Centro e sinistra,……oggi cosa sono???
Inviato: 27/02/2013, 14:36
Centro e sinistra,……oggi cosa sono???
Questo 3D nasce da una precisazione di Amà, a cui spero dia una risposta intera e non solo “una mezza risposta” come ha preannunciato.
......... ad alcuni la parola Centro unita alla parola sinistra fa schifo............
In mezzo al caos della transizione in corso in cui ci troviamo è necessario ridefinire cosa s’intende per sinistra e centro.
La chiusura del primo ciclo iniziato l’8 settembre 1943 riguarda prevalentemente l’ideologia.
Nel primo dopoguerra, la sinistra era unita su di alcuni principi basilari che la differenziavano nettamente dal “centro” democristiano, dalla destra liberale, e dalla destra post fascista.
Ma poi nello stesso tempo, la sinistra si divideva in tre differenti modi di pensiero. Quello comunista, quello socialista, quello socialdemocratico. La Dc, anche per ragioni storiche post belliche, raggruppava il restante pensiero in un non ben definito centro, che intendeva differenziarsi dalla destra post fascista.
La presenza della destra post fascista ha caratterizzato la posizione di centro, anche se De Gasperi precisò che la Dc era un partito di centro che guardava a sinistra.
Realtà poco verificata e dovranno passare anni affinché la Dc riprendesse a guardare a sinistra.
Ammesso poi che il Psdi dagli anni ’60 in poi potesse essere definito di sinistra. Oppure che il Psi di Craxi allo stesso modo potesse essere definito di sinistra (I suoi passeranno tutti a destra con gli ex fascisti appena sdoganati da Silvio il magnifico, ripetendo l’esperienza di Mussolini)
Sessantotto anni dopo questo ciclo è terminato, perché i comunisti, i socialisti, e i socialdemocratici a livello di rappresentanza sono spariti.
Con la caduta della prima Repubblica si chiude anche il ciclo della Dc.
In pratica nasce il bipolarismo come avviene nella stragrande maggioranza dei Paesi “democratici”.
SB sdogana la destra ex fascista, e si crea il polo destra di cui ne fanno parte Casini ed altri come Pisanu.
Verso sinistra si spostano i popolari di Prodi ed altri.
A sinistra la convivenza è solo a livello d’interesse. In quasi vent’anni di convivenza l’amalgama non è riuscito se non a livello di POLTRONE & FORCHETTE.
Anche a destra l’amalgama alla fine non è riuscito per via della presenza di quel filibustiere di SB, che sta in politica solo per gli affaracci suoi e dopo vent’anni usa ancora gli stessi metodi per abbindolare il merlo scemo con i soliti trucchetti da piazzista che propone la vendita di spazzole usate riprese dai bidoni della spazzatura.
Pierfurby, altro pifferaio magico incantatore di merli scemi, si è messo in testa di riunire i cattolici in una nuova Dc facendo credere che lui sia di centro.
Ma una politica di centro non esiste. E’ completamente antistorico definire una politica di centro perché non si comprende cosa sia. La politica di Casini è di destra.
Allo stesso modo esiste confusione anche nel maggior schieramento opposto.
Le 25 tribù del Pd non si sa cosa siano, se non un agglomerato democristiano informe.
Negli ultimi due anni i segnali per il ricongiungimento dei cattolici, sotto l’auspicio del Vaticano Spa ha pesato notevolmente.
La ragione della sconfitta in queste elezioni trae origini da questa condizione.
Queste elezioni poi segnano un passo ulteriore.
E’stata messa fuori gioco la sinistra comunista che intende sopravvivere alla caduta del comunismo dell’’89.
Quasi un quarto di secolo fa.
Ma nello stesso tempo anche la sinistra è sparita.
Qualche dirigente del Sel cittadino ha cercato di farmi credere che l’ambizione di Sel è quella di rappresentare la nuova sinistra e che ci vuole tempo e pazienza.
Già se però si allea ad un Pd democristiano e defunto, può significare solo che lo fa per il solito gioco di POLTRONE & FORCHETTE, oppure per trovare una forma in extremis per continuare ad esistere sotto il profilo economico. Tutto questo però a spese di un dimezzamento dei consensi.
Da queste parti, in questi ultimi due giorni si sta verificando uno strano fenomeno.
Operai ed ex operai ora in pensione della città più rossa d’Italia, della cittadella delle fabbriche, della ex Stalingrado d’Italia, confidano tutti sui cinquestelle e sulla possibilità del ricambio della classe dirigente italiana.
Sono operai e quindi hanno studiato fino ad un certo punto, ma quando li senti parlare ti accorgi che non sono affatto stupidi.
Si sono accorti che il Pd è un partito democristiano e sono alla ricerca di una nuova sinistra.
Ovviamente i cinquestelle non sono la nuova sinistra, ma intravvedono in loro l’unica possibilità democratica di salvare il Paese da una classe politica corrotta e degenata.
A voi cos’è il centro e cos’è la sinistra.
Questo 3D nasce da una precisazione di Amà, a cui spero dia una risposta intera e non solo “una mezza risposta” come ha preannunciato.
......... ad alcuni la parola Centro unita alla parola sinistra fa schifo............
In mezzo al caos della transizione in corso in cui ci troviamo è necessario ridefinire cosa s’intende per sinistra e centro.
La chiusura del primo ciclo iniziato l’8 settembre 1943 riguarda prevalentemente l’ideologia.
Nel primo dopoguerra, la sinistra era unita su di alcuni principi basilari che la differenziavano nettamente dal “centro” democristiano, dalla destra liberale, e dalla destra post fascista.
Ma poi nello stesso tempo, la sinistra si divideva in tre differenti modi di pensiero. Quello comunista, quello socialista, quello socialdemocratico. La Dc, anche per ragioni storiche post belliche, raggruppava il restante pensiero in un non ben definito centro, che intendeva differenziarsi dalla destra post fascista.
La presenza della destra post fascista ha caratterizzato la posizione di centro, anche se De Gasperi precisò che la Dc era un partito di centro che guardava a sinistra.
Realtà poco verificata e dovranno passare anni affinché la Dc riprendesse a guardare a sinistra.
Ammesso poi che il Psdi dagli anni ’60 in poi potesse essere definito di sinistra. Oppure che il Psi di Craxi allo stesso modo potesse essere definito di sinistra (I suoi passeranno tutti a destra con gli ex fascisti appena sdoganati da Silvio il magnifico, ripetendo l’esperienza di Mussolini)
Sessantotto anni dopo questo ciclo è terminato, perché i comunisti, i socialisti, e i socialdemocratici a livello di rappresentanza sono spariti.
Con la caduta della prima Repubblica si chiude anche il ciclo della Dc.
In pratica nasce il bipolarismo come avviene nella stragrande maggioranza dei Paesi “democratici”.
SB sdogana la destra ex fascista, e si crea il polo destra di cui ne fanno parte Casini ed altri come Pisanu.
Verso sinistra si spostano i popolari di Prodi ed altri.
A sinistra la convivenza è solo a livello d’interesse. In quasi vent’anni di convivenza l’amalgama non è riuscito se non a livello di POLTRONE & FORCHETTE.
Anche a destra l’amalgama alla fine non è riuscito per via della presenza di quel filibustiere di SB, che sta in politica solo per gli affaracci suoi e dopo vent’anni usa ancora gli stessi metodi per abbindolare il merlo scemo con i soliti trucchetti da piazzista che propone la vendita di spazzole usate riprese dai bidoni della spazzatura.
Pierfurby, altro pifferaio magico incantatore di merli scemi, si è messo in testa di riunire i cattolici in una nuova Dc facendo credere che lui sia di centro.
Ma una politica di centro non esiste. E’ completamente antistorico definire una politica di centro perché non si comprende cosa sia. La politica di Casini è di destra.
Allo stesso modo esiste confusione anche nel maggior schieramento opposto.
Le 25 tribù del Pd non si sa cosa siano, se non un agglomerato democristiano informe.
Negli ultimi due anni i segnali per il ricongiungimento dei cattolici, sotto l’auspicio del Vaticano Spa ha pesato notevolmente.
La ragione della sconfitta in queste elezioni trae origini da questa condizione.
Queste elezioni poi segnano un passo ulteriore.
E’stata messa fuori gioco la sinistra comunista che intende sopravvivere alla caduta del comunismo dell’’89.
Quasi un quarto di secolo fa.
Ma nello stesso tempo anche la sinistra è sparita.
Qualche dirigente del Sel cittadino ha cercato di farmi credere che l’ambizione di Sel è quella di rappresentare la nuova sinistra e che ci vuole tempo e pazienza.
Già se però si allea ad un Pd democristiano e defunto, può significare solo che lo fa per il solito gioco di POLTRONE & FORCHETTE, oppure per trovare una forma in extremis per continuare ad esistere sotto il profilo economico. Tutto questo però a spese di un dimezzamento dei consensi.
Da queste parti, in questi ultimi due giorni si sta verificando uno strano fenomeno.
Operai ed ex operai ora in pensione della città più rossa d’Italia, della cittadella delle fabbriche, della ex Stalingrado d’Italia, confidano tutti sui cinquestelle e sulla possibilità del ricambio della classe dirigente italiana.
Sono operai e quindi hanno studiato fino ad un certo punto, ma quando li senti parlare ti accorgi che non sono affatto stupidi.
Si sono accorti che il Pd è un partito democristiano e sono alla ricerca di una nuova sinistra.
Ovviamente i cinquestelle non sono la nuova sinistra, ma intravvedono in loro l’unica possibilità democratica di salvare il Paese da una classe politica corrotta e degenata.
A voi cos’è il centro e cos’è la sinistra.