Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
camillobenso ha scritto:E' per questa ragione che occorre verificare cosa hanno in mente Vendola e Di Pietro.
Sarebbe opportuno che partecipassero ad un chiarimento sul forum, perché, non solo per noi, ma per l'intero Paese rappresenta l'ultima spiaggia.
Dopodiché il vuoto politico si farà sentire in maniera ultra pesante.
Verifichiamo pure, caro Zio, anche se non credo proprio che saranno disponibili ad un confronto su questo come su altri forum liberi.
Io non sono ottimista, anche perché non ho sentito finora quasi nulla di sensato rispetto alle questioni che tu stai giustamente ponendo da mesi o, meglio, da anni.
però se la montagna non va a Maometto...:
di Di Pietro ha un blog...c'ho pure scritto anch'io un paio di volte...perchè non usarlo ???
Prima di scrivere a Di Pietro per chiedergli di venire a discutere i temi principali di un nuovo Cs ho dato un’occhiata al suo blog e di giornata ho trovato questo:
Ecco quel che ho detto all’incontro di oggi a Bari con i Sindaci del Meridione.
Come ha giustamente detto Leoluca Orlando, non si può restare chiusi all’inrterno di un circuito partitico e pensare di poter così rappresentare le esigenze e le aspettative del territorio.
Mai come in questo momento i partiti possono e debbono essere un segmento importante nel rilancio della questione sociale ma non possono più pensare di essere i soli interlocutori. Il che spesso significa che devi arrivare con la bustarella per il tuo politico di riferimento o non riesci a ottenere niente.
Il guaio di tutto quel che è successo in questi anni, soprattutto nel Mezzogiorno, è che una cattiva politica ha trasformato in favori quelli che erano diritti.
Così ogni volta devi chiedere come favore quello che invece bisogna pretendere, perché la Costituzione lo garantisce e senza dare in cambio un voto.
Noi oggi non siamo qui per fare ciò di cui siamo solitamente acccusati: populismo e giustizialismo.
Queste sono parole piene di niente, proprio come “moderati”. Nel concreto bisogna andare a vedere cosa succede in nome dei “moderati”, perché, come dice mia sorella Concetta, bisogna guardarsi dai preti spretati. Bisogna vedere se di notte fanno quello che dicono di giorno, perché questa ipocrisia politica va sfatata.
Difendere a parole i diritti dei lavoratori e poi votare per l’abolizine dell’art. 18 è una bestemmia.
Mettere in condizione che possa accedere alle gare pubbliche non l’impresa migliore e che rispetta le regole ma quella che paga di più le mazzette è predicare bene e razzolare male.
Quando noi proponiamo la non candidabilità dei condannati e l’impossibilità di svolgere gare con la Pubblica amministrazione per le imprese che si macchiano di reati, non siamo giustizialisti. Siamo persone che rispettano la Costituzione anche nei suoi principi liberali.
Vogliamo che vinca il migliore, rispettando le regole del gioco, non truccandole.
Non facciamo né giustizialismo né populismo. Indichiamo chiaramente il programma che vogliamo e col quale intendiamo presentarci alle elezioni e in relazione al quale vogliamo costruire l’alleanza.
Le alleanze non si costruiscono sui numeri, ma sui programmi, sui progetti, sui valori.
C’è un politico che, per rilanciare l’alleanza tra Udc e Pd, dice: “E’ imbarazzante la permanente commistione semantica tra politica e giustizia proposta da Di Pietro.
Ma Di Pietro è un magistrato che vuole fare politica o un politico che fa ancora il magistrato?”.
Ma guardate che l’Italia ha bisogno che dalla politica si buttino fuori non i magistrati, ma i delinquenti.
Noi vogliamo costruire una coalizione per governare il Paese e il territorio. L’Italia dei Valori non fa preclusioni alle sigle.
Noi, come anche Sel, intendiamo prima scrivere il programma e sulla base di quel programma vedere chi ci sta.
Non abbiamo riserve, se non quelle personali.
Ma questo sarà vero anche al nostro interno. Vogliamo fissare delle regole di credibilità per chi si candida, altrimenti finiamo come l’Udc che ieri ha fatto un convegno in Campania, ha detto che c’è bisogno di creare una nuova realtà politica e aveva a fianco De Mita, Mastella e compagnia bella!
Maurizio Zipponi, coordiantore dei dipartimenti dell’IdV, e Nello Formisano, responsabile per il Mezzogiorno hanno presentato una proposta concreta per il Mezzogiorno. La facciamo con i Sindaci e insieme ai Sindaci perché loro, oggi come oggi, sono gli unici interlocutori diretti che devono rispondere alla popolazione.
E nella popolazione sta succedendo una rivoluzione che i partiti non riescono a capire. Non è vero che i cittadini devono restare intrappolati negli schemi a cui noi li obblighiamo.
Stanno reagendo. Luigi a Napoli, Pizzarotti a Parma, Luca a Palermo, Pisapia a Milano, Doria a Genova, Zedda a Cagliari, Michele a Bari sono tutte le persone che i cittadini hanno scelto non perché obbligati dal partito ma perché erano quelli che sentivano più vicini a loro. L’importante è la persona, non la sigla.
Con tutto il rispetto per il PD, in Puglia c’è una bella differenza tra Emiliano e Tedesco!
Noi dell’IdV vogliamo costruire un centrosinistra di programma, innanzitutto mantenendo quel dialogo che abbiamo già da tempo aperto in quasi tutte le realtà territoriali.
Se io vengo in Puglia a parlare col segretario del PD Emiliano, o in Toscana con Rossi, io mi sento a casa mia.
Io condivido quel che ha detto oggi Bersani, ma con una precisazione.
Bersani ha detto: “Coalizione con IdV e Sel? Chi sottoscriverà l’intesa programmatica sarà il benvenuto”. Sono d’accordo. Il problema è chi la scrive l’intesa programmatica. Dobbiamo scriverla insieme. Non possiamo aver unprimus inter pares che dice “Scrivo quel che voglio io e tu devi fare quel che dico io”. Costruiamola insieme questa coalizione.
L’IdV riconosce il principio per cui il partito di maggioranza relativa ha l’onere e l’onore di avere la prima parola, e se volete anche l’ultima, ivi compresa l’assunzione di responsabilità di governo.
Ho sempre detto che le primarie sono l’ideale, ma se non si dovessero fare le primarie e venisse indicato Bersani mi andrebbe bene lo stesso.
Quello che noi chiediamo è qual è l’intesa programmatica e chi la scrive.
Ieri con Vendola abbiano indicato alcuni temi ben precisi sui diritti civili e sociali, sulla legalità, sullo sviluppo e sulla solidarietà. Oggi siamo qui a proporre per primi un programma di governo. Abbiamo proposto una bozza che parla chiaramente di alcuni temi principali a partire dal Sud: legalità, modello di sviluppo, energie rinnovabili, ciclo rifiuti, piano opere pubbliche, piano culturale straordinario e decennale di tutela e valorizzazione, quel che bisogna fare per mettere in sinergia scuola, università e ricerca, sviluppo dell’agricoltura e del turismo, e qui io ne so qualcosa dato che posso fare l’agricoltore solo grazie allo stipendio di parlamentare mentre mio padre, con lo stesso terreno ci ha cresciuto tre figli.
Abbiamo fatto proposte precise per la politica industriale: sgravi fiscali, cuneo fiscale, agevolazioni per le assunzioni dei giovani e delle donne, democratizzazione sindacale, lotta al precariato, reddito minimo garantito.
E poi infrastrutture, a partire dalla banda larga. Possiamo indicare anche dove prendere i soldi e come redistribuirli. Cosa ci stiamo a fare come già diceva de Magistris, in Afghanistan per poi fare purtroppo commemorazioni quando muoiono i soldati mentre la gente muore di fame in Italia?
Su questi temi io voglio fare una coalizione di governo politico e non tecnico e di quelle che fanno quadrare i conti con la logica del “’ndo cojo cojo”.
Noi dobbiamo fare un programma in cui ci sia una rivisitazione completa delle entrate e delle uscite. Dobbiamo capire dove prendiamo i soldi e a chi li prendiamo. Tra scudati ed esodati dobbiamo fare una scelta di campo. O li prendiamo agli esodati, come ha fatto Monti o li prendiamo agli scudati come faremo noi. E poi vediamo se anche Casini ci sta.
Non so, ma ho difficoltà ad intervenire in blog come quello di Di Pietro,di Grillo o di altri personaggi.
Sarà perché non puoi aprire un argomento e che sei costretto a giocare sempre di rimbalzo con ciò che ha scritto il "leader", sarà per il tono un po' urlato dei commenti, ma non mi sembra possibile portare avanti un ragionamento, avere un confronto meditato su argomenti ben circoscritti.
Quello che puoi fare è lanciare qualche battuta o dare qualche risposta più o meno sarcastica.
Alla fine risulta inutile e stancante.
P.S. Per la cronaca: la mia richiesta/appello per avere un luogo di confronto per "il cantiere del centrosinistra" non ha ricevuto ovviamente alcuna risposta.
Ecco il commento che ho postato nel blog di Di Pietro.
Onorevole, Le ho scritto per avere risposta a quella che mi sembra un'esigenza fondamentale: quella di avere una "piazza virtuale" in cui contribuire a dare senso, con idee e proposte, al più volte annunciato "cantiere del centro sinistra". Non si è ovviamente degnato di rispondermi. Ma per caso, voi politici, ci ritenete tanto stupidi da relegarci nel ruolo d itifosi nei vostri blog? http://forumisti.mondoforum.com
Io penso che Idv dovrebbe cercare di parlare con Grillo proponendo un'alleanza che comprenda Fds e Verdi.
Ci metterei Vendola (che però deve fare chiarezza su un sacco di cose, e lo dico io che l'avrei visto premier) ma Grillo con Vendola è incazzato nero per la faccenda dell'acquedotto.
A Napoli Idv e Fds hanno portato il candidato sindaco a distruggere quello della discarica senza appello.
Integrando le forze forse si potrebbe costruire una fase nuova.
Ma non so se Grillo ci possa stare. Magari a determinate condizioni (massimo due legislature, tagli drastici alla politica, nazionalizzazione di un sacco di cose) forse ci starebbe.
Il Pd per quanto mi riguarda è andato. Per le cause rivolgersi a d'alema e rosi bindi.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
peanuts ha scritto:Io penso che Idv dovrebbe cercare di parlare con Grillo proponendo un'alleanza che comprenda Fds e Verdi.
Ci metterei Vendola (che però deve fare chiarezza su un sacco di cose, e lo dico io che l'avrei visto premier) ma Grillo con Vendola è incazzato nero per la faccenda dell'acquedotto.
A Napoli Idv e Fds hanno portato il candidato sindaco a distruggere quello della discarica senza appello.
Integrando le forze forse si potrebbe costruire una fase nuova.
Ma non so se Grillo ci possa stare. Magari a determinate condizioni (massimo due legislature, tagli drastici alla politica, nazionalizzazione di un sacco di cose) forse ci starebbe.
Il Pd per quanto mi riguarda è andato. Per le cause rivolgersi a d'alema e rosi bindi.
Quando si raggiungono livelli di non credibilità come questi, mai visti nel corso della storia repubblicana occorre rovesciare il tavolo.
Bisogna avere la capacità di andare davanti agli elettori e chiedere loro quali sono i problemi che incontrano sia a livello locale, che regionale che nazionale.
Il politico deve smettere di assumere la posizione dell’Io t’imparo, espresso sempre con grande supponenza di superiorità.
Deve invece, con una squadra adatta, sapere rispondere se sono in grado di risolvere oppure no i problemi che gli vengono richiesti dagli elettori, o in alternativa saper indirizzare ed incanalare le problematiche.
Ovviamente c’è una scaletta di interventi da proporre, ma in una democrazia rappresentativa se non risolvi e non intendi risolvere i problemi di chi ti da la delega è perché sei intenzionato a risolvere i tuoi di problemi. Oramai sono passati 66 anni e sappiamo bene come funziona l’ambaradan. Tu dammi il voto che poi io faccio i cavoli miei.
Certo che sono proprio delle volpi gli italiani se in sessantasei anni la maggioranza non lo ha ancora capito, se il non voto si limita solo al 43 %. Vuol dire che il 57 % si beve tutte le pirlate che gli propongono senza fiatare. Sono anni che Amato e D’Alema sono propugnatori dello status quo, dateci il voto e le mani libere.
Col cavolo, ….il voto è una forma di contratto e solitamente chi non lo rispetta ne subisce le conseguenze.
Ma i furbetti di Poltrone & Forchette ci stanno tentando ancora una volta ad ingannare gli elettori. Basta leggere le interviste di oggi di Casini e D’Alema.
Vedi Berlusconi che per quasi vent’anni ha portato a spasso una moltitudine di italiani solo perché doveva risolvere i suoi problemi personali con la giustizia e quelli delle sue aziende. Ma lo stesso vale per D’Alema, Bersani, Casini.
Casini se non avesse messo in piedi questo ambaradan di rifare la Dc, con Bersani e con una parte del Pdl e con Monti alla guida dopo il 2013, quale ruolo potrebbe avere nella politica italiana? Nessuno, perché l’Udc non vale assolutamente nulla nel panorama politico italiano.
camillobenso ha scritto:E' per questa ragione che occorre verificare cosa hanno in mente Vendola e Di Pietro.
Sarebbe opportuno che partecipassero ad un chiarimento sul forum, perché, non solo per noi, ma per l'intero Paese rappresenta l'ultima spiaggia.
Dopodiché il vuoto politico si farà sentire in maniera ultra pesante.
Verifichiamo pure, caro Zio, anche se non credo proprio che saranno disponibili ad un confronto su questo come su altri forum liberi.
Io non sono ottimista, anche perché non ho sentito finora quasi nulla di sensato rispetto alle questioni che tu stai giustamente ponendo da mesi o, meglio, da anni.
però se la montagna non va a Maometto...:
di Di Pietro ha un blog...c'ho pure scritto anch'io un paio di volte...perchè non usarlo ???
Puoi darmi per cortesia qualche indicazione per raggiungere sto benedetto blog?
Mi sono iscritto ma ad esempio l'ultimo post è del 23 maggio e non compare quanto ha scritto mario.
peanuts ha scritto:Io penso che Idv dovrebbe cercare di parlare con Grillo proponendo un'alleanza che comprenda Fds e Verdi.
Ci metterei Vendola (che però deve fare chiarezza su un sacco di cose, e lo dico io che l'avrei visto premier) ma Grillo con Vendola è incazzato nero per la faccenda dell'acquedotto.
A Napoli Idv e Fds hanno portato il candidato sindaco a distruggere quello della discarica senza appello.
Integrando le forze forse si potrebbe costruire una fase nuova.
Ma non so se Grillo ci possa stare. Magari a determinate condizioni (massimo due legislature, tagli drastici alla politica, nazionalizzazione di un sacco di cose) forse ci starebbe.
Il Pd per quanto mi riguarda è andato. Per le cause rivolgersi a d'alema e rosi bindi.
Quando si raggiungono livelli di non credibilità come questi, mai visti nel corso della storia repubblicana occorre rovesciare il tavolo.
Bisogna avere la capacità di andare davanti agli elettori e chiedere loro quali sono i problemi che incontrano sia a livello locale, che regionale che nazionale.
Il politico deve smettere di assumere la posizione dell’Io t’imparo, espresso sempre con grande supponenza di superiorità.
Deve invece, con una squadra adatta, sapere rispondere se sono in grado di risolvere oppure no i problemi che gli vengono richiesti dagli elettori, o in alternativa saper indirizzare ed incanalare le problematiche.
Ovviamente c’è una scaletta di interventi da proporre, ma in una democrazia rappresentativa se non risolvi e non intendi risolvere i problemi di chi ti da la delega è perché sei intenzionato a risolvere i tuoi di problemi. Oramai sono passati 66 anni e sappiamo bene come funziona l’ambaradan. Tu dammi il voto che poi io faccio i cavoli miei.
Certo che sono proprio delle volpi gli italiani se in sessantasei anni la maggioranza non lo ha ancora capito, se il non voto si limita solo al 43 %. Vuol dire che il 57 % si beve tutte le pirlate che gli propongono senza fiatare. Sono anni che Amato e D’Alema sono propugnatori dello status quo, dateci il voto e le mani libere.
Col cavolo, ….il voto è una forma di contratto e solitamente chi non lo rispetta ne subisce le conseguenze.
Ma i furbetti di Poltrone & Forchette ci stanno tentando ancora una volta ad ingannare gli elettori. Basta leggere le interviste di oggi di Casini e D’Alema.
Vedi Berlusconi che per quasi vent’anni ha portato a spasso una moltitudine di italiani solo perché doveva risolvere i suoi problemi personali con la giustizia e quelli delle sue aziende. Ma lo stesso vale per D’Alema, Bersani, Casini.
Casini se non avesse messo in piedi questo ambaradan di rifare la Dc, con Bersani e con una parte del Pdl e con Monti alla guida dopo il 2013, quale ruolo potrebbe avere nella politica italiana? Nessuno, perché l’Udc non vale assolutamente nulla nel panorama politico italiano.
Ma tu vedresti bene una alleanza come sopra? A me pare l'unica proposta che forse può avere senso adesso. Se poi Vendola fa chiarezza e si libera di qualche mela marcia forse si può allargare il discorso.
Il pd ormai è fuori, è con casini, è a destra.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"
Fermoe restando le responsabilita` politiche del mondo cattolico centrista, a partire da Casini, nei danni fatti da B&B.
Prima quando l'hanno fatto nascere e appoggiato fino al 2006.
Poi da allora quando non hanno collaborato a combattere il fenomeno nefasto.
Pero` piaccia o meno Casini non possiamo paragonarlo a B&B.
Ha preso la stessa decisione di Fini, ma con 4 anni di anticipo.
Purtroppo entrambi non sono stati (e non sono) capaci di anteporre l'interessa nazionale
alla propria bottega.
Quel famigerato "mai coi comunisti" ci ha regalato fascismo, berlusconismo, e adesso temo decenni di crisi nera.
Vediamo che combina Bersani.
Anche perche` nel frattempo Vendola (al quale comunque affidero` il mio voto per costringere il PD a prenderselo) e Di Pietro non presentano alcuna alternativa politica.
Calma?
Aspetta.
Chi ha votato la riforma fornero?
Chi s'è dato quanco si votò lo scudo fiscale?
Chi sta per votare i tagli a sanità, lavoro, stipendi?
Il pd. No, basta, sul serio.
Quanto a casini, è stato complice del caimano, come fini. Può bastare.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui". Robert Harris, "Archangel"