quo vadis PD ????

[shiloh]

dal sito di repubblica di oggi bersani dichiara alla stampa estera che non toccherá l'art.18 riformato da monti.

ecco perchè non posso e non daró il mio voto al PD.

ad una buona apertura di bersani per una gestione democratica del partito con le primarie dei parlamentari ecco subito che deve pagare pegno ai montiani lecchini che ha al suo interno a partire da enrico letta (vi ricordate il suo biglietto di ossequie e sottomissione a monti all'atto dell'insediamento del governo tecnico?).

è chiaro che bersani ha più paura di una discesa in campo di monti che il rigurgito populista del berlusque ma sbaglia ... un colpo mortale al berluska sarebbe certo con la discesa in campo di monti per fondare un vero ppe in italia.

la destra in italia cè e resterá, facciamocene una ragione, ed una destra anche normale come il PPE mi piacerebbe che venisse battuta da una vera sinistra e non dal PD.

un saluto

a questo punto il banchiere mannaro DEVE scendere in campo.

perchè deve essere chiaro che è un nostro AVVERSARIO ,non un nostro alleato.

e questo è L'UNICO modo.

Monti deve essere sconfitto POLITICAMENTE,con un voto PO-PO-LA-RE.

[Joblack]

dal sito di repubblica di oggi bersani dichiara alla stampa estera che non toccherá l'art.18 riformato da monti.

ecco perchè non posso e non daró il mio voto al PD.

ad una buona apertura di bersani per una gestione democratica del partito con le primarie dei parlamentari ecco subito che deve pagare pegno ai montiani lecchini che ha al suo interno a partire da enrico letta (vi ricordate il suo biglietto di ossequie e sottomissione a monti all'atto dell'insediamento del governo tecnico?).

è chiaro che bersani ha più paura di una discesa in campo di monti che il rigurgito populista del berlusque ma sbaglia ... un colpo mortale al berluska sarebbe certo con la discesa in campo di monti per fondare un vero ppe in italia.

la destra in italia cè e resterá, facciamocene una ragione, ed una destra anche normale come il PPE mi piacerebbe che venisse battuta da una vera sinistra e non dal PD.

un saluto

a questo punto il banchiere mannaro DEVE scendere in campo.

perchè deve essere chiaro che è un nostro AVVERSARIO ,non un nostro alleato.

e questo è L'UNICO modo.

Monti deve essere sconfitto POLITICAMENTE,con un voto PO-PO-LA-RE.

concordo, ci vuole voto popolare.

ma credo che se bersani rimane fermo nell'alleanza pd-sel magari vince perchè monti andrebbe al 15% lasciando il 4..5% a berlusconi condannandolo alla marginalitá.

poi è chiaro che sulle riforme istituzionali si possa fare accordi con il PPE ma sulla politica economica e sul welfare il cs dovrebbe avere mani libere.

auspico anche che uha nuova forza politica possa entrare in palarmento per rappresentare nuove idee di sinistra distinguendosi dalle idee perdenti della sinistra tradizionale.

[Amadeus]

Bersani non può muoversi di un cm da dov'è , ovvero non può "cedere" a sinistra perchè deve rassicurare Europa, mercati, investitori , buona parte degli elettori e perfino i concorrenti a palazzo Chigi... con buona pace di chi temeva una deriva "liberista" se avesse vinto Renzi.

il voto popolare è sacrosanto , ma il voto popolare in questo momento va a Grillo da chi protesta e sogna , o a Monti da chi è stanco di parole che non dicono dove si trovano i soldi per far diventare il ranocchio principe.

Bersani sarà una brava persona non lo metto in dubbio ma se dicesse , ad esempio, come farà a mantenere il SSN in piedi senza ferire nessuno potrebbe anche porsi come alternativa credibile... e come il SSN ce ne sono altri 10 di fronti aperti.... non metto in dubbio la sua buona fede ma alla "feroce efficacia" di Monti non è contrapposta nessuna " tenera efficacia" del csx....
in breve .... Bersà da dove li piglia i soldi?
qual'è la sua ricetta?
la sua visione ?
qual'è la novità?

[mariok]

Oggi mi sembra che sia stata una brutta giornata per Bersani.

Con la sua presenza alla riunione del PPE Monti è di fatto sceso in campo, si è andato a gustare l'umiliazione del nano (che naturalmente con la sua faccia tosta è capace di assorbire questo ed altro), a prendersi l'endorsement di tutta l'Ue, non solo di Barroso, di Merkel e di tutti i popolari europei, ma anche di Hollande.

Monti è ormai il leader italiano riconosciuto dello schieramento dei popolari, che va ben oltre i casini e carini.

L'unico punto critico è vedere come la mette con il caimano, che col suo solito tempismo, lo ha anticipato tendendogli la mano, ma che non gli lascerà certo il campo libero "a gratis".

Rispetto a questo scenario, che farà Bersani? Si arrocca a sinistra con Vendola e con i quattro disperati di Idv, partitini e movimentini vari?

O insisterà con la sua apertura al "centro" che a questo punto diventa una "grand coalition" con il centrodestra?

[soloo42000]

Rispetto a questo scenario, che farà Bersani? Si arrocca a sinistra con Vendola e con i quattro disperati di Idv, partitini e movimentini vari?
O insisterà con la sua apertura al "centro" che a questo punto diventa una "grand coalition" con il centrodestra?

Una coalizione che sfiora il 42% senza ancora aver sudato (a parte le primarie) non mi pare poi cosi` "arroccata".
Mi pare schierata e rilassata... anche troppo.

La domanda invece dovresti porla a Monti.
Al di la del suo posizionamento in area PPE (ma perche` tu che dubbi avevi in proposito?).
Monti in Italia cosa proporra`?
Fornero e Brunetta o Tabacci?
Federazioni liberiste strane fatta di cialtroni straccioni, evasori mignottari e riccastri clericali vari?

Da questo dipenderanno le mosse di Bersani.

Se Monti terra` fuori dal suo futuro schieramento berlusconiani e bossiani (perche` populisti), si porra` certamente come interlocutore affidabile del CSX.
Molto piu` di Casini e Fini.
Poi pero` dovra` anche definire una piattaforma politica COMPATIBILE col CSX.
Del resto se parliamo di PPE, i liberisti cialtroni de' noantri e la loro retorica anticomunista d'accatto non c'entrano nulla.
Fidati di uno che viene dal vecchio PPI.

Se invece non lo fara`, saranno cazzi... nostri, ma anche suoi...

Vedarem.

Monti deve scegliere.
Politica alla Brunetta o politica alla Tabacci.

Ciao.


soloo42000

[mariok]

Sinceramente questo dilemma per Monti di dover scegliere tra Brunetta e Tabacci non lo vedo proprio.

Sono dei quacquaraqua che si adeguano a tutte le situazioni.

Il vero problema è il caimano. E temo che il tutto si risolverà con qualche garanzia sulle sue aziende ed i suoi processi.

Ho la sensazione che la sua trattativa la stia facendo già adesso, senza aspettare l'esito delle elezioni.

Quanto a Bersani, quello che mi preoccupa non è la scelta di Monti (sulla cui collocazione di centro-destra non ho mai avuto dubbi), ma la sua debolezza oggettiva sia nel PD (con i vari Fioroni che non aspettano altro che venderselo per 30 denari) sia a sinistra (frantumata e irrilevante), sia a livello europeo.

Non mi pare di nessun significato che persino Hollande tessa pubblicamente, praticamente in campagna elettorale, le lodi di Monti.

[shiloh]

Oggi mi sembra che sia stata una brutta giornata per Bersani.

non credo proprio.

se poi il banchiere mannaro si dichiarasse e scendesse in campo CONTRO il csx,

la giornata sarebbe certamente da segnare tra quelle positive.

[mariok]

Oggi mi sembra che sia stata una brutta giornata per Bersani.

non credo proprio.

se poi il banchiere mannaro si dichiarasse e scendesse in campo CONTRO il csx,

la giornata sarebbe certamente da segnare tra quelle positive.

Sentire Hollande che canta le lodi del banchiere mannaro, non mi sembra proprio il massimo.

Vedersela poi con un Monti, appoggiato praticamente da tutta l'Europa, non credo sia la stessa cosa che battersi con un caimano spompato o con qualche sua controfigura.

[Joblack]

Oggi mi sembra che sia stata una brutta giornata per Bersani.

non credo proprio.

se poi il banchiere mannaro si dichiarasse e scendesse in campo CONTRO il csx,

la giornata sarebbe certamente da segnare tra quelle positive.

La tua lettura è giusta ma anche quella di mariok.

monti è certamente di destra e prone nei confronti della chiesa nel suo clericalismo.

ma monti non è certo né populista né becero né puttaniere.

io penso che se monti scende in campo e vince con un Partito Popolare Italiano.... senza la lega e senza il pdl o quel che rimane ...... significa che prenderá i voti anche dal PD.

se vince il PD credo che monti non si metterá di traverso ed accetterá un alto incarico in europa o la PdR in italia.

quel che resterá del partito di monti in caso di sua sconfitta numerica sará gestito da casini &carini.

bye

[mariok]

Angela Mauro
angela.mauro@huffingtonpost.it

Crisi di governo, per Monti sostegno bipartisan dal Ppe e dal socialista Hollande. E dall'Italia l'assist di Bersani...

Pubblicato: 13/12/2012 19:24 CET | Aggiornato: 13/12/2012 19:26 CET


Mario Monti non ha ancora deciso se scendere in politica oppure no. Nemmeno la sua partecipazione a sorpresa al vertice del Ppe oggi a Bruxelles è stata tappa decisiva per compiere una scelta. Però la giornata ha segnato comunque qualcosa di molto importante nel calendario della crisi di governo italiana. Perché oggi il premier ha fatto il pieno dei consensi a livello europeo. Di nuovo, si potrebbe dire. Sostegno bipartisan, si potrebbe aggiungere. Ed è un dato di rilievo, certo non del tutto inedito che però viene registrato con cura a Palazzo Chigi.

Perché la novità di oggi sta nel fatto che Monti viene indicato come il miglior garante per il rispetto degli impegni economici europei non solo dal Ppe, che lo ha invitato al proprio vertice per spiegare le ragioni delle sue dimissioni proprio davanti alla causa scatenante del gesto: Silvio Berlusconi. Quasi fosse un 'processo' al Cavaliere, di fatto sfiduciato dal Ppe. Ma i Popolari Europei non sono i soli a fare il tifo per Monti. Anche Francois Hollande, poco prima di salutare il professore all'arrivo a Bruxelles per il consiglio europeo, è tornato a tessere le lodi del tecnico. "Ha fatto rialzare l'Italia", ha detto il presidente francese parlando con i giornalisti. Un endorsement, così lo leggono fonti di governo. Tanto più se viene dal socialista 'amico' di Pier Luigi Bersani e indicato dallo stesso leader del Pd come sostenitore convinto della battaglia Democratica per un governo politico di centrosinistra nella prossima legislatura. A quanto si apprende, prossimamente Monti potrebbe addirittura partecipare ad una conferenza del Pse, che farà evidentemente da contrappeso alle iniziative del Ppe cui ha partecipato finora.

Non che Monti lo incassi come un punto a suo favore contro Bersani. Non è questa la chiave per capire. Anche dopo una giornata come quella di oggi, il premier ancora non ha deciso cosa fare, anche perché resta in attesa di sondaggi davvero affidabili sulla variegata area di centro che lo vorrebbe per un bis. Ma di certo il professore sa che non può scendere in campo 'contro' Bersani, il candidato che - sondaggi alla mano - ha più chance di vittoria alle urne del 17 febbraio. Non a caso oggi un bell'assist gli è arrivato dallo stesso segretario del Pd, il quale parlando alla stampa estera proprio mentre Monti volava a Bruxelles, ha chiarito che dopo il voto cercherà il dialogo con i moderati e annunciato di voler "collaborare" con Monti se questi decidesse di scendere in campo.

Monti non ha deciso ma sembrano superati i toni di inizio settimana, quell'invito di Bersani a rimanere "fuori dalla contesa". Per chiarire: l'invito rimane, ma il rapporto tra i due sembra più avviato verso una collaborazione, che magari potrà portare il professore al Quirinale ma che di sicuro punta a condizionare il governo di centrosinistra sulle materie economiche. Sta qui il senso della visita di Monti al Ppe: rassicurare in vista dell'esecutivo che verrà. "Quale che sia il prossimo governo si collocherà nel solco della partecipazione europea perché è anche nell'interesse nazionale", dice il tecnico ai Popolari Ue.

Il calore del Ppe messo insieme al sostegno da parte di Hollande è binomio bipartisan prezioso per Palazzo Chigi. Un'accoppiata che esclude una candidatura di Monti quale capo di una vasta area moderata dal centro al Pdl, come (tatticamente) chiede Berlusconi, e rafforza il ruolo della sua 'agenda' quale bussola per chiunque arrivi a Palazzo Chigi. Messa così, diventa ininfluente la notizia diffusa dalle agenzie di stampa secondo cui oggi al Ppe Angela Merkel in persona avrebbe chiesto al premier tecnico di ricandidarsi per il bis. Da Palazzo Chigi smentiscono seccamente, prima ancora che arrivi la smentita ufficiale della Cancelliera. E dallo staff del premier smentiscono anche che i Popolari abbiano chiesto al premier di scendere in campo. "Più un auspicio e questa non è la novità", sottolineano le stesse fonti. Al di là delle formalità, il bottino è consistente anche per quest'altra trasferta europea di Mario Monti.