Caso Aldrovandi .Ora giudice querela la madre.
Inviato: 04/03/2012, 11:35
giovedì, 1 marzo 2012
Aldrovandi, morì a 18 anni, il 25 settembre 2005, dopo una colluttazione con quattro agenti di polizia, già condannati per la sua morte. La madre Patrizia Moretti, oggi 1 marzo sarà in un’aula del tribunale di Mantova come imputata di diffamazione nei confronti della pm che condusse le prime indagini. A processo anche i giornalisti della Nuova Ferrara che seguirono il caso.
Personalmente sono assolutamente solidale con chi ha fatto informazione ed è stato querelato, non dimentico di certo i tanti quereleti del blog (una trentina tra i quali Mauro, Giorgio, Chicca) e confido fortissimamente che il tutto ritorni in un contesto di normalità. L’intelligenza, il buon senso, l’equilibrio, l’evidenza di una morte assurda e ingiustificata (e nessuna morte lo potrà mai essere), la realtà di indagini… (basterebbe leggere le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello di Bologna, per capire e farsene un’idea…, di come furono portate avanti…), dovrebbero aiutare “la legge”. Poi, tutto potrà succedere, ma non si può continuare a uccidere e far finta di niente. Sono contro ogni ingiustizia, in ogni sua forma. Amo la vita. Amo il ricordo. Vivo faticosamente il presente. Sopporterò il futuro, ma a tutto dovrà esserci un limite. In questa foto, la vita e la morte, anzi l’uccisione di un figlio, e la bellezza e la forza di una mamma.
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venerdì, 24 febbraio 2012
Imputata
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronac ... -1.3214406
il primo marzo inizia il processo a Mantova. Ho già avuto diverse querele da parte dei responsabili della morte di Federico. Finora sono state archiviate.
Molte querele partite da funzionari della questura di Ferrara hanno investito persone che commentavano sul blog. Querele provenienti da taluni funzionari di polizia responsabili delle indagini. Questore Elio Graziano incluso. In molti per la paura di un processo hanno patteggiato e pagato loro dei soldi. La gente normalmente teme i Tribunali, si sa.
I miei avvocati hanno dovuto rispondere al loro Ordine per richiami partiti dal vertice della Procura ferrarese.
La stessa procura che chiese l’identificazione dei giornalisti e dei direttori di quelle testate che parlavano del caso Aldrovandi.
Poi nel 2010, dopo due gradi di giudizio e condanna per omicidio, dopo le sentenze per i depistaggi e, in tutte queste, il riconoscimento che indagini e prove sono state sottratte alla giustizia nei primi mesi dopo la morte di Federico, arriva la querela della dott.ssa Mariaemanuela Guerra, primo pm incaricato del caso Aldrovandi, a La Nuova Ferrara e a me : diffamazione. E richiesta di risarcimento milionario al giornale.
Iter fulmineo della querela e rinvio a giudizio.
Le medesime dichiarazioni le ho rilasciate a 100 giornali e siti web, radio, tv e documentari. Solo la Nuova è sotto processo. Come mai?
Basta guardare gli articoli che la querelante ha allegato. Gli argomenti sono due distinti: il caso Aldrovandi, il caso Bad Boys: giovani della Ferrara bene accusati di spaccio di stupefacenti, uno di questi è il figlio della pm. Condanne in primo grado, non so a che punto siano i gradi di giudizio ad oggi.
Quasi non riesco neanche più ad essere arrabbiata, sono soprattutto triste, delusa, affranta da tutto questo. Ma questo è niente rispetto all’assenza di Federico.
ma che cosa si vuole dimostrare con questa querela? Ormai tutti sanno come sono andate le cose. E’ scritto su almeno 3 sentenze e in 6 anni di cronaca.
Basta.
Non capisco, davvero non capisco dove si voglia arrivare con le querele per diffamazione a carico della famiglia della vittima, a carico di chi scrive un commento o di chi pubblica un articolo. Forse cambierà la realtà dei fatti? No. L’unico morto è Federico. Vorrei che si avesse rispetto per lui e per la sua giovane vita perduta. Per il dolore di tutti noi. Per un omicidio che ha assunto una rilevanza sociale proprio perchè insabbiato.
Chi querela ora è un magistrato. Ma cosa si sta cercando? quale giustizia? Non vedo nessuna giustizia in una sua assenza durata mesi.
Amaramente penso che chi querela le vittime non cerchi giustizia, ma affermazione di potere.
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
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Questo magistrato dovrebbe vergognarsi e cambiare mestiere disonora gli altri magistrati.
Ciao
Paolo11
Aldrovandi, morì a 18 anni, il 25 settembre 2005, dopo una colluttazione con quattro agenti di polizia, già condannati per la sua morte. La madre Patrizia Moretti, oggi 1 marzo sarà in un’aula del tribunale di Mantova come imputata di diffamazione nei confronti della pm che condusse le prime indagini. A processo anche i giornalisti della Nuova Ferrara che seguirono il caso.
Personalmente sono assolutamente solidale con chi ha fatto informazione ed è stato querelato, non dimentico di certo i tanti quereleti del blog (una trentina tra i quali Mauro, Giorgio, Chicca) e confido fortissimamente che il tutto ritorni in un contesto di normalità. L’intelligenza, il buon senso, l’equilibrio, l’evidenza di una morte assurda e ingiustificata (e nessuna morte lo potrà mai essere), la realtà di indagini… (basterebbe leggere le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello di Bologna, per capire e farsene un’idea…, di come furono portate avanti…), dovrebbero aiutare “la legge”. Poi, tutto potrà succedere, ma non si può continuare a uccidere e far finta di niente. Sono contro ogni ingiustizia, in ogni sua forma. Amo la vita. Amo il ricordo. Vivo faticosamente il presente. Sopporterò il futuro, ma a tutto dovrà esserci un limite. In questa foto, la vita e la morte, anzi l’uccisione di un figlio, e la bellezza e la forza di una mamma.
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venerdì, 24 febbraio 2012
Imputata
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronac ... -1.3214406
il primo marzo inizia il processo a Mantova. Ho già avuto diverse querele da parte dei responsabili della morte di Federico. Finora sono state archiviate.
Molte querele partite da funzionari della questura di Ferrara hanno investito persone che commentavano sul blog. Querele provenienti da taluni funzionari di polizia responsabili delle indagini. Questore Elio Graziano incluso. In molti per la paura di un processo hanno patteggiato e pagato loro dei soldi. La gente normalmente teme i Tribunali, si sa.
I miei avvocati hanno dovuto rispondere al loro Ordine per richiami partiti dal vertice della Procura ferrarese.
La stessa procura che chiese l’identificazione dei giornalisti e dei direttori di quelle testate che parlavano del caso Aldrovandi.
Poi nel 2010, dopo due gradi di giudizio e condanna per omicidio, dopo le sentenze per i depistaggi e, in tutte queste, il riconoscimento che indagini e prove sono state sottratte alla giustizia nei primi mesi dopo la morte di Federico, arriva la querela della dott.ssa Mariaemanuela Guerra, primo pm incaricato del caso Aldrovandi, a La Nuova Ferrara e a me : diffamazione. E richiesta di risarcimento milionario al giornale.
Iter fulmineo della querela e rinvio a giudizio.
Le medesime dichiarazioni le ho rilasciate a 100 giornali e siti web, radio, tv e documentari. Solo la Nuova è sotto processo. Come mai?
Basta guardare gli articoli che la querelante ha allegato. Gli argomenti sono due distinti: il caso Aldrovandi, il caso Bad Boys: giovani della Ferrara bene accusati di spaccio di stupefacenti, uno di questi è il figlio della pm. Condanne in primo grado, non so a che punto siano i gradi di giudizio ad oggi.
Quasi non riesco neanche più ad essere arrabbiata, sono soprattutto triste, delusa, affranta da tutto questo. Ma questo è niente rispetto all’assenza di Federico.
ma che cosa si vuole dimostrare con questa querela? Ormai tutti sanno come sono andate le cose. E’ scritto su almeno 3 sentenze e in 6 anni di cronaca.
Basta.
Non capisco, davvero non capisco dove si voglia arrivare con le querele per diffamazione a carico della famiglia della vittima, a carico di chi scrive un commento o di chi pubblica un articolo. Forse cambierà la realtà dei fatti? No. L’unico morto è Federico. Vorrei che si avesse rispetto per lui e per la sua giovane vita perduta. Per il dolore di tutti noi. Per un omicidio che ha assunto una rilevanza sociale proprio perchè insabbiato.
Chi querela ora è un magistrato. Ma cosa si sta cercando? quale giustizia? Non vedo nessuna giustizia in una sua assenza durata mesi.
Amaramente penso che chi querela le vittime non cerchi giustizia, ma affermazione di potere.
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
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Questo magistrato dovrebbe vergognarsi e cambiare mestiere disonora gli altri magistrati.
Ciao
Paolo11