La Questione Monti

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camillobenso
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Re: La Questione Monti

Messaggio da camillobenso »

Copiano o è un comune sentire?


Rigor Montis et de profundis
di Marcello Adriano Mazzola | 15 giugno 2012
Commenti (2)

Si diceva che passavamo dal Cavaliere del bunga bunga al Cavaliere del rigore. E che la sua veste austera e di sommo rigore avrebbe contribuito ad una svolta. In pochi mesi siam passati dalla svolta all’odore della rivolta. Dalla ribalta alla palta. Dalla teoria della Bocconi agli spizzichi e bocconi. Gli italiani han compreso presto cosa li aspettava: un grande inganno.

Certo, non lo si può negare, in campo internazionale abbiamo riacquistato credibilità. I conti sono stati messi quasi in sicurezza. Ed è appunto quel quasi che fa la differenza. Una differenza abissale, poiché in quel quasi vi è tutta l’iniquità della politica economica e sociale del professore dal tono professorale. Ed in ogni caso rimane quel quasi col sapore d’incompiuto. Niente di peggio. Siamo quasi arrivati alla meta, salvo accorgerci di avere intrapreso la salita sbagliata e la cui cima si svela sempre più inarrivabile, avendo sbagliato il mezzo.

Un governo che avrebbe potuto fare quello che mai nessuno è riuscito a fare (il Cavaliere di Arcore) o che non ha voluto fare (penso ad alcuni governi guidati dal centrosinistra), potendo contare sul consenso dell’emergenza. Ed invece che ti combina Monti? Vara subito una voracissima politica economica tesa a prosciugare la classe media e a perpetrare l’intoccabilità dei ricchi e potenti (la classe politica, il Vaticano, le banche, i grandi evasori, le vere lobbye etc.).

Il rigore teorizzato da Monti. Appunto, il rigor Montis, fondato su alcuni ingannevoli capisaldi, elargiti come un mantra: a) “se siamo in queste gravissime condizioni è perché c’è stata una enorme evasione fiscale di massa” (il che se da un lato è in parte vero, dall’altro sottace che la causa principale del nostro grave dissesto è dovuto tanto alla smisurata corruzione garantita da una classe politica che vi ha banchettato per decenni, quanto all’abnorme spesa pubblica, derivante anche dalla corruzione oltre che dallo sperpero senza pudore); b) “siamo tutti evasori” e dunque si giustifica un eccezionale Stato di polizia tributaria (poiché questo oramai si è realizzato: i cittadini ne hanno la percezione esposti ad azioni aggressive e a raffica di Equitalia ma i tributaristi ne hanno la piena conferma, non ultimo con l’introduzione della “mediazione tributaria” obbligatoria sino a € 10.000 senza terzietà!); c) ne consegue che “ora devono pagare tutti” indistintamente (mentre si è proceduto nell’esatto contrario); d) “ora pensiamo allo sviluppo”. Ma sviluppo decchè? atteso che le famiglie non hanno più soldi da spendere, avendo eroso notevolmente i propri risparmi e con il timore che tutto crolli da un secondo all’altro.

Certo paghiamo anche 2 eventi extraterritoriali: la grave speculazione delle banche oltreoceano e una politica comunitaria profondamente sbagliata e a leadership franco-tedesca. Ma soprattutto paghiamo errori nostri, inutile accampare alibi. Abbiamo un grave debito pubblico alimentato dalla corruzione di una classe politica gerontocratica, senza etica, senza alcun senso del bene pubblico. Una classe politica arrogante, come dimostrato in questi mesi.

Due esempi fra tutti: 1) il finanziamento pubblico che la democrazia diretta 20 anni fa ha bocciato. “E pur si muove!” e noncuranti del “furto di democrazia” i lestofanti da mesi cianciano di riduzione del finanziamento. Che peraltro neppur fanno. A giorni passeranno all’incasso di qualche centinaio di milioni. Bruscolini. Per chi ha rubato per 30 anni. 2) la legge anticorruzione che è un gattopardesco procedere. Questo governo avrebbe dovuto lanciare subito questi messaggi: a) riduzione del debito tagliando verticalmente la spesa pubblica, sperperi e corruzione; b) riduzione del costo del lavoro e del carico fiscale; c) riduzione del 50% delle spese militari (sai che bel segnale al resto del mondo?!); d) riforma in 3 mesi (si può fare) della giustizia e del fisco.

Con un consenso dell’emergenza il premier avrebbe dovuto usare immediatamente il bisturi per guarire la carne infetta ed evitare la putrefazione: il taglio enorme della spesa pubblica, contestualmente a norme “anticorruzione” serie. Come evidenziava Piercamillo Davigo l’altro giorno: le norme già ci sono al di fuori dell’Italia, basta ricopiarle, non è difficile.
Ma come dice un proverbio, “Con l’arte e con l’inganno si campa metà anno”. Gli italiani hanno presto capito che di equo e di rigoroso nella politica montiana ci fosse ben poco.
Invece cosa ti combina il super iperbolico bocconiano, dopo alcuni mesi? Nomina Bondi supercommissario alla spesa pubblica, il quale appena arrivato ha detto: “Il mio nome è Bond(i). James Bond(i). Avrei la licenza di uccidere. Ma forse no.”. Il ministro (in)competente non era in grado di farlo, dunque l’abbiam commissariato. A questo punto vorrei anche un supercommissario al posto del premier. E’ possibile?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... is/256776/
mariok

Re: La Questione Monti

Messaggio da mariok »

Insomma, se ben capisco ci tocca fare il tifo per la Severino, che sarebbe l'ultimo baluardo contro la legge bavaglio?

Alla Camera torna la legge Bavaglio. E si prepara un nuovo scontro governo-Pdl

Da lunedì a Montecitorio si discute del ddl Intercettazioni. La maggioranza che sostiene Monti è pronta ad approvarlo, ma il ministro della Giustizia Paola Severino vuole introdurre modifiche per far saltare il macchinoso sistema di autorizzazione delle intercettazioni da parte di un organo collegiale. I berlusconiani preparano le barricate


di Sonia Oranges | 15 giugno 2012

La polemica sulla giustizia, tra Governo e centrodestra, riparte dalle intercettazioni, in discussione a Montecitorio da lunedì prossimo. In teoria, infatti, il provvedimento dovrebbe avere un consenso pressocchè unanime tra i partiti che sostengono l’esecutivo. Nella pratica, invece, rischia di acuire il conflitto tra il Pdl e il governo. L’iter del ddl ha ritrovato energia su pressione della ex maggioranza di centrodestra che, in un accordo riuscito solamente a metà (come dimostra la promessa del Pdl di dare battaglia a Palazzo Madama), ha ottenuto la calendarizzazione delle intercettazioni alla Camera, promettendo in cambio maggiore elasticità sull’anticorruzione. Nel frattempo, però, l’accelerazione impressa dal Pdl, ha fatto muovere gli ingranaggi della politica e dell’esecutivo. La ministra della Giustizia Paola Severino, negli incontri formali e informali con i partiti, che oramai risalgono ad alcuni mesi fa, aveva espresso l’intenzione di modificare il testo già approvato dalla Camera, modificato in Senato, e ora riapprovato a Montecitorio in un passaggio che potrebbe essere l’ultimo prima del varo definitivo della legge.

Tra il dire e il fare, però, ci sono le regole della democrazia e poiché la Guardasigilli sembra aver mantenuto saldo l’intento di modificare il provvedimento, in via Arenula si sta studiando quali siano le strade percorribili. Nessuna delle quali, però, accoglierà i desiderata dell’intero fronte che appoggia il Governo. Severino, infatti, aveva già spiegato ai partiti (che, peraltro, non avevano opposto serie obiezioni in merito), di voler far saltare il macchinoso sistema di autorizzazione delle intercettazioni da parte di un organo collegiale, che prevedeva finanche un materiale spostamento degli atti da una sede a un’altra. Il problema, però, è che questa materia ha già avuto una doppia lettura in Parlamento e, dunque, non potrebbe essere modificata. Non si sa, dunque, se basterà un maxiemendamento in cui far rientrare tutte le modifiche, che per ora sono solamente nella testa del ministro, per ovviare al problema.

Problema che, peraltro, era stato posto anche dal Pd. “Così com’è, il testo Bongiorno è tecnicamente inemendabile, nelle parti che andrebbero modificate – spiega il responsabile giustizia del pd, Andrea Orlando – Meglio farebbe il Governo, a presentare un nuovo disegno di legge, come già abbiamo suggerito”. Un altro scenario che pure la Guardasigilli tiene in considerazione, ma che scomporrebbe ulteriormente i rapporti tra Pdl e Governo, già minati dalla forzatura della fiducia sul ddl anticorruzione. Per il Pdl, infatti, da modificare è sostanzialmente la parte riguardante la pubblicazione da parte dei mezzi d’informazione delle intercettazioni. “A noi interessa che la norma sia equilibrata.

Siamo d’accordo su tutti i presupposti delle nuove norme, la la parte sul divieto di pubblicazione è ancora troppo blanda – dice il capogruppo in commissione Giustizia Enrico Costa – Se è vero che nell’udienza filtro si stabilisce cos’è rilevante ai fini del procedimento, e altrettanto vero che quando il gip firma misure urgenti come arresti o perquisizioni, non c’è il tempo materiale per svolgere l’udienza. E le intercettazioni contenute nelle ordinanze sono di fatto pubblicabili senza filtro. Non può essere così. Il Governo deve dire la sua e cercare un’intesa”. L’intesa con gli altri partner della maggioranza, sull’udienza filtro, in realtà, già c’è, seppure in linea generale. E’ la Guardasigilli che, invece, pare voglia rivoltare l’intero testo come un calzino, cancellando i cosiddetti “bavagli” e responsabilizzando pm e gip sul punto, inserendo nella norma che saranno lor, dunque, i titolari del compito di filtrare le intercettazioni. Prospettiva su cui, prevedibilmente, sarà difficile trovare un accordo con il Pdl che già sulla scia delle misure anticorruzione minaccia di togliere la fiducia al Governo. E se anche la ministra dovesse presentare un nuovo ddl, il vecchio testo Bongiorno potrebbe comunque essere votato. Dal Pdl di certo. Bisogna vedere che cosa sceglieranno di fare Pd e Udc.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... dl/265019/
camillobenso
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Re: La Questione Monti

Messaggio da camillobenso »

DIRETTA
Monti a Repubblica delle idee
"L'Italia ce la sta facendo da sola"

Sul ddl corruzione: "Diventerà legge"
I dimostranti fronteggiano le forze dell'ordine Il presidente del Consiglio intervistato da Eugenio Scalfari ed Ezio Mauro sulla base di domande fatte dai lettori di Repubblica. Due le manifestazioni di protesta organizzate dai centri sociali e dai collettivi bolognesi. Le forze dell'ordine hanno isolato l'area dell'Arena del Sole, dove si è svolta l'intervista. Cariche e tafferugli quando i dimostranti hanno cercato di forzare i blocchi e arrivare il più vicino possibile al teatro. Quattro agenti feriti o contusi

di ALESSANDRO CORI, CATERINA GIUSBERTI e ILARIA VENTURI

(Aggiornato alle 17:33 del 16 giugno 2012)

17:33Monti: "Non vogliamo soldi tedeschi" 33 –
"Faccio quello che posso per spiegare" alla cancelliera tedesca Angela Merkel e "ad altri governanti, che se un Paese ha un alto debito pubblico ed è a favore di maggiori politiche europee per la crescita non necessariamente aspira ai soldi della Germania"

17:17Corteo su viale Masini 32 –
I manifestanti, ora 400-500, hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni e si dirigono verso la stazione. In testa lo striscione "Smontiamo la crisi". Lancio di fumogeni e tanto rumore, fatto con padelle e pentole

17:14Corruzione, Monti: "Il ddl diventerà legge" 31 –
Monti: "I disegni di legge vengono presentati perché diventino legge: quindi diventerà legge". "Il fenomeno della corruzione, al di là degli aspetti morali e civili, penalizza un Paese come luogo di investimento"

17:13Quattro agenti feriti 30 –
Quattro gli agenti di polizia sono rimasti feriti o contusi negli scontri

17:12Lavoro, Monti: "Riforma entro consiglio Ue o perdiamo punti" 29 –
Monti: "Devo arrivare al consiglio Ue con la riforma del mercato del lavoro che è legge o l'Italia perde punti".

17:09La manifestazione del Tpo si scioglie 28 –
La protesta del Tpo è conclusa, i dimostranti stanno abbandonando la piazza

17:06Manifestanti bloccano il traffico in via Irnerio 27 –
I dimostranti partiti da via dei Mille stanno bloccando il traffico in via Irnerio. Deviati bus e vetture

17:03Esodati, Monti: "Presto ricognizione e misure" 26 –
Monti: l'impegno del governo è di "avere al più presto una ricognizione" il più precisa possibile sugli esodati, e a "prendere i provvedimenti conseguenti, tenendo conto che non tutti e non subito si trovano in questa situazione". E sul ministro Fornero: "Non mi ha offerto le dimissioni e le avrei respinte"

17:01Il corteo del Tpo è tornato al Nettuno 25 –
I dimostranti sono tornati sotto la statua del Nettuno, hanno steso a terra lo striscione e alzato la musica

16:57Anche l'altro corteo fa dietrofront 24 –
Anche il corteo partito da via dei Mille indietreggia allontanandosi dalla zona dell'Arena del Sole. "Non ci fermeremo, l'assedio continua"

16:53Monti scherza sulla "liquidità" 23 –
Monti mentre si versa un bicchiere d'acqua: "Innanzitutto la crisi non si supera irrorando di liquidità...". Battuta che strappa una risata alla platea

16:46Monti: "Settimane cruciali" 22 –
Monti: "Se nelle prossime cruciali due settimane noi riusciremo ad avere qualcosa di concreto e una prospettiva, con delle date, per una politica mirante alla crescita, beh credo che questo cambierà già il piano psicologico". "Il governo si sta impegnando moltissimo perché la politica europea si orienti di più alla crescita, certo non a scapito della disciplina di bilancio"

16:41Corteo partito da via dei Mille fronteggia la polizia 21 –
L'altro corteo fronteggia un cordone di polizia. Sono arrivati rinforzi. Le forze dell'ordine avanzano e i manifestanti arretrano. Alcuni lanciano uova e bottiglie, altri indietreggiano con le mani alzate e scandiscono slogan

16:37Il corteo del Tpo si allontana dalla zona dell'Arena 20 –
Il corteo del Tpo ha raggiunto via Marconi e si dirige verso il centro, allontanandosi quindi dalla zona dell'Arena del Sole. I manifestanti hanno posato gli scudi sul camioncino. "Si fa solo quello che diciamo al megafono", raccomandano gli organizzatori. Qualcuno fa scritte e lancia vernice rossa sulla sede della Deutsche Bank

16:28Monti: "Ce la stiamo facendo da soli" 19 –
Monti rivendica con orgoglio che l'Italia sta uscendo dalla crisi da sola: "Abbiamo chiesto al Paese uno sforzo in più penoso, ma che ci porterà ad avere fatto con le nostre mani. Ce la faremo, ce la stiamo facendo e da soli, certo con quella parziale cessione di sovranità che è stata decisa anni fa da Italia, Francia e altri Paesi europei, ma non sotto il tallone di una Troika"

16:26Un agente ferito al corteo del Tpo 18 –
Un agente è rimasto ferito in modo lieve durante lo scontro con i manifestanti che partecipano al corteo del Tpo

16:23Monti: "Sulla Grecia l'Ue potrebbe valutare dilazioni" 17 –
Monti: "Immagino che l'Ue, e parlo come privato cittadino non come capo di governo, potrebbe eventualmente considerare qualche dilazione" degli impegni presi dalla Grecia.

16:22Il corteo Tpo arretra e prende vie laterali 16 –
L'altro corteo è arretrato e poi, correndo alla spicciolata, i manifestanti hanno imboccato vie laterali con l'obiettivo di accerchiare l'Arena

16:20Corteo cerca di aggirare i blocchi 15 –
Il corteo partito da via dei Mille sta cercando di aggirare i blocchi e arrivare il più vicino possibile all'Arena del Sole passando da via Alessandrini e via Righi. Alla testa del corteo uno striscione con su scritton "Smontiamo la crisi"

16:18Monti: "Abbiamo bisogno di un'Europa forte" 14 –
Monti all'Arena del Sole: "Una delle ragioni per cui io spero che l'Europa si affermi sempre più, e io mi batto come presidente del consiglio affinché l'Italia contribuisca al progresso europeo, è perché noi abbiamo bisogno dell'Europa più di altri paesi. Non perché siamo più deboli, ma perché guardiamo al futuro meno di altri"

16:15Monti: "L'Italia ce la fa, ma non perché lo dice la Merkel" 13 –
Monti: "La Merkel dice che l'Italia ce la fa ma l'Italia ce la fa non perché lo dice la Merkel". E ancora: "La difficoltà del futuro dell'Italia è che l'Itala in passato ha pensato molto poco al suo futuro"

16:14I dimostranti di via dei Mille: "Corteo selvaggio" 12 –
I manifestanti che partecipano al corteo partito da via dei Mille hanno abbandonato la posizione dicendo che faranno un "corteo selvaggio". Hanno imboccato via Irnerio scandendo "Riprendiamoci la città"

16:07Carica anche sul corteo del Tpo 11 –
Una carica brevissima, una ventina di secondi in tutto. Manganellate sugli scudi di gomma piuma e plexiglass dei manifestanti, che da parte loro hanno lanciato qualche petardo

16:06Standing ovation all'Arena del sole 10 –
Il pubblico dell'Arena del Sole ha accolto con una standing ovation Monti, Scalfari e Mauro. Sala gremita. In platea tra gli altri il ministro a turismo e sport, il bolognese Piero Gnudi, il presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani, commissario per il terremoto, il procuratore antimafia Piero Grasso, il sindaco Virginio Merola, il rettore dell'università Ivano Dionigi, il prefetto Angelo Tranfaglia e la presidente della provincia Beatrice Draghetti

16:04Corteo Tpo a un centinaio di metri dalla polizia 9 –
I dimostranti che sono in testa al corteo hanno tirato fuori caschi e scudi di gomma piuma e plexiglas e si sono messi dei tovaglioli alla bocca. Sono a un centinaio di metri dal blocco delle forze dell'ordine

15:55Un'altra carica breve 8 –
Il corteo partito da via dei Mille è stato nuovamente caricato. La carica è stata più breve della prima

15:50E' partita una carica 7 –
E' partita una carica, i manifestanti tirano petardi, pentole, bottiglie. La polizia in tenuta antisommossa riesce a tenere a bada i circa duecento manifestanti

15:45Uova dal corteo 6 –
Il corteo partito dall'incrocio con via dei Mille è quasi a contatto con le forze dell'ordine. E' partito un lancio di uova

15:44L'altro corteo in movimento 5 –
L'altro corteo è arrivato a una decina di metri dai cordoni della polizia e avanza molto lentamente al grido di "Stiamo arrivando, Monti stiamo arrivando"

15:33Corteo Tpo fermo su via Indipendenza 4 –
Il corteo del Tpo è fermo su via Indipendenza, all'altezza di via Goito, a poche centinaia di metri dal blocco delle forze dell'ordine. Sotto i portici tanta gente che passeggia tranquillamente, si ferma a guardare o a scattare fotografie

15:14In piazza il centro sociale Tpo 3 –
Un altro centinaio di manifestanti sono arrivati dal centro sociale Tpo all'incrocio tra via Ugo Bassi, Rizzoli e Indipendenza, poco lontano da piazza Maggiore.Sotto la statua del Nettuno hanno piazzato un camioncino elettrico cui è appeso lo striscione "No rigore". Su un altro è scritto "Contro la democrazia dello spread Monti dimettiti". Poi si muovono dicendo che vogliono "attraversare via Indipendenza e arrivare all'Arena del Sole" perché "la democrazia non è una recita a teatro". Sul volto hanno maschere di Lupin

15:11Gente in coda per l'intervista a Monti 2 –
Moltissime le persone in fila sotto il sole per accedere all'Arena del Sole, che un'ora prima dell'intervista a Monti è già quasi pieno. Per assistere era necessario registrarsi in anticipo e ora tutti devono passare attraverso il blocco delle forze dell'ordine e un accurato controllo dei documenti

15:11Corteo lungo via Indipendenza 1 –
Un centinaio di manifestantiall'incrocio tra via Indipendenza e via dei Mille per protestare contro il governo con una rumorosa Cacerolada, con pentole, mestoli e tamburi. "Fuck austerithy", "Loro le forbici, noi il tasso" sugli striscioni degli attivisti di Cua, Crash, Cas, Sindacati di base, Prc e comunisti italiani. Tamburi e slogan. Dalle 14 le forze dell'ordine la polizia bloccano con blindati e camionette tutte le vie attorno all'Arena del Sole, dove alle 16 Monti verrà intervistato da Scalfari e Mauro
camillobenso
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Re: La Questione Monti

Messaggio da camillobenso »

Le fiabe di Nonno Monti


16 GIUGNO 2012
Monti a Bologna, incontro con Repubblica
Europa, sviluppo, esodati, corruzione: sul palco dell'Arena del Sole, intervistato da Eugenio Scalfari, Ezio Mauro e Claudio Tito, il presidente del Consiglio ha affrontato a la Repubblica delle Idee le questioni più urgenti e di attualità di politica ed economia, rispondendo anche ad alcune fra le migliaia di domande inviate in redazione dai nostri lettori

Prima parte
http://video.repubblica.it/dossier/repu ... ref=HREA-1

Seconda parte
http://video.repubblica.it/dossier/repu ... 8611/96993
cielo 70
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Re: La Questione Monti

Messaggio da cielo 70 »

mariok ha scritto:Insomma, se ben capisco ci tocca fare il tifo per la Severino, che sarebbe l'ultimo baluardo contro la legge bavaglio?

Alla Camera torna la legge Bavaglio. E si prepara un nuovo scontro governo-Pdl
Non è una materia del governo. Era stata tirata fuori da quello precedente, quindi che obbligo c'è di votarla?
camillobenso
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Re: La Questione Monti

Messaggio da camillobenso »

I media della carta stampata, ma soprattutto i vignettisti in occasione delle sparate dei politici, usano l'accrescitivo "IDEONA". Il termine è nato prendendo in giro Veltroni, quando riemergeva dal mondo dei morti con la solita sparata che non stava né in cielo, né in terra, né in nessun altro luogo. In quest'ultimo periodo di magra, le ideone si sprecano, c'è l'inflazione. E' stata usata a fine settimana per Passera e il suo piano di rilancio. Il caro estinto ha inflazionato la scena non sapendo più dove sbattere la testa. Dalla federazione dei "moderati", a Gerry Scotti segretario del Pdl, alla ghirlanda di liste civiche con cui circondare il Pdl, allo stampare euro casalinghi come Antonio Bonocore e la Banda degli onesti, all'uscire dall'euro.
Angelino non ha voluto essere da meno e ha proposto a Feltri di scendere in campo, prendendosi il regolare vaffa perché il buon Littorio considera da straccioni gli appannaggi dei parlamentari e lui al suo di 700 mila euro/anno non intende rinunciare.
E' un'affermazione che mette in grande difficoltà il ministro Passera. Perché invece lui ha rinunciato ai suoi guadagni milionari per fare il politico? Oppure c'è dell'altro?
Madama Frignero ha il suo bel da fare da quando gli si è guastato il pallottoliere.
Ieri c'è stato il ritorno di Polillo, il sottosegretario che all'inizio del governo Monti era diventato l'ospite di tutti i contenitori televisivi mostrando una certa carenza per il suo mandato.
Evidentemente in crisi di astinenza da scena, ieri, ha sparato l'IDEONA di lavorare tutti una settimana in più sottraendola alle ferie per fare aumentare di un punto il Pil e fare ripartire la produttività. Naturalmente il sottosegretario all'Economia non sa che non c'è lavoro e che le aziende stanno stabilendo nuovi record per quanto riguarda la chiusura.

La sua idea sembra quella del Cavaliere buonanima Benito Mussolini, quella di donare l'oro alla Patria.

La stampa si è appropriata del termine tecnici per i funzionari del governo Monti, altre volte del termine Professori.

Un'altro buco nell'acqua perché non sono né l'uno né l'altro, sono solo personaggi nominati dai politici della troika ABC durante il Patto delle Catacombe, e quando Monti è stato costretto a richiedere l'intervento di un "tecnico" vero ha dovuto chiamare 007 James Bondi con licenza di uccidere.



LA RICETTA DEL SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA, POLILLO: «COSÌ RIPARTE LA PRODUTTIVITA'»
Sette giorni in meno di ferie per un punto di Pil
E aggiunge: «Lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve»

MILANO - «Aumentare il tempo di lavoro per far ripartire la produttività». È la ricetta del sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo. «Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese - ha spiegato - lo choc può avvenire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve». Secondo Polillo, «se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul pil immediato di circa un punto».
L'INDUSTRIA - Il sottosegretario, parlando a margine di un convegno a Roma, non vede particolare difficoltà né da parte dell'industria, né da parte dei sindacati. «Da parte dell'industria - ha precisato Polillo - questo non deve essere un accordo generalizzato ma può essere fatto per le aziende già ristrutturate che hanno mercato e quindi puntare principalmente sui contratti di secondo livello. Per quanto riguarda i sindacati, ha continuato Polillo, «è una fase di riflessione, ma devo dire che non sono contrari a questa ipotesi, almeno la parte più avveduta del sindacato che sta riflettendo per conto suo su questo; all'interno di tutte le sigle, compresa la Cgil, ci sono settori illuminati e riformisti che vi ci stanno ragionando».

Redazione Online
18 giugno 2012 | 13:18
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shiloh
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Re: La Questione Monti

Messaggio da shiloh »

Le due macellerie sociali Fornero sono scandalosamente sbagliata ed inique e non andavano assolutamente votata dal PD.
Con l’abominevole effetto che ha avuto sugli esodati e senza lavoro
( incredibilmente non esentati in partenza dalla pseudo esperta), tutte le attenzioni e le richieste di modifica si sono concentrate solo su questo aspetto, dimenticando , che centinaia di migliaia di persone che attendevano a brevissimo il DIRITTO ad andare in pensione, per l’ennesima volta sono stati buggerati, per l’assoluta assenza di gradualità con cui la riforma è stata pensata e fatta (da una persona sola che ha deciso tutto in proprio).
Il risultato è che ancora oggi Monti è a Bruxelles con la riforma del lavoro in tasca , ovverosia prima le pensioni poi il lavoro, all’insegna che a pagare , sia con i politici che con i tecnici, sono sempre i soliti. .
Tutto il resto, lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, tassazione dei capitali all’estero, costo della politica e dell’amministrazione pubblica, rimangono solo buone intenzioni, nonostante parliamo di provvedimenti che consentirebbero di portare nelle casse dello stato sostanze pari a dieci manovre finanziarie , utili finalmente ad abbattere il debito pubblico.
shiloh
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Re: La Questione Monti

Messaggio da shiloh »

Camusso: Ora una svolta in Italia, patrimoniale e sviluppo .

Bravo Monti.
Ha giocato un ruolo decisivo in Europa, ha contribuito a dare una risposta finalmente politica alla speculazione e alla crisi finanziaria, ha dato credibilità e prestigio all’Italia.
Susanna Camusso, leader della Cgil, riconosce il buon lavoro realizzato dal presidente del Consiglio al vertice europeo, ma esprime preoccupazione per le condizioni economiche e sociali del Paese e sollecita il governo a una vera svolta per lo sviluppo.

Segretario Camusso, come giudica l’azione di Mario Monti in Europa?


«Ha dato un contributo importante, direi decisivo per segnare un cambiamento, per spingere l’ Europa a reagire unita alla crisi e agli attacchi della speculazione.
È stato importante che a livello europeo si sia fatta strada l’idea della crescita, degli investimenti per lo sviluppo.
Speriamo che non siano solo affermazioni di principio, attendiamo il 9 luglio per capire come si realizzerà la capitalizzazione della Bei.
Siamo stati tante volte critici con il governo, ma questa volta Monti ha fatto un buon lavoro per il Paese».

Cosa è cambiato in Europa?

«La vittoria dei socialisti in Francia ha cambiato gli equilibri politici e le priorità dell’agenda.
Con Hollande al posto di Sarkozy è un’altra musica, la cancelliera Merkel non può imporre la sua esclusiva visione sull’ Europa.
Hollande ha dato spazio e fiato anche all’Italia e alla Spagna che, altrimenti, sarebbero state penalizzate.
È l’inizio di una nuova fase, di un lavoro lungo e condivido il protagonismo del nostro premier nel valorizzare l’idea di un’ Europa che si costruisce e non si chiude.
Monti ha ridato prestigio e credibilità all’Italia e non dimentico quando il nostro veniva sbeffeggiato.
Ora mi piacerebbe che questa azione positiva a livello europeo potesse riflettersi in Italia, questa è la prossima sfida».

A che cosa pensa?

Tutti sappiamo che la crisi dei mercati, la crisi finanziaria si sommano in Italia a un'altra nostra crisi, alla caduta dell'industria, dei consumi, alla perdita di occupazione a una tensione sociale che sconfina nell'emergenza.
Dobbiamo restare legati all'Europa, ma non basta.
Ci vogliono interventi straordinari rispettosi dei conti e, sotto il profilo della crescita e degli investimenti, devo dire che il governo Monti non ha soddisfatto.
E vorrei che le critiche della Cgil e del sindacato confederale fossero colte dal governo come un costruttivo contributo alla soluzione dei problemi e non come una pretesa di ingerenza o di tutela di interessi particolari.

Monti si è un po' risentito perché Confindustria ha parlato di una economia ridotta come in tempo di guerra.

Questa volta non posso dissentire da Confindustria, è una realtà che vedo anch'io.
Ogni giorno chiudono decine di imprese, cresce la disoccupazione, crollano i consumi, il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni è in caduta e metà degli italiani non farà le ferie.
Una parte tanto più ampia del Paese non ce la fa più.
Dobbiamo fronteggiare subito questa situazione con misure straordinari finalizzate a una redistribuzione fiscale.
Non possiamo continuare a parlare di riforme strutturali e poi procedere con interventi che creano ulteriori diseguaglianze e ingiustizie, come è stato nel caso della riforma delle pensioni, con gli esodati e del mercato del lavoro.




E allora come ne usciamo?

I soldi si trovano con una vera patrimoniale.
L'Italia si rimette in moto colpendo le grandi ricchezze, i privilegi, il sommerso e l'evasione fiscale.
La patrimoniale è il grande intervento redistributivo, di giustizia, necessario a voltare pagina.


Il governo però oggi pensa a nuovi tagli nel settore pubblico.

Un errore.
Se si taglia il perimetro pubblico in questa crisi drammatica, i cittadini staranno sempre peggio.
Avevamo chiesto un confronto con il governo prima di queste decisioni sui tagli, ma l'incontro è stato rinviato a martedì dopo la riunione del “gabinetto di guerra” di domani.
Quindi mi pare di capire che il confronto sarà limitato a una comunicazione del governo delle decisioni già prese.
Così non va.
Così come non sono d'accordo con i tagli lineari di cui si parla.


Ma per abbattere il debito pubblico, qualche taglio bisogna farlo...

Certo, facciamo interventi radicali sulla pubblica amministrazione che non funziona, eliminiamo le consulenze, chiudiamo le società inutili per tutelare privilegi.
Però stiamo attenti a quando parliamo di privatizzare le municipalizzate e tagliare i servizi.
E chi propone l'abolizione delle Province dovrebbe dire chi svolgerà le politiche attive per il lavoro, chi governerà grandi territori lasciati soli.

A questo punto si voterà nel 2013.

Andare al voto anticipato per discutere dell'uscita dall'euro non mi sembrava una grande idea.
C'è tempo in questi mesi di creare un'agenda politica per lo sviluppo del lavoro.


Marchionne dice che la sentenza di Pomigliano è folkrore locale...


Marchionne è in grande difficoltà.
Non è credibile, i suoi piani vengono tagliati e annullati.
La sentenza di Pomigliano è buona per tutti i lavoratori, non solo per gli iscritti alla Fiom ingiustamente discriminati.
Di questa vicenda mi ha sorpreso negativamente una cosa...


Che cosa?

Il silenzio del ministro del Welfare, Elsa Fornero.
Possibile che non abbia nulla da dire?



http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=19407
mariok

Re: La Questione Monti

Messaggio da mariok »

Mi dispiace, ma non mi convince.

Una patrimoniale va fatta, ma nell'ambito di una riforma fiscale che sposti la pressione fiscale dal lavoro e l'impresa alle rendite.

Non può essere lo strumento per fare cassa e per trovare i soldi per tutte le esigenze.

Quanto alla "spending review" mi sembra che le giuste preoccupazioni sulle modalità dei tagli, finiscano con l'essere la scusa perché tutto rimanga com'è. Per dare efficienza alla PA bisogna riconoscere onestamente che qualche garanzia di troppo nel pubblico impiego è impossibile non toccarla.

Quanto alla difesa delle province motivata dalla preoccupazione su "chi svolgerà le politiche attive per il lavoro, chi governerà grandi territori lasciati soli" non so se fa più ridere o piangere. A Susa' ma di che parli?

Un accenno piccolo piccolo alla corruzione, al falso in bilancio, ai conflitti di interesse no eh?
mariok

Re: La Questione Monti

Messaggio da mariok »

RISPARMI, IL DECRETO
I punti allo studio del governo

Dalla riduzione del numero dei dipendenti pubblici, al taglio dei consigli di amministrazione alla centralizzazione degli acquisti. Alle aste con lo sconto per la Sanità e alla riduzione del 2% sulle convenzioni con i gruppo privati. Ecco alcuni degli interventi allo studio del governo per la cosiddette spending review, le misure taglia- spese.

Immagine

http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... 60ad.shtml

Del taglio delle auto blu se ne è parlato sin dai tempi di Brunetta. Speriamo che sia la volta buona!
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