sottoscrivo.mariok ha scritto:Lo so benissimo. I problemi nel PD sono molti e non riguardano solo l'art. 18. La mia critica investe anche altri aspetti, come gli inciuci che si stanno prospettando su giustizia, intercettazioni e corruzione.
Tuttavia mi auguro che Bersani riesca nel compito quasi impossibile di limitare i danni riuscendo ad evitare l'implosione del PD. La spaccatura del PD in due è quello a cui stanno lavorando Casini, Fioroni e forse lo stesso Monti e penso che una tale eventualità indebolirebbe la sinistra.
Ricordo che gli stessi discorsi sulle due anime inconciliabili, sulla necessità di un chiarimento definitivo li facevamo ai tempi della Binetti e Rutelli.
Con la segreteria Bersani certi personaggi se ne sono andati, spaccature non ce ne sono state e sul piano elettorale non si è perso un solo voto.
Penso che la cosa migliore, per il centrosinistra, è che si vada avanti allo stesso modo: al pari di Rutelli & C. se ne possono andare in ordine sparso i vari Follini, Fioroni, Letta, Ichino ecc. senza che succeda nulla sul piano dei consensi. Basta fare come si fece a suo tempo con De Mita: non ricandidarli a norma di statuto (che prevede il limite delle 3 legislature) e toglieranno spontaneamente il disturbo.
La questione Veltroni è un po' più complicata, ma credo che senza sponde il personaggio è alla fine innocuo.
Altre soluzioni, per la verità, le vedo irrealistiche.
Il "grande partito" della sinistra, che metta dentro tutti, dalla sinistra PD fino a Diliberto e Ferrero, passando magari per il nuovo "astro" Landini (ottima persona, ma che a giudicare dai risultati, mi sembra che il bilancio della sua gestione della Fiom non sia proprio entusiasmante), è una chimera di cui si parla da almeno 20 anni col risultato di una sinistra sempre più frammentata.
E poi, anche ammesso che si riesca a fare, può bastare la soddisfazione di fare una buona opposizione, lasciando il governo del paese ai delfini di Berlusconi (magari arrivato al Quirinale) con l'aggiunta di un qualche Fioroni o ex-margheritino di turno?
A me pare che ci sia un asse Bersani-Vendola che sta resistendo molto bene e sono convinto che con Bersani segretario tale asse sarà alla base di qualunque ipotesi di nuovo governo di centrosinistra. Tale convinzione mi viene anche dalla constatazione dell'atteggiamento molto equilibrato di Vendola, che sta facendo di tutto per non incrinare tale asse (dimostrando, a mio giudizio, una nuova ed inaspettata maturità politica, al contrario del suo ex-maestro Bertinotti).
Ovviamente i miei sono auspici che potrebbero essere smentiti dal precipitare di una situazione molto difficile e complicata.
bravo @mariok