Spending review, via 24mila “statali”. Sanità: tagli a siringhe e lenzuola
Mannaia sui dipendenti pubblici di ministeri e enti territoriali: solo 8mila sono pensionabili. Spariranno 674 uffici di giudici di pace, si risparmieranno 60 milioni in due anni per le intercettazioni. Risparmi per ospedali e carceri. I fisici del bosone minacciano le dimissioni
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 8 luglio 2012
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Ospedali, scuole, carceri. Ma anche i giudici di pace, le siringhe, i vestiti per l’amministrazione penitenziaria, i buoni pasto e l’affitto di Stato. Il menù della spending review si fa più dettagliato grazie alla relazione tecnica del provvedimento che stima gli effetti finanziari delle singole norme. Non di tutte però perchè molte, tipo quella del taglio delle Province, potrà essere valutata solo a consuntivo. Si conferma la mannaia sugli impiegati pubblici: gli esuberi calcolati sono 24mil ma solo 8mila i pensionabili.
Gli esuberi del pubblico. I soggetti che hanno maturato irequisiti al 31/12/2011, sono rilevati sulla base di un importo medio di buonuscita/Tfr stimabile in circa 87mila euro per quanto concerne i dipendenti di ministeri e gli enti pubblici non economici e in circa 50mila euro per quanto concerne i dipendenti di enti locali, a fronte di un maggior onere pensionistico (di fatto compensato da minor costi retributivi e quindi non incidente sui saldi di finanza pubblica). Si stimano così gli effetti in termini di erogazione anticipata di buonuscita/Tfr (tenuto conto nella valutazione che in assenza della disposizione i soggetti in esame avrebbero acceduto al pensionamento in parte nel 2013 e in parte nel 2014 e delle relative regole di liquidazione della prestazione di buonuscita/Tfr). Ci sarebbe quindi (al lordo degli effetti fiscali) un maggior esborso di 208 milioni nel 2013 ma con un risparmio già dall’anno successivo (138 milioni), un risparmio di 35 milioni sia nel 2015, sia nel 2016 fino allo zero del 2017.
I fisici del bosone: “Se resta così ci dimettiamo”. Ipotesi di dimissioni per il presidenteFernando Ferroni dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, i cui ricercatori hanno avuto parte importante nelle ricerche sul bosone di Higgs. Le dimissioni, anche del board, arriveranno se non rientrerà il taglio del 3,79% al finanziamento dell’ente previsto dalla spending review. “Se non rientra il taglio – ha dichiarato Ferroni – io, la giunta esecutiva e il consiglio direttivo potremmo prendere in considerazione l’ipotesi di dimissioni. Non è possibile governare un ente ingovernabile”.
I TAGLI PRINCIPALI.
Da sanità risparmi per 2 miliardi. Da qui al 2014 la sanità dovrà tagliare 900 milioni nel 2012, 1,8 miliardi nel 2013 e 2 nel 2014. I maggiori risparmi arriveranno dal taglio della spesa per gli acquistidi beni e servizi compresi i dispositivi e per i farmaci.
Taglio da siringhe a lenzuola degli ospedali. Stretta sulle spese per siringhe, lenzuola pulite, mense. Solo alcuni dei prodotti sotto l’etichetta “beni e servizi” acquistati dal servizio sanitario che saranno tagliati di 500 milioni nel 2012, come si legge nella relazione tecnica allegata al decreto. Ma si dovrà fare economia anche sui dispositivi medici (dalle protesi, alle valvole cardiache, ai pace-maker) con una sforbiciata da 400 milioni nel 2013 e 500 milioni nel 2014 per effetto minor tetto di spesa (passa dal 5,2 al 4,9 e poi al 4,8 dal 2014).
Meno posti letto, risparmio di 50 milioni. Un taglio di 20 milioni per il 2013 e50 per il 2014. E’ il risparmio calcolato per il taglio dei posti letto, perchè “prudenzialmente” nella relazione tecnica si calcola solo “la contrazione della spesa per beni e servizi correlata ai posti letto cessanti”, quindi ad esempio meno lenzuola da lavare o pasti in meno da portare. I posti letto a “saltare” dovrebbero essere circa 18mila, passando da 4 per mille abitanti a 3,7.
Acquisti Consip: meno 1,6 miliardi. Risparmi per la finanza pubblica, quantificabili in circa 480 milioni per il 2013, 960 milioni per il 2014 e 1.600 milioni annui a partire dall’anno 2015 con gli acquisti centralizzati della Consip. Il risparmio è stimato nel 10% del valore degli acquisti.
Tagliati 674 uffici dei giudici di pace; risparmi sulle intercettazioni. La razionalizzazione degli uffici giudiziari comporta la riduzione di 674 uffici del giudice di pace, di 220 sedi distaccate e di oltre 70 uffici giudiziari circondariali. Risparmi per 35 milioni nel 2012 e 70 milioni nel 2013. Sulle intercettazioni il risparmio sarà di 20 milioni nel 2012 e 40 nel 2013.
Riduzione di costi nelle carceri, anche per il vestiario. Cala la spesa penitenziaria e un taglio da 3,5 mln arriva per l’approvvigionamento del vestiario. Una riduzione di 1,5 mln arriverà con la razionalizzazione dei costi per l’acquisizione di beni e servizi e 4 milioni per l’anno 2013 potranno essere reperiti in considerazione del fatto che le funzioni assistenziali sono trasferite al sistema sanitario nazionale.
Meno interessi con la tesoreria unica per la scuola. I benefici attesi dal passaggio allaTesoreria unica per la scuola sono il minore ricorso al debito pubblico. Ipotizzando una giacenza minima di 900 milioni si otterrebbe un calo della spesa per interessi pari a 4 milioni nel 2012, 31 milioni 2013 e 36 milioni 2014. L’impatto sull’avanzo/deficit è minimo, per quanto positivo.
Limite per i buoni pasto, 54 milioni di risparmio. Con il limite a 7 euro per i buonipasto ai travet si risparmieranno 53,8 milioni. Il taglio maggiore arriverà per i lavoratori degli Enti Pubblici non economici che hanno un valore medio del buono di 11,60 euro.
Affitti. Dal taglio del 15% degli affittiarriverà un risparmio annuo di circa 90 milioni a decorrere dal 2013. Per il mancato adeguamento Istat degli affitti di Stato il risparmio è di 5 milioni per il 2012, 16 l’anno dopo e milioni e 15 milioni a decorrere dal 2014. Per gli enti territoriali è ipotizzabile in relazione al secondo semestre 2012 un risparmio pari a 5 milioni, per l’anno 2013 pari a 17 milioni di euro e a decorrere dall’anno 2014 pari a 16 milioni di euro.
Stipendio “unico”. La relazione tecnica ipotizza un risparmio per il “cedolino unico” per lo stipendio di 201 milioni a regime. Si tratta della cifra che si otterrebbe con una spesa a cedolino intorno ai 10 euro, moltiplicato per 12 mensilità e per l’intero personale non servito.
Assunzione “unica”. Rendendo omogenee le assunzioni comeprevisto dalla spending review si arriverà a regime (nel 2016) ad un risparmio di 1,1 miliardi. Lo prevede la relazione tecnica. La disposizione prevede in particolare che per il triennio 2012-2014 anche i vigili del fuoco, i corpi di polizia, il sistema delle Università e gli Enti di ricerca, potranno procedere al ricambio del turn-over nella misura del 20% nel triennio 2012-2014, del 50% nell’anno 2015 ed il pieno reintegro del personale cessato dal 2016.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ne/287845/