ITALIA-EMERGENZA LAVORO
Inviato: 28/02/2012, 8:54
Monotonia del posto fisso?
In Sicilia il 41,3% dei giovani è disoccupato .
“I governi la smettano con le battute e affrontino i problemi reali”.
I giovani della CGIL rispondono alle frasi di Mario Monti, del viceministro Martone, del ministro Cancellieri e del governatore Raffaele Lombardo .
24/02/2012
Monotonia del posto fisso?
“In Sicilia il 41,3% dei giovani è disoccupato e in Italia 8 nuovi contratti su 10 sono precari”.
Se a 28 anni non sei laureato sei uno sfigato?
“Le borse di studio finanziate in Sicilia sono insufficienti rispetto agli aventi diritto per merito e per reddito e il 40% degli studenti universitari è costretto a lavorare per potersi pagare gli studi”.
Gli italiani vogliono lavorare accanto a mamma e papà?
“Nel 2010 ben 135mila giovani, di cui 18mila laureti, sono andati via dal Mezzogiorno”.
Uno stipendio da 15mila euro appena decente?
“In Sicilia ogni anno 17mila giovani svolgono stage gratuiti”.
Così i giovani della CGIL Sicilia rispondono alle frasi di Mario Monti, del viceministro Martone, del ministro Cancellieri e del governatore Raffaele Lombardo, che tante polemiche hanno suscitato in queste settimane.
E lo fanno con manifesti e volantini che ritraggono questi esponenti del governo nazionale e regionale assieme alle ormai famose frasi, aggiungendo le risposte dei giovani del sindacato e un interrogativo: che si tratti de “I nuovi mostri?”.
“'Monotonia' significa per noi giovani dover continuamente essere alla ricerca di un lavoro e sentirsi dire 'Le faremo sapere' o rinnovare i contratti precari stipulati per lavori che spesso sono stabili”.
E' quanto si legge su uno dei manifesti, e ancora:
“noi giovani siamo 'sfigati' perchè a differenza dei nostri coetanei europei non abbiamo un sistema di diritto allo studio adeguato e degli ammortizzatori sociali che consentano la continuità di reddito”.
Infine,
“chi di noi non vuole lavorare all'estero ma rimane nel paese che ama è costretto a rimanere
'vicino a mamma e papà' perchè la precarietà non paga gli affitti altissimi delle nostre città”.
Un'iniziativa, quella promossa dai giovani della CGIL Sicilia, che si inserisce nella campagna nazionale
'Giovani NON+ Disposti a tutto'
e che come spiegato dai promotori punta a sottolineare che
“in una fase difficile come quella che stiamo vivendo le semplificazioni e le fughe in avanti di esponenti del governo, che non tengono conto delle reali condizioni dei giovani del mezzogiorno, suonano offensive”.
“Il reale e drammatico tema della precarietà e della disoccupazione nel nostro paese
- spiegano i giovani CGIL Sicilia –
deve essere affrontato con misure efficaci e non con battute”.
Con provvedimenti, proseguono, che
“devono in primo luogo sancire la riduzione delle 46 tipologie contrattuali esistenti”,
dare
“regole chiare per contrastare gli abusi e aumentare il costo del lavoro flessibile, estendere gli ammortizzatori sociali per garantire la continuità di reddito e dei diritti di maternità, paternità, previdenza”.
Concludono.
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18505
In Sicilia il 41,3% dei giovani è disoccupato .
“I governi la smettano con le battute e affrontino i problemi reali”.
I giovani della CGIL rispondono alle frasi di Mario Monti, del viceministro Martone, del ministro Cancellieri e del governatore Raffaele Lombardo .
24/02/2012
Monotonia del posto fisso?
“In Sicilia il 41,3% dei giovani è disoccupato e in Italia 8 nuovi contratti su 10 sono precari”.
Se a 28 anni non sei laureato sei uno sfigato?
“Le borse di studio finanziate in Sicilia sono insufficienti rispetto agli aventi diritto per merito e per reddito e il 40% degli studenti universitari è costretto a lavorare per potersi pagare gli studi”.
Gli italiani vogliono lavorare accanto a mamma e papà?
“Nel 2010 ben 135mila giovani, di cui 18mila laureti, sono andati via dal Mezzogiorno”.
Uno stipendio da 15mila euro appena decente?
“In Sicilia ogni anno 17mila giovani svolgono stage gratuiti”.
Così i giovani della CGIL Sicilia rispondono alle frasi di Mario Monti, del viceministro Martone, del ministro Cancellieri e del governatore Raffaele Lombardo, che tante polemiche hanno suscitato in queste settimane.
E lo fanno con manifesti e volantini che ritraggono questi esponenti del governo nazionale e regionale assieme alle ormai famose frasi, aggiungendo le risposte dei giovani del sindacato e un interrogativo: che si tratti de “I nuovi mostri?”.
“'Monotonia' significa per noi giovani dover continuamente essere alla ricerca di un lavoro e sentirsi dire 'Le faremo sapere' o rinnovare i contratti precari stipulati per lavori che spesso sono stabili”.
E' quanto si legge su uno dei manifesti, e ancora:
“noi giovani siamo 'sfigati' perchè a differenza dei nostri coetanei europei non abbiamo un sistema di diritto allo studio adeguato e degli ammortizzatori sociali che consentano la continuità di reddito”.
Infine,
“chi di noi non vuole lavorare all'estero ma rimane nel paese che ama è costretto a rimanere
'vicino a mamma e papà' perchè la precarietà non paga gli affitti altissimi delle nostre città”.
Un'iniziativa, quella promossa dai giovani della CGIL Sicilia, che si inserisce nella campagna nazionale
'Giovani NON+ Disposti a tutto'
e che come spiegato dai promotori punta a sottolineare che
“in una fase difficile come quella che stiamo vivendo le semplificazioni e le fughe in avanti di esponenti del governo, che non tengono conto delle reali condizioni dei giovani del mezzogiorno, suonano offensive”.
“Il reale e drammatico tema della precarietà e della disoccupazione nel nostro paese
- spiegano i giovani CGIL Sicilia –
deve essere affrontato con misure efficaci e non con battute”.
Con provvedimenti, proseguono, che
“devono in primo luogo sancire la riduzione delle 46 tipologie contrattuali esistenti”,
dare
“regole chiare per contrastare gli abusi e aumentare il costo del lavoro flessibile, estendere gli ammortizzatori sociali per garantire la continuità di reddito e dei diritti di maternità, paternità, previdenza”.
Concludono.
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18505