Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 27/05/2014, 19:33
Molte volte mi sono chiesto il perché si scrive in un forum.
erding
Sarò lungo, ripetitivo e noioso.
1° Documento
Alla manifestazione per il decennale di Mani pulite
applausi per Fo e il professor Pardi: "Ostruzionismo"
L'urlo del Palavobis
"Siamo qui per la giustizia"
Il premio Nobel imita Berlusconi, la platea esplode
Di Pietro: "Fassino e Rutelli, dove siete?"
________________________________________
MILANO - Tanti, tantissimi, al di là di ogni aspettativa. Quarantamila, forse di più, come dice il direttore di Micromega, Paolo Flores D'Arcais.
Il Palavobis - la struttura milanese che ha ospitato la manifestazione a favore della legalità, organizzata proprio dalla rivista - era davvero stracolmo.
Esauriti i 12 mila posti, quasi il doppio fuori dal palazzo.
Milano (e tanta gente del resto d'Italia dal Friuli alla Calabria) ( Anche dalla Sicilia e dalla Sardegna - ndt) con il cuore in mano, il popolo di sinistra che finalmente si sente dire le cose che vuole sentirsi dire.
La sinistra che applaude per due minuti quando viene ricordato Enrico Berlinguer e che si sganascia dal ridere ai lazzi anti Berlusconi di Dario Fo.
Ma anche la sinistra che applaude Francesco Pardi, professore di geologia diventato la voce di una base delusa e che oggi grida dal palco che bisogna "fare ostruzionismo sempre, con la rinuncia totale alla trattativa" perché "un Governo che si mette sotto i tacchi lo stato di diritto non si merita altro".
Questo è il Palavobis in un sabato in cui la società civile rialza la testa e torna a fare massa come ai tempi dell'inizio di Mani pulite.
Al punto che Antonio Di Pietro, visto l'oceano di gente fuori dall'edificio, sale su blocco di cemento e urla con un megafono: "Abbiamo formato una nuova casa dei diritti e della solidarietà. Chi ci sta alle nostre proposte può venire con noi. La maggior parte della gente è andata a votare a prescindere della questione morale. In questa imperizia ci ha marciato il più grande venditore di fumo dopo Vanna Marchi". E poi, citando le parole di Francesco Saverio Borrelli, l'invito a "resistere, resistere, resistere".
In sala ci sono Sabina Guzzanti, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Marco Rizzo del Pdci; i diessini della minoranza interna Giovanni Berlinguer, Fabio Mussi, Pietro Folena e Vincenzo Vita. C'è anche l'ex presidente della Rai Roberto Zaccaria. La Guzzanti si esibisce nella classica imitazione di Berlusconi: "Ho deciso di intervenire in questo consesso per dirvi una sola cosa da questo palco vi dico 'buttate giù i comunisti e infatti di fianco a me c'è una famosa toga rossa", ha detto indicando Di Pietro.
Ma il mattatore che fa esplodere la platea in una risata terapeutica e liberatoria è lui, Dario Fo. Il premio Nobel si esibisce in uno dei suoi numeri: impersona un immaginario Berlusconi che a un vertice con i capi di governo degli altri Paesi non si limita solo a fare le corna come nella foto di gruppo di qualche settimana fa dietro il ministro spagnolo Piqué, ma fa scherzi a tutti, pacche sui genitali comprese.
L'organizzatore della giornata Flores D'Arcais lancia un appello: "La prossima manifestazione della Cgil, per lo sciopero generale, vedrà tutto il popolo dei fax, delle e-mail e dei girotondi portare il proprio contributo. Tutti in piazza a dire basta a questo regime di menzogne e di bugie". Poi, un affondo anche contro il ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri: "Il fascista Gasparri non osi più parlare del 25 aprile nemmeno dopo essersi sciacquato la bocca mille volte".
Per Pecoraro Scanio questa è "la dimostrazione che il tema della legalità è sentitissimo e l'Ulivo avrebbe dovuto essere tutto qui".
Mentre Diliberto ha commentato: "Mi sento più giovane di venti anni. E' un momento molto importante". E Giovanni Berlinguer: "Chi non vuole sentire queste voci, chi sono non si rende conto di quello che sta succedendo sbaglia. E' male che Rutelli e Fassino non siano qui. Non capiscono quello che sta succedendo".
La stessa domanda che si pone Di Pietro: "C'è una dirigenza dell'Ulivo chiusa e ottusa che oggi se n'è andata al mare. Dove sei Fassino? Dove sei Rutelli? E dove sono Violante, Parisi, tutta la Margherita. Bisogna saper ascoltare anche il cuore che batte dei cittadini che oggi sono qui".
E c'è posto anche per una staffilata contro i nuovi vertici Rai da parte dell'ex presidente Roberto Zaccaria che riferendosi ad Antonio Baldassarre dice: "Questo personaggio è entrato alla Corte costituzionale con Pietro Ingrao e oggi è con Fini. Frequenta Previti. E' un sodale di Previti. Ieri sono stato in silenzio, poi ho letto i giornali di questa mattina e dico che il nuovo vertice è stato nominato con una spartizione indecente e selvaggia".
(23 febbraio 2002)
http://www.repubblica.it/online/politic ... tedue.html
erding
Sarò lungo, ripetitivo e noioso.
1° Documento
Alla manifestazione per il decennale di Mani pulite
applausi per Fo e il professor Pardi: "Ostruzionismo"
L'urlo del Palavobis
"Siamo qui per la giustizia"
Il premio Nobel imita Berlusconi, la platea esplode
Di Pietro: "Fassino e Rutelli, dove siete?"
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MILANO - Tanti, tantissimi, al di là di ogni aspettativa. Quarantamila, forse di più, come dice il direttore di Micromega, Paolo Flores D'Arcais.
Il Palavobis - la struttura milanese che ha ospitato la manifestazione a favore della legalità, organizzata proprio dalla rivista - era davvero stracolmo.
Esauriti i 12 mila posti, quasi il doppio fuori dal palazzo.
Milano (e tanta gente del resto d'Italia dal Friuli alla Calabria) ( Anche dalla Sicilia e dalla Sardegna - ndt) con il cuore in mano, il popolo di sinistra che finalmente si sente dire le cose che vuole sentirsi dire.
La sinistra che applaude per due minuti quando viene ricordato Enrico Berlinguer e che si sganascia dal ridere ai lazzi anti Berlusconi di Dario Fo.
Ma anche la sinistra che applaude Francesco Pardi, professore di geologia diventato la voce di una base delusa e che oggi grida dal palco che bisogna "fare ostruzionismo sempre, con la rinuncia totale alla trattativa" perché "un Governo che si mette sotto i tacchi lo stato di diritto non si merita altro".
Questo è il Palavobis in un sabato in cui la società civile rialza la testa e torna a fare massa come ai tempi dell'inizio di Mani pulite.
Al punto che Antonio Di Pietro, visto l'oceano di gente fuori dall'edificio, sale su blocco di cemento e urla con un megafono: "Abbiamo formato una nuova casa dei diritti e della solidarietà. Chi ci sta alle nostre proposte può venire con noi. La maggior parte della gente è andata a votare a prescindere della questione morale. In questa imperizia ci ha marciato il più grande venditore di fumo dopo Vanna Marchi". E poi, citando le parole di Francesco Saverio Borrelli, l'invito a "resistere, resistere, resistere".
In sala ci sono Sabina Guzzanti, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto e Marco Rizzo del Pdci; i diessini della minoranza interna Giovanni Berlinguer, Fabio Mussi, Pietro Folena e Vincenzo Vita. C'è anche l'ex presidente della Rai Roberto Zaccaria. La Guzzanti si esibisce nella classica imitazione di Berlusconi: "Ho deciso di intervenire in questo consesso per dirvi una sola cosa da questo palco vi dico 'buttate giù i comunisti e infatti di fianco a me c'è una famosa toga rossa", ha detto indicando Di Pietro.
Ma il mattatore che fa esplodere la platea in una risata terapeutica e liberatoria è lui, Dario Fo. Il premio Nobel si esibisce in uno dei suoi numeri: impersona un immaginario Berlusconi che a un vertice con i capi di governo degli altri Paesi non si limita solo a fare le corna come nella foto di gruppo di qualche settimana fa dietro il ministro spagnolo Piqué, ma fa scherzi a tutti, pacche sui genitali comprese.
L'organizzatore della giornata Flores D'Arcais lancia un appello: "La prossima manifestazione della Cgil, per lo sciopero generale, vedrà tutto il popolo dei fax, delle e-mail e dei girotondi portare il proprio contributo. Tutti in piazza a dire basta a questo regime di menzogne e di bugie". Poi, un affondo anche contro il ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri: "Il fascista Gasparri non osi più parlare del 25 aprile nemmeno dopo essersi sciacquato la bocca mille volte".
Per Pecoraro Scanio questa è "la dimostrazione che il tema della legalità è sentitissimo e l'Ulivo avrebbe dovuto essere tutto qui".
Mentre Diliberto ha commentato: "Mi sento più giovane di venti anni. E' un momento molto importante". E Giovanni Berlinguer: "Chi non vuole sentire queste voci, chi sono non si rende conto di quello che sta succedendo sbaglia. E' male che Rutelli e Fassino non siano qui. Non capiscono quello che sta succedendo".
La stessa domanda che si pone Di Pietro: "C'è una dirigenza dell'Ulivo chiusa e ottusa che oggi se n'è andata al mare. Dove sei Fassino? Dove sei Rutelli? E dove sono Violante, Parisi, tutta la Margherita. Bisogna saper ascoltare anche il cuore che batte dei cittadini che oggi sono qui".
E c'è posto anche per una staffilata contro i nuovi vertici Rai da parte dell'ex presidente Roberto Zaccaria che riferendosi ad Antonio Baldassarre dice: "Questo personaggio è entrato alla Corte costituzionale con Pietro Ingrao e oggi è con Fini. Frequenta Previti. E' un sodale di Previti. Ieri sono stato in silenzio, poi ho letto i giornali di questa mattina e dico che il nuovo vertice è stato nominato con una spartizione indecente e selvaggia".
(23 febbraio 2002)
http://www.repubblica.it/online/politic ... tedue.html