Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?

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pancho
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:questo discorso l'ho fatto anche allo zio quando ogni tanto ha le sue "crisi di inutilità" e si domanda perchè perchè perchè sono stato tanto tempo sul forum se poi non posso incidere su niente in questo paese di pazzi?
è l'approccio che è sbagliato.
questo è un "selected bar" dove amici commentano i fatti del giorno , non è un laboratorio per cambiare il mondo, o togliere il pd dall'abbraccio mortale del terrificante "centro", o togliere le fette di salame agli avventori di turno.

Innanzitutto io non ho affatto “crisi di inutilità, ma solo la presa di coscienza di avere fatto un lavoro completamente inutile.

Quando ho iniziato 11 anni fa sul forum dell’Ulivo.it, è stato in seguito alla partecipazione al Palavobis di Milano:

la Repubblica/politica: L'urlo del Palavobis 'Siamo qui per la giustizia'
http://www.repubblica.it/online/politic ... litedue.ht...
Milano (e tanta gente del resto d'Italia dal Friuli alla Calabria) con il cuore in mano, ... e che si sganascia dal ridere ai lazzi anti Berlusconi di Dario Fo. ... Poi, un affondo anche contro il ministro delle Telecomunicazioni ... (23 febbraio 2002) ...

Da quel momento mi sono preso l’impegno di affrontare attraverso la comunicazione della rete a cambiare quella realtà.

In quell’occasione, per manifestare contro Berlusconi ci stava una donna di 85 anni che non si era mai occupata di politica in vita sua, ma che a un anno dal ritorno del Caimano non né poteva più e sentiva il dovere civico di partecipare ad una manifestazione di protesta.

Non amo la violenza e penso che le cose si possano cambiare solo con il confronto, perché diventa un fatto culturale e permanente.

Undici anni dopo, basta rivedere i post degli ultimi giorni, il Caimano è ancora qua vivo e vegeto ad affrontare i tempi supplementari dell’affondamento del Paese.

Se questo è un "selected bar" dove amici commentano i fatti del giorno, allora ho sbagliato ad iscrivermi. Il selected bar lo faccio già da tempo con amici in presa diretta alla biblioteca centrale di SSG.

Le cose sono nel tempo peggiorate fino ad imboccare una strada senza uscita per vie normali.

Non si tratta neppure partecipare ad un laboratorio che possa salvare il mondo.

Commentare tra amici come sta andando male il Paese e il mondo non è nel mio interesse, fare salotto non è stato mai nei miei interessi.

Evidentemente mi sono sbagliato a proseguire prima nel vecchio forum ed ora in questo.
CONCORDO PIENAMENTE E L'HO FATTO PRESENTE PURE IO!!

Con molta probabilita' qui qualcuno e' di troppo. Bisognera' capire chi?

Mi dispiacerebbe che solo ora i conti mi tornassero


Con fatica ho volutamente smosso le acque e ora si riesce finalmente a vederci bene
:mrgreen: :mrgreen:

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Amadeus

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Amadeus »

nessuno è di troppo
se ho offeso qualcuno mi scuso , se ho esagerato faccio ammenda e se è il caso me ne sto buonina a cuccia .
magari facciamo che me lo dicono gli amministratori.

non ho inteso svilire il forum con la mia affermazione , semplicemente mettere dei bordi PERSONALI , RIBADISCO personali , su una vicenda interna che altri hanno reso pubblica.
se era una cosa privata allora doveva rimanere tale.

mi sono beccata gli strali per aver appoggiato Monti e Renzi e ora non posso strapazzarvi?

vedi pancho a te una leccata di pseudo sinistra certamente non ti serve , MA magari agli esodati sì.
però poi vieni a citare Bobbio.
ok come vuoi tu.
tranquillo che ora gli esodati risolvono con il pastone PD grillo pdl.
io avrò tanta confusione in testa ma mi pare che sono in buona compagnia.

il caimano è ancora vivo e vegeto per tanti motivi, compreso quello di non aver usato il voto utile .
se le mie visioni sono burine o limitate potete evitare di rispondere.
e comunque se volete delle scuse non ho problemi.
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

………………………….mi sono beccata gli strali per aver appoggiato Monti e Renzi e ora non posso strapazzarvi?


Attenzione,……i miei punti di vista su Renzi e Monti sono di tipo politico che ripeto in continuazione ad amici, parenti e conoscenti e qualsiasi persona civile in grado di affrontare un confronto politico basato sui fatti.

E non sono strali nei confronti di tizio, caio e sempronio fatti per il solo piacere di strapazzare, solo perché ha una visione politica differente.

I miei punti di vista negativi per fatti negativi sono altrettanto dello stesso tenore anche nei confronti dell’intero ghota ex Pci. Non se ne è salvato nessuno.

Carta canta. Basta avere la pazienza di rileggere quanto scritto.

Sono giudizi politici a cui vanno opposti altrettanti giudizi politici.

Le questioni interpersonali non hanno mai fatto parte del mio bagaglio personale e non lo sono mai stati in 11 anni di presenza sui forum politici.

In occasione del voto, ho scritto che ognuno è libero di votare per chi crede perché il vuoto creato dai partiti maggiori dell’ex Ulivo sono la causa principale delle diverse direzioni prese da chi aveva intrapreso direzioni diverse a causa della mancanza comune di un punto di riferimento..

Usando un termine calcistico,….si tratta di fallo di reazione?

Perché se si,……non regge.
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

Dal nostro "chi siamo"
La nostra ambizione è quella di contribuire ad unire, impegnandoci ad assicurare uno spazio nel quale le diverse componenti di un nuovo centrosinistra, inteso non come formula di partiti, ma come area culturale e politica, possano confrontarsi, arricchirsi reciprocamente, crescere ed elaborare un comune progetto vincente e di governo.
A me pare che lo spazio sia assicurato.

Quella che manca è l'elaborazione di "un comune progetto vincente e di governo".

Ma non credo ci sia da colpevolizzarsi più di tanto se non viene fuori con i tempi che corrono.

Se qualcuno ritiene di volersi proporre come catalizzatore di una tale elaborazione, si faccia avanti, ci spieghi temi, forme e modalità attraverso cui intende procedere.

Possibilmente senza verità rivelate, senza richieste preventive di schieramento e senza un'eccessiva autostima.
camillobenso
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Dal nostro "chi siamo"
La nostra ambizione è quella di contribuire ad unire, impegnandoci ad assicurare uno spazio nel quale le diverse componenti di un nuovo centrosinistra, inteso non come formula di partiti, ma come area culturale e politica, possano confrontarsi, arricchirsi reciprocamente, crescere ed elaborare un comune progetto vincente e di governo.
A me pare che lo spazio sia assicurato.

Quella che manca è l'elaborazione di "un comune progetto vincente e di governo".

Ma non credo ci sia da colpevolizzarsi più di tanto se non viene fuori con i tempi che corrono.

Se qualcuno ritiene di volersi proporre come catalizzatore di una tale elaborazione, si faccia avanti, ci spieghi temi, forme e modalità attraverso cui intende procedere.

Possibilmente senza verità rivelate, senza richieste preventive di schieramento e senza un'eccessiva autostima.

Ho aperto stamani un 3D apposito per esplorare cosa s'intende oggi al termine di un ciclo durato 71 anni i termini di centro e sinistra, perché il termine centrosinistra se poteva reggere un anno fa non ha più senso ed è superato nei fatti oggi, con la doppia certificazione di fallimento del Prof. Zagrebelsky di un anno fa e della Dott.sa Gualmini dell'Istituto Cattaneo a Otto e mezzo.
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

camillobenso ha scritto:
mariok ha scritto:Dal nostro "chi siamo"
La nostra ambizione è quella di contribuire ad unire, impegnandoci ad assicurare uno spazio nel quale le diverse componenti di un nuovo centrosinistra, inteso non come formula di partiti, ma come area culturale e politica, possano confrontarsi, arricchirsi reciprocamente, crescere ed elaborare un comune progetto vincente e di governo.
A me pare che lo spazio sia assicurato.

Quella che manca è l'elaborazione di "un comune progetto vincente e di governo".

Ma non credo ci sia da colpevolizzarsi più di tanto se non viene fuori con i tempi che corrono.

Se qualcuno ritiene di volersi proporre come catalizzatore di una tale elaborazione, si faccia avanti, ci spieghi temi, forme e modalità attraverso cui intende procedere.

Possibilmente senza verità rivelate, senza richieste preventive di schieramento e senza un'eccessiva autostima.

Ho aperto stamani un 3D apposito per esplorare cosa s'intende oggi al termine di un ciclo durato 71 anni i termini di centro e sinistra, perché il termine centrosinistra se poteva reggere un anno fa non ha più senso ed è superato nei fatti oggi, con la doppia certificazione di fallimento del Prof. Zagrebelsky di un anno fa e della Dott.sa Gualmini dell'Istituto Cattaneo a Otto e mezzo.
Ottima iniziativa. Ma non era ai tuoi sempre utili contributi che mi riferivo, nei quali non vedo la pretesa di arrivare a conclusioni definitive, quanto piuttosto lo stimolo a riflettere ed a confrontarsi.
pancho
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Iscritto il: 21/02/2012, 19:25

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da pancho »

Ottima iniziativa. Ma non era ai tuoi sempre utili contributi che mi riferivo, nei quali non vedo la pretesa di arrivare a conclusioni definitive, quanto piuttosto lo stimolo a riflettere ed a confrontarsi.


Nessuno ha mai avuto la pretesa di arrivare a conclusione definitive almeno da parte mia anche se da tempo qualcuno lo pensa e lo dice. prendere posizioni diverse questo si'.

Ma se non ci fossero che confronto sarebbe?

Noi abbiamo bisogno delle diversita' perche' son queste a farci ragionare piu a fondo sui problemi. Abbiamo bisogno di discutere a 360° con tutta l'area politica che sta' intorno a noi senza esclusioni alcune poiche nessuno ora ha il diritto di dire che la sua e' giusta. Scartiamo quelle fallite e cerchiamo assiema di trovarne altre .

Inizialmente questo forum lo consideravo come una piccola "oficina politica" per muovere i primi passi dal basso in cerca di soluzioni e non il solito bar in cui si discute i fatti politici del giorno sopra un bicchiere. .

Questo punto l'ho sempre ribattuto con forza. Basta rileggersi tutti i miei post iniziali.

Quindi ben venga la proposta dello Zione se questo puo' una volta per tutte dare inizio a quello che da sempre propongo.

L'avessimo fatto prima forse, nel ns. piccolo, senza voler cambiare il mondo, qualche piccola... piccola cosetta senza alcuna presunzione, avremo potuto forse fare. Pazienza...

Discutere sui fatti politici giornalieri van bene pure, ma e' piccola cosa a confronto.

Ora la Caporetto e' fatta ed arrabbiarsi con tizio e caio per il voto utile non e' la via giusta per intraprendere una strada diversa.

Chi ha cannato ora si lecchi le ferite in fretta poiche bisogna pensare ad altro e non ripetere le stesse cazzate, perche il tempo davanti e' poco e non so nemmeno se veramente ci sia ancora del tempo.

Non c'e' piu' tempo di scherzare col fuoco.Potrebbe essere piu' pericoloso di quel che si pensa.

Per quanto riguarda le analisi dello Zione, le faccio anche mie poiche mi e' difficile non essere daccordo.

Per il resto spero veramente che questo luogo non diventi un punto di riferimento come un bar sport con tutto rispetto per lo sport sano.
Di questi ce ne son anche troppi sul Web. Non occorre aggiungerne altri. :mrgreen:

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

COMUNICATI STAMPA di PAOLO FERRERO - Segretario Nazionale di Rifondazione Comuista -

Puglia, Vendola campione di trasformismo: imbarca Monti in giunta ed esclude Rifondazione Comunista.

Nella modifica dell’assetto della Giunta Regionale Pugliese Vendola ha fatto una chiara scelta politica di destra: ha fatto fuori l’assessore Maria Campese di Rifondazione Comunista – che l’aveva lealmente sostenuto sia alle primarie che nelle elezioni pugliesi – ed imbarca Leo Di Gioia, eletto con il PDL di Fitto, poi transitato in FLI e adesso approdato a Scelta Civica di Monti. Vendola si propone quindi come campione di trasformismo, facendo fuori chi l’ha sostenuto nelle elezioni ed imbarcando chi l’ha osteggiato. Nel ringraziare Maria Campese per il lavoro svolto, non posso non notare che la Puglia di Vendola continua ad essere un laboratorio, un tempo della capacità della sinistra di alternativa di vincere ed entusiasmare, adesso delle larghe intese con i poteri forti. [Paolo Ferrero]
mariok

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da mariok »

Napoli dopo due anni di De Magistris: il bilancio lo fanno i cittadini

Crollo in Riviera di Chiaia, rogo della Città della Scienza, previsioni negative di Moody's e soliti problemi politici: dopo i peggiori 15 giorni dell'amministrazione arancione, viaggio nella città del Vesuvio. Dal tassista allo scrittore, passando per la casalinga e l'imprenditore, giudizio unanime: il sindaco deve cambiare marcia e metodo, altrimenti sarà fallimento su tutta la linea

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 18 marzo 2013

“Il bilancio dei primi due anni di amministrazione? Eccolo là, è davanti a te”. La proprietaria di una salumeria di via Belvedere, al Vomero, indica la voragine che qualche notte fa si è aperta davanti al suo negozio. Un buco enorme nell’asfalto, uno dei cinquemila che ogni anno si aprono a Napoli, rendendo la vita impossibile a motociclisti, automobilisti e pedoni. Solo che stavolta, pare a causa di lavori dell’Enel eseguiti male, la voragine si è aperta a pochi metri dalla casa del sindaco. “Non dobbiamo intervenire noi qui”, dice un dipendente della Napoli Servizi, uno dei 47 operai che ogni giorno, armato solo di pala e asfalto, affronta stoicamente l’Idra di Lerna del manto stradale partenopeo: “Il Comune ha intimato all’Enel di provvedere alla riparazione”.


Il risultato è che la buca è stata riparata solo una settimana dopo, la strada è rimasta bloccata per giorni e mezza via Belvedere è rimasta isolata con transenne su cui gli abitanti del quartiere hanno appeso cartelli di protesta e una cassetta con sopra una scritta ironica: “Aiutate il Comune. Offerta a piacere”. Il buco di via Belvedere è l’immagine simbolo dell’ultimo mese di De Magistris, il più difficile da quando l’ex pm è alla guida di Palazzo San Giacomo. Nulla a che vedere con le fasi di crisi politica che pure in questi due anni hanno colpito l’amministrazione: dalla nomina e rimozione di Raphael Rossi a capo dell’Asìa, alle dimissioni dell’ex assessore alla legalità Giuseppe Narducci, dall’addio a Riccardo Realfonzo e a Silvana Riccio, ex direttore generale del Comune, fino al brevissimo matrimonio con Vecchioni, Presidente del Forum delle Culture per poco più di novanta giorni. Gli ultimi venti di De Magistris sono stati infatti un concentrato di eventi più o meno tragici, a partire dalla debacle di Rivoluzione Civile in Italia e a Napoli, dove ha racimolato poco più del 3%, per finire con il crollo di un palazzo alla Riviera di Chiaia e l’incendio di Città della Scienza.

Un mese di passione chiuso dal taglio di Fitch al rating di Palazzo San Giacomo (da BBB a BBB-, complice anche l’abbassamento da parte dell’agenzia americana del rating sovrano dell’Italia) e dal giudizio di Moody’s sui conti comunali che arriva nella tarda serata di giovedì scorso: confermato il rating B1 di Napoli e assegnato un outlook negativo per le “incertezze associate con la capacità di Napoli di consolidare le proprie finanze in linea con il proprio piano”. “Ma non si tratta affatto di una cattiva notizia – si difende l’assessore al bilancio del Comune, Salvatore Palma – Normalmente, le procedure di review si chiudono con un downgrade, con una perdita di uno scalino, quando non di due, nel rating. Invece noi abbiamo mantenuto lo stesso livello, e questo perché è stato verificato l’adempimento puntuale del pagamento dei nostri debiti finanziari e la bontà del nostro piano di rientro, ritenuto concreto, realizzabile e ben articolato”.

La speranza, allora, è che lo stesso giudizio arrivi anche dal Ministero dell’Interno, da quello delle Finanza e dalla Corte dei Conti, chiamati a dare l’approvazione definitiva a quel piano di riequilibrio economico-finanziario che, per ora, ha salvato Napoli dal dissesto ereditato dalle precedenti amministrazioni, permettendo al Comune di spalmare il debito nei prossimi dieci anni. Se tutto dovesse andare liscio, l’ok arriverebbe a maggio e fino ad allora il Comune potrebbe accedere solo a 58 dei 289 milioni di euro di prestito del fondo di rotazione (ma De Magistris ha già denunciato ritardi nell’erogazione delle prime risorse da Roma, arrivando a chiedere direttamente l’intervento di Napolitano). Troppo pochi per aggredire da subito gli 850 milioni di disavanzo e i 650 milioni di debiti fuori bilancio del Comune, ma abbastanza per cominciare a far scorrere la graduatoria, ferma al 2008, dei creditori. Comprese le partecipate, che da sole assorbono la metà del miliardo e mezzo di debiti di Palazzo San Giacomo e che se la passano davvero male.

Napoli Sociale, che si occupa di assistenza e trasporto di minori diversamente abili, sopravvive a stento senza i 7 milioni di euro che dovrebbe avere dal Comune. Un’inezia, comunque, rispetto a quanto vanta l’Azienda Napoletana Mobilità, che aspetta di ricevere da Palazzo San Giacomo circa 270 milioni di euro. Senza quei soldi, quando pure si riusciranno a pagare con regolarità gasolio e assicurazioni, a Napoli continuerà a circolare molto meno della metà dei 500 autobus potenzialmente a disposizione. I pullman hanno in media 17 anni, e le casse sono talmente vuote che i pezzi di ricambio non si comprano, ma si recuperano dai mezzi fermi in deposito. Le cose dovrebbero andare meglio tra qualche tempo, quando ANM, Metronapoli (che gestisce la linea 1 della Metropolitana e le funicolari) e Napolipark, il sistema di parcheggi in città, saranno definitivamente fuse, e il Comune comincerà il processo di cessione di immobili alla nuova società di trasporto. Stessa strategia che l’amministrazione ha in mente anche per Asìa, la municipalizzata dei rifiuti, che vanta crediti per 250 milioni di euro e che con sempre più fatica affronta i costanti ritardi del Comune nel pagamento dei 14 milioni di euro di quota mensile di gestione. In queste condizioni, arrivare al 70 per cento di differenziata promesso da De Magistris subito dopo l’insediamento è pura utopia. La realtà parla, ad oggi, di una cifra vicina per difetto al 27 per cento.

Non è un caso, quindi, che in molti abbiano storto il naso quando la scorsa settimana il Consiglio comunale ha approvato una delibera che prevede di trasformare di fatto l’ACN, la società di scopo nata per la Coppa America di vela e che avrebbe dovuto sciogliersi dopo le regate, in una nuova partecipata del Comune che potrà organizzare e gestire fino al 2020 anche altri eventi. “Ma non è una nuova partecipata – si difende De Magistris – sarà un luogo dove Comune, Regione, Provincia, e Camera di Commercio organizzeranno insieme gli eventi sulla città”. Compreso forse (anche se il sindaco smentisce) il Forum delle Culture 2013, che sarebbe dovuto cominciare ad aprile e che invece, se tutto andrà bene, vedrà la luce in estate. Ad oggi, mentre il sito internet del Forum è ancora bloccato, non si ha un’idea chiara di quali e quanti eventi ci saranno, né di quanto durerà la kermesse, considerato che dei 40 milioni di euro che la Regione avrebbe dovuto stanziare per finanziare la manifestazione, ne arriveranno solo 15. “Il Forum delle Culture era una grandissima opportunità per questa città – commenta Maurizio De Giovanni, scrittore partenopeo di successo – Ha fatto benissimo a Barcellona, ma anche a Monterrey. Qui invece viene vissuto come un problema, come un qualcosa da dover gestire con poche risorse, in tempi che sono risicatissimi perché si è dormito per tutto il tempo”. Soprattutto, va detto, negli anni passati. Ma oggi il sindaco è De Magistris, ed è con lui che i cittadini se la prendono. Anche perché tra crisi economica, dissesto ereditato, difficoltà politiche, l’unico vero successo evidente dell’amministrazione arancione rischia di essere l’aver ripulito le strade dai sacchetti di monnezza. Troppo poco, a due anni dall’insediamento. L”ultima beffa, il Lungomare ‘liberato’ e rioccupato da auto e moto dopo che il crollo alla Riviera di Chiaia ha imposto una deviazione del traffico veicolare.

E così basta passeggiare per la città, incontrare le persone, parlarci, per capire che il credito del sindaco all’ombra del Vesuvio sta via via esaurendosi. E scopri che il cittadino comune, il tassista, l’economista e lo scrittore finiscono per pensarla alla stessa maniera. “Abbiamo sbagliato – dice un abitante del Vomero – perché abbiamo pensato di eleggere una persona onesta, e poi abbiamo capito che non basta essere onesti per amministrare, bisogna essere buoni amministratori”. Il tassista, elettore deluso, se la prende invece con le buche, ma anche con la viabilità in generale “che è stata affidata, sembra un paradosso, a un assessore di Bologna. Brava persona, per carità, ma ci vorrebbe più competenza”. “Forse ci dovrebbe essere una più esplicita ammissione che quello che oggi è fondamentale è l’amministrazione ordinaria, bisognerebbe garantire alla cittadinanza un intervento di mantenimento di questa città”, dichiara Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ, mentre Ugo Marani, docente della Federico II e presidente dell’Associazione di ricerca RESET, dell’esperienza arancione finora salva solo il sindaco e qualche assessore: “A parte qualche lodevole eccezione non mi sembra che la giunta rappresenti un punto di alta capacità tecnica nella città. Ho l’impressione che le buone intenzioni del primo cittadino non si siano tramutate in atti amministrativi di eguale livello”.

Stesso pensiero di Maurizio De Giovanni: “A fronte di una grande onestà personale, non vedo l’umiltà sufficiente per fare ricorso alle energie positive, alle forze che ci sono in questa città. Dovrebbero rivolgersi a persone che sono esperte dei singoli ambiti e dei singoli settori. Qualche elemento di innovazione c’è stato, eppure la qualità della vita qui non solo non è cambiata, ma credo stia toccando i minimi storici”. “Che Napoli – gli fa eco il giornalista e scrittore Antonio Menna – viva più che una rivoluzione civile, una involuzione civile credo sia sotto gli occhi di tutti. Non so però quanto questo dipenda dall’attuale sindaco. Penso che caricare tutto su De Magistris sia un po’ ingeneroso”. Più netta la posizione di Lina Lucci, segretario generale della CISL Campania. “E’ una Napoli che sta malissimo, sta anche peggio di come De Magistris l’ha trovata” dice, per poi affondare il colpo su un altro tema sensibile dell’amministrazione comunale, quello dell’apertura e della condivisione delle scelte con le forze esterne: “Noi ci saremmo aspettati che questo sindaco come prima mossa avesse messo attorno a un tavolo le forze sociali, le forze sane della città per ricominciare a parlare di Napoli”. E invece così non è stato, almeno finora.

“Ognuno di noi ricorda che c’era stato il grande impegno alle assemblee di popolo. Altro che assemblee di popolo, a Napoli non abbiamo più neanche le riunioni di condominio”, dichiara sarcastico l’ex sindaco e governatore campano Antonio Bassolino. Non certo un fan del sindaco arancione. Eppure la stessa critica arriva anche da chi di De Magistris è stato un sostenitore della prima ora, Giuseppe Comella, medico già membro dell’Assise di Palazzo Marigliano e candidato con la lista civica Napoli è tua. “La richiesta è di una maggiore partecipazione dell’amministrazione con le associazioni, la società civile, i partiti”. E pare proprio che nelle ultime, drammatiche ore, De Magistris abbia deciso di raccogliere gli appelli all’apertura. Tutti parlano di un sindaco cambiato, pronto se necessario all’autocritica, ma soprattutto al confronto. Giovedì scorso ha incontrato i sindacati, poi ha annunciato imminenti consultazioni con i segretari cittadini di PD e SEL, anche in vista del rimpasto di giunta annunciato per fine mese. Meno tecnici e più politici, gli chiedono dalla maggioranza. Chissà se stavolta accoglierà le richieste di chi ancora lo sostiene.

di Andrea Postiglione
Amadeus

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Messaggio da Amadeus »

11 marzo
«Care rivoluzionarie e cari rivoluzionari, la nostra storia è appena cominciata, nonostante il primo risultato elettorale non ci abbia dato ragione», e «una cosa è certa: comunque Rivoluzione civile andrà avanti, convinta di poter dare un contributo significativo alla ricostruzione morale, sociale ed economica che diventa ogni giorno più urgente». Lo ha scritto Antonio Ingroia in una lettera aperta ai propri sostenitori pubblicata sul sito rivoluzionecivile.it. «Sentiamo una grande responsabilità nei confronti degli 800mila elettori che ci hanno dato fiducia alle elezioni politiche, allargheremo la base del nostro consenso e daremo il via ad una serie di iniziative per riorganizzare dal basso la nostra presenza nella vita politica e culturale del Paese», prosegue Ingroia promettendo di «portare le nostre istanze nelle amministrazioni locali e nelle istituzioni nazionali, per contribuire a cambiare l'Italia ripartendo dal territorio e dalla diffusione capillare di Rc». Ingroia nella lettera dice tra l'altro di essere «contro la casta famelica che dissangua la nostra economia».

22marzo
ROMA - La terza commissione del Csm ha deliberato (con due astensioni e un assente) di proporre al Plenum la ricollocazione in ruolo dell'ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, con funzioni di giudice, al tribunale di Aosta, unica sede d'Italia nella quale non è stato candidato.

La decisione - spiega una nota del Csm- "è stata presa nel rispetto del divieto previsto dall'art 8 del DPR 30 marzo 1957 n. 361 che prevede che i magistrati candidati e non eletti 'non posso esercitare per un periodo di cinque anni le loro funzioni nella circoscrizione nel cui ambito si sono svolte le elezioni'".

Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Antonio Di Pietro passa la mano ma non abbandonera' l'Idv. E' il proposito confermato dal presidente-segretario del partito che ieri ha riunito a Roma l'esecutivo per convocare il congresso (28-29 e 30 giugno), a cui si assocera' un profondo rinnovamento dello statuto per aprire l'Idv a chi vuole fare politica.
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