Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art.18
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Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art.18
Allora, si inizia domani.
Da un giro che ho fatto sui siti quello dell'Idv è il sito che meglio indirizza ai vari gazebo (non credo siano fissi ma bisogna vedere data per data).
http://www.referendumlavoro.it/index.ph ... &Itemid=47
Penso sia molto importante. Diamo un ceffone a chi ci ha voltato le spalle e a chi ci ha rovinato per quasi 20 anni.
Da un giro che ho fatto sui siti quello dell'Idv è il sito che meglio indirizza ai vari gazebo (non credo siano fissi ma bisogna vedere data per data).
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"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Allora, alcuni gazebo da domani saranno "fissi" dal lunedì al venerdì (non solo in piazza ma anche in sedi di partito e via dicendo).
Qualcuno è già andato? Io cercherò di andare domani.
Soprattutto, qualcuno ci va?
Qualcuno è già andato? Io cercherò di andare domani.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Vorrei segnalare, malgrado il disinteresse che l'argomento sta avendo (peccato, è una cosa importante), per chi abita a Roma, un posto dove firmare aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Si trova in via Ottaviano 66 scala A Int.1. Io ci sono stato stamattina e sono stato trattato con estrema cortesia e disponibilità. Si può firmare per tutti e quattro i quesiti ma anche solo per alcuni, naturalmente.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
peanuts ha scritto:Vorrei segnalare,
malgrado il disinteresse che l'argomento sta avendo ....
e da cosa lo deduci ???
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Tranquillo peanuts, io firmerò senza ombra di dubbio!peanuts ha scritto:Vorrei segnalare, malgrado il disinteresse che l'argomento sta avendo (peccato, è una cosa importante), per chi abita a Roma, un posto dove firmare aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Si trova in via Ottaviano 66 scala A Int.1. Io ci sono stato stamattina e sono stato trattato con estrema cortesia e disponibilità. Si può firmare per tutti e quattro i quesiti ma anche solo per alcuni, naturalmente.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Mah, al lavoro ho messo dei volantini nelle bacheche ma non ne parla nessuno o quasi (il quasi siamo io, un altro collega e un giornalista). Gli organi di informazione sabato hanno dato uno spazio quasi nullo all'inizio della raccolta firme.shiloh ha scritto:peanuts ha scritto:Vorrei segnalare,
malgrado il disinteresse che l'argomento sta avendo ....
e da cosa lo deduci ???
Comunque un'altra cosa che si può fare, come già dissi per il quorum dei referendum su acqua e nucleare, è fare dele copie di volantini informativi e metterli nelle cassette delle lettere del proprio condominio. Si possono fare tante cose.
Ho comunque l'impressione che l'informazione stia trascurando parecchio la cosa.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Alternativi a Monti, il Berlusconi col loden.
Oggi Pierluigi Bersani e Nichi Vendola hanno presentato una bozza comune di intenti. Io mi auguro che quel documento possa essere il primo passo verso la costruzione di una coalizione di centrosinistra basata sui programmi e non sulla propaganda o sulle somme aritmetiche. Lo auguro anche a tutto il Paese, perché è di questo che l’Italia ha oggi bisogno.
Secondo noi dell’Italia dei Valori, questo programma deve essere alternativo sia a Berlusconi che a Monti, perché sul piano delle politiche economiche, sociali e del lavoro hanno fatto la stessa identica politica. Monti è stato solo un Berlusconi col loden.
Oggi abbiamo iniziato in tutta Italia la raccolta di firme per i referendum sul lavoro e contro la casta e proprio questa campagna referendaria spiega meglio di mille discorsi cosa intendiamo per programma alternativo sia a Berlusconi che a Monti.
Berlusconi e Sacconi, nel 2011, hanno fatto la legge che cancella il contratto nazionale di lavoro e costringe i lavoratori a vivere in una giungla dove vige la legge del più forte. Monti e la Fornero, un anno dopo, hanno cancellato l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e così hanno tolto ai lavoratori il diritto più elementare, quello di essere reintegrati nel posto di lavoro se un magistrato stabilisce che sono stati licenziati ingiustamente.
Tra queste due leggi c’è un’assoluta continuità. Stanno dentro lo stesso progetto, quello di togliere ai lavoratori ogni diritto e renderli simili a moderni schiavi.
Noi vogliamo fare il contrario. Vogliamo restituire ai lavoratori i loro diritti non solo perché è giusto ma anche perché è il solo modo per rilanciare l’economia. Chi racconta le storielle secondo cui l’art. 18 ingessava il mercato del lavoro, deve solo andare a vedere quanti posti di lavoro nuovi sono stati creati dopo la sua cancellazione. Nemmeno uno.
E quale vantaggio c’è stato per l’economia? Nessuno. La recessione è peggiorata, la disoccupazione è cresciuta. Se i lavoratori non sono motivati, uscire dalla crisi non è possibile. La nostra battaglia è in difesa della giustizia e dei diritti ma anche dell’economia e della ripresa.
Noi dell’Italia dei Valori stiamo raccogliendo le firme anche per due referendum contro la corruzione e contro la casta. Anche su questo piano il governo Monti non è stato molto migliore di quello precedente. Ha parlato molto e fatto poco.
Invece bisogna eliminare il finanziamento pubblico, perché se non togliamo la tentazione per i politici, non riusciremo a uscire da questo pozzo nero di corruzione in cui siamo finiti. E poi bisogna abolire la diaria, perché i politici hanno già troppi vantaggi e privilegi: non hanno bisogno anche di un doppio stipendio mentre tutto il Paese combatte per il pranzo e la cena.
Questo è quello che intendiamo noi per un programma alternativo sia a Berlusconi che Monti. Io sono sicurissimo che, se come centrosinistra sapremo mettere insieme un programma simile, gli elettori lo apprezzeranno e ci premieranno, perché sono loro per primi che chiedono e hanno bisogno di un’alternativa.
http://www.antoniodipietro.it/2012/10/a ... -col-loden
Oggi Pierluigi Bersani e Nichi Vendola hanno presentato una bozza comune di intenti. Io mi auguro che quel documento possa essere il primo passo verso la costruzione di una coalizione di centrosinistra basata sui programmi e non sulla propaganda o sulle somme aritmetiche. Lo auguro anche a tutto il Paese, perché è di questo che l’Italia ha oggi bisogno.
Secondo noi dell’Italia dei Valori, questo programma deve essere alternativo sia a Berlusconi che a Monti, perché sul piano delle politiche economiche, sociali e del lavoro hanno fatto la stessa identica politica. Monti è stato solo un Berlusconi col loden.
Oggi abbiamo iniziato in tutta Italia la raccolta di firme per i referendum sul lavoro e contro la casta e proprio questa campagna referendaria spiega meglio di mille discorsi cosa intendiamo per programma alternativo sia a Berlusconi che a Monti.
Berlusconi e Sacconi, nel 2011, hanno fatto la legge che cancella il contratto nazionale di lavoro e costringe i lavoratori a vivere in una giungla dove vige la legge del più forte. Monti e la Fornero, un anno dopo, hanno cancellato l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e così hanno tolto ai lavoratori il diritto più elementare, quello di essere reintegrati nel posto di lavoro se un magistrato stabilisce che sono stati licenziati ingiustamente.
Tra queste due leggi c’è un’assoluta continuità. Stanno dentro lo stesso progetto, quello di togliere ai lavoratori ogni diritto e renderli simili a moderni schiavi.
Noi vogliamo fare il contrario. Vogliamo restituire ai lavoratori i loro diritti non solo perché è giusto ma anche perché è il solo modo per rilanciare l’economia. Chi racconta le storielle secondo cui l’art. 18 ingessava il mercato del lavoro, deve solo andare a vedere quanti posti di lavoro nuovi sono stati creati dopo la sua cancellazione. Nemmeno uno.
E quale vantaggio c’è stato per l’economia? Nessuno. La recessione è peggiorata, la disoccupazione è cresciuta. Se i lavoratori non sono motivati, uscire dalla crisi non è possibile. La nostra battaglia è in difesa della giustizia e dei diritti ma anche dell’economia e della ripresa.
Noi dell’Italia dei Valori stiamo raccogliendo le firme anche per due referendum contro la corruzione e contro la casta. Anche su questo piano il governo Monti non è stato molto migliore di quello precedente. Ha parlato molto e fatto poco.
Invece bisogna eliminare il finanziamento pubblico, perché se non togliamo la tentazione per i politici, non riusciremo a uscire da questo pozzo nero di corruzione in cui siamo finiti. E poi bisogna abolire la diaria, perché i politici hanno già troppi vantaggi e privilegi: non hanno bisogno anche di un doppio stipendio mentre tutto il Paese combatte per il pranzo e la cena.
Questo è quello che intendiamo noi per un programma alternativo sia a Berlusconi che Monti. Io sono sicurissimo che, se come centrosinistra sapremo mettere insieme un programma simile, gli elettori lo apprezzeranno e ci premieranno, perché sono loro per primi che chiedono e hanno bisogno di un’alternativa.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Spero che quanto prima nei programmi io possa leggere anche "stipendi dei parlamentari a 3000 euro al mese, niente sconti, niente privilegi, niente auto blu, niente scorte (per quale caXXo di motivo la russa che non è più ministro gira in auto blu?), niente di niente, mezzi pubblici o taxi o auto a noleggio pagate da loro coi loro soldi".
Comunque, firmate anche voi.
Comunque, firmate anche voi.
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Referendum Lavoro, un milione di firme.
"La Consulta ora ci faccia votare"
Il Comitato farà ricorso alla Corte Costituzionale perché faccia svolgere la consultazione sull'abrogazione delle riforme del lavoro dei ministri Fornero e Sacconi.
Lo scioglimento delle Camere, infatti, non rende possibile depositare le firme.
ROMA - Il Comitato per il Referendum ha annunciato un ricorso alla Corte Costituzionale affinché nonostante lo scioglimento delle Camere sia possibile depositare le firme raccolte nei mesi scorsi per i due referendum sul lavoro.
Il quesito referendario che il comitato promotore ha proposto ai cittadini si pone l'obiettivo di abrogare l'art.8 del decreto-legge n.138 del 2011 che aveva cancellato il valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro.
I leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, dei Verdi Angelo Bonelli, Massimiliano Smeriglio (Sel) e a rappresentanti della Fiom hanno annunciato che "sono oltre un milione le firme raccolte per difendere i diritti dei lavoratori" e che "presenteranno un ricorso alla Consulta affinché ristabilisca la possibilità di votare".
"Presenteremo ricorso alla Corte costituzionale affinché, nonostante lo scioglimento delle Camere, si possa svolgere questo referendum, che ha l'obiettivo di ripristinare diritti fondamentali dei lavoratori sul salario e sulla reintegra in caso di licenziamento, riforme volute da Berlusconi e Monti".
I due quesiti referendari dei quali si chiede lo sblocco erano stati presentati assieme ad altri lo scorso 13 ottobre e si poneva l'iniziale obiettivo di raggiungere almeno 500mila firme entro le festività natalizie.
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HREC2-3
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Re: Parte la racccolta firme per i referendum su casta e art
Credo che i margini per il ricorso ci siano, speriamo bene
Altrimenti potranno essere proposte dopo le elezioni per il 2014 o raccolte di nuovo
Altrimenti potranno essere proposte dopo le elezioni per il 2014 o raccolte di nuovo
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