La Questione Monti
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
Una parte dei commenti dell'articolo precedente:
lorenzo_63 58 minuto fa
giuro: non ce la faccio più. QUANDO SI VA A VOTARE?!?!?!??????
ellex09 58 minuto fa
Fisco, niente accordo tra Italia e Svizzera. Intanto gli evasori scappano.
Il M5S, tramite il blog di Grillo, emette questo duro comunicato: lascio ai nostri lettori libertà di coscienza!
Tommaso Lo Cascio Oggi 09:47 PM
E' inutile che facciamo commenti quì, è come lottare contro i mulini a vento. Tav, trivellazioni in Sicilia, in Emilia, alle isole Tremiti. Questo è un disegno che, in nome dello sporco profitto, distruggerà l'ambiente irrimediabilmente. Contro le mafie economiche, criminali, politiche, non riusciremo a cavare un ragno dal buco. Smettete di scrivere qui, non serve a un c......! L'uomo che si è dato fuoco davanti Montecitorio, ed è morto oggi, è l'esempio della lotta impari contro questi governanti ottusi e senza cervello, con le mani in pasta in tutti i settori. Noi non siamo cittadini di una democrazia, ma sudditi di un regime. Tutti coprono tutti (i politici) e verità sulle stragi sono lontane, perchè sono loro che ce li allontanano da sotto il naso. Noi possiamo solo intuire ma non dimostrare. E' la classe politica peggiore dal dopo guerra. Sono peggiori della 1° Repubblica: ma poi, prima, seconda repubblica.....ma cosa vuol dire?. Oggi sono più corrotti di sempre. Le aziende avvelenano i cittadini e nessuno muove un dito.
Sono avvilito e sconsolato.
attentolettore Oggi 09:44 PM
STANIAMOLI TUTTI E PUBBLICHIAMO ONLINE I REDDITI DEGLI ITALIANI. CHI E' CONTRARIO HA QUALCOSA DA NASCONDERE
felice55 Oggi 09:50 PM in risposta a attentolettore
TUTTO IL PARLAMENTO PER COMINCIARE, DEI PARLAMENTARI SOLO POCHISSIMI DEL PD E IDV L'HANNO FATTO QUINDI IL PESCE PUZZA SEMPRE DALLA TESTA.
atom heart+mother Oggi 09:42 PM
sarò pessimista ma secondo me la lotta all'evasione in italia è una guerra persa,a meno che non si facciano leggi e si prendano misure veramente eccezionali,tipo eliminazione totale dei pagamenti in contanti,ma ciò non avverrà mai.
Maria Giovanna Pani Oggi 09:51 PM in risposta a atom heart+mother
La lotta all'evasione in italia è persa perchè gli interessi di chi evade e di chi dovrebbe combattere con leggi serie e severe il reato, equivalgono. Anzi, ormai si sovrappongono.
cat3appr Oggi 09:42 PM
che tristezza... ennesima figura di merda rispetto agli inglesi civilizzati... loro l'accordo l'hanno fatto al volo e l'Italia nulla... chissá che diavolo ci sará da negoziare... gli inglesi hanno negoziato? Boh... idiozie
Enrico Oggi 09:42 PM
Monti è stato messo al governo dalle banche e lui esegue alla perfezione il suo sporco lavoro. Le banche e la finanza internazionale non pagheranno 1 € per uscire da questa crisi... anzi faranno grandi affari scommettendo sul nostro fallimento! Il suo compito è quello di spolparci piano piano ma fino alla fine e senza alcuna pietà.
Lavitolo Oggi 09:36 PM
--- comunicasione di servizio ---
cessato allarme Mina, puoi rimanere a Lugano.
per il rimborso del biglietto di sola andata per le kaiman devi mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla ryanair entro le 24 di domani sera...
ConteZero76 Oggi 09:38 PM in risposta a Lavitolo
Mina oramai è cittadina svizzera... forse è per quello che vota Grillo, tanto a lei che je frega di quel che succede in un paese straniero ?
lorenzo_63 58 minuto fa
giuro: non ce la faccio più. QUANDO SI VA A VOTARE?!?!?!??????
ellex09 58 minuto fa
Fisco, niente accordo tra Italia e Svizzera. Intanto gli evasori scappano.
Il M5S, tramite il blog di Grillo, emette questo duro comunicato: lascio ai nostri lettori libertà di coscienza!
Tommaso Lo Cascio Oggi 09:47 PM
E' inutile che facciamo commenti quì, è come lottare contro i mulini a vento. Tav, trivellazioni in Sicilia, in Emilia, alle isole Tremiti. Questo è un disegno che, in nome dello sporco profitto, distruggerà l'ambiente irrimediabilmente. Contro le mafie economiche, criminali, politiche, non riusciremo a cavare un ragno dal buco. Smettete di scrivere qui, non serve a un c......! L'uomo che si è dato fuoco davanti Montecitorio, ed è morto oggi, è l'esempio della lotta impari contro questi governanti ottusi e senza cervello, con le mani in pasta in tutti i settori. Noi non siamo cittadini di una democrazia, ma sudditi di un regime. Tutti coprono tutti (i politici) e verità sulle stragi sono lontane, perchè sono loro che ce li allontanano da sotto il naso. Noi possiamo solo intuire ma non dimostrare. E' la classe politica peggiore dal dopo guerra. Sono peggiori della 1° Repubblica: ma poi, prima, seconda repubblica.....ma cosa vuol dire?. Oggi sono più corrotti di sempre. Le aziende avvelenano i cittadini e nessuno muove un dito.
Sono avvilito e sconsolato.
attentolettore Oggi 09:44 PM
STANIAMOLI TUTTI E PUBBLICHIAMO ONLINE I REDDITI DEGLI ITALIANI. CHI E' CONTRARIO HA QUALCOSA DA NASCONDERE
felice55 Oggi 09:50 PM in risposta a attentolettore
TUTTO IL PARLAMENTO PER COMINCIARE, DEI PARLAMENTARI SOLO POCHISSIMI DEL PD E IDV L'HANNO FATTO QUINDI IL PESCE PUZZA SEMPRE DALLA TESTA.
atom heart+mother Oggi 09:42 PM
sarò pessimista ma secondo me la lotta all'evasione in italia è una guerra persa,a meno che non si facciano leggi e si prendano misure veramente eccezionali,tipo eliminazione totale dei pagamenti in contanti,ma ciò non avverrà mai.
Maria Giovanna Pani Oggi 09:51 PM in risposta a atom heart+mother
La lotta all'evasione in italia è persa perchè gli interessi di chi evade e di chi dovrebbe combattere con leggi serie e severe il reato, equivalgono. Anzi, ormai si sovrappongono.
cat3appr Oggi 09:42 PM
che tristezza... ennesima figura di merda rispetto agli inglesi civilizzati... loro l'accordo l'hanno fatto al volo e l'Italia nulla... chissá che diavolo ci sará da negoziare... gli inglesi hanno negoziato? Boh... idiozie
Enrico Oggi 09:42 PM
Monti è stato messo al governo dalle banche e lui esegue alla perfezione il suo sporco lavoro. Le banche e la finanza internazionale non pagheranno 1 € per uscire da questa crisi... anzi faranno grandi affari scommettendo sul nostro fallimento! Il suo compito è quello di spolparci piano piano ma fino alla fine e senza alcuna pietà.
Lavitolo Oggi 09:36 PM
--- comunicasione di servizio ---
cessato allarme Mina, puoi rimanere a Lugano.
per il rimborso del biglietto di sola andata per le kaiman devi mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla ryanair entro le 24 di domani sera...
ConteZero76 Oggi 09:38 PM in risposta a Lavitolo
Mina oramai è cittadina svizzera... forse è per quello che vota Grillo, tanto a lei che je frega di quel che succede in un paese straniero ?
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
Il punto sulla crisi
di PierGiorgio Gawronski | 18 agosto 2012
Commenti (65)
Il debito pubblico è più alto di quanto non scrivano i giornali: in Giugno sfiorava il 126% del Pil. Nel 2011, Berlusconi ha limitato l’indebitamento prosciugando la cassa. Ma nel Gennaio 2012 il debito ha ripreso a correre. Il Ministro dell’Economia Grilli ha un “Piano” per riportarlo sotto il 100% del PIL in cinque anni, ma Citigroup prevede che raggiungerà il 139% del Pil nel 2014. E i deficit/Pil del 2012 e 2013 saranno ben superiori agli obiettivi.
Fonti: Per il Debito, Banca d’Italia, Supplemento al Bollettino Statistico. ISTAT, serie trimestrali PIL e interpolazioni.
Gli spread giocano un ruolo fondamentale nella deriva finanziaria dello Stato: 57 mld l’anno. Ecco i conteggi:
Le statistiche sono soggette ad un certo grado di manipolazione/interpretazione. Supponiamo infatti che il fabbisogno finanziario dello Stato nel periodo X sia 100. Se salgono gli spread, il Tesoro può offrire in asta:
(1) obbligazioni ‘alla pari’, alzando le cedole;
(2) obbligazioni con le stesse cedole, ‘sotto la pari’ per riportare i rendimenti effettivi al livello richiesto dai mercati.
Nel primo caso il Tesoro “nasconde” parte dell’indebitamento, emette obbligazioni per 100, e carica sui bilanci futuri un’elevata spesa per interessi. Nel secondo caso il Tesoro emette più debito, ma sui bilanci successivi gravano meno interessi.
L’Italia ha fin qui seguito una linea più vicina alla prima ipotesi, portando ad es. le cedole dei BTP decennali dal 4,75% del marzo 2011 al 5,5%. Gli spread di oggi peseranno sui bilanci futuri.
Se prescindiamo da questi giochi contrabili ed attualizziamo tutto, poiché
- lo Stato emette obbligazioni per circa 300 miliardi di Euro l’anno
- gli spread sulla maturità “media” del debito (6-7 anni) sono stati negli ultimi 12 mesi pari a circa 400 bp;
- ogni aumento degli spread di 100 bp costa al Tesoro il 5% del prezzo di emissione in asta, a parità di cedole,
si ottiene il costo vero degli spread nei dodici mesi, pari a circa
300*(0,05*400)/100 = 66 miliardi
In realtà, il costo è un poco inferiore: io calcolo 57 mld.
Anche la recessione - a fine anno potremmo registrare -3% – pesa sui conti pubblici. Se per ogni -1% di Pil il deficit aumenta di 0,5% del Pil, la recessione del 3%, causa un aumento del rapporto debito/pil del 4,6%. Inoltre, danneggia la capacità produttiva.
Ricordate? Le riforme strutturali dovevano garantire una crescita dell’11%. Ora chi può se ne va.
Le politiche di Monti sono fallite, le promesse mancate. L’Italia paga con l’impoverimento. Monti lo sa. Nulla è più rivelatore delle sue stesse dichiarazioni: “Con Berlusconi, gli spread sarebbero arrivati a 1200”. Sì, e allora? Da quando Berlusconi è il termine di confronto per un buon premier? Nel 2013 l’austerità già nella pipeline continuerà a deprimere l’economia e la psiche: una cosa è fare sacrifici per un futuro migliore, altra cosa è entrare in un tunnel senza fine. Chi ha predicato meritocrazia dovrebbe trarne le conseguenze.
La stampa sussidiata continua a distorcere la realtà. Repubblica ad es. scrive che “la recessione era prevista da tempo dalle fonti autentiche e ufficiali”, tutto sotto controllo. Davvero? Ecco un grafico del Dicembre 2011 con le previsioni della Commissione Europea.
La Repubblica inoltre – confondendo – scrive che “la recessione dell’intero 2012, ormai statisticamente definitiva, è dell’1,9-2 per cento rispetto all’anno precedente”. Nossignori: questa è solo la recessione “già acquisita” a metà anno. Quanto alla disoccupazione,la Repubblicaspiega che “numerosi giovani rifiutano lavori dequalificanti” (sic!). In conclusione, “Tutto ciò ci tranquillizza”.
Eppure, la notte è più buia prima dell’alba. C’è speranza.
Continua la ‘ritirata ordinata’ dei liberisti (economisti inglesi: “abbiamo sbagliato: cambiamo strada, però non ditelo”; Scacciavillani: ‘noi liberisti uguali ai keynesiani’). Sono segnali importanti: la realtà comincia a fare breccia nell’ideologia.
Merkel ‘appoggia’ la Bce, che si prepara ad adottare una qualche variante del Piano anti spread che avevo proposto, per vie riservate, a chi di dovere, un anno fa: Bce prestatore di ultima istanza, in cambio di una stretta condizionalità, stabilita da un organo terzo: l’ESM, embrione di un’Authority Europea. E qui ci sarebbe del lavoro per il Pd: le regole dell’ESM sono, infatti, ancora da scrivere. È essenziale
– evitare un altro Patto di Stabilità “stupido”, pro-ciclico;
- verificare che la contropartita ai sacrifici sia adeguata: il diavolo sta nei dettagli. La Bce deve tagliare gli spread in maniera massiccia, e garantire un livello adeguato del reddito (PIL) nominale europeo.
Poiché la Bce ha mostrato di avvicinarsi alla soluzione, i mercati finanziari – come avevo previsto – hanno messo su un rialzo corposo e prolungato, invece del solito fuoco di paglia, smentendo quelli che ancora non hanno capito come si risolve la crisi. Rialzo fragile, perché gli sviluppi sono lenti, parziali, incerti, tardivi. Inoltre, l’annuncio di Draghi ha fatto crollare i tassi a due anni, ma assai meno quelli a 10 anni.
Segno che se sulla crisi finanziaria la Bce sta, forse, per imboccare la strada giusta, sui problemi economici sottostanti ancora non ci siamo.
NB L'articolo originale è corredato di diagrammi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... si/328102/
di PierGiorgio Gawronski | 18 agosto 2012
Commenti (65)
Il debito pubblico è più alto di quanto non scrivano i giornali: in Giugno sfiorava il 126% del Pil. Nel 2011, Berlusconi ha limitato l’indebitamento prosciugando la cassa. Ma nel Gennaio 2012 il debito ha ripreso a correre. Il Ministro dell’Economia Grilli ha un “Piano” per riportarlo sotto il 100% del PIL in cinque anni, ma Citigroup prevede che raggiungerà il 139% del Pil nel 2014. E i deficit/Pil del 2012 e 2013 saranno ben superiori agli obiettivi.
Fonti: Per il Debito, Banca d’Italia, Supplemento al Bollettino Statistico. ISTAT, serie trimestrali PIL e interpolazioni.
Gli spread giocano un ruolo fondamentale nella deriva finanziaria dello Stato: 57 mld l’anno. Ecco i conteggi:
Le statistiche sono soggette ad un certo grado di manipolazione/interpretazione. Supponiamo infatti che il fabbisogno finanziario dello Stato nel periodo X sia 100. Se salgono gli spread, il Tesoro può offrire in asta:
(1) obbligazioni ‘alla pari’, alzando le cedole;
(2) obbligazioni con le stesse cedole, ‘sotto la pari’ per riportare i rendimenti effettivi al livello richiesto dai mercati.
Nel primo caso il Tesoro “nasconde” parte dell’indebitamento, emette obbligazioni per 100, e carica sui bilanci futuri un’elevata spesa per interessi. Nel secondo caso il Tesoro emette più debito, ma sui bilanci successivi gravano meno interessi.
L’Italia ha fin qui seguito una linea più vicina alla prima ipotesi, portando ad es. le cedole dei BTP decennali dal 4,75% del marzo 2011 al 5,5%. Gli spread di oggi peseranno sui bilanci futuri.
Se prescindiamo da questi giochi contrabili ed attualizziamo tutto, poiché
- lo Stato emette obbligazioni per circa 300 miliardi di Euro l’anno
- gli spread sulla maturità “media” del debito (6-7 anni) sono stati negli ultimi 12 mesi pari a circa 400 bp;
- ogni aumento degli spread di 100 bp costa al Tesoro il 5% del prezzo di emissione in asta, a parità di cedole,
si ottiene il costo vero degli spread nei dodici mesi, pari a circa
300*(0,05*400)/100 = 66 miliardi
In realtà, il costo è un poco inferiore: io calcolo 57 mld.
Anche la recessione - a fine anno potremmo registrare -3% – pesa sui conti pubblici. Se per ogni -1% di Pil il deficit aumenta di 0,5% del Pil, la recessione del 3%, causa un aumento del rapporto debito/pil del 4,6%. Inoltre, danneggia la capacità produttiva.
Ricordate? Le riforme strutturali dovevano garantire una crescita dell’11%. Ora chi può se ne va.
Le politiche di Monti sono fallite, le promesse mancate. L’Italia paga con l’impoverimento. Monti lo sa. Nulla è più rivelatore delle sue stesse dichiarazioni: “Con Berlusconi, gli spread sarebbero arrivati a 1200”. Sì, e allora? Da quando Berlusconi è il termine di confronto per un buon premier? Nel 2013 l’austerità già nella pipeline continuerà a deprimere l’economia e la psiche: una cosa è fare sacrifici per un futuro migliore, altra cosa è entrare in un tunnel senza fine. Chi ha predicato meritocrazia dovrebbe trarne le conseguenze.
La stampa sussidiata continua a distorcere la realtà. Repubblica ad es. scrive che “la recessione era prevista da tempo dalle fonti autentiche e ufficiali”, tutto sotto controllo. Davvero? Ecco un grafico del Dicembre 2011 con le previsioni della Commissione Europea.
La Repubblica inoltre – confondendo – scrive che “la recessione dell’intero 2012, ormai statisticamente definitiva, è dell’1,9-2 per cento rispetto all’anno precedente”. Nossignori: questa è solo la recessione “già acquisita” a metà anno. Quanto alla disoccupazione,la Repubblicaspiega che “numerosi giovani rifiutano lavori dequalificanti” (sic!). In conclusione, “Tutto ciò ci tranquillizza”.
Eppure, la notte è più buia prima dell’alba. C’è speranza.
Continua la ‘ritirata ordinata’ dei liberisti (economisti inglesi: “abbiamo sbagliato: cambiamo strada, però non ditelo”; Scacciavillani: ‘noi liberisti uguali ai keynesiani’). Sono segnali importanti: la realtà comincia a fare breccia nell’ideologia.
Merkel ‘appoggia’ la Bce, che si prepara ad adottare una qualche variante del Piano anti spread che avevo proposto, per vie riservate, a chi di dovere, un anno fa: Bce prestatore di ultima istanza, in cambio di una stretta condizionalità, stabilita da un organo terzo: l’ESM, embrione di un’Authority Europea. E qui ci sarebbe del lavoro per il Pd: le regole dell’ESM sono, infatti, ancora da scrivere. È essenziale
– evitare un altro Patto di Stabilità “stupido”, pro-ciclico;
- verificare che la contropartita ai sacrifici sia adeguata: il diavolo sta nei dettagli. La Bce deve tagliare gli spread in maniera massiccia, e garantire un livello adeguato del reddito (PIL) nominale europeo.
Poiché la Bce ha mostrato di avvicinarsi alla soluzione, i mercati finanziari – come avevo previsto – hanno messo su un rialzo corposo e prolungato, invece del solito fuoco di paglia, smentendo quelli che ancora non hanno capito come si risolve la crisi. Rialzo fragile, perché gli sviluppi sono lenti, parziali, incerti, tardivi. Inoltre, l’annuncio di Draghi ha fatto crollare i tassi a due anni, ma assai meno quelli a 10 anni.
Segno che se sulla crisi finanziaria la Bce sta, forse, per imboccare la strada giusta, sui problemi economici sottostanti ancora non ci siamo.
NB L'articolo originale è corredato di diagrammi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... si/328102/
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
Il titolista di La Repubblica online sull’intervento di Monti a Rimini scrive:
Monti a Cl : Vedo la fine della crisi
Questa versione di Monti chiromante ci mancava.
Il presidente del Consiglio accolto dagli applausi al meeting di Rimini, definisce il suo impegno in politica "un istante imprevedibile della mia vita". Sulla situazione economica: "Un anno fa stavamo peggio ma non ce ne rendevamo conto". Messaggio di Napolitano: "Equità e di solidarietà per crescita sostenibile". Allontanati tre contestatori rimasti in mutande per protesta
Le solite parole vuote di Napolitano. Dopo nove mesi della cura Monti,...dove sta Zazà,..l'equità?
Oggi stiamo peggio, e il presidente del Consiglio se ne rende conto ma racconta ugualmente favole.
Sono i duri e crudi dati economici che ci fanno rendere conto della situazione comparandoli anche con quelli di un anno fa.
Nove mesi della cura Monti la Fiat è in ginocchio, non vende più. Il problema per la Fiat non sono solo i suoi dipendenti, ma anche tutto l’indotto che lavora per Fiat.
La benzina è a quota quasi 2 euro in autostrada.
Una buona parte degli italiani che sono andati in vacanza, magari anche per una settimana si sono impegnati anche le mutande come è d’abitudine negli ultimi 25 anni.
Quindi da settembre si inizia a pagare le rate delle agenzie di credito, e di daneé per tutto il resto ghe n’è minga, non ce ne sono.
La caritas fa presente che disoccupati e divorziati non riescono a raggiungere la fine del mese.
Monti, invece di mettere i soldi in tasca agli italiani ha fatto l’operazione inversa, gliel’ha portati via.
L’ABC dell’economia, vecchia di 6.000 anni non è mai cambiata in tutto questo tempo. Se hai baratti, e se non hai ti attacchi al tram.
Fiat continuerà quindi il suo trend negativo nei prossimi mesi. Ma fino a quando Torino può rischiare di perdere?
Non ho capito bene per quale motivo Monti abbia incantato tanti piddini di sinistra. Anche incalliti comunisti, come d’altra parte la cara salma ha incantato quasi un 40 % di Italiani negli ultimi 10 anni.
I casi sono due. O questi incantatori sono superlativi, o gli italiani sono dei gran merli.
Eppure Monti non è che il surrogato di Berlusconi. In una veste migliore, competente in materia finanziaria tanto da essere accettato in Europa con rispetto, ma in economia è una sverza come il suo predecessore.
Il piano economico è fallito.
Come sostiene PierGiorgio Gawronski …le riforme strutturali che dovevano garantire la crescita sono fallite.
E non ci voleva molto a capirlo quando le ha proposte, solo loro e montiani ci credevano.
Scrive ancora Gawronsky:
Continua la ‘ritirata ordinata’ dei liberisti (economisti inglesi: “abbiamo sbagliato: cambiamo strada, però non ditelo”)
E’ quello che in un documento riservato a dicembre 2011, la troika che segue la Grecia ha ammesso. Ma anche in quel caso si preoccupava che non venisse detto. Che l'opinione pubblica non lo sapesse.
Lo stesso vale per Monti e Napolitano.
Il vecchio presidente ex comunista, adesso ha due grane da risolvere, lo svarione Stato – mafia, e il fallimento del governo Monti da lui voluto.
Viviamo completamente nell’incertezza del domani, con un Monti che imita Berlusconi e una classe dirigente completamente fallita che non vuole mollare l’osso e anzi raddoppia.
Peggio di così si muore.
Grave soprattutto la posizione del partito dei defunti che a otto mesi dalle elezioni ha già fatto l’organigramma di POLTRONE & FORCHETTE.
Un amico piddino, sorprendentemente montiano, ma non ottuso al punto di non accettare il confronto, ieri diceva che Pierazzurro sabato scorso sul Corriere accennando alla situazione, sosteneva che ci vorrebbe un altro De Gasperi.
Su questo non posso che concordare, ma a Trento di De Gasperi che si formano nel Parlamento austriaco e non nella suburra italiana, per ovvie ragioni non ne nascono più.
A noi rimangono le pestilenziali cavallette bibliche che tutto distruggono.
Aspettiamo, ..non si sa che cosa, ma aspettiamo di vedere come finiremo.
L’amico piddino-montiano sostiene che ce la faremo. E’ l’unico da queste parti. Evidentemente la madonna montiana su alcuni fa miracoli.
Monti a Cl : Vedo la fine della crisi
Questa versione di Monti chiromante ci mancava.
Il presidente del Consiglio accolto dagli applausi al meeting di Rimini, definisce il suo impegno in politica "un istante imprevedibile della mia vita". Sulla situazione economica: "Un anno fa stavamo peggio ma non ce ne rendevamo conto". Messaggio di Napolitano: "Equità e di solidarietà per crescita sostenibile". Allontanati tre contestatori rimasti in mutande per protesta
Le solite parole vuote di Napolitano. Dopo nove mesi della cura Monti,...dove sta Zazà,..l'equità?
Oggi stiamo peggio, e il presidente del Consiglio se ne rende conto ma racconta ugualmente favole.
Sono i duri e crudi dati economici che ci fanno rendere conto della situazione comparandoli anche con quelli di un anno fa.
Nove mesi della cura Monti la Fiat è in ginocchio, non vende più. Il problema per la Fiat non sono solo i suoi dipendenti, ma anche tutto l’indotto che lavora per Fiat.
La benzina è a quota quasi 2 euro in autostrada.
Una buona parte degli italiani che sono andati in vacanza, magari anche per una settimana si sono impegnati anche le mutande come è d’abitudine negli ultimi 25 anni.
Quindi da settembre si inizia a pagare le rate delle agenzie di credito, e di daneé per tutto il resto ghe n’è minga, non ce ne sono.
La caritas fa presente che disoccupati e divorziati non riescono a raggiungere la fine del mese.
Monti, invece di mettere i soldi in tasca agli italiani ha fatto l’operazione inversa, gliel’ha portati via.
L’ABC dell’economia, vecchia di 6.000 anni non è mai cambiata in tutto questo tempo. Se hai baratti, e se non hai ti attacchi al tram.
Fiat continuerà quindi il suo trend negativo nei prossimi mesi. Ma fino a quando Torino può rischiare di perdere?
Non ho capito bene per quale motivo Monti abbia incantato tanti piddini di sinistra. Anche incalliti comunisti, come d’altra parte la cara salma ha incantato quasi un 40 % di Italiani negli ultimi 10 anni.
I casi sono due. O questi incantatori sono superlativi, o gli italiani sono dei gran merli.
Eppure Monti non è che il surrogato di Berlusconi. In una veste migliore, competente in materia finanziaria tanto da essere accettato in Europa con rispetto, ma in economia è una sverza come il suo predecessore.
Il piano economico è fallito.
Come sostiene PierGiorgio Gawronski …le riforme strutturali che dovevano garantire la crescita sono fallite.
E non ci voleva molto a capirlo quando le ha proposte, solo loro e montiani ci credevano.
Scrive ancora Gawronsky:
Continua la ‘ritirata ordinata’ dei liberisti (economisti inglesi: “abbiamo sbagliato: cambiamo strada, però non ditelo”)
E’ quello che in un documento riservato a dicembre 2011, la troika che segue la Grecia ha ammesso. Ma anche in quel caso si preoccupava che non venisse detto. Che l'opinione pubblica non lo sapesse.
Lo stesso vale per Monti e Napolitano.
Il vecchio presidente ex comunista, adesso ha due grane da risolvere, lo svarione Stato – mafia, e il fallimento del governo Monti da lui voluto.
Viviamo completamente nell’incertezza del domani, con un Monti che imita Berlusconi e una classe dirigente completamente fallita che non vuole mollare l’osso e anzi raddoppia.
Peggio di così si muore.
Grave soprattutto la posizione del partito dei defunti che a otto mesi dalle elezioni ha già fatto l’organigramma di POLTRONE & FORCHETTE.
Un amico piddino, sorprendentemente montiano, ma non ottuso al punto di non accettare il confronto, ieri diceva che Pierazzurro sabato scorso sul Corriere accennando alla situazione, sosteneva che ci vorrebbe un altro De Gasperi.
Su questo non posso che concordare, ma a Trento di De Gasperi che si formano nel Parlamento austriaco e non nella suburra italiana, per ovvie ragioni non ne nascono più.
A noi rimangono le pestilenziali cavallette bibliche che tutto distruggono.
Aspettiamo, ..non si sa che cosa, ma aspettiamo di vedere come finiremo.
L’amico piddino-montiano sostiene che ce la faremo. E’ l’unico da queste parti. Evidentemente la madonna montiana su alcuni fa miracoli.
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: La Questione Monti
Qui in Italia le persone si suicidano per il lavoro e si danno fuoco.
Negli Usa invece prendono in mano un mitra e fanno delle stragi.Uno era stato licenziato si vede ingiustamente, a preso il fucile è l'ha fatto fuori il suo direttore.
Qui non si ha nemmeno la forza di reagire.
I giovani.
Hanno sbagliato a mio avviso a togliere il servizio di lega obligatorio.Almeno uno inparava a convivere con delinquenti,drogati persone violenti eccc......
Almeno ci si formava le ossa.Abbiamo una gioventù coccolata dai genitori.Non c'è un sabato sera che non troviamo ragazzi morti in incidenti stradali per alcol o droga.Ve ne sono molti che sono OK.Certo il 68 aveva smosso milioni di ragazzi.
Questi pensano a cementificare,nuove strade, forare le montagne in un momento dove le auto non si comprano quasi piu benzina a 2 euro al litro.La TAV è solo una cosa per ricchi.
Forza ragazzi ne va del vostro futuro.Questi distruggono tutto l'ambiente in cui dovete vivere voi e le vostre generazioni.Questi vi lasciano solo un territorio contaminato e basta.
Ciao
Paolo11
Negli Usa invece prendono in mano un mitra e fanno delle stragi.Uno era stato licenziato si vede ingiustamente, a preso il fucile è l'ha fatto fuori il suo direttore.
Qui non si ha nemmeno la forza di reagire.
I giovani.
Hanno sbagliato a mio avviso a togliere il servizio di lega obligatorio.Almeno uno inparava a convivere con delinquenti,drogati persone violenti eccc......
Almeno ci si formava le ossa.Abbiamo una gioventù coccolata dai genitori.Non c'è un sabato sera che non troviamo ragazzi morti in incidenti stradali per alcol o droga.Ve ne sono molti che sono OK.Certo il 68 aveva smosso milioni di ragazzi.
Questi pensano a cementificare,nuove strade, forare le montagne in un momento dove le auto non si comprano quasi piu benzina a 2 euro al litro.La TAV è solo una cosa per ricchi.
Forza ragazzi ne va del vostro futuro.Questi distruggono tutto l'ambiente in cui dovete vivere voi e le vostre generazioni.Questi vi lasciano solo un territorio contaminato e basta.
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
quando trovo un articolo di Gianola...lo posto sempre.
****************************************
Perché nasce la linea "Monti-per-sempre"
Di Rinaldo Gianola 9 settembre 2012
Monti per sempre.
Perché imprese, banche e finanza scappano dalle responsabilità dell’era di Berlusconi e vogliono i tecnici.
Bisogna capirli.
Sì, bisogna fare uno sforzo e comprendere le ragioni, almeno quelle più trasparenti, che spingono banchieri, industriali, manager e pure presentatrici e giornalisti - c’è un parterre molto variegato a Villa D’Este - a impegnarsi affinché Mario Monti resti alla guida del governo anche nella prossima legislatura.
Sono gli stessi protagonisti dell’economia e della finanza che fino allo scorso anno, o poco più, proprio qui a Cernobbio erano pronti a scommettere ancora sulle promesse di Berlusconi e Tremonti, qualcuno di loro credeva alla storia dei «ristoranti pieni», della crisi già superata, dell’Italia che stava «meglio degli altri in Europa».
A un certo punto le imprese si sono destate dal loro torpore, persino il Sole-24 Ore implorò a caratteri cubitali in prima pagina: «Fate presto». Ma dove eravate prima, che cosa avete combinato? Giocavate a golf?
Certo non si può pretendere.
La borghesia italiana non ha mai avuto una memoria forte, né principi talmente radicati da renderli inattaccabili.
Un giorno sta di qua, il giorno dopo di là.
Un giorno pensa che Berlusconi sia l’erede di Einaudi e il motore della rivoluzione liberale, si affida a Bossi anche se è un po’ razzista, ma solo in piccole dosi e cosa volete che sia di fronte agli interessi del Nord.
E poi, quando i nostri signori si accorgono che stiamo precipitando, implorano i tecnici, si affidano alle larghe intese, chiamano pure la sinistra e i sindacati perché tutti devono fare le loro parte.
Adesso che hanno sperimentato Monti, preparato, serio, onesto e presentabile, non vogliono correre il rischio di rivedere Berlusconi o Tremonti.
L’ex ministro dell’Economia a Villa D’Este annuncia la sua lista, «sto scrivendo il manifesto» e ipotizza che nella caduta del centro destra ci sia stata
«un’autoregia, io la lettera alla Bce dell’agosto 2011 non l’ho mai chiesta..., la conosceva il Quirinale».
segue
****************************************
Perché nasce la linea "Monti-per-sempre"
Di Rinaldo Gianola 9 settembre 2012
Monti per sempre.
Perché imprese, banche e finanza scappano dalle responsabilità dell’era di Berlusconi e vogliono i tecnici.
Bisogna capirli.
Sì, bisogna fare uno sforzo e comprendere le ragioni, almeno quelle più trasparenti, che spingono banchieri, industriali, manager e pure presentatrici e giornalisti - c’è un parterre molto variegato a Villa D’Este - a impegnarsi affinché Mario Monti resti alla guida del governo anche nella prossima legislatura.
Sono gli stessi protagonisti dell’economia e della finanza che fino allo scorso anno, o poco più, proprio qui a Cernobbio erano pronti a scommettere ancora sulle promesse di Berlusconi e Tremonti, qualcuno di loro credeva alla storia dei «ristoranti pieni», della crisi già superata, dell’Italia che stava «meglio degli altri in Europa».
A un certo punto le imprese si sono destate dal loro torpore, persino il Sole-24 Ore implorò a caratteri cubitali in prima pagina: «Fate presto». Ma dove eravate prima, che cosa avete combinato? Giocavate a golf?
Certo non si può pretendere.
La borghesia italiana non ha mai avuto una memoria forte, né principi talmente radicati da renderli inattaccabili.
Un giorno sta di qua, il giorno dopo di là.
Un giorno pensa che Berlusconi sia l’erede di Einaudi e il motore della rivoluzione liberale, si affida a Bossi anche se è un po’ razzista, ma solo in piccole dosi e cosa volete che sia di fronte agli interessi del Nord.
E poi, quando i nostri signori si accorgono che stiamo precipitando, implorano i tecnici, si affidano alle larghe intese, chiamano pure la sinistra e i sindacati perché tutti devono fare le loro parte.
Adesso che hanno sperimentato Monti, preparato, serio, onesto e presentabile, non vogliono correre il rischio di rivedere Berlusconi o Tremonti.
L’ex ministro dell’Economia a Villa D’Este annuncia la sua lista, «sto scrivendo il manifesto» e ipotizza che nella caduta del centro destra ci sia stata
«un’autoregia, io la lettera alla Bce dell’agosto 2011 non l’ho mai chiesta..., la conosceva il Quirinale».
segue
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
I signori del Workshop Ambrosetti hanno uno stile e una vocazione all’interesse personale o di categoria, di casta verrebbe da dire, che dovrebbero far riflettere.
Il banchiere Enrico Cucchiani, successore di Passera in Intesa SanPaolo,
vuole che rimanga Monti,
ma non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello che ci sono le elezioni,
magari gli italiani vorrebbero votare e scegliersi un altro candidato.
Il presidente di Telecom, Franco Bernabè, reduce dagli straordinari risultati del gruppo, dichiara:
«Bisogna mantenere l’agenda Monti, non ci può essere discontinuità, pena un passo indietro molto grave in termini di credibilità, di riforme strutturali e di recupero del nostro posto in Europa».
Un altro telefonista, Paolo Bortoluzzo di Vodafone si spende generosamente per il «Monti-Bis, per portare avanti riforme importanti».
Non c’è nessuno che ipotizza la necessità di una svolta di politica economica,
non ce n’è uno che offra una sponda,
magari un riconoscimento alle forze politiche che sostengono Monti.
Enrico Letta e Maria Paola Merloni, gli unici esponenti del Pd che si muovono sulla terrazza del lago, forse si interrogano sugli umori di questa platea che pensa soprattutto alle proprie tasche.
All’ora di pranzo, a un bel tavolo rotondo,
mentre alcuni imprenditori gustano il rotolo di coniglio con i funghi, uno sussurra agli altri, conniventi, che è arrivata l’ora di abbassare il nostro tenore di vita «perché abbiamo vissuto troppo a lungo al di sopra delle nostre possibilità».
Ma di chi sta parlando?
Faccia vedere la dichiarazione dei redditi.
Chi ha vissuto al di sopra delle sue possibilità in Italia?
Forse gli operai o i pensionati hanno vissuto alla grande, hanno sperperato?
Magari pensa ai dipendenti dell’Alcoa, dell’Ilva, ai cassintegrati della Fiat illusi da Sergio Marchionne che,
per la cronaca, ha incassato 17 milioni di euro lo scorso anno, o ai 40 milioni di liquidazione di Alessandro Profumo da Unicredit?
Non bisogna cadere nella facile demagogia.
Stiamo ai fatti.
Lavoratori, pensionati, precari e disoccupati non hanno certo vissuto al di sopra delle loro possibilità.
segue
Il banchiere Enrico Cucchiani, successore di Passera in Intesa SanPaolo,
vuole che rimanga Monti,
ma non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello che ci sono le elezioni,
magari gli italiani vorrebbero votare e scegliersi un altro candidato.
Il presidente di Telecom, Franco Bernabè, reduce dagli straordinari risultati del gruppo, dichiara:
«Bisogna mantenere l’agenda Monti, non ci può essere discontinuità, pena un passo indietro molto grave in termini di credibilità, di riforme strutturali e di recupero del nostro posto in Europa».
Un altro telefonista, Paolo Bortoluzzo di Vodafone si spende generosamente per il «Monti-Bis, per portare avanti riforme importanti».
Non c’è nessuno che ipotizza la necessità di una svolta di politica economica,
non ce n’è uno che offra una sponda,
magari un riconoscimento alle forze politiche che sostengono Monti.
Enrico Letta e Maria Paola Merloni, gli unici esponenti del Pd che si muovono sulla terrazza del lago, forse si interrogano sugli umori di questa platea che pensa soprattutto alle proprie tasche.
All’ora di pranzo, a un bel tavolo rotondo,
mentre alcuni imprenditori gustano il rotolo di coniglio con i funghi, uno sussurra agli altri, conniventi, che è arrivata l’ora di abbassare il nostro tenore di vita «perché abbiamo vissuto troppo a lungo al di sopra delle nostre possibilità».
Ma di chi sta parlando?
Faccia vedere la dichiarazione dei redditi.
Chi ha vissuto al di sopra delle sue possibilità in Italia?
Forse gli operai o i pensionati hanno vissuto alla grande, hanno sperperato?
Magari pensa ai dipendenti dell’Alcoa, dell’Ilva, ai cassintegrati della Fiat illusi da Sergio Marchionne che,
per la cronaca, ha incassato 17 milioni di euro lo scorso anno, o ai 40 milioni di liquidazione di Alessandro Profumo da Unicredit?
Non bisogna cadere nella facile demagogia.
Stiamo ai fatti.
Lavoratori, pensionati, precari e disoccupati non hanno certo vissuto al di sopra delle loro possibilità.
segue
-
- Messaggi: 3973
- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: La Questione Monti
La Banca d’Italia ha detto che il potere d’acquisto dei salari è praticamente fermo da quindici anni, la politica dei redditi del 1992-93 si è risolta in un impoverimento di operai, impiegati, pensionati.
Negli ultimi vent’anni quote crescenti di Pil, in Italia e in Occidente, sono state trasferite dai salari a favore dei profitti e della rendita finanziaria.
Se c’è qualcuno che ha vissuto fin troppo bene bisogna andare a cercarlo tra i partecipanti al Workshop Ambrosetti, tra i banchieri e i manager delle stock options miliardarie, tra gli immobiliaristi, gli speculatori finanziari e, certo, anche in un pezzo della politica e dell’amministrazione statale.
Bisognerebbe chiedere un parere all’economista Mario Deaglio, che accompagna la moglie, il ministro degli esodati Elsa Fornero, ma se la cava precisando che «mi occupo solo di questioni internazionali».
Tutti vogliono Monti, dunque.
Ma se si guarda in profondità alle motivazioni di questa scelta da parte di imprese, banche e finanza si individua non solo un apprezzamento per l’efficiente tecnocrazia dei prof, ma anche uno spirito di rivalsa verso la politica,
una condanna definitiva dei partiti senza alcuna distinzione,
quasi a volersi autoassolvere dai disastri combinati in questi anni per scaricare sui soliti - le famiglie, il lavoro dipendente, i giovani - il costo della crisi.
È la solita storia, non cambia mai nulla.
A Villa D’Este, anno dopo anno, si sentono le medesime litanie.
Una volta quando Gianni Agnelli arrivava con l’elicottero e Carlo De Benedetti era in forma si potevano almeno scatenare fior di polemiche.
Monti c’è sempre stato:
fino allo scorso anno conduceva con Sergio Romano i lavori, ora fa il premier.
Per il dottor Ambrosetti è come aver vinto alla lotteria.
«Quest’anno - dice l’uomo dei media Carlo Bruno - ci sono 490 tra giornalisti e cameramen, se l’anno prossimo supero i 500 mi faccio dare un premio».
Il più in forma, come sempre, è l’ottantenne Simon Peres, presidente d’Israele.
Si gusta un bicchiere di vino bianco sulla terrazza e osserva un’inquietante ragazza di colore sotto il flash di Chi, il settimale della Mondadori.
«Quante foto hai scattato?»
chiediamo al fotografo.
«Ieri 800 scatti, oggi di più.
Anche la figlia di Monti».
Però.
http://www.unita.it/italia/ecco-perche- ... 454?page=3
Negli ultimi vent’anni quote crescenti di Pil, in Italia e in Occidente, sono state trasferite dai salari a favore dei profitti e della rendita finanziaria.
Se c’è qualcuno che ha vissuto fin troppo bene bisogna andare a cercarlo tra i partecipanti al Workshop Ambrosetti, tra i banchieri e i manager delle stock options miliardarie, tra gli immobiliaristi, gli speculatori finanziari e, certo, anche in un pezzo della politica e dell’amministrazione statale.
Bisognerebbe chiedere un parere all’economista Mario Deaglio, che accompagna la moglie, il ministro degli esodati Elsa Fornero, ma se la cava precisando che «mi occupo solo di questioni internazionali».
Tutti vogliono Monti, dunque.
Ma se si guarda in profondità alle motivazioni di questa scelta da parte di imprese, banche e finanza si individua non solo un apprezzamento per l’efficiente tecnocrazia dei prof, ma anche uno spirito di rivalsa verso la politica,
una condanna definitiva dei partiti senza alcuna distinzione,
quasi a volersi autoassolvere dai disastri combinati in questi anni per scaricare sui soliti - le famiglie, il lavoro dipendente, i giovani - il costo della crisi.
È la solita storia, non cambia mai nulla.
A Villa D’Este, anno dopo anno, si sentono le medesime litanie.
Una volta quando Gianni Agnelli arrivava con l’elicottero e Carlo De Benedetti era in forma si potevano almeno scatenare fior di polemiche.
Monti c’è sempre stato:
fino allo scorso anno conduceva con Sergio Romano i lavori, ora fa il premier.
Per il dottor Ambrosetti è come aver vinto alla lotteria.
«Quest’anno - dice l’uomo dei media Carlo Bruno - ci sono 490 tra giornalisti e cameramen, se l’anno prossimo supero i 500 mi faccio dare un premio».
Il più in forma, come sempre, è l’ottantenne Simon Peres, presidente d’Israele.
Si gusta un bicchiere di vino bianco sulla terrazza e osserva un’inquietante ragazza di colore sotto il flash di Chi, il settimale della Mondadori.
«Quante foto hai scattato?»
chiediamo al fotografo.
«Ieri 800 scatti, oggi di più.
Anche la figlia di Monti».
Però.
http://www.unita.it/italia/ecco-perche- ... 454?page=3
-
- Messaggi: 2102
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:29
Re: La Questione Monti
monti, fornero, passera, eccetera...
State leggendo? Bene.
Il mio sogno è che finiate tutti ai lavori socialmente utili. Assistenza agli anziani PENSIONATI che avete massacrato, per esempio.
Spero di vederlo realizzato.
State leggendo? Bene.
Il mio sogno è che finiate tutti ai lavori socialmente utili. Assistenza agli anziani PENSIONATI che avete massacrato, per esempio.
Spero di vederlo realizzato.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
E’ tornata l’Unione sovietica, non si idolatra più Stalin ma Monti.
Sondaggio del Corriere della Sera.
Mario Monti: «È vero, per risanare abbiamo aggravato la crisi, ma andava fatto». Siete d’accordo?
• Sì
58.3%
• No
41.7%
Tocca alle corazzate di destra riportare la notizia, anche se con le solite esagerazioni di parte
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=5
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=6
I “”moderati”” della Prava invece la notizia la nascondono.
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=0
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=1
Sondaggio del Corriere della Sera.
Mario Monti: «È vero, per risanare abbiamo aggravato la crisi, ma andava fatto». Siete d’accordo?
• Sì
58.3%
• No
41.7%
Tocca alle corazzate di destra riportare la notizia, anche se con le solite esagerazioni di parte
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=5
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=6
I “”moderati”” della Prava invece la notizia la nascondono.
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=0
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... pdfIndex=1
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: La Questione Monti
MONTI NON SMONTA: DOPO DI ME, IL PEDILUVIO! - IL PREMIER COL “WASHINGTON POST” RIVELA: “IL FUTURO POLITICO SU CUI MI CONCENTRO FINISCE IN PRIMAVERA” - MA MICA ESCLUDE UN RUOLO IN SEGUITO: “SPERO CHE I NOSTRI SFORZI NON SIANO VANIFICATI. È STATO DIFFICILE CHIEDERE SACRIFICI, MA MENO PER NOI CHE SIAMO TECNICI”…
1 - GOVERNO: MONTI, NON HO ANCORA RIFLETTUTO SU MIO FUTURO
(ASCA) - ''Davvero non ho ancora riflettuto su questo argomento. Sono stato cosi' impegnato a governare il Paese in questi mesi difficili''. Il premier Mario Monti, in un'intervista al Washington Post concessa lo scorso weekend a Cernobbio, risponde cosi' a una domanda sul suo futuro e sulla possibilita' che gli venga chiesto, alle prossime elezioni, da una coalizione di partiti di rimanere alla guida del governo. ''Il mio futuro politico su cui mi concentro termina nella primavera del prossimo anno con le elezioni. Io considero il mio impegno politico imprevisto come di breve durata, e voglio portare a compimento il bene del Paese'', aggiunge Monti.
3 - MONTI, SPERO NOSTRI RISULTATI NON SARANNO VANIFICATI
(AGI) - "Certamente sono preoccupato di questo, spero che cio' non avverra' perche' i politici hanno avuto il tempo di riflettere e stanno lavorando per il loro rinnovamento". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, rispondendo ad una domanda del Washington Post se sia preoccupato che i risultati del suo Governo possano essere persi con la fine della sua permanenza alla guida dell'esecutivo. "Anche l'Italia, come altre nazioni - aggiunge - sta lavorando sotto i vincoli europei che limitano il grado di politiche fantasiose che un nuovo Governo o Parlamento puo' introdurre".
4 - MONTI, DOLOROSO CHIEDERE SACRIFICI,MA PER NOI MENO DIFFICILE
(ANSA) - ''Non ho esitato ad accettare l'incarico di premier quando mi e' stato proposto'', ma ''e' doloroso per il governo imporre pesanti sacrifici e per i cittadini compierli''. ''Ma se fossimo un normale governo politico sarebbe ancora piu' difficile. Ed e' per questo che e' importante per me ed i miei ministri prendere le distanze da ogni speculazione sul nostro futuro''. Lo afferma il premier Mario Monti in un'intervista al Washington Post rilasciata a Cernobbio.
1 - GOVERNO: MONTI, NON HO ANCORA RIFLETTUTO SU MIO FUTURO
(ASCA) - ''Davvero non ho ancora riflettuto su questo argomento. Sono stato cosi' impegnato a governare il Paese in questi mesi difficili''. Il premier Mario Monti, in un'intervista al Washington Post concessa lo scorso weekend a Cernobbio, risponde cosi' a una domanda sul suo futuro e sulla possibilita' che gli venga chiesto, alle prossime elezioni, da una coalizione di partiti di rimanere alla guida del governo. ''Il mio futuro politico su cui mi concentro termina nella primavera del prossimo anno con le elezioni. Io considero il mio impegno politico imprevisto come di breve durata, e voglio portare a compimento il bene del Paese'', aggiunge Monti.
3 - MONTI, SPERO NOSTRI RISULTATI NON SARANNO VANIFICATI
(AGI) - "Certamente sono preoccupato di questo, spero che cio' non avverra' perche' i politici hanno avuto il tempo di riflettere e stanno lavorando per il loro rinnovamento". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, rispondendo ad una domanda del Washington Post se sia preoccupato che i risultati del suo Governo possano essere persi con la fine della sua permanenza alla guida dell'esecutivo. "Anche l'Italia, come altre nazioni - aggiunge - sta lavorando sotto i vincoli europei che limitano il grado di politiche fantasiose che un nuovo Governo o Parlamento puo' introdurre".
4 - MONTI, DOLOROSO CHIEDERE SACRIFICI,MA PER NOI MENO DIFFICILE
(ANSA) - ''Non ho esitato ad accettare l'incarico di premier quando mi e' stato proposto'', ma ''e' doloroso per il governo imporre pesanti sacrifici e per i cittadini compierli''. ''Ma se fossimo un normale governo politico sarebbe ancora piu' difficile. Ed e' per questo che e' importante per me ed i miei ministri prendere le distanze da ogni speculazione sul nostro futuro''. Lo afferma il premier Mario Monti in un'intervista al Washington Post rilasciata a Cernobbio.
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Google [Bot] e 2 ospiti