Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Per la premiata salumeria ABC, il problema principale è il loro posto di lavoro nella casta. A partire da Lettino nipote e i pepponi con la loro legge elettorale con il premio di maggioranza a "Er più".


ISTAT
Giovani, crollo degli under 35 occupati:
sono 1,5 milioni in meno in 5 anni, -20%

I giovani occupati sono diminuiti di quasi un milione
e mezzo di unità rispetto allo stesso periodo del 2007



(Ansa)
Nel secondo trimestre 2012 i giovani occupati, tra i 15 e i 34 anni, sono diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (-1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007, passando da 7 milioni 333 mila a 5 milioni 876 mila, con un crollo del 19,9%. È la fotografia dei giovani italiani scattata dall'Istat: sin da quando è iniziata la crisi, fa sapere l'istituto nazionale di statistica, gli under 35 sono stati colpiti direttamente con un vero e proprio crollo dei giovani che possono contare su un posto di lavoro.
IL TRIMESTRE - Una tendenza confermata anche nel secondo trimestre del 2012: basti pensare che l'anno prima, tra aprile e giugno 2011 gli occupati 15-34enni erano ancora in grado di superare la soglia dei sei milioni (6.106.000). Sempre dai dati Istat emerge una tendenza opposta per gli occupati nella classe d'età tra i 55 e i 64 anni, che sono aumentati del 26% nell'arco di cinque anni, dal secondo trimestre del 2007 al 2012. Nel dettaglio, gli occupati più adulti (55-64 anni) sono saliti di 626 mila unità, passando da 2 milioni 403 mila del 2007 a 3 milioni 29 mila del 2012. Nel giro di un solo anno, dal secondo trimestre del 2011 allo stesso periodo del 2012, il rialzo è stato di 226 mila unità (+8%).

Redazione Online
2 settembre 2012 | 16:16
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Corriere.it
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Commento di un lettore del Corriere:

X Grisly
02.09|23:55 Paulthesailor
Io lavoro in Africa (Ruanda) da 6 mesi e mi trovo benissimo. Da qui sembrate voi quelli del terzo Mondo e la cosa ha veramente del grottesco. Possibile che i famosi "professori" non sappiano che è il popolo che manda avanti l'economia e se uno lo tartassa si ferma tutto? Perfino il Principe De Curtis sarebbe stato più adatto a mandare avanti questo Paese...
erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

La legge elettorale è calibrata esattamente sui numeri per poter vincere.

Accordi di alleanze senza programmi condizionano le regole elettorali, é come giocare a briscola ...e fare le regole dopo aver distribuito le carte.

Secondo una indicazione (europea?) di buon senso, non si dovrebbe fare una legge elettorale se manca meno di un anno alle elezioni.

I parlamentari che stanno provando a fare la nuova legge elettorale sono gli stessi che hanno votato la legge vigente, definita
porcata, questi, non è escluso... che possano riuscire a farne un'altra peggiore.
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Prodi: «Alle primarie non farò
campagna per nessuno»


3 settembre 2012

«Certo che voterò alle primarie, ci mancherebbe, ma sarà un voto riservato e non farò campagna elettorale per nessuno»: così Romano Prodi in un colloquio con il Corriere della Sera. «Non desidero entrare nella contesa: in politica o si sta dentro o si sta fuori, non in mezzo all'uscio» dice il Professore, 73 anni, in partenza per Pechino dove terrà lezioni e conferenze alla Business School per una decina di giorni. Poi il rientro in Italia. In tempo per le primarie. Su cui manda un messaggio: «Non è un problema di numero degli sfidanti. Chiunque può alzare un dito e dire 'sono più bravo degli altri', l'importante è che la gara sia vera con regole uguali per tutti e un solo giudice: l'elettore».

Uno strumento che però potrebbe essere «svuotato». Dipenderà anche dalla riforma elettorale, afferma Prodi: «Se alla fine per convenienze e interessi incrociati dei partiti si arriverà a un modello elettorale di tipo proporzionale, allora lo strumento delle primarie sarà inevitabilmente svuotato: a che servirebbe chiamare il popolo del centrosinistra a scegliere il candidato premier del partito se poi la formula di governo viene delegata alla trattativa fra le forze politiche e solo dopo le elezioni?» Quindi il monito: «Mai come in questo momento ritengo che il Pd debba muoversi verso una riforma elettorale coerente con la decisione di svolgere le primarie. Sono giorni decisivi, guai a sbagliare».

Prodi vagheggiava il modello a doppio turno alla francese («Sarebbe stata la salvezza del paese»), ma di necessità virtù, appoggia ora il vecchio Mattarellum come «Il male minore», maggioritario al 75% e il resto proporzionale.

http://www.unita.it/italia/prodi-votero ... o-1.442740
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

I numeri sono sempre più da ecatombe.

Ma mi chiedo .... dove sono i movimenti studenteschi-giovanili?
non dovrebbero inondare le piazze?

dov'è la "lotta" di queste categorie ?

finchè c'è play station c'è speranza? scusate la "cattiveria" ma per essere i protagonisti della tragedia che si sta finendo di consumare mi sembrano anche loro belli addormentati !
Maucat
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

Io all'età loro negli anni '70 di casino ne ho fatto un bel po' insieme ai miei coetanei anche se purtroppo è servito a poco e niente ma almeno ci abbiamo provato... Oggi sono tutti lobotomizzati, pensano solo al look, al capo firmato, all'ultima diavoleria elettronica... che pena...!!!
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:I numeri sono sempre più da ecatombe.

Ma mi chiedo .... dove sono i movimenti studenteschi-giovanili?
non dovrebbero inondare le piazze?

dov'è la "lotta" di queste categorie ?

finchè c'è play station c'è speranza? scusate la "cattiveria" ma per essere i protagonisti della tragedia che si sta finendo di consumare mi sembrano anche loro belli addormentati !
No, non si tratta di “cattiveria” ma di semplice analisi sociologica.

finchè c'è play station c'è speranza, …ed altro, molto altro……………


A loro difesa posso dire che tutta la responsabilità non è loro, ma dei loro genitori in senso particolare e generale.

Da queste parti sono discorsi che si fanno da tempo. Osservando il comportamento, credo di poter affermare in tutta tranquillità che i genitori che subiscono le varie influenze proposte dalla pubblicità e della competizione sociale, non possono dare un’impronta diversa da quella che danno ai figli.

Qualcosa si è rotto già con la mia generazione, che non ha saputo trasmettere i fondamentali della vita su questo pianeta.

Esempio.

Suonare i campanelli di un condominio è stata l’attrazione dell’età prima di quella della stupidera. Però se ti capitava di prenderti un ceffone da un condomino che stava dietro di te mentre facevi il tastierista ispirato, te lo tenevi e basta. Avevamo tutti l’accortezza di non andare a raccontarlo a casa, perché il pensiero comune dominante, ci avrebbe sottoposto alla seconda razione di ceffoni. Forse ancora più dolorosi.

Un voto, negativo, o un ceffone da parte dell’insegnante, o in alcuni casi l’uso della bacchetta percossa sulle mani, era anche questo motivo di silenzio, perché in casa non trovavi solidarietà. La generazione dopo la mia ha ribaltato tutto e quelle che seguono vanno a ruota. Un voto negativo o un rimprovero dell’insegnante al pargolo, fanno scattare la molla ai genitori che si precipitano a scuola con la tuta mimetica e il bazooka.

Sbagliati i primi metodi correttivi, come sono sbagliati i secondi assalti all’arma bianca. L’uso del cervello per trovare una via di mezzo è severamente proibito.

Si, fa veramente paura questo vuoto delle nuove generazioni che non vedono compromesso il loro futuro. In questi giorni osservando sul Fatto Quotidiano le reazioni agli articoli su Bersani o su Grillo, ho visto scatenarsi l’inferno. Il numero degli interventi è molto alto, arrivano a vagonate di trenta, quaranta. E alla fine stanno riproducendo sulla tastiera e sullo schermo gli stessi identici conflitti tra democristiani e comunisti di oltre mezzo secolo fa. Una riedizione dei fans di Peppone contro quelli di Don Camillo riveduti e corretti ai temi e agli attori di oggi. Ho tentato di introdurre il confronto politico, ma non serve. Le frustrazioni sono tante e la rete diventa un’eccellente “sfogatoio”.

Quando accenno alla possibilità di una futura guerra civile, non è certo un divertimento. Ma questi vuoti, questa mancanza di reazione, soprattutto giovanile, prima di far precipitare tutto in un gran botto, fanno parte dei dati unidirezionali a corredo.
Maucat
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Iscritto il: 19/04/2012, 12:04

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

Sono parzialmente d'accordo... io ho avuto i figli a 40 anni e passa quindi mi trovo a confrontarmi con genitori in media più giovani di me di almeno 10 anni ed è un dramma... I miei figli hanno, per fortuna, un modo di pensare diverso vedendo l'esempio mio e della madre (che viene dall'est Europa ed è tosta cresciuta in un mondo dove era difficile andare avanti...) da quello dei loro amichetti che invece vengono cresciuti in famiglie dedite al consumismo più sfrenato e stupido, dove leggere un libro o ascoltare un disco serio che non sia di moda è pura utopia, dove vedere un documentario in TV è follia, dove la parola culture è cancellata dal loro dizionario, dove si insegna solo ad essere "furbi" e si venerano modelli di tale furbizia, dove si è tutti figli di papà che eludendo le tasse si è guadagnato molto più del lecito...
E i risultati nelle menti dei loro figli si vedono già a poco più di 10 anni... stanno rovinando un'altra generazione dopo la loro...
Io spero solo di riuscire a mantenere nella testa dei miei figli accesa quella fiammella che mio padre coltivò nella mia...
lucfig
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da lucfig »

Condivido con quello che ha detto Camillo, mia moglie che insegna alle medie si confida molte volte del disagio che ha nel rapporto con i genitori, quest'ultimi sono diventati da alleati dei professori a tutori senza se e senza ma dei propri pargoli. Questo soprattutto per le famiglie italaine, mentre nelle famiglie di extra-comunitarie ancora c'è questa alleanza. Risultato? I figli di quest'ultimi sono più attenti e più bravi a scuola.

Inoltre aggiungiamo la TV. I modelli che i programmi televisivi bombardano nelle menti dei nostri pargoli, fin dalla prima età. George Orwell aveva ragione nel libro profetico 1984, la TV ci condiziona a tal punto che si pensa che un ragazzo che studia è uno stupido, mentre chi "sega a scuola" è uno furbo.

Il danno del berlusconismo è soprattutto questo modello di vita che ci ha "imposto" con le sue TV Comemrciali (e la RAI a suo seguito). L'egoismo e materialismo totale del modello berlusconi ormai è entrato nel nostro DNA senza che gli enti morali (Chiesa e Partiti) abbiano mosso un dito, e non a caso questi ormai sono in profonda crisi.

Ecco perché la nascita del M5S diventa forse l'unica speranza di una "rivoluzione culturale" di un mondo più umano, meno materialista, ed ecco perché il mondo reazionario attacca ogni giorno questi principi di riappropriazione dei diritti e doveri.

Dobbiamo tenere duro, perché come nel primo millennio un pugno di persone ha lottato contro l'oscurantismo, così nel secondo milelnnio bisogna ridare di nuovo all'uomo la sua collocazione verso la società.

Come sempre la Storia si ripete.
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Maucat ha scritto:Sono parzialmente d'accordo... io ho avuto i figli a 40 anni e passa quindi mi trovo a confrontarmi con genitori in media più giovani di me di almeno 10 anni ed è un dramma... I miei figli hanno, per fortuna, un modo di pensare diverso vedendo l'esempio mio e della madre (che viene dall'est Europa ed è tosta cresciuta in un mondo dove era difficile andare avanti...) da quello dei loro amichetti che invece vengono cresciuti in famiglie dedite al consumismo più sfrenato e stupido, dove leggere un libro o ascoltare un disco serio che non sia di moda è pura utopia, dove vedere un documentario in TV è follia, dove la parola culture è cancellata dal loro dizionario, dove si insegna solo ad essere "furbi" e si venerano modelli di tale furbizia, dove si è tutti figli di papà che eludendo le tasse si è guadagnato molto più del lecito...
E i risultati nelle menti dei loro figli si vedono già a poco più di 10 anni... stanno rovinando un'altra generazione dopo la loro...
Io spero solo di riuscire a mantenere nella testa dei miei figli accesa quella fiammella che mio padre coltivò nella mia...
Con le generazioni che cambiano comportamento rispetto a quelle precedenti non intendevo dire che tutti i componenti di quella generazione mutavano comportamento. Il fenomeno avviene per gradi ma in progressione. Quelli della generazione di mio padre avevano tutti lo stesso modo di pensare su determinate cose in riguardo all’educazione dei figli, mentre la generazione che mi precede, quella ora in uscita, ha cominciato ad allentare un poco la presa. La mia un poco ancora di più e via via progressivamente fino a diventare minoranza. Questo non significa che una fascia di persone non abbia continuato, o cercato di mantenere modi di interpretare la vita secondo alcuni canoni. Solo che il progressivo allargamento generazionale ha provocato:

. I miei figli hanno, per fortuna, un modo di pensare diverso vedendo l'esempio mio e della madre (che viene dall'est Europa ed è tosta cresciuta in un mondo dove era difficile andare avanti...) da quello dei loro amichetti che invece vengono cresciuti in famiglie dedite al consumismo più sfrenato e stupido, dove leggere un libro o ascoltare un disco serio che non sia di moda è pura utopia, dove vedere un documentario in TV è follia, dove la parola culture è cancellata dal loro dizionario, dove si insegna solo ad essere "furbi" e si venerano modelli di tale furbizia, dove si è tutti figli di papà che eludendo le tasse si è guadagnato molto più del lecito...


Chi fa l’educatore oggi e intende dare un indirizzo diverso da quello del consumismo sfrenato, dell’esibizione continua del “io posso e tu no”, deve fare un lavoro quasi doppio rispetto ai genitori della generazione di mio padre, perché allora bastava un insegnamento e finiva lì. Oggi invece i genitori si devono impegnare a corazzare i propri figli immersi in un sistema che promuove fino all’esasperazione il possesso delle cose e la competizione tra ragazzi. Renderli forti quando si trovano in mezzo a coetanei fortemente competitivi e con tutto a disposizione non è certamente un compito facile. I ragazzi poi sanno essere anche crudeli e saper reggere il confronto di chi “provoca” non è certo cosa facile.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

lucfig ha scritto:Condivido con quello che ha detto Camillo, mia moglie che insegna alle medie si confida molte volte del disagio che ha nel rapporto con i genitori, quest'ultimi sono diventati da alleati dei professori a tutori senza se e senza ma dei propri pargoli. Questo soprattutto per le famiglie italaine, mentre nelle famiglie di extra-comunitarie ancora c'è questa alleanza. Risultato? I figli di quest'ultimi sono più attenti e più bravi a scuola.

Inoltre aggiungiamo la TV. I modelli che i programmi televisivi bombardano nelle menti dei nostri pargoli, fin dalla prima età. George Orwell aveva ragione nel libro profetico 1984, la TV ci condiziona a tal punto che si pensa che un ragazzo che studia è uno stupido, mentre chi "sega a scuola" è uno furbo.


Il danno del berlusconismo è soprattutto questo modello di vita che ci ha "imposto" con le sue TV Comemrciali (e la RAI a suo seguito). L'egoismo e materialismo totale del modello berlusconi ormai è entrato nel nostro DNA senza che gli enti morali (Chiesa e Partiti) abbiano mosso un dito, e non a caso questi ormai sono in profonda crisi.

Ecco perché la nascita del M5S diventa forse l'unica speranza di una "rivoluzione culturale" di un mondo più umano, meno materialista, ed ecco perché il mondo reazionario attacca ogni giorno questi principi di riappropriazione dei diritti e doveri.

Dobbiamo tenere duro, perché come nel primo millennio un pugno di persone ha lottato contro l'oscurantismo, così nel secondo milelnnio bisogna ridare di nuovo all'uomo la sua collocazione verso la società.

Come sempre la Storia si ripete.
La parte più difficile è capire come si possa fermare il fenomeno e tornare indietro su punti di equilibrio più decenti.

E come sempre mi sembra un treno che lanciato alla massima velocità in cui si siano rotti i freni.

Non dico come la penso in proposito per non rovinare la giornata a nessuno.
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