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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 17/10/2014, 14:18
da pancho
iospero ha scritto:da repubblicait
dalla manifestazione di Torino
Il segretario Fiom ha attaccato duramente il governo: "Sta facendo una manovra sotto dettatura di Confindustria, che mi pare l'ultima che può dare lezioni in questo Paese - ha detto Landini alla partenza del corteo - Se c'è la crisi in questo Paese è anche colpa degli imprenditori, che non investono, che vanno all'estero e non mi pare che il modello Fiat sia un modello da estendere". Landini ha ribadito che di fronte a una manovra come quella del governo, è necessario "andare allo sciopero generale e anche oltre".
La legge di stabilità, ha aggiunto il leader della Fiom, "è una follia. Se lo Stato dà soldi pubblici alle imprese queste si devono impegnare a non licenziare. La legge di stabilità non affronta i problemi dei lavoratori. Il problema è creare nuovo lavoro, difendere quello che c'è e far ripartire gli investimenti. I provvedimenti messi in campo non vanno in quella direzione", ha proseguito sottolineando: "Si dice meno tasse, ma sono meno per chi già ne paga poche".
I provvedimenti messi in campo, ha detto ancora Landini, "rischiano di peggiorare la situazione attraverso i tagli alle Regioni. Bisognerebbe ricordarsi che il 40 per cento dell'Irap finanzia la sanità. Ci sono quindi tante contraddizioni e in più prevale l'idea inaccettabile e sbagliata che per far ripartire il lavoro basta far licenziare le persone e far pagare un po' meno gli imprenditori che assumono. Non è quella la strada da seguire".
"Bisogna
che le Regioni e le forze politiche scendano in piazza con noi, a sostenere la battaglia che stiamo facendo" ha risposto Landini a chi gli domandava del conflitto tra Regioni e governo sulla legge di stabilità. E alla domanda se esprime solidarietà alle Regioni, ha ribattuto: "Di solidarietà, come diceva mio nonno sono pieni i solai, questo è il momento della responsabilità che ognuno deve assumersi".
Io mi chiedo per quale motivo gli imprenditori dovrebbero assumere se non c'è richiesta di ciò che producono, gli stipendi dei lavoratori sono tra i più bassi d'Europa, la povertà delle famiglie è in aumento, la propensione al risparmio sta diminuendo, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è sceso dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2013, i disoccupati sono in aumento.
Si va incontro agli imprenditori, ma sarebbe interessante conoscere di chi sono quei 67 miliardi che negli ultimi due mesi sono usciti dall'Italia
Hai perfettamente ragione. Siamo in una situazione drammatica e questo non tocca solo il ns. Paese. E' una situazione in cui il principale colpevole e' il Sistema attuale.
Il consumare sempre ed eccessivamente poiche altrimenti questo sistema cade, non puo' andare avanti all'infinito. Quando avremo messo un televisore anche in bagno, dove altro lo potremmo mettere?
Ora tale sistema si regge sul principio che questo "televisore" lo si costruisce per quelli che non ce l'hanno ma poi quando saranno come noi che faremo?
Diventeremo nel frattempo com'erano loro prima di noi?
Puo' durare solo cosi ma i tempi non sono piu' gli stessi di una volta.
Questo modo di consumare fino a pochi decenni aveva ritmi lenti mentre ora corre tutto piu' veloce e questo non puo' piu' reggere.
Ora si sta' cercando di mettere toppe il piu' possibile . Toppe che scoppiano presto e altre in un tempo piu' lungo ma son sempre toppe ad un sistema che non regge piu' e la globalizzazione a messo proprio in evidenza questi limiti.
In questi sistemi e' logico che non puoi fare piu' di tanto ed e' per questo che i partiti si assomigliano quasi tutti. La differenza la fa solo chi tenta di dar vita a qualcosa che possa capovolgere tutto questo modo di far politica.
Purtroppo questo oltre ad essere un po' faticoso da realizzarci non viene ancora recepito dalla gente. Siamo piccoli robottini che si muovono al primo spot consumistico.
La domanda che oggi dovremmo porci. quindi, non e' altro che questa:Che dobbiamo fare per invertire la marcia?
Su questa domanda io personalmente non so' rispondere ma una certezza ce l'ho: Dobbiamo trovarla assieme o perlomeno tentare di trovarla anche se so che il potere economico mai te lo permetterebbe o farebbe in tutti i modi di farla fallire. Pero' non abbiamo alternative
Il mondo tante volte si e' fatto questa domanda e si e' pure dato una risposta ma purtroppo tutte queste iniziative sono fallite o per mancanza di consapevolezza di un popolo(quando ha fame la prima cosa che chiede e' riempirsi la pancia) o perche' queste iniziative o tentativi di cambiamento sono stati isolati con embarghi o quant'altro.
Le guerre come le rivoluzioni oramai non si fanno piu con gli schioppi. Le prima si fanno con la finanza mentre le seconde con la consapevolezza di un popolo e quindi individuando chi porta aventi queste tue idee di cambiamento.
La situazione mondiale e di chi detiene i poteri pero sempbra non esseredisposta a rivedere questi sistemi. Son disposti piuttosto a perire assieme a te. Muoia Sansone con tutti i filistei.
Certo, il web puo' venire incontro ma credo assolutamente che non sia sufficiente.
Allora, ritornando alla domanda di prima: Che facciamo?
un salutone
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 17/10/2014, 16:37
da camillobenso
La situazione mondiale e di chi detiene i poteri però sembra non essere disposta a rivedere questi sistemi. Son disposti piuttosto a perire assieme a te. Muoia Sansone con tutti i filistei.
pancho
^^^^^^^
1) La situazione mondiale e di chi detiene i poteri non essere disposta a rivedere questi sistemi
Questo è fuor di dubbio. Come i poveri cercano di fare quadrato per ottenere una sopravvivenza meno dura, i ricchi cercano di fare quadrato per non perdere i privilegi. Sul pianeta Terra funziona così.
Le ricchezze stratosferiche dell’oggi, gli permettono di difendere meglio i privilegi che neppure Luigi XVI e Maria Antonietta, oppure i Romanov, possedevano. Quindi si possono permettere di tutto e tutti i mezzi di difesa. Ma soprattutto possono permettersi di comprare l’intelligenza altrui per studiare tutti i mezzi di difesa e di offesa.
2) Son disposti piuttosto a perire assieme a te. Muoia Sansone con tutti i filistei
Prima però che questa estrema ratio diventi realtà metteranno in campo il possibile e l’impossibile.
Il possibile è diversificare tutte le tue ricchezze sparse nei luoghi più impensabili del pianeta. In modo tale che in caso di fuga ci siano dei punti di riferimento dove recuperare le tue ricchezze, per ricominciare d’accapo o continuare a campare alla grande. Depositare un cospicuo patrimonio in una Banca di Wuhai, in Cina, piuttosto che in uno dei soliti paradisi fiscali del pianeta è più tranquillo in caso di pericolo.
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 17/10/2014, 17:48
da erding
Sembrerebbe incredibile di come una minoranza numerica di individui possa tenere in soggezione una maggioranza di suoi simili.
Indubbiamente ciò non sarebbe possibile senza la connivenza, più o meno consapevole, dei molti sfruttati a vantaggio dei pochi sfuttatori.
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 17/10/2014, 17:52
da camillobenso
In:
http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... 637#p34637
ho postato l’articolo di Wanda Marra di ieri su IFQ, dal titolo:
“Voi sparirete, perché siete antropologicamente diversi”
(Wanda Marra).
16/10/2014 di triskel182
In cui ritengo che la parte notevole sia rappresentata da:
PD ALLA RESA DEI CONTI: L’OBIETTIVO È LA CANCELLAZIONE DELLA SINISTRA INTERNA.
C’è un problema di coerenza nella classe dirigente del Pd”. Parola del responsabile economico del partito, Filippo Taddei.
Che a Rainews24 la mette così: “Nel partito ci sono anime, correnti e culture politiche divergenti. C’è una difformità antropologica e una delle due componenti è destinata a sparire. È quella che prima era impegnata nell’antiberlusconismo e poi è stata travolta da Renzi”.
Mai dichiarazioni furono più esplicite di come la maggioranza renziana vede le minoranze. Persino gli uomini del presidente si stupiscono: “Ha detto così?” Ma spingere fuori dal partito chi si ostina a opporsi è un obiettivo. ULTIMO terreno di scontro, la fiducia sul jobs act.
*
Il Partito Unico di Renzi, sta disvelando il suo vero volto e la sua vera mission.
Eliminare le ultime tracce della pseudo sinistra dal Pd. Devo dar ragione a Bersani quando si duole che i Testimoni di Renzi, con il divin profeta in testa, preferiscono Alfano, Quagliariello, Sacconi, Schifani, il piduista Verdini ed il mafioso Berlusconi a loro.
Personalmente non mi stupisce più di tanto, perché anche se quella bestia grama di Gelli è ancora in vita, molto sta facendo Verdini.
Io credo che non sia a caso che il piduista fiorentino abbia messo da tempo gli occhi su Pittibimbo. Perché ne conosce da anni la sfrontatezza e l’immenso e sfrenato desiderio di potere.
Oltre al fatto che Denis Verdini ci ha messo del suo per pompare il ragazzo fiorentino.
L’uomo giusto al momento giusto per continuare l’opera piduista di Silvietto che si è sviluppata per un intero ventennio.
Il programma di Gelli “Piano di rinascita democratica” è alquanto compiuto.
“Controllare politica e mass media, spaccare la magistratura e i sindacati”
Se si elimina definitivamente la ex sinistra il gioco è fatto.
Si ritorna al fascismo del Terzo Millennio. Non c’è più bisogno della seconda Marcia su Roma.
Il potere lo si conquista e lo si mantiene in altro modo.
Ci hanno tentato per ben tre volte con tentativi di colpo di Stato, il modo classico di quel tempo per riprendere il potere, nella seconda metà del secolo scorso e poi hanno fatto funzionare il cervello pensando che si poteva fare in altro modo.
Sarebbe anacronistico vedere sfilare di nuovo i nuovi fasci con Brunetta in prima fila, davanti a Re Giorgio.
I sinistri poi della ex ditta, non mi sembrano in grado di riprendere la guida del partito in questo momento.
A mio avviso quindi sarebbe opportuno che tornassero i Ds. I Democratici di sinistra.
E spingere Pittibimbo nella sua area naturale. La destra.
Da queste parti continuo a scoprire che chi tifava Silvietto qualche anno fa ora tifa tranquillamente Renzi.
E’ tutta una grande famiglia che ha ritirato fuori dalla panca in soffitta la vecchia camicia nera. Anche se Pittibimbo si mostra in camicia bianca.
Il Mega Super voltagabbana in attività, Giuliano Ferrara, non ha nascosto questa settimana di tifare Renzi, assieme all’ex craxiana Margherita Boniver. Uomini e donne per tutte le stagioni.
E adesso veniamo al sodo.
Qual’è il parere del forum di fronte a questi nuovi elementi?
Cosa dobbiamo fare? Stare a guardare?
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 17/10/2014, 18:23
da camillobenso
erding ha scritto:Sembrerebbe incredibile di come una minoranza numerica di individui possa tenere in soggezione una maggioranza di suoi simili.
Indubbiamente ciò non sarebbe possibile senza la connivenza, più o meno consapevole, dei molti sfruttati a vantaggio dei pochi sfruttatori.
Negli primi mesi del '45, furono non pochi gli italiani che intuirono l'aria che tirava e quindi sono passati dall'altra parte.
Dal punto di vista storico mi sembra di capire che sia il principale sport nazionale.
Latorre, dalemiano di ferro ( o meglio adesso di latta) è diventato renziano.
I due collaboratori di D'Alema a Palazzo Chigi, Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi (ve li raccomando!!!)
http://www.dagospia.com/img/foto/05-201 ... 702_tn.jpg amano Renzi
Che fossero diventati renziani Franceschini e Gentilo'(Gentiloni) non mi stupisce. Dù gatte morte del potere democristiano.
Come non mi stupisce Fassino e Chiamparino, troppo giovani per mollare il potere.
Poteva mancare Scalfarotto, l'insignificante?
E Matteo Colaninno?
E gli ex Giovani turchi, Matteo Orfini (si chiamano tutti Matteo oggi) e il ministrino Orlando?
Per non parlar poi del gentil sesso.
La Pinotti, di cui ci si chiede sempre che cosa c'entri con la politica.
La De Micheli, sempre pronta a difender tutti in cambio della presenza nella casta.(bersaniana, lettiana, renziana)
Sembrano tutte sorelle Santanchè. Oppure sorelle Biancofiore, o Ravetto. Tutte gran simpaticone.
E la Moretti che ha passato tutte le correnti del Pd e poi ha intuito che quella giusta era quella renziana che gli poteva garantire i prossimi 20 anni?
E la signorina nessuno che fa incazzare sempre Cacciari per il suo vuoto spinto?
Pina Picierno?
E la querula nessuno, Bonafè (parente del Prof Bonafè del film "Il federale"?)
E la casta Madia?
Tutti/e adatte per la commedia musicale aggiungi un Posto a tavola.
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 19/10/2014, 23:12
da aaaa42
APPELLO A GRILLO : FACCIAMO UN COMITATO NAZIONALE DI LIBERAZIONE ?
Francamente mi hanno stancato e comunque mi annoiano le polemiche e le discussioni (un tempo le avremmo etichettate da bar, oggi possiamo definirle da social network) su questa o quella dichiarazione di Grillo o di qualcuno dei suoi, anche quelle non infrequenti con un retroterra ideologico destrorso.
Personalmente preferisco attenermi alla concreta e cruda realtà dei fatti.
Il primo fatto. Oggi in Italia abbiamo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, una maggioranza politica PD-PDL, il Renzusconi, la cui missione è quella di rendere il nostro Paese perfettamente funzionale agli interessi predatori del grande capitale internazionale ed italiano.
Per attuare questa missione è necessario rovesciare completamente (o comunque portare radicalmente a compimento e senza più mediazioni le ‘riforme’ iniziate da Berlusconi e dal centrosinistra) la natura della democrazia italiana così come disegnata nella nostra Costituzione eredità della resistenza antifascista.
Ecco dunque: la ‘riforma’ costituzionale e l’Italicum (vale a dire un nuovo centralismo statale e la cancellazione del pluralismo politico e del ruolo delle minoranze); l’eliminazione del ruolo dei corpi intermedi (partiti, sindacati) attraverso cui i cittadini si organizzano per partecipare collettivamente alla vita pubblica e difendere i propri interessi; il ridimensionamento dell’indipendenza e dell’autonomia dal potere politico (e comunque la loro criminalizzazione e delegittimazione) di coloro che, in ambiti diversi, sono chiamati ad applicare la legge (magistratura, burocrazia); l’attacco ai diritti dei lavoratori (il jobs act); l’annientamento dello stato sociale (riducendo sempre più le risorse (“affamare la bestia” come vogliono i liberisti) destinate a sanità, scuola, servizi pubblici mentre all’orizzonte già si preannunciano ulteriori dimagrimenti del sistema pensionistico); le privatizzazioni per eliminare ogni residua partecipazione pubblica diretta all’economia e lasciare definitivo campo libero ai profitti privati e agli speculatori; l’eliminazione di regole e vincoli ambientali, paesaggistici, artistici e archeologici e del potere di interdizione o di resistenza di enti locali e dei comitati di cittadini per dare il via libera, manu militari, a qualsivoglia opera con cui i privati vogliono conseguire profitti a danno della collettività (lo “Sblocca Italia”: cementificazioni, trivellazioni, inceneritori, gassificatori, grandi opere inutili come Tav e nuove autostrade); la repressione violenta del dissenso manganellando senza pietà chi protesta in manifestazioni di piazza o utilizzando l’arma delle inchieste e degli arresti per terrorismo per piegare la resistenza No-Tav in Val di Susa (mentre restano sempre in rampa di lancio i bavagli alla possibilità di esprimere le proprie opinioni sul web, unico spazio non ancora totalmente controllato dal potere).
Per raggiungere e mantenere il consenso o quantomeno la passività sociale di fronte a tutto questo il progetto si fonda su alcuni pilastri: il coro pressoché unanime dell’informazione mainstream sulla necessità delle ‘riforme’ e della ‘modernizzazione’ del Paese; la ‘macchina da guerra’ della propaganda incarnata da Renzi che ha dimostrato di saper ben cogliere gli umori popolari (gli 80 euro, le tasse, i nemici delle ‘riforme’ di volta in volta identificati nei partiti, nei sindacati, negli enti locali, nella burocrazia, nei privilegiati) e di fronte al quale gli ‘oppositori’ del vecchio ceto politico e sindacale non hanno alcuna possibilità di risultare credibili quali difensori del bene comune anziché del proprio ruolo individuale e di gruppo; la non belligeranza (quantomeno) nei confronti di quei poteri forti – il Vaticano, le mafie – e di quelle degenerazioni – la corruzione, la grande evasione fiscale, il familismo, il voto di scambio – che contraddistinguono l’anomalia italiana; il gioco da equilibrista nel rispetto formale dei parametri europei di bilancio ed il gioco delle parti che ne segue (“ti critico per il 3% ma mi adeguo alla regola”, “ti ordino di non violare i parametri europei ma faccio finta di non vedere che non li rispetti perché so che è necessario per il tuo consenso elettorale”).
Il secondo fatto. Se è di Sinistra chi auspica il rovesciamento o almeno la radicale trasformazione della società capitalista nel senso dell’uguaglianza e della giustizia sociale, il Movimento 5 Stelle non è un partito di sinistra ma un partito che propone l’efficientamento – eliminando sprechi, privilegi, rendite parassitarie – del sistema capitalistico. Fatta questa premessa il Movimento 5 Stelle è oggi nelle Istituzioni l’opposizione numericamente più forte e più decisa al Renzusconi.
Il terzo fatto. Il Movimento 5 Stelle non ha alcuna possibilità di arrestare da solo l’attacco finale alla democrazia italiana e di vincere unicamente con il proprio simbolo le elezioni o comunque di conquistare un consenso maggioritario nel Paese. Le armi di cui dispone il ‘Regime’ – sul piano economico, informativo, militare – sono troppo potenti per poterci riuscire e comunque i muri ideologici che il Movimento 5 Stelle ha costruito intorno a sé rappresentano un ostacolo insormontabile per nuove e significative avanzate elettorali.
La conseguenza razionale di questi tre fatti sarebbe dunque, dal mio punto di vista, l’alleanza di tutti coloro che vogliono contrastare il Renzusconi per difendere la democrazia, lo Stato sociale, l’ambiente.
La domanda dunque che mi faccio e che, retoricamente, pongo a Grillo e agli amici del Movimento 5 Stelle è questa: non è il momento di costituire un Comitato di Liberazione Nazionale, una grande alleanza politica e sociale fatta di soggetti anche profondamente differenti tra di loro per resistere e e sconfiggere il progetto politico del Renzusconi e salvare l’Italia?
Considerata la popolarità e la forza elettorale di cui disponete non dovreste essere voi i promotori di una nuova Unità per la Resistenza?
Contro il fascismo si unirono democristiani, socialisti, comunisti, liberali, azionisti, monarchici.
Contro il Renzusconi, servo di mille padroni e rottamatore/sicario degli italiani, non è necessario unire tutte le persone di buona volontà e sinceramente democratiche?
Considerereste scandaloso marciare insieme a Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Gino Strada, ai tanti che ancora si dichiarano socialisti e comunisti?
Delle due l’una: o Grillo e il Movimento 5 Stelle vogliono veramente salvare questo Paese oppure, perseverando sulla strada dello splendido isolamento e della purezza e verginità politica, dimostrano un’ottusità che fa solo del male a sé stessi e agli italiani. E, peggio ancora, che dà alimento alle accuse che non pochi gli rivolgono: di essere a sua volta un burattino degli USA, di avere la funzione di distogliere il malcontento dei cittadini da soluzioni socialmente rivoluzionarie per indirizzarle contro falsi obiettivi (la casta, il finanziamento ai partiti, ecc.), di aver sostanzialmente aperto (con la battaglia contro le caste politiche e sindacali) la strada della rottamazione della democrazia a Renzi (non è Grillo a dire che Renzi gli ha rubato metà del suo programma?).
casa originale dell’articolo: Verita’ e Democrazia
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 20/10/2014, 18:47
da iospero
aaaa42
APPELLO A GRILLO : FACCIAMO UN COMITATO NAZIONALE DI LIBERAZIONE ?
CONDIVIDO
Al M5S e a Grillo lanciamo la sfida, senza legami ai vecchi partiti, possiamo portare al governo persone nuove senza lacci e laccioli legati alla vecchia politica, ci sono persone per bene anche fuori dal M5S che potrebbero portare questo NUOVO COMITATO DI LIBERAZIONE ALLA MAGGIORANZA ASSOLUTA IN PARLAMENTO, e senza la loro presenza il M5S continuerebbe a fare una opposizione senza un gran successo e soprattutto con grave danno per il Paese.
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 20/10/2014, 19:02
da camillobenso
Ndo' sta quella striscetta che Joblack ha aggiunto, in cui si evidenzia che non si discute per avere ragione ma per capire?????
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 21/10/2014, 13:00
da iospero
[quote="camillobensonon si discute per avere ragione ma per capire?????[/quote]
Questo è il problema.
Dove pensa di arrivare il M5S ?
E' giusto non entrare in coalizione coi partiti collusi, ma negli stessi partiti ci sono spesso tante persone per bene e fuori dai partiti ci sono tanti che non sanno più a che santo votarsi.
E allora non sarebbe opportuno prevedere questo COMITATO DI LIBERAZIONE PER SALVARE LA DEMOCRAZIA ?
chiediamolo A PAOLO11
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 23/10/2014, 13:29
da iospero
Io partirei dal consenso raccolto dalla Lista Tsipras in Italia. E' un dato interessante da non lasciar perdere . Se compariamo questo dato al 4% del NCD, che aveva dalla sua ben altri tipi di sostegno, appare una vera e propria vittoria. Penso che in Italia e nel resto dei Paesi UE esistano buone condizioni per l’affermazione di partiti politici a sinistra dei vari Partiti Socialisti. Se analizziamo i dati relativi ai flussi elettorali credo possibile quantificare in 4 – 5 milioni il numero di elettori alla sinistra del PD alla ricerca di una formazione politica in grado di rappresentarli. Se SEL ha esaurito la sua spinta, se il PD tende sempre di più ad occupare un altro spazio politico, non significa che il popolo di sinistra sia scomparso. Dai flussi elettorali risulta che 2,5 milioni di elettori che hanno votato il PD di Bersani si sono astenuti, la Lista Tsipras con il suo 4% rappresenta oltre 1,2 milione di voti e quanti elettori riconducibili al popolo di sinistra non sono andati a votare? Penso molti. 4 – 5 milioni di elettori equivalgono a una formazione politica che si attesterebbe tra il 10 e il 12% di consensi su numero di votanti del 70 – 80% cioè il numero di votanti alle elezioni politiche.
Da dove iniziare? Sicuramente da una Costituente della Sinistra capace di aggregare prima sui territori e poi a livello nazionale le esperienze della Lista Tsipras, di ciò che resterà di SEL, degli espulsi del M5S, del PDCI, di Rif. Comunista. Ma soprattutto capace di aggregare i movimenti nati in questi anni a difesa dei beni comuni, della giustizia giusta, dell’etica pubblica, della maggiore partecipazione democratica, dell’uguaglianza sociale, del lavoro, dei diritti civili, della Costituzione, della libertà di informazione. Questi sono temi che possono essere punti programmatici capaci di interessare milioni di persone. Per avviare un progetto di questo genere è necessario che gli apparati dei minuscoli partiti nei quali è divisa la Sinistra si convincano che di fronte a loro hanno due possibilità: una grande e cioè assecondare e favorire l’avvio di questo processo Costituente, una mediocre e cioè barricarsi a difesa delle loro miserevoli rendite di posizioni destinate a morire con loro.
La Lista Tsipras ha superato lo sbarramento del 4% perché c’è stato poco dell’apparato della sinistra tradizionale e molto di adesione a un ideale culturale e politico di sinistra. Quel 4% alla Lista Tsipras è la testimonianza di coloro che non si rassegnano a dover scegliere tra un’Europa tecnocratica e un’Europa Nazional populista, che sono entrambi modelli antidemocratici e sostanzialmente Fascisti.
Ma una forza politica di sinistra (non estrema) col suo 10% o anche 15% non basta, però non essendo collusa con il potere e con personaggi nuovi o comunque non compromessi potrebbe offrire una via al M5S per uscire dal suo splendido isolamento , che comunque non permette agli italiani di vedere un cambio di rotta.
POSSIBILE ??? in politica tutto è possibile, non sfruttare le occasione significa alla fine diventare perdenti.