Re: M5S : perché NO alle alleanze ?
Inviato: 17/02/2014, 18:38
Zione, hai ragione te che quel programma di Prodi ormai è carta straccia per il PD.
Cmq noi tutti sappiamo qual'e' il loro obiettivo. Non stareoi qui a criticarli in continuazione se non lo sapessimo. Grillo non ha nemmeno questo.
Appoggia qualsiasi movimento di protesta che esso venga da ds che da SX ed è per questo che non potrà mai avere un programma politico.
Dico politico perché è cosa diversa di una protesta generalizzata che fa contenti sia cani che porci.
Questa è la differenza fra chi giustamente può protestare e chi vuol fare vera Polis.
un salutone da pancho
_________________
Angelicamente anarchico (Don Gallo)
************
Il problema, caro pancho, è che in questa fase storica non abbiamo a che fare con tre politici, ma con tre ducetti-piazzisti.
Non a caso polarizzano i tre quarti degli italiani votanti.
Si tratta quindi di chiederci il perché si muovono sul palcoscenico italiano.
Il primo è Silvio Berlusconi. Ma le sue motivazioni le conosco molto bene da vent’anni.
Silvietto è sceso in campo per salvare se stesso dagli interventi della magistratura e salvare la “robba”. Cioè le sue aziende.
Grazie alla complicità degli ex Pci, ha potuto mantenere la scena per vent’anni.
Lo hanno salvato prima Dalemoni (1994)e Veltroni (2007) e oggi Renzi, che però non è di sinistra.
Non condivido l’operato del Caimano ma lo capisco. Il suo fine era chiaro.
Il secondo è Matteo Renzi, affetto da malattia da potere. In questo caso è sempre preferibile Berlusconi che con il suo denaro ne ha fatte di cotte e di crude. E’ stato Bettino una domenica mattina della primavera del 1993, ad obbligarlo a scendere in campo per salvare tutto quanto perché il CAF che l’ha protetto per oltre 15 anni era stato fatto fuori da Mani Pulite.
Renzi invece no, vive per il potere, come ha spiegato anche il Prof. Sartori. In questo caso è più pericoloso.
Il terzo è Grillo assieme a Casaleggio.
Di questi due personaggi che hanno litigato con il parrucchiere, non si capisce la motivazione del loro impegno.
Quindi diventa lecito chiedersi cosa ci sta dietro. Grillo un patriota del Risorgimento negli anni duemila?
Un milionario che s’impegna per “il bene dell’Italia”? Non è chiara la sua posizione.
Meno che meno si riesce a capire l’impegno di Casaleggio. A cosa mira il nuovo Branduardi? Anche lui un patriota del nuovo Risorgimento?
Spero che qualcuno mi possa chiarire il mistero.
In via del tutto teorico, il concetto di Grillo di ripulire completamente le stalle, non facendo accordi con nessuno è giusto, perché finché hai una bacinella di acqua pulita questa tende a rimanere tale. Ma se la mescoli con una bacinella di acqua putrefatta, l’acqua pulita tenderà a diventare anch’essa torbida.
L’esempio lo abbiamo dopo la caduta del fascismo. In Parlamento non si sono presi, a ragione, gli uomini del passato regime. Altrimenti avrebbero intorbidato tutto.
Al contrario dopo la caduta della prima Repubblica, non abbiamo potuto fare altrimenti e la conseguenza è la storia di questo ventennio e il fallimento dell’Italia.
Solo che se dovesse vincere Grillo, non ha gli uomini da sostituire nei punti nevralgici dello Stato, e fino adesso non ha presentato un programma rivoluzionario che prenda in considerazione anche il problema dei poteri forti e della Mafia SpA.
Rimane tutto quindi un grande interrogativo. Sbaglia ad esempio sull’euro e la richiesta di uscita dall’Unione monetaria.
La Mafia SpA, non è colpa dell’euro.
I 60 miliardi dovuti alla corruzione, che ci vedono il primo Paese più corrotto dell’Ue, non è colpa dell’euro.
L’evasione fiscale non è colpa dell’euro.
Gli 11 miliardi erogati ogni anno agli Enti inutili non è colpa dell’euro.
I 30 miliardi erogati da anni a fondo perduto agli imprenditori amici non è colpa dell’euro
I 30 miliardi erogati alle aziende compartecipate non sono colpa dell’euro.
Ma sul non trattare con un sistema marcio ed irrecuperabile ha ragione. Il sistema dei corrotti mira solo a corromperti per diventare come loro e continuare in eterno il gioco dei corrotti.
Da qui si capisce che c’è ben poco da fare in Italia.
Basta vedere Renzi, che ha sfruttato la situazione spacciandosi per il messia che avrebbe ripulito l’Italia.
Adesso nella melma della Morta Gora ce lo hanno ficcato a forza conoscendo la sua debolezza di amare il potere per il potere e adesso non ne uscirà più. Già gli hanno dato il benvenuto nella casta.
Cmq noi tutti sappiamo qual'e' il loro obiettivo. Non stareoi qui a criticarli in continuazione se non lo sapessimo. Grillo non ha nemmeno questo.
Appoggia qualsiasi movimento di protesta che esso venga da ds che da SX ed è per questo che non potrà mai avere un programma politico.
Dico politico perché è cosa diversa di una protesta generalizzata che fa contenti sia cani che porci.
Questa è la differenza fra chi giustamente può protestare e chi vuol fare vera Polis.
un salutone da pancho
_________________
Angelicamente anarchico (Don Gallo)
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Il problema, caro pancho, è che in questa fase storica non abbiamo a che fare con tre politici, ma con tre ducetti-piazzisti.
Non a caso polarizzano i tre quarti degli italiani votanti.
Si tratta quindi di chiederci il perché si muovono sul palcoscenico italiano.
Il primo è Silvio Berlusconi. Ma le sue motivazioni le conosco molto bene da vent’anni.
Silvietto è sceso in campo per salvare se stesso dagli interventi della magistratura e salvare la “robba”. Cioè le sue aziende.
Grazie alla complicità degli ex Pci, ha potuto mantenere la scena per vent’anni.
Lo hanno salvato prima Dalemoni (1994)e Veltroni (2007) e oggi Renzi, che però non è di sinistra.
Non condivido l’operato del Caimano ma lo capisco. Il suo fine era chiaro.
Il secondo è Matteo Renzi, affetto da malattia da potere. In questo caso è sempre preferibile Berlusconi che con il suo denaro ne ha fatte di cotte e di crude. E’ stato Bettino una domenica mattina della primavera del 1993, ad obbligarlo a scendere in campo per salvare tutto quanto perché il CAF che l’ha protetto per oltre 15 anni era stato fatto fuori da Mani Pulite.
Renzi invece no, vive per il potere, come ha spiegato anche il Prof. Sartori. In questo caso è più pericoloso.
Il terzo è Grillo assieme a Casaleggio.
Di questi due personaggi che hanno litigato con il parrucchiere, non si capisce la motivazione del loro impegno.
Quindi diventa lecito chiedersi cosa ci sta dietro. Grillo un patriota del Risorgimento negli anni duemila?
Un milionario che s’impegna per “il bene dell’Italia”? Non è chiara la sua posizione.
Meno che meno si riesce a capire l’impegno di Casaleggio. A cosa mira il nuovo Branduardi? Anche lui un patriota del nuovo Risorgimento?
Spero che qualcuno mi possa chiarire il mistero.
In via del tutto teorico, il concetto di Grillo di ripulire completamente le stalle, non facendo accordi con nessuno è giusto, perché finché hai una bacinella di acqua pulita questa tende a rimanere tale. Ma se la mescoli con una bacinella di acqua putrefatta, l’acqua pulita tenderà a diventare anch’essa torbida.
L’esempio lo abbiamo dopo la caduta del fascismo. In Parlamento non si sono presi, a ragione, gli uomini del passato regime. Altrimenti avrebbero intorbidato tutto.
Al contrario dopo la caduta della prima Repubblica, non abbiamo potuto fare altrimenti e la conseguenza è la storia di questo ventennio e il fallimento dell’Italia.
Solo che se dovesse vincere Grillo, non ha gli uomini da sostituire nei punti nevralgici dello Stato, e fino adesso non ha presentato un programma rivoluzionario che prenda in considerazione anche il problema dei poteri forti e della Mafia SpA.
Rimane tutto quindi un grande interrogativo. Sbaglia ad esempio sull’euro e la richiesta di uscita dall’Unione monetaria.
La Mafia SpA, non è colpa dell’euro.
I 60 miliardi dovuti alla corruzione, che ci vedono il primo Paese più corrotto dell’Ue, non è colpa dell’euro.
L’evasione fiscale non è colpa dell’euro.
Gli 11 miliardi erogati ogni anno agli Enti inutili non è colpa dell’euro.
I 30 miliardi erogati da anni a fondo perduto agli imprenditori amici non è colpa dell’euro
I 30 miliardi erogati alle aziende compartecipate non sono colpa dell’euro.
Ma sul non trattare con un sistema marcio ed irrecuperabile ha ragione. Il sistema dei corrotti mira solo a corromperti per diventare come loro e continuare in eterno il gioco dei corrotti.
Da qui si capisce che c’è ben poco da fare in Italia.
Basta vedere Renzi, che ha sfruttato la situazione spacciandosi per il messia che avrebbe ripulito l’Italia.
Adesso nella melma della Morta Gora ce lo hanno ficcato a forza conoscendo la sua debolezza di amare il potere per il potere e adesso non ne uscirà più. Già gli hanno dato il benvenuto nella casta.