ITALIA-EMERGENZA LAVORO
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Bene OMSA, ma il problema in Italia è capire quali produzioni mantenere e verso quali tecnologie emergenti puntare.
E' chiaro che il governo, lo Stato non può assumere direttamente l'iniziativa di nuove imprese tecnologiche, ma può benissimo indirizzare, incentivare promuovere iniziative utili allo sviluppo del paese.
Mi riferisco ai settori che ha fatto vedere Presa Diretta, cioè energia (fotovoltaico, eolico) e la ristrutturazione degli edifici per migliorarne la efficienza energetica.
Sul fotovoltaico il vecchio governo ha fatto di tutto per uccidere questo settore con leggi assurde di Romani (si quello che voleva regalare le frequenza TV a Mediaset).
L'efficienza energetica delle nuove costruzioni non è stata stabilita ancora per legge (in Spagna si) e nessun incentivo a chi converte quelle già esistenti.
Nel 2011 abbiamo speso 62 miliardi per la bolletta energetica e non si capisce perchè un qualsiasi governo di qualunque colore non possa fare una politica energetica che riduca questa bolletta, incentivi le rinnovabili, attui una politica di risparmio energetico a tappeto.
Queste politiche portano lavoro agli italiani, nessuna concorrenza se creiamo in italia aziende leader ed anche finanziamo la ricerca su questo settore.
un saluto
E' chiaro che il governo, lo Stato non può assumere direttamente l'iniziativa di nuove imprese tecnologiche, ma può benissimo indirizzare, incentivare promuovere iniziative utili allo sviluppo del paese.
Mi riferisco ai settori che ha fatto vedere Presa Diretta, cioè energia (fotovoltaico, eolico) e la ristrutturazione degli edifici per migliorarne la efficienza energetica.
Sul fotovoltaico il vecchio governo ha fatto di tutto per uccidere questo settore con leggi assurde di Romani (si quello che voleva regalare le frequenza TV a Mediaset).
L'efficienza energetica delle nuove costruzioni non è stata stabilita ancora per legge (in Spagna si) e nessun incentivo a chi converte quelle già esistenti.
Nel 2011 abbiamo speso 62 miliardi per la bolletta energetica e non si capisce perchè un qualsiasi governo di qualunque colore non possa fare una politica energetica che riduca questa bolletta, incentivi le rinnovabili, attui una politica di risparmio energetico a tappeto.
Queste politiche portano lavoro agli italiani, nessuna concorrenza se creiamo in italia aziende leader ed anche finanziamo la ricerca su questo settore.
un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Industria: CGIL su dati ISTAT, Paese in recessione, rischio disoccupazione di massa
“Siamo un Paese precipitato in piena recessione con il rischio sempre più reale di una disoccupazione di massa”.
E' quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere, commentando i dati ISTAT sul fatturato e ordinativi dell'industria a gennaio caratterizzati in entrambi i casi dal segno meno.
Per quanto riguarda gli ordinativi dell'industria, infatti, l'ISTAT registra un calo del 5,6% su base tendenziale,
raggiungendo il dato più basso da ottobre del 2009.
La percentuale sale se si considera il calo congiunturale del 7,4%, sintesi di una contrazione del 7,6% degli ordinativi interni e del 7,3% di quelli esteri.
Inoltre, se si guarda alla media degli ultimi tre mesi (novembre-gennaio) gli ordinativi totali diminuiscono del 2,9% rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda il fatturato dell'industria,
la situazione descritta dall'Istituto nazionale di statistica non è meno grave.
Infatti, a gennaio, il fatturato corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2011), diminuisce in termini tendenziali del 4,4%, con una riduzione del 7,1% sul mercato interno e un aumento dell'1,3% su quello estero, raggiungendo anche in questo caso il livello più basso dal novembre del 2009.
Nella media degli ultimi tre mesi (novembre-gennaio), fa sapere ancora l'ISTAT, l'indice diminuisce dell'1,6% rispetto ai tre mesi precedenti (agosto-ottobre).
Uno sguardo ai settori di attività economica.
Per gli ordinativi, l'aumento tendenziale maggiore si rileva per la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,5%),
mentre il calo più ampio riguarda la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-11,7%).
L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,8%),
mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,0%).
Alla luce di questi dati e del quadro industriale italiano che ne emerge, Scudiere rilancia
“l'allarme disoccupazione e per questo – conclude - chiediamo al Governo di attivare rapidamente una strategia di politica industriale e per la crescita che inverta urgentemente la rotta”.
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18688
“Siamo un Paese precipitato in piena recessione con il rischio sempre più reale di una disoccupazione di massa”.
E' quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere, commentando i dati ISTAT sul fatturato e ordinativi dell'industria a gennaio caratterizzati in entrambi i casi dal segno meno.
Per quanto riguarda gli ordinativi dell'industria, infatti, l'ISTAT registra un calo del 5,6% su base tendenziale,
raggiungendo il dato più basso da ottobre del 2009.
La percentuale sale se si considera il calo congiunturale del 7,4%, sintesi di una contrazione del 7,6% degli ordinativi interni e del 7,3% di quelli esteri.
Inoltre, se si guarda alla media degli ultimi tre mesi (novembre-gennaio) gli ordinativi totali diminuiscono del 2,9% rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda il fatturato dell'industria,
la situazione descritta dall'Istituto nazionale di statistica non è meno grave.
Infatti, a gennaio, il fatturato corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2011), diminuisce in termini tendenziali del 4,4%, con una riduzione del 7,1% sul mercato interno e un aumento dell'1,3% su quello estero, raggiungendo anche in questo caso il livello più basso dal novembre del 2009.
Nella media degli ultimi tre mesi (novembre-gennaio), fa sapere ancora l'ISTAT, l'indice diminuisce dell'1,6% rispetto ai tre mesi precedenti (agosto-ottobre).
Uno sguardo ai settori di attività economica.
Per gli ordinativi, l'aumento tendenziale maggiore si rileva per la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,5%),
mentre il calo più ampio riguarda la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-11,7%).
L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,8%),
mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,0%).
Alla luce di questi dati e del quadro industriale italiano che ne emerge, Scudiere rilancia
“l'allarme disoccupazione e per questo – conclude - chiediamo al Governo di attivare rapidamente una strategia di politica industriale e per la crescita che inverta urgentemente la rotta”.
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18688
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
La ricetta Marchionne trova proseliti e connivenze nel PD.
Il Pd scarica la Fiom e si allea con Marcegaglia: “Stipendio ridotto ai neo assunti”
Cisl e Uil hanno firmato l'accordo. Il partito di Bersani lascia sola la Fiom in quello che viene definito un "ricatto modello Marchionne". Ogni lavoratore perderà 26 mila 900 euro
..............
..............
Oggetto del contendere l’introduzione del salario d’ingresso. Nella sostanza l’azienda chiede che per sei anni i nuovi assunti percepiscano una retribuzione inferiore di 300 euro rispetto agli standard aziendali. Tra indennità che spariscono e altre riduzioni, una perdita complessiva ad assunto di 26mila e 900 euro in sei anni.
...............
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03 ... ti/198713/
Il Pd scarica la Fiom e si allea con Marcegaglia: “Stipendio ridotto ai neo assunti”
Cisl e Uil hanno firmato l'accordo. Il partito di Bersani lascia sola la Fiom in quello che viene definito un "ricatto modello Marchionne". Ogni lavoratore perderà 26 mila 900 euro
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Oggetto del contendere l’introduzione del salario d’ingresso. Nella sostanza l’azienda chiede che per sei anni i nuovi assunti percepiscano una retribuzione inferiore di 300 euro rispetto agli standard aziendali. Tra indennità che spariscono e altre riduzioni, una perdita complessiva ad assunto di 26mila e 900 euro in sei anni.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03 ... ti/198713/
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
“Agua de Marco”
22 marzo – Gesip (Palermo), ancora incerto il futuro dei 1.800 lavoratori.
22 marzo – Omim vuole trasferirsi in Piemonte, 36 lavoratori a rischio a San Donà.
22 marzo - Cepu licenzia 30 co.co.pro. A Città di Castello.
22 marzo – La Perla di Bologna, a rischio trasferimento. 250 lavoratori in CIGS.
22 marzo – Cmr di Reggiolo, raggiunto accordo su Cassa integrazione straordinaria.
21 marzo – Birra Triscele, si attende delocalizzazione. 42 dipendenti in CIG da mesi.
21 marzo – Sixty, 229 esuberi annunciati, venerdì manifestazione a Chieti.
21 marzo – Cognetex di Imola e Novara, al via piano di ristrutturazione e CIGS.
20 marzo – Electrolux, il piano sociale non decolla.
20 marzo – Pozzi Ginori di Gaeta, 50 esuberi su tutto il territorio nazionale.
20 marzo – Findus, mobilità per 127 lavoratori a Cisterna
20 marzo – Ceramiche Mangani, CIG in scadenza per 32 lavoratori a Calenzano.
20 marzo – Golden Lady di Gissi, si cerca soluzione per 382 ex dipendenti
20 marzo – Opere stradali Spa, operai senza paga da 4 mesi.
19 marzo – Jabil (ex Nokia), lavoratori in presidio contro smantellamento. .
18 marzo – La Swisel di Sovicille chiude, persi 26 posti di lavoro.
17 marzo – Ritel, appello della FIOM CGIL per il futuro dei 200 lavoratori
17 marzo – Alenia procede con il piano esuberi . Ad oggi sono già 588 gli addetti di Alenia Aermacchi che hanno lasciato il posto di lavoro, 559 sono in Cassa integrazione e 229 in mobilità.
17 marzo – Alla Fini Compressori di Zola Pedrosa scatta la mobilità per 60 lavoratori.
16 marzo – Top Plastic di Beinasco, 80 posti di lavoro a rischio. .
16 marzo – La Saturno di Grugliasco a rischio chiusura. . La Saturno impiega 380 lavoratori negli stabilimenti di Grugliasco, Piosasco e Rosta .
16 marzo – Belconn di Santema (TO), cento lavoratori a rischio. .
15 marzo – Bper (Sardegna), 1.200 dipendenti a rischio tra esuberi e mobilità.
15 marzo – A Rimini l'edilizia al collasso. I dati nel settore delle costruzioni nel riminese sono drammatici: 188 aziende sparite e 1.500 posti di lavoro persi. I lavoratori sono stremati da due anni si ammortizzatori sociali.
14marzo – Esab di Maratta, licenziamento collettivo per 61 dipendenti.
13 marzo – Novem Car di Bergamo dichiara 117 esuberi.
13 marzo – Cofely annucnia 109 esuberi.
13 marzo – Fastweb taglia personale in Italia, 250 posti a rischio.
13 marzo – Futuro incerto per i lavoratori della Evonik di Merano Sinigo.
13 marzo – Ilva di Patrica annuncia chiusura. 90 posti di lavoro a rischio.
11 marzo – Pfizer di Ascoli Piceno, richiesta CIGS per 78 lavoratori.
8 marzo – Calvin Klein, chiude lo stabilimento a Osmannoro. 150 posti di lavoro a rischio.
8 marzo – Nella provincia di Latina 800 metalmeccanici a rischio. Sono numerose le crisi aziendali che hanno investito il territorio pontino coinvolgendo più di 800 lavoratori metalmeccanici che ad oggi si trovano in cassa integrazione o mobilità. Ecco alcuni esempi: Ce.Mi srl di Cisterna, 59 esuberi annunciati; Sicamb, 26 esuberi; Sicauto, 13 esuberi; Ormma 2000, 16 esuberi; Bollanti veicoli sanitari, 29 esuberi; Bonansea, 67 esuberi ed un debito di 18 milioni di euro; Scs, 22 esuberi.
8 marzo – Cartiera Romanello, dopo la CIG arrivano gli esuberi. Annunciati 30 possibili esuberi alla Cartiera verde Romanello a Campoformido i cui lavoratori sono in Cassa integrazione ordinaria da alcune settimane.
8 marzo – Benckiser, annunciati 81 esuberi a Mira.
6 marzo – Wonderful, altri 200 posti a rischio in Umbria.
6 marzo – Vivaisti Cicolella, 200 dipendenti attendono rinnovo della CIGS.
6 marzo – Faber di Fossato di Vico,conferma chiusura e ricolloca il personale.
6 marzo – TCT Taranto, raggiunto accordo per 24 mesi di CIGS
5 marzo – Gruppo STI annuncia chiusura e 234 licenziamenti.
2 marzo – Coin, verso chiusura punto vendita Martignacco, 20 posti di lavoro a rischio .
2 marzo – CargoItalia, ritirata mobilità, 62 dipendenti in CIGS. Cargoitalia, società in liquidazione, ha raggiunto l'accordo al ministero del welfare. L'azienda ha ritirato la procedura di mobilità avviata lo scorso 17 gennaio facendo richiesta di CIGS per 24 mesi a zero ore per tutti i 62 dipendenti.
1 marzo – Om di Bari, salta riconversione, 283 posti di lavoro a rischio. sindacati hanno richiesto il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per un anno.
1 marzo – Coselgi di Pomezia, a rischio 34 posti di lavoro.
I dettagli di ogni singola vertenza al link:
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18439
22 marzo – Gesip (Palermo), ancora incerto il futuro dei 1.800 lavoratori.
22 marzo – Omim vuole trasferirsi in Piemonte, 36 lavoratori a rischio a San Donà.
22 marzo - Cepu licenzia 30 co.co.pro. A Città di Castello.
22 marzo – La Perla di Bologna, a rischio trasferimento. 250 lavoratori in CIGS.
22 marzo – Cmr di Reggiolo, raggiunto accordo su Cassa integrazione straordinaria.
21 marzo – Birra Triscele, si attende delocalizzazione. 42 dipendenti in CIG da mesi.
21 marzo – Sixty, 229 esuberi annunciati, venerdì manifestazione a Chieti.
21 marzo – Cognetex di Imola e Novara, al via piano di ristrutturazione e CIGS.
20 marzo – Electrolux, il piano sociale non decolla.
20 marzo – Pozzi Ginori di Gaeta, 50 esuberi su tutto il territorio nazionale.
20 marzo – Findus, mobilità per 127 lavoratori a Cisterna
20 marzo – Ceramiche Mangani, CIG in scadenza per 32 lavoratori a Calenzano.
20 marzo – Golden Lady di Gissi, si cerca soluzione per 382 ex dipendenti
20 marzo – Opere stradali Spa, operai senza paga da 4 mesi.
19 marzo – Jabil (ex Nokia), lavoratori in presidio contro smantellamento. .
18 marzo – La Swisel di Sovicille chiude, persi 26 posti di lavoro.
17 marzo – Ritel, appello della FIOM CGIL per il futuro dei 200 lavoratori
17 marzo – Alenia procede con il piano esuberi . Ad oggi sono già 588 gli addetti di Alenia Aermacchi che hanno lasciato il posto di lavoro, 559 sono in Cassa integrazione e 229 in mobilità.
17 marzo – Alla Fini Compressori di Zola Pedrosa scatta la mobilità per 60 lavoratori.
16 marzo – Top Plastic di Beinasco, 80 posti di lavoro a rischio. .
16 marzo – La Saturno di Grugliasco a rischio chiusura. . La Saturno impiega 380 lavoratori negli stabilimenti di Grugliasco, Piosasco e Rosta .
16 marzo – Belconn di Santema (TO), cento lavoratori a rischio. .
15 marzo – Bper (Sardegna), 1.200 dipendenti a rischio tra esuberi e mobilità.
15 marzo – A Rimini l'edilizia al collasso. I dati nel settore delle costruzioni nel riminese sono drammatici: 188 aziende sparite e 1.500 posti di lavoro persi. I lavoratori sono stremati da due anni si ammortizzatori sociali.
14marzo – Esab di Maratta, licenziamento collettivo per 61 dipendenti.
13 marzo – Novem Car di Bergamo dichiara 117 esuberi.
13 marzo – Cofely annucnia 109 esuberi.
13 marzo – Fastweb taglia personale in Italia, 250 posti a rischio.
13 marzo – Futuro incerto per i lavoratori della Evonik di Merano Sinigo.
13 marzo – Ilva di Patrica annuncia chiusura. 90 posti di lavoro a rischio.
11 marzo – Pfizer di Ascoli Piceno, richiesta CIGS per 78 lavoratori.
8 marzo – Calvin Klein, chiude lo stabilimento a Osmannoro. 150 posti di lavoro a rischio.
8 marzo – Nella provincia di Latina 800 metalmeccanici a rischio. Sono numerose le crisi aziendali che hanno investito il territorio pontino coinvolgendo più di 800 lavoratori metalmeccanici che ad oggi si trovano in cassa integrazione o mobilità. Ecco alcuni esempi: Ce.Mi srl di Cisterna, 59 esuberi annunciati; Sicamb, 26 esuberi; Sicauto, 13 esuberi; Ormma 2000, 16 esuberi; Bollanti veicoli sanitari, 29 esuberi; Bonansea, 67 esuberi ed un debito di 18 milioni di euro; Scs, 22 esuberi.
8 marzo – Cartiera Romanello, dopo la CIG arrivano gli esuberi. Annunciati 30 possibili esuberi alla Cartiera verde Romanello a Campoformido i cui lavoratori sono in Cassa integrazione ordinaria da alcune settimane.
8 marzo – Benckiser, annunciati 81 esuberi a Mira.
6 marzo – Wonderful, altri 200 posti a rischio in Umbria.
6 marzo – Vivaisti Cicolella, 200 dipendenti attendono rinnovo della CIGS.
6 marzo – Faber di Fossato di Vico,conferma chiusura e ricolloca il personale.
6 marzo – TCT Taranto, raggiunto accordo per 24 mesi di CIGS
5 marzo – Gruppo STI annuncia chiusura e 234 licenziamenti.
2 marzo – Coin, verso chiusura punto vendita Martignacco, 20 posti di lavoro a rischio .
2 marzo – CargoItalia, ritirata mobilità, 62 dipendenti in CIGS. Cargoitalia, società in liquidazione, ha raggiunto l'accordo al ministero del welfare. L'azienda ha ritirato la procedura di mobilità avviata lo scorso 17 gennaio facendo richiesta di CIGS per 24 mesi a zero ore per tutti i 62 dipendenti.
1 marzo – Om di Bari, salta riconversione, 283 posti di lavoro a rischio. sindacati hanno richiesto il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per un anno.
1 marzo – Coselgi di Pomezia, a rischio 34 posti di lavoro.
I dettagli di ogni singola vertenza al link:
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18439
Ultima modifica di shiloh il 23/03/2012, 10:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
ma intanto "il cetriolone" di Mario è arrivato nel posteriore degli italiani.
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Ici de Mario - La Sora Cesira
http://www.youtube.com/watch?v=K1k5HCLlFv8
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però banche e la grande finanza,cioè quello che gli interessava di salvare,essendo lui un banchiere,è salvo.
fatto questo ,si pensava che cominciasse a fare qualcosa anche per la parte più debole e indifesa del paese,
cioè quella che sta pagando sulla sua pelle le crisi riportante nel post sopra,
e invece...abolizione dell'art.18.
così per gli imprenditori che vogliono chiudere,ridimensionare,delocalizzare non ci sarà più neache l'impiccio della cig della cigs e della mobilità.
una busta con dentro pochi euro e Cipputi va a casa.
suvvia ,perchè perdere ulteriore tempo per soggetti che persone come Marcegaglia non ritengono nemmeno persone ma semplici numeri,anzi polli da arrostire come quelli della thyssen per poi applaudire anche i cuochi che li hanno arrostiti quando si presentano in assemblea di confindustria:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=152699
..che son stati bravi che li hanno cucinati a puntino.
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Ici de Mario - La Sora Cesira
http://www.youtube.com/watch?v=K1k5HCLlFv8
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però banche e la grande finanza,cioè quello che gli interessava di salvare,essendo lui un banchiere,è salvo.
fatto questo ,si pensava che cominciasse a fare qualcosa anche per la parte più debole e indifesa del paese,
cioè quella che sta pagando sulla sua pelle le crisi riportante nel post sopra,
e invece...abolizione dell'art.18.
così per gli imprenditori che vogliono chiudere,ridimensionare,delocalizzare non ci sarà più neache l'impiccio della cig della cigs e della mobilità.
una busta con dentro pochi euro e Cipputi va a casa.
suvvia ,perchè perdere ulteriore tempo per soggetti che persone come Marcegaglia non ritengono nemmeno persone ma semplici numeri,anzi polli da arrostire come quelli della thyssen per poi applaudire anche i cuochi che li hanno arrostiti quando si presentano in assemblea di confindustria:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=152699
..che son stati bravi che li hanno cucinati a puntino.
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... f=HREC1-10
Esulti signora fornero (che non merita la maiuscola in segno di disprezzo), si sono liberati tre posti di lavoro...
Ma il problema è l'art.18, mica la sicurezza, mica la fine dei ricatti (http://www.resistenze.org/sito/te/pr/la/prla3f15.htm, eh IMPRENDITORI CRIMINALI?), no...
Tacci vostra e di confindustria
Esulti signora fornero (che non merita la maiuscola in segno di disprezzo), si sono liberati tre posti di lavoro...
Ma il problema è l'art.18, mica la sicurezza, mica la fine dei ricatti (http://www.resistenze.org/sito/te/pr/la/prla3f15.htm, eh IMPRENDITORI CRIMINALI?), no...
Tacci vostra e di confindustria
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
peanuts ha scritto:http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -32102438/
buon travaso di bile, marchionne
vabbè dai,
allora aggiungici anche che in Confindustria è stato eletto Squinzi (Mapei-per quanto poco lo conosco un'ottima persona)
al posto del "suo cavallo" Bombassei (Brembo).
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Per me la confindustria attuale è tutta uguale, in generale è la classe imprenditoriale italiana che è un disastro (pensiamo alle risate su l'aquila e agli applausi alla marcegaglia quella volta...)
Comunque, a questo punto dovrebbe esserci la denuncia per i dirigenti fiat responsabili di tutto questo e anche un adeguato risarcimento.
Comunque, a questo punto dovrebbe esserci la denuncia per i dirigenti fiat responsabili di tutto questo e anche un adeguato risarcimento.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO
peanuts ha scritto: Per me la confindustria attuale è tutta uguale,
in generale è la classe imprenditoriale italiana che è un disastro
(pensiamo alle risate su l'aquila e agli applausi alla marcegaglia quella volta...)
Comunque,
a questo punto dovrebbe esserci la denuncia
per i dirigenti fiat responsabili di tutto questo e anche un adeguato risarcimento.
non sono d'accordo.
intanto perchè Squinzi è un ottimo imprenditore.
poi perchè anche nella scelta del "meno peggio" occorre cogliere il passo avanti.
e Squinzi è senz'altro "meno peggio" di Bombassei.
allego un articolo de'L'Unità:
--------------------------------------------------------------------
Sbullonato Bombassei
Confindustria sceglie Squinzi
Avrebbe voluto sbullonare l'Unità dalle fabbriche:
http://video.unita.it/media/Politica/Bo ... _4195.html
sull'esempio di Marchionne.
Invece è stato lui stesso sbullonato.
Per sempre.
Da Confindustria.
Di Rinaldo Gianola
23 marzo 2012
Non che la corsa alla presidenza della Confindustria sia uno di quegli argomenti che ci suscita grandi emozioni,
ma questa volta l’esito finale offre una modesta soddisfazione pure a noi, che ne abbiamo bisogno.
Il titolo che leggete -
«Sbullonato Bombassei» -
l’avevamo messo in frigorifero dopo aver appreso che lo sfidante di Giorgio Squinzi
s’era presentato a una trasmissione de La7 annunciando che avrebbe voluto sbullonare l’Unità dalle fabbriche,
sull’esempio dell’amico Sergio Marchionne,
perché non aveva gradito i nostri articoli.
Passi la critica, ma esagerata la voglia di toglierci di mezzo.
Questa volta è andata male a Bombassei, la Confindustria lo ha sbullonato.
Per sempre.
Dopo due mandati come vicepresidente, con le gestioni di Luca di Montezemolo ed Emma Marcegaglia,
Bombassei torna a casa,
ai freni della sua adorata Brembo, e rifletterà su come espandere il suo progetto futurista
“Chilometro Rosso” che affianca l’autostrada Milano-Bergamo.
Per la verità un po’ di dispiace perché pur essendo un duro, un “destro” autentico,
un fan dei contratti separati,
che vorrebbe i sindacati e in particolare la Cgil confinati ai giardinetti,
Bombassei è un bravo industriale, uno di quelli che ci mettono la faccia,
capace di venire nella redazione dell’Unità a farsi intervistare sul contratto dei metalmeccanici.
L’ultimo scatto finale nella corsa alla presidenza di Confindustria è un segno di vitalità e di credibilità, anche se il recupero non gli ha consentito di battere Squinzi.
Forse il sanguigno “Bomba” non ha colto l’attimo,
avrebbe dovuto scendere in pista qualche anno fa e invece si è convinto, perché lo spingevano i Montezemolo, i Parisi, i Della Valle, che questo era il suo momento.
Un errore.
E forse, ora che la partita è finita, l’industriale bergamasco
considera un errore la scelta di Marchionne di esprimergli pubblicamente il suo appoggio.
È stato un abbraccio mortale per Bombassei.
Da umili cronisti possiamo garantire che nella base imprenditoriale Fiat e Marchionne suscitano antipatie difficilmente quantificabili.
Ora Bombassei avrà più tempo per i giornali,
anche se non potrà più leggere gli imbarazzanti peana del Corriere della Sera.
Potrà dedicarsi, se vuole,
all’Unità di cui Giorgio Squinzi ci ha detto sabato scorso di aver apprezzato
«la correttezza e l’equilibrio nel raccontare le vicende di Confindustria».
Così si diventa presidente, capito Bombassei?
http://www.unita.it/economia/sbullonato ... i-1.394420
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p.s.
quando vi capita di trovare un articolo a firma Rinaldo Gianola,
leggetelo che c'è sempre qualcosa da imparare.
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