Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Piovono rane
di Alessandro Gilioli
27 giu
Una ragione per votare
Da ragazzi avevamo organizzato un torneo di calcio, sette otto squadre, campionato classico, tutti contro tutti. Il regolamento che ci eravamo dati stabiliva che ogni squadra doveva presentarsi al campetto - mi pare fosse il Calvairate - con almeno nove giocatori, sennò l’altra vinceva a tavolino. Un paio di volte noi ci siamo presentati in sei e appunto abbiamo perso a tavolino, campionato andato e ciao.
Vi racconto questa storia perché in questi giorni sono già circolate tante ipotesi e tante interpretazioni sui risultati dell’ultimo turno elettorale, quello delle amministrative.
Io qui tento la mia, di interpretazione, prendendo un po' di città in cui al ballottaggio a sorpresa ha vinto il centrodestra.
Allora, come sappiamo al ballottaggio non ci sono partiti piccoli e non c’è dispersione di voto: c’è una scelta secca, o di qua o di là.
Partiamo da Sesto San Giovanni e parliamo di voti assoluti, di voti veri, non di percentuali: qui la candidata del centrosinistra al ballottaggio di cinque anni fa ha preso circa 16 mila voti, al ballottaggio di quest’anno circa 11 mila. Perso un terzo dei voti.
A Genova il candidato del centrosinistra quest’anno al ballottaggio ha preso circa 90 mila voti, cinque anni fa sempre al ballottaggio ne aveva presi 115 mila. Persi 25 mila voti.
All’Aquila il candidato del centrosinistra quest’anno ha preso meno di 14 mila voti al ballottaggio, cinque anni fa - sempre al ballottaggio - ne aveva presi più di 20 mila. Persi 6000 voti, di nuovo quasi un terzo svaporato.
Ora, quando succedono queste cose è abbastanza improbabile che tutti quei voti siano passati dal centrosinistra al centrodestra, specie in un ballottaggio.
Una parte sì, certo, è possibile, e le analisi dei flussi ci diranno quanti, ma insomma la lettura più probabile è che quei voti persi al ballottaggio dai candidati del centrosinistra siano in grande maggioranza di gente che ha deciso, questa vota, di non votare, di stare a casa, di andare da un'altra parte.
Di non appoggiare, al momento della scelta secca tra centrodestra e centrosinistra, quel centrosinistra che cinque anni fa invece aveva invece votato.
Una volta l’astensione riguardava soprattutto l’elettorato più qualunquista, meno informato, meno coinvolto e spessso un po' reazionario. Tanto che - si diceva - un’alta astensione sfavoriva la destra e favoriva la sinistra.
Adesso ad astenersi sempre di più sembrano essere gli elettori di sinistra. O meglio, è il caso di dirlo, gli ex elettori di sinistra.
E non sembra tanto un’astensione di disinteresse o indifferenza, quanto di rabbia e di delusione.
Non è gente che diserta le urne perché non si interessa di politica, ma proprio perché è incazzata con la politica. E ancora di più con la sua parte politica, o meglio con quella che era la sua parte politica.
Insomma, forse domenica le destre ai balllottaggi hanno vinto non tanto per bravura propria ma perché gli elettori di sinistra non si sono presentati in campo. Un terzo di loro non sono andati a giocare la partita, proprio come noi che eravamo andati al campetto Calvairate in sei su nove.
Forse il primo problema di qualsiasi sinistra in Italia oggi non è portare via voti all’avversario (e magari all’avversario più vicino, come si fa di solito a sinistra) ma portare via voti all’astensione. Andarsi a riprendere almeno il terzo che non si è presentato. Anzi, andarsene a prendere molti di più, se possibile.
Dare agli astenuti - specie quelli freschi, i nuovi astenuti, gli astenuti di incazzatura - un buon motivo per presentarsi alle urne. Una buona ragione per votare. Che sia una ragione politica, programmatica, emozionale, umana, etica, economica, leaderistica, quello che volete.
Ma una ragione, cacchio, per andare a votare. Altrimenti è ovvio che vincono le destre, più o meno a tavolino.
http://gilioli.blogautore.espresso.repu ... =HEF_RULLO
Piovono rane
di Alessandro Gilioli
27 giu
Una ragione per votare
Da ragazzi avevamo organizzato un torneo di calcio, sette otto squadre, campionato classico, tutti contro tutti. Il regolamento che ci eravamo dati stabiliva che ogni squadra doveva presentarsi al campetto - mi pare fosse il Calvairate - con almeno nove giocatori, sennò l’altra vinceva a tavolino. Un paio di volte noi ci siamo presentati in sei e appunto abbiamo perso a tavolino, campionato andato e ciao.
Vi racconto questa storia perché in questi giorni sono già circolate tante ipotesi e tante interpretazioni sui risultati dell’ultimo turno elettorale, quello delle amministrative.
Io qui tento la mia, di interpretazione, prendendo un po' di città in cui al ballottaggio a sorpresa ha vinto il centrodestra.
Allora, come sappiamo al ballottaggio non ci sono partiti piccoli e non c’è dispersione di voto: c’è una scelta secca, o di qua o di là.
Partiamo da Sesto San Giovanni e parliamo di voti assoluti, di voti veri, non di percentuali: qui la candidata del centrosinistra al ballottaggio di cinque anni fa ha preso circa 16 mila voti, al ballottaggio di quest’anno circa 11 mila. Perso un terzo dei voti.
A Genova il candidato del centrosinistra quest’anno al ballottaggio ha preso circa 90 mila voti, cinque anni fa sempre al ballottaggio ne aveva presi 115 mila. Persi 25 mila voti.
All’Aquila il candidato del centrosinistra quest’anno ha preso meno di 14 mila voti al ballottaggio, cinque anni fa - sempre al ballottaggio - ne aveva presi più di 20 mila. Persi 6000 voti, di nuovo quasi un terzo svaporato.
Ora, quando succedono queste cose è abbastanza improbabile che tutti quei voti siano passati dal centrosinistra al centrodestra, specie in un ballottaggio.
Una parte sì, certo, è possibile, e le analisi dei flussi ci diranno quanti, ma insomma la lettura più probabile è che quei voti persi al ballottaggio dai candidati del centrosinistra siano in grande maggioranza di gente che ha deciso, questa vota, di non votare, di stare a casa, di andare da un'altra parte.
Di non appoggiare, al momento della scelta secca tra centrodestra e centrosinistra, quel centrosinistra che cinque anni fa invece aveva invece votato.
Una volta l’astensione riguardava soprattutto l’elettorato più qualunquista, meno informato, meno coinvolto e spessso un po' reazionario. Tanto che - si diceva - un’alta astensione sfavoriva la destra e favoriva la sinistra.
Adesso ad astenersi sempre di più sembrano essere gli elettori di sinistra. O meglio, è il caso di dirlo, gli ex elettori di sinistra.
E non sembra tanto un’astensione di disinteresse o indifferenza, quanto di rabbia e di delusione.
Non è gente che diserta le urne perché non si interessa di politica, ma proprio perché è incazzata con la politica. E ancora di più con la sua parte politica, o meglio con quella che era la sua parte politica.
Insomma, forse domenica le destre ai balllottaggi hanno vinto non tanto per bravura propria ma perché gli elettori di sinistra non si sono presentati in campo. Un terzo di loro non sono andati a giocare la partita, proprio come noi che eravamo andati al campetto Calvairate in sei su nove.
Forse il primo problema di qualsiasi sinistra in Italia oggi non è portare via voti all’avversario (e magari all’avversario più vicino, come si fa di solito a sinistra) ma portare via voti all’astensione. Andarsi a riprendere almeno il terzo che non si è presentato. Anzi, andarsene a prendere molti di più, se possibile.
Dare agli astenuti - specie quelli freschi, i nuovi astenuti, gli astenuti di incazzatura - un buon motivo per presentarsi alle urne. Una buona ragione per votare. Che sia una ragione politica, programmatica, emozionale, umana, etica, economica, leaderistica, quello che volete.
Ma una ragione, cacchio, per andare a votare. Altrimenti è ovvio che vincono le destre, più o meno a tavolino.
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Il momento è delicatissimo, e quindi bisogna cercare di capire cosa ne pensano gli italiani.
La vox populi all’articolo di Alessandro Giglioli
16 COMMENTI 8
• Redvet
alle 06:36
Dai, Gilioli, come si fa a votare col sistema dei ballottaggi? A Verona, tu chi avresti votato, destra o destrissima? E in Francia? Lo slogan della sinistra era "ni patrie ni patron, ni Lepen ni Macron", giustamente...
• Antonio
alle 06:39
Quelli che si astengono non sono ex-elettori di sinistra. Sono ancora elettori di sinistra che non hanno più nessuna sinistra di governo da votare. L'offerta politica si divide tra un centro-destra, che va da Renzi a Berlusconi, e una destra più o meno estrema, che va da Grillo a Salvini.
• Carla
alle 06:50
Piccolo contributo a conferma della sua analisi: a Padova il centrosinistra ha vinto al ballottaggio perché apparentata a due liste che al primo turno sostenevano un altro candidato, un po' più di sinistra, e che nei mesi scorsi hanno fatto un notevole lavoro di coinvolgimento e di ascolto del territorio. Altrimenti avrebbe facilmente vinto l'ex sindaco leghista
• Adrian
alle 07:06
Il caso di Padova, con una coalizione di sn che ha preso il 22% al primo turno e contribuito alla vittoria al ballottaggio del centro/sn, conferma anche in positivo questa analisi
• Leonardo
alle 07:13
Caro Alessandro, circa 3 settimane fa ho inviato alla redazione dell'Espresso, (destinatario Marco Damilano) 2 libri interessanti sulla democrazia aleatoria (a sorteggio): "Contro le elezioni" di Van Reybrouck e "Democrazia a sorte" di Caserta et Al.
Entrambi espongono una tesi illuminante: il sistema elettivo non produce una democrazia, bensì un'aristocrazia elettiva. E' per questo che la gente non ci crede più e si astiene (secondo me a ragione).
Spero che i libri vi siano arrivati, ci terrei che lei e Marco, giornalisti che apprezzo per imparzialità e capacità di analisi, li leggeste e magari scriveste che pensate (nel bene o nel male) della proposta, comunque rivoluzionaria, di gestione della cosa pubblica avanzata dagli autori.
Inoltre vorrei sapere che ne pensa lei dei G1000 organizzati in Belgio e Olanda, e di quello previsto per il 2018 UK.
grazie dell'attenzione
• Carlo
alle 07:14
Gli errori che la sinistra ha accumulato, non solo negli ultimi anni renziani, sono ormai troppi. Se per un certo periodo di tempo li si accettano, tra mugugni e tappate di naso, poi accumulandosi la cosa diventa indigeribile. Quando si perde la fiducia, per riconquistarla non bastano piu' mesi, ma serviranno anni. E' la stessa sfiducia che si ritrova ormai in tutti i campi, che porta molte persone a non credere piu' a quanto viene loro detto, anche se viene da persone che magari sono o dovrebbero essere esperte del settore.
• Francesco
alle 07:26
Purtroppo le speranze politiche, programmatiche, emozionali, umane, etiche e quant'altro me le sono già ampiamente giocate con Tsipras, Ingroia, Civati, Pisapia, ecc. Sinceramente la nouvelle vague D'Alema e Fratoianni anche no grazie.
• Annamaria
alle 07:50
Bentornato.
Analisi post-voto semplice e chiara, tanto semplice e chiara da apparire quasi ovvia.
Una ragione per votare la può dare il Jobs act, con tanto di strangolamento dell'art.18?
La può dare la Buona Scuola, con annesse,esplicative, allarmanti 'traccie'?
La può dare il giochino sporco dei voucher fatti sparire-e-riapparire al solo sopo di NON consentire alle persone di votare?
La può dare la politica sciagurata di banche salvate&cittadini massacrati?
Avanti Renzi, sempre così che vai bene. E se potrai 'accelerare' ancora un po' la tua marcia trionfale, sarà ancora meglio.
• Stefano
alle 07:51
Gilioli, a me Renzi sta proprio lì in punta, ma fatico a vedere un'alternativa. Ci sto sperando un po' con Pisapia, da milanese entusiasta (e mi fa piacere vedere che Sala non ha toccato una virgola, per ora), ma temo che i compagni di viaggio che imbarcherà saranno pessimi, per una semplice questione di scarsità di politici di sinistra con la testa nel ventunesimo secolo.
Per la prima volta nella mia vita sto seriamente pensando all'astensione, nel caso andrò ad aggiungermi a quel terzo di elettori persi. Dove la parola 'persi' ha più di un significato.
PS
bentornato
• Marco 2centesimi
alle 08:10
è divertente (o desolante) leggere sui media il lamento di dolore di tanti opinion leader che attaccandosi a queste elezioni amministrative (sempre che abbia un senso) sono pronti a dare colpe a gridare al fallimento, a chiedere passi di lato, ma naturalmente senza proporre nessuna alternativa concreta.
Tutta gente che non aveva capito Berlusconi, non aveva capito Grillo, non ha capito che i dualismi e la politica (anche il modo di fare politica) sono cambiati a livello mondiale, ecc.
Sono quelli che ai tempi consigliavano Renzi di fare così e di fare cosà.
Inascoltati.
E a ragione (fosse per loro, Renzi sarebbe ancora a fare il sindaco)
Non farò paragoni con le stagioni del centrosinistra del passato, che a parte i 2 anni straordinari di Prodi /Ciampi e l’entrata nell’Euro, sono mitici solo agli occhi di nostalgici autoreferenziali.
Loro sì portano sulle spalle il peso di una stagione gravemente fallimentare, per la sinistra e per il paese quasi fino al default (quella del ventennio berlusconiano)
Quindi bla bla bla.
Certo le divisioni, gli spezzatini le 18 sigle porteranno a una stagione di opposizione (L’Italia è sostanzialmente di “destra"),
o forse di larghe intese molto precarie, ma tutto questo è figlio del 4 dicembre,
di una incredibile, stupefacente occasione mancata per dare una svolta a questo Paese che denota la cecità di buona parte della classe dirigente/politica/culturale italiana. Vecchia e nuova.
è il 4 dicembre che ha ucciso il Partito Democratico.
E con lui la possibilità di dare al Paese un assetto politico efficace per gli anni a venire.
Il PD senza la vocazione maggioritaria è incompleto e quindi destinato a diventare altro da quello immaginato da Veltroni.
Renzi ci ha provato a chiudere il cerchio, questo va a suo onore, era una cosa che andava certamente fatta, ma evidentemente non c’erano i presupposti.
Amen.
P.s. I discorsi autoreferenziali su fantomatici popoli di sinistra inibiti come gattini bagnati chiusi in casa a piagnucolare sui tempi che furono che aspettano solo un fischio per colonizzare praterie, interessano solo chi li propone e probabilmente vivono solo nella loro fantasia.
imho
P.s.2
Bentornato.
• DanielPC
alle 08:54
Ah sei tornato. Spero non sia successo nulla di grave.
Pensavo che i dati dell'Istat sulla eguaglianza in Italia ti avevano messo KO.
Bene... meno male.
• Berluscameno
alle 09:39
Come si può pretendere che i cittadini elettori non votino –oggi- in modalità “tanto per votare “ ?
infatti –riferiscono i cronisti – che sono ormai capaci di fare anche … una croce senza suggerimenti !
Ma si sono accorti i “capoccioni”- ossia coloro che “dirigono un partito politico"- che “non possono più oggi “ciurlare nel manico ‘ e pretendere che i loro elettori siano semplicemente tutti …“scemi “.
Dal prossimo anno 2018 non è più possibile "FAR CREDERE" alla gente normale che è molto meglio “per loro” che lo Stato (che paga a peso d’oro un ministro dell’economia !) NON SI OCCUPI di stampare DIRETTAMENTE la propria moneta cartacea nazionale al costo di 0,03 centesimi ogni SINGOLA moneta stampata.
I CAPOCCIONI ritengono(?) che è senz’altro meglio – per il popolo – che lo stato paghi una stamperia privata per la creazione della sua moneta cartacea- ma al “giusto prezzo di 200 euro”- (ogni singola moneta)se sulla moneta stampata è scritto questo importo nominale .
E –ovviamente – questa “stamperia privata” è esonerata dal pagamento di qualsiasi importo di tassazione sull’ "ENORME E SPROPORZIONATO" guadagno realizzato tramite una “ perfetta esclusiva di produzione della moneta di stato”.
Naturalmente è anche ovvio che qualora la stamperia privata (che stampa solo la moneta di carta per conto dello stato !)dovesse fallire -poverina- lo Stato provvederà -con propri finanziamenti -a salvarla dal fallimento e TUTTO a proprie spese.
Inoltre è perfettamente normale che una società pubblica (la RAI)paghi PARCELLE MILIONARIE (SENZA indire GARE di APPALTO IN MERITO!)quale compenso per finti comici e finti conduttori di trasmissioni televisive in un periodo di dura crisi economica in cui lo stato ha ritenuto opportuno mettere un limite massimo di retribuzione annuale di 240 mila euro anche … per i suoi burocrati di “alto livello “!
No! … la agente non è più così stupida !
Però … mi stupisco sempre che si lasci ingannare in un modo così spudorato!
• Ivo Serenthà
alle 09:52
Tolga dal panorama politico Renzi e i suoi lacchè,e vedrà che ne ritorneranno un buon numero di elettori,non si è ritirato a dicembre,insiste,ci saranno nuove Caporetto all'orizzonte.
Prima o poi l'equivoco finirà,quando un bulletto dell'ex partito che fu di Enrico Berlinguer,che produce politiche di dx finirà di far danni.
Ne prende ancora troppi di voti e non sono tutti interessati come lei adombra!
• Cristina
alle 10:52
Voglio dire, se sugli scaffali del supermercato della politica la merce è questa, mi sembra giusto che siano sempre meno quelli che comprano
• Berluscameno
alle 11:03
“IL GRANDE IMBROGLIO”.
“Se lo Stato italiano si potesse finanziare presso la BCE allo stesso costo al quale si finanziano le Banche commerciali presso la stessa BCE (cioè lo 0,05 % ) l’Italia spenderebbe 2 miliardi di euro l’anno di interessi sul nostro Debito Pubblico anziché 85 miliardi di euro!”. (Stefano Righi).
Stefano Righi lo chiama “Il Grande Imbroglio “ed in merito ha scritto un libro.
Quello che io non capisco è questo :
Se una società o associazione privata che opera nella intermediazione finanziaria autonominatasi “Banca privata “ o “Banca Centrale privata” si arroga il diritto in esclusiva di “STAMPARE LA MONETA CARTACEA EURO” di competenza dei Paesi europei dell’UE , non può prendere –però -di diventare LA PROPRIETARIA esclusiva di quella moneta stampata .
Inoltre sappiamo che il costo di stampaggio per la BCE di quelle monete cartacee è di 0.03 centesimi per ogni biglietto di" Moneta cartacea" creata.
Quindi non si comprende il motivo per cui la BCE pretenda ed ottenga dai governo e dal tesoro dei vari paesi UE l’importo corrispondente alla somma di tutti i valori nominali stampati sui fogli di carta.
Se su una moneta cartacea stampata compare l’importo di 200 euro ,la BCE pretende di ottenere dagli stati dell’UE questo importo -quando il costo dello stampaggio è solo di 0,03 centesimi di euro.
E questo guadagno stratosferico che la società privata stampatrice (la BCE) realizza è ovviamente esentasse!
Ma non esiste al mondo una società privata (BCE) che possa realizzare un simile guadagno ( per unità di prodotto) che rimanga totalmente esentasse.
Leggendo si viene – poi -a sapere che tutti gli stati europei (ed anche di altri Paesi sparsi nel mondo)sono "schiavi della strategia di impossessamento delle loro banche centrali messa a punto dal gruppo Rothschild & C."
Questo gruppo di “associati a delinquere” può fare quello che gli pare e delle loro palesi malversazioni non debbono rispondere a nessuno!
"Ne consegue che se gli stati dell’UE sono diventati schiavi dell’” associazione a delinquere del gruppo Rothschild & C. “ ne discende -ovviamente -che tutti i popoli di quegli stati UE sono diventati schiavi di quella “associazione a delinquere ( sopra indicata )."
E questo è successo all’insaputa delle rispettive popolazioni attualmente soggette di fatto al dominio della" Dittatura BANCARIA USURAIA" della BCE.
Ma chi ha voluto porre in atto questo marchingegno diabolico di potere luciferino?
Tutti lo sanno-ormai- ma nessuno lo dice- infatti quei “pochi capi di Governo “ che hanno creduto –ingenuamente- che la moneta di uno stato sovrano dovrebbe essere creata e quindi divenire di proprietà statale sono stati tutti “allegramente ammazzati “.
Ora mi chiedo il motivo per cui questa “società a delinquere “ -comandata dai vertici a capo della Banche Centrali che costituiscono la “DITTATURA delle BANCHE CENTRALI “- NON è MAI STATA DENUNCIATA ALLE SUPERIORI AUTORITA’ INTERNAZIONALI ?.
"Ma il motivo à molto semplice : le” autorità internazionali “ sono state create da quella “associazione a delinquere” affinché possano provvedere a difendere gli interessi della “CRICCA IMBROGLIONA “ costituita dai vertici delle banche centrali. "
Il tutto sotto la stretta sorveglianza del “dominus Rothschild & C.”
• Giorgio N.
alle 11:25
Non è gente che diserta le urne perché non si interessa di politica, ma proprio perché è incazzata con la politica. E ancora di più con la sua parte politica, o meglio con quella che era la sua parte politica.
E se, per caso, invece disertasse le urne perchè ha compreso che:
- i politici NON risolvono i problemi (a parte i loro problemi personali);
- la favoletta di chi racconta che se non si fa questo o quest'altro il Paese rimane fermo, non cambia nulla etc etc è, appunto, una favoletta;
- quando i politici fanno qualcosa, nove volte su dieci peggiorano la situazione
???
Se, al contrario, qualcuno si proponesse non per risolvere i problemi, bensì per non crearne di nuovi?
Se ci fosse uno o una che la leadership la considerasse non come il diritto di imporre al Mondo il proprio punto di vista, bensì come l'accettazione che un punto di vista è come il buco del culo: ognuno ne ha uno?
Tante altre cose si potrebbero dire, ma rischierei di scrivere un post che neppure Berluscameno...
Beh, ad uno che dicesse queste cose, forse io un po' di fiducia gliela darei.
Il momento è delicatissimo, e quindi bisogna cercare di capire cosa ne pensano gli italiani.
La vox populi all’articolo di Alessandro Giglioli
16 COMMENTI 8
• Redvet
alle 06:36
Dai, Gilioli, come si fa a votare col sistema dei ballottaggi? A Verona, tu chi avresti votato, destra o destrissima? E in Francia? Lo slogan della sinistra era "ni patrie ni patron, ni Lepen ni Macron", giustamente...
• Antonio
alle 06:39
Quelli che si astengono non sono ex-elettori di sinistra. Sono ancora elettori di sinistra che non hanno più nessuna sinistra di governo da votare. L'offerta politica si divide tra un centro-destra, che va da Renzi a Berlusconi, e una destra più o meno estrema, che va da Grillo a Salvini.
• Carla
alle 06:50
Piccolo contributo a conferma della sua analisi: a Padova il centrosinistra ha vinto al ballottaggio perché apparentata a due liste che al primo turno sostenevano un altro candidato, un po' più di sinistra, e che nei mesi scorsi hanno fatto un notevole lavoro di coinvolgimento e di ascolto del territorio. Altrimenti avrebbe facilmente vinto l'ex sindaco leghista
• Adrian
alle 07:06
Il caso di Padova, con una coalizione di sn che ha preso il 22% al primo turno e contribuito alla vittoria al ballottaggio del centro/sn, conferma anche in positivo questa analisi
• Leonardo
alle 07:13
Caro Alessandro, circa 3 settimane fa ho inviato alla redazione dell'Espresso, (destinatario Marco Damilano) 2 libri interessanti sulla democrazia aleatoria (a sorteggio): "Contro le elezioni" di Van Reybrouck e "Democrazia a sorte" di Caserta et Al.
Entrambi espongono una tesi illuminante: il sistema elettivo non produce una democrazia, bensì un'aristocrazia elettiva. E' per questo che la gente non ci crede più e si astiene (secondo me a ragione).
Spero che i libri vi siano arrivati, ci terrei che lei e Marco, giornalisti che apprezzo per imparzialità e capacità di analisi, li leggeste e magari scriveste che pensate (nel bene o nel male) della proposta, comunque rivoluzionaria, di gestione della cosa pubblica avanzata dagli autori.
Inoltre vorrei sapere che ne pensa lei dei G1000 organizzati in Belgio e Olanda, e di quello previsto per il 2018 UK.
grazie dell'attenzione
• Carlo
alle 07:14
Gli errori che la sinistra ha accumulato, non solo negli ultimi anni renziani, sono ormai troppi. Se per un certo periodo di tempo li si accettano, tra mugugni e tappate di naso, poi accumulandosi la cosa diventa indigeribile. Quando si perde la fiducia, per riconquistarla non bastano piu' mesi, ma serviranno anni. E' la stessa sfiducia che si ritrova ormai in tutti i campi, che porta molte persone a non credere piu' a quanto viene loro detto, anche se viene da persone che magari sono o dovrebbero essere esperte del settore.
• Francesco
alle 07:26
Purtroppo le speranze politiche, programmatiche, emozionali, umane, etiche e quant'altro me le sono già ampiamente giocate con Tsipras, Ingroia, Civati, Pisapia, ecc. Sinceramente la nouvelle vague D'Alema e Fratoianni anche no grazie.
• Annamaria
alle 07:50
Bentornato.
Analisi post-voto semplice e chiara, tanto semplice e chiara da apparire quasi ovvia.
Una ragione per votare la può dare il Jobs act, con tanto di strangolamento dell'art.18?
La può dare la Buona Scuola, con annesse,esplicative, allarmanti 'traccie'?
La può dare il giochino sporco dei voucher fatti sparire-e-riapparire al solo sopo di NON consentire alle persone di votare?
La può dare la politica sciagurata di banche salvate&cittadini massacrati?
Avanti Renzi, sempre così che vai bene. E se potrai 'accelerare' ancora un po' la tua marcia trionfale, sarà ancora meglio.
• Stefano
alle 07:51
Gilioli, a me Renzi sta proprio lì in punta, ma fatico a vedere un'alternativa. Ci sto sperando un po' con Pisapia, da milanese entusiasta (e mi fa piacere vedere che Sala non ha toccato una virgola, per ora), ma temo che i compagni di viaggio che imbarcherà saranno pessimi, per una semplice questione di scarsità di politici di sinistra con la testa nel ventunesimo secolo.
Per la prima volta nella mia vita sto seriamente pensando all'astensione, nel caso andrò ad aggiungermi a quel terzo di elettori persi. Dove la parola 'persi' ha più di un significato.
PS
bentornato
• Marco 2centesimi
alle 08:10
è divertente (o desolante) leggere sui media il lamento di dolore di tanti opinion leader che attaccandosi a queste elezioni amministrative (sempre che abbia un senso) sono pronti a dare colpe a gridare al fallimento, a chiedere passi di lato, ma naturalmente senza proporre nessuna alternativa concreta.
Tutta gente che non aveva capito Berlusconi, non aveva capito Grillo, non ha capito che i dualismi e la politica (anche il modo di fare politica) sono cambiati a livello mondiale, ecc.
Sono quelli che ai tempi consigliavano Renzi di fare così e di fare cosà.
Inascoltati.
E a ragione (fosse per loro, Renzi sarebbe ancora a fare il sindaco)
Non farò paragoni con le stagioni del centrosinistra del passato, che a parte i 2 anni straordinari di Prodi /Ciampi e l’entrata nell’Euro, sono mitici solo agli occhi di nostalgici autoreferenziali.
Loro sì portano sulle spalle il peso di una stagione gravemente fallimentare, per la sinistra e per il paese quasi fino al default (quella del ventennio berlusconiano)
Quindi bla bla bla.
Certo le divisioni, gli spezzatini le 18 sigle porteranno a una stagione di opposizione (L’Italia è sostanzialmente di “destra"),
o forse di larghe intese molto precarie, ma tutto questo è figlio del 4 dicembre,
di una incredibile, stupefacente occasione mancata per dare una svolta a questo Paese che denota la cecità di buona parte della classe dirigente/politica/culturale italiana. Vecchia e nuova.
è il 4 dicembre che ha ucciso il Partito Democratico.
E con lui la possibilità di dare al Paese un assetto politico efficace per gli anni a venire.
Il PD senza la vocazione maggioritaria è incompleto e quindi destinato a diventare altro da quello immaginato da Veltroni.
Renzi ci ha provato a chiudere il cerchio, questo va a suo onore, era una cosa che andava certamente fatta, ma evidentemente non c’erano i presupposti.
Amen.
P.s. I discorsi autoreferenziali su fantomatici popoli di sinistra inibiti come gattini bagnati chiusi in casa a piagnucolare sui tempi che furono che aspettano solo un fischio per colonizzare praterie, interessano solo chi li propone e probabilmente vivono solo nella loro fantasia.
imho
P.s.2
Bentornato.
• DanielPC
alle 08:54
Ah sei tornato. Spero non sia successo nulla di grave.
Pensavo che i dati dell'Istat sulla eguaglianza in Italia ti avevano messo KO.
Bene... meno male.
• Berluscameno
alle 09:39
Come si può pretendere che i cittadini elettori non votino –oggi- in modalità “tanto per votare “ ?
infatti –riferiscono i cronisti – che sono ormai capaci di fare anche … una croce senza suggerimenti !
Ma si sono accorti i “capoccioni”- ossia coloro che “dirigono un partito politico"- che “non possono più oggi “ciurlare nel manico ‘ e pretendere che i loro elettori siano semplicemente tutti …“scemi “.
Dal prossimo anno 2018 non è più possibile "FAR CREDERE" alla gente normale che è molto meglio “per loro” che lo Stato (che paga a peso d’oro un ministro dell’economia !) NON SI OCCUPI di stampare DIRETTAMENTE la propria moneta cartacea nazionale al costo di 0,03 centesimi ogni SINGOLA moneta stampata.
I CAPOCCIONI ritengono(?) che è senz’altro meglio – per il popolo – che lo stato paghi una stamperia privata per la creazione della sua moneta cartacea- ma al “giusto prezzo di 200 euro”- (ogni singola moneta)se sulla moneta stampata è scritto questo importo nominale .
E –ovviamente – questa “stamperia privata” è esonerata dal pagamento di qualsiasi importo di tassazione sull’ "ENORME E SPROPORZIONATO" guadagno realizzato tramite una “ perfetta esclusiva di produzione della moneta di stato”.
Naturalmente è anche ovvio che qualora la stamperia privata (che stampa solo la moneta di carta per conto dello stato !)dovesse fallire -poverina- lo Stato provvederà -con propri finanziamenti -a salvarla dal fallimento e TUTTO a proprie spese.
Inoltre è perfettamente normale che una società pubblica (la RAI)paghi PARCELLE MILIONARIE (SENZA indire GARE di APPALTO IN MERITO!)quale compenso per finti comici e finti conduttori di trasmissioni televisive in un periodo di dura crisi economica in cui lo stato ha ritenuto opportuno mettere un limite massimo di retribuzione annuale di 240 mila euro anche … per i suoi burocrati di “alto livello “!
No! … la agente non è più così stupida !
Però … mi stupisco sempre che si lasci ingannare in un modo così spudorato!
• Ivo Serenthà
alle 09:52
Tolga dal panorama politico Renzi e i suoi lacchè,e vedrà che ne ritorneranno un buon numero di elettori,non si è ritirato a dicembre,insiste,ci saranno nuove Caporetto all'orizzonte.
Prima o poi l'equivoco finirà,quando un bulletto dell'ex partito che fu di Enrico Berlinguer,che produce politiche di dx finirà di far danni.
Ne prende ancora troppi di voti e non sono tutti interessati come lei adombra!
• Cristina
alle 10:52
Voglio dire, se sugli scaffali del supermercato della politica la merce è questa, mi sembra giusto che siano sempre meno quelli che comprano
• Berluscameno
alle 11:03
“IL GRANDE IMBROGLIO”.
“Se lo Stato italiano si potesse finanziare presso la BCE allo stesso costo al quale si finanziano le Banche commerciali presso la stessa BCE (cioè lo 0,05 % ) l’Italia spenderebbe 2 miliardi di euro l’anno di interessi sul nostro Debito Pubblico anziché 85 miliardi di euro!”. (Stefano Righi).
Stefano Righi lo chiama “Il Grande Imbroglio “ed in merito ha scritto un libro.
Quello che io non capisco è questo :
Se una società o associazione privata che opera nella intermediazione finanziaria autonominatasi “Banca privata “ o “Banca Centrale privata” si arroga il diritto in esclusiva di “STAMPARE LA MONETA CARTACEA EURO” di competenza dei Paesi europei dell’UE , non può prendere –però -di diventare LA PROPRIETARIA esclusiva di quella moneta stampata .
Inoltre sappiamo che il costo di stampaggio per la BCE di quelle monete cartacee è di 0.03 centesimi per ogni biglietto di" Moneta cartacea" creata.
Quindi non si comprende il motivo per cui la BCE pretenda ed ottenga dai governo e dal tesoro dei vari paesi UE l’importo corrispondente alla somma di tutti i valori nominali stampati sui fogli di carta.
Se su una moneta cartacea stampata compare l’importo di 200 euro ,la BCE pretende di ottenere dagli stati dell’UE questo importo -quando il costo dello stampaggio è solo di 0,03 centesimi di euro.
E questo guadagno stratosferico che la società privata stampatrice (la BCE) realizza è ovviamente esentasse!
Ma non esiste al mondo una società privata (BCE) che possa realizzare un simile guadagno ( per unità di prodotto) che rimanga totalmente esentasse.
Leggendo si viene – poi -a sapere che tutti gli stati europei (ed anche di altri Paesi sparsi nel mondo)sono "schiavi della strategia di impossessamento delle loro banche centrali messa a punto dal gruppo Rothschild & C."
Questo gruppo di “associati a delinquere” può fare quello che gli pare e delle loro palesi malversazioni non debbono rispondere a nessuno!
"Ne consegue che se gli stati dell’UE sono diventati schiavi dell’” associazione a delinquere del gruppo Rothschild & C. “ ne discende -ovviamente -che tutti i popoli di quegli stati UE sono diventati schiavi di quella “associazione a delinquere ( sopra indicata )."
E questo è successo all’insaputa delle rispettive popolazioni attualmente soggette di fatto al dominio della" Dittatura BANCARIA USURAIA" della BCE.
Ma chi ha voluto porre in atto questo marchingegno diabolico di potere luciferino?
Tutti lo sanno-ormai- ma nessuno lo dice- infatti quei “pochi capi di Governo “ che hanno creduto –ingenuamente- che la moneta di uno stato sovrano dovrebbe essere creata e quindi divenire di proprietà statale sono stati tutti “allegramente ammazzati “.
Ora mi chiedo il motivo per cui questa “società a delinquere “ -comandata dai vertici a capo della Banche Centrali che costituiscono la “DITTATURA delle BANCHE CENTRALI “- NON è MAI STATA DENUNCIATA ALLE SUPERIORI AUTORITA’ INTERNAZIONALI ?.
"Ma il motivo à molto semplice : le” autorità internazionali “ sono state create da quella “associazione a delinquere” affinché possano provvedere a difendere gli interessi della “CRICCA IMBROGLIONA “ costituita dai vertici delle banche centrali. "
Il tutto sotto la stretta sorveglianza del “dominus Rothschild & C.”
• Giorgio N.
alle 11:25
Non è gente che diserta le urne perché non si interessa di politica, ma proprio perché è incazzata con la politica. E ancora di più con la sua parte politica, o meglio con quella che era la sua parte politica.
E se, per caso, invece disertasse le urne perchè ha compreso che:
- i politici NON risolvono i problemi (a parte i loro problemi personali);
- la favoletta di chi racconta che se non si fa questo o quest'altro il Paese rimane fermo, non cambia nulla etc etc è, appunto, una favoletta;
- quando i politici fanno qualcosa, nove volte su dieci peggiorano la situazione
???
Se, al contrario, qualcuno si proponesse non per risolvere i problemi, bensì per non crearne di nuovi?
Se ci fosse uno o una che la leadership la considerasse non come il diritto di imporre al Mondo il proprio punto di vista, bensì come l'accettazione che un punto di vista è come il buco del culo: ognuno ne ha uno?
Tante altre cose si potrebbero dire, ma rischierei di scrivere un post che neppure Berluscameno...
Beh, ad uno che dicesse queste cose, forse io un po' di fiducia gliela darei.
-
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- Iscritto il: 11/10/2016, 2:47
Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Quando in uno Stato succedono queste cose significa soltanto una cosa: QUELLO STATO NON ESISTE PIU’.
La Magistratura è la spina dorsale di uno Stato moderno.
Se al suo interno pezzi di magistratura cedono ai giochi sporchi dei politici, e si mettono una contro l’altra, la credibilità della magistratura si esaurisce, finisce, e quello Stato non esiste più.
Dalla prima pagina de il Fatto Quotidiano di oggi, 28 giugno 2917
INDAGATI Il pm e la giornalista, ma è un equivoco
Tutta la verità sul (non) caso
Fatto, Sciarelli
e Woodcock
La Procura di Roma accusa il magistrato
che scoprì l’affaire Consip e la sua
compagna per averci rivelato notizie
segrete. Ma ecco come andarono le cose
IURILLO A PAG. 2 - 3
^^^^^^^
La versione di Dagospia:
28 giu 2017 12:36
LA TEMPESTA PERFETTA
– BONINI: L’INDAGINE DI PIGNATONE SU WOODCOCK E’ IL REDDE RATIONEM CHE ANNIENTA LA CREDIBILITA’ DELLA MAGISTRATURA, DEI CARABINIERI, DEI GIORNALISTI
– MA SOPRATTUTTO FA DIMENTICARE L’INCHIESTA NAPOLETANA SUI SOLDI ELARGITI DA ROMEO A BABBO TIZIANO & FRIENDS – NESSUNO INDAGA PIU’ SULLA “CICCIA”
Carlo Bonini per La Repubblica
L' iscrizione nel registro degli indagati del pm napoletano Henry John Woodcock per rivelazione di notizie dell' indagine Consip coperte dal segreto al cronista del Fatto quotidiano Marco Lillo, il coinvolgimento nell'inchiesta della sua sfera di relazioni private (è accusata di concorso nello stesso reato la giornalista Rai Federica Sciarelli che da tempo è legata sentimentalmente al magistrato) è una di quelle tempeste perfette che raccontano molto di più di quanto non dica ciò che ne è oggi la causa scatenante.
E in qualche modo, da tempo, non ne era in discussione il "se", ma piuttosto il "quando".
Non è un caso che l' iscrizione al registro degli indagati di Woodcock risalga allo scorso aprile, e che l' indagine a suo carico sia andata avanti per quasi otto settimane prima di conoscere un momento di discovery con un invito a comparire per un interrogatorio fissato nei prossimi giorni.
Insomma, al netto dell' esito che questa vicenda avrà nelle sedi che ne sono investite (la Procura di Roma e il Csm, dove pende nei confronti di Woodcock un procedimento disciplinare che tornerà a essere discusso la prossima settimana anche sulla base dei nuovi atti dell' indagine penale), quello che si sta consumando sull' asse dei due uffici giudiziari di Roma e Napoli è l' inevitabile redde rationem tra due metodi - quello "Woodcock" e quello del Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone - che raccontano due culture della giurisdizione agli antipodi.
Costrette malvolentieri a convivere nel ventennio dell' emergenza berlusconiana per ragioni di opportunità e «tenuta democratica» di fronte alla manomissione sistematica delle regole del processo.
E, ora, sotto il cielo disordinato di una stagione politica senza padroni e senza bussola, oggettivamente e semplicemente incompatibili.
Mai, come nell' inchiesta Consip, due approcci inquirenti sono apparsi così in antitesi.
Nel metodo di raccolta delle prove.
Nella loro valutazione.
Nella scelta della polizia giudiziaria cui affidare la delega delle indagini (il Noe dei carabinieri a Napoli, il Nucleo investigativo dell' Arma, a Roma).
Mai una fuga di notizie (quella di cui Woodcock è accusato risale significativamente al 22 e 23 dicembre 2016, ventiquattro ore dopo la trasmissione per competenza dell' indagine Consip da Napoli a Roma) è stata così strumentale alla costruzione di una campagna di opinione che doveva radicare nel senso comune e nel dibattito pubblico l' idea posticcia di due uffici del pubblico ministero mossi da interessi divergenti.
Il primo (Napoli), intento a smascherare la corruzione del cerchio stretto dell' ex Presidente del Consiglio.
Il secondo (Roma), preoccupato di ridurre il danno politico di quella rivelazione.
Mai era accaduto che un ufficiale di polizia giudiziaria (il capitano del Noe Giampaolo Scafarto) portato in palmo di mano e difeso dal pm napoletano fosse denunciato e smascherato come impostore e falsario di passaggi politicamente significativi dell' inchiesta da chi quell' inchiesta l' ha ereditata per competenza (Roma).
Credere insomma che in questa storia siano in gioco il diritto- dovere di un quotidiano di pubblicare notizie, ancorché coperte da segreto, piuttosto che i rapporti tra un pm e la stampa, sarebbe un errore.
Un modo per guardare al dito e non alla luna che indica.
Perché, appunto, non sembrano due semplici articoli di stampa la ragione che ha spinto Giuseppe Pignatone a un passo da cui nessuno dei protagonisti (i pm romani, piuttosto che lo stesso Woodcock) potrà tornare indietro come se nulla fosse accaduto.
In gioco è ciò che dall' istruttoria del pm Henry John Woodcock è emerso in questi mesi.
E un metodo che ha oggettivamente reso oggi più difficile la ricerca della verità, compromettendo la genuinità e la pulizia delle sue fonti di prova.
Quale che sia la verità. E quali che siano le responsabilità che interpella.
L' ex presidente del Consiglio, il padre Tiziano, piuttosto che i vertici Consip.
Sul banco delle evidenze, infatti, oggi ci sono atti processuali manipolati.
Informative disseminate a uomini dei Servizi. Fughe di notizie.
Testimonianze ritrattate. Ufficiali di pg che chattavano spensierati discettando dell' opportunità o meno di disseminare di cimici gli uffici del Comandante generale e del Capo di Stato maggiore dell' Arma dei carabinieri.
Il vertice dell' Arma in conflitto palese con il lavoro di un suo reparto (il Noe) che di quel vertice diffidava.
Un quadro desolante, in cui Woodcock conosce drammaticamente la sua némesi.
Anche se - come ha detto di essere certo ieri - dovesse uscire a testa alta dall' inchiesta penale che ora lo riguarda.
Perché è come se il "mostro" cresciuto in questi anni all' ombra di un' idea del lavoro del pubblico ministero, della sua funzione, abbia finito per fagocitarlo.
Leggere le chat di Scafarto, la violenza polemica e personale della campagna di stampa che ha accompagnato questi sei mesi di indagine Consip hanno mostrato in qualche modo l' approdo di una stagione giudiziaria che ha trasformato l' indagine su uno dei più importanti e delicati casi di malversazione della storia repubblicana in una guerra di religione capace di distruggere, in un colpo solo, la credibilità della magistratura, dell' Arma, del ruolo della stampa.
Quando in uno Stato succedono queste cose significa soltanto una cosa: QUELLO STATO NON ESISTE PIU’.
La Magistratura è la spina dorsale di uno Stato moderno.
Se al suo interno pezzi di magistratura cedono ai giochi sporchi dei politici, e si mettono una contro l’altra, la credibilità della magistratura si esaurisce, finisce, e quello Stato non esiste più.
Dalla prima pagina de il Fatto Quotidiano di oggi, 28 giugno 2917
INDAGATI Il pm e la giornalista, ma è un equivoco
Tutta la verità sul (non) caso
Fatto, Sciarelli
e Woodcock
La Procura di Roma accusa il magistrato
che scoprì l’affaire Consip e la sua
compagna per averci rivelato notizie
segrete. Ma ecco come andarono le cose
IURILLO A PAG. 2 - 3
^^^^^^^
La versione di Dagospia:
28 giu 2017 12:36
LA TEMPESTA PERFETTA
– BONINI: L’INDAGINE DI PIGNATONE SU WOODCOCK E’ IL REDDE RATIONEM CHE ANNIENTA LA CREDIBILITA’ DELLA MAGISTRATURA, DEI CARABINIERI, DEI GIORNALISTI
– MA SOPRATTUTTO FA DIMENTICARE L’INCHIESTA NAPOLETANA SUI SOLDI ELARGITI DA ROMEO A BABBO TIZIANO & FRIENDS – NESSUNO INDAGA PIU’ SULLA “CICCIA”
Carlo Bonini per La Repubblica
L' iscrizione nel registro degli indagati del pm napoletano Henry John Woodcock per rivelazione di notizie dell' indagine Consip coperte dal segreto al cronista del Fatto quotidiano Marco Lillo, il coinvolgimento nell'inchiesta della sua sfera di relazioni private (è accusata di concorso nello stesso reato la giornalista Rai Federica Sciarelli che da tempo è legata sentimentalmente al magistrato) è una di quelle tempeste perfette che raccontano molto di più di quanto non dica ciò che ne è oggi la causa scatenante.
E in qualche modo, da tempo, non ne era in discussione il "se", ma piuttosto il "quando".
Non è un caso che l' iscrizione al registro degli indagati di Woodcock risalga allo scorso aprile, e che l' indagine a suo carico sia andata avanti per quasi otto settimane prima di conoscere un momento di discovery con un invito a comparire per un interrogatorio fissato nei prossimi giorni.
Insomma, al netto dell' esito che questa vicenda avrà nelle sedi che ne sono investite (la Procura di Roma e il Csm, dove pende nei confronti di Woodcock un procedimento disciplinare che tornerà a essere discusso la prossima settimana anche sulla base dei nuovi atti dell' indagine penale), quello che si sta consumando sull' asse dei due uffici giudiziari di Roma e Napoli è l' inevitabile redde rationem tra due metodi - quello "Woodcock" e quello del Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone - che raccontano due culture della giurisdizione agli antipodi.
Costrette malvolentieri a convivere nel ventennio dell' emergenza berlusconiana per ragioni di opportunità e «tenuta democratica» di fronte alla manomissione sistematica delle regole del processo.
E, ora, sotto il cielo disordinato di una stagione politica senza padroni e senza bussola, oggettivamente e semplicemente incompatibili.
Mai, come nell' inchiesta Consip, due approcci inquirenti sono apparsi così in antitesi.
Nel metodo di raccolta delle prove.
Nella loro valutazione.
Nella scelta della polizia giudiziaria cui affidare la delega delle indagini (il Noe dei carabinieri a Napoli, il Nucleo investigativo dell' Arma, a Roma).
Mai una fuga di notizie (quella di cui Woodcock è accusato risale significativamente al 22 e 23 dicembre 2016, ventiquattro ore dopo la trasmissione per competenza dell' indagine Consip da Napoli a Roma) è stata così strumentale alla costruzione di una campagna di opinione che doveva radicare nel senso comune e nel dibattito pubblico l' idea posticcia di due uffici del pubblico ministero mossi da interessi divergenti.
Il primo (Napoli), intento a smascherare la corruzione del cerchio stretto dell' ex Presidente del Consiglio.
Il secondo (Roma), preoccupato di ridurre il danno politico di quella rivelazione.
Mai era accaduto che un ufficiale di polizia giudiziaria (il capitano del Noe Giampaolo Scafarto) portato in palmo di mano e difeso dal pm napoletano fosse denunciato e smascherato come impostore e falsario di passaggi politicamente significativi dell' inchiesta da chi quell' inchiesta l' ha ereditata per competenza (Roma).
Credere insomma che in questa storia siano in gioco il diritto- dovere di un quotidiano di pubblicare notizie, ancorché coperte da segreto, piuttosto che i rapporti tra un pm e la stampa, sarebbe un errore.
Un modo per guardare al dito e non alla luna che indica.
Perché, appunto, non sembrano due semplici articoli di stampa la ragione che ha spinto Giuseppe Pignatone a un passo da cui nessuno dei protagonisti (i pm romani, piuttosto che lo stesso Woodcock) potrà tornare indietro come se nulla fosse accaduto.
In gioco è ciò che dall' istruttoria del pm Henry John Woodcock è emerso in questi mesi.
E un metodo che ha oggettivamente reso oggi più difficile la ricerca della verità, compromettendo la genuinità e la pulizia delle sue fonti di prova.
Quale che sia la verità. E quali che siano le responsabilità che interpella.
L' ex presidente del Consiglio, il padre Tiziano, piuttosto che i vertici Consip.
Sul banco delle evidenze, infatti, oggi ci sono atti processuali manipolati.
Informative disseminate a uomini dei Servizi. Fughe di notizie.
Testimonianze ritrattate. Ufficiali di pg che chattavano spensierati discettando dell' opportunità o meno di disseminare di cimici gli uffici del Comandante generale e del Capo di Stato maggiore dell' Arma dei carabinieri.
Il vertice dell' Arma in conflitto palese con il lavoro di un suo reparto (il Noe) che di quel vertice diffidava.
Un quadro desolante, in cui Woodcock conosce drammaticamente la sua némesi.
Anche se - come ha detto di essere certo ieri - dovesse uscire a testa alta dall' inchiesta penale che ora lo riguarda.
Perché è come se il "mostro" cresciuto in questi anni all' ombra di un' idea del lavoro del pubblico ministero, della sua funzione, abbia finito per fagocitarlo.
Leggere le chat di Scafarto, la violenza polemica e personale della campagna di stampa che ha accompagnato questi sei mesi di indagine Consip hanno mostrato in qualche modo l' approdo di una stagione giudiziaria che ha trasformato l' indagine su uno dei più importanti e delicati casi di malversazione della storia repubblicana in una guerra di religione capace di distruggere, in un colpo solo, la credibilità della magistratura, dell' Arma, del ruolo della stampa.
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Gli affari delle coop sulla pelle degli orfani
Sono 20mila i bimbi senza famiglia contesi da associazioni non sempre trasparenti che cercano facili guadagni. Perché ogni piccolo «rende» 140mila euro all'anno
Maria Sorbi - Mer, 28/06/2017 - 08:18
commenta
Siamo il Paese record per le adozioni a distanza: stacchiamo assegni per i bambini africani e a Natale rispondiamo alle loro letterine. Ma ci dimentichiamo degli orfani di casa nostra. O meglio, ce ne ricordiamo solo quando capiamo che possono rappresentare un business succulento. Attorno alle sofferenze degli oltre 20mila minori soli (dato del 2014) ruota un ingranaggio poco limpido di burocrazia, associazioni e cooperative - nate come funghi negli ultimi tempi - che si accapigliano per poter gestire case-famiglia e comunità.
Non sempre per generosità, ma perché, molto più biecamente, il «listino-orfani» rende parecchio, fino a 140mila euro all'anno a minore. Stranieri non accompagnati compresi: usciti dai centri di accoglienza, dove percepiscono una diaria di 45 euro al giorno, anche i figli dei migranti valgono rette pari a quelle dei bambini italiani. Il disordine nel mondo delle comunità per i minori è tanto e la mancanza di una legge nazionale che uniformi le regole
C'è un aspetto che inquieta più di tutti: per le cooperative un bambino adottato significa una retta in meno. Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila), se poi a questo si aggiungono la nebulosa dei rimborsi e gli appetiti sulla scia dell'emergenza, allora la matassa diventa ancora più intricata. Intanto i bambini se la cavano da soli: se va bene in comunità dove vengono amati e aiutati a crescere, se va male in luoghi in cui rischiano persino di diventare vittima di abusi sessuali. I più grandicelli hanno anche imparato a non piangere più, tanto nessuno va a consolarli.
LE RETTE
Peggio che al mercato. Il meccanismo dei rimborsi spese alle comunità è opaco. Solo che in ballo non c'è merce da barattare, ma ci sono bambini da crescere. Ogni Comune ha le sue tariffe: un ventaglio molto ampio che va dai 70 ai 400 euro in base all'assistenza. Dove la legge regionale non stabilisce quote minime e massime, regna l'anarchia e c'è spazio per business sospetti che celano, dietro accoglienza ed educazione, molti interessi. Significa che non sempre le rette da hotel a cinque stelle corrispondono a un buon servizio di assistenza. La media nazionale delle quote si aggira attorno ai 120 euro a minore ma ci sono centri che si fanno pagare tre volte tanto. I casi più clamorosi sono quelli di una comunità a Bastia, in provincia di Perugia, che costa 395,20 euro al giorno a bambino, e una di Vazzola, in provincia di Treviso, che per anni ha chiesto 400 euro al giorno per minore (ridotti a 200 dopo la denuncia in Regione). Potenzialmente i casi potrebbero essere molti di più ma le verifiche non sono semplici. Il motivo? Mancano i controlli e ci sono vuoti legislativi tali da trasformare il capitolo tariffe in una giungla.
Il paradosso è che non in tutte le regioni i 400 euro a minore sono un reato, da nessuna parte sta scritto che non si può fare. E allora si fa. Se le comunità prestano assistenza terapeutica, con medici e neuropsichiatri, il rimborso arriva a 300 euro per ospite ma anche in questo caso c'è spazio per qualche trucchetto. Ci sono ex orfanotrofi che fanno passare i (comprensibili) disagi degli adolescenti soli per «disturbi psichiatrici» in modo da renderli più «redditizi». Ma che poi, una volta riempite le tasche, non rispettano nemmeno il minimo sindacale della buona gestione della comunità. Magari lasciando che di notte rimanga un solo educatore ogni dieci ragazzi minorenni. Ovviamente gli appetiti sui rimborsi d'oro dei minori sono aumentati da quando è raddoppiato il numero dei bambini stranieri non accompagnati sbarcati in Italia: nel 2015 erano 12.360, nel 2016 sono saliti a quasi 26mila.
LE COOP DELL'ULTIMA ORA
E il numero delle cooperative è proliferato. Quelle iscritte alla banca dati del ministero dello Sviluppo economico sono ventimila e tra queste, a parte i colossi con curriculum a prova di magistrato, ci sono quelle improvvisate e di dubbia professionalità. Del resto per aprire una coop bastano tre persone e una firma dal notaio e per avviare una comunità per minori sono sufficienti un po' di stanze in affitto e corsi pubblicizzati on line con annunci del tipo: «Vuoi aprire una casa-famiglia? Chiunque può farlo». Per le autorizzazioni non ci sono iter complicati, anzi. Una breve ricerca su Google aiuta a capire come districarsi tra la burocrazia e quali carte compilare per ottenere i finanziamenti del Comune. Tutto in modo trasparente, ma con ampio spazio per i disonesti e con un meccanismo che, a detta di tanti esperti di diritto, si basa troppo sull'autocertificazione. Ogni Regione stabilisce i propri criteri di controllo. Alcune riescono a cadenzare con regolarità le ispezioni, altre non le fanno quasi mai, per mancanza di fondi e personale. Va precisato che, ispettori a parte, entrare per una visita o un controllo nelle comunità e nelle case famiglia non è scontato. Ci entrano solo i responsabili, quelli che ci lavorano (medici, addetti alla mensa e alle pulizie) e, previo avviso, i tutori e gli assistenti sociali. Stop. Quindi non è immediato identificare chi non rispetta le regole o non tratta i ragazzi come dovrebbe. La trasparenza scarseggia anche nella contabilità e spesso le coop non presentano i report semestrali come dovrebbero.
LA RETE LARGA DEI CONTROLLI
«In molti casi - denuncia Cristina Franceschini, avvocato della onlus Finalmente liberi - non esistono rendicontazioni dettagliate delle spese sostenute. Cooperative e onlus presentano bilanci stringati, senza entrare nel dettaglio, né i Comuni chiedono informazioni in più». Tanto che ci sono stati casi in cui alcuni Comuni hanno pagato il rimborso anche per i giorni in cui il minore non era in comunità ma era tornato a casa dai genitori. L'ex ministro per la Famiglia e neuropsichiatra infantile Antonio Guidi avanza una proposta per uscire dalla trappola delle quote. «Le strutture non devono più essere pagate in base al numero dei bambini che ospitano - sostiene -. L'errore sta nella logica delle quote. Piuttosto si potrebbe pensare a un sistema diverso, in cui sono i Comuni a corrispondere uno stipendio fisso a chi lavora all'interno delle comunità, scardinando ogni interesse legato numero degli ospiti». In alcuni casi i controlli avvengono solo dopo segnalazioni di maltrattamenti alle forze dell'ordine e alla Procura dei minori: a Licata (Agrigento) i ragazzini con disabilità psichiche sono stati trovati legati con lo scotch, a Foggia due educatrici sono state arrestate per maltrattamenti. E poi c'è lo scandalo di Forteto di Vicchio del Mugello (Firenze), dove la comunità nemmeno chiedeva i rimborsi al Comune ma dove erano quotidiani gli abusi sessuali sui bambini.
INCONTRI A PAGAMENTO
«Ciò che ci dispiace molto - spiega Giovanni Fulvi, presidente del coordinamento nazionale delle comunità per minorenni - è che una comunità che funziona male distrugge tutto il lavoro delle comunità che lavorano bene e che seguono il codice deontologico che ci siamo dati. Chiediamo a gran voce più controlli sulla qualità della vita nelle strutture e sulla gestione dei soldi pubblici».
Il problema è che non esistono regole uguali per tutte stabilite a livello nazionale, né c'è una banca dati comune. O meglio, quella prevista dalla legge 149 del 2001 non è ancora operativa. Per capire la confusione che regna nell'ambito dell'accoglienza dei minori, basti pensare che non tutte le regioni usano le stesse parole per definire le strutture per l'infanzia, ma «ognuna ha le sue denominazioni e questo complica le cose» sostiene Fulvi, a conferma che il percorso verso la trasparenza è davvero lungo. Il vuoto normativo riguarda anche gli incarichi. La onlus Finalmente Liberi lo scorso anno ha «scovato» 211 giudici onorari minorili che sono stati a lungo anche azionisti, dipendenti o soci delle case famiglia. E sebbene ora sia stata riconosciuta l'incompatibilità dei loro ruoli, non tutti hanno sanato la loro posizione. Tanti bambini accolti in comunità, una famiglia ce l'hanno. Però sono stati allontanati perché il clima a casa è stato ritenuto pericoloso e malsano. Ai genitori e ai parenti tuttavia sono consentite le visite e sono i giudici a stabilirle durante le sentenze di allontanamento. Tuttavia è meglio che gli incontri non avvengano né nella casa d'origine né all'interno della comunità. Si scelgono degli spazi neutri, spesso molto lontani da casa, anch'essi gestiti dalle associazioni o dalle cooperative. Ed ecco che pure quei momenti così intimi, sospesi nel vuoto, sofferti, agognati, diventano un'ennesima occasione di guadagno. In un centro a Roma un'ora di incontro figlio-mamma costa 45 euro. A Brescia una zia ha denunciato che per vedere la nipotina doveva sborsare ogni volta 70 euro. Calcolando che spesso i bambini vengono allontanati dalle famiglie povere, il metodo suona come una cattiveria ulteriore. Anche se, è comprensibile, le cooperative devono pagare lo spazio degli incontri, le bollette e il personale. Se i genitori non possono sostenere la spesa, allora provvedono i Comuni ma gli incontri diventano molto meno frequenti e non viene rispettata la disposizione dei giudici.
Gli affari delle coop sulla pelle degli orfani
Sono 20mila i bimbi senza famiglia contesi da associazioni non sempre trasparenti che cercano facili guadagni. Perché ogni piccolo «rende» 140mila euro all'anno
Maria Sorbi - Mer, 28/06/2017 - 08:18
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Siamo il Paese record per le adozioni a distanza: stacchiamo assegni per i bambini africani e a Natale rispondiamo alle loro letterine. Ma ci dimentichiamo degli orfani di casa nostra. O meglio, ce ne ricordiamo solo quando capiamo che possono rappresentare un business succulento. Attorno alle sofferenze degli oltre 20mila minori soli (dato del 2014) ruota un ingranaggio poco limpido di burocrazia, associazioni e cooperative - nate come funghi negli ultimi tempi - che si accapigliano per poter gestire case-famiglia e comunità.
Non sempre per generosità, ma perché, molto più biecamente, il «listino-orfani» rende parecchio, fino a 140mila euro all'anno a minore. Stranieri non accompagnati compresi: usciti dai centri di accoglienza, dove percepiscono una diaria di 45 euro al giorno, anche i figli dei migranti valgono rette pari a quelle dei bambini italiani. Il disordine nel mondo delle comunità per i minori è tanto e la mancanza di una legge nazionale che uniformi le regole
C'è un aspetto che inquieta più di tutti: per le cooperative un bambino adottato significa una retta in meno. Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila), se poi a questo si aggiungono la nebulosa dei rimborsi e gli appetiti sulla scia dell'emergenza, allora la matassa diventa ancora più intricata. Intanto i bambini se la cavano da soli: se va bene in comunità dove vengono amati e aiutati a crescere, se va male in luoghi in cui rischiano persino di diventare vittima di abusi sessuali. I più grandicelli hanno anche imparato a non piangere più, tanto nessuno va a consolarli.
LE RETTE
Peggio che al mercato. Il meccanismo dei rimborsi spese alle comunità è opaco. Solo che in ballo non c'è merce da barattare, ma ci sono bambini da crescere. Ogni Comune ha le sue tariffe: un ventaglio molto ampio che va dai 70 ai 400 euro in base all'assistenza. Dove la legge regionale non stabilisce quote minime e massime, regna l'anarchia e c'è spazio per business sospetti che celano, dietro accoglienza ed educazione, molti interessi. Significa che non sempre le rette da hotel a cinque stelle corrispondono a un buon servizio di assistenza. La media nazionale delle quote si aggira attorno ai 120 euro a minore ma ci sono centri che si fanno pagare tre volte tanto. I casi più clamorosi sono quelli di una comunità a Bastia, in provincia di Perugia, che costa 395,20 euro al giorno a bambino, e una di Vazzola, in provincia di Treviso, che per anni ha chiesto 400 euro al giorno per minore (ridotti a 200 dopo la denuncia in Regione). Potenzialmente i casi potrebbero essere molti di più ma le verifiche non sono semplici. Il motivo? Mancano i controlli e ci sono vuoti legislativi tali da trasformare il capitolo tariffe in una giungla.
Il paradosso è che non in tutte le regioni i 400 euro a minore sono un reato, da nessuna parte sta scritto che non si può fare. E allora si fa. Se le comunità prestano assistenza terapeutica, con medici e neuropsichiatri, il rimborso arriva a 300 euro per ospite ma anche in questo caso c'è spazio per qualche trucchetto. Ci sono ex orfanotrofi che fanno passare i (comprensibili) disagi degli adolescenti soli per «disturbi psichiatrici» in modo da renderli più «redditizi». Ma che poi, una volta riempite le tasche, non rispettano nemmeno il minimo sindacale della buona gestione della comunità. Magari lasciando che di notte rimanga un solo educatore ogni dieci ragazzi minorenni. Ovviamente gli appetiti sui rimborsi d'oro dei minori sono aumentati da quando è raddoppiato il numero dei bambini stranieri non accompagnati sbarcati in Italia: nel 2015 erano 12.360, nel 2016 sono saliti a quasi 26mila.
LE COOP DELL'ULTIMA ORA
E il numero delle cooperative è proliferato. Quelle iscritte alla banca dati del ministero dello Sviluppo economico sono ventimila e tra queste, a parte i colossi con curriculum a prova di magistrato, ci sono quelle improvvisate e di dubbia professionalità. Del resto per aprire una coop bastano tre persone e una firma dal notaio e per avviare una comunità per minori sono sufficienti un po' di stanze in affitto e corsi pubblicizzati on line con annunci del tipo: «Vuoi aprire una casa-famiglia? Chiunque può farlo». Per le autorizzazioni non ci sono iter complicati, anzi. Una breve ricerca su Google aiuta a capire come districarsi tra la burocrazia e quali carte compilare per ottenere i finanziamenti del Comune. Tutto in modo trasparente, ma con ampio spazio per i disonesti e con un meccanismo che, a detta di tanti esperti di diritto, si basa troppo sull'autocertificazione. Ogni Regione stabilisce i propri criteri di controllo. Alcune riescono a cadenzare con regolarità le ispezioni, altre non le fanno quasi mai, per mancanza di fondi e personale. Va precisato che, ispettori a parte, entrare per una visita o un controllo nelle comunità e nelle case famiglia non è scontato. Ci entrano solo i responsabili, quelli che ci lavorano (medici, addetti alla mensa e alle pulizie) e, previo avviso, i tutori e gli assistenti sociali. Stop. Quindi non è immediato identificare chi non rispetta le regole o non tratta i ragazzi come dovrebbe. La trasparenza scarseggia anche nella contabilità e spesso le coop non presentano i report semestrali come dovrebbero.
LA RETE LARGA DEI CONTROLLI
«In molti casi - denuncia Cristina Franceschini, avvocato della onlus Finalmente liberi - non esistono rendicontazioni dettagliate delle spese sostenute. Cooperative e onlus presentano bilanci stringati, senza entrare nel dettaglio, né i Comuni chiedono informazioni in più». Tanto che ci sono stati casi in cui alcuni Comuni hanno pagato il rimborso anche per i giorni in cui il minore non era in comunità ma era tornato a casa dai genitori. L'ex ministro per la Famiglia e neuropsichiatra infantile Antonio Guidi avanza una proposta per uscire dalla trappola delle quote. «Le strutture non devono più essere pagate in base al numero dei bambini che ospitano - sostiene -. L'errore sta nella logica delle quote. Piuttosto si potrebbe pensare a un sistema diverso, in cui sono i Comuni a corrispondere uno stipendio fisso a chi lavora all'interno delle comunità, scardinando ogni interesse legato numero degli ospiti». In alcuni casi i controlli avvengono solo dopo segnalazioni di maltrattamenti alle forze dell'ordine e alla Procura dei minori: a Licata (Agrigento) i ragazzini con disabilità psichiche sono stati trovati legati con lo scotch, a Foggia due educatrici sono state arrestate per maltrattamenti. E poi c'è lo scandalo di Forteto di Vicchio del Mugello (Firenze), dove la comunità nemmeno chiedeva i rimborsi al Comune ma dove erano quotidiani gli abusi sessuali sui bambini.
INCONTRI A PAGAMENTO
«Ciò che ci dispiace molto - spiega Giovanni Fulvi, presidente del coordinamento nazionale delle comunità per minorenni - è che una comunità che funziona male distrugge tutto il lavoro delle comunità che lavorano bene e che seguono il codice deontologico che ci siamo dati. Chiediamo a gran voce più controlli sulla qualità della vita nelle strutture e sulla gestione dei soldi pubblici».
Il problema è che non esistono regole uguali per tutte stabilite a livello nazionale, né c'è una banca dati comune. O meglio, quella prevista dalla legge 149 del 2001 non è ancora operativa. Per capire la confusione che regna nell'ambito dell'accoglienza dei minori, basti pensare che non tutte le regioni usano le stesse parole per definire le strutture per l'infanzia, ma «ognuna ha le sue denominazioni e questo complica le cose» sostiene Fulvi, a conferma che il percorso verso la trasparenza è davvero lungo. Il vuoto normativo riguarda anche gli incarichi. La onlus Finalmente Liberi lo scorso anno ha «scovato» 211 giudici onorari minorili che sono stati a lungo anche azionisti, dipendenti o soci delle case famiglia. E sebbene ora sia stata riconosciuta l'incompatibilità dei loro ruoli, non tutti hanno sanato la loro posizione. Tanti bambini accolti in comunità, una famiglia ce l'hanno. Però sono stati allontanati perché il clima a casa è stato ritenuto pericoloso e malsano. Ai genitori e ai parenti tuttavia sono consentite le visite e sono i giudici a stabilirle durante le sentenze di allontanamento. Tuttavia è meglio che gli incontri non avvengano né nella casa d'origine né all'interno della comunità. Si scelgono degli spazi neutri, spesso molto lontani da casa, anch'essi gestiti dalle associazioni o dalle cooperative. Ed ecco che pure quei momenti così intimi, sospesi nel vuoto, sofferti, agognati, diventano un'ennesima occasione di guadagno. In un centro a Roma un'ora di incontro figlio-mamma costa 45 euro. A Brescia una zia ha denunciato che per vedere la nipotina doveva sborsare ogni volta 70 euro. Calcolando che spesso i bambini vengono allontanati dalle famiglie povere, il metodo suona come una cattiveria ulteriore. Anche se, è comprensibile, le cooperative devono pagare lo spazio degli incontri, le bollette e il personale. Se i genitori non possono sostenere la spesa, allora provvedono i Comuni ma gli incontri diventano molto meno frequenti e non viene rispettata la disposizione dei giudici.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Commenti
Ritratto di mortimermouse
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
......FINCHE' C'E' POLLAME E MERLAME, C'E' SPERANZA......
I commenti su Il Giornale all'articolo precedente:
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
Ritratto di Roberto_70
Roberto_70
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Come in ogni cosa, dove ci sono numeri ci sono soldi e quindi "malaffare", almeno in Italia. Adottare un bambino è un'odissea, per questo la gente poi rivolge altrove il proprio interesse. Più facile legiferare sull'inseminazione eterologa, sulle adozioni gay che rappresentano uno zero virgola, che normalizzare un settore che perlomeno darebbe una famiglia a tanti bambini.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:51
A quando l'abolizione sic et sempliciter delle coop?? A parte l'arricchimento facile delle stesse e di chi le gestisce qualcuno saprebbe indicarmi al giorno d'oggi la loro utilità e giustificazione del trattamento fiscale che ricevono dallo stato che si direbbe diventato connivente e ladro??
KAVA
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Qualcosa di verosimile lo si legge nell'articolo. Ma 140mila euro l'anno a minore, quando la media è 500/600 € mese, se i soldi arrivano, è una presa in giro per i lettori.
Giorgio5819
Mer, 28/06/2017 - 08:59
Le coop sono, da sempre, un grumo di schifosi sfruttatori delle debolezze altrui. Basta dire che sono gestite da malati di ideologie comuniste fallite da decenni. Ba certi soggetti inutile aspettarsi altro, vanno chiuse TUTTE e dichiarate illegali.
honhil
Mer, 28/06/2017 - 09:04
Si chiama traffico di esseri umani, i soli a non capirlo, a parte le coop rosse bianche e di colore cirricaca che su questa obbrobriosa attività ci spillano soldi a palate, sono, primi nella la lunga schiera di complicità, Mattarella e Francesco.
Fjr
Mer, 28/06/2017 - 09:30
Falcone parlava del cambiamento della mafia, quella dei colletti bianchi ,ma dopo aver letto l'articolo ti viene da pensare che da bianco sia diventato di un'altro colore,Buzzi lo diceva che gli immigrati rendevano più della droga,ma a quanto pare a rendere non sono solo gli immigrati
peter46
Mer, 28/06/2017 - 09:34
Massimo Bocci...solo corruttivo pd,vero?-giovanni Perinciolo... appena arriverà un governo di 'dignitosi' che vorrà prendersi a cuore,non l'arricchimento bipartizan delle coop rosse e bianche(e forse in questo caso,come in tema migranti,molto più 'ingorde'... le bianche)ma la 'codificazione' delle regole che renda operativa quella legge 149 del 2001(ca...volo,più 'imboccati' di così la gent.Maria Sorbi non avrebbe proprio potuto)che nei 7anni su 10 di suo governo dopo l'emanazione della legge,il cdx berlusconian-leghista non ha trovato 'qualche ora' per renderla...operativa. Che non sia stato il business 'biancazzurro',al potere in quegli anni a determinare l'accantonamento'?Certo potevano pensarci anche i sxtri nei 3 anni prodiani,ma...cosa ci si poteva aspettare se erano sxtri?
rossini
Mer, 28/06/2017 - 09:54
Sembrava che i Tribunali dei Minorenni dovessero essere aboliti e sostituiti da sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Invece non se n'è fatto niente. Questi Tribunali dei minorenni sono organismi autoreferenziali e chiusi che fanno il bello e il cattivo tempo col massimo arbitrio. Agitano il feticcio dell'interesse del minore e in nome di questo commettono ogni sorta di prepotenza. Prima si sopprimono e meglio è.
Duka
Mer, 28/06/2017 - 10:02
COOP E BANCHE ROSSE SONO LA VERA SCIAGURA DELL'ITALIA.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:05
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambiua nulla e io ho parlato di coop senza specifiuca
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:07
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambia nulla e io ho parlato di coop senza specificare alcun colore perché il marcio non ha colori e va solo eliminato. Punto!
senzasperanza
Mer, 28/06/2017 - 10:52
scusate come si apre una coop.(magari anche due). in merito all'articolo su prodi..(prodi stai tranquillo il prossimo press della repubblica sarai tu)hahaha .
effecal
Mer, 28/06/2017 - 11:15
grandi sinistri radical chic €€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ affari ,affari su tutto e prova a levargli l'osso dalla bocca
Ritratto di Memphis35
Memphis35
Mer, 28/06/2017 - 11:24
Il capo di questo pelosamente caritatevole giro d'affari va in giro vestito di bianco. Ed abita al riparo di mura il cui spessore eguaglia quello della grande muraglia cinese. Laudetur Iesus Christus!
SAMING
Mer, 28/06/2017 - 12:33
Come volevasi dimostrare.
il sorpasso
Mer, 28/06/2017 - 13:36
Questo Governo non è ora che fermi i strani affari delle Coop?
peter46
Mer, 28/06/2017 - 13:54
Memphis 35...certo,certo...sempre sia lodato.Però...perchè,non potendo iniziare dall'alto(troppo basso per arrivarci) stavolta, Maroni non inizia dal basso 'a ramazzare' i 'caporali' dell'uomo Vestito di Bianco?Perchè forse 'toglierebbe l'ossigeno' alla sua giunta in Lombardia?A già...in Lombardia sono stati 'modellati' ad immagine e 'comportamento' dei Don Verzè,non dell'Uomo 'Vestito di Bianco'...che è venuto 'da fuori',anche.NB:Meno male,comunque ... fino a poco tempo fa la lagna era "dalle 'camicie nere' siam passati ai 'càmici neri'"...e proprio dunque il caso di consegnare le 'camicie' alla storia adottando un altro colore per i 'camici' che ancora resistono,anzi comandano... il bianco.NB:Come lei sa... col 'vestito di Bianco' non siamo parenti,ma....
peter46
Mer, 28/06/2017 - 15:02
Perinciolo...(2°invio)e glielo devo spiegare io,forse?Mi ha mai visto...correre attaccato ad un loro carro,umanitario,sociale, ideale,intrallazzevole perchè no,o meno?Si parlava di un problema che il cdx,sull'onda delle adozioni,allora ucraine o brasiliane,a 20-30.000 euro a botta+ spese 'accessorie' ad 'adozione',spesso andate male,voleva risolvere,e come 'imboccato x 'imboccabili', senza ripetermi,in quest'articolo.Ed è stato fatto decreto da BerlusconiIII...passa 1 mese,1 anno,4 anni-arriva prodi 2 (aspettavamo i sxtri a risolverlo?Non li conoscevamo,forse?)arriva berlusconiIV,ripassa 1mese,1anno,3anni...dove sono i decreti attuativi per far operare sta legge?Lei,ma non solo,non vuol comprendere quel che c'è innanzitutto da comprendere:'il pulpito'...il 'pulpito' da cui 'lagnarsi.Non ha alcun diritto,non avete alcun diritto se dopo 16 anni,con in maggioranza con la vs partecipazione ai governi,il 'problema' persiste...si è anzi ingigantito.
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
Ritratto di Roberto_70
Roberto_70
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Come in ogni cosa, dove ci sono numeri ci sono soldi e quindi "malaffare", almeno in Italia. Adottare un bambino è un'odissea, per questo la gente poi rivolge altrove il proprio interesse. Più facile legiferare sull'inseminazione eterologa, sulle adozioni gay che rappresentano uno zero virgola, che normalizzare un settore che perlomeno darebbe una famiglia a tanti bambini.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:51
A quando l'abolizione sic et sempliciter delle coop?? A parte l'arricchimento facile delle stesse e di chi le gestisce qualcuno saprebbe indicarmi al giorno d'oggi la loro utilità e giustificazione del trattamento fiscale che ricevono dallo stato che si direbbe diventato connivente e ladro??
KAVA
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Qualcosa di verosimile lo si legge nell'articolo. Ma 140mila euro l'anno a minore, quando la media è 500/600 € mese, se i soldi arrivano, è una presa in giro per i lettori.
Giorgio5819
Mer, 28/06/2017 - 08:59
Le coop sono, da sempre, un grumo di schifosi sfruttatori delle debolezze altrui. Basta dire che sono gestite da malati di ideologie comuniste fallite da decenni. Ba certi soggetti inutile aspettarsi altro, vanno chiuse TUTTE e dichiarate illegali.
honhil
Mer, 28/06/2017 - 09:04
Si chiama traffico di esseri umani, i soli a non capirlo, a parte le coop rosse bianche e di colore cirricaca che su questa obbrobriosa attività ci spillano soldi a palate, sono, primi nella la lunga schiera di complicità, Mattarella e Francesco.
Fjr
Mer, 28/06/2017 - 09:30
Falcone parlava del cambiamento della mafia, quella dei colletti bianchi ,ma dopo aver letto l'articolo ti viene da pensare che da bianco sia diventato di un'altro colore,Buzzi lo diceva che gli immigrati rendevano più della droga,ma a quanto pare a rendere non sono solo gli immigrati
peter46
Mer, 28/06/2017 - 09:34
Massimo Bocci...solo corruttivo pd,vero?-giovanni Perinciolo... appena arriverà un governo di 'dignitosi' che vorrà prendersi a cuore,non l'arricchimento bipartizan delle coop rosse e bianche(e forse in questo caso,come in tema migranti,molto più 'ingorde'... le bianche)ma la 'codificazione' delle regole che renda operativa quella legge 149 del 2001(ca...volo,più 'imboccati' di così la gent.Maria Sorbi non avrebbe proprio potuto)che nei 7anni su 10 di suo governo dopo l'emanazione della legge,il cdx berlusconian-leghista non ha trovato 'qualche ora' per renderla...operativa. Che non sia stato il business 'biancazzurro',al potere in quegli anni a determinare l'accantonamento'?Certo potevano pensarci anche i sxtri nei 3 anni prodiani,ma...cosa ci si poteva aspettare se erano sxtri?
rossini
Mer, 28/06/2017 - 09:54
Sembrava che i Tribunali dei Minorenni dovessero essere aboliti e sostituiti da sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Invece non se n'è fatto niente. Questi Tribunali dei minorenni sono organismi autoreferenziali e chiusi che fanno il bello e il cattivo tempo col massimo arbitrio. Agitano il feticcio dell'interesse del minore e in nome di questo commettono ogni sorta di prepotenza. Prima si sopprimono e meglio è.
Duka
Mer, 28/06/2017 - 10:02
COOP E BANCHE ROSSE SONO LA VERA SCIAGURA DELL'ITALIA.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:05
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambiua nulla e io ho parlato di coop senza specifiuca
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:07
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambia nulla e io ho parlato di coop senza specificare alcun colore perché il marcio non ha colori e va solo eliminato. Punto!
senzasperanza
Mer, 28/06/2017 - 10:52
scusate come si apre una coop.(magari anche due). in merito all'articolo su prodi..(prodi stai tranquillo il prossimo press della repubblica sarai tu)hahaha .
effecal
Mer, 28/06/2017 - 11:15
grandi sinistri radical chic €€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ affari ,affari su tutto e prova a levargli l'osso dalla bocca
Ritratto di Memphis35
Memphis35
Mer, 28/06/2017 - 11:24
Il capo di questo pelosamente caritatevole giro d'affari va in giro vestito di bianco. Ed abita al riparo di mura il cui spessore eguaglia quello della grande muraglia cinese. Laudetur Iesus Christus!
SAMING
Mer, 28/06/2017 - 12:33
Come volevasi dimostrare.
il sorpasso
Mer, 28/06/2017 - 13:36
Questo Governo non è ora che fermi i strani affari delle Coop?
peter46
Mer, 28/06/2017 - 13:54
Memphis 35...certo,certo...sempre sia lodato.Però...perchè,non potendo iniziare dall'alto(troppo basso per arrivarci) stavolta, Maroni non inizia dal basso 'a ramazzare' i 'caporali' dell'uomo Vestito di Bianco?Perchè forse 'toglierebbe l'ossigeno' alla sua giunta in Lombardia?A già...in Lombardia sono stati 'modellati' ad immagine e 'comportamento' dei Don Verzè,non dell'Uomo 'Vestito di Bianco'...che è venuto 'da fuori',anche.NB:Meno male,comunque ... fino a poco tempo fa la lagna era "dalle 'camicie nere' siam passati ai 'càmici neri'"...e proprio dunque il caso di consegnare le 'camicie' alla storia adottando un altro colore per i 'camici' che ancora resistono,anzi comandano... il bianco.NB:Come lei sa... col 'vestito di Bianco' non siamo parenti,ma....
peter46
Mer, 28/06/2017 - 15:02
Perinciolo...(2°invio)e glielo devo spiegare io,forse?Mi ha mai visto...correre attaccato ad un loro carro,umanitario,sociale, ideale,intrallazzevole perchè no,o meno?Si parlava di un problema che il cdx,sull'onda delle adozioni,allora ucraine o brasiliane,a 20-30.000 euro a botta+ spese 'accessorie' ad 'adozione',spesso andate male,voleva risolvere,e come 'imboccato x 'imboccabili', senza ripetermi,in quest'articolo.Ed è stato fatto decreto da BerlusconiIII...passa 1 mese,1 anno,4 anni-arriva prodi 2 (aspettavamo i sxtri a risolverlo?Non li conoscevamo,forse?)arriva berlusconiIV,ripassa 1mese,1anno,3anni...dove sono i decreti attuativi per far operare sta legge?Lei,ma non solo,non vuol comprendere quel che c'è innanzitutto da comprendere:'il pulpito'...il 'pulpito' da cui 'lagnarsi.Non ha alcun diritto,non avete alcun diritto se dopo 16 anni,con in maggioranza con la vs partecipazione ai governi,il 'problema' persiste...si è anzi ingigantito.
Ritratto di mortimermouse
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
......FINCHE' C'E' POLLAME E MERLAME, C'E' SPERANZA......
I commenti su Il Giornale all'articolo precedente:
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
Ritratto di Roberto_70
Roberto_70
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Come in ogni cosa, dove ci sono numeri ci sono soldi e quindi "malaffare", almeno in Italia. Adottare un bambino è un'odissea, per questo la gente poi rivolge altrove il proprio interesse. Più facile legiferare sull'inseminazione eterologa, sulle adozioni gay che rappresentano uno zero virgola, che normalizzare un settore che perlomeno darebbe una famiglia a tanti bambini.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:51
A quando l'abolizione sic et sempliciter delle coop?? A parte l'arricchimento facile delle stesse e di chi le gestisce qualcuno saprebbe indicarmi al giorno d'oggi la loro utilità e giustificazione del trattamento fiscale che ricevono dallo stato che si direbbe diventato connivente e ladro??
KAVA
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Qualcosa di verosimile lo si legge nell'articolo. Ma 140mila euro l'anno a minore, quando la media è 500/600 € mese, se i soldi arrivano, è una presa in giro per i lettori.
Giorgio5819
Mer, 28/06/2017 - 08:59
Le coop sono, da sempre, un grumo di schifosi sfruttatori delle debolezze altrui. Basta dire che sono gestite da malati di ideologie comuniste fallite da decenni. Ba certi soggetti inutile aspettarsi altro, vanno chiuse TUTTE e dichiarate illegali.
honhil
Mer, 28/06/2017 - 09:04
Si chiama traffico di esseri umani, i soli a non capirlo, a parte le coop rosse bianche e di colore cirricaca che su questa obbrobriosa attività ci spillano soldi a palate, sono, primi nella la lunga schiera di complicità, Mattarella e Francesco.
Fjr
Mer, 28/06/2017 - 09:30
Falcone parlava del cambiamento della mafia, quella dei colletti bianchi ,ma dopo aver letto l'articolo ti viene da pensare che da bianco sia diventato di un'altro colore,Buzzi lo diceva che gli immigrati rendevano più della droga,ma a quanto pare a rendere non sono solo gli immigrati
peter46
Mer, 28/06/2017 - 09:34
Massimo Bocci...solo corruttivo pd,vero?-giovanni Perinciolo... appena arriverà un governo di 'dignitosi' che vorrà prendersi a cuore,non l'arricchimento bipartizan delle coop rosse e bianche(e forse in questo caso,come in tema migranti,molto più 'ingorde'... le bianche)ma la 'codificazione' delle regole che renda operativa quella legge 149 del 2001(ca...volo,più 'imboccati' di così la gent.Maria Sorbi non avrebbe proprio potuto)che nei 7anni su 10 di suo governo dopo l'emanazione della legge,il cdx berlusconian-leghista non ha trovato 'qualche ora' per renderla...operativa. Che non sia stato il business 'biancazzurro',al potere in quegli anni a determinare l'accantonamento'?Certo potevano pensarci anche i sxtri nei 3 anni prodiani,ma...cosa ci si poteva aspettare se erano sxtri?
rossini
Mer, 28/06/2017 - 09:54
Sembrava che i Tribunali dei Minorenni dovessero essere aboliti e sostituiti da sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Invece non se n'è fatto niente. Questi Tribunali dei minorenni sono organismi autoreferenziali e chiusi che fanno il bello e il cattivo tempo col massimo arbitrio. Agitano il feticcio dell'interesse del minore e in nome di questo commettono ogni sorta di prepotenza. Prima si sopprimono e meglio è.
Duka
Mer, 28/06/2017 - 10:02
COOP E BANCHE ROSSE SONO LA VERA SCIAGURA DELL'ITALIA.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:05
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambiua nulla e io ho parlato di coop senza specifiuca
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:07
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambia nulla e io ho parlato di coop senza specificare alcun colore perché il marcio non ha colori e va solo eliminato. Punto!
senzasperanza
Mer, 28/06/2017 - 10:52
scusate come si apre una coop.(magari anche due). in merito all'articolo su prodi..(prodi stai tranquillo il prossimo press della repubblica sarai tu)hahaha .
effecal
Mer, 28/06/2017 - 11:15
grandi sinistri radical chic €€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ affari ,affari su tutto e prova a levargli l'osso dalla bocca
Ritratto di Memphis35
Memphis35
Mer, 28/06/2017 - 11:24
Il capo di questo pelosamente caritatevole giro d'affari va in giro vestito di bianco. Ed abita al riparo di mura il cui spessore eguaglia quello della grande muraglia cinese. Laudetur Iesus Christus!
SAMING
Mer, 28/06/2017 - 12:33
Come volevasi dimostrare.
il sorpasso
Mer, 28/06/2017 - 13:36
Questo Governo non è ora che fermi i strani affari delle Coop?
peter46
Mer, 28/06/2017 - 13:54
Memphis 35...certo,certo...sempre sia lodato.Però...perchè,non potendo iniziare dall'alto(troppo basso per arrivarci) stavolta, Maroni non inizia dal basso 'a ramazzare' i 'caporali' dell'uomo Vestito di Bianco?Perchè forse 'toglierebbe l'ossigeno' alla sua giunta in Lombardia?A già...in Lombardia sono stati 'modellati' ad immagine e 'comportamento' dei Don Verzè,non dell'Uomo 'Vestito di Bianco'...che è venuto 'da fuori',anche.NB:Meno male,comunque ... fino a poco tempo fa la lagna era "dalle 'camicie nere' siam passati ai 'càmici neri'"...e proprio dunque il caso di consegnare le 'camicie' alla storia adottando un altro colore per i 'camici' che ancora resistono,anzi comandano... il bianco.NB:Come lei sa... col 'vestito di Bianco' non siamo parenti,ma....
peter46
Mer, 28/06/2017 - 15:02
Perinciolo...(2°invio)e glielo devo spiegare io,forse?Mi ha mai visto...correre attaccato ad un loro carro,umanitario,sociale, ideale,intrallazzevole perchè no,o meno?Si parlava di un problema che il cdx,sull'onda delle adozioni,allora ucraine o brasiliane,a 20-30.000 euro a botta+ spese 'accessorie' ad 'adozione',spesso andate male,voleva risolvere,e come 'imboccato x 'imboccabili', senza ripetermi,in quest'articolo.Ed è stato fatto decreto da BerlusconiIII...passa 1 mese,1 anno,4 anni-arriva prodi 2 (aspettavamo i sxtri a risolverlo?Non li conoscevamo,forse?)arriva berlusconiIV,ripassa 1mese,1anno,3anni...dove sono i decreti attuativi per far operare sta legge?Lei,ma non solo,non vuol comprendere quel che c'è innanzitutto da comprendere:'il pulpito'...il 'pulpito' da cui 'lagnarsi.Non ha alcun diritto,non avete alcun diritto se dopo 16 anni,con in maggioranza con la vs partecipazione ai governi,il 'problema' persiste...si è anzi ingigantito.
mortimermouse
Mer, 28/06/2017 - 08:27
e il governo (di sinistra!!!) che fa? se ne sta zitta! se ne guarda bene dal dichiararle fuorilegge! ah però! se erano società di destra....subito a polemizzare, loro, la sinistra!!!! IPOCRITI!!!! adesso però il vento è cambiato e cambierà ancora alle elezioni politiche! poi ci penseremo noi!
lavieenrose
Mer, 28/06/2017 - 08:38
non riesco neppure a commentare tanto è lo schifo che provo a leggere questo articolo.
Ritratto di Leonida55
Leonida55
Mer, 28/06/2017 - 08:46
Questa è la loro falsa solidarietà. Se pagano gli altri, invitano tutti, dovessero pagare loro, alrto che ...scozzesi.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:46
..."Già i tempi per affidi e adozioni sono molto lunghi (le coppie in attesa sono oltre diecimila)"!.... Sembrerebbe che le uniche "coppie" che ottengono affidi rapidissimi siano le coppie gay..... Qualcuno sa spiegare perché?? forse che le coppie etero sono inaffidabili o non sufficientemente politicamente corrette ????
Ritratto di saròfranco
saròfranco
Mer, 28/06/2017 - 08:47
"Gestire" gli ignudi!
Massimo Bocci
Mer, 28/06/2017 - 08:50
L'evoluzione della specie??? Dei LADRI, coop, tornasse in auge darvinismo, invece che lo schiavismo intensivo Meticcio (già post industriale) di come ti produco umanoidi per distruggere la civiltà Occidentale e l'Occideinte tutto, come oggi sarebbero loro al centro degli studi di come si producono fecce umanoidi,con falsificazione ma soprattutto tanto e tanto regime Corruttivo e LADRO PD!!!
Ritratto di Roberto_70
Roberto_70
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Come in ogni cosa, dove ci sono numeri ci sono soldi e quindi "malaffare", almeno in Italia. Adottare un bambino è un'odissea, per questo la gente poi rivolge altrove il proprio interesse. Più facile legiferare sull'inseminazione eterologa, sulle adozioni gay che rappresentano uno zero virgola, che normalizzare un settore che perlomeno darebbe una famiglia a tanti bambini.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 08:51
A quando l'abolizione sic et sempliciter delle coop?? A parte l'arricchimento facile delle stesse e di chi le gestisce qualcuno saprebbe indicarmi al giorno d'oggi la loro utilità e giustificazione del trattamento fiscale che ricevono dallo stato che si direbbe diventato connivente e ladro??
KAVA
Mer, 28/06/2017 - 08:51
Qualcosa di verosimile lo si legge nell'articolo. Ma 140mila euro l'anno a minore, quando la media è 500/600 € mese, se i soldi arrivano, è una presa in giro per i lettori.
Giorgio5819
Mer, 28/06/2017 - 08:59
Le coop sono, da sempre, un grumo di schifosi sfruttatori delle debolezze altrui. Basta dire che sono gestite da malati di ideologie comuniste fallite da decenni. Ba certi soggetti inutile aspettarsi altro, vanno chiuse TUTTE e dichiarate illegali.
honhil
Mer, 28/06/2017 - 09:04
Si chiama traffico di esseri umani, i soli a non capirlo, a parte le coop rosse bianche e di colore cirricaca che su questa obbrobriosa attività ci spillano soldi a palate, sono, primi nella la lunga schiera di complicità, Mattarella e Francesco.
Fjr
Mer, 28/06/2017 - 09:30
Falcone parlava del cambiamento della mafia, quella dei colletti bianchi ,ma dopo aver letto l'articolo ti viene da pensare che da bianco sia diventato di un'altro colore,Buzzi lo diceva che gli immigrati rendevano più della droga,ma a quanto pare a rendere non sono solo gli immigrati
peter46
Mer, 28/06/2017 - 09:34
Massimo Bocci...solo corruttivo pd,vero?-giovanni Perinciolo... appena arriverà un governo di 'dignitosi' che vorrà prendersi a cuore,non l'arricchimento bipartizan delle coop rosse e bianche(e forse in questo caso,come in tema migranti,molto più 'ingorde'... le bianche)ma la 'codificazione' delle regole che renda operativa quella legge 149 del 2001(ca...volo,più 'imboccati' di così la gent.Maria Sorbi non avrebbe proprio potuto)che nei 7anni su 10 di suo governo dopo l'emanazione della legge,il cdx berlusconian-leghista non ha trovato 'qualche ora' per renderla...operativa. Che non sia stato il business 'biancazzurro',al potere in quegli anni a determinare l'accantonamento'?Certo potevano pensarci anche i sxtri nei 3 anni prodiani,ma...cosa ci si poteva aspettare se erano sxtri?
rossini
Mer, 28/06/2017 - 09:54
Sembrava che i Tribunali dei Minorenni dovessero essere aboliti e sostituiti da sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Invece non se n'è fatto niente. Questi Tribunali dei minorenni sono organismi autoreferenziali e chiusi che fanno il bello e il cattivo tempo col massimo arbitrio. Agitano il feticcio dell'interesse del minore e in nome di questo commettono ogni sorta di prepotenza. Prima si sopprimono e meglio è.
Duka
Mer, 28/06/2017 - 10:02
COOP E BANCHE ROSSE SONO LA VERA SCIAGURA DELL'ITALIA.
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:05
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambiua nulla e io ho parlato di coop senza specifiuca
giovanni PERINCIOLO
Mer, 28/06/2017 - 10:07
peter46. Invece di tante fregnacce perché non spieghi per esteso quanto ci sia oggi nelle coop delle ragioni ideali, sociali e umanitarie che giustificarono all'origine il trattamento che fu loro consentito??? Che poi le coop bianche siano, secondo quanto affermi, più ingorde di quelle rosse non cambia nulla e io ho parlato di coop senza specificare alcun colore perché il marcio non ha colori e va solo eliminato. Punto!
senzasperanza
Mer, 28/06/2017 - 10:52
scusate come si apre una coop.(magari anche due). in merito all'articolo su prodi..(prodi stai tranquillo il prossimo press della repubblica sarai tu)hahaha .
effecal
Mer, 28/06/2017 - 11:15
grandi sinistri radical chic €€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ affari ,affari su tutto e prova a levargli l'osso dalla bocca
Ritratto di Memphis35
Memphis35
Mer, 28/06/2017 - 11:24
Il capo di questo pelosamente caritatevole giro d'affari va in giro vestito di bianco. Ed abita al riparo di mura il cui spessore eguaglia quello della grande muraglia cinese. Laudetur Iesus Christus!
SAMING
Mer, 28/06/2017 - 12:33
Come volevasi dimostrare.
il sorpasso
Mer, 28/06/2017 - 13:36
Questo Governo non è ora che fermi i strani affari delle Coop?
peter46
Mer, 28/06/2017 - 13:54
Memphis 35...certo,certo...sempre sia lodato.Però...perchè,non potendo iniziare dall'alto(troppo basso per arrivarci) stavolta, Maroni non inizia dal basso 'a ramazzare' i 'caporali' dell'uomo Vestito di Bianco?Perchè forse 'toglierebbe l'ossigeno' alla sua giunta in Lombardia?A già...in Lombardia sono stati 'modellati' ad immagine e 'comportamento' dei Don Verzè,non dell'Uomo 'Vestito di Bianco'...che è venuto 'da fuori',anche.NB:Meno male,comunque ... fino a poco tempo fa la lagna era "dalle 'camicie nere' siam passati ai 'càmici neri'"...e proprio dunque il caso di consegnare le 'camicie' alla storia adottando un altro colore per i 'camici' che ancora resistono,anzi comandano... il bianco.NB:Come lei sa... col 'vestito di Bianco' non siamo parenti,ma....
peter46
Mer, 28/06/2017 - 15:02
Perinciolo...(2°invio)e glielo devo spiegare io,forse?Mi ha mai visto...correre attaccato ad un loro carro,umanitario,sociale, ideale,intrallazzevole perchè no,o meno?Si parlava di un problema che il cdx,sull'onda delle adozioni,allora ucraine o brasiliane,a 20-30.000 euro a botta+ spese 'accessorie' ad 'adozione',spesso andate male,voleva risolvere,e come 'imboccato x 'imboccabili', senza ripetermi,in quest'articolo.Ed è stato fatto decreto da BerlusconiIII...passa 1 mese,1 anno,4 anni-arriva prodi 2 (aspettavamo i sxtri a risolverlo?Non li conoscevamo,forse?)arriva berlusconiIV,ripassa 1mese,1anno,3anni...dove sono i decreti attuativi per far operare sta legge?Lei,ma non solo,non vuol comprendere quel che c'è innanzitutto da comprendere:'il pulpito'...il 'pulpito' da cui 'lagnarsi.Non ha alcun diritto,non avete alcun diritto se dopo 16 anni,con in maggioranza con la vs partecipazione ai governi,il 'problema' persiste...si è anzi ingigantito.
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Re: Diario della caduta di un regime.
AVETE VISTO COME E' SCOMPOSTA LA PUBBLICAZIONE PRECEDENTE?
L'HO LASCIATA COSI' SENZA LE DEBITE CORREZZIONI PER FARVI VEDERE L'OVRA IN AZIONE CHE NON VUOLE LA PUBBLICAZIONE DI QUESTI ARTICOLI
L'HO LASCIATA COSI' SENZA LE DEBITE CORREZZIONI PER FARVI VEDERE L'OVRA IN AZIONE CHE NON VUOLE LA PUBBLICAZIONE DI QUESTI ARTICOLI
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Da pagina 2 del Fatto di oggi.
IL RACCONTO Le telefonate Marco Lillo ricostruisce i contatti su cui si fonda la tesi dei pubblici ministeri romani
“La Procura sbaglia:
il magistrato e Federica
non sono le mie fonti” »
» MARCO LILLO
La Procura di Roma ha preso un grosso brutto granchio.
Federica Sciarelli, una collega che stimo e della quale mi onoro di essere amico, è stata indagata per rivelazione di segreto in concorso con il magistrato Henry John Woodcock, per la fuga di notizie realizzata con il mio articolo sul Fatto che rivelava l’inchiesta Consip il 21 dicembre 2016, e per quelli del 22 e 23 dicembre nei quali riferivo delle indagini sui generali dei carabinieri Del Sette e Saltalamacchia e sul ministro Lotti.
Federica ha subìto anche il sequestro del suo telefonino. Io posso testimoniare, per quello che vale la mia parola e la mia credibilità, che in questo caso la Procura di Roma ha sbagliato.
SE IL PROCURATORE Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, volessero sentire la mia versione sono pronto a testimoniare oggi stesso. Ieri, appresa la notizia, mi sono recato in Procura e mi stato detto di presentare un’istanza in tal senso per essere poi sentito assistito dal mio legale: non perché indagato per questa vicenda, ma perché indagato per un reato minore: la pubblicazione di atti segreti.
La verità, che qui posso già anticipare, è questa: Federica Sciarelli non ha messo in contatto il magistrato Henry John Woodcok con Marco Lillo per scrivere di Consip.
La tesi dell’accusa è probabilmente fondata, da quel che si legge, sui tabulati telefonici del mio cellulare e di quelli dei due indagati.
Ebbene, non c’è grigio in questo caso, ma solo bianco o nero: Woodcock e Sciarelli sono innocenti e la Procura si è sbagliata.
Le telefonate sospette dovrebbero essere quelle fatte da me il 20 dicembre.
Quel giorno ho scritto il primo articolo sulle perquisizioni in Consip e sul ruolo di Tiziano Renzi nell’inchiesta, articolo uscito s ul l ’edizione cartacea del 21 dicembre (“L’amico di Tiziano, il Giglio Magico e la gara da 2,7 mld”).
Dopo avere ricevuto (con altra modalità che ovviamente tengo per me) le notizie sul pezzo, ho chiamato Federica Sciarelli solo per sapere dove si trovasse Henry John Woodcock.
Non è un mistero che il pm Woodcock e Federica Sciarelli siano legati sentimentalmente.
Il mio obiettivo era sapere se Henry John Woodcock fosse a Roma, perché sarebbe stato un riscontro alla notizia, da me già ottenuta ma che volevo ulteriormente verificare: cioè che fosse in corso una perquisizione alla Consip.
Non dissi a Federica perché volevo sapere dove fosse Woodcock e lei, solo per cortesia, mi rispose una cosa tipo: “Marco, se lo sento ti richiamo e ti dico”.
Poi mi richiamò e mi disse una frase tipo: “Marco alla fine l’ho sentito e mi ha detto che non sta a Roma.
Aveva un tono sbrigativo e ha attaccato”.
Il giorno dopo, letto quello che avevo scritto, sempre al telefono Federica ha commentato con me ridendo: “Vedi come fa? Quello mi dice un sacco di cazzate quando deve coprire il segreto su una sua indagine”.
Da pagina 2 del Fatto di oggi.
IL RACCONTO Le telefonate Marco Lillo ricostruisce i contatti su cui si fonda la tesi dei pubblici ministeri romani
“La Procura sbaglia:
il magistrato e Federica
non sono le mie fonti” »
» MARCO LILLO
La Procura di Roma ha preso un grosso brutto granchio.
Federica Sciarelli, una collega che stimo e della quale mi onoro di essere amico, è stata indagata per rivelazione di segreto in concorso con il magistrato Henry John Woodcock, per la fuga di notizie realizzata con il mio articolo sul Fatto che rivelava l’inchiesta Consip il 21 dicembre 2016, e per quelli del 22 e 23 dicembre nei quali riferivo delle indagini sui generali dei carabinieri Del Sette e Saltalamacchia e sul ministro Lotti.
Federica ha subìto anche il sequestro del suo telefonino. Io posso testimoniare, per quello che vale la mia parola e la mia credibilità, che in questo caso la Procura di Roma ha sbagliato.
SE IL PROCURATORE Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, volessero sentire la mia versione sono pronto a testimoniare oggi stesso. Ieri, appresa la notizia, mi sono recato in Procura e mi stato detto di presentare un’istanza in tal senso per essere poi sentito assistito dal mio legale: non perché indagato per questa vicenda, ma perché indagato per un reato minore: la pubblicazione di atti segreti.
La verità, che qui posso già anticipare, è questa: Federica Sciarelli non ha messo in contatto il magistrato Henry John Woodcok con Marco Lillo per scrivere di Consip.
La tesi dell’accusa è probabilmente fondata, da quel che si legge, sui tabulati telefonici del mio cellulare e di quelli dei due indagati.
Ebbene, non c’è grigio in questo caso, ma solo bianco o nero: Woodcock e Sciarelli sono innocenti e la Procura si è sbagliata.
Le telefonate sospette dovrebbero essere quelle fatte da me il 20 dicembre.
Quel giorno ho scritto il primo articolo sulle perquisizioni in Consip e sul ruolo di Tiziano Renzi nell’inchiesta, articolo uscito s ul l ’edizione cartacea del 21 dicembre (“L’amico di Tiziano, il Giglio Magico e la gara da 2,7 mld”).
Dopo avere ricevuto (con altra modalità che ovviamente tengo per me) le notizie sul pezzo, ho chiamato Federica Sciarelli solo per sapere dove si trovasse Henry John Woodcock.
Non è un mistero che il pm Woodcock e Federica Sciarelli siano legati sentimentalmente.
Il mio obiettivo era sapere se Henry John Woodcock fosse a Roma, perché sarebbe stato un riscontro alla notizia, da me già ottenuta ma che volevo ulteriormente verificare: cioè che fosse in corso una perquisizione alla Consip.
Non dissi a Federica perché volevo sapere dove fosse Woodcock e lei, solo per cortesia, mi rispose una cosa tipo: “Marco, se lo sento ti richiamo e ti dico”.
Poi mi richiamò e mi disse una frase tipo: “Marco alla fine l’ho sentito e mi ha detto che non sta a Roma.
Aveva un tono sbrigativo e ha attaccato”.
Il giorno dopo, letto quello che avevo scritto, sempre al telefono Federica ha commentato con me ridendo: “Vedi come fa? Quello mi dice un sacco di cazzate quando deve coprire il segreto su una sua indagine”.
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Nel punto di vista di Cremaschi si individua una parte della crisi di sistema ma non la soluzione.
LIBRE news
Recensioni
segnalazioni.
Cremaschi: sull’euro-regime, da sinistra e M5S solo ciance
Scritto il 29/6/17 • nella Categoria: idee Condividi
Servono nuove rappresentanze sindacali e politiche contro euro e globalizzazione. I grandi sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil sono oggi parte del problema e non certo della soluzione. Io in questa fase lavoro soprattutto coi sindacati di base: ieri ero a Trieste a una grande manifestazione dell’Usb a sostegno dei lavoratori colpiti da provvedimenti drammatici da parte delle multinazionali. Mi sento di dire che sul piano sindacale sta avvenendo qualcosa di simile a quanto avviene sul piano politico: c’è un establishment che è parte del problema anche se a parole dice di volerlo risolvere, e c’è l’esigenza di far emergere nuove rappresentanze che abbiano una posizione molto più netta contro la globalizzazione, contro le politiche europee, l’euro e tutto quello che da 15 anni ci sta massacrando. Le uniche speranze provengono “da fuori”, rispetto agli schieramenti tradizionali, su questo non c’è dubbio sia sul piano sociale che su quello politico, almeno in Italia. Ma non è così sempre e ovunque, ci sono paesi nei quali le forme di rinnovamento in parte sono anche venute dall’interno del sistema: basti guardare a Sanders negli Stati Uniti, che se fosse stato candidato alla presidenza avrebbe probabilmente vinto, o a Corbyn in Gran Bretagna che è riuscito a portare i laburisti su posizioni opposte rispetto a quelle che avevano.
Ogni paese ha quindi la propria ricetta. Parlando per l’Italia non vedo la possibilità di rinnovamento nel tradizionale mondo del centrosinistra o nel tradizionale mondo sindacale. A sinistra si sta parlando di ricomposizioni in vista delle elezioni politiche? Ho un’opinione molto scettica, francamente. Non si può riscoprirsi “di sinistra” solo quando c’è da fare le liste elettorali, e questo la gente lo capisce perfettamente. Io credo che la sinistra in Italia può risorgere solo con un progetto totalmente alternativo, in contrapposizione al Pd e con un progetto sociale di rottura totale con il liberismo, il che vuol dire rompere con l’euro e fare le nazionalizzazioni: un po’ il programma di Corbyn, il quale non aveva il problema dell’euro ma sulle altre cose è stato molto chiaro. Per dirne una: la sinistra non può tacere sul fatto che il governo italiano regala 7 miliardi di euro a Banca Intesa per salvare le banche anziché nazionalizzarle. Queste sono le cose che contano. Tutto il resto, i cosiddetti valori della sinistra, sono aria fritta.
I 5 Stelle? Vedo degli aspetti di crisi politica vera, nel M5S, che derivano da una serie di errori che vedono tutti, ma anche da una questione di fondo che è nel loro imprinting originale, su cui hanno in parte ragione e in parte torto. E’ vero che “sinistra” e “destra” dal punto di vista delle politiche del palazzo sono distinzioni ridicole, perché poi quando vanno al governo fan tutti le stesse cose; ma non è vero che le politiche economiche e sociali di sinistra e quelle di destra siano la stessa cosa. I 5 Stelle confondono l’aspetto di “palazzo” con la sostanza della proposta politica e questo li porta in contraddizione, quindi una volta hanno posizioni di destra e altre di sinistra. Loro non è che non siano né di destra né di sinistra, semplicemente alternano delle posizioni a seconda dei temi. Questo può funzionare in certi brevi periodi, ma in un contesto nel quale i principali poli si stanno riorganizzando ciò rischia di mettere i 5 Stelle in una condizione di essere lacerati, anziché di lacerare.
Onestamente non vedo questa possibilità che i 5 Stelle possano andare al governo. La fase di sfondamento basata sulla crisi degli altri due schieramenti principali è in qualche modo finita, quindi i 5 Stelle forse dovrebbero fare (ma credo che non la faranno) la scelta di “Podemos”, ovvero prepararsi a un percorso di più lunga prospettiva, costruire un vero programma sociale di cambiamento. Io condivido la loro proposta sul reddito, ma non può essere quello perché bisogna sapere come si prendono i soldi, quali sono i processi economici, cosa si fa sull’economia, sulle banche e sistema industriale. Il M5S ha fatto una carica di cavalleria quando il campo era deserto, ma adesso il campo è occupato e bisogna scendere dai cavalli e scavare le trincee: non so come andrà. A me dispiace se i 5 Stelle falliscono, perché penso che il ritorno a centrodestra e centrosinistra in Italia non sia una cosa augurabile, però temo che le loro debolezze di fondo alla fine portino a questo.
(Giorgio Cremaschi, dichiarazioni rilasciate a Maurizio Ribechini per l’intervista “Sinistra rompa con Pd, euro e liberismo; vi spiego la crisi del M5S”, pubblicata da “Blasing News” il 25 giugno 2017).
Nel punto di vista di Cremaschi si individua una parte della crisi di sistema ma non la soluzione.
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Cremaschi: sull’euro-regime, da sinistra e M5S solo ciance
Scritto il 29/6/17 • nella Categoria: idee Condividi
Servono nuove rappresentanze sindacali e politiche contro euro e globalizzazione. I grandi sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil sono oggi parte del problema e non certo della soluzione. Io in questa fase lavoro soprattutto coi sindacati di base: ieri ero a Trieste a una grande manifestazione dell’Usb a sostegno dei lavoratori colpiti da provvedimenti drammatici da parte delle multinazionali. Mi sento di dire che sul piano sindacale sta avvenendo qualcosa di simile a quanto avviene sul piano politico: c’è un establishment che è parte del problema anche se a parole dice di volerlo risolvere, e c’è l’esigenza di far emergere nuove rappresentanze che abbiano una posizione molto più netta contro la globalizzazione, contro le politiche europee, l’euro e tutto quello che da 15 anni ci sta massacrando. Le uniche speranze provengono “da fuori”, rispetto agli schieramenti tradizionali, su questo non c’è dubbio sia sul piano sociale che su quello politico, almeno in Italia. Ma non è così sempre e ovunque, ci sono paesi nei quali le forme di rinnovamento in parte sono anche venute dall’interno del sistema: basti guardare a Sanders negli Stati Uniti, che se fosse stato candidato alla presidenza avrebbe probabilmente vinto, o a Corbyn in Gran Bretagna che è riuscito a portare i laburisti su posizioni opposte rispetto a quelle che avevano.
Ogni paese ha quindi la propria ricetta. Parlando per l’Italia non vedo la possibilità di rinnovamento nel tradizionale mondo del centrosinistra o nel tradizionale mondo sindacale. A sinistra si sta parlando di ricomposizioni in vista delle elezioni politiche? Ho un’opinione molto scettica, francamente. Non si può riscoprirsi “di sinistra” solo quando c’è da fare le liste elettorali, e questo la gente lo capisce perfettamente. Io credo che la sinistra in Italia può risorgere solo con un progetto totalmente alternativo, in contrapposizione al Pd e con un progetto sociale di rottura totale con il liberismo, il che vuol dire rompere con l’euro e fare le nazionalizzazioni: un po’ il programma di Corbyn, il quale non aveva il problema dell’euro ma sulle altre cose è stato molto chiaro. Per dirne una: la sinistra non può tacere sul fatto che il governo italiano regala 7 miliardi di euro a Banca Intesa per salvare le banche anziché nazionalizzarle. Queste sono le cose che contano. Tutto il resto, i cosiddetti valori della sinistra, sono aria fritta.
I 5 Stelle? Vedo degli aspetti di crisi politica vera, nel M5S, che derivano da una serie di errori che vedono tutti, ma anche da una questione di fondo che è nel loro imprinting originale, su cui hanno in parte ragione e in parte torto. E’ vero che “sinistra” e “destra” dal punto di vista delle politiche del palazzo sono distinzioni ridicole, perché poi quando vanno al governo fan tutti le stesse cose; ma non è vero che le politiche economiche e sociali di sinistra e quelle di destra siano la stessa cosa. I 5 Stelle confondono l’aspetto di “palazzo” con la sostanza della proposta politica e questo li porta in contraddizione, quindi una volta hanno posizioni di destra e altre di sinistra. Loro non è che non siano né di destra né di sinistra, semplicemente alternano delle posizioni a seconda dei temi. Questo può funzionare in certi brevi periodi, ma in un contesto nel quale i principali poli si stanno riorganizzando ciò rischia di mettere i 5 Stelle in una condizione di essere lacerati, anziché di lacerare.
Onestamente non vedo questa possibilità che i 5 Stelle possano andare al governo. La fase di sfondamento basata sulla crisi degli altri due schieramenti principali è in qualche modo finita, quindi i 5 Stelle forse dovrebbero fare (ma credo che non la faranno) la scelta di “Podemos”, ovvero prepararsi a un percorso di più lunga prospettiva, costruire un vero programma sociale di cambiamento. Io condivido la loro proposta sul reddito, ma non può essere quello perché bisogna sapere come si prendono i soldi, quali sono i processi economici, cosa si fa sull’economia, sulle banche e sistema industriale. Il M5S ha fatto una carica di cavalleria quando il campo era deserto, ma adesso il campo è occupato e bisogna scendere dai cavalli e scavare le trincee: non so come andrà. A me dispiace se i 5 Stelle falliscono, perché penso che il ritorno a centrodestra e centrosinistra in Italia non sia una cosa augurabile, però temo che le loro debolezze di fondo alla fine portino a questo.
(Giorgio Cremaschi, dichiarazioni rilasciate a Maurizio Ribechini per l’intervista “Sinistra rompa con Pd, euro e liberismo; vi spiego la crisi del M5S”, pubblicata da “Blasing News” il 25 giugno 2017).
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Re: Diario della caduta di un regime.
REPUBBLICA ITALIANA : ULTIMO ATTO
Non può certo confortare che esiste un italiano che si renda conto che da più di tre anni il Cosidetto PD, ha fatto un inversione di marcia con il motto: AVANTI TUTTA.................A DESTRA.
E gli altri che si professavano di sinistra?????????????????????????????????????
IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Mauro Barberis
Società
La sinistra non esiste, ma la destra sì
di Mauro Barberis | 1 luglio 2017
20
• 389
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•
Più informazioni su: Destra, Giuliano Pisapia, Massimo D’Alema, Matteo Renzi, Movimento 5 Stelle, PD, Sinistra
Mauro Barberis
Docente di Diritto, Università di Trieste
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Tutta questa discussione sulla sinistra, dopo le elezioni comunali, discussione che oggi – sabato primo luglio – culmina nelle manifestazioni dei due tronconi della medesima sinistra – è davvero surreale. La sinistra non esiste. È forse esistita nella preistoria, prima dell’invenzione degli smartphone: come gli spazzacamini, il lavoro, la posizione del missionario. Le wikipedia del futuro – che sostituiranno le enciclopedie e i libri in genere – la definiranno proprio così: superstizione originata in occasione di un evento semileggendario, la Rivoluzione francese, ma poi confutata definitivamente, agli inizi del terzo millennio, dall’esempio di un politico italiano, un certo Mattia Penzi o Matteo Squinzi, o Mattarello Renzi.
L’inesistenza della sinistra sarebbe una buona notizia, e anzi ci risparmierebbe un sacco di seccature se, come molti credono, comportasse l’inesistenza della destra e, meglio ancora, di tutto il resto della politica: ma purtroppo non è così. Come a suo modo aveva capito quella santa donna di mia moglie, che confonde sistematicamente la destra e la sinistra quando mi dà indicazioni stradali, la sinistra certamente non esiste, ma esiste inoppugnabilmente la destra, sennò verso dove andrebbe mai il mondo? Anzi non solo la destra esiste, e ci vede benissimo, ma ne esistono almeno tre.
La prima destra, la peggiore di tutte, è proprio quella che si crede sinistra: da Renzi a Pisapia, da Prodi a D’Alema. Qualcuno dirà: ma vi sembra sinistra questa? Qui vi volevo: state cominciando a capire che quella di sinistra è un’idea platonica, priva di alcuna corrispondenza nella realtà? Tutti i politici di sinistra, in realtà, sono solo politici di destra che si sono inventati la sinistra per fregarvi meglio. Al punto che non so neppure chi siano i migliori: quelli che se ne sono resi conto, e fingono alla facciazza nostra, oppure quelli che ci credono davvero, come a Babbo Natale.
La seconda destra, un po’ migliore, è quella che tutti considerano destra, e che comprende personaggi come Trump, Putin e Salvini. È un po’ meglio della precedente solo perché almeno non alimenta illusioni: uno li vota e sa già che prima o poi lo fregheranno, ma a quel punto se l’è andata a cercare. Vi ricordate quando, prima delle elezioni statunitensi, si diceva: speriamo che vinca Trump, sennò se vince Hillary Clinton c’è il rischio di una guerra con la Russia? Adesso Trump, eletto (forse) grazie al Russiagate, alza vertiginosamente le spese militari, aumenta il contingente militare in Afghanistan, vende armi all’Arabia Saudita e gioca con la Corea del Nord a chi butta per primo la bomba. Pura destra, wow.
Ma la destra più sofisticata è la terza, quella trasversale: i Cinquestelle, per fare anche qui il primo esempio che mi viene a tiro. Non solo loro, per carità: tutti quelli che dicono che non c’è differenza fra destra e sinistra e che io ho sempre considerato di destra già solo per questo. Beh, non avevo tutti i torti, ma devo ammettere che in parte avevano ragione loro, sul fatto che la sinistra è solo una delle cinquanta sfumature della destra, per così dire.
Ma basta, la chiudo qui dicendovi un ultimo vantaggio della mia posizione: beninteso, oltre a giustificare l’abbandono della politica per la pastorizia. Sinché uno credeva all’esistenza della sinistra, dire che i Cinquestelle sono di destra suonava come un insulto. Ma ora no: i Cinquestelle sono di destra, e allora? Certo, alla fine sono di destra come tutti gli altri. Ma non c’è mica da offendersi per questo…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07 ... i/3699981/
Non può certo confortare che esiste un italiano che si renda conto che da più di tre anni il Cosidetto PD, ha fatto un inversione di marcia con il motto: AVANTI TUTTA.................A DESTRA.
E gli altri che si professavano di sinistra?????????????????????????????????????
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La sinistra non esiste, ma la destra sì
di Mauro Barberis | 1 luglio 2017
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Mauro Barberis
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Tutta questa discussione sulla sinistra, dopo le elezioni comunali, discussione che oggi – sabato primo luglio – culmina nelle manifestazioni dei due tronconi della medesima sinistra – è davvero surreale. La sinistra non esiste. È forse esistita nella preistoria, prima dell’invenzione degli smartphone: come gli spazzacamini, il lavoro, la posizione del missionario. Le wikipedia del futuro – che sostituiranno le enciclopedie e i libri in genere – la definiranno proprio così: superstizione originata in occasione di un evento semileggendario, la Rivoluzione francese, ma poi confutata definitivamente, agli inizi del terzo millennio, dall’esempio di un politico italiano, un certo Mattia Penzi o Matteo Squinzi, o Mattarello Renzi.
L’inesistenza della sinistra sarebbe una buona notizia, e anzi ci risparmierebbe un sacco di seccature se, come molti credono, comportasse l’inesistenza della destra e, meglio ancora, di tutto il resto della politica: ma purtroppo non è così. Come a suo modo aveva capito quella santa donna di mia moglie, che confonde sistematicamente la destra e la sinistra quando mi dà indicazioni stradali, la sinistra certamente non esiste, ma esiste inoppugnabilmente la destra, sennò verso dove andrebbe mai il mondo? Anzi non solo la destra esiste, e ci vede benissimo, ma ne esistono almeno tre.
La prima destra, la peggiore di tutte, è proprio quella che si crede sinistra: da Renzi a Pisapia, da Prodi a D’Alema. Qualcuno dirà: ma vi sembra sinistra questa? Qui vi volevo: state cominciando a capire che quella di sinistra è un’idea platonica, priva di alcuna corrispondenza nella realtà? Tutti i politici di sinistra, in realtà, sono solo politici di destra che si sono inventati la sinistra per fregarvi meglio. Al punto che non so neppure chi siano i migliori: quelli che se ne sono resi conto, e fingono alla facciazza nostra, oppure quelli che ci credono davvero, come a Babbo Natale.
La seconda destra, un po’ migliore, è quella che tutti considerano destra, e che comprende personaggi come Trump, Putin e Salvini. È un po’ meglio della precedente solo perché almeno non alimenta illusioni: uno li vota e sa già che prima o poi lo fregheranno, ma a quel punto se l’è andata a cercare. Vi ricordate quando, prima delle elezioni statunitensi, si diceva: speriamo che vinca Trump, sennò se vince Hillary Clinton c’è il rischio di una guerra con la Russia? Adesso Trump, eletto (forse) grazie al Russiagate, alza vertiginosamente le spese militari, aumenta il contingente militare in Afghanistan, vende armi all’Arabia Saudita e gioca con la Corea del Nord a chi butta per primo la bomba. Pura destra, wow.
Ma la destra più sofisticata è la terza, quella trasversale: i Cinquestelle, per fare anche qui il primo esempio che mi viene a tiro. Non solo loro, per carità: tutti quelli che dicono che non c’è differenza fra destra e sinistra e che io ho sempre considerato di destra già solo per questo. Beh, non avevo tutti i torti, ma devo ammettere che in parte avevano ragione loro, sul fatto che la sinistra è solo una delle cinquanta sfumature della destra, per così dire.
Ma basta, la chiudo qui dicendovi un ultimo vantaggio della mia posizione: beninteso, oltre a giustificare l’abbandono della politica per la pastorizia. Sinché uno credeva all’esistenza della sinistra, dire che i Cinquestelle sono di destra suonava come un insulto. Ma ora no: i Cinquestelle sono di destra, e allora? Certo, alla fine sono di destra come tutti gli altri. Ma non c’è mica da offendersi per questo…
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Re: Diario della caduta di un regime.
È morto Paolo Villaggio, aveva 84 anni
Col suo ‘ragionier Fantozzi’ ha raccontato l’Italia
Interprete di personaggi legati a una comicità grottesca, come il professor Kranz e Giandomenico Fracchia, è con il ‘travet’ oppresso dai suoi superiori che arriva nelle case degli italiani e li conquista
FQ Magazine
L’attore genovese aveva 84 anni ed era ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli di Roma. “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”, il messaggio della figlia Elisabetta su Facebook, a cui sono subito seguiti centinaia di post di condoglianze. All’attività comica è seguita quella di scrittore, cominciata proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico. Ha recitato in parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmuller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli
di F. Q.
Col suo ‘ragionier Fantozzi’ ha raccontato l’Italia
Interprete di personaggi legati a una comicità grottesca, come il professor Kranz e Giandomenico Fracchia, è con il ‘travet’ oppresso dai suoi superiori che arriva nelle case degli italiani e li conquista
FQ Magazine
L’attore genovese aveva 84 anni ed era ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli di Roma. “Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare”, il messaggio della figlia Elisabetta su Facebook, a cui sono subito seguiti centinaia di post di condoglianze. All’attività comica è seguita quella di scrittore, cominciata proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico. Ha recitato in parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmuller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli
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