Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Inviato: 01/05/2012, 0:34
A proposito di questo "attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni"
“No” al pareggio in Costituzione: l'appello di 5 premi Nobel
Per molti l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta una “regola aurea”; diversi economisti, però, sono di avviso completamente diverso.
Recentemente i premi Nobel Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow hanno lanciato un appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (http://www.cbpp.org/cms/index.cfm?fa=view&id=3543), nel quale sottolineano che infilare il pareggio di bilancio nella Carta costituzionale sarebbe una decisione “improvvida”.
Per gli economisti aggiungere delle restrizioni, come ad esempio un tetto alla spesa pubblica, potrebbe peggiorare le cose, soprattutto in fase di recessione.
”Nei momenti di difficoltà- spiegano i 5 premi Nobel- diminuisce il gettito fiscale e aumentano alcune spese tra cui i sussidi di disoccupazione”. Tali ammortizzatori sociali non solo producono un aumento del deficit, ma anche una limitazione del reddito dei cittadini e quindi del loro potere d'acquisto.
In una fase di recessione sarebbe quindi molto pericoloso cercare di pareggiare il bilancio troppo velocemente, perché “i grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo danneggerebbero una ripresa già di per sé debole”.
Il discorso, però, vale anche in fase di crescita: il tetto alla spesa derivante dai vincoli di bilancio, infatti, fungerebbe da freno agli “investimenti ad elevata remunerazione”, rendendoli di fatto incostituzionali “se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo”.
In caso di emergenze, poi, il tetto potrebbe obbligare lo Stato a tagliare altri capitoli di spesa
Il rimanente dell'articolo
http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... da-sapere/
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Un tema che pone dei grossi interrogativi sui quali non essendo esperto in materia non mi resta informarmi come sto' facendo senza propendere, per il momento, ne l'uno ne per l'altro.
Una cosa pero' mi fa riflettere e non e' cosa da poco: L'Europa mai come ora propende per un liberismo cosi' sfrenato e appunto partendo da questa questa constatazione penso sia piu' che logico avere dei grossi dubbi. Sia chiaro:Non certezze ma solo dubbi.
Quindi le affermazioni come questa: attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni non e' che sia molto lontano da quello che dichiarano questi economisti, se leggiamo attentamente le loro dichiarazioni.
E' sì una valutazione politica ma e' anche una valutazione economica che va ora controcorrente. E non sono gli ultimi di banco, costoro.
Un salutone da Juan
“No” al pareggio in Costituzione: l'appello di 5 premi Nobel
Per molti l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta una “regola aurea”; diversi economisti, però, sono di avviso completamente diverso.
Recentemente i premi Nobel Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow hanno lanciato un appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama (http://www.cbpp.org/cms/index.cfm?fa=view&id=3543), nel quale sottolineano che infilare il pareggio di bilancio nella Carta costituzionale sarebbe una decisione “improvvida”.
Per gli economisti aggiungere delle restrizioni, come ad esempio un tetto alla spesa pubblica, potrebbe peggiorare le cose, soprattutto in fase di recessione.
”Nei momenti di difficoltà- spiegano i 5 premi Nobel- diminuisce il gettito fiscale e aumentano alcune spese tra cui i sussidi di disoccupazione”. Tali ammortizzatori sociali non solo producono un aumento del deficit, ma anche una limitazione del reddito dei cittadini e quindi del loro potere d'acquisto.
In una fase di recessione sarebbe quindi molto pericoloso cercare di pareggiare il bilancio troppo velocemente, perché “i grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo danneggerebbero una ripresa già di per sé debole”.
Il discorso, però, vale anche in fase di crescita: il tetto alla spesa derivante dai vincoli di bilancio, infatti, fungerebbe da freno agli “investimenti ad elevata remunerazione”, rendendoli di fatto incostituzionali “se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo”.
In caso di emergenze, poi, il tetto potrebbe obbligare lo Stato a tagliare altri capitoli di spesa
Il rimanente dell'articolo
http://www.fanpage.it/pareggio-di-bilan ... da-sapere/
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Un tema che pone dei grossi interrogativi sui quali non essendo esperto in materia non mi resta informarmi come sto' facendo senza propendere, per il momento, ne l'uno ne per l'altro.
Una cosa pero' mi fa riflettere e non e' cosa da poco: L'Europa mai come ora propende per un liberismo cosi' sfrenato e appunto partendo da questa questa constatazione penso sia piu' che logico avere dei grossi dubbi. Sia chiaro:Non certezze ma solo dubbi.
Quindi le affermazioni come questa: attacco decisivo al welfare, al lavoro, ai beni comuni non e' che sia molto lontano da quello che dichiarano questi economisti, se leggiamo attentamente le loro dichiarazioni.
E' sì una valutazione politica ma e' anche una valutazione economica che va ora controcorrente. E non sono gli ultimi di banco, costoro.
Un salutone da Juan