Uber e i conservatori violenti

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iafran
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Re: Uber e i conservatori violenti

Messaggio da iafran »

Un'altra perla tutta italiana: si privatizzano le aziende statali (previa la socializzazione delle perdite storiche e ... quelle che saranno prodotte dai nuovi "capitani coraggiosi" che li gestiranno), mentre il campo privato (taxi, notariato, farmacie) diventa un circuito chiuso, intoccabile dall'iniziativa privata e dalla legge del libero mercato! :o
Rom
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Re: Uber e i conservatori violenti

Messaggio da Rom »

flaviomob ha scritto:Credo che per comprarsi la licenza accendano un mutuo che li vincolerà per quasi tutta la vita: per questo sono così incazzati quando si parla di liberalizzazioni...
A me sembra che il problema dei tassisti sia lo specchio di quanto siamo messi male, in materia di lavoro, inteso come fenomeno sociale e culturale.
Quello del tassista è un lavoro di bassissimo livello: rispettabile umanamente e utile, ma niente di più.
La sua regolamentazione dovrebbe essere un dettaglio di ordine amministrativo.
Pensare che il tassista, lo scaricatore di cassette al mercato o il friggitore di patatine da McDonald's sia una "scelta" lavorativa dimostra che siamo davvero scivolati nel terzo mondo.
Non dico che la prospettiva dei giovani e meno giovani debba essere quella di fare tutti i fisici nucleari o gli astonomi, o i biologi marini, ma esiste una vasta gamma di professioni intermedie di medio-alto livello tecnologico o culturale, che dovrebbero essere quelle prevalenti in un paese avanzato. Quelle sulle quali si misura l'intervento legislativo della politica, e il rapporto Stato-cittadini.
Invece siamo qui a discutere sui notai, sui tassisti, sui bagnini, sui contratti a tempo (tipo un giorno, o sei ore!) dei camerieri di fast-food, o magari delle hostess e dei pulitori di cessi dell'Expo - a proposito, nella prima manifestazione dell'Expo si scopre che non ci sono i traduttori: se li sono dimenticati, giustamnte, a che servono i traduttori in una manifestazione che prevede arrivi da tutto il mondo?
Ecco, le hostess. Non so a Milano, ma a Roma sono sicuro (diciamo all'ottanta per cento) che la selezione delle hostess per una cosa come l'Expo non sarebbe fatta reclutando le tante ragazze che studiano al liceo linguistico, o alla facoltà di Storia dell'Arte.
Preferisco non dire come immagino che sarebbe fatta ... va be', teniamoci stretti i vestiti: nel migliore dei casi figlie e nipotine, tutt'al più studentelle della Luiss in Scienze delle Comunicazione o in Economia aziendale, elegantissime, capelli vaporosi, tacco 12, praticamente indistinguibili dalle escort che le agenzie forniscono in occasioni come queste ai delegati cinesi in cerca di colore locale.
Eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati. Eravamo bandiere rosse. E avevamo ragione.
flaviomob
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Iscritto il: 08/01/2015, 0:53

Re: Uber e i conservatori violenti

Messaggio da flaviomob »

Esatto e la compravendita delle licenza dimostra l'obsolescenza del nostro paese.

A proposito di Expo: la nuova moda milanese è chiedere ai giovani di lavorarci gratis! Così "fa curriculum". E' un chiaro sintomo che in questo paese non esiste più il sentimento della vergogna e che verso le generazioni più giovani l'irresponsabilità e il disinteresse sono totali.
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