QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
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QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
Euro Macht Frei, l’Europa è solo un’espressione germanica
Scritto il 13/6/15 • LIBRE nella Categoria: idee
L’Italia è solo un’espressione geografica e l’Europa è solo un’espressione germanica: euro macht frei. L’Unione Europea e l’euro vennero spacciati come strumento per unificare i paesi europei. L’effetto è opposto. I paesi mediterranei, pieni di debiti e di disoccupati, dopo aver ceduto gli asset migliori, vengono spinti verso il Terzo Mondo, mentre il Terzo Mondo, sui barconi, viene spinto dentro di essi. La separazione tra nord e sud d’Europa viene resa sempre più dura e insuperabile. Zero solidarietà e zero veduta d’insieme. Menefreghismo totale e compiaciuto: i paesi nordeuropei si stanno costruendo il loro subcontinente coloniale per trarne mano d’opera e lavorazioni a buon mercato. L’idea di unificazione europea era assurda sin dall’inizio: bastava guardare alle costanti storiche delle principali nazioni europee che dovevano unificarsi, per predire che questo progetto era irrealizzabile. E che, se realizzato, avrebbe portato a un incrocio tra una polveriera come la Jugoslavia unita e una palude malata come l’Italia unita.Superiore efficienza, solidarietà interna, conformismo, sopraffazione degli altri popoli, soprattutto se mediterranei, assenza di scrupoli: queste sono le caratteristiche politiche e culturali del popolo tedesco oggi, esattamente come ai tempi del Terzo Reich, ai tempi del Secondo Reich e anche prima. Le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, le invasioni di paese neutrale, le stragi di civili, anche di bambini, le compivano anche nella prima, non avevano bisogno di aspettare Hitler e il nazismo. Hitler e il nazismo sono un’espressione dell’animo tedesco profondo (accanto ad altri, ben diversi), una sua costante, non un fattore esogeno e transitorio di disturbo, separabile dalla nazione. Nella consapevolezza di ciò, dopo la Prima Guerra Mondiale, i vincitori le imposero dure condizioni economiche, studiate per impedire che risorgesse come potenza militare. Visto che ciò non era bastato, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la si si ridusse molto di dimensioni e la si divise in quattro zone di controllo; ma esistevano piani più radicali per renderla inoffensiva, facendone un paese puramente agricolo.Quasi dimenticavo: durante e dopo la guerra, sovietici e statunitensi sterminarono deliberatamente diversi milioni di civili e di prigionieri tedeschi, trucidandoli o facendoli morire di fame e di stenti. Effetto di queste misure e di queste stragi, è stato di consolidare l’atteggiamento morale condiviso da quel popolo, ossia considerare gli altri popoli come avversari da sottomettere non appena possibile. Con mezzi economici, se non con mezzi militari. Passiamo al Regno Unito. Anche i britannici di oggi continuano i caratteri storici del loro atteggiamento verso l’Europa continentale: Né dentro né fuori, ma meglio fuori che dentro, possibilmente alla distanza giusta per controllare. Nel 2017, faranno un referendum per l’uscita dall’Unione Europea. È però ben possibile che minaccino di farlo allo scopo di ottenere, come già hanno fatto in passato, più vantaggi economici e privilegi dall’Unione Europea, disposta a pagare pur di evitare l’uscita di un membro così insigne, la quale sarebbe una dimostrazione di fallimento dell’Unione Europea stessa, forse l’inizio della sua scomposizione.Ossia, è probabile che da Londra stiano dicendo: Voi, eurocrati predoni e parassiti di Bruxelles e Strasburgo, se volete continuare a fare i vostri comodi, se volete che non rompiamo il vostro giocattolo, la vostra macchina da soldi, pagateci. La Francia mantiene costante la sua identità e fierezza nazionale, la sua forza militare e nucleare indipendente, la sua politica razionalmente egoista anche se spesso ingenua, come dimostrato dagli esiti del suo asse con la Germania, con cui i suoi nani politici si illudevano, e illudevano la gente, che la Francia potesse condividere con questa il dominio sull’Europa, anziché restare al guinzaglio finanziario delle sue banche. Dell’Italia, paese senza peso internazionale, anzi ormai sostanzialmente governato dall’esterno, con oltre vent’anni di ininterrotta decadenza funzionale alle spalle e la mafia come mentalità e metodo della sua politica e della sua burocrazia, non serve dire molto: per un paese appena efficiente, l’unirsi ad essa sarebbe autolesionismo. Quanto puerile idealismo necessita, quanto bisogna… spinellarsi, per credere oggi che da questi presupposti di fatto possa nascere un’Europa unita, se non attraverso la violenza, la coercizione e la sopraffazione? Ma se questo è il progetto degli illuminati architetti che hanno congegnato e calato dall’alto questo ordinamento europeo e questa moneta unica con le sue regole di bilancio, allora proprio la Germania, la patria dei Lager e dei campi di lavoro forzato, è il suo vero e immancabile strumento di realizzazione. Euro macht frei.(Marco Della Luna, “L’Europa è solo un’espressione germanica”, dal blog di Della Luna del 30 maggio 2015).
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Re: QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
da altro 3d:
Ma è compito del governo anche far sentire la propria voce anche in Europa e all’Onu, rifiutando scelte unilaterali, magari proponendo una visione meno disumanizzante di quella che vede i profughi e richiedenti asilo come oggetti da spostare da un posto all’altro a prescindere dalla meta che loro desiderano raggiungere.
Se questa azione non è possibile, se l’Italia e ancor più la Grecia sono chiamate a Bruxelles solo per rispondere dei compiti loro assegnati da chi veramente comanda nella UE e non anche per chiedere che i confini non siano permeabili solo alla concorrenza, ma anche agli esseri umani, e che la solidarietà non riguardi solo la salvaguardia degli interessi forti, il rischio per l’Europa appare più grande di quello costituito dall’uscita della Grecia dall’euro.
Se l’Europa, infatti, è solo quella della austerità imposta ai più deboli e della solidarietà non condivisa, davvero non si capisce a che cosa serva ed è sempre più difficile difenderla anche agli europeisti.
Chiara Saraceno
Ma è compito del governo anche far sentire la propria voce anche in Europa e all’Onu, rifiutando scelte unilaterali, magari proponendo una visione meno disumanizzante di quella che vede i profughi e richiedenti asilo come oggetti da spostare da un posto all’altro a prescindere dalla meta che loro desiderano raggiungere.
Se questa azione non è possibile, se l’Italia e ancor più la Grecia sono chiamate a Bruxelles solo per rispondere dei compiti loro assegnati da chi veramente comanda nella UE e non anche per chiedere che i confini non siano permeabili solo alla concorrenza, ma anche agli esseri umani, e che la solidarietà non riguardi solo la salvaguardia degli interessi forti, il rischio per l’Europa appare più grande di quello costituito dall’uscita della Grecia dall’euro.
Se l’Europa, infatti, è solo quella della austerità imposta ai più deboli e della solidarietà non condivisa, davvero non si capisce a che cosa serva ed è sempre più difficile difenderla anche agli europeisti.
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Re: QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
L'Italia ( 40 miliardi) dopo la Germania ( 60miliardi) e la Francia (46 miliardi) è il terzo paese creditore della Grecia eppure quando ci sono i summuit per risolvere la situazioine c'è solo la Merkel e Hollande.
Dal momento che 40 miliardi a fronte dei 2000 e passa di debito che abbiamo sono una cifra insignificante,( meno di 50 volte) Renzi proponga l'abolizione di 50%del loro debito e li spiazzi tutti.
Dal momento che 40 miliardi a fronte dei 2000 e passa di debito che abbiamo sono una cifra insignificante,( meno di 50 volte) Renzi proponga l'abolizione di 50%del loro debito e li spiazzi tutti.
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Re: QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
Non credo che non si capisca. Si capisce accome!!camillobenso ha scritto:da altro 3d:
......Se l’Europa, infatti, è solo quella della austerità imposta ai più deboli e della solidarietà non condivisa, davvero non si capisce a che cosa serva ed è sempre più difficile difenderla anche agli europeisti.
Chiara Saraceno
La germania ed anche qualche altro stato "forte" questa unione la voluta soltanto per avere degli interessi nazionale.
Lo si era capito fin da subito. Solo la mancanza lungimirante dei ns. politici ha permesso che succedesse questo.
La pochezza dei politici d'oggi che fungono da rattomatori( e qui non mi riferisco solo all'Italia) hanno usato la loro inesperienza per fare patti scellerati che, qualora ci fossero stati i padri costituenti, tutto questo non sarebbe successo.
Per quando riguarda la Germania che di questa situazione e' la maggiore che ne ha tratto forti utili direi a che non e' molto preoccupata se qualcuno possa uscire da questo scellerata europa (dis)unita.
Probabilmente sta' pensando che possa lei stessa venirne fuori alla grande senza pagare dazio.
Anni orsono si ventilava che lei stessa fosse in procinto di uscirne e non e' per niente svanita questa sua soluzione. Credo aspetti il momento piu' proficuo per mettercela in quel posto e dopo averci munto del tutto.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: QUANTO DURA QUESTA EUROPA ?
Spero che la Grecia riesca a tirare avanti fino a novembre quando ci saranno le elezioni politiche in Spagna e se va bene Podemos dovrebbe farcela , magari con l'aiuto di un partito socialista (speriamo in evoluzione), dopo di che se l'Italia si sveglia un'altra Europa sarebbe possibile.
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