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peanuts
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Re: Top News

Messaggio da peanuts »

Ci sono vittime ta cui operai che erano al lavoro nel turno di notte.
Chissà che ne pensa la marcegaglia.

La mia solidarietà a tutti quanti coloro che sono stati colpiti da questo dramma.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Tra i detti italiani c'è anche :

"Le disgrazie non vengono mai sole"
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Terremoto del 5.9 Richter alle ore 4.04 in Emilia Romagna. Quattro morti
Epicentro tra Bologna, Modena e Ferrara. Diverse e significative le scosse di assestamento. La gente è scesa in strada e in molti hanno dormito dentro alle proprie auto. Crollati campanili, chiese ed edifici storici nella bassa modenese[/b]


di Redazione Il Fatto Quotidiano | Emilia Romagna | 20 maggio 2012

Commenti (32)


E’ di quattro morti il bilancio – ancora provvisorio – della forte scossa di terremoto avvertita nella notte in tutto il Nord Italia. Le vittime sono tutte in Emilia Romagna, dove si è registrato l’epicentro del sisma di magnitudo 5.9, tutte in provincia di Ferrara: due a Sant’Agostino, nel crollo di una fabbrica di ceramica, una a Ponte Rodoni di Bondeno, dove è caduto il capannone di un’azienda a ciclo continuo di polistirolo espanso. Una quarta vittima è stata uccisa da un malore. Si tratta di una donna di 37 anni che viveva nel bolognese. Ingenti danni anche in provincia di Modena, dove sono segnalati diversi crolli.

La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da almeno sei repliche: tra cui quella delle 5.02 da 5 gradi Richter. L’epicentro nella pianura padana emiliana, a una decina di chilometri di profondità dal suolo, sempre nella stessa zona, in provincia di Modena, dove secondo le forze dell’ordine, intervenute per rispondere alle numerose chiamate ricevute dal pronto soccorso, assistere le abitazioni isolate ed estrarre coloro che sono rimasti schiacciati dalle macerie, si registrano una cinquantina di feriti non gravi.

I danni principali si sono verificati a San Felice sul Panaro, dove è crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia. Là non solo i monumenti simbolo della città sono stati gravemente danneggiati, la torre dell’orologio e la rocca, ma due palazzine del centro, una in via Frassoni e una in via Miari, sono state abbattute dal terremoto. L’intervento tempestivo di carabinieri, polizia e pompieri ha permesso di trarre in salvo tutti i residenti, che non hanno riportato gravi lesioni. Tra i superstiti anche una bambina, che è stata estratta viva dalle macerie della casa in cui viveva con la famiglia dopo che la madre aveva chiamato l’ospedale per chiedere aiuto, subito dopo la prima scossa di terremoto. Evacuato per precauzione l’ospedale cittadino e quello di Mirandola, mentre i pazienti sono stati condotti a Carpi insieme ai feriti per ricevere assistenza. In strada, insieme ai paramedici, anche gli abitanti di Finale, evacuati dalle proprie abitazioni almeno fino alle 11.00, in attesa del via libera dalla protezione civile. Molti di loro erano in lacrime davanti alle macerie del centro storico, altri al telefono nel tentativo di contattare i propri cari. “Ci siamo svegliati di soprassalto, con gli oggetti che ci crollavano addosso – ha raccontato un residente di Sorbara, paesino limitrofo, giunto in città per avere informazioni – la casa sembrava un castello di carta”. La terra ha continuato a tremare regolarmente per diverse ore, micro scosse di assestamento secondo i carabinieri, mentre la sirena d’allarme ancora suonava e i pompieri spegnevano l’incendio provocato dal crollo della torre dell’orologio, che ha investito alcune auto parcheggiate.

A Ferrara gente in strada: “L’asfalto tremava sotto i piedi”. A Ferrara la grossa scossa iniziale è stata avvertita molto nitidamente non solo dai residenti ai piani alti ma anche dalle persone ancora in giro per il sabato sera. “Ha iniziato a tremare l’asfalto sotto i piedi”, raccontano in Piazza Trento Trieste che a pochi minuti dalla scossa più forte era già piena di gente, uscita dalle proprie abitazioni ancora in pigiama e in ciabatte. Fuori dagli alberghi gruppi di turisti spaventati, e intanto nell’aria le sirene delle autoambulanze, dei mezzi delle forze dell’ordine.

I danni riportati dalla città, sebbene non ancora quantificati, si notano passando lungo le strade del centro: diversi i cornicioni crollati a terra, calcinacci anche in piazza Savonarola e corso Martiri della Libertà provenienti presumibilmente dalla facciata del Castello Estense. Crollato a terra in corso Ercole I d’Este uno dei pesanti elementi architettonici che decorano il tetto del settecentesco palazzo dell’ex Borsa di Commercio. Anche in via Ripagrande e via Piangipane alcuni cornicioni sono caduti a terra. Dalla chiesa di Santa Maria in Vado è caduta la statua centrale della facciata, rappresentante la Madonna. Anche il fregio del portone di Palazzo Schifanoia sembra aver riportato dei danneggiamenti. Dal portone di ingresso del Parco Pareschi è rovinata una delle “guglie” decorative, colpendo in pieno una vettura parcheggiata nelle vicinanze. La macchina è stata completamente sfondata dall’urto.

I precedenti. Due forti scosse di terremoto, che non avevano provocato vittime ma danni e molta paura, avevano già colpito l’Emilia a fine gennaio, mercoledì 25 e venerdì 27. Nel primo caso l’epicentro del sisma, di magnitudo 4.9, era stato localizzato tra Brescello, Poviglio e Castelnovo Sotto, nel Reggiano; due giorni dopo, alle 15.53, un sisma di magnitudo 5.4 aveva avuto per epicentro l’Alto Appennino parmense, tra Corniglio, Berceto e Monchio delle Corti.

Due scosse forti, dunque, ma anche profonde, molto più di quella principale della scorsa notte: 33 chilometri la prima, ben 60,8 chilometri la seconda. Tra gli edifici più danneggiati da quelle due scosse ravvicinate ci fu la Reggia di Colorno; nella prima scossa rimase danneggiata anche la chiesa di Brescello, il paese di Peppone e don Camillo nella Bassa reggiana, dove alcuni calcinacci caddero in chiesa.

di Turrini, Dall’Oca e Marceddu
paolo11
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Re: Top News

Messaggio da paolo11 »

Caro camillobenso.Questa notte il letto ha sobbalzato il su e giu.Mi sono alzato e mi sono messo vicino a una parete.I lampadari oscillavano abbastanza, poi mi sono messo a dormire di nuovo.Comunque è stata una bella botta.
Ma forse si frutta troppo il sottosuolo.E poi per riassestarsi avvengono anche questi fatti.
Mi dispiace per le vittime tutte.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:Caro camillobenso.Questa notte il letto ha sobbalzato il su e giu.Mi sono alzato e mi sono messo vicino a una parete.I lampadari oscillavano abbastanza, poi mi sono messo a dormire di nuovo.Comunque è stata una bella botta.
Ma forse si frutta troppo il sottosuolo.E poi per riassestarsi avvengono anche questi fatti.
Mi dispiace per le vittime tutte.
Ciao
Paolo11
E' un problema di Fisica. Il petrolio esercita una pressione nelle zone in cui è collocato.

Se crei il vuoto viene a mancare la pressione e tutte le pareti circostanti devono trovare una nuova condizioni di equilibrio e di pressione e quindi si muovono con le conseguenze che sappiamo.
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

ansa.it

E’ stata l’estremita’ settentrionale dell’Appennino, ‘’sepolta'’ sotto la Pianura Padana, a causare il terremoto di magnitudo 5,9 che alle 4,03 di oggi ha fatto tremare il ferrarese e che finora ha provocato almeno 30 repliche. E’ un terremoto molto superficiale, avvenuto ad appena 6,3 chilometri di profondità, ha spiegato il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).Il terremoto principale, così come le numerose repliche, ‘’sono legati a strutture sepolte sotto la Pianura Padana. Vale a dire che l’attivita’ dell’Appennino prosegue sotto la Pianura Padana e per questo anche a pochi chilometri di profondita’ ci sono zone attive’’, ha proseguito l’esperto. L’Appennino, ha osservato, è una catena montuosa fatta di pieghe di roccia mosse da Sud verso Nord e che si sono accavallate le une sulle altre nel corso di milioni di anni, Poi sprofondano sotto la Pianura Padana, sepolte sotto i sedimenti del Po.
‘’Sono strutture analoghe a quelle che vediamo nel resto dell’Appennino. Non bisogna pensare, quindi, che la Pianura Padana sia una zona tranquilla’’, ha osservato Amato.E’ piuttosto una zona poco conosciuta dal punto di vista sismico. E’ infatti ‘’da molto tempo – ha aggiunto – che in quella zona non figuravano terremoti di magnitudo elevata, come quello avvenuto oggi’’. La testimonianza di un sisma molto forte nel ferrarese risale al 1570 e, sulla base delle descrizioni storiche si è dedotto che gli effetti possano essere stati confrontabili a quelli dell’ottavo grado della scala Mercalli. Altri terremoti, meno violenti, si sono registrati nel ‘700. Erano secoli, quindi, che la Pianura Padana era silenziosa dal punto di vista sismico. Ad attirare l’attenzione dei ricercatori erano stati i terremoti avvenuti nel gennaio scorso e per questo motivo, ha detto Amato, l’Ingv ha messo a punto progetti volti ad approfondire la conoscenza di questa zona dal punto di vista sismico.
paolo11
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Re: Top News

Messaggio da paolo11 »

Anche mezzora fa.Sono con il mio conputer sento l'armadio che fa rumore.Subito dopo la moglie mi dice lo stanno dicendo in TV.Adesso anche a Padova comincia a piovere.Come si spiega che dopo i terremoti quasi sempre piove.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Nuova forte scossa nel modenese: altri crolli
Alle 15.18 sisma di 5.1 gradi. Numerosi danni, 3.000 sfollati in Emilia e Lombardia. Errani chiede l'emergenza nazionale



MILANO - Una nuova forte scossa di 5.1 gradi della scala Richter in provincia di Ferrara. Alle 15.18 circa la terra è tornata a tremare in Emilia. La nuova scossa ha provocato crolli di cornicioni ed edifici lesionati (compresa la Torre dei Modenesi) per un sisma a una profondità di 4,7 chilometri. L'epicentro è stato localizzato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara. Prosegue lo sciame sismico in tutta la Pianura padana: alle 15.21 è stata registrato un nuovo terremoto di magnitudo 4.1.

Corriere.it
Joblack
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Re: Top News

Messaggio da Joblack »

camillobenso ha scritto:
paolo11 ha scritto:Caro camillobenso.Questa notte il letto ha sobbalzato il su e giu.Mi sono alzato e mi sono messo vicino a una parete.I lampadari oscillavano abbastanza, poi mi sono messo a dormire di nuovo.Comunque è stata una bella botta.
Ma forse si frutta troppo il sottosuolo.E poi per riassestarsi avvengono anche questi fatti.
Mi dispiace per le vittime tutte.
Ciao
Paolo11
E' un problema di Fisica. Il petrolio esercita una pressione nelle zone in cui è collocato.

Se crei il vuoto viene a mancare la pressione e tutte le pareti circostanti devono trovare una nuova condizioni di equilibrio e di pressione e quindi si muovono con le conseguenze che sappiamo.
Non credo che c'azzeccha l'estrazione del petrolio per il fatto che il petrolio viene estratto dal pozzo pompando acqua, essendo il petrolio + leggero dell'acqua esce fuori prima dell'acqua che va a fondo del pozzo riempiendone il volume.

Quindi non credo che il motivo sia questo anche perchè i terremoti esistono da prima dell'era industriale.

I terremoti avvengono per i movimenti delle placche di crosta terrestre che galleggiano su un magma incandescente (la classica lava dei vulcani). Ogni tanto queste placche si scontrano creando onde sismiche concentriche tipiche del sasso che cade in uno stagno.

Capito mi hai?

Ho detto! Bene? Non so ... l'ho buttata lì.
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)

‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

Il riferimento all’acqua pompata ad alta pressione, mista a sabbia ed altre sostanze chimiche è per frantumare le rocce.


Da Terrascienza


L'estrazione del petrolio può provocare i terremoti

Scritto da 30 righenews
Mercoledì 18 Aprile 2012 15:16
Roma - La pratica delle fratturazioni idrauliche e' in grado di provocare terremoti e altri fenomeni geologici pericolosi. E' quanto confermano due studi separati, uno a opera della U.S. Geological Survey e uno commissionato dal Department of Energy and Climate Change in Gran Bretagna. Le fratturazioni idrauliche, dette anche fracking, consistono nel pompare ad altra pressione acqua, sabbia e sostanze chimiche in profondita' per frantumare le rocce, in modo da poter estrarre petrolio e gas naturale.
Nel report americano si legge che l'incremento dei terremoti nelle zone centrali degliStati Uniti sin dal 2001 ''e' quasi certamente'' dovuto alle estrazioni di olio e gas. Il report inglese invece indica il fracking come la causa scatenante di due terremoti avvenuti nella zona di Blackpool nel Lancashire tra Aprile e Maggio dello scorso anno, il piu' forte dei quali di magnitudine 2,3. Come si legge sul quotidiano inglese The Telegraph, gli esperti indipendenti consultati per l'elaborazione del report raccomandano che le operazioni di fracking siano interrotte in presenza di attivita' sismica sulla zona con una magnitudine di 0,5.
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