Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
La classe politica non sa più come salvarsi
di Lidia Ravera | 7 agosto 2012
Dicono che è colpa di Beppe Grilloma Grillo è un effetto, non una causa. La causa sono “loro”, la classe dirigente politica di questo Paese, certo non tutti, ma una parte consistente. Hanno tramato, approfittato, rubato. Hanno lavorato per se stessi. E il risultato è questa crisi dolorosa che tutti, chi più chi meno, stiamo pagando. Dovevano gestire l’Azienda Italia: l’hanno portata sull’orlo del fallimento.
Gli italiani non hanno più fiducia in loro: è tanto strano? No, è ovvio e inevitabile. Inutile quindi cercare soluzioni di fantasia: proviamo con le liste civiche, proviamo coi tecnici, coi pompieri, coi panettieri, coi preti. Proviamoci addirittura con le donne. Un terzo meno due sedicesimi. Quota qua quota là. Alleiamoci con questi, facciamoci belli con quelle. Tanto poi, sotto sotto, siamo sempre noi.
Striscia per il Paese un’ansia di occultamento. Gli smascherati cercano nuove maschere. Hanno capito che se continuano a essere come sono sempre stati, non saranno votati. E cercano disperatamente una giubba nuova. Che non puzzi di muffa, che non sia riconoscibile all’odore. Allora meglio i sindaci, che stanno sul territorio, che li puoi giudicare. Per quello che hanno fatto o rimosso. Non per quello che fanno finta di pensare.
Il Fatto Quotidiano, 7 agosto 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... 8.facebook
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Grillo è l'effetto e non la causa.
Di un fiume l'esondazione è l'effetto di una portata d'acqua straordinaria e di argini non sufficientemente solidi.
di Lidia Ravera | 7 agosto 2012
Dicono che è colpa di Beppe Grilloma Grillo è un effetto, non una causa. La causa sono “loro”, la classe dirigente politica di questo Paese, certo non tutti, ma una parte consistente. Hanno tramato, approfittato, rubato. Hanno lavorato per se stessi. E il risultato è questa crisi dolorosa che tutti, chi più chi meno, stiamo pagando. Dovevano gestire l’Azienda Italia: l’hanno portata sull’orlo del fallimento.
Gli italiani non hanno più fiducia in loro: è tanto strano? No, è ovvio e inevitabile. Inutile quindi cercare soluzioni di fantasia: proviamo con le liste civiche, proviamo coi tecnici, coi pompieri, coi panettieri, coi preti. Proviamoci addirittura con le donne. Un terzo meno due sedicesimi. Quota qua quota là. Alleiamoci con questi, facciamoci belli con quelle. Tanto poi, sotto sotto, siamo sempre noi.
Striscia per il Paese un’ansia di occultamento. Gli smascherati cercano nuove maschere. Hanno capito che se continuano a essere come sono sempre stati, non saranno votati. E cercano disperatamente una giubba nuova. Che non puzzi di muffa, che non sia riconoscibile all’odore. Allora meglio i sindaci, che stanno sul territorio, che li puoi giudicare. Per quello che hanno fatto o rimosso. Non per quello che fanno finta di pensare.
Il Fatto Quotidiano, 7 agosto 2012
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Grillo è l'effetto e non la causa.
Di un fiume l'esondazione è l'effetto di una portata d'acqua straordinaria e di argini non sufficientemente solidi.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
l'abbiamo inventata noi cittadini la parola parentopoli?
Oltre a rubare ed il resto sia i politici e i burocrati messi tipo Finmeccanica con pure la moglie.Bene o male hanno sistemato mogli e figli.
Altri pure nipoti ecc....nei vari comparti della sanità università eccc.....
Devono andare a lavorare sul serio questi personaggi. Ne hanno aprofittato della democrazia (LORO) ,Se fossero stati in Unione Sovietica, sarebbero in siberia a raccogliere patate.E il rancio proporzionato al loro raccolto.
Ma questo è il paese degli impuniti.A questo punto anche quelli onesti sono complici.Non avendo denunciato apertamente l'andazzo, o almeno si dovevano dimettere.
Ciao
Paolo11
Oltre a rubare ed il resto sia i politici e i burocrati messi tipo Finmeccanica con pure la moglie.Bene o male hanno sistemato mogli e figli.
Altri pure nipoti ecc....nei vari comparti della sanità università eccc.....
Devono andare a lavorare sul serio questi personaggi. Ne hanno aprofittato della democrazia (LORO) ,Se fossero stati in Unione Sovietica, sarebbero in siberia a raccogliere patate.E il rancio proporzionato al loro raccolto.
Ma questo è il paese degli impuniti.A questo punto anche quelli onesti sono complici.Non avendo denunciato apertamente l'andazzo, o almeno si dovevano dimettere.
Ciao
Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Questo di Lidia Ravera è un altro esempio di donne intelligenti della sinistra italiana.
La Ravera è rimasta sempre la stessa ragazzina ribelle di sempre che si era fatta conoscere al pubblico italiano nel 1976 con il suo libro “Porci con le ali”
Con Concita De Gregorio e Nadia Urbinati rappresentano il meglio del giornalismo al femminile italiano in questo momento.
Ci sta gente che riesce a vedere le cose come stanno, come in questo caso la Ravera, oppure altri che non riescono a vedere o peggio ancora chi fa finta di non vedere.
La Ravera è rimasta sempre la stessa ragazzina ribelle di sempre che si era fatta conoscere al pubblico italiano nel 1976 con il suo libro “Porci con le ali”
Con Concita De Gregorio e Nadia Urbinati rappresentano il meglio del giornalismo al femminile italiano in questo momento.
Ci sta gente che riesce a vedere le cose come stanno, come in questo caso la Ravera, oppure altri che non riescono a vedere o peggio ancora chi fa finta di non vedere.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
POLITICA
M5s, epurati contro Grillo
Presentato un esposto all'Agcom.
Una frattura. E un problema di «rapporti» con lo staff, che caccia attivisti ed eletti in un modo che anche la consigliera comunale Federica Salsi, pur riconoscendo a Grillo il ruolo di garante, ha giudicato «violento e un po’ brutale».
Un caos che è nato dall’amarezza per le tante espulsioni in regione, da quella di Valentino Tavolazzi all’ultima, quella di Filippo Boriani, colpevole di avere già due mandati alle spalle.
GRILLO DAVANTI ALL'AGCOM. Espulsioni che hanno toccato tutte le province bolognesi, e che hanno convinto una parte degli epurati a creare una rete online di ribelli, il Movimento Revolution, che ha deciso addirittura di portare Grillo e Casaleggio davanti all’Agcom. L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un fascicolo sul M5s, per pratica commerciale scorretta e pubblicità non trasparente. Secondo l’esposto il non-partito del blogger genovese, in realtà sarebbe una società di e-commerce (la Casaleggio Associati) e dovrebbe poter essere identificata come tale dal consumatore. In sostanza dietro ci sarebbe né più né meno di un'azienda che ricava un introito attraverso il blog e la vendita di vari prodotti, con tanto di padrone: Casaleggio.
«Il blog Beppegrillo.it non può ritenersi un partito» è scritto nella segnalazione arrivata a Roma «non avendo una struttura gerarchica, e non può ritenersi un movimento politico avendo un proprietario». Il portavoce degli scontenti è Gaetano Vilnò, ex grillino parmense espulso nel 2009, che ha scritto anche una lettera al presidente della Repubblica.
Domenica, 02 Settembre 2012
http://www.lettera43.it/politica/m5s-ep ... 563182.htm
M5s, epurati contro Grillo
Presentato un esposto all'Agcom.
Una frattura. E un problema di «rapporti» con lo staff, che caccia attivisti ed eletti in un modo che anche la consigliera comunale Federica Salsi, pur riconoscendo a Grillo il ruolo di garante, ha giudicato «violento e un po’ brutale».
Un caos che è nato dall’amarezza per le tante espulsioni in regione, da quella di Valentino Tavolazzi all’ultima, quella di Filippo Boriani, colpevole di avere già due mandati alle spalle.
GRILLO DAVANTI ALL'AGCOM. Espulsioni che hanno toccato tutte le province bolognesi, e che hanno convinto una parte degli epurati a creare una rete online di ribelli, il Movimento Revolution, che ha deciso addirittura di portare Grillo e Casaleggio davanti all’Agcom. L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un fascicolo sul M5s, per pratica commerciale scorretta e pubblicità non trasparente. Secondo l’esposto il non-partito del blogger genovese, in realtà sarebbe una società di e-commerce (la Casaleggio Associati) e dovrebbe poter essere identificata come tale dal consumatore. In sostanza dietro ci sarebbe né più né meno di un'azienda che ricava un introito attraverso il blog e la vendita di vari prodotti, con tanto di padrone: Casaleggio.
«Il blog Beppegrillo.it non può ritenersi un partito» è scritto nella segnalazione arrivata a Roma «non avendo una struttura gerarchica, e non può ritenersi un movimento politico avendo un proprietario». Il portavoce degli scontenti è Gaetano Vilnò, ex grillino parmense espulso nel 2009, che ha scritto anche una lettera al presidente della Repubblica.
Domenica, 02 Settembre 2012
http://www.lettera43.it/politica/m5s-ep ... 563182.htm
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Mi pare che Grillo abbia ragione quando dice che stanno facendo di tutto per fregare lui (e secondo me vogliono fregare anche l'Idv). E' evidente.
Ma credo che otterranno l'effetto contrario...
Ma credo che otterranno l'effetto contrario...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Quale sarà il candidato premier del movimento " 5 Stelle" ?
Sono già stati fatti diversi nomi , secondo me quello che potrebbe avere più possibilità è ....Marco Travaglio.
e il Fatto Quotidiano potrebbe essere la grancassa che lo potrebbe sostenere .
Sono già stati fatti diversi nomi , secondo me quello che potrebbe avere più possibilità è ....Marco Travaglio.
e il Fatto Quotidiano potrebbe essere la grancassa che lo potrebbe sostenere .
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Giornata politicamente esplosiva.
Le dichiarazioni di Favia (M5S) faranno discutere parecchio nelle prossime ore
Da PIAZZAPULITA
Le dichiarazioni di Favia (M5S) faranno discutere parecchio nelle prossime ore
Da PIAZZAPULITA
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Favia: “Mi dimetto. Nel M5S il potere è concentrato in poche mani”
Il consigliere dell'Emilia Romagna su facebook fa chiarezza sul fuori onda trasmesso ieri sera a Piazzapulita. Spiega che non era concordato e sottolinea "la mancanza di un network nazionale del movimento dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo". Su Casaleggio: "Rapporti estremamente critici"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | Bologna | 7 settembre 2012
Non ritratta quanto ha dichiarato nel fuori onda, che è “colpa sua” e non è stato concordato in nessun modo. Anche se quelle parole lo porteranno a rassegnare le dimissioni “tra qualche mese”. Poi “saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle”. Le parole di Giovanni Favia che ieri sera sono andate in onda a Piazzapulita lo hanno spinto a fare chiarezza di fronte ai suoi elettori e al movimento e sulla sua pagina Facebook ha fatto chiarezza intorno a quanto ha dichiarato su Roberto Casaleggio. Ci tiene a chiariere che “le liste dell’m5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali”.
E poi puntualizza quanto è stato trasmesso ieri sera da La 7: “Chi è così bravo da poterci dare lezioni? Nel mio sfogo del fuori onda, parlando di assenza di democrazia, non attaccavo il Movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi. Ovvero la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo. Questa falla concentra tutto in poche mani, seppur buone e fidate, generando una contraddizione che spesso sul territorio ci viene rinfacciata. Non è un problema di sfiducia, è un problema d’efficienza, d’organizzazione e di principio. Basta leggere il nostro non-statuto”. Spiega perché finora non aveva parlato in modo altrettanto “chiaro” (“Se di questi ed altri dubbi non ne parlavo in pubblico, è perché, come tanti altri di noi, avevo ed ho fiducia nel superamento di queste criticità, come abbiamo sempre fatto in questi anni, evolvendoci costantemente) e si rimprovera di essersi lasciato “andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici, capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere reazioni esagerate in momenti di tensione”.
Parla anche del suo rapporto con Casaleggio: “Ricordo che a Maggio, mese in cui mi fu fatta l’intervista, il MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna era in ebollizione per l’espulsione di Valentino Tavolazzi di cui io ero un grande amico e che ho visto piangere. I miei rapporti con Gianroberto Casaleggio estremamente critici, anche se la storia è molto lunga. Lo scherzo del destino è che proprio in prima serata mi ero sentito al telefono con lui, per la prima volta chiarendo alcune cose e dopo tanti mesi di chiusura comunicativa e di voci riportate da terzi, che forse hanno scavato ancor più un solco tra noi. Ma oggi è secondario”.
Sulle ‘confidenze’ rilasciate al cronista (Gaetano Pecoraro, ndr), poi, puntualizza: “A prendermela col giornalista sarei ridicolo. La colpa è mia. Due anni in mezzo agli squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento. In questi anni, dando anima e corpo, credo d’aver portato tanta acqua al mulino del movimento. Ieri ne ho fatta drenare un po’. Non avete idea di quanto questo mi colpisca al cuore. Tra qualche mese, come ogni semestre, rassegnerò le mie dimissioni e saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle”.
In rete, già ieri sera, correva il sospetto che quelle parole non fossero un errore dovuto all’ingenuità, ma il consigliere intende mette a tacere qualsiasi sospetto: “E’ fantascienza ed un’offesa all’intelligenza – conclude nel suo messaggio sul social network- pensare che un fuori onda, per me così degradante, potesse essere concordato”.
Il consigliere dell'Emilia Romagna su facebook fa chiarezza sul fuori onda trasmesso ieri sera a Piazzapulita. Spiega che non era concordato e sottolinea "la mancanza di un network nazionale del movimento dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo". Su Casaleggio: "Rapporti estremamente critici"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | Bologna | 7 settembre 2012
Non ritratta quanto ha dichiarato nel fuori onda, che è “colpa sua” e non è stato concordato in nessun modo. Anche se quelle parole lo porteranno a rassegnare le dimissioni “tra qualche mese”. Poi “saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle”. Le parole di Giovanni Favia che ieri sera sono andate in onda a Piazzapulita lo hanno spinto a fare chiarezza di fronte ai suoi elettori e al movimento e sulla sua pagina Facebook ha fatto chiarezza intorno a quanto ha dichiarato su Roberto Casaleggio. Ci tiene a chiariere che “le liste dell’m5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali”.
E poi puntualizza quanto è stato trasmesso ieri sera da La 7: “Chi è così bravo da poterci dare lezioni? Nel mio sfogo del fuori onda, parlando di assenza di democrazia, non attaccavo il Movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi. Ovvero la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo. Questa falla concentra tutto in poche mani, seppur buone e fidate, generando una contraddizione che spesso sul territorio ci viene rinfacciata. Non è un problema di sfiducia, è un problema d’efficienza, d’organizzazione e di principio. Basta leggere il nostro non-statuto”. Spiega perché finora non aveva parlato in modo altrettanto “chiaro” (“Se di questi ed altri dubbi non ne parlavo in pubblico, è perché, come tanti altri di noi, avevo ed ho fiducia nel superamento di queste criticità, come abbiamo sempre fatto in questi anni, evolvendoci costantemente) e si rimprovera di essersi lasciato “andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici, capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere reazioni esagerate in momenti di tensione”.
Parla anche del suo rapporto con Casaleggio: “Ricordo che a Maggio, mese in cui mi fu fatta l’intervista, il MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna era in ebollizione per l’espulsione di Valentino Tavolazzi di cui io ero un grande amico e che ho visto piangere. I miei rapporti con Gianroberto Casaleggio estremamente critici, anche se la storia è molto lunga. Lo scherzo del destino è che proprio in prima serata mi ero sentito al telefono con lui, per la prima volta chiarendo alcune cose e dopo tanti mesi di chiusura comunicativa e di voci riportate da terzi, che forse hanno scavato ancor più un solco tra noi. Ma oggi è secondario”.
Sulle ‘confidenze’ rilasciate al cronista (Gaetano Pecoraro, ndr), poi, puntualizza: “A prendermela col giornalista sarei ridicolo. La colpa è mia. Due anni in mezzo agli squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento. In questi anni, dando anima e corpo, credo d’aver portato tanta acqua al mulino del movimento. Ieri ne ho fatta drenare un po’. Non avete idea di quanto questo mi colpisca al cuore. Tra qualche mese, come ogni semestre, rassegnerò le mie dimissioni e saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle”.
In rete, già ieri sera, correva il sospetto che quelle parole non fossero un errore dovuto all’ingenuità, ma il consigliere intende mette a tacere qualsiasi sospetto: “E’ fantascienza ed un’offesa all’intelligenza – conclude nel suo messaggio sul social network- pensare che un fuori onda, per me così degradante, potesse essere concordato”.
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
mi sembra che questo commento faccia riflettere
guglielmoP 6 minuto fa
dimostrato scientificamente che bisogna rifiutare le telecamere italiane ASSOLUTAMENTE. Riassumiamo, la 7 fa uno "scoop" a MAGGIO... scoop banale: dopo un litigio sotto gli occhi di tutti cercano il fuori onda di uno dei protagonisti che ovviamente si sfoga. Loro, volponi lo sanno (domanda: quanti fuori onda ci potrebbe regalare il PD con tutte le sue correnti? quanti scoop molto più interessanti?)
LA 7 che fa? mandarlo a maggio in cui il litigio è in atto sarebbe stato banale, sarebbe stato chiaro che si trattava di uno sfogo del momento, lo congela e lo manda a tradimento quando le acque sono calme. RIFLETTETE UNA TV HA UNO SCOOP E LO TRASMETTE4 MESI DOPO. E' DAVVERO UNO SCOOP?
guglielmoP 6 minuto fa
dimostrato scientificamente che bisogna rifiutare le telecamere italiane ASSOLUTAMENTE. Riassumiamo, la 7 fa uno "scoop" a MAGGIO... scoop banale: dopo un litigio sotto gli occhi di tutti cercano il fuori onda di uno dei protagonisti che ovviamente si sfoga. Loro, volponi lo sanno (domanda: quanti fuori onda ci potrebbe regalare il PD con tutte le sue correnti? quanti scoop molto più interessanti?)
LA 7 che fa? mandarlo a maggio in cui il litigio è in atto sarebbe stato banale, sarebbe stato chiaro che si trattava di uno sfogo del momento, lo congela e lo manda a tradimento quando le acque sono calme. RIFLETTETE UNA TV HA UNO SCOOP E LO TRASMETTE4 MESI DOPO. E' DAVVERO UNO SCOOP?
Chi c’è in linea
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