terremoto in Emilia:la ricostruzione
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terremoto in Emilia:la ricostruzione
Dal d.l. 59/2012 emanato durante il corso della XVI legislatura il 16 maggio 2012 (questa… di Monti do Nascimiento)
art.2
Coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamita' naturali
–punto 2 b ,
apprendo che:
b) esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i
danni subiti da fabbricati;
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?u ... ge:2012;59
ora,
secondo voi ,da questo governo di banchieri mannari,
gli emiliani si aspettano un qualche aiuto per riscostruire le loro abitazioni private???
oh ragatzi,orco boia ,ma scherziamo ,ma siam mica qui ad aspettare le briciole della macelleria Fornero ,che siam mica grulli.
leggo che si prevede un gettito di 80 milioni dalla tassa sulla benzina:
con 80 milioni non ci compriamo neanche la carta igienica per pulirci da tutto quello che ci siamo fatti sotto in questi giorni.
tutto quello che arriva è ben accetto e si ringrazia ovviamente ,
ma il popolo emiliano ce la farà da solo per quanto riguarda il privato.
ma maremmassasina se Bersande non muove il culo per farci arrivare tutto quello che serve per ricostruire o mettere in sicurezza gli edifici pubblici,scuole,ospedali ecc...ecc...
gli riduciamo il PD ad un consenso che sta nella capocchia di uno spillo.
piuttosto per quest'anno che ci diano l'8 per mille destinato al clero,
che così ricostruiamo pure le chiese...
art.2
Coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamita' naturali
–punto 2 b ,
apprendo che:
b) esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i
danni subiti da fabbricati;
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?u ... ge:2012;59
ora,
secondo voi ,da questo governo di banchieri mannari,
gli emiliani si aspettano un qualche aiuto per riscostruire le loro abitazioni private???
oh ragatzi,orco boia ,ma scherziamo ,ma siam mica qui ad aspettare le briciole della macelleria Fornero ,che siam mica grulli.
leggo che si prevede un gettito di 80 milioni dalla tassa sulla benzina:
con 80 milioni non ci compriamo neanche la carta igienica per pulirci da tutto quello che ci siamo fatti sotto in questi giorni.
tutto quello che arriva è ben accetto e si ringrazia ovviamente ,
ma il popolo emiliano ce la farà da solo per quanto riguarda il privato.
ma maremmassasina se Bersande non muove il culo per farci arrivare tutto quello che serve per ricostruire o mettere in sicurezza gli edifici pubblici,scuole,ospedali ecc...ecc...
gli riduciamo il PD ad un consenso che sta nella capocchia di uno spillo.
piuttosto per quest'anno che ci diano l'8 per mille destinato al clero,
che così ricostruiamo pure le chiese...
Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
senz'offesa Shy,
magari avessimo avuto i banchieri mannari nel 68 ...
almeno da voi ricostruiscono ....
Premessa di Paolo GL Ferrara
"I SOLITI IGNOTI"
Il libro di Mario La Ferla “Te la do io Brasilia! La ricostruzione incompiuta di Gibellina nel racconto di un giornalista detective” (Ed. Stampa Alternativa, 2004), basato sulle vicende poco chiare della storia di Gibellina Nuova, inizia a "disturbare". Avremmo dovuto presentarlo a Catania e a Palermo, il 6 dicembre e il 7 dicembre. A Catania ci saremo grazie a Franco Porto, presidente dell’In/Arch Sicilia. A Palermo no. Lo stesso Mario La Ferla mi ha comunicato che ha avuto segnali abbastanza eloquenti che consigliavano l’attesa di tempi più maturi...
Ovviamente, non ho chiesto chi (né come, né quando) abbia “consigliato” a La Ferla una meditazione profonda sul da farsi: la storia giornalistica di La Ferla (trenta anni da inviato dell’Espresso) è per me garanzia della ponderatezza di ogni sua decisione.
Ma l’acidità mi sale su lo stesso. Gibellina fa ancora paura, dopo trentasei anni. Fa paura a chi ha gestito la ricostruzione e ne ha sancito il fallimento. E non si tratta di Provenzano, Riina & C.: difatti, perché mai dovrebbero avere paura? ne hanno fatte di peggio; per loro, Gibellina e tutti gli altri appalti (come è noto, sin dagli anni ’60 esiste la cosiddetta “Tassa Riina”, ovvero il 3% fisso su qualsiasi lavoro pubblico appaltato in Sicilia) non sono altro che bazzecole. Piuttosto, chi ha paura sono tutti quelli che degli appalti pilotati ne hanno giovato e che, ripuliti dagli anni che passano, temono di finire nuovamente sulle pagine dei giornali, e non certo per avere compiuto beneficenza. E tanto è vero ciò che anche La Ferla e il suo libro non finiranno sui giornali siciliani: le recensioni promesse sono state revocate, e non certo per volontà dei singoli colleghi giornalisti, che La Ferla conosce da decine di anni.
Poco male: essere imbavagliati significa essere portatori di temi scottanti. Gli incontri in Sicilia prevedevano la messa in vista non dell’aspetto squisitamente architettonico, ma quello dell’architettura usata quale mezzo per lucrare. A Catania se ne potrà parlare e, al proposito, desidero ringraziare pubblicamente Franco Porto per avere accolto senza indugi questi temi e averci dato la possibilità di parlarne nell’ambito dei “lunedì dell’architettura” dell’In/Arch.
L'articolo che pubblichiamo è stato scritto da La Ferla nel 1981 e pubblicato su "L'Espresso". A questo ne seguiranno altri, perchè la vicenda delle porcherie del Belìce deve essere sempre presente.
http://www.antithesi.info/testi/testo_2.asp?ID=405
la notte di santa lucia del 1990 ci fu un altro terremoto , nel val di noto,
( io ero a Catania e ci ho messo anni a dimenticarlo)
la ricostruzione è stata un delirio .... la cattedrale di noto crollò definitivamente nel 1996 data l'incuria ( uno dei maggiori gioielli del barocco ), è stata consegnata nel 2007.
...
magari avessimo avuto i banchieri mannari nel 68 ...
almeno da voi ricostruiscono ....
Premessa di Paolo GL Ferrara
"I SOLITI IGNOTI"
Il libro di Mario La Ferla “Te la do io Brasilia! La ricostruzione incompiuta di Gibellina nel racconto di un giornalista detective” (Ed. Stampa Alternativa, 2004), basato sulle vicende poco chiare della storia di Gibellina Nuova, inizia a "disturbare". Avremmo dovuto presentarlo a Catania e a Palermo, il 6 dicembre e il 7 dicembre. A Catania ci saremo grazie a Franco Porto, presidente dell’In/Arch Sicilia. A Palermo no. Lo stesso Mario La Ferla mi ha comunicato che ha avuto segnali abbastanza eloquenti che consigliavano l’attesa di tempi più maturi...
Ovviamente, non ho chiesto chi (né come, né quando) abbia “consigliato” a La Ferla una meditazione profonda sul da farsi: la storia giornalistica di La Ferla (trenta anni da inviato dell’Espresso) è per me garanzia della ponderatezza di ogni sua decisione.
Ma l’acidità mi sale su lo stesso. Gibellina fa ancora paura, dopo trentasei anni. Fa paura a chi ha gestito la ricostruzione e ne ha sancito il fallimento. E non si tratta di Provenzano, Riina & C.: difatti, perché mai dovrebbero avere paura? ne hanno fatte di peggio; per loro, Gibellina e tutti gli altri appalti (come è noto, sin dagli anni ’60 esiste la cosiddetta “Tassa Riina”, ovvero il 3% fisso su qualsiasi lavoro pubblico appaltato in Sicilia) non sono altro che bazzecole. Piuttosto, chi ha paura sono tutti quelli che degli appalti pilotati ne hanno giovato e che, ripuliti dagli anni che passano, temono di finire nuovamente sulle pagine dei giornali, e non certo per avere compiuto beneficenza. E tanto è vero ciò che anche La Ferla e il suo libro non finiranno sui giornali siciliani: le recensioni promesse sono state revocate, e non certo per volontà dei singoli colleghi giornalisti, che La Ferla conosce da decine di anni.
Poco male: essere imbavagliati significa essere portatori di temi scottanti. Gli incontri in Sicilia prevedevano la messa in vista non dell’aspetto squisitamente architettonico, ma quello dell’architettura usata quale mezzo per lucrare. A Catania se ne potrà parlare e, al proposito, desidero ringraziare pubblicamente Franco Porto per avere accolto senza indugi questi temi e averci dato la possibilità di parlarne nell’ambito dei “lunedì dell’architettura” dell’In/Arch.
L'articolo che pubblichiamo è stato scritto da La Ferla nel 1981 e pubblicato su "L'Espresso". A questo ne seguiranno altri, perchè la vicenda delle porcherie del Belìce deve essere sempre presente.
http://www.antithesi.info/testi/testo_2.asp?ID=405
la notte di santa lucia del 1990 ci fu un altro terremoto , nel val di noto,
( io ero a Catania e ci ho messo anni a dimenticarlo)
la ricostruzione è stata un delirio .... la cattedrale di noto crollò definitivamente nel 1996 data l'incuria ( uno dei maggiori gioielli del barocco ), è stata consegnata nel 2007.
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
Amadeus ha scritto:senz'offesa Shy,
magari avessimo avuto i banchieri mannari nel 68 ...
almeno da voi ricostruiscono ....
:
nessuna offesa @amà ci mancherebbe.
ma tu la vedi nella terza persona plurale:
"loro (essi i banchieri mannari ) ricostruiscono"
invece la ricostruzione in emilia avverrà secondo la prima persona plurale:
"noi (teste quadre ) ricostruiamo"....
ok,
certamente non averci la mafia sul collo ci fa vivere in una dimensione diversa e questo te lo riconosco e me ne dolgo per voi siciliani.
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
altra forte scossa.
non se ne può più...
non se ne può più...
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
shiloh ha scritto:altra forte scossa.
non se ne può più...
Infatti.
Io ne ho sentite due a distanza di 10 minuti circa.
Ho telefonato ad un'amica per avere conferma ma non aveva avvertito nulla
Poi il primo Flash del Corriere, e la sua conferma da Televideo - Milano e Pavia
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
Nuova forte scossa di terremoto in Emilia
Una lunga scossa di terremoto ha di nuovo interessato la zona dell'Emilia già colpita dal sisma. La scossa, registrata alle 21,22, si è avvertita distintamente anche in altre città del Nord come Milano. Forte intensità anche nel Veneto: a Padova la gente si è riversata per strada.
Una lunga scossa di terremoto ha di nuovo interessato la zona dell'Emilia già colpita dal sisma. La scossa, registrata alle 21,22, si è avvertita distintamente anche in altre città del Nord come Milano. Forte intensità anche nel Veneto: a Padova la gente si è riversata per strada.
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
E INTANTO STA ARRIVANDO IL MALTEMPO
Emilia, la terra si muove ancora
Panico tra la popolazione
Tre scosse in serata, la più forte di 4,8 Richter alle 21,22 avvertita anche a Milano e Padova
MILANO - A due settimane esatte dal primo forte sisma (20 maggio, ore 4,04) in Emilia, l'emergenza non è affatto terminata. Lo testimoniano le tre forte scosse di domenica sera: le prime due poco prima delle 20 di 3,3 e 3,8 gradi, la terza alle 21,21 di 4,8 gradi con epicentro in provincia di Mantova a una profondità di 6 chilometri, scossa che è stata avvertita sino a Milano e Padova. Nelle zone terremotate sono in corso accertamenti sugli edifici già danneggiati. Mentre si stanno rinforzando le tende in previsione dell'arrivo del maltempo con forti raffiche di vento.
RINASCITA - Anche vicino alle zone chiuse per pericolo di crolli, hanno ricominciato ad aprire bar, farmacie e qualche negozio di generi alimentari.
Redazione Online
3 giugno 2012 | 21:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere.it
Emilia, la terra si muove ancora
Panico tra la popolazione
Tre scosse in serata, la più forte di 4,8 Richter alle 21,22 avvertita anche a Milano e Padova
MILANO - A due settimane esatte dal primo forte sisma (20 maggio, ore 4,04) in Emilia, l'emergenza non è affatto terminata. Lo testimoniano le tre forte scosse di domenica sera: le prime due poco prima delle 20 di 3,3 e 3,8 gradi, la terza alle 21,21 di 4,8 gradi con epicentro in provincia di Mantova a una profondità di 6 chilometri, scossa che è stata avvertita sino a Milano e Padova. Nelle zone terremotate sono in corso accertamenti sugli edifici già danneggiati. Mentre si stanno rinforzando le tende in previsione dell'arrivo del maltempo con forti raffiche di vento.
RINASCITA - Anche vicino alle zone chiuse per pericolo di crolli, hanno ricominciato ad aprire bar, farmacie e qualche negozio di generi alimentari.
Redazione Online
3 giugno 2012 | 21:44
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
Terremoto in Emilia: forte scossa avvertita anche a Bologna, Milano e Padova
IFQ
IFQ
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
Forte scossa sentita a Milano e Bolzano: 5.1
In Emilia forte e lunga scossa intorno alle 21.20 di magnitudo 5.1 intorno alle 21.30. L'hanno avvertita fino all'Alto Adige, a Milano e Bologna. Epicentro nel modenese. Il commissario europeo Hahn: «Catastrofe da 5 miliardi»
3 giugno 2012
Una lunga e forte scossa di terremoto si è avvertita distintamente a Milano alle 21.22 e anche a Padova dove la gente si è riversata per strada. Durata di diversi secondi, è stata appena avvertita nelle zone dell'Emilia già colpite dal sisma, a Bologna e a Padova dove la gente si è riversata per strada. La magnitudo registrata è di 5.1.
Il sisma è stato avvertito distintamente anche in Trentino Alto Adige. Lo hanno sentito soprattutto ai piani alti degli edifici sia a Trento che a Bolzano e ha creato qualche preoccupazione.
La scossa più forte risale alle 21.20 circa. L'epicentro è tra i comuni di Concordia e San Possidonio, in provincia di Modena.
Ha provocato tanta paura la nuova scossa, durata alcuni secondi. A Mirandola la gente si è riversata in strada, cellulare al'orecchio, e ha tentato di contattare parenti e amici per avere informazioni. Al momento non si registrano crolli nella zona rossa ma sono in corso le verifiche. Il centro storico della cittadina era già stato in precedenza totalmente chiuso ai pedoni.
COMMISSARIO UE HAHN: CATASTROFE DA 5 MILIARDI
Una «catastrofe nazionale con danni da 5 miliardi di euro». Johannes Hahn, commissario europeo per le politiche regionali, con l'elicottero ha sorvolato la Bassa Emiliana e così ha descritto il disastro provocato dal doppio terremoto. «La situazione è estremamente difficile», ha aggiunto il politico austriaco, che ha fissato in circa 5 miliardi di euro la «primissima stima» dei danni provocati dal sisma. Insieme al vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, ha promesso fondi europei per la ripresa di queste zone.
Da Bruxelles - hanno promesso Tajani e Hahn - i primi aiuti in arrivo, tra Fondo di solidarietà e finanziamenti per le attività produttive e la ricostruzione, ammontano a circa 250 milioni di euro. Risorse «a fondo perduto», hanno spiegato i due commissari europei, che non dovranno quindi essere restituite.
La fetta principale, tra i 150 e i 200 milioni, ovvero il 2,5% dei danni subiti, arriverà dal Fondo di solidarietà. Ne beneficeranno esclusivamente le pubbliche amministrazioni, per interventi su edifici e strutture pubbliche. Altri 100 milioni di euro verranno invece stanziati attraverso la ricollocazione del 4% dei fondi per lo sviluppo rurale. Non verrà chiesta, inoltre, la restituzione delle risorse già stanziate per i programmi europei che non potranno essere portati a termine a causa del terremoto.
Sono previste, infine, «ulteriori iniziative - ha sottolineato Tajani - attraverso i bandi per l'innovazione, il sostegno al settore delle costruzioni e ai cluster produttivi». Tra questi ultimi la Commissione europea avrà un occhio di riguardo per il distretto di Mirandola, dove Tajani ha promesso che verrà organizzato il prossimo workshop europeo sul futuro delle nanotecnologie.
http://www.unita.it/italia/l-ue-sul-sis ... o-1.417360
In Emilia forte e lunga scossa intorno alle 21.20 di magnitudo 5.1 intorno alle 21.30. L'hanno avvertita fino all'Alto Adige, a Milano e Bologna. Epicentro nel modenese. Il commissario europeo Hahn: «Catastrofe da 5 miliardi»
3 giugno 2012
Una lunga e forte scossa di terremoto si è avvertita distintamente a Milano alle 21.22 e anche a Padova dove la gente si è riversata per strada. Durata di diversi secondi, è stata appena avvertita nelle zone dell'Emilia già colpite dal sisma, a Bologna e a Padova dove la gente si è riversata per strada. La magnitudo registrata è di 5.1.
Il sisma è stato avvertito distintamente anche in Trentino Alto Adige. Lo hanno sentito soprattutto ai piani alti degli edifici sia a Trento che a Bolzano e ha creato qualche preoccupazione.
La scossa più forte risale alle 21.20 circa. L'epicentro è tra i comuni di Concordia e San Possidonio, in provincia di Modena.
Ha provocato tanta paura la nuova scossa, durata alcuni secondi. A Mirandola la gente si è riversata in strada, cellulare al'orecchio, e ha tentato di contattare parenti e amici per avere informazioni. Al momento non si registrano crolli nella zona rossa ma sono in corso le verifiche. Il centro storico della cittadina era già stato in precedenza totalmente chiuso ai pedoni.
COMMISSARIO UE HAHN: CATASTROFE DA 5 MILIARDI
Una «catastrofe nazionale con danni da 5 miliardi di euro». Johannes Hahn, commissario europeo per le politiche regionali, con l'elicottero ha sorvolato la Bassa Emiliana e così ha descritto il disastro provocato dal doppio terremoto. «La situazione è estremamente difficile», ha aggiunto il politico austriaco, che ha fissato in circa 5 miliardi di euro la «primissima stima» dei danni provocati dal sisma. Insieme al vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, ha promesso fondi europei per la ripresa di queste zone.
Da Bruxelles - hanno promesso Tajani e Hahn - i primi aiuti in arrivo, tra Fondo di solidarietà e finanziamenti per le attività produttive e la ricostruzione, ammontano a circa 250 milioni di euro. Risorse «a fondo perduto», hanno spiegato i due commissari europei, che non dovranno quindi essere restituite.
La fetta principale, tra i 150 e i 200 milioni, ovvero il 2,5% dei danni subiti, arriverà dal Fondo di solidarietà. Ne beneficeranno esclusivamente le pubbliche amministrazioni, per interventi su edifici e strutture pubbliche. Altri 100 milioni di euro verranno invece stanziati attraverso la ricollocazione del 4% dei fondi per lo sviluppo rurale. Non verrà chiesta, inoltre, la restituzione delle risorse già stanziate per i programmi europei che non potranno essere portati a termine a causa del terremoto.
Sono previste, infine, «ulteriori iniziative - ha sottolineato Tajani - attraverso i bandi per l'innovazione, il sostegno al settore delle costruzioni e ai cluster produttivi». Tra questi ultimi la Commissione europea avrà un occhio di riguardo per il distretto di Mirandola, dove Tajani ha promesso che verrà organizzato il prossimo workshop europeo sul futuro delle nanotecnologie.
http://www.unita.it/italia/l-ue-sul-sis ... o-1.417360
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Re: terremoto in Emilia:la ricostruzione
Emilia, forte scossa in serata
La Ue: "Una catastrofe nazionale"
La terra continua a tremare nella Pianura Padana. Intorno alle 21,20 il terremoto è stato avvertito fino a Milano, Genova, Padova: magnitudo 5,1. In moto la macchina della ricostruzione: approvato un fondo per le imprese che devono ricostruire i capannoni. La Coldiretti lancia l'allrme: centomila ettari di terreno coltivato sono senz'acqua. Il ministro della Difesa Di Paola: "L'esercito è disponibile per combattere gli sciacalli"
Decine di altre scosse: 43 in una giornata. Una molto forte è stata avvertita intorno alle 21,20 distintamente fino alla Lombardia, al Veneto, alla Liguria. La magnitudo, secondo l'Ingv, è di 5,1, ad una profondità di 9,2 km. L'epicentro fra Novi di Modena, Concordia e San Possidonio.
Lo sciame sismico che continua a colpire le province di Modena, Ferrara, Bologna e Mantova non si ferma. Alle 20 era stata registrata tra Cavezzo e Mirandola una scossa di magnitudo 3,8. Un'altra - segnala l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Modena - era stata registrata una decina di minuti prima, con una magnitudo di 3,4. Una terza - nella bassa mantovana - è stata pari a 2,9, mentre eventi sismici minori si sono verificati vicino ad Ascoli Piceno e nelle Alpi Cozie, al confine tra la provincia di Cuneo e la Francia.
In arrivo fondi Ue. "Ci troviamo di fronte ad una catastrofe nazionale, la Commissione europea interverrà a favore delle zone dell'Emilia colpite dal terremoto con il fondo di solidarietà". Lo ha confermato il commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn, dopo aver visitato le zone colpite dal sisma con il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. "La situazione è estremamente difficile - ha aggiunto - per le persone che hanno perso la casa e per quelle che temono di perdere il lavoro".
Hahn non ha fatto cifre esatte. "La valutazione dei danni è ancora in corso - ha detto al riguardo - ma posso dire che se
si tratta di danni intorno ai 5 miliardi di euro, noi potremmo dare un aiuto nell'ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarietà". Si tratta cioè di risorse a fondo perduto, che non devono essere restituite, per comprire i costi dell'emergenza sostenuti dalle amministrazioni pubbliche. "I ministri per lo sviluppo rurale, inoltre, hanno deciso di stornare il 4% del fondo per lo sviluppo rurale - ha aggiunto Hahn - e di stanziarlo a favore delle zone terremotate", per una cifra che il commissario europeo ha stimato intorno ai 100 milioni di euro.
500mila euro dal Papa. Il Papa si attiva personalmente per offrire fondi in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia e della bassa Lombardia. Durante la sua visita a Milano per l'Incontro mondiale delle Famiglie, Benedetto XVI ha ricevuto offerte e donazioni per la sua beneficenza personale e devolverà 500 mila euro a favore delle zone colpite dal sisma. Lo ha annunciato il vicario episcopale di Milano, monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, al termine della messa del Pontefice al parco di Bresso. La somma sarà distribuita ai vescovi di Mantova, Modena, Ferrara, Carpi e Bologna.
FOTO I CARTELLI
Coldiretti: "Manca l'acqua". "Quasi centomila ettari di terreno compresi tra Modena, Bologna, Ferrara e Mantova sono senza acqua a causa dei danni provocati dalle scosse di terremoto agli impianti idraulici che garantiscono la sicurezza del territorio". E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti, che stima interventi per decine di milioni di euro per "garantire l'irrigazione ed evitare che l'arrivo di forti piogge possa provocare alluvioni nelle campagne, ma anche nelle principali città emiliane". Il dissesto idrogeologico provocato dal sisma ha provocato danni agli impianti idraulici e frane in alcuni alvei che pregiudicano il regolare deflusso delle acque. "Una prima conseguenza è stata la sospensione del servizio di irrigazione che è necessario far ripartire per preservare, nell'emergenza, una delle agricolture più floride della Pianura Padana: ortofrutta, viticoltura, riso, parmigiano reggiano in particolare i settori a rischio".
VIDEO LA FABBRICA DA SALVARE
Di Paola: "Esercito contro gli sciacalli". "Abbiamo dato la disponibilità delle
Forze armate agli enti locali, al ministero dell'Interno, alla protezione civile per reprimere il fenomeno dello sciacallaggio nelle zone colpite dal terremoto". Lo ha confermato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, intervistato su SkyTg24. "Le Forze armate danno sempre la loro disponibilità quando c'è bisogno - ha aggiunto - Su questo non c'è nessun dubbio. Ecco perchè sono un'istituzione così importante per lo Stato".
Un crollo nel bolognese. Una parte di un casolare abbandonato è ceduta la scorsa notte, probabilmente per gli effetti delle scosse di terremoto, ingombrando la sede di una strada provinciale a nord di Bologna - un tratto della via di Saliceto nel comune di Castel Maggiore. Non ci sono stati feriti. L'edificio era già puntellato prima del sisma.
Una nascita nella tendopoli. Nel tardo pomeriggio di sabato, al punto medico avanzato di Mirandola, il cuore della zona colpita dal sisma, una donna di origini cinesi ha messo al mondo una bambina. La nascita è avvenuta a seguito di un parto naturale. Dopo un travaglio di circa 40 minuti, la neonata era tra le braccia dei genitori, una coppia residente a San Felice. Effettuati i primi controlli, e constatato che la neo mamma e la bimba stavano bene, si è proceduto al loro trasferimento al Policlinico di Modena.
LA VOLPE SALVATA NEL FIENILE
I CUCCIOLI NATI COL SISMA
Fondi per le imprese. "Lavoreremo per far sì che quelle imprese che hanno bisogno di fare produzione subito si possano spostare con un accordo tra sindacati e imprenditori per garantire quella produzione e non perdere il cliente e nello stesso tempo ristrutturare. Vogliamo provarci e siamo convinti di farcela". Così il governatore Vasco Errani, dopo l'incontro di ieri con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti. "Abbiamo già ottenuto - ha detto -un fondo di rotazione a tasso zero per tutte le imprese che serva per un investimento immediato a riattivare, ristrutturare o ricostruire il proprio impianto: questo è il primo punto che diventerà operativo nei prossimi giorni e consentirà di costruire un ponte fra il riconoscimento dei danni e l'avvio del lavoro. C'è poi il tema delle imprese che vogliono trovare soluzioni alternative in attesa di ricostruire, per garantire il cliente e garantire l'attività". Rassicurazioni sono arrivate anche per le imprese del biomedicale che attendono da lunghissimo tempo pagamenti dalle amministrazioni pubbliche. "Assicuriamo - ha detto Errani - che nel giro di dieci giorni risolveremo il problema".
Guccini al concerto pro terremotati. - Ci sarà anche Francesco Guccini al concerto benefico per le popolazioni colpite dal sisma, in programma il 25 giugno a Bologna. L'iniziativa, promossa dai Nomadi che stanno mobilitando i big emiliani della musica, da Vasco Rossi a Ligabue a Laura Pausini, sarà presentata ufficialmente il 6 giugno nel capoluogo emiliano. Tra lunedì e martedì prossimi Beppe Carletti avrà gli ultimi contatti per definire il cast di questo 'live aid', che probabilmente vedrà sul palco artisti come Gianni Morandi, Zucchero, Nek, Modena City Ramblers e Rio.
Due giugno, il discorso del prefetto. In piazza Maggiore, ieri a Bologna, si è svolta la cerimonia del Due giugno, festa della Repubblica. Il sisma - così come l'attentato di Brindisi in cui ha perso la vita una studentessa - è stato al centro del discorso del prefetto Angelo Tranfaglia. "Una volta che la fase dell'emergenza sarà passata - sono state le parole del prefetto - il che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, è importante sia riproposto anche il tema della responsabilità dell'uomo, che è pur sempre chiamato a predisporre le misure che possano limitare i danni che il libero scatenarsi della forza della natura può portare a uomini e cose". "Sotto questo profilo - ha proseguito Tranfaglia - non possiamo non avvertire tutto il peso e la drammaticità per il fatto che la maggior parte delle vittime si sono avute sui luoghi di lavoro, in strutture anche recenti che si sono tuttavia rivelate inidonee". Il prefetto ha concluso sottolineando l'importante mobilitazione delle istituzioni, del mondo del volontariato e dei cittadini nei confronti dei terremotati: "E' motivo insieme di conforto e di orgoglio che ci consente di guardare con fiducia al futuro". LE FOTO
(03 giugno 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
La Ue: "Una catastrofe nazionale"
La terra continua a tremare nella Pianura Padana. Intorno alle 21,20 il terremoto è stato avvertito fino a Milano, Genova, Padova: magnitudo 5,1. In moto la macchina della ricostruzione: approvato un fondo per le imprese che devono ricostruire i capannoni. La Coldiretti lancia l'allrme: centomila ettari di terreno coltivato sono senz'acqua. Il ministro della Difesa Di Paola: "L'esercito è disponibile per combattere gli sciacalli"
Decine di altre scosse: 43 in una giornata. Una molto forte è stata avvertita intorno alle 21,20 distintamente fino alla Lombardia, al Veneto, alla Liguria. La magnitudo, secondo l'Ingv, è di 5,1, ad una profondità di 9,2 km. L'epicentro fra Novi di Modena, Concordia e San Possidonio.
Lo sciame sismico che continua a colpire le province di Modena, Ferrara, Bologna e Mantova non si ferma. Alle 20 era stata registrata tra Cavezzo e Mirandola una scossa di magnitudo 3,8. Un'altra - segnala l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Modena - era stata registrata una decina di minuti prima, con una magnitudo di 3,4. Una terza - nella bassa mantovana - è stata pari a 2,9, mentre eventi sismici minori si sono verificati vicino ad Ascoli Piceno e nelle Alpi Cozie, al confine tra la provincia di Cuneo e la Francia.
In arrivo fondi Ue. "Ci troviamo di fronte ad una catastrofe nazionale, la Commissione europea interverrà a favore delle zone dell'Emilia colpite dal terremoto con il fondo di solidarietà". Lo ha confermato il commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn, dopo aver visitato le zone colpite dal sisma con il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. "La situazione è estremamente difficile - ha aggiunto - per le persone che hanno perso la casa e per quelle che temono di perdere il lavoro".
Hahn non ha fatto cifre esatte. "La valutazione dei danni è ancora in corso - ha detto al riguardo - ma posso dire che se
si tratta di danni intorno ai 5 miliardi di euro, noi potremmo dare un aiuto nell'ordine di 150-200 milioni con il fondo di solidarietà". Si tratta cioè di risorse a fondo perduto, che non devono essere restituite, per comprire i costi dell'emergenza sostenuti dalle amministrazioni pubbliche. "I ministri per lo sviluppo rurale, inoltre, hanno deciso di stornare il 4% del fondo per lo sviluppo rurale - ha aggiunto Hahn - e di stanziarlo a favore delle zone terremotate", per una cifra che il commissario europeo ha stimato intorno ai 100 milioni di euro.
500mila euro dal Papa. Il Papa si attiva personalmente per offrire fondi in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia e della bassa Lombardia. Durante la sua visita a Milano per l'Incontro mondiale delle Famiglie, Benedetto XVI ha ricevuto offerte e donazioni per la sua beneficenza personale e devolverà 500 mila euro a favore delle zone colpite dal sisma. Lo ha annunciato il vicario episcopale di Milano, monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, al termine della messa del Pontefice al parco di Bresso. La somma sarà distribuita ai vescovi di Mantova, Modena, Ferrara, Carpi e Bologna.
FOTO I CARTELLI
Coldiretti: "Manca l'acqua". "Quasi centomila ettari di terreno compresi tra Modena, Bologna, Ferrara e Mantova sono senza acqua a causa dei danni provocati dalle scosse di terremoto agli impianti idraulici che garantiscono la sicurezza del territorio". E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti, che stima interventi per decine di milioni di euro per "garantire l'irrigazione ed evitare che l'arrivo di forti piogge possa provocare alluvioni nelle campagne, ma anche nelle principali città emiliane". Il dissesto idrogeologico provocato dal sisma ha provocato danni agli impianti idraulici e frane in alcuni alvei che pregiudicano il regolare deflusso delle acque. "Una prima conseguenza è stata la sospensione del servizio di irrigazione che è necessario far ripartire per preservare, nell'emergenza, una delle agricolture più floride della Pianura Padana: ortofrutta, viticoltura, riso, parmigiano reggiano in particolare i settori a rischio".
VIDEO LA FABBRICA DA SALVARE
Di Paola: "Esercito contro gli sciacalli". "Abbiamo dato la disponibilità delle
Forze armate agli enti locali, al ministero dell'Interno, alla protezione civile per reprimere il fenomeno dello sciacallaggio nelle zone colpite dal terremoto". Lo ha confermato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, intervistato su SkyTg24. "Le Forze armate danno sempre la loro disponibilità quando c'è bisogno - ha aggiunto - Su questo non c'è nessun dubbio. Ecco perchè sono un'istituzione così importante per lo Stato".
Un crollo nel bolognese. Una parte di un casolare abbandonato è ceduta la scorsa notte, probabilmente per gli effetti delle scosse di terremoto, ingombrando la sede di una strada provinciale a nord di Bologna - un tratto della via di Saliceto nel comune di Castel Maggiore. Non ci sono stati feriti. L'edificio era già puntellato prima del sisma.
Una nascita nella tendopoli. Nel tardo pomeriggio di sabato, al punto medico avanzato di Mirandola, il cuore della zona colpita dal sisma, una donna di origini cinesi ha messo al mondo una bambina. La nascita è avvenuta a seguito di un parto naturale. Dopo un travaglio di circa 40 minuti, la neonata era tra le braccia dei genitori, una coppia residente a San Felice. Effettuati i primi controlli, e constatato che la neo mamma e la bimba stavano bene, si è proceduto al loro trasferimento al Policlinico di Modena.
LA VOLPE SALVATA NEL FIENILE
I CUCCIOLI NATI COL SISMA
Fondi per le imprese. "Lavoreremo per far sì che quelle imprese che hanno bisogno di fare produzione subito si possano spostare con un accordo tra sindacati e imprenditori per garantire quella produzione e non perdere il cliente e nello stesso tempo ristrutturare. Vogliamo provarci e siamo convinti di farcela". Così il governatore Vasco Errani, dopo l'incontro di ieri con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti. "Abbiamo già ottenuto - ha detto -un fondo di rotazione a tasso zero per tutte le imprese che serva per un investimento immediato a riattivare, ristrutturare o ricostruire il proprio impianto: questo è il primo punto che diventerà operativo nei prossimi giorni e consentirà di costruire un ponte fra il riconoscimento dei danni e l'avvio del lavoro. C'è poi il tema delle imprese che vogliono trovare soluzioni alternative in attesa di ricostruire, per garantire il cliente e garantire l'attività". Rassicurazioni sono arrivate anche per le imprese del biomedicale che attendono da lunghissimo tempo pagamenti dalle amministrazioni pubbliche. "Assicuriamo - ha detto Errani - che nel giro di dieci giorni risolveremo il problema".
Guccini al concerto pro terremotati. - Ci sarà anche Francesco Guccini al concerto benefico per le popolazioni colpite dal sisma, in programma il 25 giugno a Bologna. L'iniziativa, promossa dai Nomadi che stanno mobilitando i big emiliani della musica, da Vasco Rossi a Ligabue a Laura Pausini, sarà presentata ufficialmente il 6 giugno nel capoluogo emiliano. Tra lunedì e martedì prossimi Beppe Carletti avrà gli ultimi contatti per definire il cast di questo 'live aid', che probabilmente vedrà sul palco artisti come Gianni Morandi, Zucchero, Nek, Modena City Ramblers e Rio.
Due giugno, il discorso del prefetto. In piazza Maggiore, ieri a Bologna, si è svolta la cerimonia del Due giugno, festa della Repubblica. Il sisma - così come l'attentato di Brindisi in cui ha perso la vita una studentessa - è stato al centro del discorso del prefetto Angelo Tranfaglia. "Una volta che la fase dell'emergenza sarà passata - sono state le parole del prefetto - il che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, è importante sia riproposto anche il tema della responsabilità dell'uomo, che è pur sempre chiamato a predisporre le misure che possano limitare i danni che il libero scatenarsi della forza della natura può portare a uomini e cose". "Sotto questo profilo - ha proseguito Tranfaglia - non possiamo non avvertire tutto il peso e la drammaticità per il fatto che la maggior parte delle vittime si sono avute sui luoghi di lavoro, in strutture anche recenti che si sono tuttavia rivelate inidonee". Il prefetto ha concluso sottolineando l'importante mobilitazione delle istituzioni, del mondo del volontariato e dei cittadini nei confronti dei terremotati: "E' motivo insieme di conforto e di orgoglio che ci consente di guardare con fiducia al futuro". LE FOTO
(03 giugno 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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