Da questi ultimi due articoli mi convinco sempre più che la Merkel debba essere messa alle corde,
Monti mi sembra troppo ben educato e debole nei suoi confronti sperando di ammorbidirla, i tempi sono alquanto stretti. Bersani, Hollande e la socialdemocrazia tedesca debbono intervenire con forza e decisione per permettere alla Grecia di andare alle elezioni offrendo condizioni più accettabili e diluite nel tempo. Nello stesso tempo i partiti greci dovrebbero fare un fronte unico ( o quasi) per offrire ai loro cittadini un futuro possibile , un minimo garantito per i più deboli. una ripresa dell'economia.
Inutile accettare condizioni che non permettono di uscire dalla crisi.
Come se ne viene fuori ?
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mariok
Re: Come se ne viene fuori ?
Mettendo insieme due debolezze non è detto che si faccia una forza.
Sel e Idv: “Convochiamo gli stati generali della sinistra. Il Pd? Noi cominciamo”
Vendola: "Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli. Sia il luogo per salvare il Paese. Non è un ultimatum o una minaccia. E' una necessità dell'Italia". I punti chiave di Di Pietro: "Stabiliamo tre cose chiare, non si candidano i condannati, c'è un'incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 26 maggio 2012
”Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese”. Con queste parole durante la puntata di In Onda su La7 Nichi Vendola annuncia un percorso di alleanza già avviato con l’Idv. Poi il leader di Sel chiama in ballo il Pd: “Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli”. Il governatore della Puglia continua: “Non è un ultimatum o una minaccia. E’ una necessità della società italiana il dovere di costruire un cantiere che non progetti soltanto l’alleanza ma guardi al merito”. Vendola delinea alcuni punti chiave: “Il reddito minimo garantito, il welfare ambientale con centinaia di migliaia di posti di lavoro per mettere in sicurezza coste, colline, e montagne del nostro Paese”.
Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile e rilanciando il progetto del centrosinistra: “Bisogna costruire un’alleanza molto più vasta – dice Vendola – con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Vogliamo sapere – prosegue - qual è l’idea, qual è il programma per l’Italia, altrimenti è solo un balletto dell’alleanzismo e delle formule non me frega niente”.
Di Pietro incalza: “Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente, io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo se stesso”. L’ex magistrato esprime i suoi punti irrinunciabili: “Stabiliamo tre cose chiare: non si candidano i condannati, c’è un’incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo”. Poi il leader dell’Idv aggiunge: ”Ho già scritto a Bersani, Caro Luigi, ti aspetto…. E per la terza settimana di settembre, dal 21 al 23, annuncio una nuova Vasto“.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... mo/242654/
Sel e Idv: “Convochiamo gli stati generali della sinistra. Il Pd? Noi cominciamo”
Vendola: "Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli. Sia il luogo per salvare il Paese. Non è un ultimatum o una minaccia. E' una necessità dell'Italia". I punti chiave di Di Pietro: "Stabiliamo tre cose chiare, non si candidano i condannati, c'è un'incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 26 maggio 2012
”Convochiamo gli stati generali del futuro, del centrosinistra come luogo per salvare il Paese”. Con queste parole durante la puntata di In Onda su La7 Nichi Vendola annuncia un percorso di alleanza già avviato con l’Idv. Poi il leader di Sel chiama in ballo il Pd: “Bersani dice no? Io e Di Pietro apriamo il cantiere, cominciamo lo stesso da soli”. Il governatore della Puglia continua: “Non è un ultimatum o una minaccia. E’ una necessità della società italiana il dovere di costruire un cantiere che non progetti soltanto l’alleanza ma guardi al merito”. Vendola delinea alcuni punti chiave: “Il reddito minimo garantito, il welfare ambientale con centinaia di migliaia di posti di lavoro per mettere in sicurezza coste, colline, e montagne del nostro Paese”.
Tanto Vendola quanto Di Pietro propongono di andare oltre la foto di Vasto, coinvolgendo ampie fette della società civile e rilanciando il progetto del centrosinistra: “Bisogna costruire un’alleanza molto più vasta – dice Vendola – con alleati che secondo me sono attualmente soprattutto non dentro ma fuori il quadro politico. Vogliamo sapere – prosegue - qual è l’idea, qual è il programma per l’Italia, altrimenti è solo un balletto dell’alleanzismo e delle formule non me frega niente”.
Di Pietro incalza: “Stiamo parlando di numeri e formule dei quali ai cittadini non frega niente, io chiedo un programma chiaro e preferisco stare fuori dal grumo di potere di chi si guarda allo specchio e pensa di rappresentare il Paese mentre rappresenta solo se stesso”. L’ex magistrato esprime i suoi punti irrinunciabili: “Stabiliamo tre cose chiare: non si candidano i condannati, c’è un’incompatibilità con altri ruoli, chi è eletto non può avere incarichi di governo”. Poi il leader dell’Idv aggiunge: ”Ho già scritto a Bersani, Caro Luigi, ti aspetto…. E per la terza settimana di settembre, dal 21 al 23, annuncio una nuova Vasto“.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... mo/242654/
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Amadeus
Re: Come se ne viene fuori ?
sinistra? così lo fanno scappare ancora prima ... al pd.
settembre? comoda se la pigliano.
giusta e opportuna la "smossa" di vendola ....ma reddito minimo, welfare ambiantale , tutte ottimissime idee ma con quali soldi?
settembre? comoda se la pigliano.
giusta e opportuna la "smossa" di vendola ....ma reddito minimo, welfare ambiantale , tutte ottimissime idee ma con quali soldi?
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mariok
Re: Come se ne viene fuori ?
Pensare di risolvere la crisi con l'assistenzialismo è la riprova che abbiamo a che fare con personaggi vecchi fermi ancora agli anni ottanta.Amadeus ha scritto:sinistra? così lo fanno scappare ancora prima ... al pd.
settembre? comoda se la pigliano.
giusta e opportuna la "smossa" di vendola ....ma reddito minimo, welfare ambiantale , tutte ottimissime idee ma con quali soldi?
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camillobenso
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
I brividi a me li ha fatti venire questa mattina il dinosauro capo.
La Repubblica pagina 11.
Bersani lancia il “Patto dei progressisti”
Il segretario Pd vuole mettere insieme riformisti, moderati e liste civiche.
La Repubblica online delle 20,00
Vendola-Di Pietro, ultimatum a Bersani
"Apra confronto o avanti da soli" Video
I leader di Sel e Idv reagiscono all'ipotesi di un patto dei progressisti aperto anche ai moderati: "Rischiamo il balletto dell'alleanzismo".
****
E’ inutile che ci giriamo intorno, siamo fottuti e in questo modo rischiamo di scivolare verso la guerra civile.
Bersani ha rotto le palle con le formule dei progressisti, i riformisti, i moderati, sono tutte formule desuete della Merlonia del novecento.
Anche Montezemolo si è dichiarato che vuole un partito riformista, però da destra. Oltre a pescare nei moderati. Sono tutti vecchi.
Sono formule che non dicono assolutamente niente, ma che nascondono solo alleanze politiche a livello di professionismo.
E’ chiaro che Bersani e compagni sono intenzionati a salvare il loro posto nella casta.
Non la pensa così l’elettorato che a maggio ha dato una risposta chiarissima.
Bersani la smetta di comportarsi come Riccardo cuor di coniglio, e dica pane al pane e vino al vino e non si nasconda dietro i moderati.
Dica chiaramente che si vuole alleare con Casini.
Ma quello che fa più incazzare è che Casini per la tre milionesima volta gli ha detto di no, …e lui insiste.
Persone testarde ne ho viste,… ma mai come Bersani in questo caso.
Casini ha dichiarato cosa vuole, cacciare Berlusconi ed allearsi con una parte del Pdl.
Bersani ha una paura fottuta che la deflagrazione del Pd avvenga sotto la sua segreteria. Ha paura di affrontare il tema di un partito mai nato tra Ds ed ex Margherita.
La destra è rasa al suolo e con le fazioni in lotta per il predominio del potere.
Se non si crea qualcosa di solido a sinistra è l’intero Paese che va a farsi fottere.
La Repubblica pagina 11.
Bersani lancia il “Patto dei progressisti”
Il segretario Pd vuole mettere insieme riformisti, moderati e liste civiche.
La Repubblica online delle 20,00
Vendola-Di Pietro, ultimatum a Bersani
"Apra confronto o avanti da soli" Video
I leader di Sel e Idv reagiscono all'ipotesi di un patto dei progressisti aperto anche ai moderati: "Rischiamo il balletto dell'alleanzismo".
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E’ inutile che ci giriamo intorno, siamo fottuti e in questo modo rischiamo di scivolare verso la guerra civile.
Bersani ha rotto le palle con le formule dei progressisti, i riformisti, i moderati, sono tutte formule desuete della Merlonia del novecento.
Anche Montezemolo si è dichiarato che vuole un partito riformista, però da destra. Oltre a pescare nei moderati. Sono tutti vecchi.
Sono formule che non dicono assolutamente niente, ma che nascondono solo alleanze politiche a livello di professionismo.
E’ chiaro che Bersani e compagni sono intenzionati a salvare il loro posto nella casta.
Non la pensa così l’elettorato che a maggio ha dato una risposta chiarissima.
Bersani la smetta di comportarsi come Riccardo cuor di coniglio, e dica pane al pane e vino al vino e non si nasconda dietro i moderati.
Dica chiaramente che si vuole alleare con Casini.
Ma quello che fa più incazzare è che Casini per la tre milionesima volta gli ha detto di no, …e lui insiste.
Persone testarde ne ho viste,… ma mai come Bersani in questo caso.
Casini ha dichiarato cosa vuole, cacciare Berlusconi ed allearsi con una parte del Pdl.
Bersani ha una paura fottuta che la deflagrazione del Pd avvenga sotto la sua segreteria. Ha paura di affrontare il tema di un partito mai nato tra Ds ed ex Margherita.
La destra è rasa al suolo e con le fazioni in lotta per il predominio del potere.
Se non si crea qualcosa di solido a sinistra è l’intero Paese che va a farsi fottere.
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
ALLE 20,30 SU "IN ONDA" - LA 7 VENDOLA E DI PIETRO.
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
¡EL PUEBLO UNIDO JAMÁS SERÁ VENCIDO!
http://www.youtube.com/watch?v=_uCC-venMtU
Vedere i filmati dei Tg dei ragazzi che oggi hanno sfilato per Melissa con le magliette bianche con la scritta : IO NON HO PAURA,...ricordava Unidad Popular
El pueblo unido jamás será vencido
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
El pueblo unido jamás será vencido
Artista Quilapayún
Inti-Illimani
Autore/i Sergio Ortega
Genere Folk
Nueva Canción Chilena
Data 1970
2011: Il titolo della canzone viene innalzato come slogan durante Occupy Wall Street
El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende, morto nel tragico golpe cileno del 1973.
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne - dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati da Augusto Pinochet - un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti-Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Numerose sono state successivamente le traduzioni in altre lingue e gli arrangiamenti compiuti sul brano. In Iran la melodia è stata usata per una canzone rivoluzionaria in lingua persiana cantata nel 1979 durante la rivoluzione contro la monarchia dagli attivisti iraniani della sinistra ed intitolata "Barpakhiz" (traducibile con Stai su, o Resisti).
Quattro anni prima, nel 1975 il musicista Frederic Rzewski aveva composto trentasei variazioni per pianoforte del brano intitolate The People United Will Never Be Defeated!.
Molti gruppi fra cui La Banda Bassotti (El pueblo unido jamás será vencido), i 99 Posse (El pueblo unido), gli Ska-P (Estampida), gli Anti-Flag (One People, One Struggle), i Nomadi e i Modena City Ramblers[senza fonte] hanno eseguito una propria interpretazione del brano.
In alcune versioni di gruppi militanti la frase El pueblo unido jamas sera vencido è sostituita, nell'ultimo verso, con El pueblo armado jamás será aplastado (Il popolo armato non sarà mai fermato).
http://www.youtube.com/watch?v=_uCC-venMtU
Vedere i filmati dei Tg dei ragazzi che oggi hanno sfilato per Melissa con le magliette bianche con la scritta : IO NON HO PAURA,...ricordava Unidad Popular
El pueblo unido jamás será vencido
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
El pueblo unido jamás será vencido
Artista Quilapayún
Inti-Illimani
Autore/i Sergio Ortega
Genere Folk
Nueva Canción Chilena
Data 1970
2011: Il titolo della canzone viene innalzato come slogan durante Occupy Wall Street
El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una delle più note canzoni legate al movimento Unidad Popular ed alla presidenza del Cile da parte di Salvador Allende, morto nel tragico golpe cileno del 1973.
La canzone venne composta nel 1970 da Sergio Ortega, musicista cileno facente parte del gruppo musicale Quilapayun.
Famosa in Cile durante i tre anni della presidenza Allende, divenne - dopo il golpe cileno che portò al potere i militari guidati da Augusto Pinochet - un simbolo della lotta per il ritorno alla democrazia tanto in Cile quanto nel resto del mondo.
Oltre al gruppo dei Quilapayun, esule in Francia negli anni della dittatura, la canzone venne cantata e incisa anche dagli Inti-Illimani, altro gruppo storico della Nueva Canción Chilena, che aveva ottenuto asilo politico in Italia e che portò il brano alla completa notorietà.
Numerose sono state successivamente le traduzioni in altre lingue e gli arrangiamenti compiuti sul brano. In Iran la melodia è stata usata per una canzone rivoluzionaria in lingua persiana cantata nel 1979 durante la rivoluzione contro la monarchia dagli attivisti iraniani della sinistra ed intitolata "Barpakhiz" (traducibile con Stai su, o Resisti).
Quattro anni prima, nel 1975 il musicista Frederic Rzewski aveva composto trentasei variazioni per pianoforte del brano intitolate The People United Will Never Be Defeated!.
Molti gruppi fra cui La Banda Bassotti (El pueblo unido jamás será vencido), i 99 Posse (El pueblo unido), gli Ska-P (Estampida), gli Anti-Flag (One People, One Struggle), i Nomadi e i Modena City Ramblers[senza fonte] hanno eseguito una propria interpretazione del brano.
In alcune versioni di gruppi militanti la frase El pueblo unido jamas sera vencido è sostituita, nell'ultimo verso, con El pueblo armado jamás será aplastado (Il popolo armato non sarà mai fermato).
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camillobenso
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Invitato a "In ONDA" Riccardo cuor di coniglio se lè squagliata.
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camillobenso
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Gentiloni sull'Avvenire vuole un'altra alleanza.
Vai Gentiloni vai da Casini, non fare il coniglio prendi una decisione definitiva ma lascia stare il Pd.
Una bella poltrona la trovi anche di là.
Vai Gentiloni vai da Casini, non fare il coniglio prendi una decisione definitiva ma lascia stare il Pd.
Una bella poltrona la trovi anche di là.
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Foto Vendola, Di Pietro e Bersani cartonato.....
Penso che sia una foto reale,........Bersani è cartonato.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1
Penso che sia una foto reale,........Bersani è cartonato.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1
Chi c’è in linea
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