From Sicily with love

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camillobenso
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Re: From Sicily with love

Messaggio da camillobenso »

"Lo scalo di Comiso, oltre a promuovere lo sviluppo in un'ottica di sistema integrato con Fontanarossa di un'ampia e strategica zona della Sicilia sud-orientale - evidenziava Bianco- può rivelarsi fondamentale anche per affrontare le emergenze. Con il gruppo dei parlamentari siciliani - conclude-faremo ulteriormente presente la problematica al ministro per la Coesione territoriale''

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http://www.youtube.com/watch?v=wi0PvhE3KKk

Forza Lusi,…Forza Pd….
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Sicilia 2012, la peggio politica
di Roberto Di Caro
Candidati scelti nei corridoi romani. Partiti ormai alla guerra per bande. E tutti pronti a negoziare le alleanze appena chiuse le urne. Ecco che cosa sta succedendo nell'isola a poche settimane dalle regionali



La guerra più aspra, manco a dirlo, se la fanno a sinistra. Rosario Crocetta, candidato Pd e Udc, contro Claudio Fava, in lizza per Sel più Idv: «Fava attacca solo me. Parenti serpenti, i partiti che lo appoggiano hanno conti da regolare: Leoluca Orlando non mi perdona il mio appoggio a Ferrandelli del Pd alle comunali di maggio a Palermo, l'altra sinistra che quattro anni fa lasciai i Comunisti italiani per il Pd. Comunque non credo che le sue liste supereranno lo sbarramento del 5 per cento...». Fava contro Crocetta: «Mica è di sinistra, Crocetta! Fa tintinnare le medagliette dell'antimafia, vanta che da sindaco di Gela ha fatto arrestare centinaia di mafiosi: ma io non concorro a un posto di commissario di polizia, mi candido a presidente della Regione siciliana...».

Non che gli altri scherzino, vedremo. Ma intanto una cosa è chiara in queste elezioni siciliane del 28 ottobre, test decisivo per definire alleanze e strategie alle politiche nazionali 2013: i grandi partiti non hanno ora di meglio che ritrarsi come la marea a Mont Saint Michel. Pronti a tornare e riprendersi l'intera battigia appena vento e flussi cambieranno. Prego, prima lei: così sono nate le candidature, a destra e a sinistra. Chi ha lanciato Crocetta, attuale parlamentare europeo, iscritto al Pd, comunista, gay dichiarato? Pier Ferdinando Casini, accordo romano con Pier Luigi Bersani. Il Pd, spaccato in Sicilia sull'appoggio alla giunta dimissionaria di Raffaele Lombardo e fatto a pezzi alle comunali palermitane dall'immarcescibile Orlando, era pronto a sostenere il segretario regionale Udc Giampiero D'Alìa: un bel centrista appoggiato da tutta la foto di Vasto, ballon d'essai per il futuro governo nazionale. Ma Sel e Idv non ci sono stati. Casini ha buttato dunque nella mischia Crocetta, candidatura forte anche per il filo doppio dell'ex sindaco di Gela con la Confindustria della svolta antimafia di Antonello Montante e Ivan Lo Bello. Funzionerà? «Nel Pd i generali si dicono tutti con lui, ma ancora non sappiamo quante truppe lo seguiranno davvero», è l'incognita nel côté Udc dello staff di Crocetta, palazzo dagli alti soffitti affittato nella centralissima via Belmonte e già affollato di attivisti e giovani.

Prego, prima lei, anche nel centrodestra. Ricordate l'alleanza che nel '94 vinse 61 a 0, Dell'Utri e con lui il giovane Gianfranco Micciché pupillo di Silvio destinato ad allori ministeriali? Oggi, per trovare un candidato con una chance di vincere, il Pdl dei leader nazionali Alfano, Schifani, Prestigiacomo ha dovuto cercarlo nella Destra di Storace: Nello Musumeci, per due lustri presidente della Provincia di Catania, a lungo sotto scorta per minacce mafiose, simbolo tutto rosso («Il colore della passione, degli agrumi di Sicilia...». Anche dei comunisti? «Un ammiccamento, sì, gli elettori di sinistra mi hanno sempre votato»). A maggio candidarlo pareva una provocazione, poi si misero di mezzo gli ex An e i sondaggi favorevoli ed eccolo all'hotel Des Palmes di Palermo, prima della presentazione, a spiegare che «i partiti non sono riusciti a selezionare una classe dirigente o l'hanno fatto a costo di un grave deficit di democrazia interna, l'abolizione del voto di preferenza ha rafforzato le oligarchie ma pesantemente indebolito il rapporto con gli elettori, in questa crisi di credibilità l'uomo conta più dell'appartenenza». Analisi inoppugnabile.

E Micciché? Era il candidato predestinato, nonostante il lungo tira e molla con Berlusconi, da sottosegretario la rottura «quando lui bocciò una mia proposta di legge perché la Lega contraria era un partito e io no», poi la costituzione di Forza del Sud e ora Grande Sud, e intanto con Raffaele Lombardo al governo siciliano e poi contro. Invece Micciché si sfila, si candida presidente, mette fuori i suoi manifesti "Sogno siciliano", con due "o" un po' scappellate che si possono leggere anche "sugnu (sono) siciliano". Musumeci ancora adesso dice di lui: «Mi auguro possa ripensarci», il termine ultimo per le candidature è il 28 settembre. Ma lui, nella sua abitazione palermitana di piazza Politeama tutta affreschi, quadri, Marilyn everywhere e accanto ai futuristi di Mario Schifano il rifacimento con i quattro fratelli Micciché, replica durissimo: «Nello è tutt'altro che una persona di basso livello, ma il contagio con questo Pdl rischia di farlo diventare tale. Spero si salvi dal virus di un partito che era un gioiellino e ora vive solo di imbrogli. Non ho la minima intenzione di fare marcia indietro, sono esaltato e felice, sono l'unico dei candidati che ha un programma vero, e conto di vincere. Futuri accordi? Se necessari, li vedo più facili con Crocetta che con Musumeci...».
:o :cry:

Con Micciché, che già ipotizza «non una coalizione pro tempore ma un soggetto politico autonomista, un partito unico che escluda quelli nazionali», sta Raffaele Lombardo. Il vero convitato di pietra di queste elezioni. Il gran manovratore che in tre anni alla presidenza ha cambiato quattro maggioranze, cinque governi e 34 assessori, riuscendo a spaccare nell'ordine l'Udc, il Pdl, il Pd, il piccolo Fli e alla fine anche il suo Mpa, ora Partito dei Siciliani. Un terremoto in nome dell'autonomia, del milazzismo d'antan, dei tagli obbligati alla sanità e di un diluvio di nomine in ogni ente e consiglio d'amministrazione. Finché due rinvii a giudizio, per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa, non l'hanno costretto alle dimissioni.

Mentre nel suo ufficio catanese pasteggia con un cubetto di parmigiano e un litro di tisana chiedi a Lombardo chi secondo lui gli ha fatto la forca e il suo gioco esce allo scoperto: «Io la forca non me la faccio fare da nessuno: è più prudente fare un passo indietro...». Indietro, non fuori. Anzi. I processi, ora accorpati? «Mi accingo a chiedere il rito abbreviato e l'assoluzione». Lo sproposito dei 18 mila dipendenti regionali? «Duemila meno di quando sono arrivato, e undicimila svolgono funzioni altrove statali». I 26 mila forestali? «Erano 30 mila. Ed equivalgono a duemila a tempo pieno». La Regione sull'orlo del default con un buco di bilancio di 5 miliardi e mezzo, molti di più calcolando i residui attivi di difficile riscossione? «Semplice crisi di liquidità: lo Stato ci versi il miliardo e 200 che ci deve». Il profluvio di nomine un istante prima di lasciare? «Non farle sarebbe stata omissione d'atti d'ufficio! Che mi possono dire, che ho sostituito amici miei con altri amici miei?». Incurante delle nordiste disavventure del Trota, ha deciso di candidare il figlio Toti, universitario 23enne («Bel ragazzo eh, lo voteranno le ragazzine, che dice?»).
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

Sta di fatto che nei sondaggi nessun candidato supera a oggi il 30 per cento, e anche con gli otto consiglieri assegnati al listino del vincente serve il 40 per avere la maggioranza in aula. Chiunque vinca dovrà fare i conti con Lombardo e Micciché. Se no come? E per fare che cosa? Inciampiamo qui in un'altra somiglianza con le giravolte e contorsioni da cui uscirà il dopo Monti. Succede, per esempio, che Crocetta svicoli dalla domanda sulle future alleanze dichiarando: «Perché Monti come governa? Fatica, però i provvedimenti passano. Lo tollerano? E mi farò tollerare anch'io fino al voto nazionale. Poi qual è la classe politica così pazza e autolesionista da andarsene a casa dopo sei mesi?». Non fa una grinza. Ci sarebbero di mezzo i programmi, a dire il vero. Ma qui è Micciché a sorridere: «Sottigliezze! Un partito che fa saltare la propria maggioranza per motivi programmatici ancora lo devo vedere...».

Eppure le distanze ci sono, e non di poco conto. Rifiuti. Distribuzione dei contributi europei. Settori di investimento. «Soldi: questo c'è in ballo. Milioni, miliardi», attacca Claudio Fava. In giro elettorale nella Pachino dei pomodorini d'eccellenza messi in crisi da quelli tunisini spacciati per isolani, tra contadini, Legambiente e Gas che sognano agriturismi e bed&breakfast e si ritrovano discariche d'amianto: «Ma come ti arrivano i turisti se spendi 2 milioni per fantomatici eventi e 2 mila euro in totale per la manutenzione di tutti i musei siciliani? Come ti puoi sviluppare se dei 18 miliardi di Agenda Europa '99-2013 riesci a ottenere un misero 8 per cento e lo sparpagli in 40 mila interventi? Cos'è, la cassette delle questue, il bancomat del clientelismo?». La cosa è talmente evidente che pure Micciché ci punta: «Agricoltura e turismo: per me tutto il resto se ne può pure andare. A Termini Imerese non ci voglio altre auto ma una sfilza di studi cinematografici: modello Vendola, certo. E turismo ricco: ma come si fa, se una burocrazia di sorci dice regolarmente di no a ogni imprenditore che arriva, per il puro piacere del potere di far danni? Derattizzare bisogna. Cacciarli. E passare dall'autorizzazione preventiva al sistema del controllo a posteriori: con chi mi firma questa legge sono pronto ad allearmi». Giriamo subito a Crocetta: «Sì, così mi edificano anche sugli scogli! No, ho io il modo», che sarebbe dire all'esercito di dirigenti, o in tre mesi sblocchi le pratiche o ti licenzio». Suona come il miracolo di santa Rosalia. Ma forse è giusto un miracolo la può salvare, la Sicilia.
myriam
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Re: From Sicily with love

Messaggio da myriam »

Ma dov'è la dignità.... !

Anche la Sicilia avrà il suo «trota»
Raffaele Lombardo candida il figlio Toti
Toti Lombardo, studente di 23 anni, candidato alla regionali dopo l'apparente uscita di scena del padre indagato per mafia
MILANO – «Liberi di crederci» ma anche la Sicilia avrà il suo «trota». Dopo l’apparente uscita di scena del governatore Raffaele Lombardo ora è il turno del figlio. Toti, studente universitario di 23 anni, scende in campo in vista delle prossime elezioni regionali con la lista dell'Mpa che sostiene il candidato presidente Gianfranco Micciché. Lo slogan che ha scelto è appunto «liberi di crederci».
FAMIGLIA IN POLITICA - E così la saga dei Lombardo in politica continua. Alla scorsa tornata elettorale il governatore siciliano fece candidare il fratello Angelo contemporaneamente alle elezioni per la Camera dei Deputati e a quelle per la Regione Siciliana. E, manco a dirlo, con quel cognome pesante Lombardo, Angelo, venne eletto a Roma e Palermo, optando poi per il parlamento nazionale che a differenza di quello regionale concede come benefit anche l’immuinità. Non si sa mai! E in effetti quando nella primavera del 2010 i due fratelli Lombardo rischiarono l’arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa Angelo era paradossalmente più al sicuro del fratello maggiore e dante causa Raffaele.

INDAGINI PER MAFIA - Il rischio manette sembra ormai definitivamente passato, ma non quello del processo per mafia che i due fratelli Lombardo dovranno affrontare dopo che il Gip di Catania ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla procura imponendo l’imputazione coatta. Ma anche se azzoppato Raffaele Lombardo è ancora nel pieno delle forze (politiche) ed anzi molti lo considerano il vero burattinaio delle imminenti elezioni regionali del 28 ottobre prossimo giocando, come nel suo stile, su più tavoli. Anche se ufficialmente appoggia Miccichè i suoi baffetti fanno capolino anche dietro la candidatura di Rosario Crocetta, l'ex sindaco di Gela ed esponente del Pd, partito con il quale negli ultimi anni Lombardo ha governatore la Regione Siciliana dopo aver abbandonato la maggioranza di centro-destra che lo aveva eletto alla Regione. Pare che qualche suo uomo sia infiltrato anche nelle liste che sostengono il candidato del Pdl Nello Musumeci. E in ogni caso le truppe dell'ex governatore sono ancora in grado di determinare l'esito delle prossime elezioni.

MAI CANDIDATO - Ma Lombardo non si accontenta di manovrare dietro le quinte e dunque mette in pista il figlio, studente di giurisprudenza a Roma. Eppure appena qualche mese fa aveva negato categoricamente questa possibilità «È una sciocchezza» rispose a chi gli chiedeva esplicitamente dell'imminente candidatura del figlio. «Non è nei progetti miei, ma soprattutto - spiegò - non è nei progetti di mio figlio, lo dicono solo per fare spaventare i candidati delle nostre liste». Ma evidentemente ha cambiato idea mentre tra i candidati nelle liste dell'ex governatore serpeggia lo spauracchio di restare al palo dovendo contare su un seggio in meno per fare posto al «trota» siciliano.

FIGLIO-EREDE - Non potendo scendere in campo né lui né il fratello ecco dunque venir fuori il figlio Toti, che ha già maturato la sua esperienza elettorale in ambito universitario. Tra i colleghi e coetanei è molto apprezzato per intelligenza, capacità di fare squadra e sicuramente non ha una personalità paragonabile a quella del «trota» Renzo Bossi. Piuttosto sembra un degno erede del padre, capace di prenderne il testimone e gestire il vasto patrimonio di consensi elettorali: con l’occhio sveglio e persino una smaccata somiglianza. Insomma non si tratta di storie di «trota» quanto piuttosto di trame da Vicerè di Sicilia che non mollano mai il potere, anche quando dicono di farlo.

Alfio Sciacca

http://www.corriere.it/politica/12_sett ... 9e76.shtml
mariok

Re: From Sicily with love

Messaggio da mariok »

Ai partiti si portano i fiori

"L'AGCOM ha diramato una nuova direttiva che anticipa i termini della par condicio, ma di fatto vìola gli stessi termini perchè dà indicazioni per invitare soltanto i candidati alla presidenza sostenuti da partiti che sono all'interno del parlamento regionale siciliano, del parlamento nazionale o del parlamento europeo. Il MoVimento 5 Stelle non è attualmente presente in nessuna delle tre strutture amministrative per cui rimaniamo fuori dal secondo confronto che si svolge al Teatro Abc di Catania e che poi verrrà trasmesso in televisione. Ma chi è l'AGCOM? E' l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed è presieduta da un consiglio di amministrazione composto da 5 persone che sono 5 uomini di partito e che sono nominati dai partiti politici. I partiti decidono le regole e decidono che possono partecipare solo loro ai confronti televisivi. Noi portiamo la nostra esperienza fuori parlando con la gente, non abbiamo bisogno della televisione: è la televisione che ha bisogno di noi. Per cui qual è la morale? La morale è che i partiti hanno paura di confrontarsi con i cittadini, hanno paura di confrontarsi con il m5s. I partiti sono tutti MORTI e ai morti si portano i fiori." Giancarlo Cancelleri

http://www.beppegrillo.it/2012/09/ai_pa ... fiori.html
mariok

Re: From Sicily with love

Messaggio da mariok »

massimo gramellini WWW.lastampa.it

20/9/2012

Miccichéde pitagorico




In cerca di tregua ho alzato gli occhi da una foto sbrodolante di Fiorito e ho acceso la tv. Non ho avuto fortuna, stava parlando Miccichè. Si tratta di un ex pubblicitario di Berlusconi che ogni tanto lascia o minaccia di lasciare un partito di Berlusconi per fondarne uno alleato con Berlusconi. Anni fa mi capitò di viaggiargli accanto in aereo da Roma a Palermo. Quando la hostess gli chiese se preferiva lo snack dolce o salato, Miccichè la guardò con stupore e rispose: «Dolce e salato!». Mi parve subito in grado di portare il suo contributo al debito pubblico della Sicilia. Quando toccammo terra, un’auto piena di snack lo prelevò sulla pista. Ieri, ascoltandolo in tv, ho finalmente capito perché aveva avuto tanta fretta di allontanarsi dall’aeroporto. Non ne sopportava l’intestazione a Falcone e Borsellino. Un errore di marketing, secondo Miccichè: il turista che sbarca sull’isola viene indotto a pensare alla mafia e si angustia. E perché mai? Capirei se l’aeroporto portasse il nome di un assessore al traffico, l’atavico problema della Sicilia. Ma la mafia, dolce e salata, continua a operare con inesausta professionalità. E poi quale nome alternativo propone Miccichè? Archimede. Che neppure era palermitano, ma di Siracusa, da lui difesa durante l’assedio dei bisnonni di Fiorito, vestiti da antichi romani come nei festini pagati dalla Regione Lazio.

Vorrei tranquillizzare il novello Archimede e tutti i pitagorici. Falcone e Borsellino rappresentano un’ottima scelta di marketing. I loro nomi non richiamano la mafia, ma qualcosa di talmente nobile che persino Miccichè ne avrà sentito parlare. La legalità.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

gramellini for president !
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Sicilia: Fava (Sel), buona politica e' trasparente. Ecco miei assessori
22 Settembre 2012 - 14:09
(ASCA) - Palermo, 22 set - ''La buona politica deve essere trasparente anche dicendo cio' che vuole fare. Cio' che noi vogliamo fare abbiamo cominciato a spiegarlo presentando questa mattina i primi cinque assessori della squadra''. Lo ha detto Claudio Fava, oggi a Palazzo dei Normanni, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa per presentare la sua squadra di governo, qualora approdasse a Palazzo d'Orleans.

Ecco i componenti: Adriana Laudani, avvocato amministrativista, gia' parlamentare regionale indicata come assessore alla Riforma della Regione, Decentramento e Partecipazione; Lia Fassari, docente di sociologia del lavoro alla Sapienza, indicata ai Saperi, Formazione e Diritto allo studio; Renato Costa, medico, andrebbe a guidare l'assessorato alla Salute; Luca Nivarra, giurista, esponente dei movimenti referendari di Rodota' indicato al Territorio, Ambiente e Beni comuni; Ninni Bruschetta, attore e regista teatrale, indicato alla Cultura.

''I cinque primi esponenti della squadra di governo rappresentano tutti profili alti e competenze specifiche che mettiamo al servizio dei siciliani. Nessuna indicazione di partiti'', ha spiegato Fava. L'esponente di Sel, che e' sostenuto da Idv, Verdi, Prc e il movimento di Rita Borsellino, ha ricordato anche che un altro contributo alla trasparenza e alla partecipazione, in una fase preoccupante di disaffezione dalla politica, e' stato quello di mettere il programma a disposizione dei siciliani sul web. Si tratta di un programma interattivo - ha spiegato - che permettera' a chiunque di valutare e dare il proprio contributo direttamente sul sito. La versione definitiva del programma, prima del voto, verra' licenziata tenendo conto degli arricchimenti offerti dagli elettori.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Bambole ( o meglio PUPI) non c'è una lira :mrgreen: ...maria santissima domani a palemmmo succederà la valleee 8-)

La regione Sicilia non finisce mai di stupire. I dipendenti dell'Assemblea regionale siciliana giovedì 27, giorno di pagamento delle retribuzioni, non percepiranno lo stipendio. I conti di Palazzo dei Normanni sono infatti stati pignorati dai legali di un gruppo di 76 dipendenti ai quali il giudice del lavoro ha riconosciuto scatti di anzianità a partire dal 2005.
- L'amministrazione dell'Assemblea ha diramato una circolare informando i 270 dipendenti che gli stipendi saranno «differiti». Nella storia del Parlamento più antico d'Europa non era mai successo. Il decreto ingiuntivo, che ha congelato i conti correnti, è stato presentato per 24,5 milioni di euro.
corriere della sera
shiloh
Messaggi: 3973
Iscritto il: 21/02/2012, 17:56

Re: From Sicily with love

Messaggio da shiloh »

Elezioni in Sicilia, Fava di Sel
rischia l'esclusione dalla gara
Il ministro dell'Interno: un problema nell'iscrizione alle liste elettorali. Il candidato di Sinistra e Libertà Claudio Fava: «Golpe politico se escluso per un cavillo».

segue al link:

http://www.unita.it/italia/sicilia-al-v ... a-1.449819

*****************************************
incredibile...
questo denuncia,
ancora una volta ,
il dilettantismo di una parte e l'ottusità dell'altra,
perchè se anche fosse confermato lo sbaglio,
non si può escludere un candidato per un cavillo.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

:cry: ......... di nuovo Rita Borsellino noooooooooooooooo :cry:

(ANSA) - PALERMO, 27 SET - Secondo fonti di partito, Claudio Fava avrebbe deciso ritirare la propria candidatura a governatore per evitare di creare problemi alle liste che lo appoggiano e che, in caso di conferma dell'incandidabilita', per la ritardata residenza in Sicilia, anche dopo il voto, sarebbero dichiarate decadute. Al momento le opzioni sarebbero due: un nuovo candidato e preferibilmente una donna (potrebbe essere Rita Borsellino) oppure la candidatura del senatore Idv Fabio Giambrone in ticket con Fava.
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