Il manifesto per una nuova politica

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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iospero
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da iospero »

Mi sembra una buona idea .
pancho
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:A quanto risulta dal sito, i contatti nei territori sono ancora pochi, con molte aree totalmente scoperte.

http://www.soggettopoliticonuovo.it/partecipa-contatti/

Potremmo scrivere agli organizzatori come forum interessato all'iniziativa e disponibile a collaborare per estendere la rete.

Che ne dite?
Il sito e' interessante e quindi qualsiasi discussione allargata di questo tipo non fa che accrescere la ns. cultura sia politica che non.
Detto questo bisogna avere sempre l'occhio fermo per non dipenderci in mille rigagnoli che in questo modo annullerebbe tutto il ns. impegno.

un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
mariok

Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da mariok »

Juan, la tua saggezza mi stupisce (piacevolmente)! ;)

Riconosco che almeno da parte mia c'è un'ansia di novità che puo' effettivamente fare l'effetto di cui parli.

Tuttavia, leggendo il manifesto e "il nostro percorso" http://www.soggettopoliticonuovo.it/il-nostro-percorso/ mi sembra di cogliere alcune istanze di quello che poteva essere l'Ulivo e non è stato.

Prima di essere declassato a mero accordo tra partiti, l'Ulivo non era forse il tentativo di nuove forme di partecipazione, elaborazione e confronto che andasse oltre ciò che rimaneva dei vecchi partiti?

Non c'era anche nell'Ulivo il progetto di una diffusione sul territorio di strutture di base alternative alle strutture dei partiti ormai in profonda crisi?

Venendo poi all'attualità, la scelta delle "parole chiave" " Democrazia – lavoro – beni comuni – partecipazione- rottura con il neoliberismo" non è quella che meglio risponde alle priorità del momento e non sono forse queste le grandi assenti da recuperare nel dibattito politico?

A ben guardare, quindi, mi pare che stiamo parlando delle stesse cose che ci spingono a stare qui a discutere ed a cercare nuove strade di rappresentazione di istanze politiche largamente sotto-rappresentate.

Ma forse sto volando troppo con la fantasia... :roll:
iospero
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da iospero »

mariok ha scritto:A quanto risulta dal sito, i contatti nei territori sono ancora pochi, con molte aree totalmente scoperte.

http://www.soggettopoliticonuovo.it/partecipa-contatti/

Potremmo scrivere agli organizzatori come forum interessato all'iniziativa e disponibile a collaborare per estendere la rete.

Che ne dite?
Vedo che la raccolta firme continua a procedere, dal 28/ a oggi ( 8 giorni), sono state raccolte 2826 firme, circa 350 firme al giorno, non sono molte, credo che a livello dei territori sarebbe necessario una migliore organizzazione, la rete è importante, ma la presenza fisica nei territori con banchetti è ancora più necessaria.-
Come Forum certo si potrebbe dare una mano.
Vediamo un po' come vogliono procedere.
antonio77
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da antonio77 »

Propongo di unire questo post con quello di pinorosso stesso argomento
io sono favorevole a dare l' adesione del forum al manifesto, personalmente con alcune criticità.
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IL MANIFESTO PER UN SOGGETTO POLITICO.

Il manifesto per un soggetto politico si aggiunge al submovimento esistente per la creazione di un partito popolare di massa socialista di sinistra.
E’ un fatto assolutamente positivo.
Va evitata la sindrome da SIAMO I PRIMI, PARTIAMO DA ZERO.
No compagni per il manifesto politico non siete i primi :
Da molto tempo vi sono compagni che lavorano al progetto della CASA COMUNE DELLA SINISTRA.
Ci sono compagni di SEL, della sinistra socialista, del melogranorosso.eu, compagni della FED e poi tanti siti e forum da ultimo il forum forumisti per la sinistra (http://forumisti.mondoforum.com).

Il manifesto per un soggetto politico usa un linguaggio innovativo ed è totalmente condivisibile.

Le sette parole chiave del manifesto POSSONO essere :

1) Crisi dei partiti ( organizzazioni di Elite di Potere ).
2) Politica e Democrazia .
3) Poteri sovranazionali non democratici ( esempio BCE ).
4) Riapropriazione dei beni comuni e dei processi comuni.
5) Il partito dei sindaci .
6) Il soggetto nuovo come aggregazione di diversità.
7) ‘ si rompe con questo modello neoliberista che vuole privatizzare a tutti i costi’.

Analizzare il documento richiede molto tempo ed è cosa alquanto complessa.


Condividiamo in tutto il documento ma un documento per essere NUOVO deve essere anche ANTICO.

E SU ANTICO NON CI SIAMO.


a) IL NUOVO SOGGETTO POLITICO E LA FORMA PARTITO.

Il nuovo soggetto politico nasce da una discussione sulla FORMA PARTITO.
Nasce da una teoria del partito, una TEORIA DEL PARTITO non nasce OGGI.
Una moderna TEORIA DEL PARTITO nasce dalla folle modernità Di ROSA LUXEMBURG.
Il partito rete, il partito internet era dentro il cervello politico di Rosa Luxemburg.
Sull’ organizzazione partito il documento è comunque condivisibile.

b) SULLE NUOVE FORME DI DEMOCRAZIA .

Il documento non affronta una questione , gli eletti per SORTEGGIO.
Alcuni esperimenti in Europa devono essere analizzati, contro i politici di professioni e le elite di potere il metodo PARZIALE per sorteggio va analizzato.
Il documento NON affronta la questione delle questioni , LE PRIMARIE.
Eleggere i CONSIGLI DI SORVEGLIANZA o se piace di più i SOVIET con le PRIMARIE significa sviluppare un processo di creazione di democrazie dirette ( vedi post Primarie e consigli e il quaderno numero 2 del manifesto con interventi di Lucio Magri e Rossana Rossanda ) , l’ antico che manca nel documento.
A parte la ‘ dimenticanza’ delle Primarie il documento è molto interessante.


La questione principale che il documento NON affronta è quale modello politico sociale .

Si tratta della questione FONDAMENTALE.

Il modello sociale europeo costituzionalizzato in Europa in particolare Italia e Germania nasce da quella che possiamo chiamare la sintesi marxista-keynesiana.
Credo che sia un grave errore che nel documento non venga mai citato Carlo Marx e non sia mai citato Jhon Maynard Keynes , il grande borghese che ha salvato l’ occidente dalla crisi del 1929.

Nel merito la grande equazione sociale
Prodotto Interno Lordo = Consumi + Investimenti ( + Esportazioni – Importazioni )

In questa formula del sociale vi è la base del modello sociale europeo, l’ incremento del Prodotto Interno Lordo ( con tutti i limiti che conosciamo) aumenta l’ occupazione con l’ obiettivo della BUONA POLITICA della PIENA OCCUPAZIONE.

Ma è vero che lo sviluppo del Prodotto Interno Lordo è in funzione dello sviluppo dell’ occupazione ?

Con Carlo Marx SI , senza Carlo Marx NO.

Il ritorno a Carlo Marx la possiamo dire cosi , l’ economia è una scienza sociale, qui c è la crisi irreversibile del modello neoliberista basato sui mercati.
Qui sta il ritorno al socialismo.

Lo sviluppo del PIL significa sviluppo del CAPITALE SOCIALE e della composizione del capitale, nella relazione SOCIALE tra capitale e lavoro c è lo sviluppo del lavoro e l’ uscita da questa crisi che è la più lunga di tutti i tempi.

Importante è il nesso tra inefficienza ed efficenza una questione nuova ma anche antica affrontata da Bucharin in un breve saggio incredibile per modernità , dopo un approfondito dibattito Bucharin fu fucilato.

Quindi il nuovo , una politica di sviluppo dei Beni Comuni e l’ antico la programmazione economica , le politiche di settori industriali , IL NUOVO MODELLO DI SVILUPPO è la sintesi tra nuovo ed antico di un nuovo soggetto politico.

La sintesi si chiama socialismo
pancho
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Juan, la tua saggezza mi stupisce (piacevolmente)! ;)

Riconosco che almeno da parte mia c'è un'ansia di novità che puo' effettivamente fare l'effetto di cui parli.

Tuttavia, leggendo il manifesto e "il nostro percorso" http://www.soggettopoliticonuovo.it/il-nostro-percorso/ mi sembra di cogliere alcune istanze di quello che poteva essere l'Ulivo e non è stato.

Prima di essere declassato a mero accordo tra partiti, l'Ulivo non era forse il tentativo di nuove forme di partecipazione, elaborazione e confronto che andasse oltre ciò che rimaneva dei vecchi partiti?

Non c'era anche nell'Ulivo il progetto di una diffusione sul territorio di strutture di base alternative alle strutture dei partiti ormai in profonda crisi?

Venendo poi all'attualità, la scelta delle "parole chiave" " Democrazia – lavoro – beni comuni – partecipazione- rottura con il neoliberismo" non è quella che meglio risponde alle priorità del momento e non sono forse queste le grandi assenti da recuperare nel dibattito politico?

A ben guardare, quindi, mi pare che stiamo parlando delle stesse cose che ci spingono a stare qui a discutere ed a cercare nuove strade di rappresentazione di istanze politiche largamente sotto-rappresentate.

Ma forse sto volando troppo con la fantasia... :roll:
Ti ringrazio Mario per la saggezza che mi "affibi" ma non e' altro che un certo buon senso visto la storia della sinistra.
Detto questo colgo in questo tuo messaggio tutto il senso dello. sforzo che ci siamo dati in questo forum e cioe' quello di non diveidere ma di raggruppare tutta quella sinistra ora dispersa esenza alcun progetto condiviso insieme.
Colgo con molta soddisfazione quanto scritto da Castellina che da sempre l'ho considerata un palmo al di sopra di molti altri ora dirigenti PD , oltre ad essere stata(ma lo e' ancora)una gran bella donna.

La mia preoccupazione e' che non ci si incammini verso una strada che, per quanto giusta che sia, e' pur sempre calata dall'alto e il popolo del rinnovamento politico non venga fatto partecipe a tutto questo. Abbiamo bisogno si' di tutto questo ma le modalita' devono essere tali da poter aggregare tutto il popolo della dispora se cosi' si puo' definire un popolo diviso per mille ragioni.
Andiamo avanti si' ma con il passo del piu' ultimo degli ultimi senza correre e senza aver la pretesa di avere la verita' in bocca. Deve essere un processo discusso, condiviso e che possa aggregare il piu' possibile questa marea di gente che non si scorda e non si vergogna del suo passato ma che dal suo passato ne possa trarre ltutta quella parte positiva di un'esperienza vissuta in prima persona e non raccontata da altri.

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
iospero
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Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da iospero »

Letti questi ultimi due interventi ( Il manifesto per un soggetto politico si aggiunge al submovimento esistente per la creazione di un partito popolare di massa socialista di sinistra.) mi sembra ci sia l'idea di fare un soggetto che unisca i dispersi della sinistra, questa credo non sia l'intenzione del Manifesto per un soggetto politico nuovo per un'altra politica nelle forme e nelle passioni .
Se stiamo con i piedi per terra al massimo possiamo pensare di rivolgerci alla gran parte di cittadini
che nei partiti attuali e nelle istituzioni non hanno trovato la risposta ai loro bisogni.
Contro un costume che si va diffondendo, cioé quello di arrangiarsi ( mors tua vita mea), e che della politica si serve solo per fare gli affari personali, occorre rispondere con un nuovo modo di fare politica, dare voce a tutti coloro che desiderano partecipare avendo come obiettivo il bene comune.
Per fare questo bisogna attuare quella parte della Costituzione che è rimasta in gran parte lettera morta; se la sovranità spetta al popolo, deve spettare al popolo il potere decisionale, i parlamentari , come servitori del popolo, devono sottostare alle decisioni della maggioranza dei cittadini che vogliono partecipare.
Se non ci fosse la volontà di rendere efficaci tutti gli strumenti della democrazia diretta, che ridarebbe finalmente credibilità alla democrazia, anche questo manifesto ricadrebbe solo nelle buone intenzioni che alla fine , vista la natura degli uomini, non ci porterebbe nulla di nuovo.
antonio77
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Iscritto il: 11/03/2012, 22:41

Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da antonio77 »

Iospero fa una analisi PERFETTA del manifesto politico.
Non c è dubbio che il SENSO del manifesto è quello descritto da Iospero.
Io NON SONO d' accordo nei contenuti del manifesto politico.
Per questo ho chiesto una adesione del forum non ai contenuti ma al metodo proposto dal manifesto politico.
Siamo dentro la più lunga CRISI ECONOMICA di tutti i tempi.
e noi cosa proponiamo .....la democrazia.

roba da Woulter !!!
la crisi del PD è dovuta la fatto che si chiama DEMOCRATICO e non SOCIALISTA.
noi proniamo un altro PD di sinistra ??????
ne basta e ne avanza uno !!!
nel socialismo in senso lato ci metto Don Ciotti e Don Gallo e i cattolici sociali.

se il nostro riferimento è il MODELLO SOCIALE EUROPEO
dobbiamo dare un ruolo di sviluppo alla Banca d ' Italia
dobbiamo nazionalizzare settori dell' economia ,
dobbiamo nazionalizzare parte del sistema bancario

MA ATTENZIONE A BUCHARIN
la questione efficienza economica è la questione CENTRALE.
SI c' è da sviluppare la democrazia parlamentare ( ma non con una legge SOLO proporzionale CONTRO la società civile) come propone il manifesto politico.
SI c è da sviluppare la democrazia diretta ( per questo invito a leggere il post PRIMARIE e STRATEGIA CONSIGLIARE) mentre il manifesto politico è troppo vago .

NOI DENTRO QUESTA CRISI DOBBIAMO RITORNARE ALL' HARDWARE DELLA POLITICA ;
OGGI NON E' TEMPO PER IL SOFTWARE DELLA POLITICA.

infine a mariok
le tue considerazione da socialista libertario un po anarchico le trovo interessanti
richiedono risposte approfontite che qui non posso analizzare.

io direi questo la SOCIALDEMOCRAZIA TEDESCA DA LASSALLE A KAUTSKY E' NATA CON LA SCOPERTA DEL RUOLO CENTRALE DELLO STATO. ( Vedi suffraggio universale ad esempio e difesa statale dei diritti degli operai).

nei momenti di crisi ritorniamo TUTTI ASSIEME dentro lo STATO COMUNITA'
e un calcio nel culo ai camerieri neolibersiti mercantisti ANTISTATO.
Buona Pasqua a tutti anche a Camerieri Mercantilisti e Nonne Papere
Ultima modifica di antonio77 il 06/04/2012, 20:22, modificato 3 volte in totale.
iospero
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da iospero »

antonio 77
la crisi del PD è dovuta la fatto che si chiamo DEMOCRATICO e non SOCIALISTA.
E tu pensi che nella società odierna raccoglieresti un sufficiente consenso mettendo alla base del tuo manifesto una impronta socialista o marxista ?
Io non lo credo più , penso che le nuove generazioni abbiano capito una cosa o riesci a confrontarti sapendo che " Uno vale Uno" sempre e in ogni luogo, e quindi la delega va anche bene ,
ma devo benissimo poterla revocare in qualsiasi momento se non corrisponde al volere della maggioranza dei cittadini.
iospero
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Re: Il manifesto per una nuova politica

Messaggio da iospero »

E' interessante leggere il libro " Utopia e democrazia Diretta di Giuseppe Schiavone ( dal quale mi permetto di estrapolare diversi contenuti) , in cui il percorso verso la democrazia diretta è inteso appunto come un progetto della storia, è un processo sempre in atto come tentativo permanente di arrichire la storia di contenuti sempre nuovi nella direzione dell'affermazione della Giustizia, dell'amore fraterno, della libertà e della uguaglianza, quindi, in termini generali, dell'emancipazione autenticamente umana della società globale.
Così è stato in Grecia, così pure a Roma e nei comuni medioevali; in epoca moderna, però, il progetto democratico, il progetto politico dell'utopia, riprende forza.
La matrice teorica di questo vasto movimento è cristiana. Agisce il richiamo al principio che tutti sono figli di Dio, per cui non hanno motivo di esistere le distinzioni di censo, né le discriminazioni tra maschi e femmine ; il richiamo alla legge di natura in rapporto alla quale sono indicati uguali diritti e uguali doveri per ognuno; alla dignità dell'uomo in quanto tale, perchè fatto ad immgine e somiglianza di Dio.
L'utopia politica democratica non è certo l'ipotesi fantastica e minoritaria di alcuni stravaganti. Essa si raccorda alla storia. Enuclea ed interpreta i bisogni rofondi della storia dandole prospettive concrete , e comincia così col divenire SPERIMENTAZIONE E PRASSI DI POPOLO.
Nell'età moderna si inizia con lo stato parlamentare borghese, che deve essere considerato parte integrante della storia della democrazia, e non si può accettare che il sistema istituzionale liberale blocchi questa evoluzione nella presunzione, peraltro ideologica, che con esso la storia della democrazia sia considerata conclusa.
L'adempimento istituzionale del principio democratico, sin dall'antichità ha come fine la democrazia diretta.
La SOVRANITà POPOLARE è stata spesso confusa con la sovranità dello Stato.
Qui la sovranità del popolo è una categoria ipotetica, che sarebbe esistita soltanto nel momento fondativo dello Stato, e lì esauritasi, in quanto, subito dopo, la sovranità è passata dal popolo allo Stato, che la esercita secondo le " ragioni di stato" o meglio dei partiti che lo compongono.
Il partito contemporaneo è il nemico naturale della Democrazia Diretta. La sua battaglia contro quest'ultima è quasi sempre motivata da ragioni tecniche e dalla necessità di tenere uniti determinati settori della opinione pubblica. Il discorso è più o meno il seguente : Che cosa avverrebbe se gli elettori fossero lasciati liberi di decidere ?? Essi perderebbero l'orientamento !!! Ma al di là di queste motivazioni ad effetto, ve n'è un'altra fondata su di una certezza e su una deduzione inevitabile : l'appropriazione della delega permette all'apparato di manipolare un enorme potere, che cesserebbe di esistere se gli elettori prendessero le decisioni da soli.
La democrazia diretta sarebbe attuabile in un gran numero di contesti territoriali ed organizzativi di dimensioni piccole e medie; ed inoltre, a livello nazionale, mediante consultazioni specifiche effettuate con opportuni mezzi tecnologici ( oggi diponibili, pensate alla sicurezza delle transazioni bancarie on line), se non fosse ostacolata dall'interesse contrario dei partiti. Questi sanno che ogni qualvolta gli elettori si riappropriano della delega, inesorabilmente diminuisce il loro potere.
Non v'è da stupirsi dunque che chi si trova a godere di un così ingente capitale adduca le più capziose ragioni per non restituire la disponibilità ai legittimi proprietari.
Si aprono ora le migliori condizioni affinchè i movimenti portino avanti questa battaglia, il cui risultato influirà direttamente sul tipo di democrazia che avremo nel prossimo futuro. Oggi lo stato generale della cultura, della tecnologia, e dei mezzi a disposizione sono tali da agevolarne la prosecuzione a livello di trasformazioni reali della struttura sociale, che sono alla fine quelle che contano. Ormai la Democrazia Diretta è alla nostra portata.
Oggi siamo in tanti movimenti per la democrazia diretta e non vorremmo che tanti voti di centrosinistra finissero in schede bianche o a " 5 Stelle" ( unico movimento che sostiene la democrazia diretta, e purtroppo ha un capo carismatico che non accetta la democrazia diretta al suo interno).
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