La Coop sei tu, chi può darti di pu?
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La Coop sei tu, chi può darti di pu?
I fatti che son successi in questi giorni han dato un brutto colpo a chi ha sempre creduto e continuerà a credere nel sistema cooperativi.
E' un grosso colpo e nello stesso tempo ci impone a farci degli interrogativi.
Non son qui a criticare il sistema cooperativo che oramai si e' diffuso in tutto il mondo ma per cercare i motivi che possano aver causato questi gravi errori.
Stesso problema successo ai partiti e quindi la stessa logica?
Potevano entrare cani e porci senza alcun controllo?
La gestione non e' piu la stessa che la contraddistingueva dalle altre ?
Chi ci crede in questo sistema quali suggerimenti darebbe?
un salutone da Juan
E' un grosso colpo e nello stesso tempo ci impone a farci degli interrogativi.
Non son qui a criticare il sistema cooperativo che oramai si e' diffuso in tutto il mondo ma per cercare i motivi che possano aver causato questi gravi errori.
Stesso problema successo ai partiti e quindi la stessa logica?
Potevano entrare cani e porci senza alcun controllo?
La gestione non e' piu la stessa che la contraddistingueva dalle altre ?
Chi ci crede in questo sistema quali suggerimenti darebbe?
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di pu?
vediamo i cooperativi sono gli anarchici , gli statalisti sono i comunisti.
in Spagna si sono presi a fucilate.
oggi ci sono i benicomunardi parenti degli anarchici.
la degenerazione delle coop dimostra che le coop non sono imprese per stare dentro il mercato . il ministro lavoro e la dimostrazione della deriva mercantilistica delle coop.
diciamolo una volta per tutti i vecchi socialdemocratici marxisti avevano ragione senza lo stato socialista le coop si mercificano. l autogestione grande mito politico culturale per svilupparsi deve avere più stato non meno stato forse il maresciallo Tito e la ex Iugoslavia andrebbero studiate di più e meglio.
in Spagna si sono presi a fucilate.
oggi ci sono i benicomunardi parenti degli anarchici.
la degenerazione delle coop dimostra che le coop non sono imprese per stare dentro il mercato . il ministro lavoro e la dimostrazione della deriva mercantilistica delle coop.
diciamolo una volta per tutti i vecchi socialdemocratici marxisti avevano ragione senza lo stato socialista le coop si mercificano. l autogestione grande mito politico culturale per svilupparsi deve avere più stato non meno stato forse il maresciallo Tito e la ex Iugoslavia andrebbero studiate di più e meglio.
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di pu?
poletti vedi art. 18 doveva controllare la mutualità delle cooperative , sotto il profilo politico non giudiziario e come mettere toto reina ministro di giustizia.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... i/1265661/
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Re: La Coop sei tu, chi può darti di pu?
pancho ha scritto:I fatti che son successi in questi giorni han dato un brutto colpo a chi ha sempre creduto e continuerà a credere nel sistema cooperativi.
E' un grosso colpo e nello stesso tempo ci impone a farci degli interrogativi.
Non son qui a criticare il sistema cooperativo che oramai si e' diffuso in tutto il mondo ma per cercare i motivi che possano aver causato questi gravi errori.
Stesso problema successo ai partiti e quindi la stessa logica?
Potevano entrare cani e porci senza alcun controllo?
La gestione non e' piu la stessa che la contraddistingueva dalle altre ?
Chi ci crede in questo sistema quali suggerimenti darebbe?
un salutone da Juan
Caro pancho, è un problema di sociologia.
Anche una piccola cooperativa che vuole partecipare al mercato deve subire le stesse regole delle altre aziende. Ottieni lavoro se corrompi. A meno che tu disponga di un prodotto particolare che il mercato richiede in continuazione.
Se poi singole cooperative si uniscono in una Legacoop, l'affare si ingrossa. Devi dare da lavorare a parecchia gente e il gioco della corruzione diventa la normalità.
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