mariok ha scritto:Alcune precisazioni mi sembrano obbligate.
Primo punto: non si tratta di essere troppo autocritici, ma realisti. Quello delle elezioni non è un buon risultato, è una sonora sconfitta. Che sarebbe stata ancora più sonora se non ci fossero stati quegli elettori (almeno 120 mila) come me che "per amor di patria" si sono tappati il naso per evitare di perdere anche quel vantaggio esiguo alla camera che ha evitato di riconsegnare il paese al caimano.
Secondo punto: un accordo con i M5S non si farà. Basta un minimo di razionalità per capirlo. Proviamoci a mettere nei panni dei grillini: se ad "arrivare primo" fosse stato Berlusconi e sulla base di ciò avesse rivendicato il diritto-dovere di assicurare un governo al paese, noi che avremmo detto?
Terzo punto: i motivi della sconfitta sono molteplici. Uno dei fondamentali è che molti italiani (alcuni milioni) non hanno creduto nel rinnovamento di facciata sbandierato da Bersani. Bisogna prenderne atto e tirarne le logiche conseguenze.
Quarto punto: se è vero il secondo punto, ha ragione Renzi quando dice che Grillo va sfidato. E come farlo se non girare, questa volta, veramente pagina sia negli uomini che nei contenuti (a cominciare dal finanziamento pubblico ai partiti)?.
I dirigenti del PD, anche quelli più "giovani" come Fassina e Orfini (vedi interventi su FattoTV del primo e su La7 da Lerner del secondo), ripetono stancamente che chi "è arrivato primo" deve governare e a riproporre le stesse posizioni su finanziamento pubblico, su abolizione delle province, su TAV ecc.
Quali segnali stanno dando per dimostrare di voler cambiare sul serio? Che provvedimenti hanno preso o cosa intendono fare per esempio sul caso Monte Paschi e sul partito senese?
Stiamo a vedere che cosa accadrà alla prossima direzione. Ma, considerando i personaggi in campo, non sono fiducioso.
Quello che al più potrà accadere è l'ennesima congiura di palazzo per eliminare il capro espiatorio Bersani, in modo che come al solito tutto cambi perché nulla cambi.
Caro mariok,
Vedo che con giri di parole stai cominciando a tirare verso il salvatore della patria PD tal Renz(o)i di fiorenzuola che con la sua bacchetta magica di un "sano" populismo di sinistra risolve i problemi dell Italia e quelli della sinistra.
La mia risposta è NO.
Io, nel mio piccolo, alle primarie ho combattuto renzi votando 2 volte bersani.
Il problema del PD non è bersani ma il suo gruppo dirigente, completamente lontano dalla base, autoreferenziale, gente aristocratica che non sa e non può capire i problemi dei giovani precari senza lavoro e senza prospettiva di pensione quindi senza futuro.
Secondo me la soluzione non è renzi, ma una dissoluzione dell'apparto monolitico attuale ed una nuova organizzazione snella che permetta alla base la costruzione di un azione politica vicina alle esigenze del cittadino.
Ormai è chjaro a tutti che si può costruire un movimento/partito di quasi 9 milioni di elettori senza alcun denaro pubblico.
Al PD basterebbe una base solida di elettori iscritti, penso che bastino 1 milione, che con un semplice contributo mensile di 10 euro, porterebbe ad un finanziamento privato di 120 milioni annui bastevoli per fare usa seria politica sul territorio.
La prima mossa del PD appena entrati in parlamento è quella di rknunciare a 49 milioni di rimborso elettorale, in atfesa che con una leggina si elimini del tutto questo finanziamento.
Sarebbe un segnale importante, infine anche un passo indietro di bersani come PdC incaricato completerebbe il quadro di una seria apertura verso le istanze grilline.
Tutto il resto è sola fuffa.