maremmabbbona !!!
lì sette nani, Eolo, Mammolo, Dotto, Cucciolo, Brontolo,Gongolo, Pisolo,
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Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
Da CATTIVERIE
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Formigoni avvista un UFO. Unidentified Formigoni Object
@LupuUlula
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
LA CATTIVERIA
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Il Pd in un call center per le primarie.
“Salve sono Carlo in che cosa posso confonderla?”
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
“Monti? Avrà un posto di grande rilievo”
PG Bersani
(IFQ – 23-11-12)
PG Bersani
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
«Quando ero presidente del Consiglio avevo una maggioranza ingovernabile, composta da squilibrati degni
di attenzione psichiatrica»
Massimo D'Alema
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
Casini ancora vuole Monti.
Questo non ha capito un c...... Meglio il sua partito si dissolverà.
Non ha fatto i conti con quello che pensa gli Italiani di Monti.
All'estero è considerato.Nel paese deve star lontano dal popolo.
Ciao
Paolo
Questo non ha capito un c...... Meglio il sua partito si dissolverà.
Non ha fatto i conti con quello che pensa gli Italiani di Monti.
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
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Sallusti sconterà i domiciliari dalla Santanchè.
Totò Rijna : " A pensarci bene, non mi è andata così male"
www.forum.spinoza.it
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
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Monti. "Il servizio pubblico nazionale è a rischio"
La mutua passerà solo il bacino sulla bua"
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Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
quanto a merlite acuta in Russia nun si babbìa ahhhhh!!!! ( aka non si scherza )
Fuorionda Medvedev: 'Gli alieni sono tra noi'
Premier russo: 'Credo a Babbo Natale, ma non troppo'
08 dicembre, 15:51
Insieme alla valigetta con i codici di lancio dei missili nucleari, il presidente russo riceve anche documenti "top secret" sugli alieni e le loro visite alla Terra e sull'attività dei "Men in Black" russi: questo, insieme ad altre considerazioni su Babbo Natale, se le è lasciate scappare il premier russo, Dmitri Medvedev, in un "fuorionda" durante un'intervista a varie televisioni, ma captato da vari cronisti.
A una domanda specifica di un giornalista, fuori onda, Medvedev dice che "insieme alla valigetta con i codici nucleari, al leader del Cremlino viene consegnato una speciale cartella 'top secret'. Questa cartella contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato il nostro pianeta". Inoltre, "gli viene consegnato un rapporto del servizio segretissimo che esercita il controlla sugli alieni sul nostro territorio nazionale", aggiunge Medvedev, secondo cui "informazioni più dettagliate su questo argomento potete ricavarle dal noto film 'Men in Black'", "però non vi dirò quanti di loro sono fra noi perché questo creerebbe panico", ha aggiunto il premier, che ha già servito per un mandato come presidente della Federazione russa. Medvedev in questo dialogo dice anche di credere in Babbo Natale ("Padre Gelo" in russo), "ma non molto profondamente" e comunque "voi lo sapete, non sono uno di quelle persone capaci di dire ai bambini che babbo Natale non esiste".
Fuorionda Medvedev: 'Gli alieni sono tra noi'
Premier russo: 'Credo a Babbo Natale, ma non troppo'
08 dicembre, 15:51
Insieme alla valigetta con i codici di lancio dei missili nucleari, il presidente russo riceve anche documenti "top secret" sugli alieni e le loro visite alla Terra e sull'attività dei "Men in Black" russi: questo, insieme ad altre considerazioni su Babbo Natale, se le è lasciate scappare il premier russo, Dmitri Medvedev, in un "fuorionda" durante un'intervista a varie televisioni, ma captato da vari cronisti.
A una domanda specifica di un giornalista, fuori onda, Medvedev dice che "insieme alla valigetta con i codici nucleari, al leader del Cremlino viene consegnato una speciale cartella 'top secret'. Questa cartella contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato il nostro pianeta". Inoltre, "gli viene consegnato un rapporto del servizio segretissimo che esercita il controlla sugli alieni sul nostro territorio nazionale", aggiunge Medvedev, secondo cui "informazioni più dettagliate su questo argomento potete ricavarle dal noto film 'Men in Black'", "però non vi dirò quanti di loro sono fra noi perché questo creerebbe panico", ha aggiunto il premier, che ha già servito per un mandato come presidente della Federazione russa. Medvedev in questo dialogo dice anche di credere in Babbo Natale ("Padre Gelo" in russo), "ma non molto profondamente" e comunque "voi lo sapete, non sono uno di quelle persone capaci di dire ai bambini che babbo Natale non esiste".
Re: Hanno detto...La nuova Treccani delle castronerie
AVVISO : ARTICOLO AD ALTO INDICE DI VOMITOSITA' , ASSUMERE PLASIL SE AVETE LO STOMACHINO DEBOLE
Dispuesto a morir matando
Berlusconi ha scelto di andare a sbattere contro a un muro. Passeremo anni a leccarci le ferite
Poteva fare altrimenti, si è fatto riacciuffare. C’è un’Italia che è legittimo sia rappresentata, ma non da lui oggi
Dispuesto a morir matando, come scrive un giornalone spagnolo. Eroico e caotico, egotico e noncurante, ma anche a suo modo tormentato, ribollente di orgoglio e di amor proprio, il nostro Cav. va a sbattere la testa contro il muro. Ridiventa uomo nero della democrazia italiana. Il mondo intero, partendo dall’Europa, è pronto al biasimo, alle tattiche di isolamento e di irrisione. Putin escluso, ma ha anche mal di schiena. Il circuito mediatico sprizza felicità per la preda ritrovata; la corsa della lepre tra le insalate e il sottobosco, alla ricerca della saggezza per una via di uscita da un ventennale casino, è finita. Si è fatto riacciuffare. Il circo giudiziario è lì che appresta le sue gogne vecchie e nuove. Immagine plastica: il televisionista Michele Santoro giovedì sera in collegamento farsesco-martirologico con il dottore Antonio Ingroia, promotore di pataccari e patacche in vacanza guatemalteca, abbronzato e tra le palme. Festeggia il centrosinistra di Pier Luigi Bersani: converge ora facilmente con un centro parassitario e politicamente nullo, ha in regalo un porcellum buono per una maggioranza che incorpora poetastri e versificatori di retoriche valoriali di sinistra comunista, soprattutto ha in regalo l’immagine giusta del nemico strategico, esce dalle contraddizioni del tempo di Mario Monti, il tecnocrate che ha tenuto a bada l’emergenza per incarico di un presidente post comunista e riformista, risanando e riaggiustando il possibile con uno stile e una sostanza freddi, liberali, terzisti, bancari, accademici, eurotemperati, rispettosi della storia complicata di questo paese da sempre a sovranità limitata e a democrazia debole. Festeggia il gruppo l’Espresso-Repubblica, si ricomincia, ma stavolta per darle, non per prenderle.
Poteva fare altrimenti? Certo. Poteva istruire una successione ordinata e credibile di classe dirigente, cosa che aveva cominciato ad approntare; favorire una rilegittimazione della nomenclatura e un suo rinnovamento e ringiovanimento con una gara competitiva sul fronte del consenso, poteva contribuire a una legge elettorale capace di bloccare il frontismo di centrosinistra senza distruggere anche il ricordo del maggioritario, poteva chiedere di andare con Monti e oltre Monti in una logica costruttiva, ritirarsi in una classica posizione senatoria, influente, occuparsi di Milanello e delle aziende e della politica e dell’economia con uno sguardo profondo ma non invasivo, delegando e salvaguardando la sua stessa scelta di non chiedere il voto a novembre del 2011, di provarci con il suo leale ex commissario in Europa, il gruppo Bilderberg come soluzione media e di emergenza tra un populismo maggioritario inchiodato da lunghi anni al nullismo politico e il populismo di sinistra in versione classista e socialdemocratica (ma sempre senza il riformismo, con ipoteche bestiali che il Financial Times finge di non vedere come Susanna Camusso, Maurizio Landini e Nichi Vendola). Poteva tracciare una rotta di convergenza con un pezzo dell’establishment che lo ha sempre visto come il fumo negli occhi e con il quale non ha mai saputo trattare: per lui non era così difficile, Monti fu rispettoso ed equilibrato.
Niente. Il Cav. ha scelto di imbiadare il suo destriero, di vederlo donchisciottescamente come un ronzino da corsa, e di battersi per tagliare un traguardo di minoranza e di sconfitta, in un contesto di isolamento psicologico e politico, idoleggiato dai suoi, alla testa di un’Italia che è legittimo sia rappresentata, e magari con argomenti non rozzi, con programmi e idee-forza non ripetitivi, ma non da lui oggi, dalla sua pancia, dalle sue viscere, non così, con un orizzonte cieco tra lontani mulini a vento.
La pelle è sua. E’ un vecchio amico. E’ il miglior fico del bigoncio. Ne ha fatte di tutti i colori, e ha difeso i colori della bandiera di un’Italia meno ipocrita e cupa di quella che nel 1994 aveva ereditato. Sparge allegria per chi non sia malamente perbenista. Sa sbagliare con torva meticolosità, in piena coazione a ripetere. Non ascolta altro che la eco del suo sé stesso. In questo è his own man, una personalità autonoma, che rischia in prima persona. Questo giornale seguirà le sue gesta (e quelle dei suoi arcinemici), anche perché l’Italia non è messa in pericolo dalle mattane del vecchio e ardimentoso tribuno, anche perché le alternative non sono credibili, e Berlusconi sarà autolesionista ma degno nella sua follia. L’elefante metterà il suo grugno, orecchioni e proboscide, a disposizione del muro verso il quale il Cav. si sta dirigendo, a tutta velocità. L’Italia dal 2013 sarà guidata da Bersani, e speriamo che gli spendaccioni non smantellino quel che resta di un anno reso possibile anche dalla responsabilità del Cav., e che mandino Monti al Quirinale. Speriamo. Passeremo molti anni a leccarci le ferite, come fanno i miei amati cani quando le prendono. E ho detto tutto.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
ma come può credere che poteva fare le cose che ho evidenziato in blu? maddaiiiii .... ma ci sei o ci fai? ma che "amico" sei se non hai capito che non può delegare , che il passaggio di testimone ad angelino era solo una farsa ?
Il Financial Times le vede ( e le sottolinea sempre) benissimo le "ipoteche" citate , ma forse the little elephant non lo legge spesso.
...ma "rischia in prima persona" de che???? che già le borse sono a picco !!!! che le sue leggi hanno devastato un Paese !!!
rischia di andare in galera se non si candida !
Infine ....per voler essere precisi .... in quinta elementare insegnano che "se stesso" si scrive senza accento (sulla e ) ....ma forse Ferrara era assente quel giorno.
Dispuesto a morir matando
Berlusconi ha scelto di andare a sbattere contro a un muro. Passeremo anni a leccarci le ferite
Poteva fare altrimenti, si è fatto riacciuffare. C’è un’Italia che è legittimo sia rappresentata, ma non da lui oggi
Dispuesto a morir matando, come scrive un giornalone spagnolo. Eroico e caotico, egotico e noncurante, ma anche a suo modo tormentato, ribollente di orgoglio e di amor proprio, il nostro Cav. va a sbattere la testa contro il muro. Ridiventa uomo nero della democrazia italiana. Il mondo intero, partendo dall’Europa, è pronto al biasimo, alle tattiche di isolamento e di irrisione. Putin escluso, ma ha anche mal di schiena. Il circuito mediatico sprizza felicità per la preda ritrovata; la corsa della lepre tra le insalate e il sottobosco, alla ricerca della saggezza per una via di uscita da un ventennale casino, è finita. Si è fatto riacciuffare. Il circo giudiziario è lì che appresta le sue gogne vecchie e nuove. Immagine plastica: il televisionista Michele Santoro giovedì sera in collegamento farsesco-martirologico con il dottore Antonio Ingroia, promotore di pataccari e patacche in vacanza guatemalteca, abbronzato e tra le palme. Festeggia il centrosinistra di Pier Luigi Bersani: converge ora facilmente con un centro parassitario e politicamente nullo, ha in regalo un porcellum buono per una maggioranza che incorpora poetastri e versificatori di retoriche valoriali di sinistra comunista, soprattutto ha in regalo l’immagine giusta del nemico strategico, esce dalle contraddizioni del tempo di Mario Monti, il tecnocrate che ha tenuto a bada l’emergenza per incarico di un presidente post comunista e riformista, risanando e riaggiustando il possibile con uno stile e una sostanza freddi, liberali, terzisti, bancari, accademici, eurotemperati, rispettosi della storia complicata di questo paese da sempre a sovranità limitata e a democrazia debole. Festeggia il gruppo l’Espresso-Repubblica, si ricomincia, ma stavolta per darle, non per prenderle.
Poteva fare altrimenti? Certo. Poteva istruire una successione ordinata e credibile di classe dirigente, cosa che aveva cominciato ad approntare; favorire una rilegittimazione della nomenclatura e un suo rinnovamento e ringiovanimento con una gara competitiva sul fronte del consenso, poteva contribuire a una legge elettorale capace di bloccare il frontismo di centrosinistra senza distruggere anche il ricordo del maggioritario, poteva chiedere di andare con Monti e oltre Monti in una logica costruttiva, ritirarsi in una classica posizione senatoria, influente, occuparsi di Milanello e delle aziende e della politica e dell’economia con uno sguardo profondo ma non invasivo, delegando e salvaguardando la sua stessa scelta di non chiedere il voto a novembre del 2011, di provarci con il suo leale ex commissario in Europa, il gruppo Bilderberg come soluzione media e di emergenza tra un populismo maggioritario inchiodato da lunghi anni al nullismo politico e il populismo di sinistra in versione classista e socialdemocratica (ma sempre senza il riformismo, con ipoteche bestiali che il Financial Times finge di non vedere come Susanna Camusso, Maurizio Landini e Nichi Vendola). Poteva tracciare una rotta di convergenza con un pezzo dell’establishment che lo ha sempre visto come il fumo negli occhi e con il quale non ha mai saputo trattare: per lui non era così difficile, Monti fu rispettoso ed equilibrato.
Niente. Il Cav. ha scelto di imbiadare il suo destriero, di vederlo donchisciottescamente come un ronzino da corsa, e di battersi per tagliare un traguardo di minoranza e di sconfitta, in un contesto di isolamento psicologico e politico, idoleggiato dai suoi, alla testa di un’Italia che è legittimo sia rappresentata, e magari con argomenti non rozzi, con programmi e idee-forza non ripetitivi, ma non da lui oggi, dalla sua pancia, dalle sue viscere, non così, con un orizzonte cieco tra lontani mulini a vento.
La pelle è sua. E’ un vecchio amico. E’ il miglior fico del bigoncio. Ne ha fatte di tutti i colori, e ha difeso i colori della bandiera di un’Italia meno ipocrita e cupa di quella che nel 1994 aveva ereditato. Sparge allegria per chi non sia malamente perbenista. Sa sbagliare con torva meticolosità, in piena coazione a ripetere. Non ascolta altro che la eco del suo sé stesso. In questo è his own man, una personalità autonoma, che rischia in prima persona. Questo giornale seguirà le sue gesta (e quelle dei suoi arcinemici), anche perché l’Italia non è messa in pericolo dalle mattane del vecchio e ardimentoso tribuno, anche perché le alternative non sono credibili, e Berlusconi sarà autolesionista ma degno nella sua follia. L’elefante metterà il suo grugno, orecchioni e proboscide, a disposizione del muro verso il quale il Cav. si sta dirigendo, a tutta velocità. L’Italia dal 2013 sarà guidata da Bersani, e speriamo che gli spendaccioni non smantellino quel che resta di un anno reso possibile anche dalla responsabilità del Cav., e che mandino Monti al Quirinale. Speriamo. Passeremo molti anni a leccarci le ferite, come fanno i miei amati cani quando le prendono. E ho detto tutto.
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ma come può credere che poteva fare le cose che ho evidenziato in blu? maddaiiiii .... ma ci sei o ci fai? ma che "amico" sei se non hai capito che non può delegare , che il passaggio di testimone ad angelino era solo una farsa ?
Il Financial Times le vede ( e le sottolinea sempre) benissimo le "ipoteche" citate , ma forse the little elephant non lo legge spesso.
...ma "rischia in prima persona" de che???? che già le borse sono a picco !!!! che le sue leggi hanno devastato un Paese !!!
rischia di andare in galera se non si candida !
Infine ....per voler essere precisi .... in quinta elementare insegnano che "se stesso" si scrive senza accento (sulla e ) ....ma forse Ferrara era assente quel giorno.
Chi c’è in linea
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