Primarie Pd, Roberto Reggi (Renzi):
Di nuovo regole dettate dalla paura, non va bene niente a cominciare dalla data
Reggi, nessuna concessione?
Partiamo dalla data. Parlano del 29 e 30 dicembre, in mezzo alle feste: così di certo non si favorisce la partecipazione, molti sono via per le vacanze, voteranno in pochi.
Ma se le urne sono il 17 febbraio, non mi sembra ci siano alternative…
Perché non si possono fare le primarie il 6 gennaio?
Giorno festivo, la Befana.
Ma cade alla fine delle vacanze natalizie, sarebbe meglio del 29 e 30 dicembre.
Prendo atto. Passiamo alla platea dei votanti: l’indicazione della segreteria è che possano votare gli iscritti del Pd più gli elettori che hanno votato alle primarie per la premiership il 25 novembre e che si dichiarano elettori del Pd al momento del voto per le liste. Che ne pensa?
Innanzitutto mi piacerebbe sapere se hanno l’elenco dei 3 milioni e 200 mila votanti delle primarie. Secondo me non ce l’hanno. E poi: se ci si deve dichiarare elettori del Pd al momento del voto, tanto vale aprire la platea a chiunque, anche a chi non ha votato alle primarie. Perché mettere vincoli alla partecipazione?
Direi che dei nostri nelle liste non si è proprio parlato. Anzi, finora a Matteo dalla segreteria non hanno nemmeno chiesto un contributo per fare campagna elettorale insieme per il partito. Al di là delle dichiarazioni di Bersani non gli hanno chiesto di dare una mano.
In ogni caso, delle regole si discuterà nella direzione di lunedì prossimo, che dovrà approvarle. Si può dire già che darete battaglia?
In direzione abbiamo dei componenti nostri, lo stesso Matteo, Scalfarotto… Vedremo. La mia idea è che nessun soggetto del Pd dovrebbe esimersi dal farsi eleggere direttamente dai cittadini. E’ necessario per dare piena legittimazione a chi entra in Parlamento.
Si parla di una quota di parlamentari in capo al segretario.
Il segretario ha diritto a scegliersi una quota di parlamentari a patto che non li scelga dentro il Pd, ma tra personalità extra partito. Che so: premi Nobel, personalità alte ma esterne al partito e che diano lustro alla squadra. Se li scegliesse all’interno del Pd compierebbe un atto grave, un’ingiustizia perché nessun parlamentare dovrebbe sentirsi nominato, bensì dovrebbe avere la legittimazione degli elettori. Lo dico per il bene dei parlamentari stessi.
Lei si candiderà alle primarie?
Se devo essere nominato per candidarmi, non mi interessa. Mi candido solo se posso fare appello direttamente al voto dei cittadini.
http://www.huffingtonpost.it/2012/12/12 ... _ref=italy