E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Ciao Gibo,
sono pienamente d'accordo con te quando dici che il problema sta negli obiettivi dei partiti e che abbiamo bisogno di politica vera .
gli obiettivi dei partiti esistono se ci sono teste pensanti e la politica vera ( che esemplificando potrebbe essere : risoluzione dei problemi vecchi e nuovi) non è portata avanti da nessuno se non a parole , stando ai fatti nessuno ha voluto mettere le mani nello sporco .
Io penso che alla democrazia serva il sistema partitico ma questa è la sua degenerazione della degenerazione e quello che dovrebbe essere un partito democratico è un'idea che abbiamo nel nostro immaginario ma che non trova più riscontro nella realtà.
il problema qui è che ( tecnici o politici) da un bel pezzo non portano idee ma interessi di gruppi e che mentre il mondo si muove alla velocità della luce ( rivalutata) loro fanno muovere il paese alla velocità di un bradipo.
il problema è che avere un indirizzo politico presuppone la conoscenza e la capacità di gestione di un problema o di un fenomeno , e invece c'è gente ( eletta o nominata) che non sa cosa vuol dire tav !!! o art. 18.
nell'intervista a scilipoti postata da mariok c'è uno che risponde : mica dobbiamo essere tuttologi .
con quello che ti paghiamo devi addormentarti sui libri e sugli studi di settore , altro che non devi essere tuttologo!!!
pur immersa nei grandi fratelli la società sembra aver reagito alle menzogne e ai continui alibi privilegiando i vari pisapia , demagistris e co. ( immondizia a napoli ? sparita , allora si poteva fare!!! ) e a livello nazionale la serietà e la competenza di Monti ( per quanto rappresentante di un certo mondo) è ricompensata dal 60 % di gradimento.
berlusconi mostra i muscoli ( alfano se li mangia a colazione) minchia che paura !
bossi ...vabè... bossi , farfuglia minchiate per farsi riprendere dalla tv ci vuole il traduttore google per capire che diavolo dice
bersani si gratta la testa , perchè ormai non sa che dire ce l'avrà scartavetrata .
casini è d'accordo con tutti
di pietro è impegnato ad essere contrario su ciò che 6 mesi fa era favorevole
.....
sono pienamente d'accordo con te quando dici che il problema sta negli obiettivi dei partiti e che abbiamo bisogno di politica vera .
gli obiettivi dei partiti esistono se ci sono teste pensanti e la politica vera ( che esemplificando potrebbe essere : risoluzione dei problemi vecchi e nuovi) non è portata avanti da nessuno se non a parole , stando ai fatti nessuno ha voluto mettere le mani nello sporco .
Io penso che alla democrazia serva il sistema partitico ma questa è la sua degenerazione della degenerazione e quello che dovrebbe essere un partito democratico è un'idea che abbiamo nel nostro immaginario ma che non trova più riscontro nella realtà.
il problema qui è che ( tecnici o politici) da un bel pezzo non portano idee ma interessi di gruppi e che mentre il mondo si muove alla velocità della luce ( rivalutata) loro fanno muovere il paese alla velocità di un bradipo.
il problema è che avere un indirizzo politico presuppone la conoscenza e la capacità di gestione di un problema o di un fenomeno , e invece c'è gente ( eletta o nominata) che non sa cosa vuol dire tav !!! o art. 18.
nell'intervista a scilipoti postata da mariok c'è uno che risponde : mica dobbiamo essere tuttologi .
con quello che ti paghiamo devi addormentarti sui libri e sugli studi di settore , altro che non devi essere tuttologo!!!
pur immersa nei grandi fratelli la società sembra aver reagito alle menzogne e ai continui alibi privilegiando i vari pisapia , demagistris e co. ( immondizia a napoli ? sparita , allora si poteva fare!!! ) e a livello nazionale la serietà e la competenza di Monti ( per quanto rappresentante di un certo mondo) è ricompensata dal 60 % di gradimento.
berlusconi mostra i muscoli ( alfano se li mangia a colazione) minchia che paura !
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Tutto rientra nella logica delle cose.Voglia di un partito dei tecnici
boom di consensi e più gente al voto
Secondo la rilevazione di Ipr Marketing per Repubblica.it la nuova aggregazione affiancherebbe il Pd al 22%, rubando voti a Bersani, al Pdl, al Terzo Polo e anche a Di Pietro. In crescita anche la gente che andrebbe a votare
Se andate a rileggervi cosa e' successo dopo la repubblica di Weimer in Germania ( http://cronologia.leonardo.it/storia/bi ... itler1.htm) capirete un po tutto.
E dopo sapete cosa e' successo....
Questi sono segnali piu' che preoccupanti e pochi se ne rendono conto.
Se andate a leggervi quanto linkato vi accorgerete quanto siano somiglianti queste situazioni politiche.
Quindi, questi sondaggi mettono in evidenza gli stessi problemi di allora(germania)e qualsiasi ducetto mascherato che potesse presentarsi in questo momento di antipolitica vincerebbe a braccia aperte e senza sprintare.
Quali siano le proposte che costoro potrebbero presentare, queste possono essere le piu' disperate poiche in questo nuovo millennio le dittature non sono piu' le stesse del secolo scorso.
Il potere economico(siamo sempre li. Non e' una mia fissa) ne ha molte di queste soluzioni che in apparanza incantano un intero popolo ma che alla lunga lo rende schiavo e servo della gleba. La storia si ripete ma in altri modi. Forse ancora piu' cruenti di allora poiche mi mettono in condizione di farti te il tuo piccolo campo di concentramento e se occorre ti danno pure tutto l'occorente per metterti da solo alla canna del gas.
Che posso dire di piu' per convincere?
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
E vero quanto affermi Ama' ma dobbiamo stare attenti a non cadere nel populismo piu' becero. Non mi riferisco specificamente a te ma noto in questi ultimi tempi che condannando questi partiti(giustamente) c'e' pure un sentimento negativo verso anche la politica. E questo e' molto pericoloso per la democrazia. La politica e' un mezzo per la democrazia. La malapolitica la fanno gli uomini stolti. Condanniamo costoro.Amadeus ha scritto:Ciao Gibo,
sono pienamente d'accordo con te quando dici che il problema sta negli obiettivi dei partiti e che abbiamo bisogno di politica vera .
gli obiettivi dei partiti esistono se ci sono teste pensanti e la politica vera ( che esemplificando potrebbe essere : risoluzione dei problemi vecchi e nuovi) non è portata avanti da nessuno se non a parole , stando ai fatti nessuno ha voluto mettere le mani nello sporco .
Io penso che alla democrazia serva il sistema partitico ma questa è la sua degenerazione della degenerazione e quello che dovrebbe essere un partito democratico è un'idea che abbiamo nel nostro immaginario ma che non trova più riscontro nella realtà.
il problema qui è che ( tecnici o politici) da un bel pezzo non portano idee ma interessi di gruppi e che mentre il mondo si muove alla velocità della luce ( rivalutata) loro fanno muovere il paese alla velocità di un bradipo.
il problema è che avere un indirizzo politico presuppone la conoscenza e la capacità di gestione di un problema o di un fenomeno , e invece c'è gente ( eletta o nominata) che non sa cosa vuol dire tav !!! o art. 18.
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berlusconi mostra i muscoli ( alfano se li mangia a colazione) minchia che paura !
bossi ...vabè... bossi , farfuglia minchiate per farsi riprendere dalla tv ci vuole il traduttore google per capire che diavolo dice
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casini è d'accordo con tutti
di pietro è impegnato ad essere contrario su ciò che 6 mesi fa era favorevole
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un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
caro gi.bo. le somiglianze tra la situazione tedesca degli anni '20 e quella italiana di oggi sono veramente impressionanti.
Gli elementi ci sono tutti: una crisi devastante, la spaccatura della sinistra, la corruzione, il razzismo, anche una certa compiacenza delle gerarchie ecclesiastiche e... naturalmente non ci è mancato nemmeno l'uomo della provvidenza "mascherato" da democratico.
Pensa un po' ai paradossi della storia: quello che fà la diferenza e ci ha salvati finora da una svolta autoritaria è l'Unione europea: questa Europa delle banche e della finanza, che non ci piace.
Ci tocca essere grati a Triché, Draghi, Merkel e Sarkozy!
La riflessione più amara è che le esperienze tragiche del passato non hanno insegnato niente, soprattutto alla sinistra.
Dobbiamo ritenerci fortunati (altro paradosso) se certe teorie, che pure sono state avanzate a sinistra, su un inevitabile default e sull'uscita dall'euro sono rimaste largamente minoritarie.
Gli elementi ci sono tutti: una crisi devastante, la spaccatura della sinistra, la corruzione, il razzismo, anche una certa compiacenza delle gerarchie ecclesiastiche e... naturalmente non ci è mancato nemmeno l'uomo della provvidenza "mascherato" da democratico.
Pensa un po' ai paradossi della storia: quello che fà la diferenza e ci ha salvati finora da una svolta autoritaria è l'Unione europea: questa Europa delle banche e della finanza, che non ci piace.
Ci tocca essere grati a Triché, Draghi, Merkel e Sarkozy!
La riflessione più amara è che le esperienze tragiche del passato non hanno insegnato niente, soprattutto alla sinistra.
Dobbiamo ritenerci fortunati (altro paradosso) se certe teorie, che pure sono state avanzate a sinistra, su un inevitabile default e sull'uscita dall'euro sono rimaste largamente minoritarie.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Riporto un articolo di Franco Bechis - Libero.
Mario Monti santo subito
TALE FIGLIO TALE PADRE, I CONTI DI MONTI - “GOLD-MONTI SACHS” SA BENE DOVE INVESTIRE I SUOI RISPARMI: GLI EURO DI FAMIGLIA NON SONO FINITI NEI TITOLI TOSSICI DELLA FINANZA A LUI VICINA MA NEL SANTO MATTONE - APPARTAMENTI E NEGOZI A MILANO E A VARESE (NEL 2006 IL SUO REDDITO IMPONIBILE A 367.992 €) - QUELLA DI PALAZZO CHIGI POTREBBE ESSERE LA QUARTA POLTRONA, DOPO QUELLE SOFT NELLA FONDAZIONE INVERNIZZI E NELL’ASSOCIAZIONI ‘AMICI DELLA BOCCONI’ E QUELLA PESANTISSIMA DI ADVISOR INTERNAZIONALE DI GOLDMAN
Monti fu consigliere di amministrazione della Gilardini (1979-1983), di Fidis (1982-1988), di Fiat (1988-1993), della Banca commerciale italiana (1983-1994), della sua amata Rizzoli editore (1984- 1985), dell'Ibm Italia (1981-1990), della Ibm Semea (1990-1993), delle Assicurazioni Generali (1986-1993) e della Aedes (1993-1994). Incarichi dunque soprattutto nella galassia Agnelli, ma anche in società della Milano bene che poi sarebbero finite a Carlo De Benedetti (come Aedes).
Sul Corriere della Sera di ieri c'erano pagine e pagine su Mario Monti, l'uomo che il quotidiano Rcs è riuscito a portare a palazzo Chigi. E ce ne era anche una che parlava di lui, senza nominarlo. Era pagina 18, interamente occupata da un avviso pubblicitario, che annunciava un contributo da 9 milioni di euro per tre progetti di ricerca, uno destinato alla Bocconi, uno alla Cattolica e uno alla Statale di Milano. Il finanziatore era la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che così celebrava il suo ventennale. E nella fondazione siede anche il prof. Monti, consigliere dal 25 novembre 1994.
È una delle due poltrone che risultano a suo nome nel registro delle Camere di commercio italiane. Anche l'altra è in una associazione, quella degli amici della Bocconi, in cui siede dal 18 settembre 1990. Toccherà ai giuristi capire se sono compatibili o meno con l'attuale incarico a palazzo Chigi.
Certo non lo è la terza poltrona che Monti conserva ancora all'estero, quella di advisor internazionale di Goldman Sachs, un incarico per cui non sono ancora state annunciate le dimissioni. Dubbi i profili di compatibilità istituzionale anche per le cariche di presidente europeo della commissione Trilaterale e di presidente onorario di Brueguel, il think tank che lui stesso ha fondato nel 2005.
Monti non siede più invece da tempo in consigli di amministrazione di società private. Nelle sue biografie ufficiali non c'è molto di questa storia. Lui stesso però l'ha dovuta riepilogare nella dichiarazione di interessi finanziari che dovette allegare al suo curriculum quando nel 1994 diventò per la prima volta commissario europeo.
È proprio al doppio mandato come commissario europeo che bisogna andare per sapere qualcosa di più del patrimonio e della situazione reddituale di Monti. A dire il vero l'unico dato certo è successivo, e risale al periodo in cui Vincenzo Visco fece mettere on line i redditi di tutti gli italiani. La dichiarazione era quella del 2006, quando Monti non era più commissario: il suo reddito imponibile ammontava a 367.992 euro, pagava una imposta netta di 146.601 euro, e aveva un reddito di impresa da 38.665 euro.
La sua consorte, Elsa Antonioli, quello stesso anno aveva dichiarato un reddito imponibile di 19.196 euro, pagando una imposta netta di 3.169 euro. Nel suo secondo mandato da commissario europeo che terminò nel 2004 Monti giurò di non avere quote societarie né azioni, titoli o obbligazioni di alcun tipo nel suo portafoglio. Aggiunse però di avere investito i propri risparmi nel mattone e di possedere «appartamenti a Milano e Varese dati in locazione a privati per una rendita annuale di 77 mila euro».
Una parte di quegli immobili erano riunite in una accomandita semplice, la Mirte 7 sas che lui stesso aveva costituito con la moglie Elsa e che poi è stata sciolta senza essere messa in liquidazione nel 2002 assegnando ai soci gli immobili posseduti. La società aveva a Milano un appartamento in via Frua da 10 vani con box auto (lì risulta l'attuale residenza del presidente del Consiglio incaricato) con rendita catastale complessiva di circa 2.600 euro. Sempre la società aveva a Varese due appartamenti da 5,5 vani al primo e al quarto piano di un civico in via Cimabue, entrambi con box auto.
Cointestato a Monti e signora e a Claudia Monti anche un ufficio di 6,5 vani a Milano, in Galleria Buenos Aires, dove gli stessi possiedono anche due negozi, uno da 193 mq e uno da 63 mq e un piccolo magazzino da 15 mq, con una rendita catastale complessiva di 24.648,67 euro. A Varese sono invece intestati solo al prof. Monti in via Borri 7 alloggi (fra 4 e 5,5 vani), 4 box auto, un magazzino da 39 mq e un negozietto da 40 mq. Totale in portafoglio: 10 appartamenti, 6 box auto, 3 negozi, 2 magazzini e 1 ufficio/studio.
di Franco Bechis
----------------
Oggi l'on.le Mussolini a "L'aria che tira" su LA7 ha rilanciato il tema del "Conflitto d'interessi" che stavolta colpirebbe proprio super-Mario Monti.
A detta della Mussolini, il premier avrebbe autorizzato un rimborso di titoli dello stato detenuti dalla Morgan Stanley per un controvalore si 2,5 miliardi di euro. Questo sarebbe avvenuto in UN SOLO giorno.
Sempre la Mussolini sostiene che la stessa operazione sarebbe stata fatto con Banca Intesa per un controvalore di 3,5 miliardi di euro
Solo che in Morgan Stanley il vice-presidente si chiamerebbe Giovanni Monti .......figlio del premier.
Il giornalista Porro presente alla trasmissione ha detto al momento non si dispone di notizie sufficienti sul caso.
Un saluto
Joblack
Mario Monti santo subito
TALE FIGLIO TALE PADRE, I CONTI DI MONTI - “GOLD-MONTI SACHS” SA BENE DOVE INVESTIRE I SUOI RISPARMI: GLI EURO DI FAMIGLIA NON SONO FINITI NEI TITOLI TOSSICI DELLA FINANZA A LUI VICINA MA NEL SANTO MATTONE - APPARTAMENTI E NEGOZI A MILANO E A VARESE (NEL 2006 IL SUO REDDITO IMPONIBILE A 367.992 €) - QUELLA DI PALAZZO CHIGI POTREBBE ESSERE LA QUARTA POLTRONA, DOPO QUELLE SOFT NELLA FONDAZIONE INVERNIZZI E NELL’ASSOCIAZIONI ‘AMICI DELLA BOCCONI’ E QUELLA PESANTISSIMA DI ADVISOR INTERNAZIONALE DI GOLDMAN
Monti fu consigliere di amministrazione della Gilardini (1979-1983), di Fidis (1982-1988), di Fiat (1988-1993), della Banca commerciale italiana (1983-1994), della sua amata Rizzoli editore (1984- 1985), dell'Ibm Italia (1981-1990), della Ibm Semea (1990-1993), delle Assicurazioni Generali (1986-1993) e della Aedes (1993-1994). Incarichi dunque soprattutto nella galassia Agnelli, ma anche in società della Milano bene che poi sarebbero finite a Carlo De Benedetti (come Aedes).
Sul Corriere della Sera di ieri c'erano pagine e pagine su Mario Monti, l'uomo che il quotidiano Rcs è riuscito a portare a palazzo Chigi. E ce ne era anche una che parlava di lui, senza nominarlo. Era pagina 18, interamente occupata da un avviso pubblicitario, che annunciava un contributo da 9 milioni di euro per tre progetti di ricerca, uno destinato alla Bocconi, uno alla Cattolica e uno alla Statale di Milano. Il finanziatore era la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che così celebrava il suo ventennale. E nella fondazione siede anche il prof. Monti, consigliere dal 25 novembre 1994.
È una delle due poltrone che risultano a suo nome nel registro delle Camere di commercio italiane. Anche l'altra è in una associazione, quella degli amici della Bocconi, in cui siede dal 18 settembre 1990. Toccherà ai giuristi capire se sono compatibili o meno con l'attuale incarico a palazzo Chigi.
Certo non lo è la terza poltrona che Monti conserva ancora all'estero, quella di advisor internazionale di Goldman Sachs, un incarico per cui non sono ancora state annunciate le dimissioni. Dubbi i profili di compatibilità istituzionale anche per le cariche di presidente europeo della commissione Trilaterale e di presidente onorario di Brueguel, il think tank che lui stesso ha fondato nel 2005.
Monti non siede più invece da tempo in consigli di amministrazione di società private. Nelle sue biografie ufficiali non c'è molto di questa storia. Lui stesso però l'ha dovuta riepilogare nella dichiarazione di interessi finanziari che dovette allegare al suo curriculum quando nel 1994 diventò per la prima volta commissario europeo.
È proprio al doppio mandato come commissario europeo che bisogna andare per sapere qualcosa di più del patrimonio e della situazione reddituale di Monti. A dire il vero l'unico dato certo è successivo, e risale al periodo in cui Vincenzo Visco fece mettere on line i redditi di tutti gli italiani. La dichiarazione era quella del 2006, quando Monti non era più commissario: il suo reddito imponibile ammontava a 367.992 euro, pagava una imposta netta di 146.601 euro, e aveva un reddito di impresa da 38.665 euro.
La sua consorte, Elsa Antonioli, quello stesso anno aveva dichiarato un reddito imponibile di 19.196 euro, pagando una imposta netta di 3.169 euro. Nel suo secondo mandato da commissario europeo che terminò nel 2004 Monti giurò di non avere quote societarie né azioni, titoli o obbligazioni di alcun tipo nel suo portafoglio. Aggiunse però di avere investito i propri risparmi nel mattone e di possedere «appartamenti a Milano e Varese dati in locazione a privati per una rendita annuale di 77 mila euro».
Una parte di quegli immobili erano riunite in una accomandita semplice, la Mirte 7 sas che lui stesso aveva costituito con la moglie Elsa e che poi è stata sciolta senza essere messa in liquidazione nel 2002 assegnando ai soci gli immobili posseduti. La società aveva a Milano un appartamento in via Frua da 10 vani con box auto (lì risulta l'attuale residenza del presidente del Consiglio incaricato) con rendita catastale complessiva di circa 2.600 euro. Sempre la società aveva a Varese due appartamenti da 5,5 vani al primo e al quarto piano di un civico in via Cimabue, entrambi con box auto.
Cointestato a Monti e signora e a Claudia Monti anche un ufficio di 6,5 vani a Milano, in Galleria Buenos Aires, dove gli stessi possiedono anche due negozi, uno da 193 mq e uno da 63 mq e un piccolo magazzino da 15 mq, con una rendita catastale complessiva di 24.648,67 euro. A Varese sono invece intestati solo al prof. Monti in via Borri 7 alloggi (fra 4 e 5,5 vani), 4 box auto, un magazzino da 39 mq e un negozietto da 40 mq. Totale in portafoglio: 10 appartamenti, 6 box auto, 3 negozi, 2 magazzini e 1 ufficio/studio.
di Franco Bechis
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Oggi l'on.le Mussolini a "L'aria che tira" su LA7 ha rilanciato il tema del "Conflitto d'interessi" che stavolta colpirebbe proprio super-Mario Monti.
A detta della Mussolini, il premier avrebbe autorizzato un rimborso di titoli dello stato detenuti dalla Morgan Stanley per un controvalore si 2,5 miliardi di euro. Questo sarebbe avvenuto in UN SOLO giorno.
Sempre la Mussolini sostiene che la stessa operazione sarebbe stata fatto con Banca Intesa per un controvalore di 3,5 miliardi di euro
Solo che in Morgan Stanley il vice-presidente si chiamerebbe Giovanni Monti .......figlio del premier.
Il giornalista Porro presente alla trasmissione ha detto al momento non si dispone di notizie sufficienti sul caso.
Un saluto
Joblack
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Hai detto precedentemente:mariok ha scritto:caro gi.bo. le somiglianze tra la situazione tedesca degli anni '20 e quella italiana di oggi sono veramente impressionanti.
Gli elementi ci sono tutti: una crisi devastante, la spaccatura della sinistra, la corruzione, il razzismo, anche una certa compiacenza delle gerarchie ecclesiastiche e... naturalmente non ci è mancato nemmeno l'uomo della provvidenza "mascherato" da democratico.
Pensa un po' ai paradossi della storia: quello che fà la diferenza e ci ha salvati finora da una svolta autoritaria è l'Unione europea: questa Europa delle banche e della finanza, che non ci piace.
Ci tocca essere grati a Triché, Draghi, Merkel e Sarkozy!
La riflessione più amara è che le esperienze tragiche del passato non hanno insegnato niente, soprattutto alla sinistra.
Dobbiamo ritenerci fortunati (altro paradosso) se certe teorie, che pure sono state avanzate a sinistra, su un inevitabile default e sull'uscita dall'euro sono rimaste largamente minoritarie.
Attenti che le dittaure del nuovo millennio, come avevo detto prima non si presentano allo steso modo.Dobbiamo ritenerci fortunati (altro paradosso) se certe teorie, che pure sono state avanzate a sinistra, su un inevitabile default e sull'uscita dall'euro sono rimaste largamente minoritarie
Cito quanto gia' espresso da me sopra:
Quindi, non pensare mai che a sollevarti siano gli tessi che ti ha messo a terra.Quali siano le proposte che costoro potrebbero presentare, queste possono essere le piu' disperate poiche in questo nuovo millennio le dittature non sono piu' le stesse del secolo scorso.
Il potere economico(siamo sempre li. Non e' una mia fissa) ne ha molte di queste soluzioni che in apparanza incantano un intero popolo ma che alla lunga lo rende schiavo e servo della gleba. La storia si ripete ma in altri modi. Forse ancora piu' cruenti di allora poiche mi mettono in condizione di farti te il tuo piccolo campo di concentramento e se occorre ti danno pure tutto l'occorente per metterti da solo alla canna del gas.
Non fidarti di costoro poiche il loro unico scopo e' il profitto ad ogni costo e quindi il fine giustifica sempre i mezzi.
Ora ti appariranno come i salvatori ed otterrano da te il consenso(Weimar docet) poi raggiungeranno i loro obiettivi.
Quindi sii sempre sospettoso verso costoro poichec non hanno gli stessi tuoi interessi.
Le classi sociali non sono mai scomparse e sopratutto nei momenti piu' difficili trovano l'unione fra loro e spesso trovano pure consenso fra noi.
Il solo modo per contrastarli e' l'unione fra di noi e farci sentire che non siamo dei numeri come vorrebbero farci sentirwe e quindi possiamo ribaltare in qualsiasi momento qualsiasi situazione.
Questa controparte(termine abbastanza addolcito), se ti sei accorto, cerca tutti i modi per dividerci. Poi raggiunto questo ci da sempre il colpo finale.
Fiat e non solo Fiat( basta guardare anche questo governo)penso che insegni qualcosa o no?
un salutone
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Sì però con Berlusconi (+Bossi)c'eravamo molto vicini a precipitare in quel passato. E non è detto che l'abbiamo scampata definitivamente.gi.bo. ha scritto:Attenti che le dittaure del nuovo millennio, come avevo detto prima non si presentano allo steso modo.
Cito quanto gia' espresso da me sopra:Quali siano le proposte che costoro potrebbero presentare, queste possono essere le piu' disperate poiche in questo nuovo millennio le dittature non sono piu' le stesse del secolo scorso.
Il potere economico(siamo sempre li. Non e' una mia fissa) ne ha molte di queste soluzioni che in apparanza incantano un intero popolo ma che alla lunga lo rende schiavo e servo della gleba. La storia si ripete ma in altri modi. Forse ancora piu' cruenti di allora poiche mi mettono in condizione di farti te il tuo piccolo campo di concentramento e se occorre ti danno pure tutto l'occorente per metterti da solo alla canna del gas.
Concordo con quello che dici sulle "nuove dittature", ma tra Berlusconi e Monti preferisco Monti.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Io credo che sarebbe bene, senza fare giri di parole, capire intanto qua sopra cosa si vuole esattamente.
1) si conferma Vasto: PD, IDV, SEL con verdi e altre forze di sinistra che ci stanno, più i radicali se vogliono (in questo senso chiedo a Filippo quale sia secondo lui la prospettiva di Pannella: con il centrosinistra, con il terzo polo o con la discarica?).
2) Alleanza con fini, casini, rutelli, binet... vabè, basta così, è quesi ora di pranzo.
3) monti candidato premier con la grande coalizione (che ribattezzerei a quel punto "colazione").
Allora, ragazzi, mi dite CHIARAMENTE quale delle tre vorreste?
1) si conferma Vasto: PD, IDV, SEL con verdi e altre forze di sinistra che ci stanno, più i radicali se vogliono (in questo senso chiedo a Filippo quale sia secondo lui la prospettiva di Pannella: con il centrosinistra, con il terzo polo o con la discarica?).
2) Alleanza con fini, casini, rutelli, binet... vabè, basta così, è quesi ora di pranzo.
3) monti candidato premier con la grande coalizione (che ribattezzerei a quel punto "colazione").
Allora, ragazzi, mi dite CHIARAMENTE quale delle tre vorreste?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Hai dubbi?peanuts ha scritto:Io credo che sarebbe bene, senza fare giri di parole, capire intanto qua sopra cosa si vuole esattamente.
1) si conferma Vasto: PD, IDV, SEL con verdi e altre forze di sinistra che ci stanno, più i radicali se vogliono (in questo senso chiedo a Filippo quale sia secondo lui la prospettiva di Pannella: con il centrosinistra, con il terzo polo o con la discarica?).
2) Alleanza con fini, casini, rutelli, binet... vabè, basta così, è quesi ora di pranzo.
3) monti candidato premier con la grande coalizione (che ribattezzerei a quel punto "colazione").
Allora, ragazzi, mi dite CHIARAMENTE quale delle tre vorreste?
Io vorrei una foto di vasto con le stesse bandiere ma con altre facce.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
In che senso altre facce? A livello di leader?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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