Re: Europa e recessione-Dove sta' il vero problema?
Inviato: 12/01/2014, 12:29
Bancari, ecco il costo del lavoro in Italia e in Europa
di Nicola Borzi24 gennaio 2012-Il sole 24 ore
Il più remunerato del paniere, cioè un bancario di Deutsche Bank, nel 2010, costava in media 166mila 450 euro circa: cioè il 133% in più della media del campione. Il meno costoso era l'addetto dello spagnolo Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva): appena 45.700 euro circa l'anno, cioè oltre un terzo meno della media. La più generosa delle banche italiane analizzate era la Popolare di Milano, con 81.400 euro medi l'anno, il 15,5% in più della media continentale (ma il 37% circa oltre la media nazionale di 56.300 euro circa), che la spingevano addirittura al terzo posto nel campione analizzato, alle spalle di Db e dell'inglese Barclays (95.100 euro medi l'anno, il 35% in più della media). Sorpresa? No, visti i rilievi di Banca d'Italia contro le interferenze nelle politiche di remunerazione e promozioni (a pioggia) dell'associazione dei dipendenti soci Amici.
In Europa svettavano anche Credem (quarta, con 75.500 euro circa, il 27% in più del dato medio italiano) e le due grandi Popolari del Nord Italia: Banco Popolare (quinta, 74.800 euro, 26% oltre la media italiana) e Ubi (settima, 73.200 euro, 23% in più del bancario italiano). Appena sotto la media continentale, ma il 16% sopra quella nazionale, il Monte dei Paschi di Siena con un costo medio unitario per addetto nel 2010 di poco meno di 68.900 euro. Molto lontani invece, a fondo classifica, i due campioni nazionali: UniCredit era quint'ultima, con meno di 56.300 euro procapite, il 20% sotto la media del campione e il 5,4% meno di quella italiana; infine Intesa Sanpaolo, con 53.415 euro per addetto, era la penultima del campione con un distacco del 24% dalla media del campione e di oltre il 10% da quella degli istituti italiani analizzati.
Mi sembra che in confronto alla media dei redditi dei lavoratori dipendenti diplomati o laureati, pubblici o privati, quelli dei dipendenti delle banche siano comunque ad un livello superiore non di poco, per non parlare della differenza degli alti menager ,pubblici e privati, rispetto a quelli del resto d'Europa.
Detto questo mi sembra che ,prima di reclamare in Europa per sforare il fatidico 3%, dobbiamo mettere a posto gli squilibri che ci sono nel nostro paese in cui la differenza tra ricchi e poveri è superiore che negli altri paesi
di Nicola Borzi24 gennaio 2012-Il sole 24 ore
Il più remunerato del paniere, cioè un bancario di Deutsche Bank, nel 2010, costava in media 166mila 450 euro circa: cioè il 133% in più della media del campione. Il meno costoso era l'addetto dello spagnolo Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva): appena 45.700 euro circa l'anno, cioè oltre un terzo meno della media. La più generosa delle banche italiane analizzate era la Popolare di Milano, con 81.400 euro medi l'anno, il 15,5% in più della media continentale (ma il 37% circa oltre la media nazionale di 56.300 euro circa), che la spingevano addirittura al terzo posto nel campione analizzato, alle spalle di Db e dell'inglese Barclays (95.100 euro medi l'anno, il 35% in più della media). Sorpresa? No, visti i rilievi di Banca d'Italia contro le interferenze nelle politiche di remunerazione e promozioni (a pioggia) dell'associazione dei dipendenti soci Amici.
In Europa svettavano anche Credem (quarta, con 75.500 euro circa, il 27% in più del dato medio italiano) e le due grandi Popolari del Nord Italia: Banco Popolare (quinta, 74.800 euro, 26% oltre la media italiana) e Ubi (settima, 73.200 euro, 23% in più del bancario italiano). Appena sotto la media continentale, ma il 16% sopra quella nazionale, il Monte dei Paschi di Siena con un costo medio unitario per addetto nel 2010 di poco meno di 68.900 euro. Molto lontani invece, a fondo classifica, i due campioni nazionali: UniCredit era quint'ultima, con meno di 56.300 euro procapite, il 20% sotto la media del campione e il 5,4% meno di quella italiana; infine Intesa Sanpaolo, con 53.415 euro per addetto, era la penultima del campione con un distacco del 24% dalla media del campione e di oltre il 10% da quella degli istituti italiani analizzati.
Mi sembra che in confronto alla media dei redditi dei lavoratori dipendenti diplomati o laureati, pubblici o privati, quelli dei dipendenti delle banche siano comunque ad un livello superiore non di poco, per non parlare della differenza degli alti menager ,pubblici e privati, rispetto a quelli del resto d'Europa.
Detto questo mi sembra che ,prima di reclamare in Europa per sforare il fatidico 3%, dobbiamo mettere a posto gli squilibri che ci sono nel nostro paese in cui la differenza tra ricchi e poveri è superiore che negli altri paesi