La vicenda FIAT

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paolo11
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da paolo11 »

peanuts ha scritto:Ma guarda. La Fiom l'aveva detto di non firmare certa roba. Che tanto prima o poi ci sarebbero andati di mezzo tutti.
E infatti...
Caro peanuts.Infatto quando hanno fatto il referendum.Hanno vinto con l'appoggio della classe impiegatizia, ora si trovano nelle stesse condizioni degli operai.Cassa integrazione. Poi una mancanza di nuovi segmenti specialmente Alfa Roneo l'hanno distrutta.Nessuna auto ibrida che le altre case fanno.
IL fanale della bicicletta funziona con una dinamo.Come viene ricaricata la batteria dell'auto, quando va in autostrada applicando la stessa soluzione possono ricaricare le batterie per poi farla funzionare con l'elettricità.
Ma facendo questo lo stato non ha piu gli introiti che ora ha.
Ciao
Paolo11
cielo 70
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da cielo 70 »

camillobenso ha scritto:Leggendo qua e là in questi mesi non mi sembra di aver letto che Marpionne l’ha salvata dalla gestione rovinosa precedente. E a gestirla non era quel Luca Cordero di Montezemolo, e Giulia Sofia, che dovrebbero scendere in campo per guidare i “moderati”, o mi sbaglio?

Marpionne, tre mesi fa, circa, a fronte della serie negativa dei dati di vendita Fiat ha dichiarato: <<Si costruiscono troppe automobili>>

In senso assoluto dal punto di vista analitico è vero. Ma nel contesto pratico questo vale anche per gli altri produttori. Solo che Wolkwagen e Paesi asiatici non hanno questo problema, vendono.

Perché Marpionne non riesce a vendere?
Io non considero un bene tornare a vendere le auto come succedeva prima. Le strade sono sature. Il problema è che Marchionne si è ostinato a vendere le auto private e ha fatto (o rischia di far) chiudere lo stabilimento degli autobus in Irpinia (che credo che facesse parte del gruppo Fiat). Non pensa minimamnete a produrre dei mezzi, come gli autobus (o volendo anche i treni come fa l'ex presidente), che hanno un basso impatto ambientale e contribuiscono a intasare di meno le strade.
Questa ottusità, unita alla bassissima domanda, visto che girano pochi soldi, ha contribuito alla mancanza di vendite; e anche il fatto che non ha innovato. Non gli operai che lavorano poco.
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

Fiat lascia, in Piemonte arriva Volkswagen “Questa è un’area con enormi capacità”

Mentre il Lingotto guarda a Detroit, i dirigenti dell'azienda tedesca hanno incontrato 30 aziende di componentistica per valutare accordi di fornitura. Testa di ponte la Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Lo storico Giuseppe Berta: "Qui si concentrano aziende anche piccole ma di altissimo livello"

di Mauro Del Corno | 25 maggio 2012

A volerla vedere l’America la trovi anche qui. Per cercare innovazione, prodotti d’avanguardia, lavoratori efficienti ed esperti, i dirigenti di Volkswagen non hanno attraversato l’Oceano ma solo le Alpi. Sono venuti a Torino per incontrare 30 aziende piemontesi di componentistica auto e valutare accordi di fornitura. Proprio in quello che fino a ieri fa era il feudo della Fiat ma da cui il Lingotto si sta progressivamente disimpegnando dopo la svolta “Detorit-centrica” impressa da Sergio Marchionne. Ed è probabilmente qualcosa di più di una coincidenza il fatto che il gruppo tedesco muova verso Torino proprio mentre Fiat spedisce in cassa integrazione tutti i dipendenti di Mirafiori per la prima volta nella storia del celebre stabilimento.

La testa di ponte per lo sbarco tedesco in Piemonte è la Italdesign di Giorgetto Giugiaro, prestigiosa firma del design automobilistico passato armi e bagagli sotto l’insegna tedesca nel 2010, in aperta polemica con le politiche industriali di Fiat. Insieme alle istituzioni locali Italdesign ha promosso e organizzato l’incontro e ad ascoltare l’entusiasmo con cui Walter De Silva, responsabile design di Volkswagen, accoglie l’iniziativa viene da pensare che Fiat stia davvero abbandonando un tesoro.

Secondo De Silva questa è ” un’ area esplosiva , dove ci sono grandissime capacità”. Nell’ormai ex territorio di casa Agnelli, sono presenti ben 900 aziende della filiera auto, a volte anche molto piccole ma estremamente agguerrite e innovative. Come sottolinea Giuseppe Berta, storico dell’economia, profondo conoscitore di Fiat e del tessuto imprenditoriale piemontese, quest’area ha davvero pochi eguali al mondo. “Qui, spiega, si concentrano aziende di design e di meccatronica di altissimo livello. Non si producono semplici componenti per auto ma veri e propri sistemi in cui è presente molta alta tecnologia”. “Per di più – continua Berta – la scrematura è già avvenuta negli anni scorsi e ormai sono rimaste solo le imprese più sofisticate e competitive”.

L’arrivo di Volkswagen è dunque l’ennesimo segno di vitalità e capacità di questo prezioso tessuto imprenditoriale ormai capace di sopravvivere e affermarsi anche senza mamma o matrigna Fiat. I tedeschi sono talmente attratti dalle potenzialità di questa zona da non escludere neppure l’ipotesi di installare direttamente qui un loro stabilimento. Nessuna paura di sindacati, Fiom o articolo 18. Anzi, proprio in questi giorni il gruppo ha deciso di portare anche in Italia il modello tedesco di co-gestione che valorizza il ruolo dei sindacati coinvolgendoli direttamente nella scelte strategiche dell’azienda. L’accordo è stato firmato la scorsa settimana e riguarderà i mille dipendenti della rete distributiva italiana di Volkswagen.

Una strada che corre in direzione opposta rispetto alla Fiat di Marchionne. Qualcuno dirà che, al di là di scelte e valutazioni ideologiche, i tedeschi semplicemente se lo possono permettere. Volkswagen è infatti un gruppo che punta alla leadership mondiale, macina utili, infila un record di vendite dopo l’altro e solo nel 2011 ha pagato ai suoi dipendenti un bonus da 7500 euro. Ma questi risultati non piovono dal cielo. Sono scelte di politiche lungimiranti frutto di grandi investimenti sul prodotto e, appunto, di un rapporto virtuoso con le forze lavoro. A metà degli anni 90 il gruppo tedesco immatricolava in Europa più o meno lo stesso numero di auto di Fiat. Oggi ne vende quasi il quadruplo. Ogni anno investe in ricerca su nuovi modelli qualcosa come 20 miliardi di euro, dieci volte tanto rispetto a quanto fa Fiat.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... ta/241311/
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

Fiat, Marchionne ci ripensa
No nuova Punto e 500 mln di tagli.


La Fiat è pronta a rivedere di 500 milioni di euro gli investimenti in Europa.
Lo ha annunciato l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, a Madrid, dove si trova per un evento Acea, in un'intervista rilasciata a Bloomberg:
«La riduzione degli investimenti - ha spiegato il manager - è di circa mezzo miliardo di euro rispetto a quanto avevamo previsto lo scorso anno per il 2012 in Europa».

Diversi i fattori che potrebbero giocare a favore di un'eventuale ripresa dell'Europa, secondo Marchionne:
«La Grecia, l'andamento dell'euro e come l'Europa sosterrà la crescita».

Tornando invece a casa Fiat, la nuova Grande Punto, il modello inizialmente previsto per il 2013 nello stabilimento di Melfi,
«è uno dei progetti che stiamo riconsiderando»,
ha reso noto Marchionne.


«E' uno dei progetti che stiamo riconsiderando in linea con i cambiamenti» del mercato in Europa,
ha detto l'amministratore delegato di Fiat, aggiungendo che il Lingotto sta discutendo di partnership
«con diverse persone e in alcuni casi le nostre architetture, compresa quella per la Punto, sono coinvolte nei colloqui».

«Non ne parliamo più perchè lo abbiamo ritirato come progetto»,
ha poi risposto Marchionne alla possibilità che il piano di investimenti per fabbrica italia vada avanti.


Interpellato a margine dell'assemblea annuale dell'Acea a madrid, marchionne conferma però che
«il piano
di investimento che ho annunciato è confermato quindi mirafiori va bene».

http://www.unita.it/italia/fiat-marchio ... i-1.421026

******************************

Cialtronne !!!!!!!!!!!!!
camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

Prepariamoci a licenziamenti Fiat.....

AUTO
Immatricolazioni giù dell'8,4%
Fiat peggio del mercato: -12,1%

Da inizio anno il Lingotto ha perso il 16,6% riducendo la propria quota di mercato dal 7,4% al 6,7%. Tengono i marchi tedeschi da Volkswagen a Bmw e Daimler, male Psa (-14,9% da gennaio) e Renault (-19,4%)


MILANO - Ottavo calo consecutivo a maggio per il mercato dell'auto in Europa. Secondo quanto comunicato dall'Acea, nei 27 Paesi Ue più quelli Efta il mese scorso sono state immatricolate 1.150.434 nuove vetture, in flessione dell'8,4% rispetto a 1.255.681 segnato un anno fa. Ad aprile il mercato era sceso del 6,5%. Nei primi cinque mesi dell'anno le immatricolazioni hanno ceduto il 7,3%, attestandosi a 5.641.371 contro i 6.084.990 dello stesso periodo del 2011.

Peggio del mercato il gruppo Fiat che ha registrato vendite in calo del 12,1% a 82.501 Unità. La quota di mercato del Lingotto è quindi diminuita al 7,2% dal 7,5% del maggio 2011. Tra i marchi della casa torinese, le vetture Fiat hanno visto immatricolazioni in discesa dell'11,7% a e le Alfa Romeo del 29,7%, mentre Lancia/Chrysler ha fatto segnare +1,1% e Jeep +31,7%. Tra le altre case, Volkswagen consolida la propria leadership di mercato con vendite in discesa del 5,5% e quota salita al 24,6% dal 23,9%.

Alle spalle di Volkswagen, Psa Peugeot Citroen ha registrato immatricolazioni in discesa del 19,6% e una quota di mercato calata all'11,8% dal 13,5%. Le vendite di Gm sono diminuite dell'8,6% (quota stabile all'8,8%), quelle di Renault del 12,8% (quota all'8,4% dall'8,9%) e quelle di Ford del 12,6% (quota al 7,6% dal 7,9%). Al sesto posto si piazza Fiat, seguita da Bmw (-5,8% le vendite, quota al 6,4% dal 6,2%), Daimler (-5,2%, quota al 5,2% dal 5,1%) e Toyota (+13,2%, quota al 4% dal 3,3%).

Quanto ai dati sui cinque mesi da gennaio a maggio, il mercato si è contratto del 7,3%. Tra i costruttori, Volkswagen ha fatto segnare -1,9% (quota al 24,1% dal 22,8%), Psa -14,9% (al 12% dal 13%), Renault -19,4% (all'8,3% dal 9,6%), Gm -11,2% (all'8,2% dall'8,6%), Ford -8,2% (al 7,9% dall'8%), Fiat -16,6% (al 6,7% dal 7,4%), Bmw -0,6% (al 6% dal 5,6%), Daimler +2% (al 5% dal 4,6%) e Toyota -4,5% (al 4,3% dal 4,2%).

A maggio le vendite sono cresciute solo in Gran Bretagna (+7,9%), mentre le contrazioni maggiori si sono registrate in Francia (-16,2%) e Italia (-14,3%). Dall'inizio dell'anno le immatricolazioni sono stabili in Germania (+0,3%) e crescono in Gran Bretagna (+2,6%), mentre sono crollate in Italia (-18,9%) e Francia (-17,2%).

(15 giugno 2012)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -37237021/
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

Considerato anche l'indotto, è una bomba sociale, di cui nessuno si interessa.

Quelli che inneggiavano a Marchionne (Fassino, Veltroni, Renzi ecc.) dovrebbero avere il pudore di scomparire per sempre dalla scena politica.
camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Considerato anche l'indotto, è una bomba sociale, di cui nessuno si interessa.

Quelli che inneggiavano a Marchionne (Fassino, Veltroni, Renzi ecc.) dovrebbero avere il pudore di scomparire per sempre dalla scena politica.
Sottoscrivo,.....solo che bisognerebbe anche farglielo sapere....
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

camillobenso ha scritto:Prepariamoci a licenziamenti Fiat.....

/
vabbè:

termini imerese,
pomigliano,
irisbus,
new holland,
OM carrelli elevatori,
ed altri...
secondo me Cialtronne è da mo' che licenzia...
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

l'ennesima figuraccia di Cialtronne:

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Fiat condannata, deve assumere 145 operai Fiom

Il Tribunale di Roma ha condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano:
145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica.
Lo rende noto la stessa Fiom precisando che 19 iscritti al sindacato avranno anche diritto a 3.000 euro per danno.

Il Tribunale di Roma ha condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano: 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica. Lo rende noto la stessa Fiom precisando che 19 iscritti al sindacato avranno anche diritto a 3.000 euro per danno.

La Fiom - spiegano l'avvocato Elena Poli - ha fatto causa alla Fiat sulla base di una normativa specifica del 2003 che recepisce direttive europee sulle discriminazioni. Alla data della costituzione in giudizio, circa un mese fa, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom. In base a una simulazione statistica affidata a un professore di Birmingham le possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni.


Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha agito per conto di tutti i 382 iscritti alla sua organizzazione (nel frattempo il numero è sceso a 207) e a questa cifra fa riferimento il giudice ordinando all'azienda di assumere 140 lavoratori con la tessera dei metalmeccanici Cgil. L'azione antidiscriminatoria - spiega ancora il legale della Fiom - può essere promossa dai diretti discriminati e se la discriminazione è collettiva dall'ente che li rappresenta. Per questo 19 lavoratori hanno deciso di sottoscrivere individualmente la causa e hanno ottenuto i 3.000 euro di risarcimento del danno.

http://www.unita.it/economia/fiat-conda ... i-1.422673
peanuts
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: La vicenda FIAT

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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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