La vicenda FIAT
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Re: La vicenda FIAT
Addio alle Fiat Idea e MusaAmadeus ha scritto:dal tg 3
fine produzione per Musa e Idea a Mirafiori.
2.600 operai in cassa integrazione
La Fiat ha deciso di terminare ieri, con una settimana di anticipo, la produzione a Mirafori di Idea e Musa, modelli lanciati nel 2003 e nel 2004.
21 luglio 2012
La Fiat ha deciso di terminare ieri, con una settimana di anticipo, la produzione a Mirafori di Idea e Musa, modelli lanciati nel 2003 e nel 2004. La prossima settimana, che doveva essere lavorativa alla carrozzeria di Mirafiori, non lo sarà più. Per gli addetti alla Mito invece i giorni di lavoro saranno soltanto due. Lo comunica la Fiom. Da settembre verranno terminate soltanto le vetture giacenti sulla linea.
«Questo è un altro duro colpo per le lavoratrici e i lavoratori della carrozzeria - dichiarano Federico Bellono e Edi Lazzi della Fiom-Cgil - la dismissione dell' Idea e della Musa significa che circa 2.600 operai addetti a quelle produzioni saranno collocati in cassa integrazione a zero ore senza, al momento, avere nessuna certezza di rientrare a lavorare. E' incomprensibile come il silenzio degli altri sindacati, delle istituzioni, delle forze politiche continui imperterrito a fronte di questo disastro sociale. E' giunto il momento di esigere dalla fiat chiarezza e impegni precisi». Altre notizie da Tiscali + Crisi Fiat: cassa integrazione per tutti gli impiegati di Mirafiori. Tensione an... + Fiat: Fiom, per 83,7% operai ex Meccaniche Mirafiori condizioni peggiorate (2) + Accordo di Mirafiori: meno pause, malattie e assenteismo, più turni e responsabi... + Fiat, due nuovi modelli per Mirafiori: sindacati soddisfatti + Fiat: Fiom, per 83,7% operai ex Meccaniche Mirafiori condizioni peggiorate
http://www.unita.it/economia/addio-alle ... e-1.431503
Re: La vicenda FIAT
Irisbus, D’Alema: “Se mandiamo affan… Marchionne poi quello chiude”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/ ... io/202228/
Presidio davanti Montecitorio di una delegazione di lavoratori dell’Irisbus Valle Ufita. Durante la protesta degli operai, che hanno contestato incatenandosi davanti a Palazzo Chigi, passa l’On. Massimo D’Alema. “Non serve a nulla, tutto questo non serve a nulla” – rimprovera il deputato del Pd, mentre si confronta con alcune tute blu visibilmente indignate. “Non state facendo nulla neanche voi” – risponde uno dei lavoratori. Un altro ancora, incatenato, grida: “Marchionne ha deciso di chiudere il nostro stabilimento e voi non avete detto niente. Avete paura di Marchionne, ma lo volete mandare affan…“. D’Alema abbozza sorrisi imbarazzati e risponde: “Ma se lo mandiamo affanc…quello chiude e non lo vediamo più”. L’operaio rincara la dose: “Non facciamo la passerella, D’Alema. Noi non ce la facciamo più”. Il politico non ci sta e reagisce con stizza. “Io sono venuto a parlare con voi” – replica – “Non c’era nessuna campagna elettorale, non piglio voti da voi altri e quindi non faccio passerelle. Vengo perché m’interessa il problema, hai capito? E smettila di dire cazzate”. Alla fine del vivace confronto con gli operai della Irisbus, il deputato, sollecitato dall’On. Francesco Barbato (Idv), partecipa alla colletta necessaria a pagare il viaggio di ritorno della delegazione degli operai campani di Manolo Lanaro
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/ ... io/202228/
Presidio davanti Montecitorio di una delegazione di lavoratori dell’Irisbus Valle Ufita. Durante la protesta degli operai, che hanno contestato incatenandosi davanti a Palazzo Chigi, passa l’On. Massimo D’Alema. “Non serve a nulla, tutto questo non serve a nulla” – rimprovera il deputato del Pd, mentre si confronta con alcune tute blu visibilmente indignate. “Non state facendo nulla neanche voi” – risponde uno dei lavoratori. Un altro ancora, incatenato, grida: “Marchionne ha deciso di chiudere il nostro stabilimento e voi non avete detto niente. Avete paura di Marchionne, ma lo volete mandare affan…“. D’Alema abbozza sorrisi imbarazzati e risponde: “Ma se lo mandiamo affanc…quello chiude e non lo vediamo più”. L’operaio rincara la dose: “Non facciamo la passerella, D’Alema. Noi non ce la facciamo più”. Il politico non ci sta e reagisce con stizza. “Io sono venuto a parlare con voi” – replica – “Non c’era nessuna campagna elettorale, non piglio voti da voi altri e quindi non faccio passerelle. Vengo perché m’interessa il problema, hai capito? E smettila di dire cazzate”. Alla fine del vivace confronto con gli operai della Irisbus, il deputato, sollecitato dall’On. Francesco Barbato (Idv), partecipa alla colletta necessaria a pagare il viaggio di ritorno della delegazione degli operai campani di Manolo Lanaro
Re: La vicenda FIAT
tanto chiude lo stesso, ma vuoi mettere la soddisfazione di avercelo mandato
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Re: La vicenda FIAT
http://auto.trovit.it/index.php/cod.fra ... 204/pos.15
Quando arriverà la Fiat a fare una gamma di Ibride come la Toyota.Prova: Toyota Yaris Hybrid, ora anche in video
Ciao
Paolo11
Quando arriverà la Fiat a fare una gamma di Ibride come la Toyota.Prova: Toyota Yaris Hybrid, ora anche in video
Ciao
Paolo11
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Re: La vicenda FIAT
giorgio ha scritto:D'Alema, un mito: ovunque passi non cresce più l'erba.
Certo che uno ex comunista ex duro sessantottino che litighi con gli operai e coccoli Marchionne...
"ne ho viste io di cose che voi umani..."
(tratto da "blade runner"....)
Re: La vicenda FIAT
sì, però poi Roy finisce la frase dicendoshiloh ha scritto:giorgio ha scritto:D'Alema, un mito: ovunque passi non cresce più l'erba.
Certo che uno ex comunista ex duro sessantottino che litighi con gli operai e coccoli Marchionne...
"ne ho viste io di cose che voi umani..."
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" è tempo di morire "
che volemo fa?
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Re: La vicenda FIAT
"che muoia d'alemone e tutti i filistei..."Amadeus ha scritto:sì, però poi Roy finisce la frase dicendoshiloh ha scritto:giorgio ha scritto:D'Alema, un mito: ovunque passi non cresce più l'erba.
Certo che uno ex comunista ex duro sessantottino che litighi con gli operai e coccoli Marchionne...
"ne ho viste io di cose che voi umani..."
(tratto da "blade runner"....)
" è tempo di morire "
che volemo fa?
(biblico,dal libro dei giudici "antico testamento"...)
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Re: La vicenda FIAT
Volkswagen attacca Marchionne
«Non ti vogliamo, dimettiti»
«Marchionne è insopportabile come presidente dell'Acea, (Associazione delle case automobilistiche europee): chiediamo le sue dimissioni». Il missile contro l'ad Fiat è partito stamattina dal responsabile della comunicazione aziendale di Volkswagen, Stephan Gruehsem, che sul Wall Street Journal ha replicato alle accuse fatte ieri dal numero uno di Fiat sulla politica di sconti.
Gruehsem ha anche detto che Volkswagen sta considerando la possibilità di uscire dall'Acea in seguito a quei commenti.
Sergio Marchionne ieri ha attaccato la politica dei prezzi della Volkswagen definendola «sanguinosa». La casa tedesca vanta una semestrale dai numeri record: un rialzo dell'utile operativo del 7% a 6,49 miliardi di euro, al di sopra delle stime degli analisti, e vendite in crescita del 23% a 95,4 miliardi di euro, grazie al buon andamento di Audi in Cina e negli Usa che ha permesso di compensare gli effetti della crisi in Europa.
Non è la prima volta che Marchionne attacca la politica dei prezzi dei concorrenti, ma questa volta l'ad Fiat se l'è presa direttamente con la casa di Wolfsburg. In un'intervista all'International Herald Tribune, l'amministratore delegato del Lingotto ha confessato «di non averla mai vista così difficile», riferendosi alle sfide di un settore auto europeo allo stremo, con un'eccesso di capacità produttiva e di personale impiegato, esacerbato dalla rigidità del mercato del lavoro.
Il manager Fiat ha nuovamente rivolto un appello alla Commissione europea: «Dovrebbe coordinare una razionalizzazione del settore in tutte le società». Quindi l'affondo: «Quelli che davvero non si sono mossi in questo senso sono i francesi e i tedeschi, che non hanno ridotto minimamente la capacità». Un report di Mediobanca, che analizza le difficoltà di Psa e Ford nel Vecchio Continente, ha dato ragione a Marchionne sull'opportunità di lanciare nuovi modelli in un mercato in crisi come quello europeo: «E' un nonsense e aggrava i bilanci», sostengono gli analisti.
Intanto, per Fiat si complica lo sbarco in Russia, dove è prevista l'apertura di uno stabilimento a San Pietroburgo. Sberbank, secondo la stampa russa, nicchierebbe di fronte alla richiesta di finanziare l'intero progetto in cambio di know how e brevetti, mentre il Lingotto non avrebbe ancora presentato il business plan al ministero del Commercio. La Fiat, secondo le stesse fonti, avrebbe dei ripensamenti anche sull'area scelta inizialmente per costruire la fabbrica.
http://www.unita.it/economia/volkswagen ... 175?page=2
***********************************
qualcuno obblighi Marchionne a dimettersi prima che distrugga completamente l'industria automobilistica italiana.
p.s.
una curiosità,anzi una vergogna...
ieri ho postato questo articolo sul vecchio forum.
senza aggiungere nessun commento.
quell'esempio di democrazia che firma @ar-lecchino,lo ha cancellato.
neanche cestinato,
proprio fatto sparire...
«Non ti vogliamo, dimettiti»
«Marchionne è insopportabile come presidente dell'Acea, (Associazione delle case automobilistiche europee): chiediamo le sue dimissioni». Il missile contro l'ad Fiat è partito stamattina dal responsabile della comunicazione aziendale di Volkswagen, Stephan Gruehsem, che sul Wall Street Journal ha replicato alle accuse fatte ieri dal numero uno di Fiat sulla politica di sconti.
Gruehsem ha anche detto che Volkswagen sta considerando la possibilità di uscire dall'Acea in seguito a quei commenti.
Sergio Marchionne ieri ha attaccato la politica dei prezzi della Volkswagen definendola «sanguinosa». La casa tedesca vanta una semestrale dai numeri record: un rialzo dell'utile operativo del 7% a 6,49 miliardi di euro, al di sopra delle stime degli analisti, e vendite in crescita del 23% a 95,4 miliardi di euro, grazie al buon andamento di Audi in Cina e negli Usa che ha permesso di compensare gli effetti della crisi in Europa.
Non è la prima volta che Marchionne attacca la politica dei prezzi dei concorrenti, ma questa volta l'ad Fiat se l'è presa direttamente con la casa di Wolfsburg. In un'intervista all'International Herald Tribune, l'amministratore delegato del Lingotto ha confessato «di non averla mai vista così difficile», riferendosi alle sfide di un settore auto europeo allo stremo, con un'eccesso di capacità produttiva e di personale impiegato, esacerbato dalla rigidità del mercato del lavoro.
Il manager Fiat ha nuovamente rivolto un appello alla Commissione europea: «Dovrebbe coordinare una razionalizzazione del settore in tutte le società». Quindi l'affondo: «Quelli che davvero non si sono mossi in questo senso sono i francesi e i tedeschi, che non hanno ridotto minimamente la capacità». Un report di Mediobanca, che analizza le difficoltà di Psa e Ford nel Vecchio Continente, ha dato ragione a Marchionne sull'opportunità di lanciare nuovi modelli in un mercato in crisi come quello europeo: «E' un nonsense e aggrava i bilanci», sostengono gli analisti.
Intanto, per Fiat si complica lo sbarco in Russia, dove è prevista l'apertura di uno stabilimento a San Pietroburgo. Sberbank, secondo la stampa russa, nicchierebbe di fronte alla richiesta di finanziare l'intero progetto in cambio di know how e brevetti, mentre il Lingotto non avrebbe ancora presentato il business plan al ministero del Commercio. La Fiat, secondo le stesse fonti, avrebbe dei ripensamenti anche sull'area scelta inizialmente per costruire la fabbrica.
http://www.unita.it/economia/volkswagen ... 175?page=2
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qualcuno obblighi Marchionne a dimettersi prima che distrugga completamente l'industria automobilistica italiana.
p.s.
una curiosità,anzi una vergogna...
ieri ho postato questo articolo sul vecchio forum.
senza aggiungere nessun commento.
quell'esempio di democrazia che firma @ar-lecchino,lo ha cancellato.
neanche cestinato,
proprio fatto sparire...
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Re: La vicenda FIAT
.................................shiloh ha scritto:Volkswagen attacca Marchionne
«Non ti vogliamo, dimettiti»
«Marchionne è insopportabile come presidente dell'Acea, (Associazione delle case automobilistiche europee): chiediamo le sue dimissioni». Il missile contro l'ad Fiat è partito stamattina dal responsabile della comunicazione aziendale di Volkswagen, Stephan Gruehsem, che sul Wall Street Journal ha replicato alle accuse fatte ieri dal numero uno di Fiat sulla politica di sconti.
Gruehsem ha anche detto che Volkswagen sta considerando la possibilità di uscire dall'Acea in seguito a quei commenti.
Sergio Marchionne ieri ha attaccato la politica dei prezzi della Volkswagen definendola «sanguinosa». La casa tedesca vanta una semestrale dai numeri record: un rialzo dell'utile operativo del 7% a 6,49 miliardi di euro, al di sopra delle stime degli analisti, e vendite in crescita del 23% a 95,4 miliardi di euro, grazie al buon andamento di Audi in Cina e negli Usa che ha permesso di compensare gli effetti della crisi in Europa.
Non è la prima volta che Marchionne attacca la politica dei prezzi dei concorrenti, ma questa volta l'ad Fiat se l'è presa direttamente con la casa di Wolfsburg. In un'intervista all'International Herald Tribune, l'amministratore delegato del Lingotto ha confessato «di non averla mai vista così difficile», riferendosi alle sfide di un settore auto europeo allo stremo, con un'eccesso di capacità produttiva e di personale impiegato, esacerbato dalla rigidità del mercato del lavoro.
Il manager Fiat ha nuovamente rivolto un appello alla Commissione europea: «Dovrebbe coordinare una razionalizzazione del settore in tutte le società». Quindi l'affondo: «Quelli che davvero non si sono mossi in questo senso sono i francesi e i tedeschi, che non hanno ridotto minimamente la capacità». Un report di Mediobanca, che analizza le difficoltà di Psa e Ford nel Vecchio Continente, ha dato ragione a Marchionne sull'opportunità di lanciare nuovi modelli in un mercato in crisi come quello europeo: «E' un nonsense e aggrava i bilanci», sostengono gli analisti.
Intanto, per Fiat si complica lo sbarco in Russia, dove è prevista l'apertura di uno stabilimento a San Pietroburgo. Sberbank, secondo la stampa russa, nicchierebbe di fronte alla richiesta di finanziare l'intero progetto in cambio di know how e brevetti, mentre il Lingotto non avrebbe ancora presentato il business plan al ministero del Commercio. La Fiat, secondo le stesse fonti, avrebbe dei ripensamenti anche sull'area scelta inizialmente per costruire la fabbrica.
http://www.unita.it/economia/volkswagen ... 175?page=2
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qualcuno obblighi Marchionne a dimettersi prima che distrugga completamente l'industria automobilistica italiana.
p.s.
una curiosità,anzi una vergogna...
ieri ho postato questo articolo sul vecchio forum.
senza aggiungere nessun commento.
quell'esempio di democrazia che firma @ar-lecchino,lo ha cancellato.
neanche cestinato,
proprio fatto sparire...
Per arlecchino Marchionne era" QAUSI "un genio.
La dimostrazione l'abbiamo avuta.
Macchine ibride niente suv niente.Alfa Romeo l'ha quasi distrutta.La polizia e carabinieri si prenderannonle BMW la 159 e fuori produzione.Le fabbriche dove ha vinto il SI non lavorano a pieno regime cassa indegrazione pure li.
Mi chiedo gli Agnelli che fanno.
Ciao
Paolo11
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