Come se ne viene fuori ?

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UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

UncleTom ha scritto:La domanda è più che lecita, caro pancho, e la risposta è sì.

Tieni presente che Windows 10 incorpora WINDOWS DEFENDER OFLINE, che è derivato da Microsoft Security Essential creato per proteggere le versioni precedenti.

Ma non solo, anche se sono in contrasto ne ho installati altri.

Ma il problema è altrove.


CONTINUA
Il giorno di Santo Stefano, mio cugino ha aggiunto: “ Ma se ti rompono l'anima per tu che sei nessuno, allora cosa dovrebbero fare a Scanzi (Andrea), del Fatto Quotidiano, che ha scritto il libro “RENZUSCONI”, arrivato alla quarta ristampa da quando è uscito quaranta giorni fa?

(TANTO PER DARTI UN'IDEA.
QUANDO HO INIZIATO A SCRIVERE QUESTA SECONDA PARTE, HO STACCATO IL COLLEGAMENTO WI-FI PER NON AVERE INTROMISSIONI DI SORTA.
ARRIVATO AL VOCABOLO THREAD, HO AVUTO QUALCHE DUBBIO CHE FOSSE SCRITTO GIUSTO. QUINDI MI SONO RICOLLEGATO IN RETE, MA HO SCOPERTO CHE “QUALCUNO” LO AVEVA GIA' FATTO PER CONTO SUO.)


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UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

COME PUI NOTARE E' IN AZIONE IN QUESTO MOMENTO. HA TAGLIATO LA SECONDA PARTE
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

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Quando continuerai a leggere questo thread, caro pancho, procurati un bottiglione di “quel bon” per tenerti su, ne avrai bisogno.

Qualcuno che leggerà queste righe potrebbe essere indotto a pensare “ Ecco il solito bauscione milanese che si fa' pubblicità”.

Non è così.

In questi ultimi mesi, per me' sarebbe molto più facile convincere i miei interlocutori dello sbarco degli alieni sul Pianeta Terra che fargli comprendere cosa sto scoprendo.

Andrea, il giovane tecnico informatico che mi ha seguito in questi mesi, è arrivato a dirmi: “Lascia perdere di stare sveglio alla notte per scrivere di politica”.

Lui, come altri, si sono chiesti: “Per quale motivo ti perseguitano, se la totalità delle informazioni che pubblichi è disponibile sulla stampa e sulla rete?”

Il giorno di Santo Stefano, mio cugino ha aggiunto: “ Ma se ti rompono l'anima per tu che sei nessuno, allora cosa dovrebbero fare a Scanzi (Andrea), del Fatto Quotidiano, che ha scritto il libro “RENZUSCONI”, arrivato alla quarta ristampa da quando è uscito quaranta giorni fa?

(TANTO PER DARTI UN'IDEA.
QUANDO HO INIZIATO A SCRIVERE QUESTA SECONDA PARTE, HO STACCATO IL COLLEGAMENTO WI-FI PER NON AVERE INTROMISSIONI DI SORTA.
ARRIVATO AL VOCABOLO THREAD, HO AVUTO QUALCHE DUBBIO CHE FOSSE SCRITTO GIUSTO. QUINDI MI SONO RICOLLEGATO IN RETE, MA HO SCOPERTO CHE “QUALCUNO” LO AVEVA GIA' FATTO PER CONTO SUO.)


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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

Prova a leggere questo articolo, caro pancho, perché la Banda Hacker ha bloccato il copia incolla



https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... y/4072665/
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

Caro pancho, questa è di qualche minuto fa.

Dopo tre tentavi abortiti della scansione del Sistema di protezione Windows "Windows Defence Security Center", è comparsa questa indicazione:


Protezione da virus e minacce

Visualizza la cronologia delle minacce, e eseguire un'analisi della ricerca di virus
e altre minacce, specifica le impostazioni di protezione e ottieni gli aggiornamenti della protezione.


X Il servizio delle minacce si è interrotto.
Riavviarlo adesso


Pulsante:>Riavvia ora



La Banda Hacker lo ha interrotto in continuazione
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

La Banda Hacker non consente il completamento della lettura di questa segnalazione Microsoft:



https://microsoftedgetips.microsoft.com ... ?source=f1
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da UncleTom »

LA BANDA HACKER IN AZIONE


il Giornale.it lo ha reso ineccessibile. Tanto da far appararire questa segnalazione:


Impossibile contattare il server

Firefox non riesce a contattare il server ilgiornale.

Verificare se l’indirizzo contiene errori di battitura del tipo ww.example.com invece di http://www.example.com
Se non è possibile caricare alcuna pagina, controllare la connessione di rete del computer.
Se il computer o la rete sono protetti da un firewall o un proxy, assicurarsi che Firefox abbia i permessi per accedere al web.




In precedenza dirottava su:

https://www.facebook.com/ilGiornale/



MAI CONTATTATO NE DIGITATO




QUESTO FA PENDERE L'IPOTESI CHE GLI HACKER SIANO AL SOLDO DEL GIORNALE E FORSE DI BERLUSCONI

E' POSSIBILE ANCHE CHE SILVIO NON SIA AL CORRENTE MA SIA SOLO UN'INIZIATIVA DEL QUOTIDIANO
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Re: Come se ne viene fuori ?

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Magaldi: elezioni-farsa, poi finalmente toccherà agli italiani


Scritto il 08/1/18 • nella Categoria: idee Condividi

Preparatevi all’ultima farsa dei morti viventi: fingono di candidarsi per governare il paese, ben sapendo che non ci proveranno neppure, perché occuparsi dell’Italia significa sfidare Bruxelles. Il loro unico obiettivo? Tentare di salvare la poltrona, col terrore di non riuscirci: la coperta delle larghe intese è troppo stretta, in tanti resteranno al freddo e fatalmente daranno filo da torcere al governicchio che Mattarella proverà comunque a mettere in pista, per tirare a campare ancora un po’. Tradotto: «Queste elezioni saranno senza vincitori e daranno vita a un esecutivo dal respiro corto, un ectoplasma come il governo Letta o quello di Gentiloni». Dopodiché, tempo scaduto: sarà la fine, per questi partiti che oggi promettono di avere ancora un futuro davanti a sé. «E lo sanno, che è l’ultima fermata», perché poi finiranno i residui scampoli di illusione, dalla chimera Renzi al surreale Berlusconi. Tutti a casa, e palla al centro: toccherà finalmente agli italiani, dopo tanto tempo. Ne è convinto Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, osservatore ravvicinato della politica nazionale ed europea. Pronostico: la crisi, sempre più feroce, indurrà la popolazione a scendere in campo direttamente, occupandosi del proprio destino. Obiettivo: un cambio radicale di paradigma. Giù le tasse, fine dell’austerity, stop ai trattati-capestro dell’Ue, recupero della sovranità finanziaria nazionale.
Ai microfoni di “Colors Radio”, Magaldi offre una visione precisa dello scenario che si va preparando. «Punto primo: nessuno dei tre blocchi vincerà le elezioni, nessuno sfonderà e nemmeno crollerà». In altre parole, si prefigura la peggiore delle prospettive possibili: «Il centrodestra si illude fare mirabilie sull’onda del voto siciliano ma resterà deluso, così come Salvini e la Meloni che, in ossequio all’alleanza elettorale con Berlusconi, si scoprono ogni giorno più moderati». Più in calo il clan renziano del Pd, che però non è ancora pronto a rottamare il leader, «anche solo per una questione di poltrone da mantenere». I 5 Stelle? «E’ vero che molti militanti sono delusi dalle perfomance dei dirigenti, ma intanto sono curiosi di vedere come se la caverà di Maio, che comunque in nessun caso sarà premier». Governo tecnico? Giammai: «Gli italiani si sono “vaccinati” con Monti, hanno imparato che i tecnocrati di quel calibro sono ancora meno trasparenti dei politici: obbediscono a interessi inconfessabili. E Mattarella, che magari non brilla di molte virtù, non ha però la protervia di Napolitano: incaricherà una figura incolore, destinata a durare poco».
Nel frattempo, si augura Magaldi, gli italiani apriranno gli occhi: «Per anni hanno votato politici che baravano sistematicamente: si candidavano a rimettere in piedi il paese, sapendo benissimo che invece non avrebbero contato nulla, di fronte ai poteri forti internazionali». Lo stesso Renzi si è limitato a fingere di fare le riforme che Berlusconi aveva solo promesso per vent’anni, e i 5 Stelle vanno alle elezioni senza un programma di governo per l’Italia. Poi ci sono i cespugli, più o meno imbarazzanti, come “Liberi e Uguali”, con Pietro Grasso «intronato da quattro amici al bar». E la Bonino, che ottiene il simbolo da Tabacci per evitare di raccogliere le firme per candidarsi? «Stupisce un simile gesto da una radicale: se fatta bene, proprio la raccolta firme è un’occasione per fare campagna elettorale in modo democratico, presentandosi ai cittadini». Tutti a casa? L’astensionismo sarà alto, le premesse ci sono tutte: nessuno dei concorrenti ha idee spendibili per risollevare le sorti del paese. «Ma restare a guardare non è una soluzione», sostiene Magaldi, che sta lavorando per la nascita di un nuovo soggetto politico, il Pdp (Partito Democratico Progressista), con una prospettiva rivoluzionaria: respingere il paradigma neoliberista del rigore.
Finita la farsa elettorale del 4 marzo, dice, sotto la spinta dell’inesorabile crisi economica gli elettori smetteranno di regalare deleghe in bianco a partiti nei quali non hanno più alcuna fiducia. «Si sta avvicinando la fine di un ciclo, questo è certo: niente sarà più come prima. Dopo le elezioni 2018, tutti si accorgeranno che nessuno dei candidati ha gli strumenti per rappresentare degnamente l’Italia, affrontando la crisi in modo adeguato». Gli italiani? «Toccherà a loro decidere: se restare a casa ancora una volta, o partecipare direttamente alla costruzione di un futuro diverso, diametralmente opposto a quello sin qui confezionato dal finto centrosinistra e dal finto centrodestra, entrambi asserviti alle logiche sovranazionali, supermassoniche, che hanno orientato l’Unione Europea: un apparato burocratico “matrigno”, manovrato esclusiamente da interessi privati, industriali e finanziari». Nessuno lo dice apertamente, certo: anche per questo, il voto del 4 marzo sarà davvero una farsa. L’ennesima, l’ultima. Poi, dice Magaldi, qualcosa dovrà per forza succedere: questo paese, prima o poi, dovrà svegliarsi.

Preparatevi all’ultima farsa dei morti viventi: fingono di candidarsi per governare il paese, ben sapendo che non ci proveranno neppure, perché occuparsi seriamente dell’Italia significa sfidare Bruxelles. Il loro unico obiettivo? Tentare di salvare la poltrona, col terrore di non riuscirci: la coperta delle larghe intese sarà troppo stretta, in tanti resteranno al freddo e fatalmente daranno filo da torcere all’inciucio, al governicchio che Mattarella proverà comunque a mettere in pista, per tirare a campare ancora un po’. Tradotto: «Queste elezioni saranno senza vincitori e daranno vita a un esecutivo dal respiro corto, un ectoplasma come il governo Letta o quello di Gentiloni». Dopodiché, tempo scaduto: sarà la fine, per questi partiti che oggi promettono di avere ancora un futuro davanti a sé. «E lo sanno, che è l’ultima fermata», perché poi finiranno i residui scampoli di illusione, dalla chimera Renzi al surreale Berlusconi. Tutti a casa, e palla al centro: toccherà finalmente agli italiani, dopo tanto tempo. Ne è convinto Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, osservatore ravvicinato della politica nazionale ed europea. Pronostico: la crisi, sempre più feroce, indurrà la popolazione a scendere in campo direttamente, occupandosi del proprio destino. Obiettivo: un cambio radicale di paradigma. Giù le tasse, fine dell’austerity, stop ai trattati-capestro dell’Ue, recupero della sovranità finanziaria nazionale.

Ai microfoni di “Colors Radio”, Magaldi offre una visione precisa dello scenario che si va preparando. «Punto primo: nessuno dei tre blocchi vincerà le elezioni, nessuno sfonderà e nemmeno crollerà». In altre parole, si prefigura la peggiore delle Gioele Magaldiprospettive possibili: «Il centrodestra si illude di fare mirabilie sull’onda del voto siciliano ma resterà deluso, così come Salvini e la Meloni che, in ossequio all’alleanza elettorale con Berlusconi, si scoprono ogni giorno più moderati». Più in calo il clan renziano del Pd, che però non è ancora pronto a rottamare il leader, «anche solo per una questione di poltrone da mantenere». I 5 Stelle? «E’ vero che molti militanti sono delusi dalle perfomance dei dirigenti, ma intanto sono curiosi di vedere come se la caverà di Maio, che comunque in nessun caso sarà premier». Governo tecnico? Giammai: «Gli italiani si sono “vaccinati” con Monti, hanno imparato che i tecnocrati di quel calibro sono ancora meno trasparenti dei politici: obbediscono a interessi inconfessabili. E Mattarella, che magari non brilla di molte virtù, non ha però la protervia di Napolitano: incaricherà una figura incolore, probabilmente destinata a durare poco».

Nel frattempo, si augura Magaldi, gli italiani apriranno gli occhi: «Per anni hanno votato politici che baravano sistematicamente: si candidavano a rimettere in piedi il paese, sapendo benissimo che invece non avrebbero contato nulla, di fronte ai poteri forti internazionali». Lo stesso Renzi si è limitato a fingere di fare le riforme che Berlusconi aveva solo promesso per vent’anni, e i 5 Stelle vanno alle elezioni senza un programma di governo per l’Italia. Poi ci sono i cespugli, più o meno imbarazzanti, come “Liberi e Uguali”, con Pietro Grasso «intronato da quattro amici al bar». E la Bonino, che ottiene il simbolo da Tabacci per evitare di raccogliere le firme per candidarsi? «Stupisce un simile gesto da una radicale: se fatta bene, proprio la raccolta firme è un’occasione per fare campagna elettorale in modo democratico, presentandosi ai cittadini». Tutti a Renzicasa? L’astensionismo sarà alto, le premesse ci sono tutte: nessuno dei concorrenti ha idee spendibili per risollevare le sorti del paese. «Ma restare a guardare non è una soluzione», sostiene Magaldi, che sta lavorando per la nascita di un nuovo soggetto politico liberalsocialista, il Pdp (Partito Democratico Progressista), con una prospettiva rivoluzionaria: respingere al mittente il paradigma neoliberista del rigore europeo.

Finita la farsa elettorale del 4 marzo, dice, sotto la spinta dell’inesorabile crisi economica gli elettori smetteranno di regalare deleghe in bianco a partiti nei quali non hanno più alcuna fiducia. «Si sta avvicinando la fine di un ciclo, questo è certo: niente sarà più come prima. Dopo le elezioni 2018, tutti si accorgeranno che nessuno dei candidati ha gli strumenti per rappresentare degnamente l’Italia, affrontando la crisi in modo adeguato». Gli italiani? «Toccherà a loro decidere: se restare a casa ancora una volta, o partecipare direttamente alla costruzione di un futuro diverso, diametralmente opposto a quello sin qui confezionato dal finto centrosinistra e dal finto centrodestra, entrambi asserviti alle logiche sovranazionali, supermassoniche, che hanno orientato l’Unione Europea: un apparato burocratico “matrigno”, manovrato esclusivamente da interessi privati, industriali e finanziari». Nessuno lo dice apertamente, certo: anche per questo, il voto del 4 marzo sarà davvero una farsa. L’ennesima, l’ultima. Poi, dice Magaldi, qualcosa dovrà per forza succedere: questo paese, alla fine, dovrà svegliarsi.
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

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..................NEL SEGNO DELLA DISGREGAZIONE TOTALE.....




Tommaso CERNO, ex direttore dell'Espresso e da ottobre u.s., condirettore di "La Repubblica", si candida per il PD in decomposizione avanzata ed irreversibile, grazie allo sfasciacarrozze Pinocchio Mussoloni.


Dal Fatto Quotidiano a pagina 2:

Non c'è pace a Repubblica: Cerno con il Pd
UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

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:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
BANDA HACKER IN AZIONE





................VERSO IL 4 MARZO



Il quotidiano "La Stampa", ieri, a pagina 7 ha pubblicato una ricerca effettuata da Community Media Resarrch in collaborazione con Intesa Sanpaolo, dal titolo :
Effetto banderuola sulle elezioni
senza un partito tre italiani su 10


Cala il distacco verso la politica e cresce la tendenza a valutare l'offerta
Astensionismo, raddoppia il numero di chi pensa che votare sia inutile


Dalla tabella :

Motivi per cui non si andrà a votare (val. %)

Votare è inutile tanto le cose non cambiano ......................... (2018) 40,7 -- (2015) 27,5

I politici non si interessano dei problemi della gente come me (2018) 26,4 -- (2015) 37,4

I partiti mi fanno schifo.........................................................(2018)12,9 -- (2015) 15,2


CONTINUA
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