31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'intenti.
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Lista dei sindaci, Michele Emiliano: “Non saremo la stampella di Pd e Sel”
Secondo il primo cittadino di Bari il Partito democratico non ha compreso l'idea: "Bersani all'inizio era entusiasta, poi ha cambiato idea". Ma intanto c'è già chi si smarca, come Massimo Zedda ("Rimango con Vendola") o Marco Doria ("Prima il programma")
di Caterina Perniconi | 4 agosto 2012
Un comitato di 20 saggi, personalità indiscutibili che selezionino amministratori e candidati della società civile. Un sito web per raccogliere i curricula dei potenziali parlamentari. E’ questa la base sulla quale i sindaci vogliono costruire la lista nazionale. Nessun impegno personale, se non quello di una campagna elettorale sul territorio che riporti a votare quel 40 per cento di persone che non lo fa, per sovvertire i sondaggi fatti fino a oggi. Ieri lo ha anticipato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, oggi è tornate a parlarne il primo cittadino di Bari Michele Emiliano.
“E’ un anno che ci lavoriamo – spiega Emiliano – con Luigi (De Magistris, ndr) ci siamo trovati d’accordo sulla piattaforma di base che deve avere questa iniziativa. In una società che dialoga via web la politica non può più essere quella delle discussioni fiume nelle sezioni di 30 anni fa. Serve un soggetto che rappresenti chi non si impegnerebbe mai sotto una bandiera di partito”. Lo staff del sindaco di Napoli trascorrerà l’estate a studiare l’organizzazione del movimento, coordinati da uno degli uomini-macchina della Cgil, Enrico Panini, oggi assessore nella giunta di De Magistris. “Non ne voglio parlare per ora – taglia corto l’ex sindacalista – al momento opportuno vedremo”.
E anche Giuliano Pisapia avrebbe dato la sua disponibilità ai vertici del Partito democratico per un’iniziativa civica. Ma Bersani, dopo le reazioni alla notizia da parte di molti dei suoi, ha dovuto rettificare: non penso a nessuna lista dei sindaci. Eppure chi gli ha parlato in questi giorni conferma la tentazione del segretario di recuperare così i voti diretti a Grillo e Di Pietro. Dimostrata anche dall’attivismo nel cercare di attrarre movimenti e associazioni. “Parlai della lista con Bersani a gennaio – racconta Emiliano – si mostrò disponibile anche se mi disse che sarebbe stato importante capire con quale sistema andare a votare. Da allora il mio rapporto con il partito si è lacerato e oggi, invece di cogliere quest’iniziativa con lo spirito giusto, cioè quello di coinvolgere chi è deluso dalla politica romana, vogliono usarla come la stampella del centrosinistra? Si sbagliano, i cittadini non sono stupidi e non vogliono trucchi. Non mi sono affatto sorpreso delle reazioni della Rete all’annuncio di un’alleanza con Casini”.
Di certo tra discutere un progetto e realizzarlo di strada da fare ce n’è molta. Il sindaco di Napoli vuole tenere le redini del movimento anche se in molti preferirebbero vederlo nelle mani del più moderato Pisapia, capace di conciliare ampi ambienti della società civile. Ma sulla partecipazione non sono tutti convinti: “Io resto un esponente di Sel – dice il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda – mi impegnerò per il centrosinistra unito e, alle primarie, sosterrò il mio candidato, Nichi Vendola”. Anche Marco Doria ha dei dubbi: “Sono stato tra i citati ma non tra i cercati. Per ora nessuno mi ha parlato di programmi, la base che voglio discutere con tutto il centrosinistra prima di un impegno su scala nazionale. Ad oggi il mio interesse per questa iniziativa è modesto, in futuro vedremo”. E il democratico sindaco di Torino, Piero Fassino, torna ad aprire l’alleanza all’Udc perché “penso che una lista degli amministratori sia un’ipotesi di scuola piuttosto che una cosa praticabile e realistica”.
Ma la locomotiva dei sindaci del sud (Bari-Napoli-Palermo) è convinta di poter convincere i colleghi su scala nazionale. “Noi conosciamo i problemi reali dei cittadini che si fidano degli amministratori locali – aggiunge Emiliano – come fanno a credere a una sinistra che ha sempre detto di voler combattere la precarietà e da 10 anni ha messo il suo sigillo su tutte le leggi che hanno precarizzato il lavoro?”.
da Il Fatto Quotidiano del 4 agosto 2012
Sarebbe interessante vedere un sondaggio su di una eventuale lista dei sindaci, dopo aver visto quali personalità vorrebbero mettere come candidati al Parlamento.
Secondo il primo cittadino di Bari il Partito democratico non ha compreso l'idea: "Bersani all'inizio era entusiasta, poi ha cambiato idea". Ma intanto c'è già chi si smarca, come Massimo Zedda ("Rimango con Vendola") o Marco Doria ("Prima il programma")
di Caterina Perniconi | 4 agosto 2012
Un comitato di 20 saggi, personalità indiscutibili che selezionino amministratori e candidati della società civile. Un sito web per raccogliere i curricula dei potenziali parlamentari. E’ questa la base sulla quale i sindaci vogliono costruire la lista nazionale. Nessun impegno personale, se non quello di una campagna elettorale sul territorio che riporti a votare quel 40 per cento di persone che non lo fa, per sovvertire i sondaggi fatti fino a oggi. Ieri lo ha anticipato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, oggi è tornate a parlarne il primo cittadino di Bari Michele Emiliano.
“E’ un anno che ci lavoriamo – spiega Emiliano – con Luigi (De Magistris, ndr) ci siamo trovati d’accordo sulla piattaforma di base che deve avere questa iniziativa. In una società che dialoga via web la politica non può più essere quella delle discussioni fiume nelle sezioni di 30 anni fa. Serve un soggetto che rappresenti chi non si impegnerebbe mai sotto una bandiera di partito”. Lo staff del sindaco di Napoli trascorrerà l’estate a studiare l’organizzazione del movimento, coordinati da uno degli uomini-macchina della Cgil, Enrico Panini, oggi assessore nella giunta di De Magistris. “Non ne voglio parlare per ora – taglia corto l’ex sindacalista – al momento opportuno vedremo”.
E anche Giuliano Pisapia avrebbe dato la sua disponibilità ai vertici del Partito democratico per un’iniziativa civica. Ma Bersani, dopo le reazioni alla notizia da parte di molti dei suoi, ha dovuto rettificare: non penso a nessuna lista dei sindaci. Eppure chi gli ha parlato in questi giorni conferma la tentazione del segretario di recuperare così i voti diretti a Grillo e Di Pietro. Dimostrata anche dall’attivismo nel cercare di attrarre movimenti e associazioni. “Parlai della lista con Bersani a gennaio – racconta Emiliano – si mostrò disponibile anche se mi disse che sarebbe stato importante capire con quale sistema andare a votare. Da allora il mio rapporto con il partito si è lacerato e oggi, invece di cogliere quest’iniziativa con lo spirito giusto, cioè quello di coinvolgere chi è deluso dalla politica romana, vogliono usarla come la stampella del centrosinistra? Si sbagliano, i cittadini non sono stupidi e non vogliono trucchi. Non mi sono affatto sorpreso delle reazioni della Rete all’annuncio di un’alleanza con Casini”.
Di certo tra discutere un progetto e realizzarlo di strada da fare ce n’è molta. Il sindaco di Napoli vuole tenere le redini del movimento anche se in molti preferirebbero vederlo nelle mani del più moderato Pisapia, capace di conciliare ampi ambienti della società civile. Ma sulla partecipazione non sono tutti convinti: “Io resto un esponente di Sel – dice il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda – mi impegnerò per il centrosinistra unito e, alle primarie, sosterrò il mio candidato, Nichi Vendola”. Anche Marco Doria ha dei dubbi: “Sono stato tra i citati ma non tra i cercati. Per ora nessuno mi ha parlato di programmi, la base che voglio discutere con tutto il centrosinistra prima di un impegno su scala nazionale. Ad oggi il mio interesse per questa iniziativa è modesto, in futuro vedremo”. E il democratico sindaco di Torino, Piero Fassino, torna ad aprire l’alleanza all’Udc perché “penso che una lista degli amministratori sia un’ipotesi di scuola piuttosto che una cosa praticabile e realistica”.
Ma la locomotiva dei sindaci del sud (Bari-Napoli-Palermo) è convinta di poter convincere i colleghi su scala nazionale. “Noi conosciamo i problemi reali dei cittadini che si fidano degli amministratori locali – aggiunge Emiliano – come fanno a credere a una sinistra che ha sempre detto di voler combattere la precarietà e da 10 anni ha messo il suo sigillo su tutte le leggi che hanno precarizzato il lavoro?”.
da Il Fatto Quotidiano del 4 agosto 2012
Sarebbe interessante vedere un sondaggio su di una eventuale lista dei sindaci, dopo aver visto quali personalità vorrebbero mettere come candidati al Parlamento.
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Non basta cautelarsi con un certo numero di candidati al Parlamento, bisogna chiedere la cessione di una fetta di potere.
Il Pd ha copiato dalla cara salma, tanti petali della margherita (liste ecc.) a fare da portatori d’acqua.
In Parlamento le personalità vengono ridotte al rango degli altri peones, sono solo dei schiacchiabottoni.
Questo vale per tutti i partiti.
In questa legislatura è presente al Senato l’ex Procuratore generale di Milano Gherardo D’Ambrosio.
Qualcuno lo ha mai sentito?
In passato molte personalità di un certo rilievo sono stati presenti in Parlamento ma non hanno mai contato nulla, come ad esempio Stefano Rodotà.
Quelli sono dei marpioni. Anche a Prodi hanno legato le mani. A loro interessava solo vincere le elezioni per entrare nella stanza dei bottoni e dei bottini. Una volta dentro sono loro che sanno come muoversi.
E’ la stessa cosa che hanno tentato di fare con Pippo Baudo. A loro serve l’allodola da richiamo, non ha importanza se non ha le caratteristiche per saper governare,…………..a quello ci pensano loro.
Franca Rame si è dimessa dall’Idv nella passata legislatura perché non sopportava di passare il tempo a fare la schiaccia bottoni. Gli ordini arrivano sempre dall’alto.
La democrazia l’hanno uccisa da tanto tempo.
Tutti coloro che intendono fare da porta acqua al partito dei defunti è meglio che si cautelino prima chiedendo in cambio una fetta di potere.
Il Pd ha copiato dalla cara salma, tanti petali della margherita (liste ecc.) a fare da portatori d’acqua.
In Parlamento le personalità vengono ridotte al rango degli altri peones, sono solo dei schiacchiabottoni.
Questo vale per tutti i partiti.
In questa legislatura è presente al Senato l’ex Procuratore generale di Milano Gherardo D’Ambrosio.
Qualcuno lo ha mai sentito?
In passato molte personalità di un certo rilievo sono stati presenti in Parlamento ma non hanno mai contato nulla, come ad esempio Stefano Rodotà.
Quelli sono dei marpioni. Anche a Prodi hanno legato le mani. A loro interessava solo vincere le elezioni per entrare nella stanza dei bottoni e dei bottini. Una volta dentro sono loro che sanno come muoversi.
E’ la stessa cosa che hanno tentato di fare con Pippo Baudo. A loro serve l’allodola da richiamo, non ha importanza se non ha le caratteristiche per saper governare,…………..a quello ci pensano loro.
Franca Rame si è dimessa dall’Idv nella passata legislatura perché non sopportava di passare il tempo a fare la schiaccia bottoni. Gli ordini arrivano sempre dall’alto.
La democrazia l’hanno uccisa da tanto tempo.
Tutti coloro che intendono fare da porta acqua al partito dei defunti è meglio che si cautelino prima chiedendo in cambio una fetta di potere.
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Diciamo che tutti s’impegnano al massimo perché si arrivi al caos.
Quello che non si capisce, seguendo al cronaca di questa settimana, se siano i giornalisti a pubblicare notizie che vanno in una direzione e poi notizie che vanno in direzione opposta, solo perché il loro mestiere è vendere giornali, oppure se sono i politici che credono di poter dire tutto e il contrario di tutto come e quando gli fa comodo.
Nell’intervista di Alessandra Longo, Vendola mette i puntini sulle “i” sull’alleanza con Casini
“Casini, il liberismo è il diavolo
Convertiti o tra noi non si fa nulla”
Non credo che questa intervista sia stata di gradimento per gli ex demo cristi del Pd.
Con Di Pietro, muta nuovamente il giudizio.
La confusione è tanta.
L'INTERVISTA
L'appello di Vendola: "Il liberismo è il diavolo
Casini convertiti o tra di noi non si fa nulla"
Il leader di Sel parla dopo le ipotesi di alleanza tra Pd-Sel e Udc: "Abbiamo prospettive completamente diverse". E su Di Pietro dice: "Non si può tenere fuori"
di ALESSANDRA LONGO
ROMA - Casini sì, Casini no, Casini ni. Tentare di incastrare Nichi Vendola, con semplificazioni brutali, è terribilmente difficile. Ci abbiamo provato in un'oretta buona di conversazione.
Alla fine, però, ci ha regalato un appello secco (con ironia) al leader dell'Udc, definito in posizioni manifestamente "antitetiche alle sue". Eccolo l'appello: "Casini, convertiti! Il liberismo è il diavolo". Come dire: solo un miracolo potrebbe metterci sullo stesso binario.
Presidente Vendola, lei è contro "i linguaggi criptati". Abbandoni per un attimo il suo stile narrativo e ci dica: l'Udc è dentro o fuori il nuovo progetto del centrosinistra?
"Io non abbandono il mio modo di rispondere. La "narrazione" della politica collega il contingente a un orizzonte, il qui e ora a una strategia. Le ricordo piuttosto che alcuni dirigenti del Pd vedono in Casini contraddizioni irriducibili".
Ma voglio sapere cosa pensa lei.
"Io presento la mia agenda. Casini la sua. Stiamo lavorando a due prospettive completamente diverse".
Nel senso?
"Prendiamo la nozione di rigore. Tutti dicono che andremo incontro a periodi durissimi. Ebbene, il rigore può essere declinato in molti modi: puoi falcidiare il welfare, continuare a colpire i redditi dei ceti medio-bassi oppure puoi decidere per un'imposta patrimoniale, per la tassazione delle rendite finanziarie e il taglio delle spese militari".
Immagino che l'agenda di Casini non contenga le sue risposte.
"Io non vedo agende, vedo la riproposizione di Monti di qui all'eternità".
Difficile arrivare alla "rottura radicale della stagione del liberismo" da lei auspicata con un interlocutore come l'Udc.
"Alla cultura del cattolicesimo sociale non appartiene il cinismo con il quale sono state affrontate le riforme sulla previdenza. Ma questo effettivamente interpella assai poco l'Udc".
Interpella assai poco anche quella parte del Pd che è più in sintonia con l'esperienza montiana e con il suo modello economico.
"Tanta sinistra europea ha flirtato a lungo con il liberismo. Ma io dico che oggi liberismo e riformismo sono culture e progetti antitetici".
Comunque non c'è verso di farle dire se Casini è dentro o fuori il suo orizzonte.
"Io penso che il centrosinistra si debba allargare, debba proporre punti chiari e forti. Se Casini accetta di fare subito una legge sulla rappresentanza sindacale, se condivide con noi di liberare l'Italia dalla sua ipoteca culturale, di avanzare sul terreno dei diritti civili, dai matrimoni gay, alla fecondazione assistita, al testamento biologico, se decide di difendere l'Europa dai diktat della troika. Ma accetta secondo lei? A me sembra fantapolitica".
E' quasi chiaro: niente da fare. Il centrosinistra dunque si allarga in altro modo.
"Penso al civismo nuovo, alla stragrande maggioranza degli italiani che ha votato per l'acqua-bene comune e al protagonismo dei nuovi sindaci".
Ci sarà una lista dei sindaci del centrosinistra?
"Non lo so. So soltanto che tra loro si è aperta la discussione, vogliono portare al centrosinistra la loro rete di esperienze, il valore aggiunto della loro sintonia con il territorio".
Un'arma contro il populismo di Grillo.
"Il populismo si combatte con la democrazia. E' la buona politica che educa al cambiamento".
Che ne facciamo di Di Pietro? Sia sintetico.
"Il convitato Di Pietro? Direi che è innaturale tener fuori l'Idv dal cantiere della sinistra. Molti investono sulla lacerazione del rapporto, io, pur non condividendone lo stile, peraltro esacerbato dai provvedimenti profondamente sbagliati passati in Parlamento, punto sulla ricomposizione".
Il suo popolo protesta, temono che l'avvio del dialogo con Bersani, sia il suicidio di Sel.
"Quel che sto facendo rientra appieno nella scommessa di Sel che è nata per chiudere con l'epoca delle due sinistre, una riformista, l'altra radicale, e per contribuire ad una soggettività nuova, plurale, postideologica".
Ferrero spera che lei ci ripensi.
"E' rimasto attaccato a idee immobili. Non si può inseguire l'obiettivo di essere i migliori perdenti".
(04 agosto 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -40330538/
Quello che non si capisce, seguendo al cronaca di questa settimana, se siano i giornalisti a pubblicare notizie che vanno in una direzione e poi notizie che vanno in direzione opposta, solo perché il loro mestiere è vendere giornali, oppure se sono i politici che credono di poter dire tutto e il contrario di tutto come e quando gli fa comodo.
Nell’intervista di Alessandra Longo, Vendola mette i puntini sulle “i” sull’alleanza con Casini
“Casini, il liberismo è il diavolo
Convertiti o tra noi non si fa nulla”
Non credo che questa intervista sia stata di gradimento per gli ex demo cristi del Pd.
Con Di Pietro, muta nuovamente il giudizio.
La confusione è tanta.
L'INTERVISTA
L'appello di Vendola: "Il liberismo è il diavolo
Casini convertiti o tra di noi non si fa nulla"
Il leader di Sel parla dopo le ipotesi di alleanza tra Pd-Sel e Udc: "Abbiamo prospettive completamente diverse". E su Di Pietro dice: "Non si può tenere fuori"
di ALESSANDRA LONGO
ROMA - Casini sì, Casini no, Casini ni. Tentare di incastrare Nichi Vendola, con semplificazioni brutali, è terribilmente difficile. Ci abbiamo provato in un'oretta buona di conversazione.
Alla fine, però, ci ha regalato un appello secco (con ironia) al leader dell'Udc, definito in posizioni manifestamente "antitetiche alle sue". Eccolo l'appello: "Casini, convertiti! Il liberismo è il diavolo". Come dire: solo un miracolo potrebbe metterci sullo stesso binario.
Presidente Vendola, lei è contro "i linguaggi criptati". Abbandoni per un attimo il suo stile narrativo e ci dica: l'Udc è dentro o fuori il nuovo progetto del centrosinistra?
"Io non abbandono il mio modo di rispondere. La "narrazione" della politica collega il contingente a un orizzonte, il qui e ora a una strategia. Le ricordo piuttosto che alcuni dirigenti del Pd vedono in Casini contraddizioni irriducibili".
Ma voglio sapere cosa pensa lei.
"Io presento la mia agenda. Casini la sua. Stiamo lavorando a due prospettive completamente diverse".
Nel senso?
"Prendiamo la nozione di rigore. Tutti dicono che andremo incontro a periodi durissimi. Ebbene, il rigore può essere declinato in molti modi: puoi falcidiare il welfare, continuare a colpire i redditi dei ceti medio-bassi oppure puoi decidere per un'imposta patrimoniale, per la tassazione delle rendite finanziarie e il taglio delle spese militari".
Immagino che l'agenda di Casini non contenga le sue risposte.
"Io non vedo agende, vedo la riproposizione di Monti di qui all'eternità".
Difficile arrivare alla "rottura radicale della stagione del liberismo" da lei auspicata con un interlocutore come l'Udc.
"Alla cultura del cattolicesimo sociale non appartiene il cinismo con il quale sono state affrontate le riforme sulla previdenza. Ma questo effettivamente interpella assai poco l'Udc".
Interpella assai poco anche quella parte del Pd che è più in sintonia con l'esperienza montiana e con il suo modello economico.
"Tanta sinistra europea ha flirtato a lungo con il liberismo. Ma io dico che oggi liberismo e riformismo sono culture e progetti antitetici".
Comunque non c'è verso di farle dire se Casini è dentro o fuori il suo orizzonte.
"Io penso che il centrosinistra si debba allargare, debba proporre punti chiari e forti. Se Casini accetta di fare subito una legge sulla rappresentanza sindacale, se condivide con noi di liberare l'Italia dalla sua ipoteca culturale, di avanzare sul terreno dei diritti civili, dai matrimoni gay, alla fecondazione assistita, al testamento biologico, se decide di difendere l'Europa dai diktat della troika. Ma accetta secondo lei? A me sembra fantapolitica".
E' quasi chiaro: niente da fare. Il centrosinistra dunque si allarga in altro modo.
"Penso al civismo nuovo, alla stragrande maggioranza degli italiani che ha votato per l'acqua-bene comune e al protagonismo dei nuovi sindaci".
Ci sarà una lista dei sindaci del centrosinistra?
"Non lo so. So soltanto che tra loro si è aperta la discussione, vogliono portare al centrosinistra la loro rete di esperienze, il valore aggiunto della loro sintonia con il territorio".
Un'arma contro il populismo di Grillo.
"Il populismo si combatte con la democrazia. E' la buona politica che educa al cambiamento".
Che ne facciamo di Di Pietro? Sia sintetico.
"Il convitato Di Pietro? Direi che è innaturale tener fuori l'Idv dal cantiere della sinistra. Molti investono sulla lacerazione del rapporto, io, pur non condividendone lo stile, peraltro esacerbato dai provvedimenti profondamente sbagliati passati in Parlamento, punto sulla ricomposizione".
Il suo popolo protesta, temono che l'avvio del dialogo con Bersani, sia il suicidio di Sel.
"Quel che sto facendo rientra appieno nella scommessa di Sel che è nata per chiudere con l'epoca delle due sinistre, una riformista, l'altra radicale, e per contribuire ad una soggettività nuova, plurale, postideologica".
Ferrero spera che lei ci ripensi.
"E' rimasto attaccato a idee immobili. Non si può inseguire l'obiettivo di essere i migliori perdenti".
(04 agosto 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Casini: “Da Vendola non accetto lezioni”. Il leader di Sel replica: “Convertiti”
di Sonia Oranges | 4 agosto 2012
Commenti (10)
“Casini, convertiti! Il liberismo è il diavolo”. “Da Vendola non accetto lezioni”: se il leader di Sel Nichi Vendola, usa ironicamente toni da predicatore con il possibile (quanto per ora improbabile) alleato del centrosinistra Pier Ferdinando Casini, il cattolicissimo vertice dell’Udc finge di non capire e, soprattutto, brandisce le istanze della sinistra come una clava pronta a calare sulla testa del segretario democratico Pier Luigi Bersani. Un botta e risposta a mezzo stampa, in due interviste pubblicate questa mattina da Repubblica e Corriere della Sera. Casini assicura che Vendola e il Polo della Speranza gli sono indifferenti, che non lo riguardano, ma poi affonda sul numero uno dei democratici: “Bersani sta organizzando il campo progressista e io non mi impantano nelle eterne questioni della sinistra italiana. Gioco un’altra partita”.
Anche se poi quella partita potrebbe rendere possibile “una convergenza per il bene del Paese, sull’onda dell’emergenza, come lo e’ stato in questa legislatura”, ma solamente “dopo che ognuno alle elezioni si sarà presentato con i propri programmi e le proprie liste”. Nella convinzione evidentemente che, casomai complice una nuova legge elettorale, l’ago della bilancia penderà un’altra volta al centro. Incrociano le spade, Vendola e Casini dalle colonne dei principali quotidiani italiani, in un gioco al rialzo che invece di ridurle, aumenta le distanze nel campo del centrosinistra. “Io presento la mia agenda. Casini la sua. Stiamo lavorando a due prospettive completamente diverse”, stigmatizza Vendola, puntualizzando anzi che Casini non propone un’agenda, bensì “Monti di qui all’eternità”.
E, soprattutto, il governatore pugliese prova a fare, ancora una volta, il pontiere tra Pd e Idv: “ Direi che è innaturale tener fuori l’Idv dal cantiere della sinistra. Molti investono sulla lacerazione del rapporto, io, pur non condividendone lo stile, peraltro esacerbato dai provvedimenti profondamente sbagliati passati in Parlamento, punto sulla ricomposizione”. Un punto, quello della relazione tra Pd e Idv, usato in senso diametralmente opposto da Casini: “Questo è un problema per Bersani. Apprezzo molto gli sforzi di Pier Luigi, credo sia un leader responsabile. Mi fa piacere che abbia ritenuto incompatibili le scelte di Di Pietro. Ma si ritrova a fronteggiare l’antico problema del riformismo che si scontra con radicalismo e populismo”. Come si possa declinare una futura alleanza con i progressisti, dunque, non appare chiaro, anche visto che sui diritti civili (dalle coppie gay alla bioetica) le parti in causa non sembrano spostarsi di un millimetro. “Non penso certo di farmi fare da Vendola l’esame del sangue – conferma Casini – Non mi pare che le sue ricette abbiano avuto grandi ricadute né in Italia, né in Puglia. E le dimissioni di Berlusconi non sono dovute a lui, ma all’iniziativa di riformisti e moderati”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ti/316586/
di Sonia Oranges | 4 agosto 2012
Commenti (10)
“Casini, convertiti! Il liberismo è il diavolo”. “Da Vendola non accetto lezioni”: se il leader di Sel Nichi Vendola, usa ironicamente toni da predicatore con il possibile (quanto per ora improbabile) alleato del centrosinistra Pier Ferdinando Casini, il cattolicissimo vertice dell’Udc finge di non capire e, soprattutto, brandisce le istanze della sinistra come una clava pronta a calare sulla testa del segretario democratico Pier Luigi Bersani. Un botta e risposta a mezzo stampa, in due interviste pubblicate questa mattina da Repubblica e Corriere della Sera. Casini assicura che Vendola e il Polo della Speranza gli sono indifferenti, che non lo riguardano, ma poi affonda sul numero uno dei democratici: “Bersani sta organizzando il campo progressista e io non mi impantano nelle eterne questioni della sinistra italiana. Gioco un’altra partita”.
Anche se poi quella partita potrebbe rendere possibile “una convergenza per il bene del Paese, sull’onda dell’emergenza, come lo e’ stato in questa legislatura”, ma solamente “dopo che ognuno alle elezioni si sarà presentato con i propri programmi e le proprie liste”. Nella convinzione evidentemente che, casomai complice una nuova legge elettorale, l’ago della bilancia penderà un’altra volta al centro. Incrociano le spade, Vendola e Casini dalle colonne dei principali quotidiani italiani, in un gioco al rialzo che invece di ridurle, aumenta le distanze nel campo del centrosinistra. “Io presento la mia agenda. Casini la sua. Stiamo lavorando a due prospettive completamente diverse”, stigmatizza Vendola, puntualizzando anzi che Casini non propone un’agenda, bensì “Monti di qui all’eternità”.
E, soprattutto, il governatore pugliese prova a fare, ancora una volta, il pontiere tra Pd e Idv: “ Direi che è innaturale tener fuori l’Idv dal cantiere della sinistra. Molti investono sulla lacerazione del rapporto, io, pur non condividendone lo stile, peraltro esacerbato dai provvedimenti profondamente sbagliati passati in Parlamento, punto sulla ricomposizione”. Un punto, quello della relazione tra Pd e Idv, usato in senso diametralmente opposto da Casini: “Questo è un problema per Bersani. Apprezzo molto gli sforzi di Pier Luigi, credo sia un leader responsabile. Mi fa piacere che abbia ritenuto incompatibili le scelte di Di Pietro. Ma si ritrova a fronteggiare l’antico problema del riformismo che si scontra con radicalismo e populismo”. Come si possa declinare una futura alleanza con i progressisti, dunque, non appare chiaro, anche visto che sui diritti civili (dalle coppie gay alla bioetica) le parti in causa non sembrano spostarsi di un millimetro. “Non penso certo di farmi fare da Vendola l’esame del sangue – conferma Casini – Non mi pare che le sue ricette abbiano avuto grandi ricadute né in Italia, né in Puglia. E le dimissioni di Berlusconi non sono dovute a lui, ma all’iniziativa di riformisti e moderati”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ti/316586/
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
I commenti all'articolo precedente
andreas68 Oggi 01:41 PM
Questi son morti che parlano. Non si vergognano. A parte andare al potere, qual e' il loro programma ? Mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno pronto a dar loro fifucia.. SVEGLIAAA
ulm1905 Oggi 02:31 PM in risposta a andreas68
Qual e' il loro programma?Aspetta che cominci la campagna elettorale per le prossime governative e vedrai con che PROGRAMMONE si presenteranno...poi,una volta eletti,ci diranno:"...cucu' cucu' il programma non c'e' piu'...non siamo piu' d'accordo...non lo approviamo piu'!"
Gab75 Oggi 03:36 PM in risposta a ulm1905
In genere non funziona cosi, nei programmi raramente leggi cose nel dettaglio, per esempio leggerai "riforma della giustizia" con qualche articoletto dove si dice tutto e il contrario di tutto che può essere interpretato a secondo della convenienza e poi magari ti accorgi, nel momento in cui decidono che gli fa comodo che riforma della giustizia voleva dire abolizione delle intercettazioni, abolizioni di alcuni reati, leggittimo impedimanto ecc ecc.
grandavide Oggi 03:26 PM in risposta a andreas68
beh, vendola ha detto di essere contro monti e contro il neoliberismo. casini appoggia chiaramente le politiche dei tecnici e preferisce non stare nè a destra nè a sinistra. e grillo? non è nè di destra nè di sinistra, propone anche lui dei "tecnici" come quelli che ci governano, e non è nemmno contro il neoliberismo, dato che fino a poco fa tesseva le lodi di marchionne e di bernabè.
glide Oggi 02:07 PM
Casini,c'è qualcuno da cui uno come te accetterebbe lezioni ? Certo che no,neanche da Dio di cui fingi di essere timorato.A proposito,prenotato il resort,da 5.000 euro ad ora,per le vacanze ? Non vorrai mica tradire i suoi insegnamenti,vero ?
laneg51 Oggi 02:23 PM
due "facce.." dello stesso modo di far politica...
che pena...!!
"non accetto lezioni.., convertiti.."
discorsi del e sul NULLA..!!!!
grandavide Oggi 03:33 PM in risposta a flaneg51
infatti uno si vuole alleare prima delle elezioni per un govenro di centrosinistra e uno si vuole alleare soltanto dopo per formare un nuovo goveno monti. proprio la stessa cosa.
ekagrata Oggi 03:17 PM
Sono dispiaciuto per le aperture di Vendola a Casini; le ritengo un'intollerabile caduta di stile. Per quanto riguarda le lezioni che il "genero" di Caltagirone non vorrebbe prendere da Vendola, voglio ricordargli che Vendola ha una Laurea in Filosofia, mentre lui possiede la maturità liceale, quindi le lezioni al massimo le prende lui da Vendola!
briciola45 Oggi 03:07 PM
Male fai caro p.f. a non ascoltare vendola :convertiti che vuol dire esattamente prendi una linea precisa. I veri cristiani dopo l'anno 33 d.c. erano decisi sulla strada da prendere anche se questo ha voluto dire per moltissimi di loro MORTE SICURA. Stare alla finestra, ciarlare una volta contro e una pro è segno di poca serietà politica ed è pure sinonimo di ambiguità senza limiti. Aspettare di acquisire voti per poi andare col primo che capita (anche se oggi non troppo velatamente lo dichiari) è la più classica delle derive democristiane. Anche il pd deve stare attentissimo a questo tuo atteggiamento pendolaro, incerto ma soprattutto interessato.
frenk6354 Oggi 02:10 PM
Anche tu " Bruto figlio mio ! "
andreas68 Oggi 01:41 PM
Questi son morti che parlano. Non si vergognano. A parte andare al potere, qual e' il loro programma ? Mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno pronto a dar loro fifucia.. SVEGLIAAA
ulm1905 Oggi 02:31 PM in risposta a andreas68
Qual e' il loro programma?Aspetta che cominci la campagna elettorale per le prossime governative e vedrai con che PROGRAMMONE si presenteranno...poi,una volta eletti,ci diranno:"...cucu' cucu' il programma non c'e' piu'...non siamo piu' d'accordo...non lo approviamo piu'!"
Gab75 Oggi 03:36 PM in risposta a ulm1905
In genere non funziona cosi, nei programmi raramente leggi cose nel dettaglio, per esempio leggerai "riforma della giustizia" con qualche articoletto dove si dice tutto e il contrario di tutto che può essere interpretato a secondo della convenienza e poi magari ti accorgi, nel momento in cui decidono che gli fa comodo che riforma della giustizia voleva dire abolizione delle intercettazioni, abolizioni di alcuni reati, leggittimo impedimanto ecc ecc.
grandavide Oggi 03:26 PM in risposta a andreas68
beh, vendola ha detto di essere contro monti e contro il neoliberismo. casini appoggia chiaramente le politiche dei tecnici e preferisce non stare nè a destra nè a sinistra. e grillo? non è nè di destra nè di sinistra, propone anche lui dei "tecnici" come quelli che ci governano, e non è nemmno contro il neoliberismo, dato che fino a poco fa tesseva le lodi di marchionne e di bernabè.
glide Oggi 02:07 PM
Casini,c'è qualcuno da cui uno come te accetterebbe lezioni ? Certo che no,neanche da Dio di cui fingi di essere timorato.A proposito,prenotato il resort,da 5.000 euro ad ora,per le vacanze ? Non vorrai mica tradire i suoi insegnamenti,vero ?
laneg51 Oggi 02:23 PM
due "facce.." dello stesso modo di far politica...
che pena...!!
"non accetto lezioni.., convertiti.."
discorsi del e sul NULLA..!!!!
grandavide Oggi 03:33 PM in risposta a flaneg51
infatti uno si vuole alleare prima delle elezioni per un govenro di centrosinistra e uno si vuole alleare soltanto dopo per formare un nuovo goveno monti. proprio la stessa cosa.
ekagrata Oggi 03:17 PM
Sono dispiaciuto per le aperture di Vendola a Casini; le ritengo un'intollerabile caduta di stile. Per quanto riguarda le lezioni che il "genero" di Caltagirone non vorrebbe prendere da Vendola, voglio ricordargli che Vendola ha una Laurea in Filosofia, mentre lui possiede la maturità liceale, quindi le lezioni al massimo le prende lui da Vendola!
briciola45 Oggi 03:07 PM
Male fai caro p.f. a non ascoltare vendola :convertiti che vuol dire esattamente prendi una linea precisa. I veri cristiani dopo l'anno 33 d.c. erano decisi sulla strada da prendere anche se questo ha voluto dire per moltissimi di loro MORTE SICURA. Stare alla finestra, ciarlare una volta contro e una pro è segno di poca serietà politica ed è pure sinonimo di ambiguità senza limiti. Aspettare di acquisire voti per poi andare col primo che capita (anche se oggi non troppo velatamente lo dichiari) è la più classica delle derive democristiane. Anche il pd deve stare attentissimo a questo tuo atteggiamento pendolaro, incerto ma soprattutto interessato.
frenk6354 Oggi 02:10 PM
Anche tu " Bruto figlio mio ! "
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
A destra Casini sta creando subbuglio. Penso però che sia intenzionale. Malgrado sia malconcio, il Pdl tiene, non si vede nessuna frattura.
Questo significa che i piani di Pierazzurro per rifare la Dc hanno subito uno stop.
Come sembra che anche la candidatura Monti per il dopo Monti, abbia subito uno stop se si stanno rilanciando le primarie.
Bruno Tabacci (Api) ha annunciato di candidarsi alle primarie e ha incitato Casini a fare altrettanto.
Certo che a casini non siamo secondi a nessuno......
ALLEANZE
L'ira del Cicchitto contro Casini
"Consegna il Paese alla sinistra"
Il capogruppo del Pdl alla Camera critica le scelte del leader dell'Unione di Centro. "Con noi potrebbe costruire una grande aggregazione moderata e riformista. Speriamo ci ripensi"
ROMA - Conseguenze devastanti. Eccesso di tatticismo. Un autentico pasticcio. Perchè per Fabrizio Cicchitto "Casini con il suo 'correrò da solo ma poi possibile un'alleanza con il Pd' sta consegnando il Paese alla sinistra". Dopo l'attacco di Angelino Alfano 1 tocca al capogruppo del Pdl alla Camera criticare l'eventuale accordo post elettorale tra progressisti e moderati. E il dito è puntato anche contro i democratici di Pierluigi Bersani: ""Per un verso il Pd rivendica il suo appoggio a Monti, per altro verso afferma che la sua alleanza politica di fondo è con Sel e aperta all'Udc". Ma Sel e Udc "sul terreno del sostegno governo Monti e delle politiche economiche reali hanno finora espresso posizioni di segno opposto".
Cicchitto si chiede come "un coacervo di questo tipo possa assicurare una organica politica di governo". Ma il vero mistero è costituito dalla posizione dell'Unione di Centro. "Casini e l'Udc avevano, e l'avrebbero tuttora, l'occasione di dar vita con il Pdl a una grande aggregazione moderata-riformista collegata lungo la linea del Ppe". Invece "scelgono una via diversa, del tutto tatticistica, quella di andare apparentemente da soli alle elezioni, ma con la preferenza per una successiva alleanza di governo con il Pd". Poi l'auspicio: "Speriamo che Casini ci ripensi".
(04 agosto 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-9
Questo significa che i piani di Pierazzurro per rifare la Dc hanno subito uno stop.
Come sembra che anche la candidatura Monti per il dopo Monti, abbia subito uno stop se si stanno rilanciando le primarie.
Bruno Tabacci (Api) ha annunciato di candidarsi alle primarie e ha incitato Casini a fare altrettanto.
Certo che a casini non siamo secondi a nessuno......
ALLEANZE
L'ira del Cicchitto contro Casini
"Consegna il Paese alla sinistra"
Il capogruppo del Pdl alla Camera critica le scelte del leader dell'Unione di Centro. "Con noi potrebbe costruire una grande aggregazione moderata e riformista. Speriamo ci ripensi"
ROMA - Conseguenze devastanti. Eccesso di tatticismo. Un autentico pasticcio. Perchè per Fabrizio Cicchitto "Casini con il suo 'correrò da solo ma poi possibile un'alleanza con il Pd' sta consegnando il Paese alla sinistra". Dopo l'attacco di Angelino Alfano 1 tocca al capogruppo del Pdl alla Camera criticare l'eventuale accordo post elettorale tra progressisti e moderati. E il dito è puntato anche contro i democratici di Pierluigi Bersani: ""Per un verso il Pd rivendica il suo appoggio a Monti, per altro verso afferma che la sua alleanza politica di fondo è con Sel e aperta all'Udc". Ma Sel e Udc "sul terreno del sostegno governo Monti e delle politiche economiche reali hanno finora espresso posizioni di segno opposto".
Cicchitto si chiede come "un coacervo di questo tipo possa assicurare una organica politica di governo". Ma il vero mistero è costituito dalla posizione dell'Unione di Centro. "Casini e l'Udc avevano, e l'avrebbero tuttora, l'occasione di dar vita con il Pdl a una grande aggregazione moderata-riformista collegata lungo la linea del Ppe". Invece "scelgono una via diversa, del tutto tatticistica, quella di andare apparentemente da soli alle elezioni, ma con la preferenza per una successiva alleanza di governo con il Pd". Poi l'auspicio: "Speriamo che Casini ci ripensi".
(04 agosto 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-9
Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Mi sembra una situazione come nel libro di Piero Chiara "La spartizione" , prima fa tutto il prezioso e il casto...giammai con la sinistra... per mesi e mesi ....e noi ad inseguirlo come se fosse l'ultima grassa antilope nella savana.
poi timidi contatti, poi l'annuncio : ci frequentiamo. elettorato in rivolta , caos DiPietro, caos Vendola, falle che si aprono da tutte le parti e lui che fa ? annuncia che "corriamo da soli , poi si POTREBBE creare alleanza col PD".
POTREBBE ???? Ciccio noi abbiamo già stampato le partecipazioni e mandato il corredo a stirare dalle suore!
Ora arriva il richiamo delle sirene "ripensaci, non è cosa tua....you belong to me " ma è fin troppo chiaro che l'unico ostacolo al ritorno a casa di Lassie è la presenza di sua indecenza il cavaliere.
Ci hanno provato a fare la festa con topo gigio ma è andata male, una noia mortale, la gente scappava.
se un paese non può fare a meno di un partito insignificante ( nel senso che non esprime nessuna evoluzione, anzi ...) che vale poco più del 7% ...... aivuogghìa spread .
poi timidi contatti, poi l'annuncio : ci frequentiamo. elettorato in rivolta , caos DiPietro, caos Vendola, falle che si aprono da tutte le parti e lui che fa ? annuncia che "corriamo da soli , poi si POTREBBE creare alleanza col PD".
POTREBBE ???? Ciccio noi abbiamo già stampato le partecipazioni e mandato il corredo a stirare dalle suore!
Ora arriva il richiamo delle sirene "ripensaci, non è cosa tua....you belong to me " ma è fin troppo chiaro che l'unico ostacolo al ritorno a casa di Lassie è la presenza di sua indecenza il cavaliere.
Ci hanno provato a fare la festa con topo gigio ma è andata male, una noia mortale, la gente scappava.
se un paese non può fare a meno di un partito insignificante ( nel senso che non esprime nessuna evoluzione, anzi ...) che vale poco più del 7% ...... aivuogghìa spread .
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
Commento interamente condivisibile.Amadeus ha scritto:Mi sembra una situazione come nel libro di Piero Chiara "La spartizione" , prima fa tutto il prezioso e il casto...giammai con la sinistra... per mesi e mesi ....e noi ad inseguirlo come se fosse l'ultima grassa antilope nella savana.
poi timidi contatti, poi l'annuncio : ci frequentiamo. elettorato in rivolta , caos DiPietro, caos Vendola, falle che si aprono da tutte le parti e lui che fa ? annuncia che "corriamo da soli , poi si POTREBBE creare alleanza col PD".
POTREBBE ???? Ciccio noi abbiamo già stampato le partecipazioni e mandato il corredo a stirare dalle suore!
Ora arriva il richiamo delle sirene "ripensaci, non è cosa tua....you belong to me " ma è fin troppo chiaro che l'unico ostacolo al ritorno a casa di Lassie è la presenza di sua indecenza il cavaliere.
Ci hanno provato a fare la festa con topo gigio ma è andata male, una noia mortale, la gente scappava.
se un paese non può fare a meno di un partito insignificante ( nel senso che non esprime nessuna evoluzione, anzi ...) che vale poco più del 7% ...... aivuogghìa spread .
Brava Amà, il nodo allà sta appunto accà:
Ora arriva il richiamo delle sirene "ripensaci, non è cosa tua....you belong to me " ma è fin troppo chiaro che l'unico ostacolo al ritorno a casa di Lassie è la presenza di sua indecenza il cavaliere.
Pierazzurro ha concorso per quasi l’intera seconda legislatura a creare in concorso con altri il “mostro” e adesso non riesce a sbarazzarsene.
Sta succedendo una cosa piuttosto strana e inaspettata nella destra berlusconiana. Non ci sono fratture.
Anche quando la corda era tirata al massimo il gruppo che fa capo all’ex democristiano Pisanu che si opponeva fortemente alla politica della cara salma, non è stato in grado di staccarsi dal Pdl per unirsi alla destra di Casini.
Stranamente, e non se conosce il motivo, la cara salma riesce a tenere legate tutte le componenti, ex An compresa, malgrado il loro 18,2 % medio.
In quanto allo spread hai ragione, lo spettacolino che stiamo offrendo è indecente e foriero di tempesta, ragion per cui nessuno investirebbe soldi in un Paese malconcio come questo.
Ma i teatranti fanno finta di niente, …parlano d’altro per incantare i merloni giganti cloroformizzati.
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Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
DA Il Fatto Quotidiano .
L’Idv riapre ai 5 Stelle: “L’alleanza degli anti Monti andrebbe oltre il 30%”
"Con Grillo e Fds saremmo primo partito, fossi in Bersani mi preoccuperei", spiega da Comacchio Il consigliere regionale Franco Grillini, "Non vogliono stare con noi perché non sosteniamo l'attuale governo? Neanche Vendola lo fa. E lo spread è sempre a 500".
di Marco Zavagli | Comacchio (Fe)
Con Grillo? Perché no. Fa pur sempre parte del partito dei “non allineati”. È l’apertura nei confronti del Movimento 5 Stelle che arriva a sorpresa da Franco Grillini. L’attuale consigliere regionale dell’Emilia-Romagna dell`Italia dei Valori, alla Festa dell’unità del centrosinistra a Comacchio (provincia di Ferrara) per parlare di diritti civili, finisce di parlare di alleanze.
E il suo intervento diventa esattamente l’opposto della posizione espressa da Donati sull’avvicinamento al blogger genovese: “Di Pietro e Grillo si sentono tutti i giorni…”. Ma in realtà la sponda offerta al suo segretario è al momento solo una seconda scelta, perché, per Grillini “siamo ancora in tempo a celebrare la foto di Vasto. La formula Pd, IdV, Fds e Sel funziona e dà stabili risultati in tante amministrazioni locali, non vedo perché non possa funzionare a livello nazionale”.
In mezzo però c’è la “strana alleanza” tra democratici, Udc e Sel, che pone “una distanza abissale” con l’Idv. L’esponente dell’Idv mette in guardia Bersani: “ci hanno detto che per noi non c’è posto perché non abbiamo sostenuto Monti. Mi sembra però che nemmeno Vendola l’abbia fatto”. E fa notare come “lo spread rimane sempre sopra i 500, un giovane su due è senza lavoro, il rischio-Grecia non è scongiurato. Questi sono i risultati del governo che dovremmo sostenere?”. La soluzione ideale sarebbe “un governo di centrosinistra coerente con gli interessi della massa popolare. Un centrosinistra unito che torni a guardare e a parlare con i lavoratori è quello che serve oggi all’Italia. E chi ha intenzione di rompere questa unità si dovrà assumerne anche la responsabilità”.
Ma se Bersani vorrà sostenere “il Monti di domani”, l’unica alternativa diventa “l’alleanza dei non allineati”, dove potrebbe trovare posto anche il Movimento 5 Stelle”. Grillini con i grillini? Il responsabile nazionale Idv per i diritti civili non guarda alle dichiarazioni riportate dalla stampa e punta sul fatto che “Grillo dice solo che a lui nessuno ha chiesto niente”. A questo si aggiunge il fatto che “lui e Di Pietro si sentono continuamente; è vero che spesso il comico dice cazzate( quella di oggi : Grillo all'attacco delle Olimpiadi "Solo il trionfo del nazionalismo"), specie quando non c’è qualcuno a scrivergli i discorsi, ma il problema della governabilità se lo pongono anche i Cinque Stelle. Alle elezioni uno si presenta tanto per fare oppure lo fa perché vuole governare?”. Questo il messaggio lanciato, più che al Pd, “ai suoi elettori; sono loro il nostro vero interlocutore. Sono loro che fino ad oggi hanno sostenuto il progetto del centrosinistra”. E quando quel progetto si è disunito “è finita come qui a Comacchio”. Vale a dire sindaco Cinque Stelle e un consigliere democratico in municipio.
Un’alleanza tra Idv, M5S e Fds “ci porterebbe tranquillamente sopra il 30% e non è detto che potremmo diventare la prima forza politica del paese. Se fossi in Bersani sarei un po’ preoccupato
A myriam
direi che non tutti grillini sono come li ha conosciuti Lei,
e poi in tutti i partiti ci sono quelli interessasti solo a se stessi e quelli impegnati per degli ideali.
L’Idv riapre ai 5 Stelle: “L’alleanza degli anti Monti andrebbe oltre il 30%”
"Con Grillo e Fds saremmo primo partito, fossi in Bersani mi preoccuperei", spiega da Comacchio Il consigliere regionale Franco Grillini, "Non vogliono stare con noi perché non sosteniamo l'attuale governo? Neanche Vendola lo fa. E lo spread è sempre a 500".
di Marco Zavagli | Comacchio (Fe)
Con Grillo? Perché no. Fa pur sempre parte del partito dei “non allineati”. È l’apertura nei confronti del Movimento 5 Stelle che arriva a sorpresa da Franco Grillini. L’attuale consigliere regionale dell’Emilia-Romagna dell`Italia dei Valori, alla Festa dell’unità del centrosinistra a Comacchio (provincia di Ferrara) per parlare di diritti civili, finisce di parlare di alleanze.
E il suo intervento diventa esattamente l’opposto della posizione espressa da Donati sull’avvicinamento al blogger genovese: “Di Pietro e Grillo si sentono tutti i giorni…”. Ma in realtà la sponda offerta al suo segretario è al momento solo una seconda scelta, perché, per Grillini “siamo ancora in tempo a celebrare la foto di Vasto. La formula Pd, IdV, Fds e Sel funziona e dà stabili risultati in tante amministrazioni locali, non vedo perché non possa funzionare a livello nazionale”.
In mezzo però c’è la “strana alleanza” tra democratici, Udc e Sel, che pone “una distanza abissale” con l’Idv. L’esponente dell’Idv mette in guardia Bersani: “ci hanno detto che per noi non c’è posto perché non abbiamo sostenuto Monti. Mi sembra però che nemmeno Vendola l’abbia fatto”. E fa notare come “lo spread rimane sempre sopra i 500, un giovane su due è senza lavoro, il rischio-Grecia non è scongiurato. Questi sono i risultati del governo che dovremmo sostenere?”. La soluzione ideale sarebbe “un governo di centrosinistra coerente con gli interessi della massa popolare. Un centrosinistra unito che torni a guardare e a parlare con i lavoratori è quello che serve oggi all’Italia. E chi ha intenzione di rompere questa unità si dovrà assumerne anche la responsabilità”.
Ma se Bersani vorrà sostenere “il Monti di domani”, l’unica alternativa diventa “l’alleanza dei non allineati”, dove potrebbe trovare posto anche il Movimento 5 Stelle”. Grillini con i grillini? Il responsabile nazionale Idv per i diritti civili non guarda alle dichiarazioni riportate dalla stampa e punta sul fatto che “Grillo dice solo che a lui nessuno ha chiesto niente”. A questo si aggiunge il fatto che “lui e Di Pietro si sentono continuamente; è vero che spesso il comico dice cazzate( quella di oggi : Grillo all'attacco delle Olimpiadi "Solo il trionfo del nazionalismo"), specie quando non c’è qualcuno a scrivergli i discorsi, ma il problema della governabilità se lo pongono anche i Cinque Stelle. Alle elezioni uno si presenta tanto per fare oppure lo fa perché vuole governare?”. Questo il messaggio lanciato, più che al Pd, “ai suoi elettori; sono loro il nostro vero interlocutore. Sono loro che fino ad oggi hanno sostenuto il progetto del centrosinistra”. E quando quel progetto si è disunito “è finita come qui a Comacchio”. Vale a dire sindaco Cinque Stelle e un consigliere democratico in municipio.
Un’alleanza tra Idv, M5S e Fds “ci porterebbe tranquillamente sopra il 30% e non è detto che potremmo diventare la prima forza politica del paese. Se fossi in Bersani sarei un po’ preoccupato
A myriam
direi che non tutti grillini sono come li ha conosciuti Lei,
e poi in tutti i partiti ci sono quelli interessasti solo a se stessi e quelli impegnati per degli ideali.
Re: 31 luglio, ore 11.00 - Bersani presenta la Carta d'inten
sono sempre più convinta che li tenga in pugno possedendo dei corposi dossier ( audio, video,foto e appunti) su ciascuno , e non è roba di donnine nude.camillobenso ha scritto: Stranamente, e non se conosce il motivo, la cara salma riesce a tenere legate tutte le componenti, ex An compresa, malgrado il loro 18,2 % medio.
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