Elezioni amministrative

[iospero]

Elezioni, caos alleanze in Emilia Romagna: Pd con Casini, 5 Stelle prova decisiva

Si vota in 18 Comuni della regione tra cui Parma e Piacenza. Nel capoluogo ducale Fli appoggia il candidato di Bersani e a Comacchio matrimonio perfetto tra Terzo Polo e democratici. Nonostante i mal di pancia interni, la possibile sorpresa dovrebbe essere il Movimento di Beppe Grillo

da repubblica.it

Purtroppo si sta verificando quanto temuto, cioè " 5 Stelle" avanza quando il PD si allea al terzo polo.
Speriamo che si traggano le conseguenze per le prossime politiche.

[pancho]

Elezioni, caos alleanze in Emilia Romagna: Pd con Casini, 5 Stelle prova decisiva

Si vota in 18 Comuni della regione tra cui Parma e Piacenza. Nel capoluogo ducale Fli appoggia il candidato di Bersani e a Comacchio matrimonio perfetto tra Terzo Polo e democratici. Nonostante i mal di pancia interni, la possibile sorpresa dovrebbe essere il Movimento di Beppe Grillo

da repubblica.it

Purtroppo si sta verificando quanto temuto, cioè " 5 Stelle" avanza quando il PD si allea al terzo polo.
Speriamo che si traggano le conseguenze per le prossime politiche.

Da quello che dici sembra che 5 stelle aumenta quando il PD va a destra?
Questo mi stupisce un po' visto che la sinistra non ha niente da spartire con Grillo.
Ma allora viene spontaneo da chiedersi:ma chi sono costoro che si spostano da Grillo perche' non volgiono un'alleanza col 3° Polo?
Si puo avere una fotografia di questo popolo oppure questa analisi dello spostamento e' un po' troppo sempliciotta e quindi dovrebbe essere piu' analizzata?

un salutone da Juan

[mariok]

Da quello che dici sembra che 5 stelle aumenta quando il PD va a destra?
Questo mi stupisce un po' visto che la sinistra non ha niente da spartire con Grillo.

Verissimo. Ma ciò non significa che Sel e comunisti dispersi vari siano più convincenti.

Senza contare che a Parma, il comune più grande, insieme a Fli e PD ci sono anche Sel e Pdci.

[shiloh]

Elezioni, caos alleanze in Emilia Romagna: Pd con Casini, 5 Stelle prova decisiva

Si vota in 18 Comuni della regione tra cui Parma e Piacenza. Nel capoluogo ducale Fli appoggia il candidato di Bersani e a Comacchio matrimonio perfetto tra Terzo Polo e democratici. Nonostante i mal di pancia interni, la possibile sorpresa dovrebbe essere il Movimento di Beppe Grillo

da repubblica.it

Purtroppo si sta verificando quanto temuto, cioè " 5 Stelle" avanza quando il PD si allea al terzo polo.
Speriamo che si traggano le conseguenze per le prossime politiche.

e vedrai quando i Pierazzurri de noantri ,in caso di vittoria,porteranno ad esempio di alleanza Comacchio...anzichè Milano.

[pancho]

Da quello che dici sembra che 5 stelle aumenta quando il PD va a destra?
Questo mi stupisce un po' visto che la sinistra non ha niente da spartire con Grillo.

Verissimo. Ma ciò non significa che Sel e comunisti dispersi vari siano più convincenti.

Senza contare che a Parma, il comune più grande, insieme a Fli e PD ci sono anche Sel e Pdci.

Vabbeh.. dove non ci si puo far a meno(nelle amministrative) puo' andar bene anche cosi', se lo dicono loro Meglio di nulla. Dove invece c'e' da fare una scelta in cui con entrambi gli schieramenti si puo' vincere, la' dico di svoltare a sinistra. Questo dovrebbe essere piu' che naturale o no?

un salutone

[iospero]

Elezioni, caos alleanze in Emilia Romagna: Pd con Casini, 5 Stelle prova decisiva

Si vota in 18 Comuni della regione tra cui Parma e Piacenza. Nel capoluogo ducale Fli appoggia il candidato di Bersani e a Comacchio matrimonio perfetto tra Terzo Polo e democratici. Nonostante i mal di pancia interni, la possibile sorpresa dovrebbe essere il Movimento di Beppe Grillo

da repubblica.it

Purtroppo si sta verificando quanto temuto, cioè " 5 Stelle" avanza quando il PD si allea al terzo polo.
Speriamo che si traggano le conseguenze per le prossime politiche.

Da quello che dici sembra che 5 stelle aumenta quando il PD va a destra?
Questo mi stupisce un po' visto che la sinistra non ha niente da spartire con Grillo.
Ma allora viene spontaneo da chiedersi:ma chi sono costoro che si spostano da Grillo perche' non volgiono un'alleanza col 3° Polo?
Si puo avere una fotografia di questo popolo oppure questa analisi dello spostamento e' un po' troppo sempliciotta e quindi dovrebbe essere piu' analizzata?

A me non sembra molto difficile comprendere che chi sostiene la democrazia diretta ( 5 Stelle) trova facile risposta nell'area del centrosinistra anche se la figura di Grillo complica un po' le cose.
A sinistra non si fa che parlare di partecipazione, ma alla fine decidono sempre i vertici, se tu hai la tessera del partito , ti chiedono solo la quota e poi ti inviano i comunicati, non succede che ti chiedano di esprimerti e di votare su temi importanti, puoi andare alle assemblee e votare, ma chi non può o non riesce andare resta fuori.

un salutone da Juan

[Amadeus]

da queste parti si dice : falla come vuoi, sempre cucuzza! ( cucinala come ti pare, ma sempre zucchina rimane! )

NON E' CHE DA GRILLO CI SIA TUTTA STA DEMOCRAZIA ....

lo scorso 20 marzo <Grillo espelle l'attivista Tavolazzi:

Grillo non può espellere nessuno perché non siamo un partito”, dice il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia, uno dei punti di riferimento del Movimento 5 Stelle. “No, Grillo è il titolare del logo, e ha pieni poteri. Chiunque voglia creare strutture non in linea col Movimento è bene che vada via”, spiega Davide Bono, piemontese, anche lui in consiglio regionale.

In queste due dichiarazioni c’è tutto quello che in questi giorni sta accadendo all’interno del Movimento 5 Stelle dopo l’”espulsione” da parte di Grillo di un attivista della prima ora come è Valentino Tavolazzi da Ferrara. L’ultimo di una lunga serie di episodi che hanno creato nervi tesi e malumori. Soprattutto nei confronti di quello che fino a oggi è il “lider maximo” del Movimento, e cioè Beppe Grillo.

Così nell’arco di poco tempo potrebbe delinearsi il futuro del Movimento 5 Stelle. Proseguire sulla linea del “Grillo padre padrone” oppure diventare un gruppo politico in cui la sua voce è una tra le altre, senza il potere di assumere o licenziare. Da nord a sud, sono tanti coloro che non riescono a spiegarsi i motivi dell’allontanamento del consigliere Tavolazzi, deciso da Beppe Grillo pochi giorni fa e reso pubblico con un post sul blog. Prima si è scatenata la base, allungando la pagina online del comico con oltre 600 commenti, tra domande, appelli e lettere aperte. Poi è stato il turno degli eletti, anche se non di tutti. Una parte si è trovata in linea con il comportamento del blogger genovese, o ha semplicemente preferito trincerarsi dietro un “no comment”. Ma c’è una fetta che invece ha ammesso di essere disorientata, di trovarsi in difficoltà di fronte alla cacciata di una persona considerata limpida e corretta. E poi non è facile comprendere come un’espulsione calata dall’alto possa conciliarsi con l’idea di una formazione politica senza leader, in cui “uno conta uno”.
( intero articolo al link)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03 ... re-grillo/