra: l’aumento dei giovani indigenti.
E Renzi dice che va tutto bene e che l'Italia riparte, anzi è ripartita !
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Giacomo Terrevoli Alessandro • 2 ore fa
forse renzie voleva dire: è dipartita
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Alessandro Giacomo Terrevoli • 2 ore fa
...è partita... ma per quale verso non si sa... forse all'indietro !!!
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Buonista57 • 3 ore fa
Per una quarantina d'anni ci siamo dimenticati dela poverta' innata dell'Italia, Abbiamo preferito illudirci con il, "siamo il sesto o quinto paese piu' ricco al mondo". Ma la poverta', nascosta dietro l'angolo, era sempre pronta a venirne fuori "alla grande".
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Drake Francis • 3 ore fa
"i principi del grande ‘sogno europeo’, quello di un continente senza più confini”.
chissa cosa intende... senza più confini interni (cosa logica) oppure senza più confini esterni (cosa utopistica). il rinascere dei confini interni e dettato dal fatto che i confini esterni del'unione si sono dimostrati un colabrodo, visto che solo in italia nel 2016 sono già arrivate più persone che i tutto il 2016. e un povero straniero costa molto di più di un italiano.
ma come si legge in questo articolo della caritas una cosa risulta evidente. aiutando di più gli altri si aiuta meno chi vive qui...
chissa se dopo aver letto il loro rapporto ci hanno capito qualcosa (cioè la coperta è troppo corta e bisogna scegliere chi lasciare fuori) oppure se la loro soluzione è la solita:
"tirate fuori più soldi"
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Ron Zara • 3 ore fa
Stranissima analisi. Ora che ci penso anch'io ero più povero quand'ero più giovane. Credo che valga per la stragrande maggioranza delle persone.
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roberto • 3 ore fa
ittadini Itaiano che hanno meno protezione degli ultimi arrivati clandestini,tutti i nodi verranno al pettine prima o poi.
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peacock • 3 ore fa
questi dati sono spaventosi, tra parentesi risultano ampiamente ridicole le tesi di una favoleggiata immigrazione che paga le pensioni agli italiani vedendo quante persone straniere arrivano alla caritas addirittura analfabete riportando indietro problemi risolti in Italia quasi un secolo fa.
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Servi Di Due Padroni • 3 ore fa
In meno di otto anni, gli sgherri delle elites liberiste sono riuscite a trasformare un Paese ancora relativamente sano in un ghetto di miseria e degrado.
100.000 studenti e lavoratori italiani se ne vanno, 200.000 immigrati semi o del tutto analfabeti arrivano senza averne alcun diritto, riducendo la società a un enorme slum di tipo americano. Nel mentre, italiani in età da lavoro vengono discriminati (a 40 anni sei da buttare), spremuti dalle tasse e buttati nella spazzatura.
Destinati a essere sostituiti dall' Esercito Industriale di Riserva marxiano, costituito da "risorse fresche" a buon mercato, facilmente manovrabili e controllabili a piacere in un contesto di violenza urbana che nessun danno apporterà alle elites.
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Giacomo Terrevoli Servi Di Due Padroni • 2 ore fa
facilmente manovrabili finché non saranno abbastanza da piantare una di quelle grane ... !
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Buonista57 Servi Di Due Padroni • 3 ore fa
E a chi giova questo esercito? A chi vuole la manodopera a buon prezzo, non le pare? Cioe' la stessa classe che li affama in casa loro e li costringe a emigrare legalmente o no.
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kasperbau • 3 ore fa
Un bel plauso alle politiche dei governi e dell'Eu da metà anni 90, fino alla macelleria sociale del 2010, e del tozzo di pane fatto vedere poi nascosto degli ultimi governi.
Liberalizzazione selvaggia e precarizzazione nonostante sia appurato che portino solo fame e miseria continuano ad essere il mantra neoliberista..
Il picco sarà tra 30 anni, uno stuolo di poveracci senza lavoro e welfare ridotto al nulla.
Forse alla Caritas dovremmo mandarci i governanti !!!
..no loro saranno lautamente ricompensati per aver ridotto alla fame i loro paesi
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mastrucato • 3 ore fa
Anche Renzie in fila per un pasto ....caritas per invitati da Obama
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SWG4 Zip War Airganon • 3 ore fa
Questo è del tutto logico: al mezzogiorno ci sono pochissimi immigrati, sono quasi tutti a Roma ed al Centro-Nord.
Ovviamente gli immigrati vanno dove c'è più ricchezza (e questo vale per tutti, anche per noi quando emigriamo), quindi non al Sud.
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Sebbuz SWG4 Zip War Airganon • 3 ore fa
Non é vero. Ci sono anche al sud. Sono appena stato a Bari. Pieno di stranieri a chiedere l'elemosina davanti agli esercizi commerciali. Esattamente come a milano. Sono in tutta Italia.
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Silvano Pavanello Sebbuz • 2 ore fa
non parlare solo di città,è pieno anche nei paesi, dove non ci sono exacomunitari è pieno di rumeni
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Packleader • 3 ore fa
La povertà non è quasi mai frutto del destino amaro e crudele (le eccezzioni vanno concesse), ma di scelte, personali, familiari, o politiche sbagliate. Capito questo, che non è facile, i conti ci tornano tutti. Ma proprio tutti.
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belpiero • 3 ore fa
bè ! non c'era bisogno di scomodare qualche istituto di ricerca per denuciare questo stato di cose, basta fare una sana riflessione, ed è questa : gli immigrati o stranieri come li si vuol chiamare hanno 3 pasti al giorno assicurati, nella maggior parte dei casi hanno il sussidio hanno chi gli da il vestiario,hanno un posto in cui dormire, al contrario gli indigenti italiani tutte quelle cose che ho sopra indicato se le possono sognare. ho dimenticato niente ?
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TomTorino belpiero • 3 ore fa
le sigarette
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Silvano Pavanello TomTorino • 2 ore fa
itelefonini con le schede
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mario • 3 ore fa
Questi numeri dovrebbero far riflettere i politicanti ed in particolare i governanti che vendono fumo in televisione magari senza contraddittorio come ormai avviene con il signor Renzi che descrive un Italia inesistente ed offensiva per chi soffre veramente. E' giusto parlare del Referendum con misura ed onestà, parlare un pò meno delle diatribe da cortile fra lo scostumato Trump e santa Hillary alla quale i soldi non puzzano purchè siano soldi, e cominciare veramente a fare qualcosa per gli italiani, che al pari dei migranti, meritano di mangiare di potere mangiare ed è questo il terreno su cui bisogna investire per dare risposte serie e non proclami vuoti e bugie su bugie. In questo anche la Chiesa la ricca Chiesa Cattolica dovrebbe fare di più, perchè mentre loro teorizzano la povertà ,che poi per interesse diventa povertà di spirito, c'è gente che la vive drammaticamente ogni giorno ogni santo giorno queste persone questi ultimi meritano attenzione e non commiserazione.
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Andrea Anselmi • 3 ore fa
Dati contraddittori,una per tutte,in Puglia è partito il RED una sorta di SIA (il reddito di inclusione),ebbene dopo tre mesi le iscrizioni,solo 22mila pugliesi poveri hanno risposto,era prevista una platea di oltre cinquantamila poveri.Qualcosa non quadra
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TomTorino Andrea Anselmi • 3 ore fa
sono appena passato da li e ho visto i ristoranti pieni. Anche a pranzo
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stefano • 4 ore fa
Si d'accordo ma gli italiani in Italia sono (ancora per pochi anni) un tantino di più degli stranieri presenti in Italia..quindi il dato Caritas delle mense va letto... tenendone conto...
poi che ci siano sottoproletari italiani sotto la "soglia minima di povertà" e che sono in aumento già si sapeva...basta vedere i pensionati che raccolgono la frutta caduta in terra al mercato o appunto chi va all Caritas, tra questi anche ad es. padri separati che devono mantenimento alla moglie, mantenere al figlio e sono stati buttati fuori...da casa loro..o chi ha perso il lavoro
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Silvano Pavanello stefano • un'ora fa
purtroppo non si conoscono i dati di chi vive la poverta in silenzio,
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Sebbuz stefano • 3 ore fa
Si ma forse prima di caricarci di nuovi poveri dovremmo prima gestire i nostri. O no? O è meglio lasciarli in strada a chiedere l'elemosina o mandarli nei campi ad essere trattati come bestie?
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Silvano Pavanello Sebbuz • un'ora fa
dovremmo prendere i governanti per le p,,,, e cacciarli,purtoppo scriviamo le ingiustizie solo per compiuter,non c'è piu nessuno che organizza qualcosa,è stato ed è il primo obiettivo di ogni governo che chiamano democrazia (parolè priva di a abusata che per i governanti e tirapiedi è priva di significato)
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truffato • 4 ore fa
questi grandi cervelloni da Ciampi a prodi finendo con Monti, Letta, e Renzi, sono riusciti finalmente a portare alla fame e alla povertà mezza Italia, spero siano soddisfatti e rimborsati. Mandiamoli via con le buone o con le cattive questi traditori, iniziando con un NO deciso al referendum, poi vedremo come uscire da questa criminale trappola in cui ci hanno messo!
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Silvano Pavanello truffato • un'ora fa
come mai banche istituzioni ,industriali,e governanti di altri paesi ,ambasciatori,e tutti i leccapiedi della finanza ,ecc,,,temono il no di questo referendum,perche vogliono che i popoli in generale abbiano solo il minimo per sopravvivere,quindi ricattabili
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Servi Di Due Padroni truffato • 3 ore fa
Per loro, solo un tribunale militare potrebbe risolvere la faccenda.
Non vedo davvero alternativa per un attentato simile alla Nazione.
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masmas • un'ora fa
e il governo spende 35 euro al giorno per i clandestini invece di aiutare loro...
Renzi e combriccola andrebbero arrestati
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Farandula • un'ora fa
Effetti Renzi = benestanti sempre più benestanti ,poveri sempre più poveri................e con questa riforma sarà Italia paese sudamericano
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ottotto • un'ora fa
E intanto tagliano sempre di più la Sanita' al punto che se vuoi accedere ai servizi in tempi ragionevoli devi rivolgersi al privato. Ma se non hai abbastanza soldi o se sei povero come fai? La Soluzione Finale del Terzo Reich applicata ai ceti poveri relativi e assoluti senza contare quelli che secondo i parametri taroccati dai governi sono "ricchi" ma che in realtà sono in odore di povertà non appena si presenta un problema di qualsiasi natura.
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ilquotidianofatto • un'ora fa
Va anche detto che al sud in molti comuni se si guarda alle statistiche sembrano tutti poveracci, poi hanno appartamento, auto e tv al plasma avendo non tutti lavorato sodo, inclusi miei lontani parenti. La vita costa anche molto meno che al nord e al centro Italia. Poi si sa che ci sono zone endemiche di disoccupazione, ma ci sono anche tanti che da generazioni non manifestano tutta questa voglia di lavorare e in parte almeno non si può negare che si raccoglie quel che si è seminato. Ciò non toglie che al sud ci sia anche non poca gente che ha lavorato sodo, magari al nero e quindi senza contributi per cui nella terza età si ritrova in condizioni di miseria.
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Antonio Damiata ilquotidianofatto • 40 minuti fa
È tutto vero quel che dice!! Ma dimentica di dire che se pur avendo un lavoro regolare mai un giorno di vacanza, le scarpe ogni tre anni, un abito scuro per tutte le occasioni e alcuni non entrano al bar manco ammazzati e se avanzano soldi vanno distribuiti ai figli e ai nipotini
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ottotto • un'ora fa
A costo di ripetermi lo racconto un 'altra volta: Bergoglio (Crozza) chiede a Renzi (Crozza) come vede l'Italia. Renzi risponde che tutti sono felici, pieni di fiducia nel futuro, entusiasti. Bergoglio ribatte che Renzi si è fatto di brutto e gli chiede cosa si fosse fumato.
Satira gratuita e ingenerosa? Guardate l'ultima dichiarazione di Renzi in cui afferma che questi ultimi due anni sono stati splendidi.
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ididit4love • un'ora fa
Ultimi 3 governi a marchio PD2D, lasciano il segno nella carne viva. Successoni in economia a fronte di un debito sempre in aumento e decine di miliardi di €. letteralmente buttati al vento, per uno zero virgola da REnzie & ditta.
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Silvano Pavanello ididit4love • un'ora fa
manovra forse 20 migliardi,pagamento interessi 80 miliardi in aumento
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mallo46 • un'ora fa
4,6 milioni di morti di fame ? Di più , molti di più .
Nell'italietta ci sono almeno 10 milioni di indigenti : il fatto è che molti di questi cercano di nasconderlo per vergogna . Prendiamo i giovani che lavorano , quanti ne conoscete che guadagnano più di mille euri al mese ? Pochini eh ? E quelli che non lavorano , inclusi diplomati e laureati ? Tantissimi . Un giovane , con meno di mille euri al mese è un indigente , figuriamoci i disoccupati . Poi ci sono gli over 40 , la maggior parte con famiglia a carico , che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena , mentre le istituzioni pregano la gente di fare figli , per farli morire di fame e malattie ? Chi se la passa bene non vede o fa finta di non vedere : sbircia nei ristoranti , negli stadi di calcio , ecc. e dice che sono sempre pieni , proprio come diceva anni fa uno che di economia se ne intendeva eccome .
Lasciate stare gli istituti di statistiche : sono addomesticati dai governi !
L' ex quinta potenza industriale ? Mi vien che ridere .
E il futuro ? Sempre peggio , il declino avanza e fra dieci anni i poveri saranno almeno 20 milioni , altro che bonus e caritas !
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imayoda • 2 ore fa
i ristoranti sono pieni e c'è la ripresa (del evasione)
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Browning M2 • 2 ore fa
GRAZIE RENZI ma soprattutto GRAZIE BOLDRINI per averci "arricchiti" con le vostre risorse...VOTATE PD MI RACCOMANDO !!!!!!!
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beppecicala • 2 ore fa
Serve un piano serio per la lotta all'evasione(che vale un
centinaio di miliardi) invece dell'ennesimo condono.
Con 100 miliardi hai voglia di lotte all'indigenza.
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signora lalla • 2 ore fa
Ecco finalmente il colpo di grazia. E l'ultima soluzione proposta di aumentare il debito pubblico e di assumere nel pubblico impiego mi da la nausea, perché sono ormai certa che nessuno ci potrà più risollevare da questo abisso dove molti pessimi governi ci hanno cacciato. La ripresa, se mai ci sarà mai, sarà lentissima e non partirà di certo con Renzi. Io non credo che riuscirò a vederla, ma spero tanto che chiunque la incominci, pensi ai trentenni di oggi che, come i miei figli (laureati), hanno pochissimo lavoro malpagato con forme che non prevedono versamenti per la pensione.
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MISCIA SIGNOR TENENTE... signora lalla • 34 minuti fa
dica ai suoi figli di studiare e prepararsi per un concorso e magari chissà la dea bendata li premii.
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frei • 2 ore fa
Il ritratto di un'altra italia, assai poco narrata nei proclami ottimistici del fideistico racconto governativo. Nel 2015 si contano in italia 60.800.000 persone. Di queste 4.598.000 in condizioni di poverta assoluta. Aumenta nelle famiglie, specie coppie con 2 figli, e tra le famiglie di soli stranieri. Aumenta anche al nord. Diminuisce solo col crescere dell'età della persona di riferimento del nucleo familiare, oltre i 55/60 anni. Questo è il ritratto di un paese vecchio, dove a pagare sono soprattutto i giovani, i privi di lavoro e tutele. Ma è intuibile non vada meglio in futuro. Cosa saranno tra 30/40 anni i giovani che hanno oggi un lavoro spesso sottopagato e "a tutele crescenti", ossia senza tutele? Le buste arancioni inps parlano chiaro. Poveri. E intanto a fare da stato sociale, le famiglie che ancora tengono botta, le quali consumeranno i risparmi, se mai li hanno, insieme al tesoretto dei nonni, alla casa di proprietà, alla pensione per sostenere economicamente i propri figli, magari aiutarli a comprar casa garantendo per il mutuo, occupandosi dei nipotini piccoli perché i figli non sopportino ulteriori spese, occupandosi degli anziani bisognosi di attenzioni e cure...se non riparte il lavoro, non ripartono le tutele e i diritti, non ne usciremo. Perché non ci sarà più niente da spendere e non basterà risparmiare.
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Reno Michigan • 2 ore fa
ma si... va tutto bene... solite gufate di chi è sempre contro...
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Giacomo Terrevoli • 3 ore fa
Fra le tante bravate in cui si produce questo governo c'è pure la guerra al Mezzogiorno.
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Ventosa Giacomo Terrevoli • 2 ore fa
La "guerra" al mezzogiorno andrebbe fatta a prescindere dalle bravate di Renzi. Vera palla al piede economica della nazione. Regno sovrano degli sprechi, della disorganizzazione, della maleducazione civica.
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bacco Ventosa • 2 ore fa
hai ragione non si puo' piu vivere al nord
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Alessandro • 3 ore fa
Il governo Renzi ha fallito. Dopo due anni e mezzo di governo :
- L’Eurostat conferma che l'Italia è al quarto posto nella Ue per aumento (+3,2%) del rischio di povertà tra il 2008 e il 2015, alle spalle di Grecia (+7,6%), Cipro (+5,6%) e Spagna (+4,8 per cento).
- Secondo i dati Istat si tratta del numero più alto dal 2005 ad oggi.
- La crisi del lavoro continua a penalizzare soprattutto giovani e giovanissimi sia in cerca di una prima occupazione sia di un nuovo lavoro, ma anche gli adulti rimasti senza un impiego.
- Secondo gli ultimi dati Istat, l’incidenza più alta di povertà si registra proprio tra i minori, gli under 18, seguita dalla classe 18-34 anni.
- Ai Centri di Ascolto della Caritas a chiedere aiuto nel 2015 al Sud la percentuale degli italiani ha superato di gran lunga quella degli immigrati. È una delle novità del Rapporto 2016 della Caritas sulla povertà. Insieme a un’altra: l’aumento dei giovani indigenti.
E Renzi dice che va tutto bene e che l'Italia riparte, anzi è ripartita !
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Giacomo Terrevoli Alessandro • 2 ore fa
forse renzie voleva dire: è dipartita
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Alessandro Giacomo Terrevoli • 2 ore fa
...è partita... ma per quale verso non si sa... forse all'indietro !!!
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Buonista57 • 3 ore fa
Per una quarantina d'anni ci siamo dimenticati dela poverta' innata dell'Italia, Abbiamo preferito illudirci con il, "siamo il sesto o quinto paese piu' ricco al mondo". Ma la poverta', nascosta dietro l'angolo, era sempre pronta a venirne fuori "alla grande".
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Drake Francis • 3 ore fa
"i principi del grande ‘sogno europeo’, quello di un continente senza più confini”.
chissa cosa intende... senza più confini interni (cosa logica) oppure senza più confini esterni (cosa utopistica). il rinascere dei confini interni e dettato dal fatto che i confini esterni del'unione si sono dimostrati un colabrodo, visto che solo in italia nel 2016 sono già arrivate più persone che i tutto il 2016. e un povero straniero costa molto di più di un italiano.
ma come si legge in questo articolo della caritas una cosa risulta evidente. aiutando di più gli altri si aiuta meno chi vive qui...
chissa se dopo aver letto il loro rapporto ci hanno capito qualcosa (cioè la coperta è troppo corta e bisogna scegliere chi lasciare fuori) oppure se la loro soluzione è la solita:
"tirate fuori più soldi"
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Ron Zara • 3 ore fa
Stranissima analisi. Ora che ci penso anch'io ero più povero quand'ero più giovane. Credo che valga per la stragrande maggioranza delle persone.
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roberto • 3 ore fa
ittadini Itaiano che hanno meno protezione degli ultimi arrivati clandestini,tutti i nodi verranno al pettine prima o poi.
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peacock • 3 ore fa
questi dati sono spaventosi, tra parentesi risultano ampiamente ridicole le tesi di una favoleggiata immigrazione che paga le pensioni agli italiani vedendo quante persone straniere arrivano alla caritas addirittura analfabete riportando indietro problemi risolti in Italia quasi un secolo fa.
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Servi Di Due Padroni • 3 ore fa
In meno di otto anni, gli sgherri delle elites liberiste sono riuscite a trasformare un Paese ancora relativamente sano in un ghetto di miseria e degrado.
100.000 studenti e lavoratori italiani se ne vanno, 200.000 immigrati semi o del tutto analfabeti arrivano senza averne alcun diritto, riducendo la società a un enorme slum di tipo americano. Nel mentre, italiani in età da lavoro vengono discriminati (a 40 anni sei da buttare), spremuti dalle tasse e buttati nella spazzatura.
Destinati a essere sostituiti dall' Esercito Industriale di Riserva marxiano, costituito da "risorse fresche" a buon mercato, facilmente manovrabili e controllabili a piacere in un contesto di violenza urbana che nessun danno apporterà alle elites.
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Giacomo Terrevoli Servi Di Due Padroni • 2 ore fa
facilmente manovrabili finché non saranno abbastanza da piantare una di quelle grane ... !
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Buonista57 Servi Di Due Padroni • 3 ore fa
E a chi giova questo esercito? A chi vuole la manodopera a buon prezzo, non le pare? Cioe' la stessa classe che li affama in casa loro e li costringe a emigrare legalmente o no.
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kasperbau • 3 ore fa
Un bel plauso alle politiche dei governi e dell'Eu da metà anni 90, fino alla macelleria sociale del 2010, e del tozzo di pane fatto vedere poi nascosto degli ultimi governi.
Liberalizzazione selvaggia e precarizzazione nonostante sia appurato che portino solo fame e miseria continuano ad essere il mantra neoliberista..
Il picco sarà tra 30 anni, uno stuolo di poveracci senza lavoro e welfare ridotto al nulla.
Forse alla Caritas dovremmo mandarci i governanti !!!
..no loro saranno lautamente ricompensati per aver ridotto alla fame i loro paesi
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mastrucato • 3 ore fa
Anche Renzie in fila per un pasto ....caritas per invitati da Obama
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SWG4 Zip War Airganon • 3 ore fa
Questo è del tutto logico: al mezzogiorno ci sono pochissimi immigrati, sono quasi tutti a Roma ed al Centro-Nord.
Ovviamente gli immigrati vanno dove c'è più ricchezza (e questo vale per tutti, anche per noi quando emigriamo), quindi non al Sud.
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Sebbuz SWG4 Zip War Airganon • 3 ore fa
Non é vero. Ci sono anche al sud. Sono appena stato a Bari. Pieno di stranieri a chiedere l'elemosina davanti agli esercizi commerciali. Esattamente come a milano. Sono in tutta Italia.
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Silvano Pavanello Sebbuz • 2 ore fa
non parlare solo di città,è pieno anche nei paesi, dove non ci sono exacomunitari è pieno di rumeni
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Packleader • 3 ore fa
La povertà non è quasi mai frutto del destino amaro e crudele (le eccezzioni vanno concesse), ma di scelte, personali, familiari, o politiche sbagliate. Capito questo, che non è facile, i conti ci tornano tutti. Ma proprio tutti.
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belpiero • 3 ore fa
bè ! non c'era bisogno di scomodare qualche istituto di ricerca per denuciare questo stato di cose, basta fare una sana riflessione, ed è questa : gli immigrati o stranieri come li si vuol chiamare hanno 3 pasti al giorno assicurati, nella maggior parte dei casi hanno il sussidio hanno chi gli da il vestiario,hanno un posto in cui dormire, al contrario gli indigenti italiani tutte quelle cose che ho sopra indicato se le possono sognare. ho dimenticato niente ?
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TomTorino belpiero • 3 ore fa
le sigarette
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Silvano Pavanello TomTorino • 2 ore fa
itelefonini con le schede
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mario • 3 ore fa
Questi numeri dovrebbero far riflettere i politicanti ed in particolare i governanti che vendono fumo in televisione magari senza contraddittorio come ormai avviene con il signor Renzi che descrive un Italia inesistente ed offensiva per chi soffre veramente. E' giusto parlare del Referendum con misura ed onestà, parlare un pò meno delle diatribe da cortile fra lo scostumato Trump e santa Hillary alla quale i soldi non puzzano purchè siano soldi, e cominciare veramente a fare qualcosa per gli italiani, che al pari dei migranti, meritano di mangiare di potere mangiare ed è questo il terreno su cui bisogna investire per dare risposte serie e non proclami vuoti e bugie su bugie. In questo anche la Chiesa la ricca Chiesa Cattolica dovrebbe fare di più, perchè mentre loro teorizzano la povertà ,che poi per interesse diventa povertà di spirito, c'è gente che la vive drammaticamente ogni giorno ogni santo giorno queste persone questi ultimi meritano attenzione e non commiserazione.
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Andrea Anselmi • 3 ore fa
Dati contraddittori,una per tutte,in Puglia è partito il RED una sorta di SIA (il reddito di inclusione),ebbene dopo tre mesi le iscrizioni,solo 22mila pugliesi poveri hanno risposto,era prevista una platea di oltre cinquantamila poveri.Qualcosa non quadra
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TomTorino Andrea Anselmi • 3 ore fa
sono appena passato da li e ho visto i ristoranti pieni. Anche a pranzo
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stefano • 4 ore fa
Si d'accordo ma gli italiani in Italia sono (ancora per pochi anni) un tantino di più degli stranieri presenti in Italia..quindi il dato Caritas delle mense va letto... tenendone conto...
poi che ci siano sottoproletari italiani sotto la "soglia minima di povertà" e che sono in aumento già si sapeva...basta vedere i pensionati che raccolgono la frutta caduta in terra al mercato o appunto chi va all Caritas, tra questi anche ad es. padri separati che devono mantenimento alla moglie, mantenere al figlio e sono stati buttati fuori...da casa loro..o chi ha perso il lavoro
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Silvano Pavanello stefano • un'ora fa
purtroppo non si conoscono i dati di chi vive la poverta in silenzio,
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Sebbuz stefano • 3 ore fa
Si ma forse prima di caricarci di nuovi poveri dovremmo prima gestire i nostri. O no? O è meglio lasciarli in strada a chiedere l'elemosina o mandarli nei campi ad essere trattati come bestie?
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Silvano Pavanello Sebbuz • un'ora fa
dovremmo prendere i governanti per le p,,,, e cacciarli,purtoppo scriviamo le ingiustizie solo per compiuter,non c'è piu nessuno che organizza qualcosa,è stato ed è il primo obiettivo di ogni governo che chiamano democrazia (parolè priva di a abusata che per i governanti e tirapiedi è priva di significato)
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truffato • 4 ore fa
questi grandi cervelloni da Ciampi a prodi finendo con Monti, Letta, e Renzi, sono riusciti finalmente a portare alla fame e alla povertà mezza Italia, spero siano soddisfatti e rimborsati. Mandiamoli via con le buone o con le cattive questi traditori, iniziando con un NO deciso al referendum, poi vedremo come uscire da questa criminale trappola in cui ci hanno messo!
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Silvano Pavanello truffato • un'ora fa
come mai banche istituzioni ,industriali,e governanti di altri paesi ,ambasciatori,e tutti i leccapiedi della finanza ,ecc,,,temono il no di questo referendum,perche vogliono che i popoli in generale abbiano solo il minimo per sopravvivere,quindi ricattabili
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Servi Di Due Padroni truffato • 3 ore fa
Per loro, solo un tribunale militare potrebbe risolvere la faccenda.
Non vedo davvero alternativa per un attentato simile alla Nazione.
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- Iscritto il: 11/10/2016, 2:47
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
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