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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX? - Pagina 73
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 0:56
da aaaa42
LA POLITICA DI CHI VIVE NEL BASSO.
frasi su una nuova definizione del proletariato.

noi dobbiamo ragionare su italia grecia e spagna, ci sarebbero anche francia germania e in particolare Inghilterra ma diventerebbe troppo lungo il discorso.

puo sembrare incredibile ma il nuovo modo di far politica e partito in italia a mio avviso,
in particolare con il primo ulivo ve lo ricordate il primo forum ulivo con 50.000 letture e mi sembra in un caso 100.000 letture, e una conference in rete spontanea con accademici tutto spontaneo senza alcuna organizzazione ?
perché quella esperienza falli ?
per i contenuti, le politiche erano culturalmente neoliberiste anche se compassionevoli.
in spagna il movimento e partito da madrid e dai giovani il suo referente è un giovane teorico di teoria politica.
e un movimento che parte e vive nel basso, la politica dei piani bassi delle case proletarie contro la politica dei piani alti degli attici e delle ville.
politica come dicotomia tra che vive in basso e chi vive in alto.
una riflessione sulla francia popolare andrebbe sviluppata.
in spagna i giovani hanno vissuto nelle tende dormendo per terra , più in basso di cosi, i potentati della finanza e della politica di tutta la politica destra e sinistra dormono ai piani alti.
in italia abbiamo ora il fenomeno 5 stelle, sulla partecipazione e il più innovativo di tutti,
ti metti su internet ti metti a piangere perché la ragazza ti ha lascito prendi 150 voti nelle grillate e diventi cittadino parlamentare.
vivere il basso non vuol dire essere bassi
mov 5 stelle non vive l undergound , viaggia oggettivamente basso da qui il partito degli onesti, una stupidaggine che piace a toto reina.
le difficolta del mov 5 stelle non è la partecipazione un nuovo modo di far politica ma la cultura politica e quindi il programma.

in grecia dove è la novità ?
non c è nessuna novità hanno copiato dall' italia ma perché loro nostri copioni hanno il 27 % probabile e noi il 4% ?
hanno copiato meglio.
in grecia il contenitore politico e il nostro arcobaleno è uguale , solo che in italia e stato un fallimento clamoroso
perché
il programma le cose da fare , fare una mensa e dar da mangiare agli affamati, mentre in italia si discuteva di quanta sinistra doveva essere arcobaleno, liscia cazzata o Ferrarelle.

la concretezza del programma in grecia ha messo in movimento uomini e donne underground
il nuovo popolo, la coscienza politica non formata, non la coscienza formata del popolo comunista ma la coscienza politica in itinere , i italia arcobaleno ha messo in movimento i culi dei piani alti, in grecia l' umanità della borgate turche delle citta greche.

il problema greco e il programismo, quello che gli intellettuali del manifesto chiamavano la lista della spesa. il troppo programismo non fa un programma ma una mera lista spesa da supermercato.

non aver previsto un piano per l ' uscita dall euro in grecia e un problema politico grave,
le mense popolari gli asili nido gratuiti le scuole e le università per tutti non sono una grande lista della spesa ma sono rapporti sociali che si sviluppano.

tsipra oggi finalmente lo ha capito dicendo che i trattati internazionali che tecnicamente non hanno alcun valore giuridico non saranno rispettati .

la mancanza di un programma della sinistra in italia e dovuto al fatto che manca la politica del basso mentre la politica dell' alto, non deve cambiare perché e arrivata, ha il potere delle elite.

programma si programismo no.

un esempio il reddito minimo garantito 2 proposte di legge molto interessanti di sel e mov 5 stelle, costo da 18 miliardi a 25 miliardi di euro.
la politica dell alto non podemo le elite burocratiche europee 200 miliardi all' italia per se stessi il potere finanziario italiano.
risorse per piani di lavoro e reddito minimo garantito non podemo.

anche in italia dobbiamo creare un movimento dal basso che dorma nelle tende ma dentro le tende studi la teoria politica, non si cambia la società con un litro di olio di uliva e un kg di spaghetti con il programismo-lista della spesa

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 6:27
da flaviomob
In Grecia hanno preso una serie di mazzate sociali ed economiche così forti da fargli rinnegare l'intera classe dirigente.

Da noi invece sono bastati 80 euro e c'è stata la rincorsa al carro del vincitore.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 8:18
da soloo42001
flaviomob ha scritto:In Grecia hanno preso una serie di mazzate sociali ed economiche così forti da fargli rinnegare l'intera classe dirigente.
Da noi invece sono bastati 80 euro e c'è stata la rincorsa al carro del vincitore.
Non direi Flavio.

Ancora oggi abbiamo il 45% di gente che non vota.
E, includendo M5S, un 25% minimo del 60% che vota, di idee antiliberiste.

Il problema è che ne' il 25% che vota, ne' il 40% che non vota hanno uno
strumento politico serio che li rappresenti.

Ogni tanto mettiamo da parte le percentuali e guardiamo ai valori assoluti.
Ai voti veri.


soloo42000

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 13:17
da flaviomob
Sì, certamente la delusione porta a rifugiarsi nell'astensione, ma è un rifugio sterile. M5S ha dentro una commistione di idee che vanno dalla sinistra radicale alla destra e per questo è destinato a perenni scissioni / espulsioni. In ogni caso alle europee una correlazione tra le politiche demagogiche di Renzi (80 euro che non hanno affatto combattuto la povertà estrema, ma solo favorito chi, nel ceto medio-basso, un impiego comunque già lo aveva) e l'incremento percentuale di voti non si può negare. Anche se in termini assoluti è stato gonfiato dalla bassa partecipazione al voto.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 14:55
da stefano '62
C'è solo un modo per aprire la via a un partito della sinistra:
smascherare il PD per quel partito di destra che è diventato,cosi che non possa più prendere per il sedere la gente di sinistra che lo vota in modo cieco e fideistico,e da liberare una massa di voti di sinistra che per il meccanismo della domanda e offerta possa determinare la crescita di una sinistra vera.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 18:55
da iospero
Resta sempre
Una domanda a tutti :
nei vostri Comuni esiste già un Comitato pronto a cogliere l'invito a sostenere il nuovo soggetto politico ?

Da Bologna ho saputo che in Lombardia ce l’hanno Milano, Bergamo, Brescia , non so gli altri comuni capoluogo, a Lecco faranno una prima riunione prossimamente.

Credo sia utile potersi incontrare nei territori per fare insieme il punto della situazione e cominciare a darci qualche strumento utile di aggregazione e dibattito.
Questo Forum va benissimo e cerchiamo di tenerci aggiornati per capire a che punto ci troviamo, credo ci sia molto da fare, mi sembra che ci sia molta attenzione da pare di chi ha votato M5S.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 19:14
da aaaa42
i comitati , la partecipazione dal basso deve essere spontanea come a madrid non si puo fare a tavolino.
noi possiamo solo creare i soviet parola che fa paura ma vuol dire consigli di rappresentanza o i consigli di sorveglianza, io preferisco la seconda.
i consigli sono avanguardie , se lavorano bene il popolo arriva si mobilita e allora .....
possiamo costruire a livello nazionale e regionale i consigli di sorveglianza, importante e la qualità del programma politico.
e su questo tsipra ha da insegnare molto a noi.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 24/01/2015, 19:16
da camillobenso
iospero ha scritto:Resta sempre
Una domanda a tutti :
nei vostri Comuni esiste già un Comitato pronto a cogliere l'invito a sostenere il nuovo soggetto politico ?

Da Bologna ho saputo che in Lombardia ce l’hanno Milano, Bergamo, Brescia , non so gli altri comuni capoluogo, a Lecco faranno una prima riunione prossimamente.

Credo sia utile potersi incontrare nei territori per fare insieme il punto della situazione e cominciare a darci qualche strumento utile di aggregazione e dibattito.
Questo Forum va benissimo e cerchiamo di tenerci aggiornati per capire a che punto ci troviamo, credo ci sia molto da fare, mi sembra che ci sia molta attenzione da pare di chi ha votato M5S.
Per quanto riguarda SSG non ho sentito nulla.

Eppure nella Biblioteca Centrale che frequento 5 giorni su 7, il dibattito politico è piuttosto acceso.

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 25/01/2015, 10:39
da iospero
aaaa42 ha scritto:i comitati , la partecipazione dal basso deve essere spontanea come a madrid non si puo fare a tavolino.
noi possiamo solo creare i soviet parola che fa paura ma vuol dire consigli di rappresentanza o i consigli di sorveglianza, io preferisco la seconda.
i consigli sono avanguardie , se lavorano bene il popolo arriva si mobilita e allora .....
possiamo costruire a livello nazionale e regionale i consigli di sorveglianza, importante e la qualità del programma politico.
e su questo tsipra ha da insegnare molto a noi.
Alle volte basta una scintilla e poi divampa l'incendio

Ho sentito dire , forse a 8 1/2, il partito di Tsipras ha già avuto l' occasione alle europee e ha preso solo il 4%, ma si dimenticano che molte cose sono cambiate , la legge elettorale, le riforme costituzionali, il Jobs act , il patto del nazareno sono un cambiamento radicale del PD che allora non c'erano.
Ci si potrebbe chiedere perché alle regionali dell'Emilia ha prevalso l'astensione e non un voto a sinistra, certo c'è molta confusione nell'elettorato che ha bisogno soprattutto di un partito degli ONESTI.
Una formazione nuova a sinistra che segua l'onda che viene dalla Grecia può avere successo.
Diamoci da fare

Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

Inviato: 25/01/2015, 10:59
da iospero
da L'altra Europa

LA FALSA DIVISIONE TRA SOCIALE E POLITICO
di  Alfonso Gianni, 23 gennaio 2015

Il tema di una nuova “coa­li­zione sociale” è ormai entrato con forza nel dibat­tito della sini­stra. Ne hanno par­lato e scritto in diverse e diversi, qui e altrove. Se ne è par­lato nell’assemblea di Bolo­gna dell’Altra Europa con Tsi­pras; se ne discu­terà nei diversi appun­ta­menti che que­sta nostra sbrin­del­lata sini­stra mal­grado tutto si è data, ricon­for­tata dalla signi­fi­ca­tiva affer­ma­zione di misura nelle ele­zioni euro­pee. Più ancora che le parole hanno pesato il suc­cesso di diverse mani­fe­sta­zioni, quella della Cgil del 25 otto­bre, lo scio­pero gene­rale e lo scio­pero sociale suc­ces­sivi.
Il tema della nuova coa­li­zione sociale si incro­cia con la man­canza di una rap­pre­sen­tanza poli­tica, prima ancora che isti­tu­zio­nale, della sini­stra e quindi con la neces­sità della costru­zione di un sog­getto poli­tico nuovo, ten­den­zial­mente unico, per quanto plu­rale, non certo una enne­sima aggiunta alla plu­ra­lità dei micro­par­titi esi­stenti. E’ bene appro­fon­dire quindi la rifles­sione su entrambi i fronti, della coa­li­zione sociale e del sog­getto poli­tico.
La prima non può essere pen­sata e ricer­cata solo su scala nazio­nale. Se un nuovo impulso c’è è per­ché il tema ha assunto nei fatti una dimen­sione euro­pea. La crisi ha strap­pato il tes­suto sociale, ma è una poten­ziale occa­sione di uni­fi­ca­zione. Certo il ritorno allo sta­tus quo ante non è pos­si­bile. Per que­sto par­liamo di nuova coa­li­zione sociale. La mobi­li­ta­zione del 18 marzo a Fran­co­forte per l’inaugurazione della nuova Euro­to­wer, sim­bolo di imper­mea­bi­lità alle istanze sociali e demo­cra­ti­che, sarà una prova signi­fi­ca­tiva di que­sta poten­zia­lità.
Pen­sare però di costruire una coa­li­zione sociale che sia divi­siva in par­tenza ci por­te­rebbe al fal­li­mento. Nel nostro paese essa non può essere ridotta sol­tanto ai movi­menti dei No o ai cen­tri sociali, ma, oltre a que­sti, deve com­pren­dere quel grande popolo di sini­stra senza rap­pre­sen­tanza poli­tica che abbiamo con­cre­ta­mente visto sfi­lare il 25 otto­bre a Roma, che riven­di­cava non solo lavoro e red­dito ma anche diritti e demo­cra­zia, sta­bi­lendo così un filo diretto con il grande appun­ta­mento de “La via mae­stra” di diversi mesi prima.
Pro­prio per que­sto non ha senso con­trap­porre, nelle idee e nei tempi, l’obiettivo di una nuova coa­li­zione sociale a quello di un sog­getto poli­tico nuovo. La com­ples­sità delle solu­zioni in un mondo inter­con­nesso richie­sta dalla dram­ma­ti­cità della con­di­zione sociale non è risol­vi­bile senza una chiara e arti­co­lata scelta poli­tica, così come quest’ultima resta come i cacio­ca­valli appesi se non si fonda su un mul­ti­forme e multi tema­tico movi­mento sociale dif­fuso. La clas­sica divi­sione fra sociale e poli­tico è da tempo sal­tata. Simul sta­bunt simul cadent. Non c’è suc­cesso della sini­stra che non sia par­tito, si pensi alle espe­rienze diverse di Syriza e di Pode­mos, da un pro­fondo legame con il sociale e i con­flitti che si agi­tano al suo interno.
Il guaio è che non abbiamo modelli pre­co­sti­tuiti. La discus­sione se con­viene imi­tare Pode­mos o Syriza è ridi­cola. I modelli vin­centi ven­gono sta­bi­liti ex post non ex ante. Capi­sco poco la con­trap­po­si­zione tra chi vuole par­tire dai movi­menti e chi dai micro par­titi. Chi ha ten­tato l’una o l’altra strada, ponen­dole in alter­na­tiva, ha fal­lito.
«Creare una nuova sog­get­ti­vità poli­tica assem­blando quel che c’è — come dice Rodotà — è una via per­dente». Infatti dob­biamo creare nella società un nuovo “senso”, non rac­co­gliere con­sensi pre­e­si­stenti. L’Altra Europa con Tsi­pras ha otte­nuto un risul­tato per­ché capace di rivol­gersi ai movi­menti, al sociale e all’ asten­sio­ni­smo ano­nimi, alla sini­stra dif­fusa, senza però riget­tare il con­tri­buto dei mili­tanti dei micro par­titi. Ora biso­gna fare di più e pre­sto. Da Sel al Prc si dichia­rano da tempo non auto­suf­fi­cienti. Benis­simo: met­tano le loro resi­due forze a dispo­si­zione di un pro­cesso uni­ta­rio che ben le sopra­vanza senza ulte­riori indugi. Abbiamo di fronte un potere che si cementa sotto la dire­zione di Renzi e delle eli­tes euro­pee. Dob­biamo con­trap­por­gli un alter­na­tivo potere costi­tuente sia sul ter­reno sociale che politico.

da il manifesto del 24 gennaio 2015


Mi sembrano distinzioni di lana caprina