A cosa servono le agenzie di rating?
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
A cosa servono le agenzie di rating?
A cosa servono le agenzie di rating, se non riescono mai a prevedere ciò che avviene nel momento giusto?
Moody’s si è ancora scagliata contro l’Europa, abbassando il rating di Italia, Portogallo e Spagna.
Nel mirino ci sono anche le triple A: Francia, Gran Bretagna e Austria.
Ieri la scure di Moody’s è scesa contro più di 110 banche europee e, secondo Carmen Reinhart, senior fellow del Peterson Institute non c’è da stupirsene.
La Reinhart sottolinea che ”Moody’s e il suo rivale di sempre Standard & Poor’s hanno avuto per molto tempo un ruolo preminente sui mercati dei capitali dando voti alle emissioni di debito societario di Stati e città.
Hanno probabilmente accumulato un track record decente nel loro settore di competenza, anche se i critici sostengono che troppo frequentemente siano arrivati ad assegnare punteggi troppo bassi alle ai bond municipali. Al di là delle competenze maturate in questo ambito, Moody’s e S&P hanno una storia molto meno stellare”.
Il riferimento è allo disastrosi assegnati prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime.
Carmen Reinhart spiega che ”A quanto pare, non sono così tanto competenti, soprattutto quando si tratta di valutare rating del debito sovrano”.
Di sicuro non sono stati in grado di prevedere la crisi del debito sovrano, così come le crisi valutarie e crisi finanziarie, secondo quanto la Reinhart aveva già scritto in un documento del 2002.
Il punto non è dire che esiste una determinata crisi, ma riuscire a prevedere quando accadrà. E gli istituti non sono non sono mai riusciti a prevedere le varie fasi oscure dell’economia, hanno solo previsto crisi che non si sono verificate.
Sulla carta le agenzie riescono meglio a prevedere le percentuali di fallimento, ma le riescono solo a prevedere in momenti sbagliati, causando dei forti contraccolpi sulle Borse.
La Reinhart conclude affermando che ”Così forse la cosa migliore da fare quando ci si trova a leggere un rating sul debito sovrano è meglio ignorarlo. C’è più di un segnale che oggi dice che quella è solo speculazione“.
Published: aprile 26th, 2012 at 7:00
Categories: ECONOMIA
http://dissertare.altervista.org/2012/0 ... nto-giusto.
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Dello stesso parere e' Antonio Negro che sul sito( http://www.moderatiriformisti.it/econom ... ating.html) scrive:
Omissis......
Se non ci fosse stata questa reazione del mercato, la valutazione delle agenzie di rating avrebbe avuto qualche chance in più di avverarsi, solo perché essa stessa aveva condizionato la evoluzione della vicenda.
Fortunatamente il mondo degli operatori finanziari guarda ormai con diffidenza a queste società che sono conosciute più per i loro errori che per le analisi fondate.
Il caso Lehman Brothers è solo il più clamoroso.
E anche per l’Argentina le valutazioni delle agenzie si sono rivelate inadeguate e intempestive.
Mentre, nel caso dei Paesi euro, a cominciare dalla Grecia, l’errore fra qualche mese, sarà considerato ancora più grave, in quanto il default da essi dato per scontato non c’è stato e l’area euro, pur con tutti i limiti di una politica monetaria che sconta la mancanza di un ministro comune dell’economia, si sta dimostrando capace di reggere l’assalto della speculazione.
Ma a cosa servono delle agenzie di rating che non prevedono i disastri (vedi Lehman Brothers) e, invece, li vedono dove si possono evitare (vedi Grecia) o addirittura dove è stato avviato un circuito virtuoso che comincia a dare i suoi frutti non anni o mesi dopo la valutazione negativa dell’Agenzia, ma addirittura solo pochi giorni dopo (vedi Italia)?
Allora viene da chiedersi:
Ne avevamo veramente bisogno che il Senato approvasse una mozione bipartisan ad hoc per avere una agenzia di rating europea (sottoscritta da Pdl, Pd, Terzo polo e Lega nord con 250 voti favorevoli, nessuno contrario e l'astensione dei senatori dell'Italia dei valori) o ne potevamo fare a meno??
E da chi eventualmente potrebbe essere gestita.
Dal conduttore/verificatore o da enti esterni indipendenti(si fa per dire)?
Anche da queste cose si puo' notare che il sistema boccheggia continuamente per carenza di ossigeno
un salutone da Juan
Moody’s si è ancora scagliata contro l’Europa, abbassando il rating di Italia, Portogallo e Spagna.
Nel mirino ci sono anche le triple A: Francia, Gran Bretagna e Austria.
Ieri la scure di Moody’s è scesa contro più di 110 banche europee e, secondo Carmen Reinhart, senior fellow del Peterson Institute non c’è da stupirsene.
La Reinhart sottolinea che ”Moody’s e il suo rivale di sempre Standard & Poor’s hanno avuto per molto tempo un ruolo preminente sui mercati dei capitali dando voti alle emissioni di debito societario di Stati e città.
Hanno probabilmente accumulato un track record decente nel loro settore di competenza, anche se i critici sostengono che troppo frequentemente siano arrivati ad assegnare punteggi troppo bassi alle ai bond municipali. Al di là delle competenze maturate in questo ambito, Moody’s e S&P hanno una storia molto meno stellare”.
Il riferimento è allo disastrosi assegnati prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime.
Carmen Reinhart spiega che ”A quanto pare, non sono così tanto competenti, soprattutto quando si tratta di valutare rating del debito sovrano”.
Di sicuro non sono stati in grado di prevedere la crisi del debito sovrano, così come le crisi valutarie e crisi finanziarie, secondo quanto la Reinhart aveva già scritto in un documento del 2002.
Il punto non è dire che esiste una determinata crisi, ma riuscire a prevedere quando accadrà. E gli istituti non sono non sono mai riusciti a prevedere le varie fasi oscure dell’economia, hanno solo previsto crisi che non si sono verificate.
Sulla carta le agenzie riescono meglio a prevedere le percentuali di fallimento, ma le riescono solo a prevedere in momenti sbagliati, causando dei forti contraccolpi sulle Borse.
La Reinhart conclude affermando che ”Così forse la cosa migliore da fare quando ci si trova a leggere un rating sul debito sovrano è meglio ignorarlo. C’è più di un segnale che oggi dice che quella è solo speculazione“.
Published: aprile 26th, 2012 at 7:00
Categories: ECONOMIA
http://dissertare.altervista.org/2012/0 ... nto-giusto.
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Dello stesso parere e' Antonio Negro che sul sito( http://www.moderatiriformisti.it/econom ... ating.html) scrive:
Omissis......
Se non ci fosse stata questa reazione del mercato, la valutazione delle agenzie di rating avrebbe avuto qualche chance in più di avverarsi, solo perché essa stessa aveva condizionato la evoluzione della vicenda.
Fortunatamente il mondo degli operatori finanziari guarda ormai con diffidenza a queste società che sono conosciute più per i loro errori che per le analisi fondate.
Il caso Lehman Brothers è solo il più clamoroso.
E anche per l’Argentina le valutazioni delle agenzie si sono rivelate inadeguate e intempestive.
Mentre, nel caso dei Paesi euro, a cominciare dalla Grecia, l’errore fra qualche mese, sarà considerato ancora più grave, in quanto il default da essi dato per scontato non c’è stato e l’area euro, pur con tutti i limiti di una politica monetaria che sconta la mancanza di un ministro comune dell’economia, si sta dimostrando capace di reggere l’assalto della speculazione.
Ma a cosa servono delle agenzie di rating che non prevedono i disastri (vedi Lehman Brothers) e, invece, li vedono dove si possono evitare (vedi Grecia) o addirittura dove è stato avviato un circuito virtuoso che comincia a dare i suoi frutti non anni o mesi dopo la valutazione negativa dell’Agenzia, ma addirittura solo pochi giorni dopo (vedi Italia)?
Allora viene da chiedersi:
Ne avevamo veramente bisogno che il Senato approvasse una mozione bipartisan ad hoc per avere una agenzia di rating europea (sottoscritta da Pdl, Pd, Terzo polo e Lega nord con 250 voti favorevoli, nessuno contrario e l'astensione dei senatori dell'Italia dei valori) o ne potevamo fare a meno??
E da chi eventualmente potrebbe essere gestita.
Dal conduttore/verificatore o da enti esterni indipendenti(si fa per dire)?
Anche da queste cose si puo' notare che il sistema boccheggia continuamente per carenza di ossigeno
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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