Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
......UN FUTURO SENZA ALCUNA SPERANZA...
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate"
Dante Alighieri - Inferno
Diversamente dal vice Bufaliere di ieri, che ha intervistato "il più amato dagli italiani", Vittorio Sgarbi, l'Espresso oggi in edicola, in un articolo di Susanna Turco, sostiene:
PRIMA PAGINA Leader nell'ombra
Ghedini
for premier
Il declino di B. Il vuoto di eredi. E il nulla
intorno. Così l'avvocato del bunga bunga
è diventato il vero capo di Forza Italia
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate"
Dante Alighieri - Inferno
Diversamente dal vice Bufaliere di ieri, che ha intervistato "il più amato dagli italiani", Vittorio Sgarbi, l'Espresso oggi in edicola, in un articolo di Susanna Turco, sostiene:
PRIMA PAGINA Leader nell'ombra
Ghedini
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Il declino di B. Il vuoto di eredi. E il nulla
intorno. Così l'avvocato del bunga bunga
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Re: Diario della caduta di un regime.
Scusate ma... questa non è propaganda elettorale.
Potere al Popolo denuncia la negazione dei diritti politici degli italiani all’estero!
Potere al Popolo non sarà presente sulle schede elettorali degli italiani residenti in Europa. Non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo delle 500 firme necessarie. Abbiamo deciso di sporgere denuncia penale, perché crediamo di aver assistito ad un’inaccettabile negazione dei diritti politici degli italiani all’estero. Discriminazione nel numero di firme da raccogliere rispetto al territorio nazionale, assenza ed impreparazione del personale consolare, intimidazioni per aver organizzato dei semplici volantinaggi al di fuori delle sedi diplomatiche italiane: nei prossimi giorni sarà pronto un dossier completo di tutti gli episodi verificatisi. In ogni caso la campagna politica con e tra gli italiani all’estero non si ferma: già in programma iniziative per il prossimo mese. E intanto continuano a nascere gruppi di Potere al Popolo nelle città di tutta Europa!
La raccolta delle firme per presentare la lista di Potere al Popolo nella circoscrizione estero Europa era fin dall’inizio emersa come una follia nella follia – ma era una sfida che abbiamo affrontato con coraggio ed entusiasmo. Grazie ad un’impressionante mobilitazione dal basso, abbiamo depositato i moduli e raccolto firme in più di venti città europee – da Madrid a Mosca passando per Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Dublino, Budapest, Zurigo, Bruxelles, dando vita ad un network di gruppi di Potere al Popolo all’estero che offre finalmente nuove prospettive di partecipazione politica a tant* che per troppo tempo sono stati abbandonati e tagliati fuori dalla politica italiana. Siamo molto fieri degli sforzi fatti e del risultato ottenuto: 400 firme di iscritti AIRE raccolte in soli dieci giorni! Vorremmo innanzitutto ringraziare tutte e tutti individualmente, perché sappiamo bene i salti mortali che hanno dovuto fare per andare ad apporre una “semplice” firma!
Perché gli ostacoli politici e burocratici che ci siamo trovati ad affrontare si sono rilevati ostici al di là di ogni possibile immaginazione. Già la settimana scorsa, avevamo denunciato l’emergenza democratica che stava caratterizzando la raccolta delle firme per la presentazione della lista nella circoscrizione estero – Europa https://poterealpopolo.org/i-diritti-ne ... allestero/.
Ci siamo trovati a dover raccogliere l’assurda cifra di di 500 firme – senza alcuna sforbiciata del numero totale necessario, differentemente da quanto accaduto invece per il territorio italiano. Forse gli italiani all’estero sono cittadini di serie B?
Inoltre, non era possibile organizzare alcun banchetto pubblico o raccogliere le firme al di fuori dei consolati generali e delle agenzie consolari, unici luoghi utili. La Costituzione italiana non dice forse che compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese? È forse garantita tale partecipazione a cittadini che devono percorrere centinaia di kilometri – e sostenere a volte spese di centinaia di euro – per andare ad apporre semplicemente una firma? È esattamente quanto verificatosi in tutta Europa, considerato che i consolati si sono quasi sempre rifiutati di inviare messi al di fuori dei consolati stessi.
In tanti casi, poi, le persone che si sono recate a firmare appositamente negli orari di aperture dei consolati (assolutamente inaccessibili per chi lavora!) hanno dovuto fare file lunghissime per mancanza di personale agli sportelli preposti. E questo per i fortunati, visto che non sono pochi i casi di chi è dovuto andar via senza possibilità di sottoscrivere la nostra lista, sempre per assenza di personale. Probabilmente il non plus ultra si è raggiunto a Barcellona: nel consolato della città catalana i funzionari non presentavano i moduli validi per il Senato ai cittadini che lì si recavano per firmare per Potere al Popolo! Il risultato è che abbiamo il modulo per la Camera pieno di firme e quello per il Senato vuoto, fatta eccezione per l’unica firma di colui che aveva depositato la modulistica!
In alcune città abbiamo addirittura ricevuto intimidazioni quando ci trovavamo a promuovere la possibilità di sottoscrivere la lista fuori dai consolati. Ostacoli intollerabili per chiunque abbia a cuore, nei fatti e non solo in discorsi vuoti e inutilmente retorici, i diritti politici degli italiani all’estero.
Alla luce di questa esperienza e dei tanti abusi a cui abbiamo assistito, constatiamo dunque con rabbia che il diritto di partecipazione politica degli italiani all’estero è fortemente compromesso. Abbiamo perciò deciso di affiancare alla denuncia politica anche una denuncia penale che sarà presentata nei prossimi giorni. A breve sarà pronto anche un dossier con i vari episodi che a nostro parere testimoniano una condotta lesiva dei diritti degli italiani all’estero.
Considerato che la lista di Potere al Popolo NON sarà dunque presente nella circoscrizione estero – Europa, la follia in Europa finisce qui? Certo che no! Innanzitutto invitiamo chiunque sia temporaneamente residente all’estero (non iscritto AIRE) e volesse votare Potere al Popolo il 4 marzo a tornare a votare in Italia nel comune di residenza, perché chi vota dall’estero potrà votare solo le liste presenti sulle schede delle circoscrizioni estere – e Potere al Popolo, purtroppo, non ci sarà.
Per i tanti e le tante che non possono tornare o che sono iscritti all’AIRE, abbiamo già in programma altri modi per continuare a partecipare al processo politico e fare sentire la nostra voce in questa tornata elettorale. Nei prossimi giorni aspettatevi novità su questo fronte! Abbiamo sempre detto che nessun* sarà lasciato solo, che costruiremo comunità e solidarietà laddove oggi c’è solitudine e frammentazione. E non ci fermeremo certamente ai confini nazionali!
Dov’era il no faremo il sì!
Potere al Popolo!
https://poterealpopolo.org/potere-al-po ... allestero/
Potere al Popolo denuncia la negazione dei diritti politici degli italiani all’estero!
Potere al Popolo non sarà presente sulle schede elettorali degli italiani residenti in Europa. Non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo delle 500 firme necessarie. Abbiamo deciso di sporgere denuncia penale, perché crediamo di aver assistito ad un’inaccettabile negazione dei diritti politici degli italiani all’estero. Discriminazione nel numero di firme da raccogliere rispetto al territorio nazionale, assenza ed impreparazione del personale consolare, intimidazioni per aver organizzato dei semplici volantinaggi al di fuori delle sedi diplomatiche italiane: nei prossimi giorni sarà pronto un dossier completo di tutti gli episodi verificatisi. In ogni caso la campagna politica con e tra gli italiani all’estero non si ferma: già in programma iniziative per il prossimo mese. E intanto continuano a nascere gruppi di Potere al Popolo nelle città di tutta Europa!
La raccolta delle firme per presentare la lista di Potere al Popolo nella circoscrizione estero Europa era fin dall’inizio emersa come una follia nella follia – ma era una sfida che abbiamo affrontato con coraggio ed entusiasmo. Grazie ad un’impressionante mobilitazione dal basso, abbiamo depositato i moduli e raccolto firme in più di venti città europee – da Madrid a Mosca passando per Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Dublino, Budapest, Zurigo, Bruxelles, dando vita ad un network di gruppi di Potere al Popolo all’estero che offre finalmente nuove prospettive di partecipazione politica a tant* che per troppo tempo sono stati abbandonati e tagliati fuori dalla politica italiana. Siamo molto fieri degli sforzi fatti e del risultato ottenuto: 400 firme di iscritti AIRE raccolte in soli dieci giorni! Vorremmo innanzitutto ringraziare tutte e tutti individualmente, perché sappiamo bene i salti mortali che hanno dovuto fare per andare ad apporre una “semplice” firma!
Perché gli ostacoli politici e burocratici che ci siamo trovati ad affrontare si sono rilevati ostici al di là di ogni possibile immaginazione. Già la settimana scorsa, avevamo denunciato l’emergenza democratica che stava caratterizzando la raccolta delle firme per la presentazione della lista nella circoscrizione estero – Europa https://poterealpopolo.org/i-diritti-ne ... allestero/.
Ci siamo trovati a dover raccogliere l’assurda cifra di di 500 firme – senza alcuna sforbiciata del numero totale necessario, differentemente da quanto accaduto invece per il territorio italiano. Forse gli italiani all’estero sono cittadini di serie B?
Inoltre, non era possibile organizzare alcun banchetto pubblico o raccogliere le firme al di fuori dei consolati generali e delle agenzie consolari, unici luoghi utili. La Costituzione italiana non dice forse che compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese? È forse garantita tale partecipazione a cittadini che devono percorrere centinaia di kilometri – e sostenere a volte spese di centinaia di euro – per andare ad apporre semplicemente una firma? È esattamente quanto verificatosi in tutta Europa, considerato che i consolati si sono quasi sempre rifiutati di inviare messi al di fuori dei consolati stessi.
In tanti casi, poi, le persone che si sono recate a firmare appositamente negli orari di aperture dei consolati (assolutamente inaccessibili per chi lavora!) hanno dovuto fare file lunghissime per mancanza di personale agli sportelli preposti. E questo per i fortunati, visto che non sono pochi i casi di chi è dovuto andar via senza possibilità di sottoscrivere la nostra lista, sempre per assenza di personale. Probabilmente il non plus ultra si è raggiunto a Barcellona: nel consolato della città catalana i funzionari non presentavano i moduli validi per il Senato ai cittadini che lì si recavano per firmare per Potere al Popolo! Il risultato è che abbiamo il modulo per la Camera pieno di firme e quello per il Senato vuoto, fatta eccezione per l’unica firma di colui che aveva depositato la modulistica!
In alcune città abbiamo addirittura ricevuto intimidazioni quando ci trovavamo a promuovere la possibilità di sottoscrivere la lista fuori dai consolati. Ostacoli intollerabili per chiunque abbia a cuore, nei fatti e non solo in discorsi vuoti e inutilmente retorici, i diritti politici degli italiani all’estero.
Alla luce di questa esperienza e dei tanti abusi a cui abbiamo assistito, constatiamo dunque con rabbia che il diritto di partecipazione politica degli italiani all’estero è fortemente compromesso. Abbiamo perciò deciso di affiancare alla denuncia politica anche una denuncia penale che sarà presentata nei prossimi giorni. A breve sarà pronto anche un dossier con i vari episodi che a nostro parere testimoniano una condotta lesiva dei diritti degli italiani all’estero.
Considerato che la lista di Potere al Popolo NON sarà dunque presente nella circoscrizione estero – Europa, la follia in Europa finisce qui? Certo che no! Innanzitutto invitiamo chiunque sia temporaneamente residente all’estero (non iscritto AIRE) e volesse votare Potere al Popolo il 4 marzo a tornare a votare in Italia nel comune di residenza, perché chi vota dall’estero potrà votare solo le liste presenti sulle schede delle circoscrizioni estere – e Potere al Popolo, purtroppo, non ci sarà.
Per i tanti e le tante che non possono tornare o che sono iscritti all’AIRE, abbiamo già in programma altri modi per continuare a partecipare al processo politico e fare sentire la nostra voce in questa tornata elettorale. Nei prossimi giorni aspettatevi novità su questo fronte! Abbiamo sempre detto che nessun* sarà lasciato solo, che costruiremo comunità e solidarietà laddove oggi c’è solitudine e frammentazione. E non ci fermeremo certamente ai confini nazionali!
Dov’era il no faremo il sì!
Potere al Popolo!
https://poterealpopolo.org/potere-al-po ... allestero/
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Re: Diario della caduta di un regime.
............FORZA MERLI....
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Re: Diario della caduta di un regime.
NASCONDERE IL PROPRIO FALLIMENTO EVIDENZIANDO QUELLO DEGLI ALTRIUncleTom ha scritto:............FORZA MERLI....
Dalla prima pagina del Bufaliere>
................SPROFONDO ROSSO
SINISTRA, GAME OVER
Renzi finge di dimettersi e finisce sotto tiro> Pd esploso. Spariti
liberi e Uguali. Salvini ad Arcore giura fedelt' fedelt'akl centrodestra
PaGINA 2
Renzi lascia
la segreteria del Pd
* ma per finta(
E si vendica
dei 5 Stelle
PARTITO SULL _ ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
AL nAZARENO COMINCIA LA GUERRA CIVILE
Fronda all-attacco> Matteo deve andare a casa
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Re: Diario della caduta di un regime.
UncleTom ha scritto:NASCONDERE IL PROPRIO FALLIMENTO EVIDENZIANDO QUELLO DEGLI ALTRIUncleTom ha scritto:............FORZA MERLI....
Dalla prima pagina del Bufaliere>
................SPROFONDO ROSSO
SINISTRA, GAME OVER
Renzi finge di dimettersi e finisce sotto tiro> Pd esploso. Spariti
liberi e Uguali. Salvini ad Arcore giura fedelt' fedelt'akl centrodestra
PaGINA 2
Renzi lascia
la segreteria del Pd
* ma per finta(
E si vendica
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PARTITO SULL _ ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
AL nAZARENO COMINCIA LA GUERRA CIVILE
Fronda all-attacco> Matteo deve andare a casa
ASILO MARIUCCIA.. DEL GRANDISSIMO FLOP CHE METTE FINE AL CAIMANO NESSUN ACCENNO
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Re: Diario della caduta di un regime.
........ASILO MARIUCCIA
pagina 16
I TROMBATI
d-ALEMA
eletto leader
*degli esclusi
I MIRACOLATI
e Minniti guida
l-accozaglia
dei ripescati
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Re: Diario della caduta di un regime.
LA TRAGEDIA DI UN OMETTO RIDICOLO
mar 2018 09:27
1. IL “BULLETTO” MAZZIATO ROSICA IN CONFERENZA STAMPA CONTRO LEGHISTI E GRILLINI: “CI AVETE CHIAMATI MAFIOSI, ORA FATEVI IL VOSTRO GOVERNO SENZA DI NOI, SE NE SIETE CAPACI...”
2. ALDO CAZZULLO: “RENZI È PARSO UN EX FUORICLASSE, ALLA RICERCA DEL TOCCO MAGICO PERDUTO. SI È ABBANDONATO A RECRIMINAZIONI IMPROBABILI. IN REALTA' LA SUA PARABOLA ERA GIÀ FINITA IL 4 DICEMBRE 2016. QUELLO DI IERI NON È NEPPURE IL PUNTO FINALE; È UN ALTRO GRADINO VERSO GLI INFERI DELLE RISSE DI PARTITO E DELL’AGONIA DI UNA LEADERSHIP”
3. "LA TOMBA DEL BULLO": ECCO IL RITRATTO AL VETRIOLO DI RENZI BY GIAMPAOLO PANSA
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168667.htm
mar 2018 09:27
1. IL “BULLETTO” MAZZIATO ROSICA IN CONFERENZA STAMPA CONTRO LEGHISTI E GRILLINI: “CI AVETE CHIAMATI MAFIOSI, ORA FATEVI IL VOSTRO GOVERNO SENZA DI NOI, SE NE SIETE CAPACI...”
2. ALDO CAZZULLO: “RENZI È PARSO UN EX FUORICLASSE, ALLA RICERCA DEL TOCCO MAGICO PERDUTO. SI È ABBANDONATO A RECRIMINAZIONI IMPROBABILI. IN REALTA' LA SUA PARABOLA ERA GIÀ FINITA IL 4 DICEMBRE 2016. QUELLO DI IERI NON È NEPPURE IL PUNTO FINALE; È UN ALTRO GRADINO VERSO GLI INFERI DELLE RISSE DI PARTITO E DELL’AGONIA DI UNA LEADERSHIP”
3. "LA TOMBA DEL BULLO": ECCO IL RITRATTO AL VETRIOLO DI RENZI BY GIAMPAOLO PANSA
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168667.htm
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Re: Diario della caduta di un regime.
6 mar 2018 11:56
NON SOLO IL PD ANCHE FORZA ITALIA SI SPACCA - “C'È CHI VOLEVA SPARTIRSI I VOTI DI BERLUSCONI PER POI ARCHIVIARLO” – GIANNI LETTA NON FA I NOMI MA ATTACCA I COMPLICI DI SALVINI: GHEDINI, TOTI E ROMANI - “LA MIA SCONFITTA E’ STATA NON RIUSCIRE A DISSUADERE SILVIO DALL’ACCETTARE IL ROSATELLUM. IL RISULTATO E’ LA CONSEGUENZA DI QUELLA SCELTA” – IL DISEGNO DI SALVINI CHE PUNTA AD ASSORBIRE FORZA ITALIA
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168670.htm
NON SOLO IL PD ANCHE FORZA ITALIA SI SPACCA - “C'È CHI VOLEVA SPARTIRSI I VOTI DI BERLUSCONI PER POI ARCHIVIARLO” – GIANNI LETTA NON FA I NOMI MA ATTACCA I COMPLICI DI SALVINI: GHEDINI, TOTI E ROMANI - “LA MIA SCONFITTA E’ STATA NON RIUSCIRE A DISSUADERE SILVIO DALL’ACCETTARE IL ROSATELLUM. IL RISULTATO E’ LA CONSEGUENZA DI QUELLA SCELTA” – IL DISEGNO DI SALVINI CHE PUNTA AD ASSORBIRE FORZA ITALIA
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168670.htm
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Re: Diario della caduta di un regime.
6 mar 2018 11:14
“MI VERGOGNO CHE SALVINI SIA ITALIANO, DI PROFILO SEMBRA UOMO DI NEANDERTHAL" - OLIVIERO TOSCANI APRE LE VALVOLE CONTRO LA LEGA: "GLI ELETTORI DELLA LEGA SONO MACERATI NEL CERVELLO - QUI IN VENETO SONO BARRICATO E PREPARO LA RESISTENZA COME A FORT ALAMO - L'IMMIGRAZIONE E' INARRESTABILE, E' IL FUTURO E NOI INVECE..."
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168683.htm
“MI VERGOGNO CHE SALVINI SIA ITALIANO, DI PROFILO SEMBRA UOMO DI NEANDERTHAL" - OLIVIERO TOSCANI APRE LE VALVOLE CONTRO LA LEGA: "GLI ELETTORI DELLA LEGA SONO MACERATI NEL CERVELLO - QUI IN VENETO SONO BARRICATO E PREPARO LA RESISTENZA COME A FORT ALAMO - L'IMMIGRAZIONE E' INARRESTABILE, E' IL FUTURO E NOI INVECE..."
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 168683.htm
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Re: Diario della caduta di un regime.
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Elezioni 2018, sia chiaro: il Sud rifiuta ogni ipotesi di Salvini premier
Elezioni 2018, sia chiaro: il Sud rifiuta ogni ipotesi di Salvini premier
Elezioni Politiche 2018 | 6 marzo 2018
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10,1 mila
Più informazioni su: Elezioni, Matteo Salvini
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Fabio Manenti
Giornalista e Comunicatore
Post | Articoli
“Mah, vuoi vedere…?!”. Nei bar e sui marciapiedi già svezzati da un sole primaverile, facce scettiche come di chi ne ha viste tante: ieri il Sud si è svegliato preoccupato. Divisa dal clima e adesso anche dall’ideologia, l’Italia spezzata si ritrova nei dubbi sul futuro ma da punti di vista distanti: “Te l’immagini, Salvini premier?” Domande mugugnate, che a dirlo forte succede davvero. Per il Meridione, francamente, un’ipotesi spaventosa. Vero che la prima coalizione è di centrodestra, vero che a trascinarla è stata la Lega, ma è altrettanto vero che l’idea di un incarico di governo a chi rappresenta meno di un italiano su cinque, terzo partito del Paese, avrebbe il sapore acre del cioccolatino che pensavi al latte e ti esplode in bocca col rum.
“Non può essere, non sarebbe giusto”. Però non sarebbe la prima volta, con le leggi elettorali che valgono più del parere degli elettori.
Un film di governi recenti che subito lascia il posto a un vecchio lungometraggio di offese, insinuazioni, insulti sputati dalla Lega prima verso il basso e poi ancora più giù, verso l’Africa. Cambia il mirino, non il metodo.
Si scrive di valanga 5 Stelle al Sud e valanga leghista al Nord, eppure dal Meridione sale la paura che tutto possa franare nell’imponderabile, con la tramontana capace di scavalcare lo scirocco anche se questo soffia forte il doppio. Un paradosso ma non così paradossale: 18 italiani (del Nord) potrebbero valere più di 32 (del Sud). Assurdo.
Come è assurdo ritrovarsi nel 2018 a scrivere di due Italie, ma la crepa è profonda proprio perché il Carroccio ha picconato a lungo per allargarla salvo da poco buttarci terra sopra.
Un incarico di governo a Salvini la renderebbe voragine, con gran parte del Paese che non si riconosce e rifiuta il leader. Mezza Italia che tornerebbe a disinteressarsi di politica o, peggio ancora, si arrabbierebbe.
Perché, non nascondiamolo, è la rabbia il tema di queste elezioni. La stessa su cui la Lega – e non solo la Lega – monta se stessa separando chi viene prima da chi dopo; un concetto che è negazione stessa di un governo che si occupa e preoccupa di tutti.
Perché, diciamolo chiaramente, l’unico modo che ha Salvini per circondarsi di una maggioranza è raccogliere poltrone quanto basta dagli atri schieramenti. Migrazioni interne al Parlamento che farebbero comodo tanto quanto quelle ai confini.
Perché, sia chiaro, è solo un’ipotesi, ma ci ha già stancato.
Elezioni 2018, sia chiaro: il Sud rifiuta ogni ipotesi di Salvini premier
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“Non può essere, non sarebbe giusto”. Però non sarebbe la prima volta, con le leggi elettorali che valgono più del parere degli elettori.
Un film di governi recenti che subito lascia il posto a un vecchio lungometraggio di offese, insinuazioni, insulti sputati dalla Lega prima verso il basso e poi ancora più giù, verso l’Africa. Cambia il mirino, non il metodo.
Si scrive di valanga 5 Stelle al Sud e valanga leghista al Nord, eppure dal Meridione sale la paura che tutto possa franare nell’imponderabile, con la tramontana capace di scavalcare lo scirocco anche se questo soffia forte il doppio. Un paradosso ma non così paradossale: 18 italiani (del Nord) potrebbero valere più di 32 (del Sud). Assurdo.
Come è assurdo ritrovarsi nel 2018 a scrivere di due Italie, ma la crepa è profonda proprio perché il Carroccio ha picconato a lungo per allargarla salvo da poco buttarci terra sopra.
Un incarico di governo a Salvini la renderebbe voragine, con gran parte del Paese che non si riconosce e rifiuta il leader. Mezza Italia che tornerebbe a disinteressarsi di politica o, peggio ancora, si arrabbierebbe.
Perché, non nascondiamolo, è la rabbia il tema di queste elezioni. La stessa su cui la Lega – e non solo la Lega – monta se stessa separando chi viene prima da chi dopo; un concetto che è negazione stessa di un governo che si occupa e preoccupa di tutti.
Perché, diciamolo chiaramente, l’unico modo che ha Salvini per circondarsi di una maggioranza è raccogliere poltrone quanto basta dagli atri schieramenti. Migrazioni interne al Parlamento che farebbero comodo tanto quanto quelle ai confini.
Perché, sia chiaro, è solo un’ipotesi, ma ci ha già stancato.
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