Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?

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camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:I Civati organizza il primo incontro del suo nuovo partito, "Possibile", a Verona

Civati organizza il primo incontro del suo nuovo partito, "Possibile", a Verona
"A venti anni di distanza ci ritroveremo a Verona, il 13 dicembre, con le migliori intelligenze, perché il sollievo e l'entusiasmo degli Stati generali di Napoli si trasformino in un programma di governo per l'Italia dei prossimi venti anni: L'Italia Possibile"
Civati organizza il primo incontro del suo nuovo partito, "Possibile", a Verona
„"Era il 1995 quando Romano Prodi presentava il proprio programma di governo mettendolo nero su bianco e rendendolo disponibile a tutti. L'Ulivo nasceva - scriveva Prodi - in 'un clima ad un tempo di sollievo e di entusiasmo; di sollievo perché finiva la politica a senso unico; e di entusiasmo grande, generalizzato, diffuso in tutte le regioni italiane'. A venti anni di distanza ci ritroveremo a Verona, il 13 dicembre, con le migliori intelligenze, perché il sollievo e l'entusiasmo degli Stati generali di Napoli si trasformino in un programma di governo per l'Italia dei prossimi venti anni: L'Italia Possibile".
Lo afferma Pippo Civati, leader di Possibile, che lancia il convengo organizzato per domenica 13 dicembre, a Verona, presso la Fonderia Aperta, situata in via del Pontiere 40/A, dalle 9.30 alle 15. Interverranno, tra gli altri, Vincenzo Visco, Mario Seminerio, Gianfranco Pasquino, Vito Gulli, Francesca Coin, Camilla Seibezzi, Veronica Caciagli, Maurizio de Giovanni, Peppe Allegri, Gianfranco Viesti, Maurizio Franzini, Michele Raitano, "i Diavoli" e tanti altri.“

Potrebbe interessarti: http://www.veronasera.it/politica/giuse ... -2015.html
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Anamnesi (medicina)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'anamnesi, in medicina, è la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari (per esempio i genitori nel caso di un lattante o di un bambino), di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico e l'infermiere a indirizzarsi verso una diagnosi di una certa patologia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Anamnesi_%28medicina%29


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"Era il 1995 quando Romano Prodi presentava il proprio programma di governo mettendolo nero su bianco e rendendolo disponibile a tutti. L'Ulivo nasceva - scriveva Prodi - in 'un clima ad un tempo di sollievo e di entusiasmo; di sollievo perché finiva la politica a senso unico; e di entusiasmo grande, generalizzato, diffuso in tutte le regioni italiane'.


La scienza è la scienza e non possibile né utile escluderla o eluderla anche in politica.

Come in medicina anche in politica serve “l’anamnesi”. Altrimenti non si và da nessuna parte.

Fino a quando non si analizzano gli errori commessi in quell’esperienza non si può andare avanti.

E in primis occorre conoscere il punto di vista di Romano sul perché quell’esperienza è fallita.
Maucat
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Maucat »

L'Ulivo è fallito perché mettere insieme ex-comunisti e ex-democristiani è come cercare di unire due calamite per la stessa polarità... si respingono.
Ognuno voleva il potere tutto il potere e si è appoggiato a dei "poteri forti" per ottenerlo tradendo così i propri ideali...
iospero
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

Civati: «Renzi ormai fragile, Possibile ripenserà la sinistra»

ROMA - «Commenta i giornali, dileggia la maggioranza del Paese che non è con lui, insulta chi non è d'accordo. Il governo non è la famiglia reale, la lesa maestà non esiste». Pippo Civati, chiudendo la giornata «Italia Possibile» a Verona presso la Fonderia aperta, descrive così Matteo Renzi, un premier ormai «fragile».
E il problema, per l'ex Pd, non è certo il doppio ruolo di Renzi, premier e segretario Dem: «Non capisco perché ci si è concentrati sul ruolo segretario/premier, davvero il punto è che se Renzi non fosse più segretario andrebbe tutto bene?». Il punto è un altro, ad esempio le parole di Nardella: «Dice che destra e sinistra non esistono più. La Pen è di destra, Trump è di destra, il ministro Poletti che vuole introdurre il lavoro a cottimo? E' di destra. Una classe politica in cui decidono i pochi per i molti è 'la' destra».

Possibile sarà presente alle amministrative
Da qui il progetto di Possibile: «Il nostro lavoro sarà organizzare i molti. Possibile sarà presente alle amministrative, Lavorando sui territori, non sempre esprimendo un candidato proprio, ma chiedendo ai cittadini di incontrarsi e decidere. Recuperando quella consapevolezza persa negli ultimi vent'anni». Perchè «l'ultima novità è l'Ulivo», e sono passati appunto venti anni: «E nel mentre non è nato nulla», visto che «neanche il partito della Nazione è in grado oggi di governare», in una politica che ricorda le vicende delle quattro banche: «Ti vendono titoli che non sono veri» mentre «le promesse ormai diventano vecchie, sono sempre le stesse».
Possibile invece «userà lo schema di oggi, senza slogan ma con ragionamenti, raccogliendo professionalità ed esperienze da cui imparare. Ripensando a cosa significhi essere di sinistra». Un progettohttp://www.microsoft.com/it-it/search/results. ... t&q=google che funzionerà «se organizza un campo molto più grande di se stesso» ritrovando «la cultura di un progetto collettivo».

Vendola: centrosinistra si ricostruisce battendo Renzi e renzismo
Il centrosinistra è morto. Per ricostruirlo l'unica strada è battere Renzi e il renzismo. Ne è convinto il leader di Sel Nichi Vendola che oggi a Napoli interviene a un appuntamento degli esponenti di Sinistra italiana in contrapposizione alla Leopolda renziana e anche all'iniziativa della sinistra dem di Bersani, Cuperlo e Speranza.
«A Firenze ci vogliono strumenti ottici per trovare la sinistra - dice Vendola ai cronisti - ci vuole la lente d'ingrandimento, il telescopio. Qualcosa di mai costruito per trovare un minimo di sinistra». A Firenze, insiste Vendola «non c'è la sinistra. Renzi lo ha scritto e lo sta facendo, sta andando avanti nel costruire il partito della nazione, lo sta facendo con Alfano, con Verdini...». Perché «la politica è malata quando non c'è contesa di valori e programmi. E da palazzo Chigi, Renzi ha cavalcato il programma berlusconiano».
Cosa dice all sinistra del Pd? La risposta di Vendola è secca: «Può continuare a fingere di non essere nel partito di Renzi ma sta proprio lì. Il centrosinistra è morto, lo ha ucciso Renzi che governa con pezzi della destra. Il centrosinistra non si può ricostruire senza battere Renzi e il renzismo».

da http://politica.diariodelweb.it/politic ... 213_369430
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I giornali non parlano di Possibile a Verona, ma POssibile è già un partito che parte dal basso .
scrive bene Maucat
L'Ulivo è fallito perché mettere insieme ex-comunisti e ex-democristiani è come cercare di unire due calamite per la stessa polarità... si respingono.
quindi compito di Possibile sarà fare quelle cose di sinistra possibili che tanti paesi non comunisti stanno facendo, sarebbe sufficiente libertè-fraternitè-egalitè
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:Civati: «Renzi ormai fragile, Possibile ripenserà la sinistra»

ROMA - «Commenta i giornali, dileggia la maggioranza del Paese che non è con lui, insulta chi non è d'accordo. Il governo non è la famiglia reale, la lesa maestà non esiste». Pippo Civati, chiudendo la giornata «Italia Possibile» a Verona presso la Fonderia aperta, descrive così Matteo Renzi, un premier ormai «fragile».
E il problema, per l'ex Pd, non è certo il doppio ruolo di Renzi, premier e segretario Dem: «Non capisco perché ci si è concentrati sul ruolo segretario/premier, davvero il punto è che se Renzi non fosse più segretario andrebbe tutto bene?». Il punto è un altro, ad esempio le parole di Nardella: «Dice che destra e sinistra non esistono più. La Pen è di destra, Trump è di destra, il ministro Poletti che vuole introdurre il lavoro a cottimo? E' di destra. Una classe politica in cui decidono i pochi per i molti è 'la' destra».

Possibile sarà presente alle amministrative
Da qui il progetto di Possibile: «Il nostro lavoro sarà organizzare i molti. Possibile sarà presente alle amministrative, Lavorando sui territori, non sempre esprimendo un candidato proprio, ma chiedendo ai cittadini di incontrarsi e decidere. Recuperando quella consapevolezza persa negli ultimi vent'anni». Perchè «l'ultima novità è l'Ulivo», e sono passati appunto venti anni: «E nel mentre non è nato nulla», visto che «neanche il partito della Nazione è in grado oggi di governare», in una politica che ricorda le vicende delle quattro banche: «Ti vendono titoli che non sono veri» mentre «le promesse ormai diventano vecchie, sono sempre le stesse».
Possibile invece «userà lo schema di oggi, senza slogan ma con ragionamenti, raccogliendo professionalità ed esperienze da cui imparare. Ripensando a cosa significhi essere di sinistra». Un progettohttp://www.microsoft.com/it-it/search/results. ... t&q=google che funzionerà «se organizza un campo molto più grande di se stesso» ritrovando «la cultura di un progetto collettivo».

Vendola: centrosinistra si ricostruisce battendo Renzi e renzismo
Il centrosinistra è morto. Per ricostruirlo l'unica strada è battere Renzi e il renzismo. Ne è convinto il leader di Sel Nichi Vendola che oggi a Napoli interviene a un appuntamento degli esponenti di Sinistra italiana in contrapposizione alla Leopolda renziana e anche all'iniziativa della sinistra dem di Bersani, Cuperlo e Speranza.
«A Firenze ci vogliono strumenti ottici per trovare la sinistra - dice Vendola ai cronisti - ci vuole la lente d'ingrandimento, il telescopio. Qualcosa di mai costruito per trovare un minimo di sinistra». A Firenze, insiste Vendola «non c'è la sinistra. Renzi lo ha scritto e lo sta facendo, sta andando avanti nel costruire il partito della nazione, lo sta facendo con Alfano, con Verdini...». Perché «la politica è malata quando non c'è contesa di valori e programmi. E da palazzo Chigi, Renzi ha cavalcato il programma berlusconiano».
Cosa dice all sinistra del Pd? La risposta di Vendola è secca: «Può continuare a fingere di non essere nel partito di Renzi ma sta proprio lì. Il centrosinistra è morto, lo ha ucciso Renzi che governa con pezzi della destra. Il centrosinistra non si può ricostruire senza battere Renzi e il renzismo».

da http://politica.diariodelweb.it/politic ... 213_369430
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I giornali non parlano di Possibile a Verona, ma POssibile è già un partito che parte dal basso .
scrive bene Maucat
L'Ulivo è fallito perché mettere insieme ex-comunisti e ex-democristiani è come cercare di unire due calamite per la stessa polarità... si respingono.
quindi compito di Possibile sarà fare quelle cose di sinistra possibili che tanti paesi non comunisti stanno facendo, sarebbe sufficiente libertè-fraternitè-egalitè

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Reparti italiani al fronte orientale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il Corpo di spedizione italiano in Russia, spesso abbreviato come CSIR, e l'8ª Armata italiana in Russia, o ARMIR, furono le grandi unità del Regio Esercito italiano impegnate, in successione, sul fronte orientale tra il luglio del 1941 e il febbraio del 1943.

Premesse storiche

La partecipazione alla guerra contro l'Unione Sovietica rappresentò uno sforzo notevole per le forze armate italiane, già duramente impegnate nei Balcani e in Africa settentrionale, e le ingenti perdite colà subite rappresentarono un duro colpo per le già scarse capacità militari dell'Italia. Già dai primi di giugno 1941, in previsione dell'ormai certa campagna tedesca sul fronte orientale, Mussolini offrì a Hitler di partecipare con truppe italiane e contemporaneamente attivò il generale Cavallero (capo di stato maggiore generale). Alla fine fu decisa la costituzione del CSIR. L'offerta di Mussolini venne formalmente accettata, pur senza eccessivo entusiasmo, da Hitler con lettera consegnata all'Ambasciata italiana di Berlino il 22 giugno 1941, giorno dell'inizio delle operazioni sul fronte orientale.
Circa le ragioni strategiche delle spedizioni, si suppone che il principale desiderio di Mussolini fosse quello di "riequilibrare" lo stato dell'alleanza con la Germania, in quel momento fortemente sbilanciato in favore dei tedeschi. In tale ottica, la partecipazione italiana alla campagna di Russia avrebbe pareggiato l'intervento dell'Afrika Korps tedesco in Libia.




Historia magistra vitae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La locuzione latina Historia magistra vitae, tradotta letteralmente, significa La Storia [è] maestra di vita, ed è tratta da una frase più ampia nell'opera De Oratore di Cicerone.
La frase completa è Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis (Cicerone, De Oratore, II, 9, 36), ovvero La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità.
È una descrizione che Cicerone dà della storia, affermandone la fondamentale importanza per la sua funzione ammaestratrice.


Non ci credo più. La storia non è affatto maestra di vita.

Studiare poi non serve a niente. Ha ragione Totò quando in Miseria e Nobiltà dice al cafone:

Totò – Lei è ignorante?
Il cafone – Si.
Totò – Bene così. Viva l’ignoranza! Tutti così dovrebberlo essere. E se ha dei figliuoli non li faccia studiare, li faccia sguazzare nell’ignoranza.




“Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.”
Confucio

Anche questa è una palla.


Chi dimentica il passato è costretto a riviverlo.

Depennato anche Primo
Levi.



Napoleone era stato battuto in Russia dal generale Inverno.


Si vede che i due geni, Hitler e Mussolini non conoscevano la storia. Non sapevano dell’errore di Napoleone che iniziò la campagna di Russia nei mesi estivi per poi trovarsi nella steppa ad affrontare oltre ai russi il generale Inverno.

Mussolini poi, vero genio, spostò le truppe posizionate in Nord Africa con la divisa estiva e le spedì direttamente in Russia senza dotarli di equipaggiamento idoneo al clima solo per arrivare in tempo per partecipare all’operazione Barbarossa, il 22 giugno 1941.

Quando si và in guerra bisogna sapere chi è il nemico e le sue potenzialità.
continua
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

continua


Apro una parentesi doverosa.

Non è questo con cui intendevo proseguire, lo farò più tardi.

Ma pancho ha postato un autentico articolo bomba :

Oggetto del messaggio: Re: Robotizzazione, industrializzazione e....disoccupazione.
Inviato: oggi, 1:22

Dal titolo :

Ecco i lavori che saranno presto sostituiti dai robot

Invitandovi a prenderne atto per la delicatezza e importanza dell’argomento :

http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... e3e#p43083

ma soprattutto a rendervi conto quale sarà il futuro prossimo dei vostri figli e nipoti, se ci tenete a loro.

La mia incazzatura con la classe politica di “sinistra” e con i sindacati in modo particolare con Landini, che ritengo il più sveglio e il più disponibile ad impegnarsi nei temi sociali, riguarda proprio questo settore.

Io non ho mai sentito né un politico né un sindacalista impegnarsi in questo settore.

Eppure si dicono di “sinistra”.

E’ una palla sesquipedale che non esiste più la destra e la sinistra.

La ricerca e la realizzazione dei robot è stata finanziata da quella che Gioele Magaldi ha definito


I grandi burattinai sono tutti massoni, affiliati a superlogge segrete internazionali.

E convinti che il popolo, semplicemente, non sia in grado di governarsi. Solo loro, gli “eletti”, auto-promossi in una sorta di “aristocrazia spirituale”, si credono in grado di stabilire cos’è bene e cos’è male.





Per arrivare al nuovo tipo di società per cui gli uomini non sono più necessari in quanto sostituiti da robot, bisogna macellarli, perché il welfare di uno Stato non è sostenibile.


Ed ecco la solita soluzione del capitalismo estremo. La guerra mondiale.

Tutto già studiato a tavolino dalla nuova aristocrazia.

continua
erding
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da erding »

Certo che si tratta di un tema cruciale in cui la sinistra ( esiste più? ) dovrebbe basare la sua politica.
Da alcuni è stato calcolato che le nuove tecnologia consentono che una ora lavorativa di oggi in alcuni settori
arriva a velocizzare il lavoro da 1 a 25. Non so quanto questo calcolo sia esatto, ad ogni modo è molto verosimile.
Questa possibilità di per sé è positiva a patto che vada a vantaggio di tutti e consenta una riduzione dell'orario
di lavoro aumentando il numero degli occupati. Finora assistiamo quasi al processo inverso: più ore di lavoro
pro capite e minor numero di occupati, tutto ciò per una supposta necessità di aumentare la competitività.
In questo pro cesso chi ci lucra è il capitale e la finaza a discapito dei lavoratori occupati sempre più ricattati
e dei lavoratori tutti penalizzati dal calo occupazionale.

Ieri la genialità di un vignettista (Biani) ci mostrava un elettore ammanettato nell'atto di votare.
https://www.facebook.com/ilmanifesto/ph ... =3&theater

Penso si riferisse al voto francese ma non solo: la visione offre una rappresentazione maggiore,
descrive la condizione più vasta di uno stato d'animo, quella di vittime non innocenti che subiscono
l'imbroglio di un falso “progresso” che, a vario titolo di responsabilità, abbiamo contribuito a produrre.
Siamo danneggiati e nello stesso tempo artefici del nostro danno. Le scelte ormai non sono più tali,
ma condizionate; siamo sempre più spesso obbligati a scegliere il meno peggio, il danno minore,
rinunciando al bene, accontentandoci di surrogati.
Le evoluzioni tecniche, che dovevano alleggerire il nostro lavoro, in realtà ci costringono a nuove fatiche e nuove insoddisfazioni.
Ci si rende conto che le libertà spacciate per tali non liberano anzi costringono sempre più ad odiose servitù.
iospero
Messaggi: 2444
Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

camillobenso srive :
iospero ha scritto:
Per adesso restiamo con i piedi in terra e guardiamoci attorno senza guadare troppo lontano.

Incominciamo ad affiancare al PIL anche il FIL ( Felicità Interna Lorda) e dopo giudichiamo come vanno i diversi paesi.

Potremmo vivere tutti godendoci la vita , eliminando i lavori pesanti e fastidiosi e avendo cura del bene nostro e di quello degli altri, non trascurando la salute di nostra madre Terra.

E' possibile ?

Certo tutto è possibile, incominciamo a volerlo e diamo il nostro appoggio a chi ci dà fiducia , ci dà l'esempio, ci dà la possibilità di intraprendere un cammino in cui tutti possiamo contare , possiamo confrontarci e possiamo decidere a maggioranza.




Per adesso restiamo con i piedi in terra e guardiamoci attorno senza guadare troppo lontano.

Questo lasciamolo dire a la Qualunque, che ci sta tutta. Noi siamo la sinistra che spera di tornare tale.

Riprendo quanto ha scritto sul Corriere il sociologo GIOVANNI SARTORI nel febbraio del 2013:

“Questo è un governo di irresponsabili guidato da un irresponsabile”


Non dobbiamo dimenticare che Moro era in grado di leggere la politica 15 anni avanti.

Non averlo ascoltato, la Dc e l’Italia hanno fatto la fine che sappiamo.

Più di 50 anni fa, nei miei testi scolastici di automazione ci stava scritto:

L’automazione serve a liberare l’uomo dalle fatiche umane.

Dopo più 50 anni posso assicurare che quanto scritto allora in quei testi era una grandissima balla.

In questi anni ho attraversato la seconda e la terza rivoluzione industriale. Adesso siamo nel pieno della quarta, e siamo in un gravissimo ritardo nel non sapere come riordinare la società davanti a questa prepotente avanzata.

Un assaggino a latere ce lo ha fornito Poletti che non ritiene più idonea la valutazione della paga oraria.

Compito della sinistra storica è stato di occuparsi degli ultimi e dei salariati.

Perché non dovrebbe essere ora in un passaggio drammatico dalla classe media in giù.

Io i piedi li ho molto per terra in quanto tengo ad affrontare tutti i temi reali.

Non ti sembra che la tua risposta possa indurre a pensare che Civati e Possibile non siano in grado di risolvere i problemi della società italiana, lato disperati????
Che Civati e Possibile siano in grado o meno di risolvere i problemi della società italiana non è una domanda corretta.
Io ritengo che tutti coloro che desiderano cambiare questa società debbano decidere cosa fare, quindi o stiamo qui a discutere all'infinito se ci sono possibilità di fare qlc e come farla o alla fine ci decidiamo di scegliere una strada che riteniamo essere quella che ci dà qualche possibilità di riuscire a raggiungere gli obbiettivi che ci proponiamo e ci impegniamo affinché vada bene.
"POSSIBILE" attualmente mi sembra correttamente impostato per mettere le basi per una coalizione sociale che guarda al futuro e a differenza di altri cerca il consenso a partire dai territori ( anche L'Altra Europa con Tsipras si propone le stesse cose, ma finora è rimasta un po'ferma, gli altri di sinistra invece
hanno il problema di azzerare le proprie strutture).
Se pensi che nessuno sia in grado di cambiare le cose , sarebbe la fine ...
pancho
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Iscritto il: 21/02/2012, 19:25

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da pancho »

iospero ha scritto:camillobenso srive :
iospero ha scritto:
Per adesso restiamo con i piedi in terra e guardiamoci attorno senza guadare troppo lontano.
Incominciamo ad affiancare al PIL anche il FIL ( Felicità Interna Lorda) e dopo giudichiamo come vanno i diversi paesi.
Potremmo vivere tutti godendoci la vita , eliminando i lavori pesanti e fastidiosi e avendo cura del bene nostro e di quello degli altri, non trascurando la salute di nostra madre Terra.
E' possibile ?
Certo tutto è possibile, incominciamo a volerlo e diamo il nostro appoggio a chi ci dà fiducia , ci dà l'esempio, ci dà la possibilità di intraprendere un cammino in cui tutti possiamo contare , possiamo confrontarci e possiamo decidere a maggioranza.
Per adesso restiamo con i piedi in terra e guardiamoci attorno senza guadare troppo lontano.
Questo lasciamolo dire a la Qualunque, che ci sta tutta. Noi siamo la sinistra che spera di tornare tale.
Riprendo quanto ha scritto sul Corriere il sociologo GIOVANNI SARTORI nel febbraio del 2013:
“Questo è un governo di irresponsabili guidato da un irresponsabile”
Non dobbiamo dimenticare che Moro era in grado di leggere la politica 15 anni avanti.
Non averlo ascoltato, la Dc e l’Italia hanno fatto la fine che sappiamo.
Più di 50 anni fa, nei miei testi scolastici di automazione ci stava scritto:
L’automazione serve a liberare l’uomo dalle fatiche umane.
Dopo più 50 anni posso assicurare che quanto scritto allora in quei testi era una grandissima balla.
In questi anni ho attraversato la seconda e la terza rivoluzione industriale. Adesso siamo nel pieno della quarta, e siamo in un gravissimo ritardo nel non sapere come riordinare la società davanti a questa prepotente avanzata.
Un assaggino a latere ce lo ha fornito Poletti che non ritiene più idonea la valutazione della paga oraria.
Compito della sinistra storica è stato di occuparsi degli ultimi e dei salariati.
Perché non dovrebbe essere ora in un passaggio drammatico dalla classe media in giù.
Io i piedi li ho molto per terra in quanto tengo ad affrontare tutti i temi reali.
Non ti sembra che la tua risposta possa indurre a pensare che Civati e Possibile non siano in grado di risolvere i problemi della società italiana, lato disperati????
Che Civati e Possibile siano in grado o meno di risolvere i problemi della società italiana non è una domanda corretta.
Io ritengo che tutti coloro che desiderano cambiare questa società debbano decidere cosa fare, quindi o stiamo qui a discutere all'infinito se ci sono possibilità di fare qlc e come farla o alla fine ci decidiamo di scegliere una strada che riteniamo essere quella che ci dà qualche possibilità di riuscire a raggiungere gli obbiettivi che ci proponiamo e ci impegniamo affinché vada bene.
"POSSIBILE" attualmente mi sembra correttamente impostato per mettere le basi per una coalizione sociale che guarda al futuro e a differenza di altri cerca il consenso a partire dai territori ( anche L'Altra Europa con Tsipras si propone le stesse cose, ma finora è rimasta un po'ferma, gli altri di sinistra invece
hanno il problema di azzerare le proprie strutture).
Se pensi che nessuno sia in grado di cambiare le cose , sarebbe la fine ...
Certamente quanto scrivi e' più che condivisibile

Lo stesso Gramsci diceva:Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto bisogna mettersi tranquillamente all’opera ricominciando dall’inizio.
Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni
”.

Certamente sono da lodare tutti coloro che come te vedono il bicchiere mezzo pieno. Anzi, ne abbiamo assolutamente bisogno!!!!!

Purtroppo viene anche il tempo delle delusioni e non tutti sono in grado di affrontarle e reagire.

Io non sono mai stato fra questo ma purtroppo e' da qualche tempo che comincio ad essere pessimista. La sinistra, almeno quelli che tali si definiscono, non sono in grado o fanno fatica ad elaborare qualcosa che tenga conto di questo nuovo millennio con tutte le sue contraddizioni e difficoltà.

Io continuo a mettercela tutta, per quel poco che ci riesco ma non vedo alcuna luce in fondo al tunnel che non sia quella del differenziarsi da tutti per dimostrare il proprio ego. Questo di sinistra ha ben poco ma allora chi sono quelli di sinistra e come possono essere individuati?

Che fare o come uscirne. Sole sempre queste domande che ci chiediamo e come spesso sento dall'amico Zione.

Certamente queste iniziative fanno bene ma poi ? Sembra un logorio perpetuo . Iniziative che hanno alti valori ma nel momento in cui devono concretizzarsi saltano fuori i soliti maitre a penser che con il loro modo di fare per mettersi in luce e differenziarsi dagli altri mandano in fumo tutto.

Ritorno quindi alla solita domanda Come uscirne? Sono sufficienti queste belle iniziative o bisogna dare un tempo per venire al dunque?


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
iospero
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

Ciao pancho,

quanto scrivi è più che condivisibile, lo spettacolo intorno a noi è piuttosto sconsolante, sembra che tutti si diano da fare per egoismi personali e le delusioni nei confronti di chi sta ai vertici sono all'ordine del giorno, nonostante tutto non sono pochi quelli che si impegnano per un mondo migliore e il più delle volte lo fanno in silenzio senza tornaconto e anche se i risultati non sempre arrivano almeno hanno la soddisfazione di averci provato .
Personalmente ritengo che al momento i vari comitati di base sia di Possibile sia di L'Altra Europa debbano convergere per affermare i valori fondanti del nuovo soggetto politico e pretendere che i vertici di SEL, Rifondazione e altri facciano altrettanto ( restano tutti i problemi burocratici di chi è strutturato, e ci vorrà del tempo per chiuderli).
E' sufficiente guardare come è cresciuto e dove è arrivato il M5S , che ha goduto della presenza di Grillo per sfondare, ma che si è diffuso crescendo sempre più nei territori con la presenza costante dei banchetti in ogni comune e per ogni occasione, cercando di far approvare ovunque il referendum senza quorum.
Dove arriverà il M5S non lo so, perché è in Europa che bisogna affermarsi o almeno nel sud europa per far cambiare la linea politica, per questo il nuovo soggetto politico di sinistra ha più possibilità di trovare in Europa (Grecia, Spagna, Portogallo, Francia) il suo interlocutore di riferimento.
In Italia , se il M5S continuerà la sua corsa solitaria rischia di perdere l'occasione di andare a governare pur avendo nel nuovo soggetto politico di sinistra un concorrente con programma e principi
di onestà molto simili, speriamo nei ballottaggi.
Per questo inviterei calorosamente tutti a non restare alla finestra, ma a scegliere con chi continuare a
lottare e non accontentarsi a sfogarsi in questo bellissimo forum.
un cordiale saluto
iospero
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Iscritto il: 24/02/2012, 18:16

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da iospero »

Una piattaforma digitale per il nuovo soggetto della sinistra
di ROBERTO IOVINO

«Democratizzare i processi decisionali, renderli sempre più trasparenti e partecipati, mettere in rete competenze ed esperienze, puntare sullo sperimentalismo democratico, sono tutte sfide dalle quali non possiamo prescindere». Il manifesto, 19 novembre 2015
Le immagini di morte e distruzione degli ultimi giorni ci ricordano quanto ciascuno di noi sia piccolo al cospetto dei grandi problemi dell’umanità, ma allo stesso tempo ci impongono una scelta, un’assunzione di responsabilità, un impegno collettivo che non lascia spazio all’indifferenza. Ci ricordano quanto sia urgente, come ricordato da Luigi Ciotti in occasione dell’ultimo saluto a Pietro Ingrao, «una politica come strumento di giustizia sociale, dunque di pace», e quanto sia decisivo l’impegno di tutti e di ciascuno al fine di perseguire tale obiettivo.

Nel bisogno di costruire «un altro mondo possibile» è facile individuare le ragioni del nostro impegno, in Italia quanto in Europa, per la costruzione di una sinistra politica all’altezza delle sfide del nostro tempo, ma non sfuggirà a nessuno, neppure all’osservatore meno attento, quanto questo obiettivo sia di là da venire.

Per fortuna qualcosa si muove. Proprio sulle colonne di questo giornale — all’interno dell’ampio dibattito C’è vita a sinistra — è stato possibile trovare diversi e autorevoli spunti sul tema, e la recente creazione del gruppo parlamentare Sinistra Italiana sembra finalmente aver dato una scossa al dibattito, un segnale percepito da molti (e a buon ragione) di controtendenza rispetto alle divisioni degli ultimi anni.

Pensiamo che ciò basti? Che l’iniziativa parlamentare sia esaustiva al fine di costruire un soggetto politico in nome e per conto degli uomini e delle donne che la sinistra ambisce a rappresentare?

Evidentemente no, non lo è, seppur non sia intenzione di chi scrive disconoscerne il valore. Piuttosto dovremmo interrogarci su quali siano gli strumenti utili per rendere la nostra iniziativa politica sempre più partecipata, dal basso e nel basso della nostra società, su come far diventare la rappresentanza istituzionale quello che Stefano Rodotà ha correttamente definito un «terminale sociale» per realtà civiche, reti, sindacati, movimenti, associazioni, singoli cittadini, insomma per quei tanti che, qui ed ora, ci chiedono di condividere un cammino per il cambiamento, per costruire insieme un’alternativa all’attuale stato delle cose.

Democratizzare i processi decisionali, renderli sempre più trasparenti e partecipati, mettere in rete competenze ed esperienze, puntare sullo sperimentalismo democratico, sono tutte sfide dalle quali non possiamo prescindere, ingredienti essenziali per la costruzione di un soggetto politico che sia di tutti e di tutte.

Su questi temi molti di noi sono impegnati da mesi. Come per la costruzione, ad esempio, di una piattaforma digitale che possa essere strumento di partecipazione, condivisione e attivazione che, come ci ha insegnato Manuel Castells, possa utilizzare la tecnologia come strumento di libertà, piuttosto che come dispositivo di dominio. Uno strumento recentemente utilizzato da Podemos per la stesura del proprio programma di Governo, che non sostituisca l’attivismo politico fatto sul territorio e la forma partito, ma che al contrario sia capace di innovare entrambi, renderli più democratici, più partecipati, in una parola più efficaci.

Su questo, come su tanto altro, ci siamo confrontati lo scorso settembre con un gruppo di lavoro che si è appositamente costituito, e che vede l’adesione di diverse esperienze politiche desiderose di lavorare insieme e che hanno risposto positivamente ad una specifica call to action (http:// con -senso .tumblr .com).

In queste settimane stiamo lavorando per valutare alcune strade da perseguire per la realizzazione della piattaforma, ma il suo senso e la sua utilità risponde ad un’esigenza profondamente politica.

Per questo dovremmo allargare ulteriormente le maglie del confronto, trovare le modalità per intrecciare i contributi fin qui elaborati con l’annunciato evento di gennaio che dovrebbe dare il via al percorso costituente. Per farlo servirà un atto di coraggio necessario, ovvero liberare qualsivoglia iniziativa dalla dimensione pattizia, dalla somma algebrica di ceto politico e da spinte identitarie e conservative, puntando al contrario sul riconoscimento delle differenze come valore aggiunto, come forza della nostra azione politica e non come debolezza.

Il resto lo decideranno le donne e gli uomini che parteciperanno al processo stesso, e magari, potremmo scoprire proprio lì, in questo cammino comune, che nella nostra società ci sono risorse più utili e più vitali al fine di costruire un soggetto politico di sinistra (di tutti e tutte) di quanto lo siano gli attuali gruppi dirigenti.

DA IL MANIFESTO
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