Come se ne viene fuori ?

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Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

su su coraggio ragazzi !!!!
non vi scordate che Sophia Loren ( secondo me in quel film/ periodo al massimo del suo splendore) e il cane si salvano!!!
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

LA GRANDE TRUFFA

OGNI TANTO, MA MOLTO RARAMENTE, C’E’ QUALCUNO CHE A LIVELLO TALK SHOW, E’ DOTATO DI MEMORIA, DI CONOSCENZA E DI ONESTA’ INTELLETTUALE.

LO HA FATTO FEDERICO GIACCHE’ QUALCHE MINUTO FA AD IN ONDA, RICORDANDO CHE QUALCHE MESE PRIMA DELLA RIFORMA SULLE PENSIONI, MARIO DRAGHI A MILANO HA AFFERMATO CHE IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO ERA UNO DEI MIGLIORI SOSTENIBILI IN EUROPA.

ALLORA LA DOMANDA DIVENTA SPONTANEA.

PERCHE’ MARIO MONTI HA INIZIATO SUBITO A FARE LO SCERIFFO DI NOTTHINGAM PARTENDO DALLA RIFORMA DELLE PENSIONI SE ERA UNO DEI MIGLIORI SISTEMI IN EUROPA?

PERCHE’ ESSENDO UNO DEI MIGLIORI ANDAVA DISTRUTTO?

PERCHE’ PERMANE IL GIALLO CHE LA LETTERA DELLA BCE INVIATA AL GOVERNO ITALIANA IN REALTA’ E’ STATA SCRITTA A ROMA E CI HA MESSO LE MANINE ANCHE BRUNETTA?
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

La risposta è semplice: la cassaforte dell'INPS era la fonte più ricca per far cassa in tempi rapidi e sicuri.

Tutto il resto è molto più complicato e difficile. E si è visto!

A chiunque dotato di un minimo di onestà la cosa era chiara sin dall'inizio.

Solo Bersani fu tra i pochi a dire che il sistema pensionistico "si poteva riformare, ma non per fare cassa"!

Bersani: «Pensioni? Sì, ma non per fare cassa»
Il Pd apre al ritocco, «ma solo in prospettiva per i giovani».

Giovedì, 01 Dicembre 2011

http://www.lettera43.it/politica/32928/ ... -cassa.htm
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:La risposta è semplice: la cassaforte dell'INPS era la fonte più ricca per far cassa in tempi rapidi e sicuri.

Tutto il resto è molto più complicato e difficile. E si è visto!

A chiunque dotato di un minimo di onestà la cosa era chiara sin dall'inizio.

Solo Bersani fu tra i pochi a dire che il sistema pensionistico "si poteva riformare, ma non per fare cassa"!

Bersani: «Pensioni? Sì, ma non per fare cassa»
Il Pd apre al ritocco, «ma solo in prospettiva per i giovani».

Giovedì, 01 Dicembre 2011

http://www.lettera43.it/politica/32928/ ... -cassa.htm

C’era una manovra ancora più rapida per fare cassa rapida, andare a chiedere i soldi a chi li ha, la cosa più naturale di questo mondo.

Ogni tanto qualcuno se lo ricorda, come ad esempio questa sera a In onda speciale.

Ma ripetutamente Monti, contraddicendosi rispetto a quanto aveva affermato un mese prima dell’incarico dalla Gruber, a Otto e mezzo, non intende per niente al mondo fare una patrimoniale.

Nel tempo continua poi ad addurre scuse per niente attendibili.

Lo ha fatto ancora sul palco della festa di Repubblica a Bologna con il silenzio complice di Eugenio Scalfari, di Ezio Mauro e Claudio Tito.

Lo ha ripetuto ancora domenica da Mosca, come riportato dai Tg della sera, dove ha rassicurato i soliti noti che non farà una patrimoniale.

Come è successo invece negli Stati Uniti, dove qualche iper magnate che non intende fare saltare il sistema per iper ingordigia da squalo-mannaro-cannibale, ha fatto presente un anno fa che tocca a loro in questa fase sopportare il maggior carico fiscale. Obama ha fatto rilevare a suo tempo, che percentualmente lui paga meno tasse della sua segretaria.

Da noi i mini equivalenti si sono pronunciati in proposito tra il maggio e l’ottobre dello scorso anno quando le cose stavano precipitando progressivamente e nessuno faceva nulla per non andare a sbattere.

Lo ha fatto Diego della Valle.

Lo ha fatto timidamente la Marcegaglia chiedendo a denti stretti e le braccine corte una patrimonialina, ma poi, quando è arrivato lo Sceriffo di Notthingam, che senza pensarci su due volte è partito a fottere i soliti noti, la nota sora Emma non si è più sentita a fare propaganda per una patrimonialina piccola piccola, come i pallini sparati da Don Camillo alla Gisella.

Anche il presidente dell’Italia dei Carini si era proposto per una patrimoniale, ma poi si è defilato all’arrivo dello Sceriffo, il suo spot elettorale lo aveva fatto. Anche per lui in pratica era meglio tosare i soliti noti.

Sembra sempre il finale di Casablanca, Rick uccide l’ufficiale tedesco, arrivano i poliziotti e il capitano Renault ordina che siano arrestati “i soliti noti”.

Si noti poi, che come scrive Marco Cobianchi in Mani bucate, del 2007, il gruppo della nota sora, aspetta che ogni anno arrivi Babbo Natale, che non scende per il camino e arriva fuori stagione, portando il dono dello Stato pari a 20 milioni di euro a fondo perduto.

Per quello la sora si preoccupava che le cose andassero male nel Bel Paese, rischiava che per il 2011 e gli anni successivi il Babbo Natale dello Stato non andasse più a farle visita.

Diego Della Valle lo ha ripetuto ancora circa due mesi fa a Ballarò. Si faccia una patrimoniale per almeno tre anni.

Anche qui non tutti gli imprenditori sono tutti del tipo squalo-mannaro-cannibale.

Oggi è scattato l’allarme, lo ha riportato il Tg7, e lo ha ripreso In onda speciale.

Stamani Confcommercio annuncia l’intenzione del gobierno di non pagare le tredicesime agli statali e ai pensionati.

Ovvia la preoccupazione per gli acquisti e le vendite in quel periodo.

Grecia, Spagna, Italia, per il momento nelle stesse condizioni.

Cosa bisogna pensare? Che ci sia un piano preordinato studiato a tavolino per far saltare l’Europa del Sud, e andare ad una rivoluzione europea o forse altro, guardando anche cosa scrive oggi Federico Rampini su Repubblica?

Lo stesso quotidiano romano ieri riporta un’articolo con cui denuncia come 21.000 miliardi vengono sottratti al fisco dai ricchi del pianeta.

Mentre il Corriere della Sera, pubblica questo articolo:

FINANZA SEGRETA E INGIUSTIZIA SOCIALE
Il tesoro nascosto nei paradisi fiscali vale quanto il Pil di Usa e Giappone

http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... c4cf.shtml


Secondo Massimo Mucchetti, giornalista economico del Corriere della Sera, si potevano portare nelle casse dello Stato, nell’ottobre scorso, dai 200 ai 300 miliardi di euro con la patrimoniale, ma lo Sceriffo di Notthinngam ha rassicurato Re Giovanni con le terre, che non toccherà i suoi forzieri.
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

C’era una manovra ancora più rapida per fare cassa rapida, andare a chiedere i soldi a chi li ha, la cosa più naturale di questo mondo.
Non lo credo. Il labirinto inestricabile di società e di paradisi fiscali in cui si mimetizzano i veri "grandi" patrimoni, rende una tale manovra possibile, ma certamente non rapida e agevole.

Tutto ciò aggravato dall'enorme divario tra le forze in campo: i lavoratori debolissimi divisi e provinciali, la grande finanza potente e globalizzata.

Con chi prendersela se non anche con chi quei lavoratori avrebbe dovuto rappresentarli e difenderli ed invece non sa far altro che blaterare senza costrutto?
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:
C’era una manovra ancora più rapida per fare cassa rapida, andare a chiedere i soldi a chi li ha, la cosa più naturale di questo mondo.
Non lo credo. Il labirinto inestricabile di società e di paradisi fiscali in cui si mimetizzano i veri "grandi" patrimoni, rende una tale manovra possibile, ma certamente non rapida e agevole.

Tutto ciò aggravato dall'enorme divario tra le forze in campo: i lavoratori debolissimi divisi e provinciali, la grande finanza potente e globalizzata.

Con chi prendersela se non anche con chi quei lavoratori avrebbe dovuto rappresentarli e difenderli ed invece non sa far altro che blaterare senza costrutto?

Ho pubblicato nei mesi scorsi i dati della relazione della Banca d’Italia N° 67, pubblicato il 20 dicembre 2010. Non li trovo, e non li trovo neppure su ALBA in quanto utilizzati da Jobkack.

Non ho il tempo di riscriverli e pertanto allego il documento di Bankitalia N° 67 in formato PDF.

Bankitalia, dal 1996 ha monitorato le ricchezze private degli italiani anno dopo anno. Il suddetto documento è relativo all’anno 2009 pubblicato nel 2010.

Monti si installa a palazzo Chigi il 16 novembre del2011. Dobbiamo quindi presumere che i dati del 2010 non fossero disponibili a novembre, ma a dicembre si.

Ma visto il carattere d’urgenza temporaneamente potevano bastare come prima traccia il documento N° 67.

In fondo al documento vengono riportate delle tabelle riassuntive relative alla RICCHEZZA DELLA FAMIGLIE ITALIANE – Tabella 3°A

Il totale delle ricchezze reali (a)……è pari a : 5.883,2
Il totale delle attività finanziarie….è pari a : 3.564,8
===============================================
Il totale attività (a+b)…………………..è pari a : 9.448,0
===============================================
Il totale passività finanziarie (c )….è pari a : 859,9

===============================================
La ricchezza netta (a+b-c)……………è pari a : 8.588,1


Di quel 8.588,1,…….il 44,7 % è detenuto dal 10 % degli italiani. Sempre fonte BANKITALIA.

Quindi il 10 % degli italiani detiene : 4.036,407 miliardi di euro.

Se Bankitalia ogni anno monitora questa ricchezza, devo presupporre che lo faccia con una certa conoscenza.

Anche perché la base è stata impostata nel 1996, e quindi si tratta ogni anno di verificare le variazioni.

Dal dettaglio si possono vedere le varie voci che concorrono a quel patrimonio.

Pertanto si poteva partire da dati certi subito forniti da BANKITALIA.

Ma Monti ad una prima sollecitazione rispose che si era rivolto a Equitalia ottenendo come risposta che ci voleva troppo tempo.

Certo, bastava che per avere i dati subito, fosse pure andato da Gargliulo Michele, faticatore precario al porto di Napoli.

I dati di BANKITALIA ….NO?

Mica si vorranno chiedere i soldi al Vaticano che detiene il 22 % del patrimonio mobiliare italiano? Meglio chiederli ai “cari frateli della cara Italia”.

Monti a Bologna spara la seconda palla già sparata in precedenza. “i capitali sarebbero spariti subito”.

Sempre alla Tabella A, alla voce “Passività finanziarie” si può comprendere che non tutto poteva prendere il volo.

Ma neppure questo è il problema perché vorrebbe dire che avendo fatto sparire i soldi all’estero quel 10 % di ricchi non poteva pagare l’IMU. Invece sembra che l’abbiano pagata.

Se poi si voleva con il tempo accedere ai grandi patrimoni occultati in paradisi fiscali che non rientrano nel conteggio di Bankitalia, in quanto occultati,....nel tempo, meglio ancora.

NOTA : Non riesco a copiare e incollare il documento :suppl_67_10.pdf . Adobe reader,

come posso fare?
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Non ho detto che tassare i grandi patrimoni fosse impossibile.

Ho solo osservato che i soldi INPS erano lì, per fare cassa è bastato semplicemente non erogarli per pensioni ed adeguamenti all'inflazione.

Più semplice di così.

E tutto ciò senza una decente opposizione da parte degli interessati e dei loro presunti rappresentanti!

Una pacchia!
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Per quello che può valere.

Sondaggio


Spread, crisi, speculazione: meglio votare a novembre o al termine della legislatura di Monti?

E' meglio votare a novembre, per dare all'Italia un governo politico, legittimato dagli elettori 58 % (1969)

La speculazione sconsiglia un'imminente campagna elettorale: meglio votare a fine legislatura Monti 42 % (1455)

Totale voti: 3424


http://www.unita.it/italia/crisi-spread ... o-1.432269
iospero
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da iospero »

Landini- Sallusti a " in Onda "

Sallusti sostiene e difende il lavoro approva Marchionne ,prima il lavoro e poi i lavoratori, quindi prima il mercato e poi l'uomo

Landini difende i posti di lavoro.

In questi ultimi 20 anni i governi di destra ci hanno portato in questa situazione, cioè i mercati comandano sulla politica.
e la ricchezza , a livello globale, si sposta sempre più verso i più ricchi. In teoria i ricchi diventeranno sempre più ricchi e saranno sempre di meno fino a che tutta la ricchezza sarà in mano di uno solo ( di questo i ricchi non se ne accorgono)
Dice Landini:
"Se si vuole ricostruire una speranza di alternativa non si può che agire in rottura dello schema dominante. Democrazia contro tecnocrazia. Nuova coalizione del Lavoro e nuova Alleanza tra Lavoro e Beni Comuni contro l'accordo tra capitale finanziario e manifatturiero. Il campo di azione e' l'Europa, lo scenario il Mondo. Senza questa rottura ogni idea di Governo e' puro avventurismo. Ma la Grecia ci dice che il governo può tornare ad essere reale quasi d'improvviso.!

,
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:Landini- Sallusti a " in Onda "

Sallusti sostiene e difende il lavoro approva Marchionne ,prima il lavoro e poi i lavoratori, quindi prima il mercato e poi l'uomo

Landini difende i posti di lavoro.

In questi ultimi 20 anni i governi di destra ci hanno portato in questa situazione, cioè i mercati comandano sulla politica.
e la ricchezza , a livello globale, si sposta sempre più verso i più ricchi. In teoria i ricchi diventeranno sempre più ricchi e saranno sempre di meno fino a che tutta la ricchezza sarà in mano di uno solo ( di questo i ricchi non se ne accorgono)
Dice Landini:
"Se si vuole ricostruire una speranza di alternativa non si può che agire in rottura dello schema dominante. Democrazia contro tecnocrazia. Nuova coalizione del Lavoro e nuova Alleanza tra Lavoro e Beni Comuni contro l'accordo tra capitale finanziario e manifatturiero. Il campo di azione e' l'Europa, lo scenario il Mondo. Senza questa rottura ogni idea di Governo e' puro avventurismo. Ma la Grecia ci dice che il governo può tornare ad essere reale quasi d'improvviso.!

Quello che intendeva ribadire il legislatore mettendo al primo posto della Costituzione il diritto al lavoro, è di offrire la possibilità ad ogni singolo cittadino di usufruire di un reddito individuale. Principio cardine della libertà e dell’indipendenza dei cittadini.

Non possiamo aspettarci che lo capisca una sciarpa littoria.

Abbiamo perso 650.000 posti di lavoro in 5 anni, ci dica la sciarpa littoria Sallusti. Come fanno a campare questi cittadini, indipendentemente dal credo politico.


Articolo 1 della Costituzione italiana
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Voce principale: Costituzione della Repubblica italiana.
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »
(Articolo 1 della Costituzione Italiana)




Una Repubblica fondata sul lavoro [modifica]
Il primo articolo sottolinea in modo particolare, oltre l'identità repubblicana dello Stato, come la Nazione sia fondata sul lavoro.
Prima di arrivare alla forma tuttora vigente, vennero esposte varie proposte. La prima, presentata dal deputato Mario Cevolotto ometteva la formula "...fondata sul lavoro" e venne presentata il 28 novembre 1946. Questa, però, non piacque alla quasi totalità dei membri dell'Assemblea e venne definita algida e carente dei tratti precisi del nascente Stato Italiano. Fu Aldo Moro a chiedere di inserire un riferimento al lavoro.
Palmiro Togliatti presentò una seconda proposta: "L'Italia è una Repubblica democratica di lavoratori". Ma anche questo emendamento venne bocciato.
Ma fu il democristiano Amintore Fanfani a presentare la formula attuale che fu appoggiata dal Partito Comunista Italiano e dal Partito Socialista Italiano.
L'articolo 1 della Costituzione Italiana venne approvato nella sua interezza il 22 marzo 1947 dando finalmente un'identità alla nascente Repubblica. ,
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