Roba di in altro pianeta.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Rispondi
mariok

Roba di in altro pianeta.

Messaggio da mariok »

Il Chief Whip del governo britannico aveva insultato due poliziotti a Downing Street, chiamandoli «fottuti plebei»

20 ottobre 2012

Dopo un mese di forti pressioni politiche, Andrew Mitchell, Chief Whip del governo e capogruppo del partito conservatore alla Camera dei Comuni del parlamento britannico, ha rassegnato le dimissioni, inviando una lettera al primo ministro David Cameron. E proprio per le pressioni che si erano venute a creare anche all’interno del proprio partito, Mitchell ha detto di non essere più in grado di «soddisfare le sue funzioni».

L’episodio che ha portato alle sue dimissioni risale a circa un mese fa. Andrew Mitchell aveva insultato due agenti di polizia che stavano di guardia davanti ai cancelli di Downing Street, la sede in cui vive e lavora il primo ministro, definendoli «fottuti plebei», come aveva rivelato il Sun il 21 settembre scorso.

Dopo il rimpasto di governo fatto da David Cameron poche settimane fa, Mitchell aveva assunto l’incarico di Chief Whip, che ha l’incarico di mantenere i rapporti tra i leader del partito conservatore e il gruppo parlamentare. Aveva quindi iniziato a lavorare nella sua nuova sede, al numero 9 della stessa via in cui risiede e lavora il primo ministro. Uscendo dall’ufficio, il 21 settembre scorso, Mitchell si era infuriato con i due agenti di guardia perché non lo avevano fatto passare attraverso l’ingresso principale della via, mentre tornava a casa in bicicletta: la polizia non gli aveva permesso di varcare i cancelli di sicurezza perché, in base al regolamento, per entrare e uscire da Downing Street bisogna passare a piedi da un ingresso laterale e sottoporsi ai controlli del metal detector.

Mitchell avrebbe detto ai poliziotti: «Fottuti plebei, imparate a stare al vostro fottutissimo posto». Durante una conferenza stampa aveva poi ammesso di essersi arrabbiato e di aver ecceduto nel linguaggio, ma ha sempre negato di aver usato quell’espressione, “plebei”, ripetendolo anche nella lettera di dimissioni. Ha riconosciuto che la sua condotta «è stata poco professionale rispetto al ruolo», ma la frase incriminata sarebbe stata diversa: «il vostro fottutissimo compito dovrebbe essere quello di aiutarci». Dopo le dimissioni di oggi il governo britannico ha nominato George Young, un altro membro del partito conservatore, come nuovo Chief Whip.
Le dimissioni di Mitchell sono state sollecitate soprattutto dal suo stesso partito: mercoledì sera, durante una riunione dei conservatori, la maggior parte dei parlamentari della Camera dei Comuni gli avevano chiesto di farsi da parte, perché questa storia stava pesando molto sull’immagine del partito. Il sindacato dei poliziotti di Londra, dopo che gli agenti in servizio quel giorno avevano presentato il rapporto sull’episodio in cui confermavano di essere stati chiamati “plebei”, aveva chiesto al primo ministro di mandare via Mitchell. Inoltre, il Partito Laburista, guidato da Ed Miliband, aveva promosso una mozione contro Mitchell da votare la prossima settimana alla Camera dei Comuni. Dopo aver ricevuto la lettera di dimissioni, David Cameron ha risposto ad Andrew Mitchell scrivendo: «Mi dispiace che siano diventate necessarie».

http://www.ilpost.it/2012/10/20/andrew- ... e-dimesso/
Amadeus

Re: Roba di in altro pianeta.

Messaggio da Amadeus »

Sicilia: Musumeci, si puo' dialogare con Grillo
25 Ottobre 2012 - 14:07
(ASCA) - Palermo, 25 ott - ''Sento profumo di vittoria, ci sono mille segnali che concorrono a suscitare in me questo stato d'animo che resta comunque condizionato da molta prudenza''. E' un Nello Musumeci a tutto campo, quello in conferenza stampa a Palermo, in uno storico albergo.

Manifesta ottimismo ma con la sua classica flemma inglese.

Alle sue spalla campeggia la scritta: ''Tutto comincera' da dove vorreste che finisca''. Poi raffica di domande da parte dei giornalisti. Partendo dalla campagna elettorale in Sicilia di Beppe Grillo. ''Quando parlo di apertura verso le opposizioni mi riferisco soprattutto al movimento di Grillo che ieri ha parlato a Catania con le piazze piene - ha detto -. Questo movimento che manifesta nausea per una certa politica, pur con un grave deficit di progettualita', puo' essere un valido interlocutore, non credo che possano tirarsi indietro''. Poi le future forze dell'opposizione.

''Lancio un messaggio di grande apertura alle opposizioni. Ho grande rispetto per tutte le forze politiche - ha sottolineato - e le chiamero', ad un assunzione di responsabilita'''. Non manca qualche colpo basso. ''Non so se ci sia un patto formalizzato tra Micciche' e Crocetta, ma e' certo che ci siano ambienti lombardiani che da lunedi' hanno deciso di far votare Crocetta invece che Micciche'''. Non poteva mancare la domande delle domande, ovvero il ritiro dalla candidatura per Palazzo Chigi di Silvio Berlusconi. Una scelta che, secondo Musumeci, ''non spostera' un solo voto, ne sono certo, la gente votera' Musumeci senza condizionamenti''. Infine, qualora diventasse governatore, ''la Sicilia si costituira' parte civile nel processo per la trattativa Stato-mafia. Ci sono le condizioni temporali e procedurali - ha concluso Musumeci - affinche' cio' avvenga, mi sono informato con gli avvocati per poter avviare questo passaggio''.

ags/mpd
mariok

Re: Roba di in altro pianeta.

Messaggio da mariok »

Francia, parlamento approva: pillola gratis per tutte le adolescenti

L'emendamento approvato grazie alla maggioranza socialista al governo prevede che anche l'aborto (finora gratuito per le minorenni, ma rimborsato solo fino al 70-80% per le donne adulte) sia da ora in poi totalmente a carico della sanità pubblica francese

di Leonardo Martinelli | 27 ottobre 2012

Pillola anticoncezionale gratuita per tutte le adolescenti: è la misura che la sinistra, al governo in Francia, è riuscita a far passare in Parlamento. Anche l’aborto (finora gratuito per le minorenni, ma rimborsato solo fino al 70-80% per le donne adulte) sarà da ora in poi totalmente a carico della sanità pubblica. E così a tempo di record è passato l’emendamento sulla pillola annunciato appena pochi giorni fa dal ministro della Sanità, Marisol Touraine, al progetto di legge, ora in discussione al Parlamento, sul budget sanitario del 2013: una «correzione» accolta senza problemi, vista la maggioranza assoluta in aula su cui può contare il Partito socialista. «Abbiamo voluto la totale gratuità delle spese relative alla pillola per le ragazze di età compresa fra i 15 e i 18 anni – ha precisato Najat Vallaud-Belkacem, ministro responsabile dei Diritti delle donne -, che potranno beneficiarne nel più completo anonimato». Insomma, anche all’insaputa dei genitori.

La situazione attuale – Dal 2001 le adolescenti possono già accedere gratuitamente alla pillola e senza dover dichiarare le proprie generalità ma solo presentandosi a uno dei centri di pianificazione familiare pubblici, poco più di 4000 distribuiti sul territorio nazionale. «Restano relativamente poco numerosi rispetto alla domanda e di difficile accesso per tante ragazze», riconosce Martine Hatchuel, presidente dell’Associazione nazionale dei centri di interruzione volontaria di gravidanza (ivg) e di contraccezione (Ancic). Che ha salutato in maniera positiva la nuova misura: «Avrebbe dovuto essere varata già da tanto tempo», ha detto. L’alternativa al consultorio è rivolgersi a un medico condotto, ma in questo caso il rimborso ottenuto dalla sanità pubblica è solo parziale e per accedervi si deve fornire nome e cognome. La prestazione figurerà poi nel resoconto degli intestatari dell’assistenza sanitaria, in genere i genitori: un dissuasivo importante per tante adolescenti. Che spesso non ne fanno di nulla.

L’uso della pillola in Francia – La Vallaud-Belkacem ha ammesso che, «se abbiamo deciso di intervenire, è perché abbiamo rilevato di recente un aumento delle gravidanze di minorenni in Francia». Queste si aggirano intorno alle 10mila all’anno (ne sono portate a termine appena fra il 5 e il 10%), all’incirca lo stesso numero che in Italia, con una popolazione di poco inferiore rispetto alla Francia. Quanto al ricorso alla pillola, Oltralpe è molto più diffuso che da noi: la utilizzano, secondo gli ultimi dati disponibili (2010), il 50% delle donne con età compresa fra i 15 e i 49 anni (contro il 16% in Italia). Ma secondo un’inchiesta, pubblicata da Inserm e Ined il mese scorso, il numero di donne francesi che fanno ricorso alla pillola sta calando. Complessivamente la riduzione è stata del 4,6% fra il 2000 e il 2010. Tra le ragioni, la diffidenza crescente nei confronti dei medicinali (anche in un Paese come la Francia, grosso produttore e grosso consumatore del settore). E pure la crisi economica. In effetti, il calo maggiore si è registrato per le donne tra i 20 e i 24 anni (-10,4%), tra le quali più forte è la disoccupazione. E, elemento preoccupante, il sondaggio ha messo in evidenza che in quella fascia d’età l’abbandono della pillola non è sempre compensato dalla scelta di un altro metodo contraccettivo. Semplicemente, non si usa nulla. “Per questo le misure appena adottate – sottolinea la Hatchuel – non sono sufficienti. Non bisogna solo focalizzarsi sulle minorenni, ma si dovrebbe intervenire allo stesso modo a vantaggio delle donne più giovani, spesso precarie o senza lavoro”.

Le nuove misure - Ma ritorniamo alle novità. Abbiamo visto, gratuità al 100% per la fascia 15-18 anni e garanzia dell’anonimato. “Prevediamo un risparmio di circa 60 euro per ogni ragazza – ha aggiunto il ministro Vallaud-Belkacem -. Attualmente, anche quando si fanno fare una ricetta a loro nome, il rimborso massimo al quale possono arivare è il 65% della spesa totale. La misura riguarderà più di un milione di ragazze”. Sì, in una fase di “dieta” per la spesa sanitaria: l’emendamento appena approvato riguarda il bilancio del settore per il 2013, che vedrà una riduzione complessiva della spesa pari a 11,4 miliardi di euro, resa possibile sia da tagli che da nuove entrate (grazie, ad esempio, alla discussa tassa sul consumo di birre). Al contempo l’Assemblea nazionale ha anche adottato la copertura totale dell’aborto da parte della sanità pubblica. Il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, che è calato a lungo in Francia, è invece ormai stabile dal 2006.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ti/395328/
cielo 70
Messaggi: 522
Iscritto il: 18/03/2012, 10:43

Re: Roba di in altro pianeta.

Messaggio da cielo 70 »

Spero che Hollande sappia quello che sta facendo. O comunque pensa che il fenomeno della promiscuità consumistica riguarda una piccola parte e non incide sul bilancio pubblico? In Italia ci sono ben altre priorità.
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Semrush [Bot] e 10 ospiti