Le premesse della Terza Repubbica
Sta nascendo la Terza Repubblica e nasce male, molto male, ancora peggio della Seconda. Abbiamo toccato con mano cosa significa edificare una casa con materiale scadente e in alcuni casi marcio. Il crollo della Terza Repubblica è già assicurato in partenza ancor prima di cominciare.
Con l’inizio della Seconda Repubblica a destra la Mafia SpA esce allo scoperto e alla luce del sole fonda un suo partito, Forza Italia.
Da Wikipedia
Forza Italia! Associazione per il buon governo viene costituita, presso lo studio del notaio Roveda a Milano, il 29 giugno 1993 da alcuni noti professionisti, alcuni inseriti nelle aziende controllate da Fininvest, altri comunque vicini al fondatore e proprietario di quest'ultima Silvio Berlusconi, tra i quali Marcello Dell'Utri, Antonio Martino, Gianfranco Ciaurro, Mario Valducci, Antonio Tajani, Cesare Previti e Giuliano Urbani
Quindi, soci fondatori Marcello Dell’Utri “il cucchiaio delle cosche” il mandatario della Mafia SpA al Nord e la futura mummia cinese di Hardcore, che con la Mafia SpA ha potuto costruire la sua fortuna, il suo impero.
Il pentito Grado: Dell’Utri “cucchiaio” di tutte le famiglie di Cosa nostra
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... ni/371580/
Un impero iniziato grazie al padre della mummia cinese, direttore delle Banca Rasini, la banca di riferimento delle cosche mafiose al Nord.
Banca Rasini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Banca Rasini era una piccola banca milanese, nata negli anni cinquanta ed inglobata nella Banca Popolare di Lodi nel 1992. Il motivo principale della sua fama è che tra i suoi clienti principali si annoveravano i criminali Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano (al tempo, uomini guida della Mafia) e l'imprenditore e uomo politico Silvio Berlusconi, il cui padre Luigi Berlusconi vi lavorava come funzionario. Le dichiarazioni di Michele Sindona sulla Banca Rasini la fanno citare più volte da Nick Tosches, un giornalista del The New York Times, nel suo libro I misteri di Sindona, e l'hanno resa nota tra gli studiosi internazionali che si occupano della storia della Mafia italiana.
La fonte di Wikipedia è stata confermata per altra via da chi ha fatto il portinaio a Milano 2 circa 20 anni fa.
Quando le cosche intendono investire nell’edilizia, Milano 1, Milano 2, hanno bisogno naturalmente di un prestanome, e qui Luigi Berlusconi, alla richiesta delle cosche avanza la proposta del figlio Silvio. Accettata. E’ qui che inizia la fortuna di B. e la sfortuna nostra.
I legami di SB con Cosa nostra proseguono con la presenza di Vittorio Mangano, il capo mandamento di Porta Nuova a Palermo nella villa di Hardcore di SB. (1973 – 1975)
Vittorio Mangano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vittorio Mangano (Palermo, 18 agosto 1940 – Palermo, 23 luglio 2000) è stato un criminale italiano pluriomicida legato a Cosa Nostra conosciuto - attraverso le cronache giornalistiche che hanno seguito le vicende processuali che lo hanno visto coinvolto - con il soprannome de "lo stalliere di Arcore", data l'attività che svolgeva presso la villa brianzola di Silvio Berlusconi. Fu definito da Paolo Borsellino una delle "teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia"[1][2].
Sul fronte opposto la presunta “sinistra” si accorda con il partito nascente,….chissà perché?. Lo riferisce alla Camera l’ex presidente della Commissione Antimafia Luciano Violante nel febbraio 2003.
Da Wikipedia
Luciano Violante
Al vertice dell'Antimafia [modifica]
In Parlamento fece parte della commissione d'inchiesta sul caso Moro e, in seguito, fu presidente della Commissione parlamentare Antimafia dal 1992 al 1994. Fu lui a raccogliere le deposizioni choc di Tommaso Buscetta che rivelò l'esistenza del terzo livello della mafia, cioè il legame con il mondo politico
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Ha suscitato scalpore sul web un suo discorso alla Camera dei Deputati risalente al 2003 in cui critica l'avvilimento del parlamento dovuto all'assenza di discontinuità tra governo e gruppi parlamentari. In tale discorso Violante difende il suo partito dall'accusa di totalitarismo ricordando che i Democratici di Sinistra non impedirono l'eleggibilità di Silvio Berlusconi (nonostante il conflitto d'interesse) né attuarono leggi contro Mediaset [11].
Dichiarazione integrale di Violante alla Camera sul conflitto di interessi 2
http://www.youtube.com/watch?v=sZaIgDBrrZk
Il Pds si accorda con l’appena nato partito della Mafia Spa, quando al vertice dell’Antimafia ci sta Luciano Violante. Potevano non sapere? Per il merlam merlorum pepponico di sempre, SI’, potevano non sapere.
Entra a far parte della coalizione della destra vincente nel 1994 il numero uno del trasformismo italiano vivente, il sempre vergine Pierazzurro Casini in Caltariccone. L’ometto che giurerà sull’innocenza assoluta dell’amico fraterno don Totò Cuffaro, detto vasa vasa, accusato a torto, secondo la vergine Pierazzurra, di favoreggiamento aggravato verso Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio.
Monsignor Casini ne è talmente convinto che è disposto al sacrificio estremo di sacrificare una mano emulando Muzio Scevola, “Ci metto la mano sul fuoco”. Imprudente come sempre in questi casi.
Ma quando la Corte di Cassazione il 22 gennaio 2011 emette sentenza definitiva nei confronti di don Totò vasa vasa, i file della memoria del computer cranico della sempre vergine bolognese subiscono un crash improvviso. Rimarranno delusi tutti coloro che si aspettavano lo spettacolo pubblico del sacrificio sul fuoco della mano di Pierazzurro. Ad eccezione del sottoscritto che conosce molto bene le lenze di quel tipo.
Molto bravi di lingua come i veri piazzisti di razza,..ma di zero fatti. Antonio Albanese nel suo ultimo film mostra molto bene questi personaggi. “Urbi et orbi……………..”
http://www.leggilo.net/82519/antonio-al ... ailer.html
Vedere inizio filmato.
Io la democrazia parlamentare tanto decantata non l’ho mai vista. Per una ragione o per l’altra ho sempre visto oligarchie camuffate da democrazie. Allo stesso modo che il lupo mettendosi i vestiti della nonna si camuffa per mangiarsi Cappuccetto rosso. Qui da sempre sono gli oligarchi di qualsiasi colore che si mangiano i merli.
Un inganno infinito nel Paese dei merli.
Molto probabilmente morirò democristiano perché la sinistra rappresentativa è morta. I democristiani sono trionfanti persino sulla sinistra messa all’angolo. Diceva la generazione che mi precedeva che non voleva morire democristiana. Invece ci morirà come ci morirà la mia.
Non vedrò neppure la democrazia parlamentare e la politica democratica dei partiti grazie ai soliti piazzisti maestri della truffa e ai troppi merli che appoggiano la finta sinistra.
Non si riesce a capire perché gli italiani tricolori hanno una predilezione per le cose finte.
Il 90 % degli SCHICCIABOTTONI verrà eletto dal popolo che sarà contentissimo di essere partecipe “di una grande azione democratica”. Di nuovo “Urbi et orbi in……..” siempre.
Non bisogna di certo essere Nostradamus per prevedere che tutto andrà a finire male, molto male.
Leggere che il regolamento dei defunti prevede che il 90 % dei parlamentari deve essere eletto e che al segretario spetta una nomina del 10 % è la conferma che l’oligarchia continua con una normalissima operazione di gattopardismo.
La parte più drammatica è che ci sarà chi andrà a votare questa autentica porcata oligarchica spacciata per democrazia allo stesso modo che il piazzista di Hardcore ha spacciato per 18 anni le sue bufale certificate e continua imperterrito a farlo ancora in questi giorni.
Ma più drammatico ancora è il constatare cosa sia il popolo di quella che una volta era chiamato la sinistra alla soglia dell’anno domini 2013.
Siamo eternamente fermi al 1888 nella Napoli descritta da Eduardo Scarpetta, padre di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, oltre che di altri numerosissimi figli riconosciuti e non. Uno a cui Silvio in materia gli faceva un baffo.
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=8kqJb8RO7LQ
Io riesco a capire quell’Italia prevalentemente agricola del 1948 descritta nella prima pubblicazione di Guareschi.
Eravamo appena usciti dalla guerra, la scolarizzazione era bassa. Alla sinistra apparteneva il mondo del lavoro e il meglio degli intellettuali italiani del momento. Poi il mondo è cambiato i figli dei contadini come quelli degli operai sono andati all’Università. Nel 1954 è arrivata la televisione, che ha almeno il merito di aver unificato la lingua italiana. La tecnologia ha fatto passi da gigante, quasi in modo fantascientifico.
Eppure dobbiamo amaramente constatare oggi che l’apertura mentale nei confronti della politica e dei partiti politici è rimasta quella del ’46-’47 descritta da Guareschi nel ’48 e che in parte si rifà alla Napoli del 1888.
All’alba del 2013 la cultura politica e l’apertura mentale è rimasta quella di allora.
Ai Pepponi e non, oligarchi, sta tutto bene così.
Totò – Lei è ignorante?
Il cafone – Si.
Totò – Bene così. Viva l’ignoranza! Tutti così dovrebberlo essere. E se ha dei figliuoli non li faccia studiare, li faccia sguazzare nell’ignoranza.
Il livello di preparazione politica è rimasto questo, altrimenti gli oligarchi piazzisti non riuscirebbero a spacciare le loro bufale immonde.
Quando “meno male che Silvio c’è” è sceso in campo nel 1994, ai suoi scagnozzi ha raccomandato di rivolersi ai loro elettori come se fossero dei ragazzi della medie di 12- 13 anni. Era un dato oggettivo di come era riuscito a fare fessi i teledipendenti delle reti Fininvest. Dovevano continuare su questo campo arato. Dobbiamo ammettere che questa formula ha funzionato per 18 anni e sembra ancora di capire che funziona ancora oggi, se il primo impegno del nuovo partito è quello di togliere l’Imu (che aveva rimesso il IV governo Berlusconi negli ultimi tempi, tanto i merloni giganti non se lo ricordano più)
Non si rallegrino i defunti di questo deficit della destra, perché anche da loro funziona nello stesso modo.
Il pensiero in questi casi corre inevitabilmente a quelle ragazze a quei ragazzi a quelle donne e uomini, morti per liberarci dal giogo nazifascista. Man mano che il tempo passa mi convinco sempre di più che sono morti inutilmente se i risultati persistenti dopo 67 anni sono questi. Potevano morire tranquillamente nel loro letto alla scadenza naturale della vita, se i risultati sono questi. Alcuni uomini non possono e non devono sacrificare la propria vita affinché altri facciano scempio della libertà in questo modo indecente.