Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è possibil

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camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Un commento pesante:

Ruumis 46 minuto fa
Commento da persona che è nata in Italia ma vive all'estero da diversi:
Se aspettate di cambiare il paese per vie democratiche, aspetterete all'infinito.
Finchè non fate capite che sono i Cittadini che comandano la situazione sarà sempre la solita, soliti criminali che comandano e soliti cittadini onesti che cercano in tutti modi di avere un po di visibilità.
Potete anche mettere un governo composto da soli premi Nobel, ma la situazione sarebbe la stessa, ogni legge volta al cambiamento e alla civilizzazione del paese verrebbe bocciata dal parlamento.
-> Il parlamento (e le istituzioni che vi fanno capo) è il vero cancro del paese, gli scarti della società si rifugiano li dentro e cercano di sistemare gli affari loro e dei loro padroni che ce li hanno mandati.
E' brutto dirlo ma la democrazia in Italia, allo stato attuale, è totalmente fallita.
Penso che l'unico modo di vedere un po di luce è far si che, chi detiene il potere inizi ad avere paura (e quinidi col tempo rispetto) del popolo. Sarebbe bellissimo leggere che i politici italiani hanno paura ad uscire casa senza scorta, che sono malvoluti nei ristoranti, bar, etc... e che a livello internazionale vengano evitati il più possibile. Ovviamente inizialmente ci rimetterebbe anche quel 10% di politici onesti, ma nel lungo periodo ci guadagnerebbero!

Svegliatevi!!! E' possibile che un paese con una popolazione attiva di circa 38 milioni di persone non riesce a cacciare a pedate un paio di migliaia di scada-poltrone???
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Il parlamento (e le istituzioni che vi fanno capo) è il vero cancro del paese, gli scarti della società si rifugiano li dentro e cercano di sistemare gli affari loro e dei loro padroni che ce li hanno mandati.

Ruumis 46,

E adesso chi glielo spiega a Fini, Casini, Cicchitto, Santanché, Dalemoni, Bersande, Gasparri, Fioroni, Buttiglione, Letta zio e nipote, La Russa, Scilitopi, che sono considerati gli scarti della società?
Amadeus

Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da Amadeus »

Una cosa è certa ... che di Ruummis 46 non sentivamo la mancanza.

facile fare pura chiacchiera da lontano . vieni tu qui a votare , a campare e a lavorare rimanendo nella legalità , il parlamento e le istituzioni fanno schifo ? bene, cosa proponi in alternativa ? e metti che li mandiamo a pedate ...chi ci mettiamo? chi proponi tu? chi ti governa dove abiti? Obama? Hollande ( ma fino a ieri Sarkozy) ? Cameron? non sappiamo..... ok eliminiamo il parlamento .... masssìììì .... come se fossimo pronti ad un salto di qualità e non a una bella dittatura o al caos .

Eh sì sarebbe bellissimo vedere che la schiera degli scarti avesse paura della folla inferocita ... uuuuu come cambierebbe la mia vita .... e quella di chi non mette insieme il pranzo con la cena.
Bellissimo ! da oggi nuova dieta per i mesi a venire ( pasto unico) pane e soddisfazione.
In attesa di nuovi ordinamenti ( decisi dalla pancia di chi? ) poi toccherà farsi bastare la soddisfazione
una bella visione non c'è che dire.
:?
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Alle 18,36 di lunedì 13 agosto 2012, le firme sono arrivate a quota 96.461.

Manca poco a 100.000. tenendo conto della caldo africano e della vigilia di Ferragosto, vuol dire che esiste un'altra Italia.
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

E' fatta, alle 12,15 di oggi 14 agosto 2012 le firme sono diventate 101.536.

Non è poco,....significa che esiste un'altra Italia, malgrado la sordina messa alla stragrande maggioranza dei media della carta stampata e della televisione facenti parte del Settimo Reggimento Corazzieri.
camillobenso
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

Verso sera l’editoriale di Marco Travaglio di oggi dovrebbe essere disponibile in rete. Il titolo è:

Il Partito della Costituzione

Ed inizia così:

Dobbiamo prepararci a difendere tanti, di magistrati aggrediti e isolati dal potere.

I 100 mila che in quattro giorni han firmato l’appello del Fatto per i pm siciliani si tengano pronti : presto dovremo richiamarli a raccolta per le altre battaglie in difesa della Giustizia, nella speranza che nasca un Partito della Costituzione che contrasti questo schifo.


*

Il nome : Partito della Costituzione, mi piace, perché a questa Costituzione, ritenuta a ragione, malgrado i suoi 64 anni una delle migliori del mondo, ci sono profondamente legato.

Non a caso i padri costituenti hanno posto come primo articolo questo:

« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »


Solo che a partire dagli anni ’50 il potere politico se n’è subito dimenticato che la “sovranità appartiene al popolo”.

Questa è una Repubblica democratica,…o meglio, lo era, fondata sul lavoro.

Questo perché i padri costituenti sapevano benissimo che questo è un Paese di trasformazione senza nessuna risorsa che ci possa sostenere. Conoscevano benissimo la storia italiana a cavallo tra l’800 e il ‘900 fatta di bastimenti carichi di emigranti diretti verso varie destinazioni del pianeta.

L’unica grande risorsa il turismo non è sfruttata da una classe politica completamente inetta, imbelle e incapace.

Noi siamo il Paese al mondo che dispone della più grande collezione di opere d’arte. Siamo i cultori della musica promossa attraverso la Scala di Milano, l’Arena di Verona, il Regio di Parma, il San Carlo di Napoli.

Siamo sprofondati in mezzo al Mediterraneo con chilometri e chilometri di costa che potrebbero ospitare turisti a non finire.

Non so se Amà disponga di un cappotto, nel senso che non credo che in Sicilia ce ne sia bisogno. La Sicilia potrebbe diventare una fabbrica del turismo aperta tutto l’anno.

Potremmo convenzionarci con il Nord dell’Europa per ospitare le degenze post operatorie o altro perché da noi il clima è estremamente favorevole, soprattutto nelle zone lacustri.

E invece lasciamo che Pompei vada alla malora mentre innalziamo sacrari alla memoria dei gerarchi fascisti.

E’ venuta l’ora di cambiare.
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Re: Un Movimento Falcone e Borsellino per la legalità è poss

Messaggio da camillobenso »

L'altra Italia

Camilleri: “Firmare il sistema migliore per snidare gli amici della mafia”
di Marco Travaglio | 14 agosto 2012
Commenti (22)

Ho subito firmato la petizione del Fatto Quotidiano in difesa dei magistrati di Palermo e Caltanissetta isolati e aggrediti, e vorrei fare un applauso al vostro giornale per questa bella iniziativa. Ma soprattutto alle decine di migliaia di persone che l’hanno subito appoggiata: segno che molti italiani non si sono lasciati imprigionare la testa dall’afa ferragostana e dall’ossessione dello spread”. Andrea Camilleri si riposa, come sempre lavorando, al fresco di un piccolo paese sul monte Amiata. La sua voce roca ma pimpante, al telefono, spiega al Fatto le ragioni e le speranze della sua adesione all’appello per i magistrati che indagano sulle trattative Stato-mafia.

Perché ha firmato?

Perché mai come ora e mai come su questa vergogna nazionale della trattativa o delle trattative fra pezzi dello Stato e capi della mafia, abbiamo bisogno di verità. Questa valanga di firme mi pare il sistema migliore, insieme alle indagini dei magistrati, per snidare gli amici della mafia di ieri, di oggi e di domani.

Le pare di conoscerli?

E certo, mi pare di conoscerli: anche perché la politica italiana non cambia mai, sono sempre le stesse facce, e dunque è molto verosimile che chi vent’anni fa trattò con Cosa Nostra sia ancora al potere. O forse se n’è andato qualcuno e mi sono perso qualcosa?

Quale risultato spera di ottenere, con la sua firma?

Intanto che chi indaga venga lasciato libero di farlo, senza ostacoli, senza attacchi e senza procedimenti disciplinari o manovre sotterranee. E poi mi è piaciuta molto l’intervista di Claudio Martelli al Fatto. Martelli ha ragione: Ingroia non deve andarsene in Guatemala, deve restare a Palermo. La sua partenza per il Centroamerica sarebbe una sconfitta per la democrazia e per la verità. Cioè per tutti noi.

Non crede che, dopo vent’anni di indagini e di processi ad alto rischio e di attacchi e insulti continui dai massimi vertici della politica, abbia diritto a essersi stufato e a voler cambiare aria per un po’?

Ma certo, è più che comprensibile: chiunque al posto suo, dopo avere indagato su mafia e politica con quella serietà, quell’onestà, quella correttezza e quella dignità e averne ricevuto in cambio quei trattamenti, sognerebbe di andarsene non in Guatemala, ma molto più lontano. Però io lo invito a ripensarci: Palermo, la Sicilia, l’Italia hanno più che mai bisogno di magistrati come lui per cercare la verità. Soprattutto ora che la verità è così vicina.

Forse sarebbe meglio che glielo dicessero i rappresentanti delle istituzioni e della politica, che invece sembrano quasi tutti ben felici di vederlo partire.

Eh certo, sarebbe bello, ma non facciamo gli ingenui: siccome chi ha trattato con la mafia è ancora al potere, non possiamo certo illuderci che si dia da fare per far emergere la verità. Sarebbe autolesionismo puro. Niente è più difficile che ammettere i propri errori e chiedere scusa. Per questo il potere sta facendo di tutto perché la verità su quel che accadde vent’anni fa non venga alla luce. Gli errori commessi nel 1992-’94 e forse anche dopo dai rappresentanti delle istituzioni sono gravissimi non solo in sé ma anche perché hanno prodotto metastasi cancerose vastissime, ramificate. Lo Stato, diceva Sciascia, non processa se stesso.

E allora c’è poco da fare…

Eh no, c’è moltissimo da fare. Sono convinto che sia essenziale la pressione dal basso, di cui le 100 mila firme raccolte in pochi giorni dal Fatto sono l’ennesima testimonianza. Io alla spinta dal basso credo ogni giorno di più. Non dimentichiamo che è stato grazie alla spinta dal basso se lo scorso anno si sono vinti i referendum sul nucleare, l’acqua pubblica, il legittimo impedimento e se si sono eletti sindaci perbene a Milano e in altre grandi città. Io sono fiducioso, siamo in tanti, molti più di quanti non pensiamo. E iniziative come la vostra hanno anche il merito di ricordarcelo.

dal Fatto Quotidiano del 14 agosto 2012
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