Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è possibil

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camillobenso
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Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è possibil

Messaggio da camillobenso »

Caro Direttore Padellaro,

ieri, Paolo Flores d’Arcais, nel suo editoriale “L’Italia civile”, sostiene:

Non è uno scontro politico, è uno scontro di civiltà. Si deciderà nei prossimi mesi, siamo ormai alla battaglia finale. È iniziato vent’anni fa, quando l’establishment del privilegio avviò la campagna di delegittimazione contro le procure di Milano e Palermo, colpevoli di prendere sul serio “la legge eguale per tutti”. Da allora Italia est omnis divisa in partes tres: il partito della legalità, il partito dell’impunità, il partito della morta gora.

*

Quello che si registra in questi mesi in Italia nei cittadini elettori, è una profonda rassegnazione e stanchezza mentale per il teatrino della politica proposto da una casta che ha fallito.

E’ stato il Prof. Gustavo Zagrebelsky a decretare il fallimento dei partiti dal palco del Teatro Smeraldo di Milano la sera del 19 marzo u.s. L’impegno di Sandra Bonsanti, presidente di L&G, di chiedere il rinnovamento ai partiti è andato a vuoto.

I teatranti della casta, molti provenienti dal fallimento della Prima Repubblica, stanno tentando in tutti i modi di riciclarsi nella Terza Repubblica.

Se questi personaggi saranno di nuovo nei punti chiave del potere, anche la Terza Repubblica, nascerà morta, come è nata morta la Seconda Repubblica.

Ora, visto che in queste ultimissime ore sono 75.000 gli italiani da tutto il Paese, visto l’elenco delle ultime 200 firme, che non ci stanno alla rassegnazione e hanno firmato la petizione, Le chiedo se non sia possibile, sull’onda di questa straordinaria reazione, che Il Fatto Quotidiano lanci l’idea di un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità, in assonanza a quanto indicato da Flores d’Arcais.

Nel forum :

http://forumisti.mondoforum.com/viewforum.php?f=2

ho aperto un thread dal titolo : Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è possibile?

http://forumisti.mondoforum.com/viewtopic.php?f=2&t=411

Le chiedo caro Direttore, se può darci una risposta in merito partecipando ad un confronto sul forum.

Il forum è un forum politico, libero e aperto a tutti e quindi la richiesta di partecipazione è estesa a tutti i 75.000 firmatari della petizione e ai 1400 commentatori dell’articolo :

Stato-mafia, pm accerchiati: la nostra raccolta di firme per rompere il silenzio


Il quadro economico finanziario è drammatico. Siamo in presenza di un crollo della produzione industriale e la disoccupazione è a livelli record.

Sommersa, è presente una mina vagante chiamata Fiat che potrebbe riservarci amare sorprese.
Quindi la situazione è gravissima. Ma non ci può essere democrazia senza legalità. Flores d’Arcais sostiene che siamo alla battaglia finale.

Prima che la parola passi alla piazza, con tutte le conseguenze nefaste che conosciamo, proviamo a discutere insieme se è possibile fermare la deriva della casta.

Un saluto cordiale
A.Hopkins
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Ho dei problemi inaspettati con il server - Errore 404 - Not Found

Qualcuno può postare in vece mia su Il Fatto Quotidiano nei 1344 commenti dell'articolo,

Stato-mafia, pm accerchiati: la nostra raccolta di firme per rompere il silenzio

la richiesta sopra indicata al Direttore Padellaro?

Un grazie anticipato
mariok

Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da mariok »

Fatto, con la tua firma ma con il mio account
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

OK, grazie mario.

Ho visto che l’invito a Padellaro è stato pubblicato.

Ho notato che anche sul sito de Il Fatto Quotidiano, l’indirizzo originario :

http://forumisti.mondoforum.com/viewforum.php?f=2

Viene trasformato in :

viewtopic.php?f=2&t=411

Tecnicamente che ne pensi, potranno raggiungerci ugualmente?
mariok

Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da mariok »

Non credo. Ho provato a modificarlo. ma mi è andato in approvazione alla moderazione.
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Giorgio Galli, il vecchio politologo collaboratore del Gruppo L’Espresso-La Repubblica, interpellato da un giornalista del Fatto, come riportato a pagina 2 del quotidiano romano, ha precisato che i giornalisti del suddetto quotidiano alle volte usano termini sopra le righe nel caso Stato – mafia, ma che nella sostanza hanno ragione.

E’ evidente – sostiene Galli - che in questo modo si va a toccare un punto nevralgico dell’attuale sistema, dove insistendo si potrebbe determinare la caduta del regime.

Persone intelligenti in Italia che capiscono come stanno le cose ne abbiamo, solo che i malandrini sono la maggioranza.

La cosa più incomprensibile invece è quel 26,3 % medio attribuito dal “Termometro politico” al Pd.

Non sappiamo come stiano i rapporti numerici tra gli ex Ds e gli ex Margherita all'interno dell'elettorato del Pd, solo che mentre gli ex democristiani come Lunardi con la mafia e la camorra ci sapevano convivere, quelli provenienti dal Pci invece ci sapevano convivere molto poco.

Che adesso gli elettori di base del partito dei defunti stiano tutti con la mafia, è un fatto nuovo e stupefacente.

Ma stupefacente è anche la conclusione di Piero Sansonetti, sempre su IFQ di stamani, quando sostiene che oggi l’unica sinistra è quella di Di Pietro.

E’ il segno dei tempi, dove la vecchia sinistra è diventata democristiana e a sostenere molte delle ragioni della sinistra ci sia rimasto un vecchio democristiano di destra (ai tempi) come Di Pietro.

La legalità e la difesa della Costituzione è sempre stata una bandiera della sinistra e quindi diventa evidente l’attenzione verso il contadino di Montenero della Bisaccia.
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

È solo l’inizio

di Antonio Padellaro | 11 agosto 2012


Adesso la domanda è: bravi, ma poi che ve ne farete di tutte quelle firme? Il retropensiero è abbastanza chiaro: siamo a Ferragosto, l’Italia va in ferie, tempo qualche giorno e dell’iniziativa de Il Fatto nessuno parlerà più.
L’eterno cinismo nazionale del tanto non serve niente perché tanto non cambia niente, ha già sentenziato che 70mila nomi sotto un appello (ma quando leggerete quest’articolo saranno molti di più) sono in fondo un’entità virtuale di puro valore simbolico, condannata a restare inerte dentro un recinto elettronico o cartaceo e quindi, in buona sostanza, a non contare nulla. Certo cheil rischio esiste: non da oggi i fatti si fanno scomparire con destrezza, mentre a quelli che tenacemente resistono si applica l’infallibile tecnica del silenziatore.
Con il berlusconismo imperante, l’antidoto era l’antiberlusconismo di facciata che, costretto dall’impudenza del sultano o per ragioni strumentali, levava ogni tanto alti lamenti o mobilitava qualche piazza. Ma il tramonto di B., invece di liberare energie positive, ha determinato l’improvvisa chiusura di porte e finestre. Siamo diventati un Paese immiserito dalla crisi, terrorizzato dallo spread, commissariato dagli eurotecnici, e dove nella testa dei cittadini si tenta di ficcare quella regola che un tempo ammoniva i passeggeri dei tram: vietato disturbare il manovratore. Messa all’angolo dal discredito montante, la casta dei partiti si fa scudo del Capo dello Stato, di cui si ignorano bellamente i moniti, ma a cui si concede una sorta di immunità sacrale e assoluta. La grande e la piccola stampa, in crisi di copie e contributi pubblici, sigillano (con rare eccezioni) le notizie sgradite.
E se la Procura di Palermo decide di vederci chiaro riguardo a certe telefonate sull’utenzaQuirinale, apriti cielo. Ma se scatta l’accerchiamento di quei pm non in riga, nessuno lo deve sapere. Ora tutte quelle firme dicono semplicemente: basta. E stiano pure tranquilli i professionisti del cinismo nazionale: quelle firme non resteranno simboliche e inerti. Intanto fanno sentire alta e forte la loro voce sul nostro giornale. Poi cominceranno a muoversi e a camminare per affermare civilmente un principio elementare di democrazia: se necessario, il manovratore si può e anzi si deve disturbare.
Il Fatto Quotidiano, 11 Agosto 2012
erding
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da erding »

“È solo l’inizio”

E' solo un'ardita speranza che sia l'inizio di un processo di cambiamento... magari risolutivo.

Ho firmato convintamente ma temo di aver aderito ad un appello che produrrà poco/niente.

Quando scendevamo in piazza a milioni c'era sempre qualcuno che sminuiva dicendo: 2 milioni a manifestare in piazza? Ci sono 58 milioni che non hanno manifestato.
Ora diranno che 75 mila sono un'infima minoranza che non rappresentano nulla.

Dal CAF ci siamo evoluti all'ABC è cambiata solo la sigla, gli effetti sono gli stessi.

Vorrei tanto sbagliarmi...
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:“È solo l’inizio”

E' solo un'ardita speranza che sia l'inizio di un processo di cambiamento... magari risolutivo.

Ho firmato convintamente ma temo di aver aderito ad un appello che produrrà poco/niente.

Quando scendevamo in piazza a milioni c'era sempre qualcuno che sminuiva dicendo: 2 milioni a manifestare in piazza? Ci sono 58 milioni che non hanno manifestato.
Ora diranno che 75 mila sono un'infima minoranza che non rappresentano nulla.

Dal CAF ci siamo evoluti all'ABC è cambiata solo la sigla, gli effetti sono gli stessi.

Vorrei tanto sbagliarmi...

Considerazione più che condivisibile. Potrebbe finire senz’altro come sostieni tu, caro erding: Vorrei tanto sbagliarmi...

Conoscendo i polli nostrani, o meglio, merli che dir si voglia, è possibile che finisca in niente.

Ma questo vorrebbe dire perdere l’ultima battaglia, dopodiché essere sottoposti a qualsiasi atto del regime morente e dei poteri forti vittoriosi nella guerra di classe.

Da queste parti, più di una trentina di anni fa, ha cominciato a farsi strada una strana teoria tra i giovani.

Avevano poca voglia di lavorare e ai genitori rinfacciavano: << Mi ha messo al mondo? ..Allora mi mantieni!!>>

Era una novità da queste parti perché da quando è iniziata la forte industrializzazione a cavallo tra il 1800 e il 1900, non c’era scampo, tutti i giovani virgulti già dal tempo della scuola sapevano che il loro destino era il mondo del lavoro.

Forse quelli che intendevano farsi mantenere dai genitori erano i figli del nuovo benessere.

Ora potrebbe prendere piede un altro convincimento, quello letto alcuni giorni fa nei commenti a qualche articolo; e riportato sul forum, di un laziale di 40 anni che si lamentava delle generazioni che lo precedevano per avergli regalato un mondo che pressoché fa schifo.

In effetti in questo caso qualche ragione ce l’ha. Se poi teniamo conto che chi viene al mondo in Italia gli viene regalato un debito pro capite di 38.898 euro senza nessuna responsabilità, c’è poco da stare allegri.

Si potrebbe anche verificare il problema paventato dalla Urbinati, la balcanizzazione della società con le generazioni in conflitto. Una vera guduria per i maestri del dividi et impera.

Noi della sinistra portiamo sulla nostra pelle e nella carne una serie di sconfitte tremende.

E’ andato a pallino l’Ulivo su cui erano state poste le speranze di rinnovamento della società italiana alla fine del millennio scorso.

Anche se non ci credevo molto per come era combinato, è fallita la speranza del Pd.

E’ fallita l’ultima speranza di centrosinistra con Pd, Idv e Sel.

Non si comprendono le ragione per cui Vendola abbia venduto il Sel a questa maniera, visto che la base la pensa completamente in modo opposto.

Per noi questa presa di posizione a favore dei magistrati, e quindi a favore della Costituzione e dell’idea di democrazia e libertà, rappresenta l’ultima speranza, dopodiché ci aspettiamo il nulla.

Su il Fatto di stamani, si legge che è anche una speranza di pulizia leggermente trasversale, perché a fianco dei soliti noti della sinistra si affiancano il liberale Oscar Giannino e il destro Pierangelo Buttafuoco, che hanno firmato a favore dei magistrati siciliani.

In questo momento le firme sono 85.719. E’ facile prevedere che arriveranno a 100.000. Non sono molte, ma neppure poche se si considera che sono state realizzate in un estate torrida in tre giorni alla vigilia di ferragosto.

E’ tutta gente poi collegata alla rete se ha firmato sul sito de il Fatto.

I grandi quotidiani e i Tg nazionali tacciono, ad accezione di un articolo del Corriere della Sera e del Tg7 di Mentana.

Penso però che se la notizia avesse diffusione nazionale il riscontro sarebbe di gran lunga superiore.

Non so se sono solo io ad incontrare disperati che non ce la fanno più, non tanto dal punto di vista economico, anche se ha il suo peso, ma soprattutto dal punto di vista mentale.

Tutti mi dicono di essere stanchi mentalmente di questo andazzo, delle solite facce che raccontano un sacco di balle.

L’ultimo di questi è di ieri, che rammentava che questi discorsi noi li facevamo più di trent’anni fa con il titolare dell’azienda in cui lavorava. La stanchezza diventa comprensibile. Oppure c’è il vecchio comunista classe 1934, che si è fatto tutte le battaglie ai tempi quando lavorava alla Breda poi diventata Ilva, che stanco di tutto della destra e della sinistra medita di andare a finire i suoi giorni in Brasile e che tutti vadano all’inferno, perché le lotte fatte non sono servite a nulla.

E’ anche in previsione di quello che potrà accadere nelle prossime settimane che ritengo che possa esserci un punto di riferimento a cui aggrapparci, come noi stiamo facendo con il forum.

Se perdiamo anche questa battaglia questa volta è finita per davvero.
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Trattativa Stato-mafia, ecco tutte le firme di chi sta con la procura di Palermo
Artisti, filosofi, giornalisti tra i firmatari. Carlo Freccero: "In questo grave momento di crisi lo Stato non può chiedere la fiducia e la collaborazione dei cittadini senza prima aver abbattuto quel muro di diffidenza e di omertà costituito dai misteri del nostro passato democratico. Quindi sto con i magistrati per fare chiarezza".

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 agosto 2012
Commenti (20)

Roberta De Monticelli, bisogno civile. “Aderisco perché se c’è un fondamento ultimo della democrazia, è il bisogno di verità. E se c’è una via sicura alla morte civile è soffocarlo dietro la scusa dell’inopportunità politica. non c’è omertà peggiore del silenzio quando il silenzio è indifferenza al vero”.

Carlo Freccero, basta misteri. “In questo grave momento di crisi lo Stato non può chiedere la fiducia e la collaborazione dei cittadini senza prima aver abbattuto quel muro di diffidenza e di omertà costituito dai misteri del nostro passato democratico. quindi sto con i magistrati per fare chiarezza”.

Daniele Luttazzi, Falcone e Borsellino. “Firmo perché Falcone e Borsellino non possono”.

Daniele Silvestri, “Io firmeri” e condivide su facebook il nostro appello.

Dario Vergassola, difesa reciproca. “Sottoscrivo. Perché i magistrati difendono i cittadini e deve valere anche il contrario”.

Gianni Vattimo, alziamo la testa. “Certo che firmo. Per i magistrati di palermo e per alzare la testa contro il regime Monti-Napolitano”.

Sandro Ruotolo, i conti col futuro. “Un paese che non fa i conti con il passato non ha futuro. Per questo motivo penso che sia necessario essere vicini ai magistrati che indagano sulla trattativa stato-mafia. Il bisogno di conoscere la verità riguarda tutti noi”.

Sandra Bonsanti, fino in fondo. “A titolo personale, come giornalista, aderisco all’appello del Fatto perché i magistrati devono avere tutta la possibilità di indagare fino in fondo su quella drammatica e vergognosa stagione della nostra storia”.

Franco Battiato, sto con Scarpinato. “Aderisco all’appello in difesa dei magistrati siciliani. In particolare considero Roberto Scarpinato un uomo libero”.

Moni Ovadia, per la legalità. “Aderisco all’appello del Fatto Quotidiano a sostegno dei magistrati palermitani che presidiano la legalità democratica e costituzionale”.

Victoria Cabello, come Bill Murray. “Firmo perché, leggendo l’intervista di Leoluca Orlando, mi sembra di essere Bill Murray in “Ricomincio da capo”, mi è sempre più chiaro che vivo in un paese senza memoria”.

Natalino Balasso, contro il potere. “Aderisco volentieri. Perché non esistono poteri forti di destra da condannare e di sinistra da tollerare o viceversa. Esiste il potere cieco che persegue il proprio mantenimento contro la democrazia e, da qualunque parte provenga, non può essere tollerato dai cittadini liberi”.

Gad Lerner, no al bavaglio. “La giustizia incontra sempre ostacoli quando persegue la devianza dei potenti. Sarebbe una sconfitta della democrazia se lasciassimo imbavagliare i magistrati di Palermo.

Fiorella Mannoia, nessuno escluso. “Firmo l’appello perché penso che nessuno debba essere al riparo dalla verità”.

Claudio Santamaria, per la trasparenza. “Aderisco all’appello in difesa dei magistrati di palermo perché va assolutamente difeso e sostenuto chiunque lavori in nome della verità e della trasparenza, e lo faccio con tutta la vergogna e la rabbia di chi sa che la verità e la trasparenza dovrebbero essere valori naturalmente imprescindibili in una democrazia”.

Gene Gnocchi, io firmo col sorriso. “Firmo. anche perché voglio il posto di Ingroia in Guatemala”.

Isabella Ferrari, non vi abbandoniamo. “Non si isola e non si abbandona chi cerca la verità utile a tutti noi”.

Carlo Verdone, serve coraggio. “Aderisco all’appello del Fatto. La mia stima per Scarpinato in particolare è grande. Come uomo e come colto, coraggioso giurista”.

Milly Moratti, dalla vostra parte. “Aderisco senz’altro alla fatica onesta di magistrati che vogliono soltanto chiarire l’incoerente disegno di una organizzazione di illegittimità per troppo tempo tollerata per un ossequio incomprensibile: nel tempo in cui può finalmente diventare realtà la democrazia della comunicazione e della coproduzione in tutti i campi compreso quello delle scelte politiche, questa resa passiva è intollerabile e negativa in tutti gli ambiti, compresi quelli dei diritti e della vera economia”.

Fabri Fibra, contro il silenzio. “La mia firma in favore dei giudici di Palermo e Caltanissetta a sostegno delle indagini. Contro un silenzio che ha deformato il paese. Qualunque politico italiano non affronti questo tema non va preso in considerazione”.

Pietrangelo Buttafuoco, fogna Sicilia. “Sono sicuro che se Giorgio Napolitano venisse intercettato perfino nei suoi pensieri, in nessun momento, in nessuna azione, in nessuna sua intima convinzione verrebbe meno ai doveri di fedeltà alla patria e allo Stato nella forma delle sue regole. A 20 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio la Sicilia è ancora di più la fogna del potere, i Riina e i Provenzano non sono dunque il problema, ma una parte del problema. La Sicilia di oggi è peggiore di quella pur straziata dalla dinamite mafiosa ed è perciò che non un solo poliziotto, non un solo prefetto, non un solo magistrato deve essere lasciato solo”.

Enrico Montesano, la nostra battaglia. “Sottoscrivo la raccolta firme del Fatto Quotidiano e condivido i contenuti della vostra/nostra battaglia in difesa del lavoro dei magistrati”.

Stefano Bollani, domande necessarie. “Aderisco perché avere dubbi, dunque per estensione svolgere inchieste e farsi domande è una delle cose sane della democrazia e non va ostacolata”.

Sabina Ciuffini, sono con voi. “Aderisco all’appello perché vorrei una mediazione onorevole che non scoraggi gli uomini di buona volontà”.

Luca Guadagnino, voglio la verità. “Aderisco. L’indipendenza della magistratura e la verità dei fatti non possono essere storpiate e minacciate”.

Aldo Busi, mi rappresentano. “Aderisco perché in me non c’è ombra di cinismo familistico, nepotistico, chiesastico, massone, tribale, reazionario, affaristico, in una sola parola, mafioso, perché non sono ipocrita, ambiguo e ricattabile, e perché l’energia di verace e combattivo democratico che spero di trasmettere a questi valorosi magistrati è già pari a quella che ricevo io da loro attraverso l’invito all’intelligenza che osano fare al paese. aderisco perché i vili sono furbi e perché il coraggio è il lievito dell’intelligenza: essi sono semplicemente intelligenti e pertanto mi sento rappresentato. un grazie di cuore e di mente.”

Marco Tullio Giordana, rispetto della legge. “Aderisco nella convinzione che la legge debba essere uguale per tutti”.

Nicola Tranfaglia, Costituzione in mano. “Aderisco con entusiasmo perché sono per la divisione dei poteri e l’indipendenza dei giudici come recita la Costituzione repubblicana”.

Marco Vitale, i veri mali d’italia. “Aderisco con convinzione perché mafie, corruzione e burocrazia sono i veri mali dell’italia che il governo non combatte e contro i quali i magistrati sono l’ultima diga”.

Vauro, la verità è un diritto. “Uno stato che celi o tenti di ostacolare in qualsiasi modo e per qualsiasi motivo la ricerca della verità non è uno stato di diritto. La verità è un diritto inalienabile. sono a fianco dei magistrati di Palermo”.

Roberto Faenza ed Elda Ferri, un attacco indegno. “Aderiamo perché l’attacco ai magistrati di Palermo è indegno di un paese democratico e perché indebolirli implica esporli al rischio mafia come già accaduto in passato e abbiamo visto i risultati”.

Maurizio Viroli, lavoro coraggioso. “Aderisco con piacere all’appello promosso dal fatto perché ritengo che i magistrati di Palermo abbiano svolto e svolgano un lavoro coraggioso e serio in difesa del fondamentale diritto dei cittadini di conoscere e controllare l’operato di chi li rappresenta, soprattutto su questioni di vitale importanza per la libertà di tutti quale il rapporto fra stato e mafia”.

Stefano Bonaga, Ragion di verità. “Il ministro Cancellieri ha detto il 2 agosto a Bologna: “L’unica ragion di stato è la verità”. Questo principio deve valere anche per l’inchiesta di Palermo. Gli aspetti di legittimità li regolerà la Corte Costituzionale”.

Dacia Maraini, sono una speranza. “Sono dalla parte dei magistrati che in mancanza di una politica responsabile costituiscono la speranza più immediata per la ricerca della verità”.

Ottavia Piccolo, attaccati e isolati. “Mi sembra talmente logico aderire alla raccolta di firme in difesa dei magistrati di Palermo, attaccati e isolati, che sarei curiosa di sapere chi firmerebbe il contrario”.

Salvatore Ficarra e Valentino Picone, grazie! “Aderiamo assolutamente. Non c’è bisogno di nessuna motivazione. che è nella natura stessa dell’iniziativa del fatto. Grazie!”

Oscar Giannino, nessuna violazione. “All’indomani delle prime polemiche, ho invitato Marco Travaglio nella trasmissione che conduco a Radio 24 e qui ripeto quel che allora dissi agli ascoltatori: un conto è cosa cambiare eventualmente nell’ordinamento in materia di intercettazioni; altro è credere che se il quirinale finisce in un colloquio legalmente intercettato si tratti di un attacco alle istituzioni. L’argomento non reggeva per Berlusconi o Fassino o D’Alema, non vale neanche per Napolitano”.

Barbara Palombelli, credo nella giustizia. “Aderisco perché credo nella giustizia. credo nei magistrati. Ho conosciuto e frequentato per lavoro i tribunali di Palermo!”.

Caparezza, sono senza parole. “Aderisco pienamente all’iniziativa. Purtroppo la vicenda mi sta paradossalmente lasciando senza parole…”

Sosteniamo i giudici di Palermo
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